Objet du Conseil n. 1465 du 17 novembre 2010 - Resoconto
OGGETTO N. 1465/XIII - Interrogazione a risposta immediata: "Tutela dei posti di lavoro nello stabilimento Engineering di Pont-Saint-Martin".
Interrogazione a risposta immediata
Preso atto della vertenza e della mobilitazione dei lavoratori per la salvaguardia dei posti di lavoro nel Gruppo Engineering che ha un importante insediamento a Pont-Saint-Martin;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
il Governo regionale per sapere se sia vero che tutti i dipendenti in mobilità, compresi quelli dello stabilimento di Pont-Saint-Martin, saranno licenziati e che non vi sia disponibilità da parte della direzione del Gruppo Engineering ad utilizzare alcun ammortizzatore sociale.
F.to: Donzel - Rigo
Président - La parole au Conseiller Donzel.
Donzel (PD) - Egregio Presidente, cari colleghi, so bene che crea un certo fastidio che con caparbietà si cerchi di difendere in tutti i modi i posti di lavoro, perché non è una cosa che crea audience in questo momento, dove è davvero difficile affrontare la questione del lavoro.
Ci siamo permessi di ripresentare all'attenzione del Consiglio regionale, anche se in forma rapida, questa interrogazione per la particolare natura che assume questo caso. Giusto poc'anzi il Presidente ci ha così ben rappresentato come in situazioni di estrema difficoltà sia importante la solidarietà e questo ci rallegra, perché rappresenta la nostra idea di federalismo l'aiuto reciproco fra Regioni. Allo stesso modo pensiamo che questa cosa debba avvenire nella società, quindi ci debba essere nella nostra visione un diverso rapporto fra lavoro e impresa, in un momento così difficile in cui noi, come amministrazioni pubbliche - perché il gruppo Engineering interessa non solo la Valle d'Aosta, ma anche altre realtà -, siamo intervenuti a sostegno delle imprese, abbiamo dato un segnale con i contributi delle tasse di tutti i cittadini a sostegno delle imprese, perché crediamo che l'impresa sia un valore aggiunto per la società tutta.
Quello che chiediamo è che ci sia dall'altra parte una mano tesa nel momento in cui è il lavoro ad essere in difficoltà. A noi risulta che questa impresa abbia le possibilità economiche per mantenere questi posti di lavoro; a noi risulta che questa impresa continui a dare consulenze esterne su attività che potrebbero essere affidate ai lavoratori messi in mobilità; a noi risulta che esistono ancora degli ammortizzatori sociali che potrebbero essere utilizzati. Perché c'è questa caparbietà nel non tendere la mano in un momento in cui c'è estremo bisogno non riusciamo a capirlo, e vogliamo avere conferma di questa caparbietà da parte del Governo regionale e immaginare davvero che si possa ancora fare qualcosa.
Président - La parole à l'Assesseur aux activités productives, Pastoret.
Pastoret (UV) - Grazie. Registro la richiesta di informazioni, non ripeto le cose che ho già avuto occasione di dire in passato sulla questione, anche riguardo ai margini di manovra da parte degli enti pubblici, che sono assai ridotte, così come ho avuto modo di rappresentare recentemente in Consiglio. Ovviamente, però, continuiamo a seguire con tutta l'attenzione del caso la vicenda, rimaniamo costantemente informati della sua evoluzione; pertanto non proviamo certamente alcun fastidio riguardo all'iniziativa presentata, ci mancherebbe!
Mi chiede se sia possibile da parte dell'azienda utilizzare ammortizzatori sociali per i lavoratori in mobilità: la situazione attuale prevede per i 64 lavoratori che restano in mobilità, a fronte dei 112 complessivi - perché 48 hanno aderito alla mobilità volontaria -, di essere coperti dalla cassa integrazione fino alla scadenza del 18 gennaio 2011 (informazione da fonte sindacale). Per quanto riguarda il futuro, vi è in corso una negoziazione che non si è ancora conclusa: venerdì 12 vi è stato a Roma un ulteriore incontro fra le parti, che si rivedranno poiché la trattativa è tuttora aperta.
Dalle informazioni che abbiamo assunto, l'azienda non si pronuncia ora sull'ipotesi di un'eventuale richiesta di ulteriori ammortizzatori sociali, poiché non ha ricevuto richieste in tal senso da parte delle organizzazioni sindacali (informazione di fonte aziendale, peraltro confermata da fonte sindacale). Le organizzazioni sindacali non hanno avanzato tale richiesta proprio per il fatto che la trattativa è ancora in essere e che l'obiettivo del sindacato è quello di poter giungere ad una soluzione più organica e meno penalizzante. Infatti la richiesta di esaminare l'introduzione di ulteriori ammortizzatori sociali sarebbe probabilmente assai accolta dall'azienda, ma ciò sancirebbe di fatto la chiusura della questione e l'irreversibilità delle procedure di mobilità o perlomeno comprometterebbe di molto la trattativa che si sta ancora conducendo, ciò che i lavoratori e il sindacato non desiderano in questo momento. Ho avuto conferma che le organizzazioni sindacali non intendono chiudere così la partita, perlomeno in questa fase, poiché ritengono di poter disporre ancora di margini a loro avviso sufficienti per poter continuare la trattativa, prefissandosi obiettivi più ambiziosi, quali l'ottenimento del blocco delle procedure di mobilità che, ovviamente, rimane per loro la prima priorità. Questa è la ragione per cui in questa fase è prematuro andare ad affrontare la questione dei termini che lei ha posto, perché c'è questo gioco di scacchi che si sta facendo fra la proprietà e le organizzazioni sindacali.
Si dà atto che dalle ore 9,16 assume la presidenza il Vicepresidente André Lanièce.
Presidente - La parola al Consigliere Donzel.
Donzel (PD) - Ringrazio l'Assessore per queste precisazioni che sono estremamente utili a capire lo scenario che abbiamo davanti. Resta il fatto che un'azione sinergica anche a livello politico, che è quello che si lamenta anche a livello nazionale, cioè un intervento puntuale da parte del Ministero del lavoro, in queste situazioni sarebbe determinante nel sostenere le ragioni del lavoro in questa fase estremamente delicata, proprio per la natura che ha questo confronto. Credo che la politica debba essere arbitro fra due cittadini che sono in contesa fra di loro, ma non può essere cieca di fronte al fatto che quest'azienda ha tutte le condizioni per riassumere questi lavoratori.