Objet du Conseil n. 113 du 21 mai 1964 - Verbale

OGGETTO N. 113/64 - CONCESSIONE DI UN CONTRIBUTO ALLA STAZIONE CAI DI GRESSONEY, PER LA COSTRUZIONE DI UN RIFUGIO ALPINO NEL GRUPPO DEL MONTE ROSA - DELEGA ALLA GIUNTA.

L'Assessore al Turismo, SAVIOZ, riferisce al Consiglio in merito alla seguente relazione concernente la proposta di concessione di un contributo alla Sezione CAI di Gressoney, per la costruzione di un rifugio alpino nel gruppo del Monte Rosa, relazione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri con lettera in data 29 aprile 1964 - prot. n. 207, unitamente all'ordine del giorno suppletivo dell'adunanza dell'11 maggio 1964:

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La Presidenza della Sezione di Gressoney del Club Alpino Italiano ha presentato istanza intesa ad ottenere la concessione, da parte della Amministrazione Regionale della Valle d'Aosta, di un contributo nelle spese per i lavori di costruzione di un Rifugio Alpino nella zona del ghiacciaio del Monte Rosa.

Alla domanda di concessione è allegato il progetto dei lavori da eseguire (progetto del quale i Sigg. Consiglieri potranno prendere visione presso l'Assessorato Regionale del Turismo); il progetto è corredato di relazione tecnica e di computo metrico estimativo dai quali risulta, fra l'altro, quanto segue:

PROGETTO

di costruzione di un rifugio alpino sul ghiacciaio del Monte Rosa da parte della Sezione del C.A.I. di Gressoney.

RELAZIONE TECNICA

Ubicazione

Il rifugio, di cui la Sezione C.A.I. di Gressoney ha dato al sottoscritto l'incarico di allestire il progetto di costruzione, dovrebbe sorgere all'inizio dei primi ghiacciai del Monte Rosa, sulla via che conduce alla Capanna Margherita e precisamente sullo sperone roccioso situato a valle del ghiacciaio denominato Garstelet, a quota m. 3480 s.m.

L'intenzione esatta della Sezione del C.A.I. di Gressoney era di ricostruire il suo antico e primo rifugio denominato Linty (oggi diroccato) che fra l'altro era la prima capanna costruita sulle Alpi, ma dato che attualmente i mezzi meccanici (seggiovia di Punta Jolanda) partendo dal fondo valle (Gressoney La Trinité) fanno risparmiare circa due ore di cammino per raggiungere il suddetto vecchio rudere rimastovi, si ritiene logico spostare la nuova costruzione più a monte e pertanto la scelta di tale sito è stata dettata dalla sua felice e pratica posizione, che consente di costituirvi una idonea e comoda base di partenza e di ritorno alle varie escursioni sulle circostanti cime del Monte Rosa, nonché di una questione di carattere logistico, perché vi è possibile l'approvvigionamento dell'acqua potabile.

Capienza del rifugio

Il rifugio è stato progettato per potervi accogliere e farvi pernottare un centinaio di escursionisti. Infatti, al primo piano, l'ala maggiore dell'edificio situata, entrando, alla destra del vano scala, contiene dieci camerette a due cuccette ed in quella sinistra è ricavato un dormitorio in cui, con cucette a due ripiani, si possono ospitare altre venti persone. Il sottotetto, che costituisce il secondo piano dell'edificio, a sua volta è interamente destinato a dormitorio e può accogliere, in cucette a due ripiani, una settantina di persone.

Il piano terreno consta di un ingresso da cui si accede, sulla sinistra entrando, ad una saletta che costituisce il soggiorno permanente del rifugio, quello cioè che, assieme al sovrastante piccolo dormitorio rimane aperto tutto l'anno agli escursionisti, che lo possono perciò utilizzare anche nei periodi di chiusura della capanna.

Sul lato destro, entrando, si accede ad una sala di maggiori dimensioni e da questa ai locali di servizio, costituiti da una cucina e da un retro.

Tutti i locali sono illuminati da finestre di dimensioni normali, con telaio a doppia battuta per la possibile applicazione di finestre esterne.

I servizi igienici sono costituiti da quattro gabinetti, due al piano terreno e, due al primo piano, sistemati all'estremità dell'ingresso, in un avanzamento del corpo del fabbricato, ricavato sul lato nord del medesimo.

La salita al primo piano avviene a mezzo di scala in legno a doppia rampa, mentre quella al dormitorio del sottotetto si effettua con scala in legno alla cappuccina.

Il rifugio inoltre è dotato di un corpo di fabbricato aderente costituito da due locali, quello al piano terreno da adibirsi a deposito del legname e quello sovrastante a locale contenente la vasca di riserva dell'acqua potabile.

Struttura dell'edificio

L'edificio verrà costruito con pareti perimetrali in muratura di pietrame e malta di calce. All'uopo è stata prevista la confezione ed il trasporto della sabbia, necessaria alla formazione della malta, dal bacino di presa idroelettrico dell'Indren, dove è possibile utilizzare vasti banchi di tale materiale.

L'ampiezza interna dei locali è dimezzata da una serie di pilastri, pur essi in muratura di pietrame e malta che s'innalzano sino al tetto, destinati all'appoggio delle travi di sostegno di quest'ultimo e dei solai.

I solai saranno costituiti da travi di legno di larice, con sovrapposto strato di tavole di larice, formante pavimento e sottostante soffittatura in perline.

Il tetto ad una falda, costituito per la struttura portante da una doppia serie di puntoni in larice, avrà il manto in lamiera zincata, con sottostante assito di sostegno in legno di abete.

I serramenti delle porte esterne e delle finestre sono previsti in legno di larice, mentre quelli delle porte interne saranno di abete.

Le pareti interne di separazione, eccettuate quelle dividenti i locali della cucina e del retro della sala, anch'esse in muratura, saranno costituite da assito in legno di abete.

Tutte le finestre saranno dotate di scuri esterni in legno, per la loro tenuta ermetica durante i periodi di chiusura del rifugio.

Tutte le pareti interne in muratura saranno intonacate civilmente, mentre per quelle esterne è previsto il solo intonaco a raso pietra.

COMPUTO DEL COSTO

1.

-

Scavo in terreno sassoso per formazione sede muratura e fossa di latrina,

mc, 38,39 x L. 6.400 =

L.

245.696

2.

-

Muratura in pietrame e malta di calce bastarda per formazione sede fabbricati e fossa latrina,

mc. 31,55 x L. 30.000 =

"

946.500

3.

-

Muratura in elevazione in pietrame di calce mc. 278,28; a dedurre vani finestre e porte

mc. 26,35 = mc. 251,93 x L. 30.000 =

"

7.557.900

4.

-

Speroni in pietrame e malta di calce,

mc. 5,40 x L. 30.000 =

"

162.000

5.

-

Tetto con ossatura in legno forte e manto di lastre di lamiera graffate e zincate verniciate in mini,

mq 193,84 x L. 18.000 =

"

3.489.120

6.

-

Pavimento in legno al piano terreno,

mq 127,10 x L. 9.830 =

"

1.249.393

7.

-

Solaio primo piano con pavimento e soffitto,

mq. 125,67 x L. 14.500 =

"

1.822.215

8.

-

Idem secondo piano,

mq. 133,22 x L. 14.500 =

"

1.931.690

9.

-

Solaio con pavimento nella latrina primo piano e locale deposito,

mq. 8,60 x L. 10.445

"

89.827

10.

-

Serramenti di finestre in larice, verniciate,

mq. 34,84 x L. 15.870 =

"

552.910

11.

-

Serramenti di porte esterne in larice verniciate, piano terreno

0,90 x 2,00 x n. 3 + primo piano 0,90 x 2,00 =

"

130.536

12.

-

Serramenti di scuri esterni in abete verniciati,

mq. 33,16 x L. 13.300

"

441.028

13.

-

Serramenti di porte interne in abete,

mq. 36,80 x L. 13.600

"

500.480

14.

-

Pareti di separazione interna in abete, spessore cm. 3

mq. 154,40 x L. 6.800 =

"

1.049.920

15.

-

Scala in legno di salita al primo piano, con mancorrente, sviluppo ml. 6,00, larghezza m. 0,70:

fornitura legname mc. 0,50 x L. 50.000 =

"

25.000

trasporto mc. 0,50 x L. 154.000 =

"

77.000

mano d'opera per lavorazione e posa in opera ore 140 a L. 1.000 =

"

140.000

16.

-

Scala in legno alla cappuccina per salita al dormitorio, sviluppo ml. 3,00, larghezza m. 0,75:

legname mc. 0,24 x L. 50.000 =

"

12.000

trasporto mc. 0,24 x L. 154.000 =

"

36.960

mano d'opera per la lavorazione e posa in opera ore 60 a L. 1.000 =

"

60.000

17.

-

Intonaco interno in malta di calce,

mq. 480,57 x L. 3.500 =

"

1.681.995

18.

-

Intonaco esterno a raso pietra,

mq. 446,74 x L. 1.900 =

"

848.806

19.

-

Canne di latrina in polivenile Ø 20 con braghe di raccordo, in opera,

ml. 10 a L. 5.000 =

"

50.000

20.

-

Sedili in legno per latrina, in opera, a corpo:

n. 4 a L. 25.000 =

"

100.000

21

-

Canne fumarie in eternit 30 x 40 in opera:

ml. 32 x L. 6.000 =

"

192.000

22

-

Teste di camino in lamiera, con relativo ancoraggio, a corpo in opera:

n. 4 a L. 25.000 =

"

100.000

23.

-

Coperchi in larice per copertura pozzo nero latrine,

1,00 x 1,10 x n. 2 - mq. 2,20 x L. 5.960 =

"

13.110

__

_________

L.

23.714.086

Imprevisti e spese generali 10%

"

2.371.000

Costo previsto per l'impianto provvisorio di un palorcio dalla capanna Linty al Garstelet

"

1.000.000

__

_________

Totale arrotondato

L.

27.085.000

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La legge regionale 10-1-1961 n. 2, recante "Provvidenze per l'incremento del patrimonio alpinistico (rifugi ed altre opere alpine) e per l'attrezzatura ed il funzionamento dei servizi del Corpo di Soccorso Alpino", prevede la concessione di contributi in misura non superiore al 70% delle spese.

Quanto sopra premesso ed in considerazione dell'importanza dal punto di vista escursionistico ed alpinistico della zona in cui dovrà sorgere il nuovo rifugio, si propone che il Consiglio Regionale

Deliberi

1) di approvare, in via di massima, la proposta di concessione alla Sezione di Gressoney del Club Alpino Italiano di un contributo di Lire ____ (lettere) nella spesa di Lire 27.085.000 prevista, come da progetto, per la costruzione di un nuovo Rifugio alpino nella zona dei primi ghiacciai del Monte Rosa, sulla via che adduce alla Capanna Margherita e precisamente sullo sperone roccioso situato a valle del ghiacciaio denominato Garstelet, a quota 3480 s.m.;

2) di delegare alla Giunta Regionale l'adozione dei provvedimenti deliberativi di concessione e di liquidazione alla Sezione del C.A.I. di Gressoney del contributo di Lire ___ di cui al precedente n. 1), dando atto che la relativa spesa dovrà essere dalla Giunta approvata e finanziata con imputazione al capitolo 138 del bilancio di previsione della Regione per il corrente esercizio finanziario 1° luglio 1963 - 30 giugno 1964.

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Il Presidente, MARCOZ, constatato che nessun Consigliere intende prendere la parola sull'argomento per chiedere chiarimenti o formulare osservazioni, pone ai voti per alzata di mano l'approvazione della proposta della Giunta.

IL CONSIGLIO

preso atto di quanto riferito dall'Assessore al Turismo, SAVIOZ, e concordando sulle proposte della Giunta;

vedute le leggi regionali in data 10 gennaio 1961 n. 2 e in data 9 maggio 1963 n. 11;

ad unanimità di voti favorevoli, espressi per alzata di mano (Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: ventinove):

DELIBERA

1°) di approvare, in via di massima, la proposta di concessione alla Sezione di Gressoney del Club Alpino Italiano di un contributo di Lire 18.900.000 (diciottomilioninovecentomila) nella spesa di Lire 27.085.000 prevista, come da progetto, per la costruzione di un nuovo Rifugio alpino nella zona dei primi ghiacciai del Monte Rosa sulla via che adduce alla Capanna Margherita e precisamente sullo sperone roccioso situato a valle del ghiacciaio denominato Garstelet, a quota 3480 s.m.;

2°) di delegare alla Giunta Regionale l'adozione dei provvedimenti deliberativi di concessione e di liquidazione alla Sezione del C.A.I. di Gressoney del contributo di Lire 18.900.000 di cui al precedente n. 1°), dando atto che la relativa spesa dovrà essere dalla Giunta approvata e finanziata con imputazione al Capitolo 138 del bilancio di previsione della Regione per il corrente esercizio finanziario 1° luglio 1963 - 30 giugno 1964.

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