Objet du Conseil n. 120 du 15 juin 1964 - Verbale
OGGETTO N. 120/64 - (Varia) - COMMEMORAZIONE DI GIACOMO MATTEOTTI NEL 40° ANNIVERSARIO DELLA SUA MORTE.
Il Consigliere MONTESANO ricorda che ricorre quest'anno il 40° anniversario della tragica scomparsa del Deputato socialista Giacomo Matteotti e ne commemora la nobile figura con le seguenti parole:
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Signori Presidenti, Signori Consiglieri,
ricorre in questi giorni il quarantesimo anniversario della tragica morte del Deputato socialista Giacomo Matteotti.
La Nazione intera si è riunita nel ricordo che di Lui ne hanno fatto ieri i compagni di Partito. I due rami del Parlamento ne hanno commemorato la figura, indicando in essa l'espressione più pura, più affascinante e più concreta di dedizione completa, sino al supremo sacrificio, agli ideali di democrazia e di libertà.
Ricordando, in questa sede, Giacomo Matteotti, io non desidero farlo tanto in qualità di Consigliere socialdemocratico, quanto in qualità di componente, come tutti voi, di questo Consiglio eletto dalla popolazione valdostana proprio in quel clima di libertà e di democrazia propugnate e difese, primo fra tutti, da Giacomo Matteotti.
Egli sacrificò la propria vita a questi ideali e la sacrificò proprio per affermare specificatamente che non esiste espressione genuina della volontà popolare senza giustizia, senza democrazia, senza libertà.
Federico Chabod, nella nudità della sua analisi storica, così riporta il tragico epilogo di quarant'anni fa: "Il 30 Maggio 1924 il Deputato socialista Matteotti pronuncia alla Camera un violento discorso contro il Governo, denunciando i soprusi perpetrati durante le elezioni di aprile. Qualche giorno più tardi (il 10 giugno) egli viene rapito dai fascisti in piena Roma e il suo cadavere sarà ritrovato solo dopo diverse settimane ".
Tutta la vita di Giacomo Matteotti può essere rispecchiata da questa tragica fine, alla quale Egli non volle sottrarsi, nonostante gli avvertimenti e le minacce, e che, invece, consapevole affrontò affinché, con l'esempio, il suo ideale diventasse ideale di tutti e costituisse il seme primigenio del secondo Risorgimento italiano.
Sotto questo aspetto io desidero ricordarlo al Consiglio Regionale della Valle d'Aosta, perché in questo aspetto io ravviso Matteotti non come uomo di partito, che appartiene a pochi, ma come figura storica che appartiene a tutti; a tutti quelli che anelano e ritrovano spinta verso gli ideali da Lui propugnati.
Perciò Matteotti non appartiene soltanto a noi socialisti, ma appartiene a tutti voi e a tutto il Popolo, che nei suoi eletti - Signori Consiglieri - ha personificato la sua libertà di scelta, il suo voto, la sua volontà.
Per queste profonde ragioni, che pervadono coscientemente o istintivamente l'animo dei Popoli, figure come la Sua sono storia e, nello stesso tempo, simbolo e bandiera. E possono - se malauguratamente ricorsi e involuzioni dovessero avvenire - diventare lievito di nuove lotte, di nuovi sacrifici, di nuove vittorie.
In questi legami, che trascendono le volontà umane e pervadono - invece - come aria vitale il clima della giusta causa, si ritrovano i Martiri di qualsiasi epoca e di qualsiasi paese. In questi legami Emilio Chanoux è Giacomo Matteotti, come libertà e democrazia in Valle d'Aosta è libertà e democrazia in Italia.
Essi, i Martiri di qualsiasi epoca e di qualsiasi paese, hanno offerto ai vivi il loro sacrificio perché i vivi ricordino e, nella più consapevole meditazione, seguano il cammino da essi segnato, perché gli ideali sopravvivano e diventino costume di Governi e di Popoli.
Accogliendo il mio invito, Signori Presidenti e Colleghi Consiglieri, di elevare oggi, in questa pubblica seduta, un pensiero a Giacomo Matteotti e ricordarlo nel quarantesimo anniversario del suo sacrificio, noi manifestiamo soprattutto la profonda essenza di quei valori e, con l'impegno di perseguirli, il convincimento che non vi può essere democrazia senza libertà, non vi può essere libertà senza giustizia.
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Il Presidente, MARCOZ, a nome della Presidenza del Consiglio, si associa alle nobili parole pronunciate dal Consigliere Montesano per ricordare il sacrificio di Giacomo Matteotti.
Inchinandosi alla sua memoria, dichiara di ritenere superflua ogni altra parola di fronte alla figura di Matteotti, il quale ha dato, con il sacrificio della propria vita, la massima delle testimonianze in difesa della libertà.
Il Presidente della Giunta, CAVERI, a nome della Giunta Regionale, si associa alle parole pronunciate dal Consigliere Montesano.
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