Objet du Conseil n. 32 du 2 mars 1967 - Verbale

OGGETTO N. 32/67 - LEGGE REGIONALE CONCERNENTE "APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIONE VALLE D'AOSTA PER L'ANNO FINANZIARIO 1967".

Il Presidente, MONTESANO, invita il Consiglio a continuare l'esame e la discussione del progetto di bilancio di previsione della Regione Autonoma della Valle d'Aosta per l'anno finanziario 1967, predisposto dalla Giunta e da approvare con legge regionale come da sottoriportati atti trasmessi in copia ai Signori Consiglieri quali allegati all'ordine del giorno dell'adunanza:

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(OMISSIS: seguono relazione e proposte varie trasmesse in copia ai Signori Consiglieri)

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CATEGORIA III - PROVENTI DEI BENI DELLA REGIONE

L'Assessore BORDON, riferendosi ad una richiesta fatta dal Consigliere Manganoni nel corso della seduta antimeridiana, fornisce i seguenti dati riguardanti la situazione di cassa della Regione alla data del 31 maggio 1966 ed alla data del 28 febbraio 1967, dati risultanti in apposito allegato che viene distribuito ai Signori Consiglieri:

- situazioni di cassa, comprensiva dei fondi vincolati presso le banche, alla data del 31 maggio 1966:

£.

2.678.352.158

- situazione di cassa al 28 febbraio 1967:

£.

1.183.238.528

- crediti della Regione in conto residui alla data del 28 febbraio 1967:

saldi delle quote fisse di ripartizione, fra lo Stato e la Regione, delle entrate erariali:

£.

620.000.000

quote annue variabili di ripartizione, fra lo Stato e la Regione, delle entrate erariali:

£.

2.300.000.000

contributo speciale dello Stato ai sensi del 3° comma dell'articolo 12 dello Statuto Regionale:

£.

1.000.000.000

Totale crediti della Regione in conto residui

£.

3.920.000.000

- crediti per quote fisse di ripartizione, fra lo Stato e la Regione, delle entrate erariali relative ai mesi di gennaio e febbraio 1967 circa

£.

600.000.000

Totale complessivo dei crediti della Regione

£.

4.520.000.000

Osserva che l'importo dei crediti della Regione, tanto in conto residui quanto in conto competenze, è tale da coprire ampiamente la differenza tra la situazione di cassa della Regione alla data del 31 maggio 1966 e alla data del 28 febbraio 1967.

Fa presente che gli altri dati richiesti nel corso della odierna seduta antimeridiana dal Consigliere Manganoni saranno forniti non appena i competenti uffici dell'Assessorato alle Finanze avranno avuto la possibilità di ricavarli dai registri di contabilità.

Il Consigliere FILLIETROZ chiede all'Assessore Bordon di fornirgli anche la situazione relativa alle spese impegnate sul bilancio regionale alle date del 31 maggio 1966 e del 28 febbraio 1967, possibilmente entro la giornata odierna.

Il Consigliere GERMANO propone che i dati testé richiesti dal Consigliere Fillietroz all'Assessore alle Finanze siano forniti almeno nel corso della prossima seduta di martedì, 7 marzo p.v.

Si dà atto che i capitoli dal n. 32 al n. 37 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

CATEGORIA IV - RICUPERI E RIMBORSI

Si dà atto che i capitoli dal n. 41 al n. 44 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

CATEGORIA V - TRASFERIMENTI

Capitolo 63 -

Contributo speciale dello Stato ai sensi del 3° comma dell'art. 12 dello Statuto Regionale

£. 2.000.000.000

Il Consigliere GERMANO riferendosi alla entrata di lire 2.000.000.000 del capitolo 63, relativa al contributo speciale statale richiesto ai sensi del 3° comma dell'articolo 12 dello Statuto Regionale, osserva che non vi è alcun disegno di legge in atti presso il Parlamento della Repubblica che riguardi la concessione di detto contributo speciale alla Regione della Valle d'Aosta per l'anno finanziario 1967.

- Piano Verde - Capitoli vari di entrata.

Il Consigliere MANGANONI chiede per quale motivo non siano stati iscritti in bilancio gli stanziamenti di somme in entrata relative a quasi tutti i capitoli riguardanti i fondi che lo Stato dovrebbe assegnare per l'anno 1967 alla Regione per l'attuazione del 2° Piano Verde.

L'Assessore BORDON fa presente che non sono state iscritte in bilancio le somme riguardanti i fondi in questione, perché lo Stato non ha ancora stabilito l'ammontare dei fondi stessi da assegnare alla Regione della Valle d'Aosta a' sensi della legge 27 ottobre 1966 n. 910.

Capitolo 74 -

Fondi assegnati dallo Stato per pagamento quote interessi sui prestiti per lo sviluppo zootecnico e per la riconversione di colture (a' sensi lett. a artt. 16 e 40 della legge 2.6.1961 n. 454)

£. 10.000.000

Il Consigliere CAVERI chiede per quale motivo l'entrata riguardante il capitolo 74 del bilancio presenti una diminuzione di 10 milioni di lire nei confronti dell'importo dell'analogo capitolo di entrata del bilancio preventivo dello scorso anno.

L'Assessore BORDON dichiara che detta diminuzione è dovuta al fatto che già nei precedenti esercizi finanziari lo Stato ha assegnato alla Regione, per gli scopi previsti nel capitolo in questione, fondi annui per un ammontare complessivo di 10 milioni di lire, per cui anche per il corrente anno è a disposizione della Regione la prevista somma di lire 10 milioni.

Capitolo 83 -

Fondi assegnati dallo Stato per pagamento quota interessi sui mutui per la formazione e l'arrotondamento della piccola proprietà contadina (a' sensi artt. 27 e 40 della legge 2.6.1961 n. 454)

£. 10.000.000

Il Consigliere FILLIETROZ, con riferimento ai fondi di cui al capitolo 83, osserva che molti agricoltori lamentano di non poter fruire dei contributi statali per il pagamento delle quote di interesse sui mutui per la formazione e per l'arrotondamento della piccola proprietà contadina, perché il reddito delle aziende agricole di loro proprietà non raggiunge le lire 1.000.

Fa presente che l'Ispettorato Agrario di Torino, per ovviare a questo inconveniente, ha adottato il nuovo sistema dell'unità di colture, sistema che dovrebbe essere adottato anche in Valle d'Aosta per rendere operante la legge riguardante l'attuazione del Piano Verde.

L'Assessore MAQUIGNAZ informa di essersi già interessato, presso il competente Ministero, in merito alla possibilità di derogare dal limite delle 1.000 lire di reddito previsto dalla legge per poter beneficiare dei contributi statali in questione; precisa di aver ricevuto risposta negativa in proposito.

Aggiunge che i competenti uffici dell'Assessorato dell'Agricoltura stanno ora predisponendo un disegno di legge regionale di integrazione e di attuazione in Valle d'Aosta della legge 2.6.1961 n. 454, in modo da poter eliminare l'inconveniente indicato dal Consigliere Fillietroz.

Si dà atto che i capitoli dal n. 60 al n. 99 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

CATEGORIA VI - PARTITE CHE SI COMPENSANO NELLA SPESA

- Partite di giro -

Si dà atto che i capitoli dal n. 101 al n. 105 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

- Contabilità speciali -

Capitolo 108 -

Gestione fondi erigendo Ente Morale Ospedaletto infantile

£.

1.500.000

Capitolo 110 -

Gestione proventi beni legato Chenuil Giovanni Delfino

£.

3.000.000

Capitolo 113 -

Gestione fondi per migliorie

boschive

£.

70.000.000

Capitolo 117 -

Gestione fondi statali assegnati per l'esecuzione di opere di 3^ categoria lungo la Dora Baltea

(legge 25.1.1962 n. 11)

£.

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Il Consigliere BERTHET chiede chiarimenti in ordine ai capitoli 108 e 110.

Il Consigliere CAVERI chiede per quale motivo non sia prevista per il corrente anno l'entrata relativa al capitolo 117, che per l'anno 1966 era prevista in lire 300 milioni.

L'Assessore BORDON informa che non è stata prevista alcuna entrata relativa alla gestione di fondi statali per l'esecuzione di opere di 3^ categoria lungo la Dora Baltea, perché non si è avuta alcuna assicurazione circa la concessione di detti fondi per il corrente anno.

Circa lo stanziamento del capitolo 110, dichiara che non si è ancora potuto dare attuazione alle previste iniziative per la lotta contro determinate malattie e l'alcoolismo per varie ragioni e perché si tratta di un problema di non facile attuazione.

Il Consigliere MANGANONI, riferendosi ai fondi statali di cui al capitolo 117 del bilancio, ricorda che già in precedenti occasioni la Valle d'Aosta era stata dimenticata in sede di ripartizione dei fondi statali in questione, tanto che si era reso necessario inviare a Roma una Delegazione, di cui anch'egli faceva parte in qualità di Assessore ai Lavori Pubblici, per cercare di ottenere anche per la Valle d'Aosta una assegnazione dei fondi per le opere di cui si tratta.

Aggiunge che, di fronte alle difficoltà frapposte dai funzionari ministeriali, i quali si trinceravano dietro la frase: "Ormai la ripartizione di questi fondi è già stata fatta", ha dovuto con fermezza sostenere le urgenti necessità della Regione in tale campo, ottenendo infine l'assegnazione di fondi sia per l'Assessorato ai Lavori Pubblici sia per l'Assessorato dell'Agricoltura per un ammontare di lire 450.000.000.

Raccomanda, pertanto, alla Giunta di insistere con fermezza nelle richieste di assegnazione di fondi per l'esecuzione delle opere di cui si tratta.

Il Consigliere Manganoni, riferendosi al capitolo 113 concernente la gestione di fondi per migliorie boschive ed allo scopo di incrementare ulteriormente i rimboschimenti nella Valle d'Aosta, chiede all'Assessore all'Agricoltura di voler esaminare l'opportunità che i servizi forestali concedano gratuitamente, o ad un prezzo minimo, ai proprietari interessati le piantine da mettere a dimora nei casi in cui siano poste a dimora poche piante e non si eseguano rimboschimenti per i quali sono previsti i normali contributi regionali.

L'Assessore BORDON, in relazione a quanto riferito dal Consigliere Manganoni in ordine alla richiesta di fondi statali per l'esecuzione di opere di 3^ categoria lungo la Dora Baltea, precisa che l'importo dei fondi assegnati alla Regione per il secondo semestre dell'anno 1964 era ammontato a 130 milioni di lire.

Aggiunge che nei bilanci per gli anni finanziari 1965 e 1966 fu prevista una analoga entrata annua di 100 milioni di lire, che non venne però realizzata perché non si ottennero assegnazioni di fondi.

Osserva, pertanto, che non è opportuno continuare ad iscrivere in bilancio tale voce di entrata, mancando la minima garanzia circa l'assegnazione dei fondi statali in questione.

Dichiara, comunque, di prendere atto della raccomandazione fatta dal Consigliere Manganoni ed assicura che la Giunta farà il possibile per ottenere nuovamente l'assegnazione di fondi statali per le opere di cui si tratta.

L'Assessore MANGANONI fa presente che l'assegnazione di detti fondi statali dovrebbe essere facilitata dal fatto che presso l'Assessorato ai Lavori Pubblici sono disponibili numerosi progetti di opere di terza categoria da eseguire lungo la Dora Baltea, progetti redatti dall'Ufficio Tecnico regionale in occasione di precedenti richieste di assegnazione dei fondi in questione.

L'Assessore MAQUIGNAZ fa presente che per l'esecuzione di opere di rimboschimento è prevista la concessione a favore di privati di contributi regionali pari al 75% delle spese ammesse.

Dichiara, comunque, che prenderà in esame anche la possibilità che i vivai forestali concedano gratuitamente ai privati le piantine da mettere a dimora nei casi di richieste di un limitato numero di piantine.

Il Consigliere FOSSON informa che, già nel passato, i vivai forestali distribuivano gratuitamente piantine da mettere a dimora allorquando il numero di piantine era limitato e i relativi limitati lavori non potevano essere considerati e sussidiati quali lavori di rimboschimento.

Si dà atto che i capitoli dal n. 107 al n. 119 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

TITOLO III - ALIENAZIONE E AMMORTAMENTO DI BENI PATRIMONIALI E RIMBORSO DI CREDITI

CATEGORIA I - VENDITA DI BENI IMMOBILI E AFFRANCAZIONE DI CANONI

Si dà atto che i capitoli n. 122 e n. 123 sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

CATEGORIA II - AMMORTAMENTO DI BENI PATRIMONIALI

Si dà atto che il capitolo n. 125 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

CATEGORIA III - RIMBORSO DI ANTICIPAZIONI E DI CREDITI VARI DELLA REGIONE

Capitolo 130 -

Entrate per riscossione di crediti verso la Società Autostrade Valdostane e verso lo Stato, per concessioni di fideiussione regionale su mutui e su prestiti obbligazionari (legge regionale 15 luglio 1966 n. 7)

£. 3.500.000.000

Il Consigliere GERMANO chiede chiarimenti circa lo stanziamento del capitolo 130.

L'Assessore BORDON precisa che lo stanziamento in questione si riferisce alla garanzia fideiussoria della Regione a favore della Società Autostrade Valdostane concessa congiuntamente e in via solidale con la Provincia di Torino, ai sensi della legge regionale 5.7.1966 n. 7 e della legge statale 24.7.1961 n. 729, per gli obblighi derivanti da mutui contratti dalla Società stessa per il finanziamento delle spese per i lavori di costruzione dell'autostrada Quincinetto-Aosta.

Aggiunge che gli Enti pubblici facenti parte della predetta Società hanno concesso detta garanzia fideiussoria per rendere possibile la concessione della ulteriore garanzia fideiussoria dello Stato.

Osserva che si tratta di una voce di entrata iscritta nelle partite di giro alla quale corrisponde analoga voce di spesa pure nelle partite di giro del bilancio.

Si dà atto che i capitoli dal n. 127 al n. 130 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

TITOLO IV - ACCENSIONE DI PRESTITI

CATEGORIA I - ACCENSIONE DI PRESTITI

Si dà atto che il capitolo n. 137, ultimo della parte entrata, è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

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STATO DI PREVISIONE DELLA SPESA PER L'ANNO FINANZIARIO 1967

ASSESSORATO ALLE FINANZE

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TITOLO I - SPESE CORRENTI

SEZIONE I - AMMINISTRAZIONE GENERALE

CATEGORIA I - SERVIZI DEGLI ORGANI REGIONALI

- Consiglio e Giunta Regionali -

Si dà atto che i capitoli dal n. 1 al n. 3 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli, previ chiarimenti sullo stanziamento del capitolo 3 (Indennità e rimborso spese di trasporto ai Consiglieri regionali: L 7.000.000) forniti dall'Assessore BORDON, su richiesta del Consigliere CASETTA.

- Commissioni -

Si dà atto che i capitoli dal n. 6 al n. 9 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli, previ chiarimenti sullo stanziamento del capitolo n. 9 (Indennità di missione, trasferte e rimborso spese di viaggio al Presidente, ai componenti e al personale della Commissione di Coordinamento: lire 3.500.000) forniti dall'Assessore BORDON, su richiesta del Consigliere MANGANONI.

Capitolo 11 - Spese per le elezioni del Consiglio regionale

Monsieur le Conseiller ANDRIONE observe que le mandat du Conseil régional échoit à la fin de cette année et que le chapitre dont il s'agit ne devrait partant pas être rappelé par mémoire, mais qu'il devrait avoir une allocation de fonds.

Monsieur le Président de la Junte, BIONAZ, déclare qu'on n'a prévu aucune allocation de fonds sur le chapitre en examen, parce que à présent on n'a aucun élément précis en ce qui concerne la date des élections régionales.

Il observe que, si les élections régionales auront lieu à la fin de cette année, on pourra allouer les fonds nécessaires avec une variation du budget.

Monsieur le Conseiller ANDRIONE précise que l'unique élément sûr qu'on a, en ce moment, sur cette question c'est que le Conseil régional échoit de son mandat, qui a la durée de quatre ans, et que par conséquent il faudrait allouer les fonds nécessaires pour les élections régionales.

Si dà atto che il capitolo n. 11 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

CATEGORIA II - PERSONALE

Capitolo 12 -

Stipendi, retribuzioni ed altri assegni fissi al personale della Presidenza del Consiglio

L. 30.000.000

Il Consigliere GERMANO osserva che le spese per il personale della Regione sono suddivise tra i vari Assessorati. Allo scopo, però, di evitare osservazioni in sede di esame dei vari stanziamenti dei singoli Assessorati, chiede che gli siano forniti ora chiarimenti in merito alle spese e alla situazione generale del personale della Regione.

Rileva che le spese previste per la retribuzione del personale sono aumentate di lire 324.000.000, in confronto al precedente anno.

Osserva che la Commissione consultiva per il personale, di cui egli aveva fatto parte in sede di studio del nuovo regolamento organico del personale della Regione aveva previsto a suo tempo un aumento della spesa annua per le retribuzioni dell'ordine di circa lire 150.000.000.

Chiede, pertanto, chiarimenti circa il rilevante aumento di dette spese e raccomanda alla Giunta di procedere molto cautamente nella assunzione di nuovo personale avventizio per evitare di commettere gli errori fatti da altri Enti pubblici.

L'Assessore BORDON fa presente che, a pagina 14 della relazione al bilancio di previsione in esame, è illustrata la situazione attuale del personale della Regione. Precisa che il numero dei dipendenti regionali ammonta a 613 unità, con un importo annuo di spesa di L. 1.773.700.000 per retribuzioni. Aggiunge che l'aumento di spesa previsto è essenzialmente dovuto alla prevista entrata in vigore delle nuove tabelle organiche a ruolo aperto per il personale addetto ai vari servizi regionali.

Il Consigliere SAVIOZ osserva che, dopo l'entrata in vigore delle nuove norme e tabelle organiche sui servizi regionali e sullo stato giuridico ed economico del personale della Regione, non si dovrebbe più assumere personale avventizio e giornaliero in quanto, dopo l'inquadramento straordinario di personale nelle nuove tabelle organiche, si dovrebbe assumere il nuovo personale necessario solo attraverso concorsi pubblici e nei limiti dei posti di organico.

Il Consigliere GERMANO insiste per avere ulteriori chiarimenti in merito all'aumento delle spese per le retribuzioni al personale, aumento notevolmente superiore a quello a suo tempo previsto dalla Commissione consultiva per il personale.

L'Assessore COLOMBO ritiene che l'aumento di detta spesa sia dovuto anche alle ulteriori modifiche apportate e da apportare alle norme e alle tabelle organiche per nuove categorie di personale addetto ad altri servizi speciali, nonché all'aumento dal 20 al 40% del riconoscimento dell'anzianità maturata dai dipendenti come avventizi e al riconoscimento di servizi e di qualifiche superiori.

Il Consigliere GERMANO, data la complessità dell'argomento e allo scopo di accelerare l'esame del progetto di bilancio di previsione di cui si tratta, ritiene opportuno che la discussione in corso sia rinviata in sede di trattazione di una apposita mozione che la minoranza consiliare ha intenzione di presentare su questo argomento.

Ricorda ancora che il Consigliere Dujany, allorquando faceva parte della Commissione consultiva per il personale in rappresentanza dell'allora minoranza consiliare, aveva criticato la posizione assunta dalla allora maggioranza in ordine alla revisione del regolamento organico del personale della Regione, in quanto si sarebbe largheggiato troppo nell'organico e nel trattamento economico del personale.

Io non so, - egli dice -, che cosa sia avvenuto dopo, debbo però constatare che ci troviamo ora di fronte a delle spese annue che, in prospettiva, possono anche preoccupare.

Il Consigliere CAVERI osserva che le spese iscritte in bilancio per la corresponsione delle retribuzioni al personale regionale ammontano a L. 1.773.700.000. Questa cifra, - egli dice -, dovrebbe ammonirci e funzionare da campanello di allarme, onde evitare che anche la Regione Valle d'Aosta faccia la fine di numerosi altri Enti pubblici d'Italia che sono ormai divenuti degli Enti di erogazione di stipendi al personale.

Rileva, in proposito, la grave situazione di bilancio dello Stato Italiano nel quale la metà delle entrate è assorbita per il pagamento di stipendi e salari ai dipendenti statali.

Osserva che, allorquando un Ente pubblico è ridotto in questa situazione, questo Ente è simile ad un animale che divora se stesso. Allo scopo di evitare che la burocrazia regionale aumenti troppo di numero, invita la Giunta ad andare molto cautamente nell'assunzione di nuovo personale.

Evidentemente voi, - egli dice -, queste preoccupazioni non le avete, perché avete assunto 37 nuovi dipendenti e così la burocrazia regionale diventa un elefante sempre più grande, che i contribuenti devono mantenere. Rilevo ancora, - egli prosegue -, che questi 37 dipendenti non sono stati assunti né in seguito a concorso pubblico, né in seguito a prove di selezione, ma scegliendoli tra gli aderenti dei Partiti che sono rappresentati nella Giunta regionale, specialmente del Partito Socialista che fa alla nuova Giunta gli stessi ricatti che faceva già alla Giunta che io avevo l'onore di presiedere.

Rileva che la precedente Giunta, invece, per l'assunzione di nuovi dipendenti procedeva sempre con concorsi pubblici o con prove di selezione. Afferma che, allorquando ricopriva la carica di Presidente della Giunta regionale, si preoccupava che questi concorsi si svolgessero con il più grande rigore, con la più grande giustizia e con la più grande obiettività.

Riferisce, in proposito, episodi riguardanti concorsi pubblici e prove di selezione espletati a suo tempo.

Dichiara che la Giunta attualmente in carica fa esattamente il contrario e comunica che sull'argomento riguardante la situazione dei dipendenti regionali la minoranza consiliare presenterà quanto prima una mozione.

Dichiara, inoltre, che la Giunta attualmente in carica ha compiuto un'azione di faziosità facendo dei massicci licenziamenti degli operai delle squadre archeologiche, soprattutto di elementi valdostani, per cui, ora che si sta procedendo alla riassunzione di operai per le squadre archeologiche, sarebbe necessario innanzitutto riassumere al lavoro gli operai da poco tempo licenziati.

Concludendo, dichiara quanto segue: "Io devo deplorare la faziosità spinta al massimo di questa Giunta regionale che ha sempre subito le pressioni e i ricatti del Partito Socialista che noi avevamo respinti, faziosità spinta all'estremo senza alcun scrupolo, tanto che noi abbiamo dovuto assistere ad assunzioni che hanno semplicemente fatto ridere gli abitanti della Valle d'Aosta".

Il Consigliere MANGANONI ritiene che una delle cause che hanno determinato il notevole aumento della spesa annua prevista per le retribuzioni del personale regionale sia dovuta alle assunzioni dei 37 nuovi dipendenti fatte dalla attuale Giunta.

Riferendosi alle spese previste al capitolo 32 del bilancio, osserva che anche presso la Casa da gioco di St. Vincent sono stati assunti dalla attuale Giunta 4 nuovi dipendenti; chiede che gli sia precisato se fosse veramente necessario assumere questi nuovi quattro dipendenti e con quali modalità siano stati assunti in servizio. Riferendosi alle spese previste al capitolo 33 del bilancio concernenti stipendi, retribuzioni e altri assegni fissi al personale addetto all'Ufficio staccato di Roma, pur dichiarando di non essere contrario alla istituzione di questo Ufficio, chiede che gli siano precisati i compiti attribuiti a questo Ufficio, il nominativo del titolare dell'Ufficio stesso, i criteri adottati dalla Giunta per l'assunzione di questo titolare e il trattamento economico riservato allo stesso.

Chiede, inoltre, se corrisponda al vero la voce che alcune impiegate dell'Ufficio in questione hanno recentemente soggiornato in Valle d'Aosta, per 8 o 10 giorni, con spese a totale carico della Regione.

In caso affermativo, precisa che questo modo di agire non risponderebbe ai criteri di serietà perché, di fronte alle dichiarate difficoltà di bilancio, si spenderebbe denaro con troppa facilità.

L'Assessore MAPPELLI ritiene che il previsto aumento della spesa annua complessiva per le retribuzioni al personale della Regione sia dovuto soprattutto ai seguenti motivi: prevista estensione delle nuove tabelle organiche a ruolo aperto al personale dell'Istituto Ospedaliero Materno ed Infantile di Aosta, al personale dei Servizi forestali, al personale addetto alla Funivia Buisson-Chamois e al personale dei Laboratori regionali di Igiene e Profilassi; aumento dal 20 al 40% della percentuale riguardante il riconoscimento dell'anzianità di servizio a tutti i dipendenti della Regione; prevista copertura di tutti i posti degli organici mediante nuove assunzioni compresi i 37 dipendenti già assunti dalla attuale Giunta.

Dichiara, comunque, di condividere le preoccupazioni manifestate da vari Consiglieri e di concordare sulla necessità di non aumentare troppo il numero dei dipendenti regionali.

Il Consigliere CAVERI, riferendosi alla assunzione di quattro nuovi controllori presso la Casa da gioco di St. Vincent, ritiene che tutti i Consiglieri dovrebbero essere del parere che le persone addette a questo servizio dovrebbero almeno offrire delle sicure garanzie di onestà e di dirittura morale.

Dichiara, invece, di essere a conoscenza che uno di questi nuovi controllori, la cui assunzione sarebbe stata imposta alla Giunta con i soliti sistemi ricattatori, non offre la benché minima garanzia a tale riguardo perché, nella primavera del 1966, era stato sorpreso a rubare nelle dipendenze di una casa privata. Aggiunge che il derubato non lo aveva denunciato perché aveva preferito fare giustizia da sé ma che, comunque, la mancata denuncia non toglie che questa persona sia la meno indicata per essere nominata controllore della Regione presso la Casa da gioco di St. Vincent.

Il Consigliere GERMANO, allo scopo di poter ultimare nel corso della odierna seduta l'esame del progetto di bilancio per l'anno 1967, propone di rinviare la discussione sul problema del personale della Regione in sede di trattazione di una prossima mozione che la minoranza presenterà sul problema stesso.

Rivolgendosi al Consigliere Caveri dichiara quanto segue: "Vorrei ora precisare una cosa all'On.le Caveri: può darsi che il P.S.U. abbia fatto qualche richiesta alla Giunta e abbia anche ottenuto qualche cosa; però chi ha fatto la parte più grande è sempre Mamma D.C.; il P.S.U. ha preso qualche briciola e Mamma D.C. ha preso la parte più abbondante".

L'Assessore BORDON fornisce i chiarimenti richiesti dal Consigliere Manganoni in merito allo stanziamento del capitolo 32 del bilancio, relativo a spese per premi, indennità e compensi al personale della Casa da gioco, nonché per eventuali indennità di cessazione dal servizio del personale stesso.

Il Presidente della Giunta, BIONAZ, in merito all'assunzione di 37 nuovi dipendenti presso l'Amministrazione regionale, precisa che 13 di questi nuovi dipendenti sono stati assunti in sostituzione di altrettanti dipendenti che avevano lasciato il loro posto di lavoro.

Dichiara di concordare sulla proposta, fatta dal Consigliere Germano, di rinviare la discussione del problema dei dipendenti regionali alla prossima trattazione di una mozione che la minoranza intende presentare su questo argomento.

Segue una breve discussione tra il Presidente della Giunta, BIONAZ, l'Assessore BALESTRI e il Consigliere CAVERI in merito al caso del nuovo controllore regionale presso la Casa da gioco di St. Vincent, testé citato dal Consigliere Caveri.

Si dà atto che i capitoli dal n. 12 al n. 34 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

CATEGORIA IV - ACQUISTO DI BENI E SERVIZI

Si dà atto che i capitoli dal n. 36 al n. 58 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

CATEGORIA V - TRASFERIMENTI

Si dà atto che i capitoli dal n. 61 al n. 67 sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

CATEGORIA X - PARTITE CHE SI COMPENSANO NELLE ENTRATE

Capitolo 68 -

Pagamenti per contributi Cassa Previdenza, INADEL, ENPAS, Gestione Case per lavoratori e per contributi INPS per assicurazione contro la disoccupazione

L. 300.000.000

Capitolo 82 -

Gestione fondi statali assegnati per l'esecuzione di opere di terza categoria lungo la Dora Baltea (legge 25.1.1962 n.11)

L. ---

Il Consigliere CAVERI dichiara di non concordare sullo stralcio della previsione di spesa sul capitolo 68 del bilancio.

L'Assessore BORDON dichiara che si insisterà per ottenere l'assegnazione di fondi statali per tali opere.

Si dà atto che i capitoli dal n. 65 al n.84 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

SEZIONE III - AZIONI ED INTERVENTI IN CAMPO SOCIALE

CATEGORIA V - TRASFERIMENTI

Capitolo 86 -

Fondo a disposizione del Presidente della Giunta Regionale per sussidi di assistenza

L. 2.000.000

Il Consigliere MANGANONI ricorda che, allorquando era Presidente della Giunta l'Avvocato Marcoz, lo stanziamento del capitolo sopra riportato ammontava a sole L. 500.000 e, tuttavia, la minoranza consiliare era solita sollevare delle obiezioni su detto stanziamento, che era considerato troppo elevato.

Rileva che l'attuale minoranza consiliare potrebbe rivolgere alla Giunta le stesse critiche di allora, tanto più che lo stanziamento di detto capitolo è stato ora aumentato a lire due milioni.

Si dà atto che il capitolo 86 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

SEZIONE IV - AZIONI ED INTERVENTI IN CAMPO ECONOMICO

CATEGORIA II - PERSONALE

Si dà atto che il capitolo 88 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

CATEGORIA IV - ACQUISTO DI BENI E SERVIZI

Si dà atto che il capitolo 91 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

CATEGORIA V - TRASFERIMENTI

Si dà atto che i capitoli nn. 84 e 95 sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

SEZIONE VI - ONERI NON RIPARTIBILI

CATEGORIA VI - INTERESSI

Si dà atto che il capitolo 96 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

CATEGORIA VII - AMMORTAMENTI

Si dà atto che il capitolo 98 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

CATEGORIA VIII - POSTE CORRETTIVE DELL'ENTRATA

Si dà atto che i capitoli dal n. 100 al n.104 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

CATEGORIA IX - SOMME NON ATTRIBUIBILI

Si dà atto che i capitoli dal n. 108 al n. 111 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

TITOLO II - SPESE IN CONTO CAPITALE

SEZIONE I - AMMINISTRAZIONE GENERALE

CATEGORIA I - BENI E OPERE IMMOBILIARI A CARICO DELLA REGIONE

CATEGORIA II - BENI MOBILI, MACCHINE, ATTREZZATURE A CARICO DELLA REGIONE

Capitolo 112 -

Spese per acquisto di beni patrimoniali

L. 150.000.000

Capitolo 113 -

Spese per lavori di sistemazione e di manutenzione straordinaria a beni immobili di proprietà ed alle aree attigue agli stabili di proprietà regionale

L. 20.000.000

Capitolo 117 -

Spese per acquisto di mobili, macchine ed arredi per ufficio e per il centro meccanografico

L. 46.000.000

Il Consigliere GERMANO chiede chiarimenti in merito alle variazioni sugli stanziamenti dei capitoli 113 e 117 del progetto di bilancio, nei confronti degli analoghi stanziamenti iscritti nel bilancio preventivo per l'anno 1966.

L'Assessore BORDON dichiara che lo stanziamento del capitolo 113 è stato ridotto nei confronti dell'analogo stanziamento del precedente anno perché nel 1966 si doveva imputare a tale capitolo le spese per i lavori di sistemazione straordinaria dei locali della nuova Biblioteca regionale, mentre quest'anno non è più necessaria tale spesa.

Fa presente, invece, che lo stanziamento del capitolo 117 è stato aumentato di 20 milioni nei confronti dell'analogo stanziamento dell'anno precedente, perché è previsto nel corso del corrente anno l'acquisto del Centro meccanografico e dei mobili per l'arredamento del nuovo Palazzo Narbonne, con spese da imputare al capitolo 117.

Il Consigliere CAVERI, riferendosi alla questione dell'arredamento del Palazzo Narbonne, di Aosta, chiede se sia veramente nelle intenzioni della Giunta di installare una rivendita di tabacchi in detto Palazzo.

Riferisce che circolano già delle voci in merito all'assegnazione di questa rivendita di tabacchi e che si fanno persino i nomi dei relativi probabili titolari.

Il Consigliere SAVIOZ riferisce di avere sentito dire che la Giunta vorrebbe apportare delle sostanziali modifiche alla già prevista destinazione dei vari piani del Palazzo Narbonne, in particolare per quanto riguarda i locali destinati al servizio ristorante e i locali del piano terreno, che non dovrebbero più essere destinati ad ospitare i vari uffici che hanno attinenza con il turismo, ma dovrebbero essere destinati ad usi diversi.

Osserva che il progetto del costruendo Palazzo Narbonne era stato studiato per soddisfare alle esigenze turistiche della Città di Aosta e della Regione valdostana. Trattandosi di un Palazzo di non rilevanti dimensioni, già insufficiente per se stesso a soddisfare alle sopraddette esigenze turistiche, raccomanda alla Giunta di non accogliere richieste di parti interessate ad altre utilizzazioni di determinati locali situati in detto Palazzo, ma di destinare i vari piani del Palazzo stesso a servizi di interesse pubblico o dell'Amministrazione regionale, come era stato previsto nel progetto del fabbricato.

L'Assessore BALESTRI dichiara che sono già state presentate numerose domande da parte di privati per l'installazione di determinati servizi all'interno del Palazzo Narbonne, quali ristorante, rivendita di tabacchi e rivendita di giornali, ma che la Giunta non ha ancora assunto alcuna decisione in merito.

Comunica che attualmente i progetti di ambientazione dei vari locali da adibire a servizi di interesse turistico nel Palazzo di cui si tratta sono allo studio da parte di due Architetti, uno dell'Impresa costruttrice e uno della Sovraintendenza regionale ai Monumenti, Antichità e Belle Arti.

Il Consigliere MARCOZ chiede chiarimenti in merito al Centro meccanografico, in funzione da qualche anno presso gli Uffici della Regione.

Osserva che per l'installazione del Centro meccanografico la Regione ha già dovuto spendere decine di milioni senza ottenere la benché minima riduzione di personale negli uffici addetti a tale servizio. Mette pertanto in dubbio l'utilità, sotto tale aspetto, della spesa sostenuta dalla Regione per dotare i propri uffici di simile attrezzatura.

Il Consigliere CAVERI rileva che, dopo l'installazione del Centro meccanografico presso gli Uffici dell'Assessorato alle Finanze, il personale di detto Assessorato non è diminuito di numero ma, anzi, sono stati assunti dei nuovi dipendenti addetti al servizio dei mandati di pagamento.

L'Assessore BORDON fa presente che il personale dell'Assessorato alle Finanze non è diminuito in seguito all'installazione del Centro meccanografico perché il lavoro negli uffici di detto Assessorato è aumentato notevolmente soprattutto per quanto riguarda l'emissione dei mandati di pagamento.

Osserva che i servizi meccanografici consentono maggiore precisione nella contabilità regionale e l'acquisizione di notizie e dati statistici di interesse della Regione.

Dichiara che, a parte queste considerazioni e la comprensibile perplessità circa l'utilità di detti macchinari, il problema dell'acquisto di questo Centro meccanografico deve essere considerato sotto l'aspetto economico, in quanto risulta più conveniente procedere all'acquisto di questo macchinario che non continuare a pagare il canone annuo di affitto dei medesimi, come si è fatto in questi primi anni.

Monsieur le Conseiller ANDRIONE, se référant au chapitre 12 du budget en examen, recommande à Monsieur le Président de la Junte et à Monsieur l'Assesseur Dujany de prendre en considération la possibilité d'acheter le Château Sarriod de la Tour, de Saint Pierre.

Il déclare d'avoir entendu dire que les propriétaires de ce château auraient fait à ce propos une offre très intéressante à l'Administration régionale, laquelle aurait repoussé cette offre.

Il souligne qu'il s'agit là d'un château très intéressant du point de vue artistique et historique qui, se trouvant sur la grande route, pourrait être aussi un remarquable centre d'attrait touristique pour la Vallée d'Aoste.

Étant donné qu'on parle d'une somme de 20 millions de lires, certainement inférieure à la valeur du château, il recommande de réexaminer cette question afin d'éviter la perte d'un capital si intéressant à tous points de vue, car ce château menace de tomber en ruines si quelqu'un qui peut disposer de l'argent nécessaire, comme la Région de la Vallée d'Aoste, ne fait les restaurations nécessaires.

Monsieur le Conseiller CAVERI déclare d'être d'accord avec la requête faite par Monsieur le Conseiller Andrione.

Il est de l'avis que la somme de 20 millions de lires qu'on demande pour l'achat du Château Sarriod de la Tour est une somme très raisonnable, même au-dessous de la valeur de ce château, car il suffit de dire, observe-t-il, qu'une expertise a évalué le plafond de la grande salle du rez-de-chaussée, qui est peinte et sculptée, de la valeur de 7 ou 8 millions de lires.

Il rappelle qu'il y a 14 ans, quand il était encore Président de la Junte, il avait dû renoncer à l'achat de ce château car le propriétaire, Monsieur le Sénateur Bensa, avait demandé la somme de 80 millions de lires. Si les propriétaires du château, dit-il, sont descendus du prix de 80 millions de lires au prix de 20 millions de lires, il convient de faire cet achat.

Il Consigliere SAVIOZ concorda sulla proposta del Consigliere Andrione.

Ricorda in proposito che la precedente Giunta regionale ebbe già a suo tempo ad occuparsi di questo problema quando era ancora in vita il Senatore Bensa, il quale aveva anche offerto in vendita alla Regione la Maison de l'Ours, sita in prossimità della frazione Antagnod, in Comune di Ayas, e il Castello Sarriod de la Tour, di Saint Pierre, per un prezzo complessivo di lire 110.000.000.

Aggiunge che, in quella occasione, la Giunta regionale non aveva ritenuto opportuno di prendere in esame l'acquisto della Maison de l'Ours, anche se questa costruzione è interessantissima sotto diversi aspetti, per cui il Senatore Bensa aveva precisato il prezzo di vendita del Castello Sarriod de la Tour, di Saint Pierre, in lire 47 milioni.

Fa presente che, su detta questione, presso gli uffici dell'Assessorato al Turismo esiste tutta una documentazione, anche per quanto riguarda le trattative svolte dopo il decesso del Senatore Bensa.

Rileva che, oltre a provvedere alle spese per l'acquisto del Castello di cui si tratta, è necessario provvedere anche alle spese per le indispensabili riparazioni, perché tale Castello si trova veramente in condizioni precarie.

Raccomanda, inoltre, alla Giunta regionale di voler riprendere in esame il problema riguardante l'acquisto di determinati stabili di proprietà Marcoz, situati in Via Antica Zecca, di Aosta, acquisto che renderebbe possibile il risanamento della citata via, sia dal punto di vista sanitario che dal punto di vista turistico.

Rammenta che l'attuale Giunta aveva preso in esame detto problema e l'aveva incluso nell'ordine del giorno di una adunanza consiliare, nel corso della quale, però, la trattazione di tale problema era stata rinviata per ulteriori accertamenti circa il valore di stima.

Il Consigliere PEDRINI, a nome dei Consiglieri del Gruppo Liberale, dichiara di concordare sulle richieste testé fatte dai Consiglieri Andrione e Savioz.

L'Assessore BALESTRI comunica che l'offerta degli eredi Bensa per la vendita del Castello Sarriod de la Tour di Saint Pierre era basata sul prezzo di lire 20 milioni.

Aggiunge che la relativa pratica segue la sua normale istruttoria.

Per quanto riguarda l'acquisto degli stabili di proprietà Marcoz situati in Via Antica Zecca, di Aosta, riferisce di avere sottoposto la questione all'esame della Giunta, la quale si era dichiarata favorevole all'acquisto di detti stabili, tanto che la questione era stata già iscritta all'ordine del giorno di una adunanza consiliare.

Precisa che, a causa di un divario tra il prezzo richiesto per la vendita di detti stabili e il prezzo di stima di una perizia fatta da un tecnico della Regione, la Giunta ha ritenuto opportuno di soprassedere ad ogni decisione in merito per compiere ulteriori, accertamenti sul prezzo di stima.

Il Consigliere SAVIOZ osserva che il divario tra il prezzo risultante dalla perizia fatta dal tecnico della Regione e il prezzo concordato con i proprietari degli stabili di cui si tratta è dovuto anche al fatto che i venditori si sono impegnati a cedere alla Regione gli stabili in questione completamente liberi e disponibili da ogni vincolo di cose o di affitto, assicurandone la piena disponibilità e provvedendo alla demolizione.

Rileva ancora che è normale che il prezzo di acquisto di immobili risultanti da perizie redatte da tecnici della Regione sia inferiore al prezzo che poi si concorda con i proprietari interessati, in quanto questo è un sistema utile ai fini della contrattazione applicato da tutte le precedenti Giunte.

Ritiene, pertanto, che non vi sia nulla da temere per quanto concerne l'eventuale differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo della stima di ufficio.

L'Assessore BALESTRI ringrazia il Consigliere Savioz per le sue dichiarazioni e precisa che la Giunta aveva ritenuto opportuno di soprassedere a ogni decisione in merito alla questione in esame, perché la questione stessa non era stata esaminata con sufficiente attenzione.

Si dà atto che i capitoli dal n. 112 al n. 117 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

SEZIONE III - AZIONE ED INTERVENTI IN CAMPO SOCIALE

CATEGORIA I - BENI E OPERE IMMOBILIARI A CARICO DELLA REGIONE

- Patrimonio regionale -

Capitolo 123 -

Spese per lavori di sistemazione e ampliamento ai fabbricati degli Ospedali psichiatrici di Grugliasco, per la quota a carico della Regione

£. 4.000.000

Il Consigliere BERTHET, riferendosi allo stanziamento di lire 4 milioni relativo alle spese per lavori di sistemazione e ampliamento dei fabbricati degli Ospedali Psichiatrici di Grugliasco, riferisce che l'Ospedale psichiatrico di Grugliasco dovrà essere soppresso e sostituito da un nuovo più grande Ospedale, la cui spesa di costruzione si aggirerà sui 3 miliardi di lire.

Aggiunge di essere a conoscenza che la Provincia di Torino sarebbe disposta ad acquistare, ad un prezzo considerevole, la quota parte di proprietà della Regione su detto Ospedale.

Chiede pertanto se siano state iniziate trattative in tale senso con la Provincia di Torino e se la medesima abbia fatto delle offerte concrete alla Regione.

L'Assessore BORDON illustra brevemente la situazione riguardante la posizione della Regione Autonoma della Valle d'Aosta per quanto riguarda i diritti di comproprietà sugli Ospedali Psichiatrici di Grugliasco.

Fa presente che lo stanziamento di cui si tratta si è reso necessario perché l'Amministrazione Provinciale di Torino aveva intenzione di fare eseguire lavori di sistemazione dei fabbricati sede di questo Ospedale e perché la Regione della Valle d'Aosta avrebbe dovuto concorrere nelle relative spese per la quota di sua comproprietà.

Osserva che è sempre stato un vivo desiderio di tutti gli Amministratori regionali di procedere alla costruzione di un Ospedale psichiatrico della Regione in Valle d'Aosta onde rendere meno gravosa la situazione dei ricoverati e, specialmente, quella dei parenti che debbono recarsi a Torino a vedere i ricoverati stessi.

Informa che la Giunta, allo scopo di addivenire alla soluzione di detto problema, ha pensato di provvedere, già fin dal corrente anno finanziario, allo stanziamento di un primo fondo di lire 30 milioni da destinare alla costruzione di un Ospedale psichiatrico in Valle d'Aosta, come risulta dall'elenco allegato F al bilancio in esame.

Dichiara quindi che la Giunta è del parere di cedere in vendita alla Provincia di Torino la propria quota di comproprietà degli Ospedali Psichiatrici di Grugliasco e di provvedere alla costruzione di un Ospedale Psichiatrico regionale in Valle d'Aosta.

Si dà atto che il capitolo 123 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

SEZIONE IV - AZIONE E INTERVENTO IN CAMPO ECONOMICO

CATEGORIA III - TRASFERIMENTI

Si dà atto che i capitoli dal n. 131 al n. 133 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

CATEGORIA IV - PARTECIPAZIONI AZIONARIE E CONFERIMENTI

Capitolo 137 -

Spese per la sottoscrizione di titoli azionari di Società di funivie e seggiovie locali e di altre Società

£. 330.000.000

I Consiglieri SAVIOZ e PEDRINI chiedono chiarimenti in merito alle previste sottoscrizioni di titoli azionari di Società di funivie e di seggiovie locali e di altre Società, da effettuare nel corso del corrente anno.

L'Assessore BALESTRI informa che lo stanziamento di lire 330 milioni del capitolo 137 del bilancio sarà così ripartito:

- Lire 80.000.000 per la sottoscrizione di titoli azionari della Società ALPILA, con sede a Gressan;

- Lire 80.000.000 per la sottoscrizione di titoli azionari della Società I.S.A.G. con sede in Gressoney La Trinité;

- Lire 100.000.000 per la sottoscrizione di titoli azionari della Società Funivie Champoluc;

- Lire 70.000.000 per la sottoscrizione di titoli azionari di altre Società, fra cui la Società Funivie del Piccolo San Bernardo, con sede a La Thuile.

Aggiunge che la Regione entrerà a far parte, come azionista, della Società I.S.A.G., con sede in Gressoney La Trinité, ed avrà di diritto un proprio rappresentante nel Consiglio di Amministrazione di detta Società ed un altro nel Collegio dei Sindaci.

Il Consigliere MANGANONI chiede chiarimenti in merito alla sottoscrizione di capitale azionario della Società ALPILA e della Società Funivie di Champoluc.

Il Consigliere PEDRINI dichiara di essere soddisfatto dei chiarimenti avuti dall'Assessore Balestri e, in particolare, del fatto che la Regione entri come azionista nella Società I.S.A.G. con un capitale azionario di Lire 80 milioni ed abbia di diritto un proprio rappresentante nel Consiglio d'Amministrazione e un altro nel Collegio dei Sindaci di detta Società.

Auspica che la Regione ottenga di avere di diritto propri rappresentanti presso le altre Società per azioni di cui faccia parte quale azionista.

M. le Conseiller FOSSON demande qu'on lui donne des éclaircissements en ce qui concerne la répartition de la somme de 70 millions de lires pour la souscription de capital social d'un certain nombre de Société que M. l'Assesseur Balestri n'a pas nommées.

L'Assessore BALESTRI informa che, dei 70 milioni di cui si tratta, 32 milioni saranno destinati per la sottoscrizione di titoli azionari della Società Pila, con sede in Aosta, e che la somma rimanente sarà destinata per la sottoscrizione di titoli azionari della Società Funivie del Piccolo San Bernardo e di altre Società minori.

Su richiesta del Consigliere Caveri, l'Assessore Balestri precisa che la predetta Società PILA, con sede in Aosta, è la Società proprietaria degli impianti di risalita situati a monte di Pila, per cui non si tratta della Società funiviaria Aosta-Pila che è proprietaria della funivia Aosta-Pila.

Il Consigliere MANGANONI, riferendosi alla previsione di spesa di lire 80 milioni per la sottoscrizione di capitale azionario della Società ALPILA, con sede a Gressan, spesa che non dovrebbe servire per la costruzione di impianti di risalita ma per l'acquisto di terreni, chiede chi siano i proprietari dei terreni che detta Società intende acquistare, quali siano le superfici di tali terreni e quali i prezzi di acquisto.

Chiede, inoltre, in base a quale quota percentuale la Regione intervenga nella sottoscrizione del capitale sociale della predetta Società per azioni.

L'Assessore BORDON informa che la quota di capitale azionario della Società ALPILA sottoscritto dalla Regione rappresenta il 20% dell'intero capitale sociale.

Per quanto riguarda la questione dei terreni che detta Società intende acquistare, osserva che non è ancora possibile oggi fornire dei dati precisi in merito, in quanto la Società ALPILA si trova ancora nella fase di trattative per l'acquisto di terreni siti nella zona di Pila.

Assicura che, prima che si addivenga all'acquisto di detti terreni, la questione sarà trattata anche in sede di Consiglio regionale, tanto più che la Regione ha dei rappresentanti in seno agli organi amministrativi della predetta Società.

Il Consigliere SAVIOZ fa presente che la Società Funivie Gran Paradiso, di Cogne, che gestisce la funivia del Mont Cuc, non versa in buona situazione finanziaria, per cui sarebbe necessario un intervento finanziario della Regione anche a favore di questa Società.

Riferisce che, in prossimità del capoluogo di Cogne e sul tracciato delle piste sciistiche di discesa del Mont Cuc, vi è un terreno di proprietà privata che il proprietario intenderebbe cedere a terzi a scopo edificatorio.

Osserva che, se si verificasse questa eventualità, le piste di discesa del Mont Cuc sarebbero gravemente danneggiate, perché un fabbricato costruito in quel punto impedirebbe il proseguimento delle discese verso il prato di S. Orso.

Raccomanda quindi alla Giunta di prendere in particolare considerazione questo problema, affinché in qualche modo si impedisca la costruzione di un edificio sull'area di terreno in questione, eventualmente favorendo l'acquisto del terreno stesso da parte della Società interessata.

L'Assessore BALESTRI informa che la Regione interviene normalmente nella sottoscrizione di capitale azionario delle nuove Società di funivie e seggiovie locali in base a una percentuale del 20-22% dell'intero capitale sociale.

Riferendosi quindi alla raccomandazione fatta dal Consigliere Savioz, informa che la Regione ha già raggiunto un accordo con il proprietario per la compravendita di un terreno situato in prossimità del capoluogo di Cogne e sul quale passano le piste di discesa del Monte Cuc.

Ritiene che si tratti dello stesso terreno al quale testé si riferiva il Consigliere Savioz.

Precisa che l'aumento del capitale azionario della Società Pila, che sarà sottoscritto in parte dalla Regione, per un importo di lire 33 milioni, dovrà servire per l'acquisto da parte di detta Società della cabinovia Aosta-Les Fleurs-Pila e dei relativi terreni.

Aggiunge che, con i fondi ricavati dai precedenti aumenti di capitale, la predetta Società aveva già dato attuazione ad un programma di potenziamento degli impianti di risalita nella zona di Pila.

Si dà atto che i capitoli n. 136 e n. 137 sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

CATEGORIA V - CONCESSIONE DI CREDITI E DI GARANZIE PER FINALITÀ PRODUTTIVE

Si dà atto che i capitoli dal n. 141 al n. 144 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

SEZIONE V - AZIONE E INTERVENTO NEL CAMPO DELLE ABITAZIONI

CATEGORIA III - TRASFERIMENTI

Capitolo 148 -

Contributi per la ripresa dell'industria edilizia nel settore della edilizia economica e popolare (leggi reg. 30.11.1965 n. 24 e 12.9.1966, n. 11)

£.

40.000.000

Il Consigliere GERMANO osserva che l'articolo 7 del disegno di legge regionale recante norme modificative ed integrative delle leggi regionali 30 novembre 1965 n. 24 e 12 settembre 1966 n. 11, disegno di legge iscritto all'ordine del giorno dell'odierna seduta, prevede l'istituzione nella parte Spesa del bilancio di un nuovo capitolo 145 per il finanziamento della spesa eventualmente derivante a carico della Regione dalla concessione delle proposte garanzie fideiussorie sussidiarie regionali.

Ritiene che sarebbe opportuno includere fin d'ora, nel progetto di bilancio in esame questo nuovo capitolo di spesa.

L'Assessore BORDON fa presente che detto istituendo nuovo capitolo, nelle partite di giro, non può ancora essere iscritto nel progetto di bilancio prima della approvazione del menzionato disegno di legge.

Il Consigliere CASETTA fa presente che, pur essendo state ormai compilate le graduatorie relative al 1° e al 2° quadrimestre 1966 delle domande per mutui agevolati presentate ai sensi delle sopracitate leggi, nessuno dei beneficiari di detti mutui ha ancora potuto percepire somme dagli Istituti bancari.

Raccomanda pertanto alla Giunta di accelerare la procedura per la concessione di detti mutui almeno per quanto riguarda le domande relative al 1° quadrimestre del 1966.

Raccomanda inoltre di provvedere sollecitamente alla compilazione della graduatoria delle domande pervenute nel 3° quadrimestre del 1966.

Il Consigliere GERMANO invita la Giunta a prendere in esame il problema delle case di abitazione per i dipendenti regionali.

Osserva, in proposito, che sarebbe opportuno che la Regione cedesse ai propri dipendenti gli alloggi nelle case costruite in passato, a condizioni simili a quelle praticate dall'Istituto Autonomo per le Case Popolari.

Ritiene che, in questo modo, si agirebbe nell'interesse dei dipendenti e nell'interesse della stessa Amministrazione, perché si avrebbe la disponibilità finanziaria per procedere alla costruzione di nuovi alloggi.

L'Assessore BORDON dichiara di prendere atto delle raccomandazioni fatte dai Consiglieri Casetta e Germano.

Ritiene che nel corso del prossimo mese di aprile si potrà procedere alla concessione dei mutui di cui si tratta relativi alle domande presentate nel 1° quadrimestre del 1966 e che nel corso del mese di maggio si potrà procedere alla concessione dei mutui relativi alle domande presentate nel 2° quadrimestre del 1966.

Si dà atto che il capitolo 148 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

SEZIONE VI - ONERI NON RIPARTIBILI

CATEGORIA VI - SOMME NON ATTRIBUIBILI

Si dà atto che il capitolo 150 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

TITOLO III - RIMBORSO DI PRESTITI

Si dà atto che gli articoli dal n. 153 al n. 160 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

ASSESSORATO AGRICOLTURA E FORESTE

TITOLO I - SPESE CORRENTI

SEZIONE IV - AZIONE E INTERVENTO IN CAMPO ECONOMICO

CATEGORIA II - PERSONALE

- Servizi agrari e zootecnici -

Si dà atto che gli articoli dal n. 163 al n. 172 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

CATEGORIA IV - ACQUISTO DI BENI E SERVIZI

- Servizi agrari e zootecnici

Capitolo 183

- Spese di vestiario, equipaggiamento, corredo e armamento del personale forestale

£ 3.000.000

Capitolo 187

- Spese per interventi antincendio

£ 3.000.000

Mr. le Conseiller CAVERI, se rapportant à l'allocation de 3 millions de lires dont au chapitre 187 ("Spese per interventi antincendio"), rappelle que au cours de l'année 1965 il y avait eu en Vallée d'Aoste pas mal d'incendies de forêts, tels que l'incendie de Chambave et l'incendie de St. Marcel, l'incendie dans la forêt du Col du Joux etc., à cause de la sécheresse qu'il y avait eu en cette année-là.

Il informe que, afin de prévenir ces incendies, il avait alors donné les dispositions aux Inspecteurs forestiers pour assurer une plus grande vigilance de la part des gardes forestières et qu'il avait fait envoyer une lettre circulaire à tous les Syndics de la Vallée d'Aoste pour leur recommander de veiller sur la mauvaise habitude, qu'il y a dans la zone centrale de la Vallée, de brûler des feuilles et des buissons en proximité des forêts; il ajoute qu'il avait même prié Mr. l'Évêque d'Aoste d'inviter les Curés à recommander, de la chaire, à leurs paroissiens de ne pas brûler des feuilles et des buissons en proximité des forêts.

Il observe que aussi cet hiver dernier il y a eu très peu de précipitations atmosphériques et qu'il y a à craindre une répétition de ces incendies des forêts.

Il recommande, partant, au Président de la Junte et à l'Assesseur à l'Agriculture et Forêts de renouveler ces dispositions à tous les Syndics de la Vallée pour qu'ils assurent une plus grande vigilance en ce sens et pour qu'ils signalent à temps aux pompiers et aux Inspecteurs forestiers les incendies qui éclatent dans leurs Communes.

Ayant aussi constaté l'infériorité de l'équipement et de l'outillage du Corps forestier de la Vallée d'Aoste en rapport à l'équipement et à l'outillage des Carabiniers, des agents de la "Questura" et des sapeurs-pompiers, il recommande à l'Assesseur à l'Agriculture et Forêts de vouloir considérer l'opportunité d'allouer dans le budget un fonds pour l'achat de voitures du type "campagnola" et de radios pour le Corps forestier de la Vallée d'Aoste.

Il souligne l'importance de cet outillage, qui permettra aux gardes forestiers de se rendre avec sécurité même dans des endroits assez élevés, à travers ce réseau de routes de campagne qu'on a construit dans les dernières années, et de communiquer avec facilité avec les localités du fond des vallées.

Monsieur le Président de la Junte, BIONAZ, prend acte des recommandations faites par Monsieur le Conseiller Caveri et assure qu'il donnera les dispositions nécessaires pour éviter le plus possible ces incendies.

L'Assessore MAQUIGNAZ dichiara di accogliere le raccomandazioni fatte dal Consigliere Caveri.

Per quanto riguarda l'acquisto di apparecchiature radiotrasmittenti, comunica che l'Ispettore forestale sta già interessandosi per l'acquisto di dette apparecchiature e che si è già trattato anche della questione riguardante l'acquisto di una autovettura "campagnola", da assegnare in dotazione al personale forestale.

Comunica anche di aver già inviato a tutti i Sindaci della Valle d'Aosta e a tutte le Stazioni forestali una lettera circolare nella quale si raccomanda di esercitare la maggiore possibile sorveglianza per evitare incendi nelle foreste.

Monsieur le Conseiller CAVERI observe qu'il est nécessaire de doter le Corps forestier valdôtain de plusieurs voitures du type "campagnola" et non pas d'une seule voiture, comme il a été communiqué par l'Assesseur Maquignaz.

Il Consigliere CUSUMANO ritiene che, sempre al fine di ridurre il pericolo di incendi nelle foreste, si dovrebbe anche affiggere nei boschi degli avvisi recanti l'invito a non accendere fuochi in determinate località, oppure di avere poi cura di spegnere i fuochi nelle località in cui sono consentiti.

Osserva che sovente i turisti accendono dei fuochi senza preoccuparsi della possibilità che questi fuochi possano diffondersi.

Il Consigliere CHABOD dichiara di aver appreso con piacere la notizia che si intende dotare il Corpo forestale valdostano di autovetture del tipo "campagnola".

Fa presente che era appunto suo intendimento presentare una interpellanza allo scopo di invitare l'Assessorato all'Agricoltura e Foreste all'acquisto di una vettura del genere per la Stazione forestale di Villeneuve.

CATEGORIA V - TRASFERIMENTI

Capitolo 191

- Spese per contributi al Parco Nazionale Gran Paradiso (legge 10.5.1955 n. 509 e legge 26.2.1964 n. 119)

£ 25.000.000

Capitolo 192

- Contributi al Comitato Regionale Pesca per la difesa del patrimonio ittico (legge regionale 10.5.1952 n. 2)

£ 2.000.000

Capitolo 193

- Contributi al Comitato Regionale per la Caccia (legge regionale 15.5.1953 n. 1 e art. 37 D.P.R. 10.6.1955 n. 987)

£. 16.000.000

Capitolo 197

- Premi e contributi per attività, manifestazioni e iniziative zootecniche e per la costituzione ed il funzionamento di Società di allevamento e selezione del bestiame

£. 30.000.000

Il Consigliere ALBANEY, riferendosi al capitolo 193, concernente contributi al Comitato Regionale per la Caccia, riferisce che alcuni membri di detto Comitato hanno fatto presente che la situazione di bilancio del Comitato stesso viene quest'anno a essere assai precaria a causa di rilevanti maggiori spese che il Comitato deve sostenere per il pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali per i propri dipendenti.

Aggiunge che il numero dei dipendenti del Comitato Regionale per la Caccia è attualmente di 15 guardie e di 2 impiegati.

Precisa che l'aumento dell'importo dei contributi previdenziali ed assistenziali a favore di detto personale è dovuto al fatto che fino all'anno scorso le guardie erano iscritte presso l'Ufficio dei contributi agricoli unificati, in quanto considerati lavoratori agricoli, mentre a partire da quest'anno il Comitato Regionale per la Caccia dovrà provvedere ad iscrivere il personale presso l'INPS, l'INAM e l'INAIL.

Fa presente che, in considerazione di questa nuova forma di assicurazione previdenziale e assistenziale del proprio personale, il Comitato Caccia dovrà sostenere nel corrente anno maggiori spese.

Fa presente che i responsabili del Comitato Regionale per la Caccia sono preoccupati per queste maggiori spese perché il loro bilancio non consente di farvi fronte.

A nome dei rappresentanti del Comitato Regionale per la Caccia chiede all'Assessore all'Agricoltura di prendere in considerazione la possibilità di aumentare lo stanziamento del capitolo 193 di un importo pari alle maggiori spese di cui si tratta.

Il Consigliere BERTHET, riferendosi al capitolo 191, concernente: "Spese per contributi al Parco Nazionale Gran Paradiso" nonché ad alcuni articoli recentemente pubblicati su quotidiani di stampa riguardanti il funzionamento del Parco Nazionale Gran Paradiso e l'aumento dei contributi annui al Parco stesso da parte dello Stato, della Provincia di Torino e della Regione Valle d'Aosta, dichiara di essere d'accordo che si metta il Parco Nazionale Gran Paradiso in grado di assolvere meglio ai suoi compiti istituzionali, a condizione però che siano rispettati anche i diritti delle popolazioni che risiedono all'interno del perimetro del Parco o ai suoi margini.

Riferisce circa le continue lamentele delle popolazioni che risiedono nelle zone interessate dal Parco Nazionale Gran Paradiso per le gravose disposizioni che detto Ente impone.

Dichiara, pertanto, di essere molto preoccupato per l'intenzione manifestata dall'Amministrazione dell'Ente di cui si tratta di voler ampliare ulteriormente gli attuali confini del Parco.

Ritiene che, per meglio salvaguardare i diritti delle popolazioni locali, sarebbe opportuno studiare la possibilità di istituire un pre-parco, come è stato fatto in Francia per il Parco della Vanoise, dove i diritti delle popolazioni residenti sono stati salvaguardati.

Monsieur le Conseiller FOSSON déclare d'être d'accord sur l'augmentation de la contribution pour le Comité Régional de la Chasse.

En se référant aux chapitres n. 194 et n. 197 du budget, il demande qu'on lui précise le nombre des Cours agricoles tenus pendant cet hiver et le motif pour lequel n'a pas encore été distribué l'opuscule concernant une étude faite par une Commission d'experts sur l'amélioration de la race bovine valdôtaine.

Il fait présent que, même si on peut avoir des perplexités sur les suggestions données par cette Commission sur le problème de l'amélioration de la race bovine valdôtaine, il serait quand même bon de distribuer cette étude au Conseillers régionaux et aux Vétérinaires de la Région.

Se rapportant à l'observation, faite par Monsieur Cusumano à l'Assesseur à l'Agriculture, sur la nécessité de mettre des pancartes dans les différentes zones touristiques invitant à ne pas allumer des feux dans les forêts, il observe que, lorsqu'il recouvrait la charge d'Assesseur à l'Agriculture, avait commandé un certain nombre de ces pancartes, en langues italienne et en langue française.

Il pense que ces pancartes, qui avaient été ordonnées il y a plus d'une année, soient déjà arrivées à l'Assessorat à l'Agriculture et qu'on ait déjà commencé à les placer.

Dans le cas contraire, il recommande de les placer au plus vite afin de réduire le danger dans les bois de la Vallée d'Aoste.

Il Consigliere CASETTA chiede se sia vero che, a partire da quest'anno, l'importo complessivo delle tasse di licenza di pesca è stato aumentato da Lire 9.700 a Lire 13.700 annue, con una riduzione di due mesi del periodo di pesca.

Il Consigliere MARCOZ dichiara di concordare sulla richiesta fatta dal Consigliere Albaney per un aumento del contributo annuo regionale al Comitato Regionale per la Caccia.

Osserva che il previsto contributo annuo di lire 16 milioni a favore di detto Comitato è inferiore all'importo di quanto i cacciatori valdostani pagano in tasse e sopratasse e di quanto la Regione introita dallo Stato come quote di ripartizione di tributi erariali su dette tasse.

Rileva pertanto che il Comitato Regionale per la Caccia attualmente non grava per nulla sul bilancio della Regione.

Osserva che dall'aumento dei contributi previdenziali ed assistenziali al personale deriva una rilevante maggiore spesa, alla quale il predetto Comitato regionale non può sottrarsi.

Rileva che, d'altra parte, non è possibile aumentare ulteriormente l'importo delle tasse di licenza di caccia, in quanto tale importo è già notevolmente elevato, soprattutto in rapporto alla breve durata del periodo di caccia e alla scarsità sempre maggiore di selvaggina.

Dichiara che il Comitato Regionale per la Caccia è un organismo che assolve egregiamente ed in modo gratuito ai numerosi e importanti suoi compiti istituzionali.

Riferendosi al contributo che la Regione concede annualmente a favore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, osserva che; se 'è giusto concedere dei contributi a detto Ente, che non è un Ente regionale, è altrettanto giusto assicurare anche al Comitato Regionale per la Caccia i mezzi finanziari necessari per provvedere alla sua attività per la salvaguardia e l'incremento del patrimonio faunistico regionale, senza gravare con ulteriori sopratasse i cacciatori valdostani.

Il Presidente, MONTESANO, dichiara di condividere le osservazioni testé fatte dai Consiglieri Albaney e Marcoz in merito al Comitato Regionale per la Caccia.

Rileva l'importanza dell'attività svolta da detto Comitato ed auspica che le raccomandazioni fatte dai sopranominati Consiglieri siano accolte dai competenti amministratori regionali.

Il Consigliere SAVIOZ rileva che, se l'Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso assolve egregiamente ai suoi compiti di difesa della fauna che stanzia nel proprio territorio, non sempre rispetta i diritti degli abitanti che risiedono all'interno del suo territorio.

Ricorda che, qualche tempo addietro, la precedente Giunta si era preoccupata di fronte alla manifestata volontà degli Amministratori di detto Ente di estendere ulteriormente i confini del Parco Nazionale del Gran Paradiso ed aveva dato incarico al Consigliere Marcoz, che allora rivestiva la carica di Presidente del Consiglio, di redigere un memoriale sui danni provocati alle proprietà private dalla fauna stanziale del Parco stesso, nonché sui possibili rimedi da adottare per ovviare a detti inconvenienti.

Invita, pertanto, il Presidente della Giunta a prendere visione di detto memoriale ed a continuare, sulla scorta dei suggerimenti in esso dati, quella opera già intrapresa dalla precedente Giunta per la salvaguardia dei diritti delle popolazioni che vivono all'interno del perimetro del Parco Nazionale del Gran Paradiso in condizioni già di per sé particolarmente difficili.

Riferendosi al capitolo di spesa 192 concernente "Contributi al Comitato Regionale Pesca per la difesa del patrimonio ittico", dichiara di essere a conoscenza che è intenzione degli Amministratori di detto Comitato di aumentare da lire 9.700 a lire 14.000 circa annue l'importo delle tasse di licenza di pesca e di ridurre di due mesi la durata del periodo di pesca.

Fa presente che l'aumento delle stesse licenze e la diminuzione della durata del periodo di pesca sono motivati dalla intenzione di incrementare il patrimonio ittico regionale.

Osserva che, con questo modo di agire, si preclude praticamente la possibilità di esercitare questa attività sportiva ai pescatori meno abbienti; ritiene che questo non sia giusto perché anche ai lavoratori deve essere consentito di dedicarsi a questo genere di sana attività sportiva.

Invita, pertanto, l'Assessore a prendere in considerazione la possibilità di aumentare convenientemente il contributo annuo regionale al predetto Comitato, per evitare l'aumento delle tasse di licenza di pesca.

Monsieur le Conseiller CAVERI, se référant à la question du Parc National du Grand Paradis, demande quelles sont les intentions de la Junte régionale à propos des indemnisations aux propriétaires de terrains qui sont inclus dans le territoire du Parc.

Il rappelle que la Junte précédente, en 1965, avait alloué une première somme pour payer ces indemnisations et avait invité le Directeur du Parc National du Grand Paradis de faire une instructoire des demandes de paiement de dommages en questions.

Il souligne que, s'il y a un certain nombre de propriétaires qui ont exagéré dans leurs requêtes, la plus grande partie de ces propriétaires fait des requêtes justes par rapport au dommage remarquable qu'ils ont subi.

Il déclare que, même si le Directeur du Parc soutient le contraire, les chamois et les bouquetins mangent bel et bien l'herbe des prés, en apportant de graves dommages aux propriétaires et que, partant, il est juste d'indemniser ces dommages.

L'Assessore MAPPELLI osserva che i danni provocati dal Parco Nazionale del Gran Paradiso alle popolazioni che vivono all'interno del suo territorio sono di due specie: vi sono i danni che derivano dai vincoli e dagli ostacoli che il Parco Nazionale del Gran Paradiso impone ai proprietari per lo sviluppo turistico delle località incluse nel perimetro del Parco stesso, avvalendosi di una legge particolare che risale al periodo anteriore all'ultima guerra, e vi sono inoltre i danni provocati direttamente alle proprietà private dalla fauna che vive nel territorio del Parco.

Per ovviare ai danni derivanti dai vincoli imposti dal Parco per lo sviluppo turistico di determinate località all'interno del suo territorio, dichiara che sarebbe opportuna la approvazione, di comune accordo con gli Enti locali interessati, di un apposito regolamento per disciplinare lo sviluppo turistico delle località stesse.

Per quanto riguarda invece il risarcimento dei danni provocati alla proprietà privata dalla fauna stanziale del Parco Nazionale del Gran Paradiso, osserva che i rappresentanti della Regione in seno al Consiglio di amministrazione di detto Ente hanno già fatto presente che la Regione intende che una parte dei contributi che essa versa al Parco siano devoluti, a titolo di indennizzo, a favore dei proprietari che hanno subito dei danni.

Il Consigliere MARCOZ osserva che il Prof. Videsot, Direttore dell'Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso, ha delle opinioni personali quanto meno discutibili sulla fauna del Parco stesso, in quanto ritiene che la fauna del Parco non recherebbe alcun danno alle proprietà private.

In merito a questi danni, ricorda che, in qualità di Presidente della Giunta, aveva avuto numerosi incontri con il Prof. Tercinod, il quale aveva promosso un'azione comune di tutti i proprietari per richiedere all'Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso il risarcimento dei danni in questione.

Informa che, nella sentenza pronunciata in seguito a tale azione, si diceva che, pur essendo giusto dal lato economico e morale il risarcimento ai proprietari interessati dei danni in questione, la legge istitutiva del Parco non prevede che i danni arrecati alle proprietà private dalla selvaggina del Parco debbano essere risarciti.

Riferisce che, dopo l'emanazione di detta sentenza, l'Avvocato Oberto, allora Presidente dell'Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso, in più di una occasione ebbe a dirgli che non si sarebbe dovuto tener conto di detta sentenza e che, allorquando sarebbe stato concesso l'aumento dei contributi annui degli Enti pubblici a favore del Parco Nazionale Gran Paradiso, sarebbe stata presa in considerazione la possibilità di risarcire tali danni ai proprietari interessati.

Osserva che l'aumento dei predetti contributi è stato approvato, ma che non si è ancora provveduto al risarcimento dei danni in questione.

Precisa ancora che il Prof. Tercinod, da lui interpellato in proposito, aveva dichiarato che l'importo annuo complessivo dei danni denunciati dai proprietari ammontava allora a 5-6 milioni di lire al massimo.

Ritiene che, anche se l'importo di detti danni ammontasse a lire 10-15 milioni, sarebbe necessario comunque procedere ad un indennizzo dei danni medesimi, soprattutto allo scopo di eliminare quella certa ostilità che oggi esiste nei confronti del Parco Nazionale del Gran Paradiso da parte delle popolazioni che vivono all'interno del suo territorio.

Osserva che, fintanto che permane l'attuale situazione, è difficile creare una mentalità protezionistica in dette popolazioni, le quali subiscono da parte della selvaggina stanziale del Parco dei danni non indifferenti, senza ottenere alcun indennizzo e senza poter esercitare la caccia di detta selvaggina, caccia riservata invece a pochi privilegiati i quali possono facilmente disporre delle somme richieste dal Parco per l'abbattimento di detta selvaggina.

Si tratta quindi, - egli dice -, di un problema anche psicologico, per cui ritiene che sia moralmente ed economicamente giusto risarcire i danni subiti dai proprietari interessati.

Propone, pertanto, che, allorquando il Consiglio sarà chiamato a deliberare sul prossimo nuovo aumento del contributo regionale al Parco Nazionale del Gran Paradiso, sia inclusa nel provvedimento deliberativo una clausola, analoga a quella già inclusa nella deliberazione assunta dal Consiglio per il precedente aumento di detto contributo, con la quale si obblighi detto Ente a destinare una parte del contributo regionale per il risarcimento dei danni di cui si tratta.

Il Presidente della Giunta, BIONAZ, dichiara che nel bilancio dell'Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso è già stata accantonata una somma di lire 10 milioni, prelevata dall'importo del contributo regionale all'Ente stesso, da destinare al risarcimento dei danni sopracitati.

Riferisce che, nella relazione alla proposta di legge al Parlamento della Repubblica concernente l'aumento del contributo statale all'Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso, disegno di legge ora all'esame della 5^ Commissione Legislativa della Camera, è riportata la seguente frase: "Ad aggravare ancora più la situazione vi sono, da una parte, le sollecitazioni della Francia per l'ampliamento dell'attuale territorio del Parco Nazionale del Gran Paradiso, per collegarlo completamente, lungo il confine, con il recente Parco della Vanoise, ciò che implicherebbe un notevole aumento di appostamenti di personale e, dall'altra, la legittima assegnazione di indennizzi ai proprietari di fondi, assegnazione che la legge non impone all'Ente, ma che lo spirito di giustizia sociale reclama".

Osserva che nella sopracitata relazione vi è, di positivo, il riconoscimento che lo spirito di giustizia sociale reclama un indennizzo dei danni subiti dai proprietari dalla selvaggina del Parco, ma vi è anche un preoccupante accenno della questione dell'ampliamento dell'attuale territorio del Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Dichiara che l'aspetto più preoccupante di tutta la questione riguardante i rapporti tra il Parco Nazionale del Gran Paradiso e le popolazioni interessate è appunto la questione della delimitazione dei confini del Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Riferisce che recentemente, nella Valsavaranche, è stato dichiarato in contravvenzione per "esercizio di caccia abusiva nel Parco Nazionale del Gran Paradiso" un giovane cacciatore, il quale aveva sparato ad un gruppo di camosci che si trovavano al di fuori dei confini del Parco segnati da apposite paline.

Osserva che, in base alle disposizioni legislative attualmente in vigore, tutto il territorio della Valsavaranche è considerato incluso nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, mentre sul terreno i confini del Parco sono segnati da apposite paline poste ad una certa altezza sui fianchi dei due versanti della vallata.

Dichiara che non è possibile accettare l'interpretazione data alla legge nel sopracitato verbale di contravvenzione e che, comunque, è necessario stabilire se sia valida l'attuale delimitazione del Parco o se l'intero territorio della Valsavaranche sia da considerarsi incluso in detto territorio.

Ritiene che il Pretore di Aosta, sotto la cui competenza ricade detta causa penale, nella sentenza dovrà pronunciarsi nell'uno o nell'altro senso e si avrà, pertanto, una definizione della questione riguardante i confini del Parco stesso.

Sottolinea le preoccupazioni non solo dei cacciatori, ma dell'intera popolazione interessata al Parco Nazionale del Gran Paradiso, per un possibile allargamento dei confini del Parco stesso, il che arrecherebbe nuovi gravi svantaggi a detta popolazione.

Riferendosi al pro-memoria preparato dal Consigliere Marcoz sulla questione del Parco Nazionale del Gran Paradiso, dichiara che farà ricercare presso l'Archivio regionale detto documento, per consegnarne eventualmente copia al legale che difende il sopracitato giovane cacciatore.

Il Consigliere MARCOZ fa presente che il pro-memoria in questione era stato da lui predisposto d'accordo con il Consigliere Caveri, allora Presidente della Giunta, in attesa della nomina di una apposita Commissione consiliare che esaminasse l'intero problema riguardante il Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Per quanto riguarda la questione dell'allargamento dei confini del Parco, osserva che la situazione non si presenta ugualmente grave in tutte le vallate interessate al Parco stesso, ma che assume particolare gravità in quelle vallate che hanno già entrambi i versanti inclusi nel territorio del Parco.

Fa presente che un ulteriore allargamento dei confini del Parco assumerebbe un aspetto delicatissimo per le popolazioni di queste ultime vallate, che verrebbero a trovarsi in un certo modo prigioniere del Parco stesso.

Il Presidente della Giunta, BIONAZ, dichiara di accogliere la raccomandazione di includere nel provvedimento deliberativo riguardante l'inevitabile aumento del contributo che la Regione dovrà concedere all'Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso, - in conseguenza del prossimo aumento dei contributi annui a detto Ente -, una clausola con la quale si obblighi il Parco Nazionale del Gran Paradiso a destinare una parte del contributo regionale per il risarcimento dei danni provocati dalla selvaggina alle proprietà private, fermo restando che la somma di Lire 10 milioni già accantonata a tale scopo dal Parco stesso non debba avere una diversa destinazione.

Il Consigliere BERTHET fa presente che è attualmente giacente presso il Parlamento un progetto di legge concernente la revisione delle sanzioni che sono applicate alle persone che contravvengono alle disposizioni in vigore per i Parchi Nazionali Italiani.

Osserva che detto disegno di legge dovrebbe ispirarsi ad analoghi provvedimenti legislativi riguardanti i Parchi Nazionali in altre Nazioni europee.

Rileva, comunque, che l'Amministrazione del Parco Nazionale del Gran Paradiso dovrebbe mantenere, nei confronti delle popolazioni interessate, gli stessi rapporti umani che esistevano quando il Parco Nazionale del Gran Paradiso era amministrato dalla Casa reale, perché in quel tempo non si verificavano tutti quegli inconvenienti che ora si lamentano.

Il Consigliere BARONE, dopo aver osservato che il Consiglio sta ormai discutendo da circa due ore sui problemi riguardanti la caccia e la pesca, problemi senz'altro molto importanti, ritiene però che questa discussione possa essere chiusa per permettere al Consiglio di procedere all'esame di altri argomenti altrettanto importanti.

Il Presidente, MONTESANO, dichiara di concordare sulla dichiarazione del Consigliere Barone.

Il Consigliere CHABOD raccomanda alla Giunta, ed in particolare al suo Presidente, di seguire attentamente le questioni del Parco Nazionale del Gran Paradiso, per quanto riguarda il problema di un possibile allargamento dei suoi confini, il problema del risarcimento dei danni ai proprietari interessati ed il problema dello sviluppo turistico delle zone comprese nel territorio del Parco.

Il Consigliere MAQUIGNAZ, in risposta alle richieste fatte dai Consiglieri Albaney, Fosson e Marcoz, assicura che, non essendo possibile aumentare seduta stante lo stanziamento del capitolo 193 concernente "Contributi al Comitato Regionale per la Caccia", sottoporrà la questione all'esame della Commissione consiliare permanente di studio per l'Agricoltura.

Dichiara di concordare sull'opportunità di aumentare il contributo annuo regionale al predetto Comitato.

Riferendosi alle osservazioni fatte dai Consiglieri Casetta e Savioz circa l'aumento dell'importo delle tasse di licenza di pesca, ritiene che tale aumento sia dovuto in parte anche all'aumento dei contributi previdenziali e assistenziali che detto Consorzio dovrà versare a partire dal corrente anno per il proprio personale.

Assicura che la questione riguardante l'aumento del contributo annuo regionale a favore del Consorzio per la Pesca sarà sottoposto all'esame della Commissione consiliare permanente per l'Agricoltura, unitamente all'analoga questione riguardante l'aumento del contributo annuo regionale a favore del Comitato Regionale per la Caccia.

In risposta alla precisazione richiesta dal Consigliere Fosson, dichiara che, durante la stagione invernale, sono stati tenuti un Corso mensile per i casari e cinque Corsi serali, di cui tre Corsi di frutticoltura, tenuti rispettivamente a Gignod, Jovençan e Sarre, e due Corsi di zootecnia tenuti rispettivamente a Bosses e ad Issime.

Per quanto riguarda la questione concernente la distribuzione degli opuscoli sul miglioramento della razza bovina valdostana, ai quali ha accennato il Consigliere Fosson, fa presente che detti opuscoli sono pervenuti all'Assessorato all'Agricoltura solo 3 mesi fa e che sono tutt'ora oggetto di attento esame da parte dell'Assessorato stesso in quanto riportano delle teorie su cui gli stessi tecnici dell'Assessorato all'Agricoltura nutrono delle perplessità.

Si impegna, comunque, di distribuire quanto prima detti opuscoli ai Signori Consiglieri e ai Veterinari della Regione. In merito ai cartelli fatti predisporre dal Consigliere Fosson, al tempo in cui rivestiva la carica di Assessore alla Agricoltura e Foreste, e contenenti dei consigli ai turisti di non accendere dei fuochi nelle foreste, dichiara di non essere in grado di precisare se detti cartelli siano già pervenuti, o no, all'Assessorato all'Agricoltura e Foreste.

Assicura, comunque, che si interesserà anche di questa questione.

Il Consigliere FOSSON ringrazia l'Assessore Maquignaz per i chiarimenti fornitigli ed insiste nel chiedere che quegli opuscoli sul miglioramento della razza bovina valdostana siano quanto prima consegnati ai Signori Consiglieri e ai Veterinari della Regione, in quanto, in detti opuscoli, a parte le discutibili teorie sulla questione degli incroci, sono contenuti degli utili insegnamenti per quanto riguarda il controllo del latte ed il rintest dei tori, insegnamenti che bisognerà seguire se si vuole ottenere un deciso miglioramento della razza bovina valdostana.

Si dà atto che i capitoli dal n. 191 al n. 197 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

TITOLO II - SPESE IN CONTO CAPITALE

SEZIONE IV - AZIONE E INTERVENTO IN CAMPO ECONOMICO

CATEGORIA I - BENI ED OPERE IMMOBILIARI A CARICO DELLA REGIONE

Capitolo 200

- Spese per interventi regionali per la costruzione e sistemazione di fabbricati destinati alla raccolta, condizionamento e vendita di frutta

L. 40.000.000

Capitolo 201

- Spese per la costruzione e sistemazione di fabbricati destinati alla raccolta, conservazione, manipolazione e trasformazione di prodotti agricoli in genere

L. 30.000.000

Il Consigliere FOSSON, in relazione al capitolo 200, riferisce brevemente sui precedenti della questione dei Magazzini per la frutta di St. Pierre e ricorda che la precedente Giunta, - dopo attento esame del problema e resa cauta da passate esperienze sulla progettazione di fabbricati da destinare all'agricoltura e per i quali si era tenuto più conto dell'architettura che della funzionalità -, aveva dato incarico ad un tecnico libero professionista dell'Alto-Adige di fare il progetto dei Magazzini della frutta di St. Pierre.

Aggiunge che a questo professionista alto atesino si era raccomandato di tener conto, in sede di progettazione dei Magazzini in questione, della possibilità di un futuro ampliamento dei Magazzini stessi.

Rileva che l'attuale Giunta ha ritenuto, invece, di revocare la deliberazione con la quale si dava incarico al sopramenzionato professionista di redigere il progetto dei Magazzini per la frutta di St. Pierre e ha bandito un concorso pubblico per lo studio di un progetto di massima di detti Magazzini.

Ritiene che da questa nuova procedura deriverà un ulteriore ritardo alla entrata in funzione di detti Magazzini.

Chiede, pertanto, all'Assessore Maquignaz di fornire chiarimenti in merito a questo problema.

Richiamando il capitolo 201, riferisce brevemente in merito ai precedenti della questione riguardante la costruzione di un Caseificio nella zona fra i Comuni di Morgex e di La Salle e chiede se la Giunta intenda provvedere alla costruzione di detto Caseificio.

Il Consigliere MANGANONI, riferendosi ai capitoli 200 e 201, chiede quali opere si intendano costruire con i fondi relativi agli stanziamenti dei citati capitoli in esame; chiede, inoltre, chiarimenti circa la costruzione e l'entrata in esercizio del fabbricato per i Magazzini di frutta di St. Pierre.

Ritiene necessario che i Magazzini per la frutta di St. Pierre entrino presto in esercizio, in modo che non abbiano più a ripetersi le disastrose svendite di frutta avvenute nel corso dell'attuale stagione invernale.

L'Assessore MAQUIGNAZ informa che la deliberazione assunta dalla precedente Giunta e concernente l'incarico al sopramenzionato tecnico libero professionista alto-atesino per la progettazione dei costruendi Magazzini per la frutta di St. Pierre, è stata annullata dalla Commissione di Coordinamento, per cui si è reso necessario bandire un concorso per la redazione di detto progetto.

Aggiunge che l'attuale Giunta, appena entrata in carica, si è preoccupata di bandire al più presto il concorso per la progettazione di detti Magazzini e che tutti i progetti pervenuti sono stati presentati all'apposita Commissione giudicatrice, che ha già effettuato anche la relativa graduatoria.

Precisa che dei sei progetti presentati, è stato classificato al primo posto del progetto a firma del Dr. Ercole Bellino, di Aosta, perché ritenuto, dal punto di vista funzionale, il più rispondente alle necessità.

Comunica che, in base al giudizio espresso dalla sopracitata Commissione, la Giunta ha già provveduto a dare incarico al Dr. Ercole Bellino di provvedere al più presto alla progettazione esecutiva dei Magazzini in questione e che, non appena il progetto definitivo sarà stato presentato ed esaminato dai tecnici dell'Assessorato all'Agricoltura, si provvederà a dare inizio ai lavori di costruzione dei Magazzini per la frutta di St. Pierre.

Per quanto riguarda la destinazione dei fondi dello stanziamento di L. 40.000.000 di cui al capitolo 200, dichiara che tale somma sarà destinata, unitamente ad un fondo residuato di lire 30 milioni, alla costruzione dei Magazzini per la frutta di St. Pierre.

Ritiene che, con una disponibilità di 70 milioni di lire, sia possibile coprire quasi per intero la spesa prevista per la costruzione di detti Magazzini.

Per quanto riguarda, invece, la destinazione dello stanziamento di L. 30.000.000 del capitolo 201, fa presente che detto stanziamento potrà essere destinato al finanziamento della spesa per i lavori di costruzione dei Magazzini per la frutta di St. Pierre per la parte non coperta dai sopracitati finanziamenti ed eventualmente, anche per il parziale finanziamento della spesa per i lavori di costruzione del Caseificio previsto per la zona dei Comuni di Morgex e di La Salle.

In merito al costruendo Caseificio stesso, fa presente che la maggiore difficoltà da superare riguarda proprio la scelta dell'area su cui dovrà sorgere detto Caseificio, perché entrambi i Comuni vorrebbero che il Caseificio stesso sorgesse sul proprio territorio.

Dichiara che l'attuale Giunta farà il possibile perché tra i due Comuni interessati si raggiunga un accordo, in modo che si possa dare inizio presto ai lavori di costruzione del Caseificio.

Il Consigliere FOSSON ritiene che, prima di prendere ulteriori decisioni in ordine alla costruzione dei Magazzini per la frutta, di St. Pierre, si debba nominare una apposita Commissione consiliare per studiare a fondo l'intera questione.

Ricorda che già in altre occasioni erano state respinte determinate imposizioni della Commissione di Coordinamento per la Valle d'Aosta.

Per quanto riguarda l'affidamento di incarichi di progettazione di opere pubbliche da parte dell'Amministrazione Regionale, rileva che finora si è proceduto mediante concorso pubblico solo per quanto riguarda la progettazione del nuovo palazzo della Regione e della Fons Salutis di St. Vincent, mentre in tutti gli altri casi, compresa la progettazione del palazzo di Piazza Narbonne, la cui spesa è di molto superiore alla spesa di costruzione dei Magazzini per la frutta di St. Pierre, si è sempre proceduto mediante deliberazioni di Giunta all'affidamento di incarichi di progettazione a dei tecnici liberi professionisti.

Senza farne una colpa particolare all'Assessore Maquignaz, che si è trovato di fronte a questo problema appena assunta la carica di Assessore, dichiara che, accettando questa imposizione della Commissione di Coordinamento, per quanto riguarda l'incarico della progettazione dei Magazzini per la frutta di St. Pierre, non si sono fatti gli interessi della Regione, tanto più che vi era ampia possibilità di giustificare l'operato della precedente Giunta, in quanto si trattava di un progettista particolarmente specializzato in tali costruzioni.

Riferendosi alla questione riguardante la costruzione di un Caseificio nella zona di La Salle e Morgex, osserva che le difficoltà per la scelta della località più opportuna alla costruzione di detto Caseificio non dovrebbe sollevare delle preoccupazioni, perché, se non stupisce che entrambi i Comuni cerchino di avere detto Caseificio nel proprio territorio, è noto a tutti che l'ubicazione migliore del Caseificio stesso è proprio sul confine tra l'uno e l'altro Comune e, precisamente, nelle vicinanze della frazione La Ruine.

Dichiara, comunque, di essere soddisfatto che l'attuale Giunta sia fermamente intenzionata a provvedere alla costruzione di detto Caseificio.

L'Assessore MAQUIGNAZ ribadisce che l'attuale Giunta è intenzionata a risolvere al più presto possibile anche il problema riguardante la costruzione di detto Caseificio, perché è convinta che, solo diffondendo la forma associativa anche per la lavorazione del latte, si possano ancora risolvere i problemi dell'agricoltura locale.

Assicura che seguirà attentamente la questione, in modo da giungere al più presto alla scelta della località più opportuna per la costruzione del Caseificio di cui si tratta.

Per quanto riguarda la questione della costruzione dei Magazzini per la frutta di St. Pierre, dichiara di non ritenere necessario procedere alla nomina di una apposita Commissione consiliare per il riesame di detta questione, perché la Commissione che ha proceduto all'esame dei 6 progetti di massima presentati dai vari concorrenti era sufficientemente qualificata per esprimere un valido giudizio sui progetti stessi, soprattutto per quanto riguarda la funzionalità dei Magazzini.

Si dà atto che í capitoli dal n. 200 al n. 204 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

CATEGORIA II - BENI MOBILI, MACCHINE E ATTREZZATURE A CARICO DELLA REGIONE.

Si dà atto che i capitoli n. 205 e n. 206 sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussioni.

CATEGORIA III - TRASFERIMENTI - SERVIZI AGRARI E ZOOTECNICI

Capitolo 212

- Spese per la bonifica sanitaria del bestiame

L. 250.000.000

Capitolo 215

- Contributi per pagamento interessi su mutui e prestiti di esercizio

L. 20.000.000

Capitolo 219

- Spese e contributi per bonifica e sistemazione dei terreni danneggiati da alluvioni e valanghe

L. 15.000.000

Capitolo 220

- Spese e contributi per lavori di costruzione e di sistemazione di opere di irrigazione

L. 100.000.000

Il Consigliere CASETTA chiede che gli siano forniti chiarimenti in merito alla riduzione da Lire 45 milioni a Lire 20 milioni dello stanziamento del capitolo 215, concernente "Contributi per pagamento interessi su mutui e prestiti di esercizio".

Il Consigliere FOSSON, riferendosi al capitolo 212 del progetto di bilancio in esame, chiede all'Assessore Maquignaz che gli dica lealmente se ritiene che l'impostazione data dalla precedente Giunta al problema riguardante la bonifica sanitaria del bestiame in Valle d'Aosta era veramente del tutto errata, come è stato detto da varie parti, e che gli precisi le eventuali modifiche apportate dalla nuova Giunta all'impostazione data a questo problema dalla precedente Giunta.

Il Consigliere MANGANONI chiede che gli siano forniti chiarimenti in merito alla riduzione dello stanziamento del capitolo 219 del progetto di bilancio in esame da 75 milioni a 15 milioni.

Il Consigliere CHAMONIN chiede che gli sia chiarito se, nello stanziamento di lire 100 milioni di cui al capitolo 220 del progetto di bilancio di cui si tratta, siano compresi anche eventuali fondi per la ricostruzione del canale Ru Courthaud.

L'Assessore MAQUIGNAZ, in seguito a chiarimenti richiesti dal Consigliere Casetta, dichiara che la riduzione dello stanziamento del capitolo 215, è dovuta al fatto che gli stanziamenti dei precedenti bilanci erano risultati esuberanti rispetto alle necessità, per cui si era ritenuto opportuno adeguare lo stanziamento di detto capitolo di spesa onde evitare di realizzare delle economie alla fine d'esercizio.

Per quanto riguarda la questione del Piano di bonifica sanitaria del bestiame, dichiara che non si può essere completamente soddisfatti in ordine alla previsione di spese fatta all'inizio del Piano, perché dette spese sono risultate molto superiori a quelle preventivate, tanto che siamo oggi ad una spesa annuale di circa 300 milioni.

In merito all'aspetto tecnico della questione, afferma, invece, di non aver nulla da eccepire, perché si tratta di uno dei Piani di risanamento del bestiame meglio studiati, che viene indicato anche come esempio dalle altre Regioni.

Rispondendo al Consigliere Manganoni, rileva che nel caso del capitolo 219 non si tratta di una riduzione dello stanziamento, ma di un trasferimento di fondi dal capitolo 219 al capitolo 223, il cui stanziamento è stato aumentato di 60 milioni di lire, in relazione al trasferimento delle relative competenze dai Servizi agrari ai Servizi forestali.

In risposta al Consigliere Chamonin, dichiara che nello stanziamento di lire 100 milioni previsto dal capitolo 220 è compreso anche un fondo di lire 20 milioni da destinare al finanziamento dei lavori di ricostruzione del canale Ru Courthaud.

Il Consigliere FOSSON ringrazia l'Assessore Maquignaz per la obiettività e la onestà dimostrata nelle risposte dategli.

Per quanto riguarda l'aspetto finanziario della questione relativa al Piano di risanamento del bestiame, rileva che anche da questo lato non si sono riscontrati dei grandi imprevisti, perché fin dai primi anni di attuazione del Piano era stato previsto nel bilancio della Regione un certo stanziamento per far fronte alle spese di attuazione del Piano stesso e si era fatto affidamento sull'introito di un certo contributo statale per far fronte alle ulteriori spese non coperte dai finanziamenti regionali.

Fa presente che nel predisporre il progetto di bilancio in esame, non potendo ancora tener conto dei fondi statali che saranno assegnati alla Regione in attuazione del secondo Piano verde, la Giunta ha dovuto fronteggiare la spesa derivante dall'attuazione del piano di risanamento del bestiame unicamente con fondi regionali, per cui lo stanziamento del relativo capitolo è stato aumentato a 300 milioni di lire.

Ritiene, però, che allorquando saranno stati stabilite dallo Stato le somme da assegnare alla Regione per l'attuazione del secondo Piano verde, vi sarà anche una certa somma che potrà essere destinata alla copertura delle spese per l'attuazione del Piano di risanamento del bestiame in Valle d'Aosta, come è sempre stato fatto negli anni precedenti.

In questo modo, - egli aggiunge -, la spesa a carico del bilancio della Regione per l'attuazione del Piano di risanamento del bestiame ammonterà a 150-200 milioni di lire all'anno, come era sempre avvenuto nel passato.

Per quanto riguarda l'aspetto tecnico del problema della bonifica sanitaria del bestiame in Valle d'Aosta, osserva che le dichiarazioni testè fatte dall'Assessore Maquignaz smentiscono le molte critiche da varie parti mosse nel passato sull'impostazione data a tale problema, critiche fatte da persone anche responsabili e che non avevano certamente contribuito a rendere facile l'inizio di una simile e importante operazione.

Ritiene che l'Assessore Maquignaz, il quale è continuamente a contatto con gli agricoltori, abbia potuto notare che anche gli agricoltori stanno ora apprezzando quanto è stato fatto in questo campo e che possa quindi affermare che, nonostante gli inevitabili inconvenienti che sono insiti in tutte le iniziative coraggiose, il Piano di risanamento del bestiame in Valle d'Aosta è veramente qualche cosa di valido, tanto da essere citato ad esempio anche fuori dalla Valle d'Aosta.

Il Consigliere CHAMONIN, riferendosi al capitolo di spesa 220 del bilancio ("Spese e contributi per lavori di costruzione e di sistemazione di opere di irrigazione"), rileva che nei bilanci dei precedenti esercizi finanziari in detta voce erano compresi anche i contributi per il miglioramento dei pascoli montani, voce che è stata invece depennata nel corrente anno. Chiede, pertanto, chiarimenti in merito.

L'Assessore MAQUIGNAZ dichiara che i fondi del sopracitato capitolo sono sempre stati utilizzati finora per la concessione di contributi per l'esecuzione di opere di irrigazione, mentre per la concessione di contributi per i miglioramenti fondiari in montagna sono sempre stati utilizzati appositi fondi statali della legge della montagna o del Piano verde.

Dichiara, pertanto, che non vi è stata alcuna innovazione nella destinazione degli stanziamenti di cui si tratta.

Il Consigliere CASETTA, riferendosi ai vari capitoli di spesa riguardanti l'attuazione del secondo Piano verde, osserva che sarebbe opportuno che la Regione facesse un'opera di divulgazione, tra gli agricoltori, delle finalità e delle provvidenze contemplate in detto Piano, in modo da fare affluire molte domande di contributi da finanziare sugli stanziamenti che lo Stato concederà alla Regione per l'attuazione del secondo Piano verde.

Fa presente che fra gli agricoltori vi è ora una certa diffidenza nel richiedere questi contributi, perché molti di essi non hanno visto soddisfatte le loro richieste di contributo inoltrate ai sensi della legge a favore della montagna.

Rileva ancora che, se gli agricoltori valdostani utilizzassero maggiormente i fondi concessi dallo Stato alla Regione per l'attuazione del secondo Piano verde, il bilancio regionale avrebbe maggiori disponibilità di fondi per altri interventi globali a favore dell'agricoltura valdostana.

Il Consigliere MANGANONI rileva che, mentre gli stanziamenti annui globali degli altri Assessorati, ed in particolare dell'Assessorato al Turismo e dell'Assessorato ai Lavori Pubblici, sono stati quasi raddoppiati nei confronti degli anni precedenti, l'importo complessivo degli stanziamenti dell'Assessorato all'Agricoltura è aumentato, nei confronti dell'esercizio finanziario 1966, da lire un miliardo e 500 milioni a lire un miliardo e 700 milioni circa, con un aumento di appena 200 milioni.

Osserva che questo dimostra una certa trascuratezza della attuale Giunta per il settore dell'agricoltura valdostana.

Ricorda che negli anni precedenti, in sede di discussione dei progetti di bilancio preventivo, la minoranza consiliare di allora era solita lamentare gli scarsi stanziamenti a favore del settore dell'agricoltura, accusando l'Assessore ai Lavori Pubblici, allora in carica, di sottrarre per i lavori pubblici una buona parte dei fondi che avrebbero potuto essere assegnati a favore dell'agricoltura.

Oggi, - egli aggiunge -, voi state facendo ben peggio di allora e non vi ricordate più di quanto dicevate quando sedevate sui banchi della minoranza.

Si dà atto che i capitoli dal n. 212 al n. 261 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

SEZIONE V- AZIONE E INTERVENTO NEL CAMPO DELLE ABITAZIONI

CATEGORIA III - TRASFERIMENTI

Si dà atto che il capitolo n. 264 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

ASSESSORATO INDUSTRIA E COMMERCIO

TITOLO I - SPESE CORRENTI

SEZIONE II - ISTRUZIONE E CULTURA

CATEGORIA IV - ACQUISTO DI BENI E SERVIZI

Si dà atto che il capitolo n. 266 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli o senza discussione.

CATEGORIA V - TRASFERIMENTI.

Si dà atto che il capitolo n. 268 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

SEZIONE IV - AZIONE 2D INTERVENTO IN CAMPO ECONOMICO

CATEGORIA II - PERSONALE

Si dà atto che i capitoli dal n. 270 al n. 272 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

CATEGORIA IV - ACQUISTO DI BENI E SERVIZI

Capitolo 275 -

Spese per l'organizzazione e la partecipazione a mostre, fiere, convegni od esposizioni di carattere economico

£. 45.000.000

Capitolo 278 -

Spese por iniziative tendenti allo sviluppo e al potenziamento delle attività artigiane e per l'applicazione della legge regionale 10.5.1957 n. 2

£. 55.000.000

Il Consigliere MANGANONI osserva che lo stanziamento del capitolo 275 presenta un aumento di 33 milioni di lire nei confronti dell'anno precedente; chiede quindi chiarimenti in merito alla attività che si intendo svolgere con fondi previsti su detto capitolo.

Chiede, inoltre, che gli sia precisata la data in cui si prevede l'entrata in esercizio dei Magazzini Generali di Aosta.

Il Consigliere BERTHET, riferendosi al capitolo di spesa 278, ritiene opportuno che la Commissione consiliare permanente per l'industria e Commercio si riunisca per esaminare la possibilità di aumentare la percentuale dei contributi per l'acquisto di macchinari a favore degli artigiani residenti nelle zone alte di montagna, allo scopo di cercare di frenare il grave spopolamento della montagna.

L'Assessore BENZO dichiara che l'aumento di 33 milioni di lire dello stanziamento del capitolo 275 è dovuto all'intenzione della Giunta di intensificare la partecipazione della Regione a Mostre e ad Esposizioni, al fine di incrementare la produzione e la vendita dei prodotti artigianali della Valle d'Aosta, che costituiscono una fonte di reddito per molte famiglie valdostane.

Elenca quindi le varie Mostre ed esposizioni a cui la Regione intende partecipare nel corrente anno, quali la Fiera di S. Orso, di Aosta, la Mostra-Mercato di Firenze, la Mostra delle Arti Domestiche di Torino, la Mostra di Parigi, la Mostra di Annecy, la Mostra delle Maschere e del Folklore di Bruxelles, la Mostra-Concorso per l'Artigianato Tipico, per i maestri artigiani, per gli artigiani e per gli allievi, che si svolge in estate ad Aosta, la Mostra dei pizzi a tombolo di Cogne.

Aggiunge che saranno organizzate anche altre manifestazioni a carattere settoriale e che sono allo studio vari Convegni.

Fa presente che i fondi dello stanziamento in questione serviranno anche per la costruzione o l'allestimento di magazzini per il deposito di questi prodotti artigianali.

Per quanto riguarda l'apertura dei Magazzini Generali di Aosta, informa che la relativa pratica ha seguito una battuta d'arresto perché si è resa necessaria la sostituzione di tre membri dimissionari nel Consiglio di amministrazione della Società per la gestione dei Magazzini Generali di Aosta.

Fa presente che per la sostituzione di detti membri dimissionari è necessario riconvocare l'Assemblea generale dei soci della Società.

Aggiunge che la data di convocazione dell'Assemblea in questione - avendo gli Enti interessati già provveduto alla nomina dei loro nuovi rappresentanti -, è prevista per i primi giorni del prossimo mese di aprile.

Fa presente che, dopo la ricostituzione del Consiglio di amministrazione della Società per la gestione dei Magazzini di cui si tratta, sarà ancora necessario portare a termine l'approvazione del Regolamento per la gestione dei Magazzini stessi, dopo di che si potrà procedere alla loro messa in esercizio.

Il Consigliere MARCOZ chiede chiarimenti in merito alla Mostra delle Maschere e del Folklore di Bruxelles.

L'Assessore BENZO precisa che si tratta di una importante Mostra internazionale, organizzata a cura del Ministero dell'Educazione Nazionale del Belgio, alla quale la Regione è stata invitata a partecipare.

Aggiunge che detta Mostra si tiene nel Museo Internazionale di Bruxelles, dove alla nostra Regione è stata riservata in via permanente una sala di esposizione; precisa che, in collaborazione con l'Ente per l'Artigianato tipico valdostano, si sta provvedendo all'allestimento di detta sala.

Ritiene che questa sia una iniziativa di grande importanza anche dal punto di vista della propaganda turistica.

Rispondendo al Consigliere Berthet, comunica che la Commissione consiliare permanente per l'Industria e Commercio ha già esaminato l'opportunità di aumentare i contributi a favore delle imprese artigiane della Valle d'Aosta, esprimendo parere favorevole in tale senso; informa che questo problema è già stato anche esaminato dalla Giunta Regionale.

Ritiene che la questione potrà essere sottoposta all'esame e all'approvazione del Consiglio alla prossima adunanza consiliare.

Si dà atto che i capitoli dal n. 274 al n. 278 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

CATEGORIA V - TRASFERIMENTI

Si dà atto che il capitolo n. 280 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

TITOLO II - SPESE IN CONTO CAPITALE

SEZIONE IV - AZIONE E INTERVENTO IN CAMPO ECONOMICO

CATEGORIA III - TRASFERIMENTI

Si dà atto che il capitolo n. 238 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

ASSESSORATO AI LAVORI PUBBLICI

TITOLO I - SPESE CORRENTI

SEZIONE IV - AZIONE E INTERVENTO IN CAMPO ECONOMICO

CATEGORIA II - PERSONALE

Si dà atto che i capitoli dal n. 285 al n. 288 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

CATEGORIA IV - ACQUISTO DI BENI E SERVIZI

Capitolo 293 -

Spese per la manutenzione delle strade regionali, per sgombro neve e spese accessorie

£.100.000.000

Il Consigliere MANGANONI, dopo aver premesso che non è suo intendimento aprire ora la discussione su vari stanziamenti del bilancio dell'Assessorato ai Lavori Pubblici, rileva tuttavia l'aumento, per lire 50 milioni, dello stanziamento del capitolo 293 concernente: "Spese per la manutenzione delle strade regionali, per sgombro neve e spese accessorie" nei confronti dell'analogo stanziamento iscritto nei bilanci dei precedenti anni.

Ritiene che l'aumento di questo stanziamento sia necessario in relazione alle crescenti necessità dell'Assessorato ai lavori Pubblici in questo settore di interventi regionali.

Rileva però che nel passato, allorquando egli era Assessore ai Lavori Pubblici, la minoranza consiliare di allora era solita criticare lo stanziamento dell'analogo capitolo di spesa ritenendolo di importo eccessivo.

Si dà atto che i capitoli dal n. 292 al n. 295 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

CATEGORIA V - TRASFERIMENTI

Si dà atto che il capitolo n. 300 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

TITOLO II - SPESE IN CONTO CAPITALE

SEZIONE II - ISTRUZIONE E CULTURA

CATEGORIA I - BENI E OPERE IMMOBILIARI A CARICO DELLA REGIONE

Si dà atto che il capitolo n. 304 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli senza discussione.

CATEGORIA III - TRASFERIMENTI

Si dà atto che il capitolo n. 309 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

SEZIONE III - AZIONE E INTERVENTO IN CAMPO SOCIALE

CATEGORIA I - BENI ED OPERE IMMOBILIARI A CARICO DELLA REGIONE

Capitolo 312 -

Spese per ultimazione lavori di ampliamento dell'Istituto Regionale Materno ed Infantile

£. 50.000.000

Capitolo 313 -

Spese per la costruzione e sistemazione di acquedotti

£.

1.000.000

Su richiesta dei Consiglieri CHAMONIN e BERTHET, l'Assessore COLOMBO precisa che lo stanziamento del capitolo di spesa 312 è destinato alle spese per l'ammodernamento della parte vecchia dello stabile dell'Istituto Regionale Materno ed Infantile e per il rifacimento totale della lavanderia di detto stabile, precisa, inoltre, che lo stanziamento di lire 1 milione del capitolo 313 è destinato alle spese di sistemazione e manutenzione degli acquedotti per la fornitura di acqua potabile agli stabili di proprietà della Regione e non si riferisce, quindi, alle rilevanti spese per il finanziamento degli acquedotti da costruire nella Regione, che sono invece da finanziare sul capitolo di spesa 318 del bilancio.

Si dà atto che i capitoli dal n. 312 al n. 314 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

CATEGORIA III - TRASFERIMENTI

Si dà atto che i capitoli n. 318 e n. 319 sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

SEZIONE IV - AZIONE E INTERVENTO IN CAPO ECONOMICO

CATEGORIA I - BENI ED OPERE IMMOBILIARI A CARICO DELLA REGIONE

Si dà atto che i capitoli dal n. 323 al n. 327 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

CATEGORIA II - BENI MOBILI, MACCHINE E ATTREZZATURE A CARICO DELLA REGIONE

Si dà atto che il capitolo n. 332 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

CATEGORIA III - TRASFERIMENTI

Si dà atto che i capitoli dal n. 338 al n. 342 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

ASSESSORATO ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE

TITOLO I - SPESE CORRENTI

SEZIONE II - ISTRUZIONE E CULTURA

CATEGORIA II - PERSONALE

Si dà atto che i capitoli dal n. 347 al n. 350 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

CATEGORIA III - PERSONALE SCOLASTICO

Si dà atto che i capitoli dal n. 354 al n. 390 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

CATEGORIA IV - ACQUISTO DI BENI E SERVIZI

Capitolo 396 -

Spese per le biblioteche e centri di lettura, le cinetiche e discoteche, per la stampa e l'acquisto di riviste, nonché per l'acquisto e la stampa di monografie aventi carattere culturale

£. 53.000.000

Capitolo 402 -

Spese per la gestione di Collegi e Convitti regionali

£. 28.000.000

M. le Conseiller ANDRIONE, se rapportant à l'allocation de 53 millions de lires dont au chapitre 396 du budget en discussion, demande à M. L'Assesseur à l'Instruction Publique de vouloir lui préciser s'il y a un plan de publication de volumes et quels volumes il entend publier au cours de cette année.

Il demande encore des renseignements sur l'état des travaux de la nouvelle Bibliothèque régionale qui, à son avis, ont eu un retard qui lui paraît excessif et sur entendements de la Junte en ce qui concerne la subvention que depuis six ans la Région verse au Collège d'Etudes Fédéralistes d'Aoste.

M. le Conseiller CAVERI déclare que, même si le Conseil est en train de discuter au présent sur le budget de l'Assessorat à l'Instruction Publique, il renonce de parler de la loi Codignola-Borghi et de toutes les conséquences relatives -, qui, à son avis, se résument dans la phrase: "Destruction de l'école régionale valdôtaine"-, parce que sur cet argument la minorité du Conseil a déjà présenté une motion.

M. l'Assesseur DUJANY déclare qu'il répondra à M. le Conseiller Caveri sur la question de la loi Codignola-Borghi quand on discutera de la motion dont il a parlé tantôt.

En réponse aux demandes faites par M. le Conseiller ANDRIONE, il communique que la Junte a délibéré, il y a quelques jours, d'accorder au Collège d'Études Fédéralistes d'Aoste la même contribution qu'on avait concédée l'année dernière.

En ce qui concerne les travaux d'aménagement de la nouvelle Bibliothèque régionale, il informe qu'on espère que ces travaux puissent être achevés dans un maximum de deux mois.

Se rapportant au plan de publication de volumes prédisposé par la précédente Junte, il informe que la délibération par laquelle on avait délibéré une édition anastatique du Nobiliaire de De Tillier n'a pas été approuvée par la "Commissione di Coordinamento per la Valle d'Aosta".

Il communique que la Junte est en train d'examiner s'il est mieux de faire une édition anastatique de ce manuscrit, ou bien une simple édition imprimée, pour des raisons de dépense et aussi pour donner un caractère de vulgarisation de ce document de l'histoire valdôtaine.

Il informe que la Junte pense de continuer à publier les sources historiques locales du 17ème siècle et, précisément, le "Profil historial et diagraphique de la très antique Cité d'Auguste", de Jean Claude Mochet, le volume "Totius Vallis Augustae compendium descriptio", du Père Daniel Monthérin et le volume "Historiagrafica narratio", du Père François Genan; il ajoute que la Junte pense aussi de refaire une nouvelle édition de l'Histoire de la Vallée d'Aoste de l'Abbé Henry, qui actuellement est épuisée et qui est encore très suivie par la population de la Vallée d'Aoste.

Il informe qu'on a institué l'École des Chartes, qui est fréquentée tous les jeudis par une vingtaine de jeunes gens, et que les films qu'on a projetés chaque quinze jours, ont donné un résultat suffisamment satisfaisant, ce qu'on ne peut pas dire des conférences qui, malheureusement, ne sont pas suivies dans la Ville d'Aoste.

Mr. le Conseiller ANDRIONE, pour ce qui concerne le Nobiliaire de De Tillier, déclare qu'il est de l'avis qu'il serait mieux de publier une édition anastatique de ce volume pour des raisons typographiques et aussi parce que il s'agit là d'une œuvre d'un intérêt historique, scientifique et culturel remarquable, mais restreint à des spécialistes.

Pour ce qui concerne l'institution de l'École dos Chartes, il se félicite avec M. l'Assesseur Dujany parce que il s'agit d'une très bonne initiative.

Mr. le Conseiller CAVERI déclare de se réjouir avant tout pour le programme de publication de volumes donc a tantôt parlé l'Assesseur Dujany, parce que il s'agit du même programme que la Junte précédente avait établi de réaliser.

En ce rapportant à la publication dos œuvres de Charles Frédéric De La Pierre faite par la précédente Junte, il observe que dans la Bibliothèque du Grand Séminaire d'Aoste il y a la collection complète de la Feuille d'Avis d'Aoste, qui a été le premier journal valdôtain, à partir du 1840 jusqu'au 1848.

Il ajoute que c'est dans la collection de ce journal qu'on a trouvé tous les écrits et les articles de Charles Frédéric De La Pierre qui ont été publiés par la précédente Junte.

Il pense que, vu ce précédent, il serait opportun de charger une équipe de jeunes guidés par M. Colliard, qui est un excellent Directeur des Archives historiques, d'examiner le recueil des anciens journaux de la Vallée d'Aoste, qui sont une minière de nouvelles, souvent inconnues, de l'histoire valdôtaine du 19ème siècle, pour faire éventuellement une anthologie d'écrits de différents auteurs et journalistes valdôtains à partir de 1840 jusqu'au 1914, en laissant de côté la période plus récente de l'histoire valdôtaine, qui est la période des polémiques politiques et des personnalismes.

Il fait présent que cette équipe de jeunes devrait avoir une composition très variée, parce que autrement il arriverait qu'on continuerait à écarter certains écrivains et certains journalistes et on risquerait de faire une chose un peu trop monocorde, comme il est arrivé à certains ouvrages qu'on a publiés avant, au commencement de la dernière guerre.

M. le Conseiller DUJANY prend acte des observations faites par M. le Conseiller Caveri et assure qu'il étudiera ce problème pour arriver à des propositions concrètes.

Il informe encore que la Junte a dernièrement décidé d'ouvrir un concours public pour l'étude d'ouvrages en langue française destinés à l'usage des élèves des écoles moyennes et secondaires de la Vallée d'Aoste, ouvrages qui devront porter sur l'histoire et la géographie, ainsi que sur les institutions politiques, administratives et religieuses de la Vallée d'Aoste.

Il précise que, pour juger les travaux des différentes équipes qui participeront à ce concours, il faudra nommer une Commission.

M. le Conseiller ANDRIONE recommande qu'on fasse un livre d'histoire de la Vallée d'Aoste et non pas un livre avec des histoires sur la Vallée d'Aoste.

Si dà atto che i capitoli dal n. 393 al n. 402 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

CATEGORIA V - TRASFERIMENTI

Si dà atto che i capitoli dal n. 404 al n. 414 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

TITOLO II - SPESE IN CONTO CAPITALE

SEZIONE II - ISTRUZIONE E CULTURA

CATEGORIA II - BENI MOBILI, MACCHINE E ATTREZZATURE A CARICO DELLA REGIONE

Si dà atto che il capitolo n. 417 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

ASSESSORATO ALLA SANITÀ ED ASSISTENZA SOCIALE

TITOLO I - SPESE CORRENTI

SEZIONE III - AZIONE E INTERVENTO IN CAMPO SOCIALE

CATEGORIA II - PERSONALE - Uffici centrali -

Si dà atto che i capitoli dal n. 421 al n. 436 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

CATEGORIA IV - ACQUISTO DI BENI E SERVIZI - Sanità ed Assistenza -

Si dà atto che i capitoli dal n. 439 al n. 450 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

CATEGORIA V - TRASFERIMENTI - Sanità -

Capitolo 463 -

Spese per l'assistenza alla vecchiaia bisognosa

£. 33.000.000

Capitolo 464 -

Spese per l'assistenza (rendite, assegni e concorsi in spese agli invalidi colpiti da silicosi e asbestosi sprovvisti di assistenza di invalidità

£. 25.000.000

Capitolo 473 -

Contributi, sovvenzioni e Sussidi ad enti, privati, istituzioni e fondazioni assistenziali

£. 80.000.000

Il Consigliere MANGANONI rileva che lo stanziamento del capitolo 463 è ridotto di lire 10 milioni nei confronti dello stanziamento dell'anno precedente.

Dopo aver rilevato l'inadeguatezza dell'attuale sussidio mensile di lire 6 mila che attualmente la Regione, tramite gli Enti Comunali di Assistenza, eroga a favore dei vecchi bisognosi, propone di non ridurre il predetto stanziamento e di utilizzare la somma di lire 10 milioni per aumentare l'importo di detti sussidi mensili ai vecchi bisognosi.

Ad evitare delle spese ai dipendenti della Regione alla vigilia delle feste natalizie, ritiene opportuno anticipare alla vigilia di Natale la distribuzione dei pacchi dono ai bimbi dei dipendenti stessi, in quanto tale distribuzione veniva sino ad ora fatta nel giorno della Befana.

Il Consigliere CASETTA rileva che l'importo dello stanziamento del capitolo 464, concernente le spese per l'assistenza agli invalidi colpiti da silicosi e asbestosi sprovvisti di assistenza di invalidità, è diminuito di lire 25 milioni nei confronti dello stanziamento del precedente anno.

Pur riconoscendo che la maggior parte di questi assistiti dovrebbe, in un prossimo futuro passare a carico dell'INAIL, ritiene che la diminuzione dello stanziamento del capitolo in questione dimostri che la Giunta non ha alcuna intenzione di corrispondere ai silicotici valdostani gli arretrati per gli aumenti che saranno apportati con legge statale alle loro pensioni, né di corrispondere a questi assistiti il previsto aumento delle loro pensioni in attesa che passino a carico dell'INAIL.

Dichiara che molti di questi assistiti si trovano realmente in precarie condizioni di salute ed economiche, per cui hanno urgente bisogno di poter beneficiare dei previsti aumenti delle loro pensioni.

Propone, pertanto, di non diminuire lo stanziamento annuo del capitolo di cui si tratta e chiede che la Regione, in attesa che le spese per l'assistenza ai silicotici passino a carico dell'INAIL, corrisponda a questi assistiti i previsti aumenti delle loro pensioni e i relativi arretrati dalla data di decorrenza, salvo poi rivalersi nei confronti dell'INAIL per le spese a carico dell'INAIL ed anticipate ai silicotici dalla Regione.

Il Consigliere GERMANO richiama l'attenzione del Consiglio sull'aumento di 20 milioni proposto allo stanziamento del capitolo 473, riguardante contributi, sovvenzioni e sussidi ad enti, privati, istituzioni e fondazioni assistenziali.

Comunica che la minoranza consiliare presenterà quanto prima una mozione per sapere come saranno erogati i fondi del predetto capitolo di spesa, ammontanti a ben 80 milioni di lire per l'anno 1968.

Dichiara, però, che la minoranza consiliare ha già elementi sufficienti per poter affermare che detti fondi vengono spesi, secondo criteri e fini politici.

Si dichiara contrario al metodo usato dall'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale per attuare queste forme di assistenza, metodo tendente ad acquisire dei meriti personali da provvedimenti che sono stati approvati dal Consiglio e, cioè, da tutti i Consiglieri.

Dichiara che l'assistenza deve essere una cosa seria e non deve servire per acquisire dei voti elettorali all'Assessore in carica, ma deve servire solo ad assistere i cittadini che si trovano in stato di bisogno.

Osserva che, mentre si apportano notevoli diminuzioni, nei confronti dei passati anni, agli stanziamenti dei capitoli di spesa riguardanti l'assistenza alla vecchiaia bisognosa e l'assistenza agli invalidi colpiti da silicosi, si procede all'aumento dello stanziamento del capitolo in esame, che fornisce i fondi per quella parte di assistenza lasciata alla discrezionalità dell'Assessore.

Ricorda che, per poter provvedere a maggiori spese per queste forme di assistenza nel corso dell'anno finanziario 1966, sono già state approvate due variazioni di aumento dello stanziamento di questo capitolo di spesa, perché il centro-sinistra ha bisogno di erogare molti soldi in queste determinate forme e con criteri discrezionali.

L'Assessore MAPPELLI dichiara che la diminuzione di 10 milioni allo stanziamento del capitolo 463, riguardante l'assistenza alla vecchiaia bisognosa, è dovuta al fatto che molti vecchi, finora assistiti dalla Regione tramite gli ECA, sono stati ora ammessi a beneficiare dell'assistenza integrativa regionale agli invalidi civili irrecuperabili, per cui per il corrente anno il proposto stanziamento è sufficiente alle previste necessità di spesa.

Per quanto riguarda la proposta di anticipare alla vigilia di Natale la distribuzione dei pacchi dono a favore dei figli dei dipendenti regionali, dichiara di concordare sulla proposta ed assicura che prenderà in esame la possibilità della sua attuazione.

Circa la questione riguardante l'assistenza agli invalidi colpiti da silicosi e asbestosi, fa presente che all'ordine del giorno della attuale adunanza consiliare figura iscritta una mozione della minoranza su detto argomento, per cui si riserva di trattare dettagliatamente detta questione in sede di discussione della mozione stessa.

Riferendosi alle critiche mosse dal Consigliere Germano in relazione allo stanziamento del capitolo di spesa 473, riguardante l'assistenza generica, dichiara che l'aumento di lire 20 milioni dello stanziamento del citato capitolo si rende necessario per far fronte alle spese previste per i numerosi casi di intervento regionale per l'assistenza generica.

In proposito, dà lettura di un lungo elenco di Enti, Associazioni e Comitati ai quali la Regione annualmente eroga sussidi e contributi finanziati sullo stanziamento del capitolo in questione.

Rileva che la precedente Giunta, nei primi cinque mesi dell'anno finanziario 1966, aveva già superato, per queste forme assistenziali, un importo di spesa superiore ai 5/12 dello stanziamento di lire 60 milioni previsto nel progetto di bilancio preventivo della Regione per l'anno 1966 e che numerose altre deliberazioni Giunta riguardanti l'erogazione di fondi per queste forme assistenziali erano state respinte dalla Commissione di Coordinamento perché le relative spese andavano oltre i dodicesimi ammessi sullo stanziamento di bilancio nel periodo di esercizio provvisorio del bilancio.

Dichiara che, se si devono continuare ad attuare queste forme di assistenza generica, è necessario aumentare lo stanziamento del capitolo di spesa di cui si tratta.

Su richiesta del Consigliere Germano, precisa che degli 80 milioni, previsti sul predetto stanziamento, 60 milioni circa vengono erogati a favore degli Enti, Associazioni e Comitati testé citati.

Il Consigliere MANGANONI insiste affinché non sia ridotto lo stanziamento del capitolo di spesa 463 e sia aumentato, nei limiti consentiti dalla maggior somma di lire 10 milioni, l'importo dei sussidi mensili assistenziali ai vecchi bisognosi.

Rileva che il progetto di bilancio in esame prevede un notevole aumento degli stanziamenti destinati alle spese per l'installazione di nuovi impianti di risalita; osserva che tali spese, se pur utili all'economia regionale, rappresentano pur sempre delle spese di carattere non primario e quasi voluttuario, in quanto destinate a rendere più piacevole e comodo il soggiorno dei turisti in Valle d'Aosta.

Ritiene, pertanto, giusto che la Regione provveda anche a sollevare il tenore di vita di quella parte della popolazione valdostana più bisognosa e che, a causa dell'età avanzata, non è più in grado di trarre un beneficio diretto da queste nuove attività economiche, pur avendo trascorso tutta una vita di lavoro in Valle d'Aosta.

Il Consigliere BARONE rileva l'inadeguatezza del sussidio mensile di lire 6 mila attualmente concesso dalla Regione, tramite gli Enti Comunali di Assistenza, ai vecchi bisognosi della Regione.

Chiede chiarimenti in merito alle modalità seguite per la concessione dei contributi e dei sussidi assistenziali di carattere discrezionale.

Fa presente che, per la istruttoria delle domande di sussidi assistenziali a privati, l'Assessore è solito rivolgersi, per informazioni, alle locali Stazioni dei Carabinieri.

Ritiene che i Carabinieri, a causa dei frequenti cambiamenti che avvengono nell'ambito delle singole Stazioni, non sempre siano in grado di conoscere con esattezza le situazioni economiche degli assistiti.

Raccomanda, pertanto, all'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale di dare disposizioni affinché gli uffici regionali si rivolgano, per le richieste di informazioni, ai Sindaci ed ai Consiglieri regionali.

L'Assessore MAPPELLI dichiara che terrà conto dei suggerimenti dati dal Consigliere Manganoni in merito ai sussidi assistenziali alla vecchiaia bisognosa.

Ribadisce, però, che la diminuzione dello stanziamento del capitolo 463, destinato alle spese per l'assistenza alla vecchiaia bisognosa, è dovuta al fatto che molti vecchi, i quali finora avevano beneficiato di detti sussidi, sono stati ammessi ai benefici della legge riguardante l'assistenza regionale agli invalidi civili irrecuperabili, le cui spese gravano su altro stanziamento di bilancio.

Aggiunge che, per quanto riguarda l'assistenza alla vecchiaia bisognosa, l'attuale Giunta ha già provveduto ad aumentare di lire 10 milioni l'importo dell'assegnazione globale di fondi da destinare agli Enti Comunali di Assistenza, i quali avranno così la possibilità di svolgere una maggiore attività assistenziale.

Per quanto riguarda le informazioni che il suo Assessorato deve richiedere per l'istruttoria delle domande di sussidio, fa presente che le informazioni vengono richieste non solo ai Carabinieri, ma anche ai Sindaci dei Comuni di residenza degli assistiti.

Fa presente che, per aumentare l'importo dei sussidi mensili alla vecchiaia bisognosa, occorrerà apportare delle modificazioni al relativo disegno di legge.

Aggiunge che l'attuale Giunta si è già espressa in modo favorevole per apportare delle modificazioni anche alla legge per l'assistenza regionale integrativa agli invalidi irrecuperabili, in modo da consentire a molti di questi vecchi di beneficiare delle provvidenze di quest'ultima legge, che sono migliori delle provvidenze previste dalla legge per l'assistenza alla vecchiaia bisognosa.

Il Consigliere CAVERI critica i metodi usati dall'Assessore Mappelli per quanto riguarda l'attività previdenziale ed assistenziale della Regione e auspica che il predetto Assessore si renda conto che questi metodi non sono compatibili con il prestigio di un Amministratore regionale.

Per quanto riguarda la distribuzione di pacchi dono fatta soprattutto nel periodo delle feste natalizie, dichiara di essere contrario a questa forma di assistenza primitiva e che sa molto di elemosina.

Ritiene che sia necessario sganciarsi da queste forme paternalistiche ed arcaiche di assistenza, legate al concetto della carità concepita nel senso deteriore di elemosina, per avvicinarsi sempre più ai moderni concetti di sicurezza sociale e di solidarietà umana.

Propone, pertanto, alla Giunta di studiare, - in sostituzione di dette forme di assistenza che umiliano chi riceve questi pacchi dono -, altre forme di assistenza più idonee e ciò anche per quanto riguarda la distribuzione di pacchi dono natalizi ai figli dei dipendenti regionali.

Per quanto riguarda i pacchi dono distribuiti dalla SITAV, che rappresentano una forma assistenziale da fare cessare, suggerisce di sostituire detti pacchi dono con degli assegni di pari valore, da far distribuire dai Sindaci alle varie persone bisognose dei relativi Comuni.

L'Assessore MAPPELLI, riferendosi ai rilievi fatti dal Consigliere Caveri in merito alla distribuzione dei pacchi dono natalizi, ritiene che si potrebbe risolvere detto problema provvedendo alla distribuzione dei pacchi dono in questione tramite i Sindaci.

Non ritiene opportuno abolire la distribuzione dei pacchi dono natalizi ai bambini dei nostri paesi di montagna.

Assicura, comunque, di avere preso nota dei rilievi fatti dal Consigliere Caveri, con riserva di riesaminare il problema in sede di Giunta.

Il Consigliere MANGANONI informa che nella Città di Aosta parecchie mamme si sono presentate bene impellicciate ed in automobile per ritirare i pacchi dono preparati dalla Regione e distribuiti dall'apposito Comitato per il Natale.

Rileva che ciò non ha fatto una buona impressione nella cittadinanza.

Il Consigliere CUSUMANO dichiara di condividere le osservazioni fatte dal Consigliere Caveri in merito alla distribuzione dei pacchi dono natalizi della SITAV.

Ritiene che sarebbe più opportuno sostituire detti pacchi dono con degli assegni da far distribuire dai Sindaci i quali, conoscendo bene i propri amministrati, potrebbero provvedere alla assegnazione degli assegni in modo più equo e tale da evitare gli inconvenienti lamentati.

Osserva che l'attuale sistema di distribuzione di pacchi dono natalizi è una forma paternalistica di assistenza da abolire o da sostituire con altre forme assistenziali più moderne.

Il Consigliere MACHEDA conferma i fatti testé citati dal Consigliere Manganoni ed aggiunge che sono stati distribuiti dei pacchi dono a persone in possesso di automobile, mentre altre persone bisognose non hanno ricevuto il pacco dono.

L'Assessore MAPPELLI, pur non escludendo che si siano verificati dei casi come quelli citati dal Consigliere Manganoni, fa presente che in occasione dalle ultime feste natalizie l'apposito Comitato regionale, basandosi sull'esperienza degli anni precedenti e allo scopo di eliminare detti inconvenienti, aveva stabilito di non assegnare pacchi dono alle persone proprietarie di automobile.

Ritiene, però, che nella distribuzione di questi pacchi dono natalizi ai bambini non sia opportuno fare delle discriminazioni tra i bambini, per cui il problema di cui si tratta potrebbe essere risolto cambiando l'attuale sistema, come proposto dal Consigliere Caveri, oppure distribuendo i pacchi in questione a tutti i bambini della Valle d'Aosta, nessuno escluso.

Si dà atto che i capitoli dal n. 453 al n. 473 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

TITOLO II - SPESE IN CONTO CAPITALE

SEZIONE III - AZIONE E INTERVENTO IN CAMPO SOCIALE

CATEGORIA II - BENI MOBILI, MACCHINE E ATTREZZATURE A CARICO DELLA REGIONE

Si dà atto che i capitoli n. 477 e n. 478 sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli senza discussione.

ASSESSORATO AL TURISMO, ANTICHITÀ E BELLE ARTI

TITOLO I - SPESE CORRENTI

SEZIONE I - AMMINISTRAZIONE GENERALE

CATEGORIA V - TRASFERIMENTI

Capitolo 481 -

Spese e contributi per costruzione, restauro, sistemazione e manutenzione di Chiese, cappelle, locali adibiti al culto, campanili e torri

£.

50.000.000

Il Consigliere SAVIOZ dichiara di prendere favorevole atto che l'importo globale degli stanziamenti previsti nel bilancio dell'Assessorato al Turismo, Antichità e Belle Arti, è aumentato di oltre 200 milioni, il che consentirà di intensificare l'attività di detto Assessorato.

Riferendosi al capitolo di spesa 481, rileva il notevole aumento, che ritiene eccessivo, dello stanziamento di detto capitolo nei confronti degli analoghi stanziamenti dei precedenti anni.

Pur dichiarando di non essere contrario alla concessione di contribuiti regionali per il riattamento e la manutenzione di edifici per il culto, osserva che vi è pericolo che detti contributi siano erogati senza il necessario controllo tecnico da parte della Regione, come è già avvenuto.

Raccomanda, pertanto, che l'erogazione dei contributi di cui si tratta sia effettuata sempre attraverso la Sovraintendenza ai Monumenti, Antichità e Belle Arti, in modo da evitare che siano danneggiate o distrutte delle opere interessanti dal lato artistico e storico, come già è successo in passato.

Il Consigliere GERMANO chiede per quale ragione la Giunta intenda aumentare, da Lire 4 milioni a Lire 50 milioni, lo stanziamento del sopracitato capitolo di spesa e quali siano le spese e i lavori che la Giunta intende finanziare con i fondi del capitolo in questione.

L'Assessore BALESTRI, rispondendo al Conigliere Savioz, di chiara che i lavori di restauro, sistemazione e manutenzione di edifici per il culto sussidiati dalla Regione saranno eseguiti, come per il passato, sotto il controllo della Sovraintendenza ai Monumenti, Antichità e Belle Arti.

Rispondendo al Consigliere Germano in merito all'aumento dello stanziamento del capitolo di spesa 481, fa presente che in Valle d'Aosta vi sono molti edifici per il culto che hanno un grande valore storico e artistico e che necessitano di lavori di restauro e di manutenzione straordinaria.

Osserva che molti di questi lavori di restauro erano già stati sussidiati o iniziati dalla precedente Giunta e vengono ultimati dall'attuale Giunta, che ne ha approvati dei nuovi.

Il Consigliere GERMANO dichiara di non essere soddisfatto della troppo generica risposta datagli dall'Assessore Balestri.

Ritiene che il rilevante aumento dello stanziamento del capitolo di spesa di cui si tratta sia dovuto al fatto che, a differenza degli anni precedenti, l'attuale Giunta intenda finanziare anche i lavori di costruzione di nuovi edifici per il culto.

Rileva, infatti, che la denominazione, del capitolo in esame è stata, modificata con l'aggiunta della parola "costruzione" che non figurava nella denominazione dell'analogo capitolo di spesa dei, bilanci preventivi dei precedenti anni.

Pur riconoscendo che tra i compiti e le spese dell'Assessorato al Turismo, Antichità e Belle Arti rientrino i lavori e le spese per la conservazione degli edifici per il culto aventi un valore storico ed artistico, dichiara che tra i compiti e le spese di detto Assessorato non rientrano la costruzione di nuovi edifici per il culto e le relative spese, per le quali sono concessi contributi statali dalla Direzione Generale per il culto, presso il Ministero dell'Interno.

Fa presente che nel bilancio dello Stato è annualmente stanziato un apposito fondo, di attuali Lire 19.094.224.400, per la concessione di contributi statali nelle spese di costruzione di edifici per il culto.

Propone, pertanto, di depennare dalla denominazione del capitolo di cui si tratta la parola "costruzione" e chiede nuovamente all'Assessore al Turismo di precisargli le opere che intende finanziare con i fondi dello stanziamento del capitola in esame.

Ribadisce, infine, che ritiene eccessivo l'aumento apportato dalla Giunta allo stanziamento di spesa del predetto capitolo del bilancio.

Il Presidente della Giunta, BIONAZ, osserva che gli edifici per il culto non sono edifici destinati al clero, ma sono edifici destinati ai fedeli, cioè alla popolazione.

Fa presente che l'aumento dello stanziamento del capitolo in esame è dovuto al fatto che in Valle d'Aosta esiste un grande numero di vecchi edifici per il culto, che, senza essere dei monumenti nazionali, rivestono tuttavia un notevole interesse storico-artistico e meritano quindi di essere conservati.

Aggiunge che vi è, inoltre, la necessità di concedere opportuni contributi per la costruzione di nuovi edifici per il culto in considerazione della esiguità dei contributi concessi dallo Stato ed anche allo scopo di poter preventivamente intervenire per il controllo tecnico-artistico sui progetti dei lavori, in modo da evitare che si costruiscano ancora altri edifici per il culto che lascino molto a desiderare sotto l'aspetto artistico e ambientale.

Il Consigliere CAVERI dichiara che i contributi che lo Stato concede sui fondi per il culto non sono così esigui come asserito testé dal Presidente della Giunta, Bionaz.

Ricorda, in proposito, che, quando egli rivestiva la carica di Presidente della Giunta, ebbe occasione di occuparsi, in sede di istruttoria, di numerose domande inoltrate a tale scopo da Parroci valdostani al Ministero dell'Interno - Direzione Generale degli Affari di Culto, domande che avevano avuto tutte un esito favorevole.

Riferisce che alcuni Parroci, dopo aver inoltrato al Ministero dell'Interno la domanda di concessione del contributo statale, avevano poi richiesto anche alla Regione la concessione di un contributo regionale per l'esecuzione delle stesse opere.

Ritiene, pertanto, opportuno che la Giunta - ogni qualvolta prende in esame domande per la concessione di contributi regionali ai Parroci nelle spese per l'esecuzione di lavori riguardanti gli edifici per il culto, - accerti se per l'esecuzione di detti lavori siano stati già concessi o richiesti anche contributi dello Stato.

Fa presente che la precedente Giunta concedeva ai Parroci contributi nelle spese per l'esecuzione delle opere di cui si tratta, ma aveva stabilito, sia pure con una certa larghezza, degli opportuni criteri e limiti per questi interventi finanziari regionali.

Ritiene che anche la nuova Giunta dovrebbe stabilire dei criteri e dei limiti per l'erogazione dei fondi regionali in questione.

Il Consigliere PEDRINI, premesso di non essere contrario alla concessione di contributi regionali nelle spese per la costruzione di nuovi edifici per il culto, ritiene che questa materia, in analogia a quanto avviene presso lo Stato, debba rientrare nelle competenze del Presidente della Giunta e non già nelle competenze dell'Assessorato al Turismo, Antichità e Belle Arti.

Propone quindi che la Presidenza della Giunta avochi a sé la trattazione delle pratiche per la concessione di contributi nelle spese di costruzione di nuovi edifici per il culto, lasciando all'Assessorato al Turismo, Antichità e Belle Arti unicamente di intervenire solo in materia di lavori e di contributi nelle spese per la conservazione degli edifici per il culto che siano di interesse storico ed artistico.

L'Assessore BALESTRI dichiara che l'aggiunta della parola "Costruzione" alla denominazione del capitolo di cui si tratta è stata fatta per completare opportunamente la denominazione del capitolo stesso e per potere imputare su questo stanziamento di bilancio anche le spese per la concessione di contributi riguardanti la costruzione di nuove Chiese ed evitare rilievi eventuali sulle deliberazioni da parte della Commissione di Coordinamento.

Il Consigliere GERMANO dichiara di non concordare su quanto testé detto dall'Assessore Balestri, in quanto ritiene che si tratti di una impostazione non regolare.

Ritiene che, a' sensi dello Statuto regionale e delle leggi vigenti, la Regione abbia competenza amministrativa in materia di antichità e belle arti, ma non abbia alcuna competenza né alcun onere in materia di culto e di costruzione di nuove Chiese, trattandosi di una materia e di spese di competenza del Ministero dell'Interno.

Dichiara di essere stupito che i rappresentanti del Partito Socialista in seno all'attuale Giunta abbiano potuto aderire a una simile impostazione.

Ritiene che nella denominazione del capitolo in esame si debba stralciare la parola "costruzione" per le ragioni già illustrate, ribadendo che la concessione di contributi per la costruzione di edifici per il culto non rientra nelle competenze della Regione.

Il Presidente della Giunta, BIONAZ, ripete che i contributi statali concessi dal Ministero dell'Interno per la costruzione di nuovi edifici per il culto sono di assai limitata entità in confronto al rilevante ammontare delle spese necessarie per la costruzione di tali edifici.

Fa presente che, con i contributi statali già erogati, è stata finanziata solo la metà delle spese occorse per i lavori di costruzione della Chiesa della nuova Parrocchia Sant'Anselmo, nel nuovo quartiere Dora della Città di Aosta; fa, inoltre, presente che non sono nemmeno stati concessi fondi statali per la costruzione della nuova Chiesa della Parrocchia di St. Denis, necessaria a causa dello stato pericolante della vecchia Chiesa in seguito a uno slittamento del terreno.

Dichiara che la Giunta non intende affatto assumere le competenze di spese spettanti alla Direzione Generale per gli Affari di Culto del Ministero dell'Interno in materia di edifici per che il culto, ma che intende unicamente contribuire nelle spese per le numerose esigenze locali in questo particolare settore, come del resto era già stato fatto dalle precedenti Giunte Regionali. Precisa ancora che una parte dei fondi stanziati in bilancio sarà destinata alla concessione di contributi per l'installazione di impianti di riscaldamento nelle Chiese parrocchiali della Valle d'Aosta, e osserva che le spese per l'installazione di detti impianti sono assai elevate.

Seguono brevi interventi dei Consiglieri SAVIOZ, MANGANONI, GERMANO, CAVERI e dell'Assessore BALESTRI.

Si dà atto che il capitolo 481 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

SEZIONE II - ISTRUZIONE E CULTURA

CATEGORIA II - PERSONALE

Si dà atto che i capitoli dal n. 485 al n. 487 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

CATEGORIA IV - ACQUISTO DI BENI E SERVIZI

Capitolo 491 -

Spese per opere di restauro e manutenzione di monumenti, castelli e del patrimonio archeo logico

L. 70.000.000

Il Consigliere SAVIOZ informa che, ad iniziativa della precedente Giunta, una apposita Commissione, in numerose sedute, aveva predisposto un programma di lavori per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio archeologico della Valle d'Aosta; raccomanda all'attuale Giunta di riprendere in esame detto programma di lavori al fine di iniziarne la progressiva realizzazione.

Il Consigliere CAVERI precisa che, in data 4 aprile 1966, 1a apposita Commissione citata dal Consigliere Savioz aveva predisposto un programma di lavori per la valorizzazione del patrimonio archeologico della Valle d'Aosta, programma da attuare a partire dall'anno finanziario 1967.

Ritiene che, per la valorizzazione del patrimonio archeologico della Valle d'Aosta, sia veramente indispensabile che l'Assessorato al Turismo, Antichità e Belle Arti predisponga e attui un piano di lavori.

Ricorda di avere, in detta riunione di Commissione, sostenuto l'opportunità di eseguire varie opere nella città di Aosta, tra cui l'attuazione di una zona verde, con passaggio pedonale, fra l'Arco d'Augusto ed il campanile di Sant'Orso, nella zona che attualmente non è ancora stata compromessa dalla costruzione di grandi edifici, nonché l'opportunità di eseguire degli scavi nella zona del Foro Romano per accertare l'esistenza, o no, di resti di un secondo tempio romano in detta zona, secondo la teoria sostenuta da molti studiosi locali.

Aggiunge che, in quella riunione, era stato anche discusso il problema riguardante la realizzazione della grande Avenue du Mont Blanc, che dovrebbe correre lungo il lato meridionale delle mura romane e che abbellirebbe la Città di Aosta; fa presente che, in quella occasione, furono anche discusse le questioni riguardanti l'area dell'ex-casa Norat, la costruzione di un nuovo fabbricato sede della Questura, l'acquisto della proprietà Rizzardi e l'area ex Marra-Ruffino, oggetto di contestazioni.

A proposito della questione riguardante la nuova sede della Questura, ricorda di avere, a suo tempo, indicato al Questore D'Anchise, come soluzione a questo problema, la possibilità di acquistare il nuovo stabile per condominio Ramella-Portalupi, situato in regione Chamberlet e nel quale avrebbero potuto trovare idonea sistemazione anche gli uffici della Commissione di Coordinamento per la Valle d'Aosta.

Aggiunge che il Questore D'Anchise aveva, a sua volta, prospettato al Capo della Polizia, a Roma, questa possibile soluzione e che la questione sembrava allora avviata verso una soluzione positiva.

Invita, pertanto, il Presidente della Giunta a riprendere in esame questa possibilità di soluzione del problema, da attuare anche mediante la concessione di un contributo regionale per l'acquisto del citato stabile.

In merito all'acquisto della proprietà Rizzardi, dopo aver fatto la cronistoria delle lunghe trattative, svoltesi dall'anno 1952 all'anno 1963 tra la Regione ed i proprietari interessati, riferisce che, di fronte all'alto prezzo di vendita richiesto ed alla intransigenza dei proprietari, la precedente Giunta aveva dato ordine ai funzionari competenti di preparare gli atti per iniziare la pratica di espropriazione di detta proprietà.

Circa la questione riguardante la proprietà dell'area ex Marra-Ruffino, riferisce in merito ai precedenti della contestata espropriazione dell'area stessa, osservando che oggi dovrebbe già essere stato accertato e deciso che detta area era già demaniale ed è ora quindi di proprietà della Regione.

Dopo aver accennato ai lavori eseguiti nella casa Boson, di Aosta, ed alle scoperte fattevi, informa che, sempre nella sopracitata riunione di Commissione, erano stati esaminati anche i problemi della valorizzazione dell'Hôtel des Monnaies (Antica Zecca), di Aosta, della valorizzazione della casa Lostan, dell'apertura della progettata finestra da Via Porta Pretoria verso il Teatro romano, problema questo estremamente delicato, dell'Anfiteatro romano, nonché della questione riguardante il progressivo acquisto dei locali del palazzo Ansermin nel quale dovrebbero essere eseguiti i necessari lavori di restauro e di ripristino ai fini di una conveniente destinazione del palazzo stesso.

Raccomanda alla Giunta di prendere nuovamente in esame tutti questi problemi e di predisporre un programma di lavori di interesse dell'Assessorato al Turismo da sottoporre all'approvazione del Consiglio.

Il Presidente della Giunta, BIONAZ, comunica che la pratica riguardante il trasferimento della Questura, di Aosta, in altro idoneo fabbricato si trova bene avviata.

L'Assessore BALESTRA, riferendosi agli interventi dei Consiglieri Savioz e Caveri, comunica che lo studio del vincolo della zona della Cattedrale di Aosta è ormai ultimato, che il progetto dei lavori da eseguire per la valorizzazione della Torre dei Balivi è stato completato e che sono in corso i lavori di restauro della casa Boson e della Tour des "Fromage".

Aggiunge che sono in corso di elaborazione i progetti dei lavori da eseguire per la costruzione del Giardino della zona ex Norat, per l'apertura della finestra della Via Porta Pretoria verso il Teatro romano, per la sistemazione del sottotetto della Collegiata di S. Orso, per la sistemazione della scalinata del Castello di Verrès e per la sistemazione della tomba preromana di Pontey.

Osserva però che non è ancora stato possibile ultimare la progettazione di dette opere a causa della attuale scarsità di per sonale tecnico qualificato presso gli Uffici della Sovraintendenza ai Monumenti, Antichità e Belle Arti e dato il continuo aumento dei progetti di nuovi edifici privati che pervengono per l'esame da parte di detto ufficio.

Comunica che l'Assessorato al Turismo avrebbe intenzione di assumere in servizio, per i prossimi mesi estivi, un nuovo Architetto qualificato per tali lavori.

Il Consigliere CAVERI osserva che il problema riguardante il vincolo della zona della Cattedrale di Aosta era già stato risolto dalla precedente Giunta e che i lavori di restauro della Torre dei Balivi, della casa Boson e della Tour des "Fromage" ed i lavori di costruzione del Giardino Norat e di sistemazione del sottotetto della Collegiata di S. Orso erano già stati approvati ed iniziati sotto la precedente Giunta.

Il Consigliere MANGANONI osserva che l'Assessorato al Turismo, invece di assumere nuovi operai da destinare all'esecuzione delle opere finanziate con i fondi del capitolo in esame, ha licenziato alla fine dello scorso anno tutti gli operai che fino allora avevano lavorato nelle squadre di operai addetti ai lavori archeologici.

Fa presente che, se questi licenziamenti potevano essere giustificati dalla mancanza di fondi nel mese di dicembre 1966, non potevano più essere giustificati a partire dal mese di gennaio del corrente anno perché la Giunta, da tale data in poi, poteva disporre ogni mese di un dodicesimo dello stanziamento di lire 70 milioni previsto per l'esecuzione di lavori archeologici.

Osserva quindi che la Giunta, nel mese di gennaio, avrebbe dovuto riassumere al lavoro gli operai delle squadre archeologiche licenziati nel mese di dicembre.

L'Assessore BALESTRI precisa che nell'anno 1966 la Regione ha speso lire 61 milioni per l'esecuzione di lavori di ricerche archeologiche.

Aggiunge che gli operai di dette squadre sono stati licenziati il 12 dicembre 1966, che il 29 dicembre ne sono stati riassunti 15, suddivisi in due squadre, per i lavori che potevano essere eseguiti in quella stagione e che ai primi del mese corrente ne sono stati riassunti altri, per un totale di 41.

Il Consigliere MANGANONI chiede che siano riassunti tutti gli operai licenziati nello scorso mese di dicembre.

L'Assessore BALESTRI fa presente che si provvederà alla riassunzione di detti operai nel numero che sarà necessario per l'esecuzione di nuovi lavori.

Il Presidente, MONTESANO, osserva che sull'argomento di cui si tratta figura iscritta all'ordine del giorno della presente adunanza una apposita mozione; propone pertanto di rinviare la discussione dell'argomento stesso in sede di trattazione di detta mozione.

Il Consigliere CAVERI dichiara di concordare sulla proposta del Presidente, osservando, tuttavia, che nei licenziamenti e nelle riassunzioni degli operai addetti alle squadre archeologiche non vi è nulla di regolare, perché si riassumono ora degli operai che non avevano mai appartenuto a dette squadre, mentre si sarebbero dovuti riassumere prima tutti gli operai licenziati.

Si dà atto che i capitoli n. 490 e n. 491 sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

CATEGORIA V - TRASFERIMENTI

Si dà atto che il capitolo n. 494 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

SEZIONE IV - AZIONE E INTERVENTO IN CAMPO ECONOMICO

CATEGORIA II - PERSONALE

Si dà atto che i capitoli dal n. 496 al n. 498 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

CATEGORIA IV - ACQUISTO DI BENI E SERVIZI

Capitolo 501 -

Spese di pubblicità e propaganda turistica

L. 180.000.000

Il Consigliere SAVIOZ osserva che l'Assessorato al Turismo non dispone più di un sufficiente quantitativo di buone pubblicazioni di carattere turistico sulla Valle d'Aosta; prega quindi l'Assessore competente a voler fare ristampare le pubblicazioni di un certo valore che erano state realizzate a suo tempo e che ora sono esaurite.

L'Assessore BALESTRI assicura che è intendimento della Giunta di fare ristampare le menzionate pubblicazioni, riguardanti la pubblicità e la propaganda turistica per la Valle d'Aosta, non appena la legge di approvazione del bilancio preventivo della Regione per il corrente anno finanziario sarà entrata in vigore.

Si dà atto che i capitoli dal n. 501 al n. 505 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

CATEGORIA V - TRASFERIMENTI

Capitolo 509 -

Contributi a Enti, Aziende e Comitati turistici per la pubblicità e propaganda turistica

L.

25.000.000

Capitolo 514 -

Contributi e spese di istruzione alberghiera a favore di giovani valdostani

L.

9.000.000

Il Consigliere SAVIOZ ritiene insufficiente lo stanziamento del capitolo 509, in relazione al rilevante numero degli Enti, Aziende e Comitati turistici della Valle d'Aosta; propone quindi di aumentare convenientemente tale stanziamento onde dare agli Enti, Aziende e Comitati turistici locali la possibilità di svolgere una adeguata opera di pubblicità e di propaganda turistica.

L'Assessore BALESTRI riconosce che effettivamente sarebbe necessario concedere agli Enti, Aziende e Comitati turistici della Valle d'Aosta maggiori mezzi finanziari per la pubblicità e la propaganda turistica.

Fa presente che nel 1966 la Giunta ha cercato di compiere uno sforzo in tale senso e ha concesso maggiori contributi ad alcuni di questi organismi; assicura che nel corso dell'attuale esercizio finanziario si cercherà di aumentare lo stanziamento del capitolo di cui si tratta.

Osserva che, por quanto riguarda la pubblicità e la propaganda turistica, l'Assessorato regionale al Turismo ha cercato di supplire alle carenze locali in tale settore, provvedendo diretta mente a varie pubblicazioni di propaganda turistica.

Il Consigliere MANGANONI rileva la necessità di promuovere l'istruzione professionale alberghiera a favore dei giovani valdostani, allo scopo di dare a questi giovani una specializzazione e la possibilità di una pronta e remunerativa occupazione. Chiede quindi per quale ragione lo stanziamento del capitolo 514, riguardante contributi e spese per l'istruzione alberghiera, sia stato ridotto, dai 15 milioni previsti nel bilancio per l'anno 1966, agli attuali 9 milioni.

L'Assessore BALESTRI, fa presente che nel corso dell'anno 1966 per lo svolgimento di corsi di istruzione alberghiera è stata sostenuta una spesa complessiva di lire 7 milioni, che è stata sufficiente per dare la possibilità di partecipare a detti corsi a tutti i giovani che ne avevano fatto richiesta.

Ritiene, pertanto, che lo stanziamento del capitolo in questione sia più che sufficiente per fare fronte alle spese del corrente anno.

Si dà atto che i capitoli dal n. 509 al n. 514 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

TITOLO II - SPESE IN CONTO CAPITALE

SEZIONE II - ISTRUZIONE E CULTURA

CATEGORIA I - BENI E OPERE IMMOBILIARI A CARICO DELLA REGIONE

Si dà atto che i capitoli n. 519 e n. 520 sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

CATEGORIA II - BENI MOBILI, MACCHINE E ATTREZZATURE A CARICO DELLA REGIONE

Si dà atto che il capitolo n. 524 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

SEZIONE IV - AZIONE E INTERVENTO IN CAMPO ECONOMICO

CATEGORIA I - BENI E OPERE IMMOBILIARI A CARICO DELLA REGIONE

Capitolo 527 -

Spese per elaborazione ed attuazione di piani regolatori, urbanistici e paesaggistici di interesse regionale

L. 50.000.000

Il Consigliere SAVIOZ, dopo aver brevemente illustrato il problema riguardante lo studio e l'approvazione di piani regolatori nei vari Comuni della Valle d'Aosta, problema molto delicato e di non facile soluzione, informa che, con un disegno di legge statale in corso di approvazione, viene riconosciuta alle Regioni la facoltà di elaborare e approvare dei piani regolatori regionali; chiede quindi alla Giunta di provvedere al più presto per lo studio del previsto piano regolatore regionale per la Valle di Aosta.

Osserva che, ad avvenuta entrata in vigore di questo piano regolatore regionale, sarà possibile portare a termine le procedure per l'approvazione dei piani regolatori dei Comuni.

Il Presidente della Giunta, BIONAZ, auspica che il disegno di legge statale a cui ha fatto cenno il Consigliere Savioz possa entrare subito in vigore, in modo da poter disporre di validi strumenti legislativi per risolvere il problema riguardante l'elaborazione di un piano regolatore generale della intera Regione.

Sottolinea che la soluzione di detto problema sta a cuore anche all'attuale maggioranza consiliare, che è ben conscia della necessità di risolvere detto problema nell'interesse generale.

L'Assessore BALESTRI dichiara di concordare con il Consigliere Savioz sulla necessità di porre subito allo studio il piano regolatore generale dell'intera Regione.

Informa, in proposito, che recentemente è stata costituita una apposita Commissione per lo studio urbanistico della Valle dì Aosta e che i relativi lavori preparatori sono già a buon punto.

Auspica che detta Commissione giunga al più presto a delle conclusioni definitive, in modo da poter sottoporre all'esame e all'approvazione del Consiglio un disegno di legge riguardante la regolamentazione della materia urbanistica in Valle d'Aosta.

Il Consigliere SAVIOZ osserva che il problema riguardante l'elaborazione di un piano regolatore generale dell'intero territorio della Regione non va confuso con il problema concernente la materia urbanistica attualmente allo studio della Commissione a cui ha accennato l'Assessore Balestri, anche se si tratta di problemi che hanno molti riflessi tra di loro.

Si dà atto che il capitolo n. 527 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

CATEGORIA II - BENI MOBILI, MACCHINE E ATTREZZATURE A CARICO DELLA REGIONE

Si dà atto che il capitolo n. 530 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

CATEGORIA III - TRASFERIMENTI

Capitolo 534 -

Contributi e concorsi in spese per iniziative turistiche e per il potenziamento delle attrezzature turistiche e sportive

L. 470.000.000

Il Consigliere GERMANO, riferendosi allo stanziamento di lire 470 milioni che presenta un aumento di ben 445 milioni nei confronti dello stanziamento dell'analogo capitolo del bilancio preventivo del precedente anno, chiede all'Assessore al Turismo di illustrare il programma che intende realizzare nel corrente anno con i rilevanti fondi stanziati nel capitolo in esame.

L'Assessore BALESTRI dichiara che l'aumento dello stanziamento del capitolo in esame è da porsi in relazione alla necessità di portare le attrezzature delle Stazioni turistiche della Valle d'Aosta al livello delle attrezzature turistiche delle vicine Stazioni turistiche concorrenziali mediante la costruzione di moderne attrezzature sportive, quali piscine e campi sportivi, oltre, naturalmente, alle attrezzature che si riferiscono all'attività sciistica.

Il Consigliere GERMANO chiede all'Assessore al Turismo di fornirgli l'elenco delle attrezzature e impianti sportivi in programma.

L'Assessore BALESTRI dichiara che non appena l'elenco in questione sarà completato sarà sottoposto all'esame del Consiglio.

Il Consigliere CASETTA rileva che la risposta data dall'Assessore al Turismo è molto vaga e chiede chiarimenti circa le opere che si intendono finanziare con i fondi del capitolo in esame, in modo che i Consiglieri di minoranza possano approvare detto stanziamento con conoscenza di causa.

Rileva ancora che, dal momento che oggi tanto si parla di programmazione, sarebbe quanto mai opportuno che l'Assessore al Turismo predisponesse un piano o programma generale per la realizzazione delle attrezzature e degli impianti sportivi.

Chiede, infine, quale sia la composizione della Commissione per l'urbanistica di cui ha testé parlato l'Assessore Balestri.

L'Assessore BALESTRI ribadisce che il programma di impianti e di opere in questione sarà sottoposto all'esame del Consiglio al momento opportuno.

Il Consigliere CAVERI, dopo aver osservato che l'Assessore alla Pubblica Istruzione ha testé fornito dettagliati chiarimenti in merito alle pubblicazioni e alle iniziative culturali che, intende attuare durante il corrente anno e che l'Assessore ai Lavori Pubblici ha provveduto ad elaborare un programma per i lavori pubblici da eseguire nel corrente anno, rileva che l'Assessore Balestri non fornisce invece alcun chiarimento in risposta. alle richieste dei Consiglieri di minoranza per quanto riguarda gli stanziamenti iscritti nel progetto di bilancio in esame per l'Assessorato al Turismo.

Dichiara che questo modo di agire non costituisce un regolare metodo amministrativo.

Ritiene, pertanto, che l'Assessore Balestri dovrebbe almeno impegnarsi a presentare all'esame del Consiglio un dettagliato programma delle opere e attrezzature turistiche e sportive che la Giunta intende realizzare in Valle d'Aosta durante il corrente anno, onde evitare che, ad avvenuta approvazione del bilancio preventivo, l'approvazione e la realizzazione del programma delle predette opere e attrezzature siano poi discusse e decise dalla Giunta all'insaputa del Consiglio.

Chiede, infine, chi siano í membri della Commissione per l'urbanistica.

Il Consigliere MANGANONI rileva che, se l'Assessore al Turismo rispondesse con precisione alle domande rivoltegli dai Consiglieri di minoranza, come fanno altri Assessori, la discussione sugli stanziamenti dei vari capitoli di spesa del bilancio dell'Assessorato al Turismo sarebbe molto più breve.

Ritiene che l'Assessore Balestri dovrebbe fornire: precisi chiarimenti in merito alla destinazione dei fondi del capitolo in esame, elencando le opere e gli impianti sportivi che intende finanziare durante il corrente anno, con i relativi importi di spesa approssimativi.

Fa presente che l'Assessore competente dovrebbe essere in grado di fornire questi dati, in quanto dovrebbe già fin d'ora sapere quali sono le opere che intende finanziare perché, altrimenti, si correrebbe il pericolo di non poter utilizzare, in tempo utile, i fondi in questione per mancanza dei progetti delle relative opere e della disponibilità dei terreni.

Illustra brevemente la situazione attuale degli impianti sportivi in Valle d'Asta e le necessità di costruirne dei nuovi in alcune località, in particolare nei Comuni di Villeneuve e di Chambave; rileva quindi la necessità di predisporre un programma per la costruzione di nuovi impianti sportivi in Valle d'Aosta.

Ritiene che, se la Giunta avesse già avuto delle chiare idee in questo settore, tale programma avrebbe già dovuto essere allegato al progetto di bilancio preventivo in esame e avrebbe dovuto essere illustrato oggi ai Consiglieri dall'Assessore al Turismo.

Osserva che, non fornendo queste precisazioni ai Consiglieri di minoranza, la Giunta dimostra di non avere ancora delle idee chiare per quanto riguarda l'utilizzazione dei rilevanti fondi stanziati al capitolo di cui si tratta.

L'Assessore BALESTRI dichiara che il programma degli impianti sportivi sarà sottoposto presto all'esame del Consiglio, non appena saranno perfezionati gli accordi con il CONI circa le attrezzature sportive da finanziare e da realizzare durante il corrente anno.

Rispondendo ad una domanda del Consigliere FILLIETROZ, dichiara inoltre che, nei casi in cui la Giunta lo riterrà opportuno, i fondi del capitolo di spesa in esame potranno anche essere destinati a finanziare le spese per l'acquisto, da parte dei Comuni, delle aree di terreno necessarie per la costruzione di attrezzature e impianti sportivi.

Osserva che, se i Comuni hanno già la disponibilità delle aree di terreni, è assai più facile e più celere provvedere al finanziamento e alla costruzione delle nuove opere e attrezzature sportive.

Il Consigliere CASETTA ripete all'Assessore Balestri la domanda di precisargli i nomi dei membri della Commissione per l'urbanistica, di cui si è trattato in precedenza.

Per quanto riguarda il capitolo di spesa in esame, dichiara di condividere i rilievi mossi dai Consiglieri Caveri e Manganoni circa le mancate risposte da parte dell'Assessore Balestri alle domande rivoltegli dai Consiglieri della minoranza.

L'Assessore BALESTRI comunica che fanno parte della Commissione per l'urbanistica, oltre all'Assessore al Turismo, l'Avv. Palmas, l'Architetto Prola, l'Architetto Chanoux, l'Ingegnere Benzo, Assessore all'Industria e Commercio, l'Ingegnere Luboz, l'Architetto Piccato, il Geometra Vesan e altre persone di cui ora non ricorda i nomi.

Il Consigliere CAVERI rileva che, anche per la composizione della Commissione in questione, la Giunta si è limitata al solito ristretto numero di persone già nominate quali membri di varie altre Commissioni, come se fossero elementi insostituibili.

Si dà atto che i capitoli n. 533 e n. 534 sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

SEZIONE V - AZIONE E INTERVENTO NEL CAMPO DELLE ABITAZIONI

CATEGORIA III - TRASFERIMENTI

Si dà atto che il capitolo n. 537 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

Allegato C alla legge regionale

PROSPETTO RIASSUNTIVO DELLE ENTRATE E DELLE SPESE PER L'ESERCIZIO 1967

Si dà atto che l'allegato C alla legge regionale è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

Allegato D alla legge regionale

SPESE OBBLIGATORIE E DI ORDINE ISCRITTE NELLO STATO DI PREVISIONE DELLA SPESA PER L'ESERCIZIO FINANZIARIO 1966 AD INTEGRAZIONE DELLE QUALI È AUTORIZZATO IL PRELIEVO DI SOMME DAL FONDO DI RISERVA PER LE SPESE OBBLIGATORIE E DI ORDINE, CON PROVVEDIMENTI DELLA GIUNTA REGIONALE

Si dà atto che l'allegato D alla legge regionale è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

Allegato E alla legge regionale

ELENCO DIMOSTRATIVO DELLA DESTINAZIONE DEL FONDO SPECIALE PER ONERI DERIVANTI DA PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI IN CORSO DI PERFEZIONAMENTO

Si dà atto che l'allegato E alla legge regionale è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.

Allegato F alla legge regionale

ELENCO DIMOSTRATIVO DELLA DESTINAZIONE DEL FONDO SPECIALE PER ONERI DERIVANTI DA PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI IN CORSO DI PERFEZIONAMENTO

Il Consigliere GERMANO chiede chiarimenti in merito allo stanziamento di lire 40 milioni del n. 5 dell'Allegato elenco in esame, concernente l'intervento della Regione per il finanziamento di spese relative a lavori di pubblica utilità da eseguire nella Città di Aosta.

L'Assessore BORDON dichiara che tale stanziamento è la prima annualità dei contributi pluriennali regionali da concedere per l'assunzione di un prestito bancario da parte del Comune di Aosta, con sconto dei contributi regionali per il finanziamento di spese relative a lavori di pubblica utilità.

Precisa che le quote annuali di ammortamento di detto mutuo ammonteranno a lire 40 milioni.

Fa presente che la concessione dei contributi regionali di cui si tratta va considerata nel quadro degli interventi finanziari regionali per il potenziamento delle infrastrutture di interesse turistico della Valle d'Aosta ed in particolare della Città dì Aosta, onde meglio adeguarlo alle nuove necessità create dall'apertura dei due trafori stradali alpini del Monte Bianco e del Gran San Bernardo.

Dichiara che potranno essere prese in esame anche altre analoghe domande di contributi regionali che pervenissero da parte di altri Comuni della Regione, in base ad una determinata gradualità ed a determinati criteri che il Consiglio riterrà opportuno di stabilire.

Il Consigliere MANGANONI chiede che siano precisate le opere che il Comune di Aosta intende finanziare con il prestito bancario da assumere mediante la concessione in sconto dei contributi pluriennali da concedere dalla Regione.

Rileva che allorquando, negli anni passati, la precedente Giunta proponeva la concessione di contributi straordinari al Comune di Aosta, la minoranza di allora era solita criticare aspramente detti interventi, accusando la Giunta di favorire la Città di Aosta nei confronti degli altri Comuni della Regione, mentre ora l'attuale minoranza consiliare, con maggiore senso di responsabilità e senza demagogia, riconosce che è giusto intervenire finanziariamente a favore della Città di Aosta per risolvere i gravi problemi creati dall'apertura dei trafori stradali alpini e che il Comune di Aosta non è finanziariamente in grado di risolvere da solo.

Riferendosi agli stanziamenti previsti ai punti 4, 6 e 7 dell'elenco allegato in esame, chiede, unitamente al Consigliere Fillietroz, chiarimenti in merito alla costruzione in Valle d'Aosta di un Ospedale Psichiatrico, di un Ospedale Geriatrico e di un Istituto Psico-Medico-Pedagogico, nonché in merito alle località scelte per la costruzione di dette opere, alla disponibilità delle necessarie aree di terreno, ai progetti dei lavori, alle spese previste per le opere stesse, al numero dei nuovi posti letto previsti, nonché alle presumibili date di inizio dei lavori.

Il Consigliere CAVERI fa presente che almeno 150 orfanelli valdostani sono ricoverati in Istituti situati fuori del territorio della Regione; ritiene, quindi, che, prima di pensare alle ingenti spese per la costruzione di tutti quegli impianti sportivi di cui ha testé parlato l'Assessore al Turismo, la Giunta avrebbe dovuto pensare alla costruzione di un Orfanotrofio regionale, nel quale poter assistere tutti questi orfanelli.

Propone, quindi, che nell'elenco Allegato F al bilancio in esame si aggiunga una nuova voce contemplante lo stanziamento di una certa somma quale primo fondo destinato alla costruzione di un Orfanotrofio regionale.

Il Consigliere SAVIOZ richiama l'attenzione del Consiglio sul problema riguardante la costruzione del nuovo edificio comunale di Cogne.

Dichiara di essere venuto a conoscenza che l'Amministrazione Comunale di Cogne ha inoltrato ai competenti uffici regionali, per la necessaria approvazione, il progetto del costruendo fabbricato comunale.

Ricorda che l'Assessorato al Turismo si era già occupato, tempo addietro, di questo problema, la cui soluzione era stata rinviata, da parte dell'Amministrazione Comunale, in seguito ai rilievi mossi dalle Autorità regionali sul progetto tecnico di detta opera.

Rileva che si tratta di un progetto tecnico che presenta numerose pecche, in ordine alla viabilità, alla paesaggistica ed alla funzionalità dei locali.

Illustra gli inconvenienti che deriverebbero dalla costruzione del progettato nuovo fabbricato comunale di Cogne sotto l'aspetto della viabilità e della tutela del paesaggio e raccomanda alla Giunta di riesaminare molto attentamente il problema di cui si tratta allo scopo di evitare delle soluzioni non soddisfacenti.

Il Consigliere GERMANO, riferendosi al previsto disegno di legge regionale concernente l'intervento finanziario pluriennale della Regione per l'attuazione di lavori di pubblica utilità nella Città di Aosta, rileva che il Centro-Sinistra non si è rivelato inadempiente solo a Roma, ma anche ad Aosta, perché non ha mantenuto fede al programma enunciato all'atto della formazione della Giunta di centro-sinistra presso il Comune di Aosta.

L'Assessore MAPPELLI in risposta ai chiarimenti richiesti dai Consiglieri Fillietroz, Manganoni e Caveri, dopo aver premesso che il Ministero della Sanità ha stanziato per la Valle d'Aosta la spesa di lire 1 miliardo e 200 milioni per la costruzione di un Gerontocomio e di un Istituto Psico-Medico-Pedagogico, precisa che il Gerontocomio avrà una capienza di circa 200 posti letto, mente la capienza dell'Istituto psico-medico-pedagogico sarà di poco inferiore.

Riferisce che, per la costruzione del Gerontocomio, il Presidente della Giunta sta per definire gli atti per l'acquisto dell'area di terreno, di proprietà Ours, situata in località Beauregard, a levante della Città di Aosta, area che risponde perfettamente ai requisiti tecnico-sanitari richiesti per la costruzione di tale opera ospedaliera.

Aggiunge che sono anche in corso trattative per l'acquisto di un'altra area di terreno, di proprietà Cheney, adiacente ai terreni di proprietà Ours, e che, se le trattative giungeranno a buon fine, la Regione potrà disporre nella località di Beauregard di un'area di terreno di circa 25 mila metri quadrati sulla quale sarà possibile costruire il Gerontocomio ed in un secondo tempo un Cronicario.

Per quanto riguarda la progettazione del Gerontocomio, comunica che si sta predisponendo il relativo bando di concorso pubblico.

In merito all'Istituto Psico-Medico-Pedagogico, fa presente che la Giunta, - dopo aver eseguito opportuni accertamenti sopralluogo insieme alla apposita Commissione nominata a tale scopo -, sta ora compiendo un approfondito esame per giungere alla scelta dell'area di terreno da acquistare.

Dichiara che anche questo problema sarà definito entro breve tempo, per cui sarà possibile bandire il concorso pubblico anche per la progettazione dell'Istituto Psico-Medico Pedagogico.

Circa il problema della costruzione di un Orfanotrofio regionale, comunica che la Giunta si è interessata di detto problema presso il Ministero dei Lavori Pubblici allo scopo di ottenere il finanziamento necessario per la costruzione di detta opera e informa di avere ricevuto assicurazioni in merito, per cui, non appena si sarà ottenuto il finanziamento, si provvederà per la soluzione di detto problema.

Per quanto riguarda, invece, la costruzione di un Ospedale Psichiatrico, dichiara che la Giunta non ha ancora provveduto alla ricerca di idonee aree di terreno disponibili, perché è necessario prima definire determinati particolari riguardanti il problema della costruzione di detto Ospedale.

Per quanto riguarda il problema della progettata nuova Casa Comunale di Cogne, riferisce circa la destinazione di determinati locali situati al piano terreno del nuovo fabbricato e circa la questione della viabilità; fa presente quindi che il progetto di questo fabbricato ha riscosso l'approvazione della popolazione di Cogne ed è stato approvato dai tecnici dei competenti uffici regionali e, all'unanimità, dal Consiglio Comunale di Cogne.

Aggiunge che il Comune di Cogne ha già trasmesso ai competenti uffici ministeriali il progetto del costruendo edificio di cui si tratta, allo scopo di ottenere il finanziamento previsto dalla legge Tupini.

Il Consigliere PEDRINI, dopo aver osservato che nel progetto di bilancio in esame sono stanziate rilevanti spese per l'esecuzione di opere di pubblica utilità nella Città di Aosta, dichiara che i Consiglieri del Gruppo liberale sono favorevoli all'approvazione di detti stanziamenti di fondi solo in considerazione delle necessità della Città di Aosta, ma non già in considerazione degli Amministratori del Comune di Aosta.

Osserva che al Comune di Aosta vi è una maggioranza di centro-sinistra costituita in un modo del tutto particolare, maggioranza che non comprende evidentemente i liberali ma che preferisce avere in seno alle varie Commissioni comunali gli amici comunisti in luogo dei liberali.

Il Consigliere FILLIETROZ chiede all'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale se il finanziamento di lire 1 miliardo e 200 milioni approvato dallo Stato per la costruzione di un Gerontocomio e di un Istituto Psico-Medico-Pedagogico sia immediatamente disponibile, oppure quando si prevede che sarà disponibile, se detto finanziamento consiste nella possibilità per la Regione di contrarre dei mutui agevolati per la costruzione di dette opere, nonché le presumibili date di inizio e di ultimazione dei lavori di costruzione delle opere stesse.

Il Consigliere MANGANONI rileva che il finanziamento statale di lire 1 miliardo e 200 milioni, a cui ha fatto testé cenno l'Assessore Mappelli, era già stato ottenuto dalla precedente Giunta.

Per quanto riguarda la località di Beauregard, di Aosta, scelta per la costruzione del Gerontocomio regionale, ritiene che detta località sia adatta in linea generale per la costruzione di un Ospedale del genere, anche se la zona di Beauregard è talvolta raggiunta dal fumo della Cogne.

Chiede quale sia la data di scadenza del bando di concorso pubblico per la progettazione di detto Ospedale e per quando sia previsto l'inizio dei lavori.

Dichiara di concordare con il Consigliere Caveri sulla necessità di costruire in Valle d'Aosta un Orfanotrofio regionale e osserva che occorre non solo sviluppare le attività turistiche, ma altresì risolvere i problemi sociali.

Afferma che, di fronte alla situazione testé descritta dal Consigliere Caveri, sia un dovere morale per gli Amministratori della Regione di pensare alla costruzione di un Orfanotrofio regionale.

Dichiara quindi di concordare sulla proposta di iscrivere nel bilancio preventivo un primo stanziamento di fondi per poter dare inizio alla realizzazione di questa opera di grande importanza sociale e provvedere almeno alle spese di progettazione e di acquisto dei terreni su cui dovrà sorgere detto Orfanotrofio.

Il Consigliere CAVERI chiede se la Giunta intenda procedere alla costruzione di un Gerontocomio oppure di un Istituto geriatrico.

L'Assessore MAPPELLI precisa che la Giunta ha in programma di costruire in un primo tempo un Gerontocomio e in un secondo tempo un Cronicario, se si potrà acquistare anche l'area di proprietà Cheney, adiacente alla proprietà Ours in località Beauregard.

In risposta ai chiarimenti richiesti dal Consigliere Fillietroz, riferisce circa i tempi di attuazione del programma di costruzione di opere sanitarie in Valle d'Aosta per il quale lo Stato ha concesso contributi annui pluriennali (6 anni) sulla spesa prevista di lire 1 miliardo e 200 milioni; precisa che al finanziamento di tale spesa si provvederà mediante l'accensione di mutui passivi agevolati.

Fa presente che, in seguito ad accertamenti eseguiti, risulta che la zona di Beauregard non viene raggiunta dal fumo degli stabilimenti della Società Nazionale Sogno.

Il Consigliere CAVERI rileva che l'Assessore Mappelli non ha risposto con precisione alla domanda fattagli, in quanto ha dichiarato che la Giunta intende provvedere prima alla costruzione di un Gerontocomio e in un secondo tempo alla costruzione di un Cronicario, mentre gli era stato chiesto di precisare se la Giunta avesse intenzione di procedere alla costruzione di un Gerontocomio oppure di un Istituto geriatrico.

Osserva che vi è differenza tra Gerontocomio e Cronicario, come pure tra Gerontocomio e Istituto geriatrico.

Chiede quindi che gli siano precisate le differenze esistenti tra questi vari Istituti di ricovero e cura o quali siano lo precise intenzioni della Giunta circa l'attuazione di tali opere.

Segue, in merito, una breve discussione alla quale partecipano il Presidente del Consiglio, MONTESANO, il Consigliere CAVERI e l'Assessore BALESTRI il quale, al termine della discussione, precisa che per Gerontocomio si intende un Istituto in cui si curano le malattie croniche della vecchiaia, mentre per Istituto geriatrico si intende un Istituto in cui si curano le malattie acute della vecchiaia.

Aggiunge che negli edifici ospedalieri che saranno costruiti in località Beauregard, di Aosta, troveranno sede un Gerontocomio ed un Istituto geriatrico.

Il Consigliere CAVERI dichiara di concordare sulle definizioni date dall'Assessore Balestri in merito agli Istituti ospedalieri di cui si tratta ed osserva che dette definizioni si avvicinano molto a quelle fattegli tempo addietro dal Prof. Ferruglia.

Osserva quindi che le dichiarazioni fatto dall'Assessore Mappelli non corrispondono alle dichiarazioni fatte dall'Assessore Balestri, in quanto il primo ha affermato che la Giunta intende costruire in regione Beauregard un Gerontocomio e un Cronicario, mentre il secondo ha dichiarato che si intende costruire un Gerontocomio e un Istituto geriatrico, situati entrambi negli stessi edifici ospedalieri.

Chiede, pertanto, che gli siano forniti ulteriori chiarimenti in merito.

L'Assessore MAPPELLI precisa che è intendimento della Giunta di costruire in un primo tempo in località Beauregard, di Aosta, un Istituto geriatrico, - come è chiaramente indicato nel bando di concorso per la progettazione di detta opera -, e di costruire in un secondo tempo un Cronicario se si riuscirà ad acquistare anche l'area di proprietà Cheney, adiacente alla proprietà Ours.

Il Consigliere CAVERI prende atto delle precisazioni fatto dall'Assessore Mappelli, rilevando però che tali precisazioni differiscono da quelle già fatte in precedenza, nonché dai chiarimenti forniti dall'Assessore Balestri.

Dichiara di non condividere la scelta dell'area di terreno fatta dalla Giunta stessa per la costruzione di dette opere ospedaliere.

Osserva, infatti, che un edificio ospedaliero della capienza di 200 letti situato nella piccola conca di Beauregard guasterebbe il paesaggio di quella deliziosa zona di vigneti.

Ritiene che sia molto meglio costruire opere ospedaliere più a levante, verso il territorio del Comune di St. Christophe, dove vi sono delle aree idonee più ampie sulle quali gli Istituti ospedalieri in questione troverebbero una migliore collocazione anche dal punto di vista paesaggistico.

Riferendosi al problema della costruzione di un Orfanotrofio regionale, dichiara di non condividere l'ottimismo manifestato dall'Assessore Mappelli circa le promesse di finanziamento per la costruzione di detta opera fatta dal competente Ministero; ribadisco, quindi, la sua proposta di iscrivere nel bilancio preventivo della Regione per l'anno finanziario in corso un primo stanziamento di fondi di 100 milioni di lire, da destinare alla realizzazione di detta opera.

Per quanto riguarda la costruzione di un edificio per il Municipio di Cogne, dichiara di condividere i rilievi testé fatti sul progettato edificio dal Consigliere Savioz, in ordine alla funzionalità dei locali, alla viabilità e al rispetto del paesaggio.

Aggiunge che, a suo avviso, il progetto di detto edificio non è accettabile dal lato estetico.

Invita, pertanto, la Giunta a non approvare il progetto di costruzione dell'edificio di cui si tratta per evitare che si costruisca un'opera per nulla intonata all'ambiente paesaggistico di Cogne.

Fa presente che la popolazione e le Amministrazioni Comunali di Cogne sono riuscite finora a difendere, come in poche altre località, le caratteristiche ambientali e paesaggistiche del loro Comune.

L'Assessore MAPPELLI dichiara di avere fiducia nelle promesse fatte dal Ministero dei Lavori Pubblici per quanto riguarda la concessione di contributi per la costruzione di un Orfanotrofio regionale.

Non ritiene, pertanto, che si debba iscrivere nel bilancio preventivo della Regione per il corrente anno finanziario un apposito stanziamento di fondi per dare inizio ai lavori per la realizzazione di detta opera, alla quale si provvederà non appena saranno concessi i richiesti contributi statali.

Il Consigliere MARCOZ fa presente che il Ministero dei Lavori Pubblici ha già concesso contributi nelle spese per la costruzione dell'Orfanotrofio femminile costruito a cura delle Suore di San Giuseppe nella zona collinare di Aosta.

Ritiene, pertanto, che ben difficilmente il citato Ministero concederà dei nuovi finanziamenti per la costruzione di un secondo Orfanotrofio in Valle d'Aosta.

Chiede, quindi, che la Giunta, se effettivamente intende risolvere anche questo problema, accolga la proposta di iscrivere nel bilancio preventivo per il corrente anno finanziario un primo stanziamento di fondi per la realizzazione di un Orfanotrofio regionale.

L'Assessore BORDON dichiara di condividere l'impostazione esposta dall'Assessore Mappelli per la soluzione del problema di cui si tratta.

Dichiara, inoltre, che la Giunta si riserva di esaminare la possibilità di provvedere all'acquisto dell'area di terreno necessaria per la costruzione di un Orfanotrofio regionale, utilizzando i fondi dello stanziamento previsto per l'acquisto di beni patrimoniali, al capitolo di spesa n. 112 del bilancio in esame.

Afferma che la Giunta intende risolvere anche questo problema.

Il Consigliere CAVERI ricorda che gli Assessori Balestri e Colombo, allorquando facevano parte della precedente Giunta, si erano dichiarati favorevoli alla costruzione di un Orfanotrofio regionale e al finanziamento delle relative spese con fondi regionali.

Chiede ai due predetti Assessori se siano tuttora dello stesso parere, oppure se siano ora favorevoli alla proposta dell'Assessore Mappelli.

L'Assessore BALESTRI, anche a nome dell'Assessore Colombo, dichiara che il problema della costruzione di un Orfanotrofio regionale merita di essere attentamente studiato.

Si dà atto che l'elenco Allegato F al disegno di legge regionale di cui si tratta è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.

Il Presidente, MONTESANO, dopo aver rilevato che il Consiglio ha ultimato la discussione dei singoli capitoli dello stato di previsione della parte ENTRATA e dello stato di previsione della parte SPESA del bilancio della Regione per l'anno 1967, dichiara chiusa la discussione generale ed invita i Consiglieri a fare le loro eventuali dichiarazioni di voto prima che si proceda all'esame e all'approvazione dei singoli articoli del disegno di legge concernente l'approvazione del bilancio stesso.

Il Consigliere FOSSON, a nome del Gruppo consiliare dell'Union Valdôtaine, fa le seguenti dichiarazioni:

"Rileviamo anzitutto che il progetto di bilancio che ci è stato presentato non tiene alcun conto delle indicazioni fornite dai primi studi sulla programmazione, né si collega, comunque, ad un qualsiasi piano settoriale. Questo l'abbiamo visto, attraverso tutta la discussione, perché abbiamo chiesto, su diversi punti, se c'era un piano e ci è stato risposto: "il piano è in approntamento, il programma lo faremo".

Ma, pur prescindendo dal suddetto rilievo, che non è poi quello di maggiore importanza, siamo molto più preoccupati per l'impostazione data al bilancio di previsione della Regione da parte della Giunta, impostazione che, nell'interesse presente e futuro della Regione, abbiamo cercato di fare correggere proprio attraverso tutta la discussione generale che è stata fatta in quest'aula, nella convinzione che sia necessario basare il bilancio stesso sulla revisione dell'attuale legge sul riparto fiscale, emanata nel 1955, così come auspicato dal Consiglio regionale con l'ordine del giorno votato all'unanimità in data 23 marzo 1966.

Infatti, esaminando il bilancio di previsione in discussione, è facile intuire come i veri ispiratori di questo bilancio siano gli organi ministeriali e non la Giunta regionale, poiché, con l'inserimento di una previsione di entrata di due miliardi di contributi statali speciali da concedere in base al terzo comma dell'articolo 12 dello Statuto regionale, si fa dipendere dalle direttive, dalle decisioni del potere centrale l'impostazione del bilancio regionale e della politica economica della Valle d'Aosta.

Vengono così ad aggravarsi gli effetti di un sistema che abbiamo sempre deplorato, poiché costringe gli amministratori regionali a rivolgersi continuamente al Governo Centrale per elemosinare quello che invece compete di diritto alla Regione. Infatti, se prima dovevamo ogni anno concordare con lo Stato la sola quota variabile del riparto fiscale, iscrivendo nel bilancio una nuova voce di entrata basata sui contributi previsti dal terzo comma dello articolo 12 dello Statuto, d'ora in poi saranno due le questioni finanziarie che noi dovremo concordare con lo Stato ogni anno.

Inoltre, la Giunta ha iscritto fra le entrate una previsione di proventi della quota fissa del riparto fiscale destituita di ogni seria possibilità di copertura, con l'evidente risultato di presentare al Consiglio un bilancio fittizio, come abbiamo più volte avuto occasione di ripetere nella discussione generale che abbiamo fatto in precedenza.

Non è, quindi, senza amarezza che, per le ragioni esposte, siamo costretti a votare contro questo bilancio, poiché riteniamo che la sua impostazione costituisca una seria compromissione per il raggiungimento di un equo e durevole riparto fiscale e, conseguentemente, di una effettiva autonomia finanziaria della Valle d'Aosta".

Il Consigliere PEDRINI, a nome del Gruppo consiliare del Partito Liberale, dichiara quanto segue:

"Non mi sono preparato per questo intervento, perché preferisco lasciare parlare liberamente il cuore e il cervello in un momento che, effettivamente, è costruttivo per la Valle d'Aosta; costruttivo sotto il profilo del lavoro fatto da questa Giunta regionale, con riferimento particolare al problema del Contingentamento di generi in esenzione fiscale.

Io non sono dell'avviso che il nuovo contingentamento sia un piatto di lenticchie; io sono dell'avviso che due miliardi all'anno fanno comodo. Sono perfettamente d'accordo nel dire che i due miliardi sono e debbono essere soltanto il principio di quello che giustamente ci compete; e siccome ho sentito dire, dai banchi della Giunta, che sono state avviate trattative per ottenere quanto ci compete e che si hanno delle fondate speranze in tale senso, io mi rimetto a quanto detto dalla Giunta e aspetto che queste promesse divengano una realtà.

Ho notato nel progetto di bilancio un aumento degli stanziamenti dell'Assessorato al Turismo e mi pare che non ci sia altro da aggiungere, se non richiamarmi alle mie precedenti dichiarazioni di voto fatte a nome dei Liberali, nelle quali noi chiedevamo appunto che il turismo venisse potenziato.

Mi pare che così è stato fatto anche per quanto riguarda i lavori pubblici e, finalmente, debbo dare atto a questa Giunta che, senza dimenticare Aosta, come ho già detto prima, né l'Alta Valle, i desideri della Bassa Valle sono stati in parte rispettati.

È evidente che questo bilancio non risponde a tutte le esigenze che noi abbiamo in pectore; questo per un motivo di bilancio e per un motivo politico.

Noi riteniamo di aver sempre fatto, in questo periodo, una opposizione costruttiva nei confronti di questo Governo regionale di Centro-sinistra, opposizione costruttiva che noi continueremo a fare, in quanto riteniamo sia dovere di noi Valdostani lasciarvi su quel banco almeno fino a che le promesse non saranno mantenute.

Ma sia chiaro che, se verranno a mancare quei presupposti che voi avete enunciato insediandovi al Governo regionale della Valle d'Aosta, sia chiaro che noi saremo i primi a farvi mancare questa opposizione costruttiva.

In considerazione della situazione del bilancio regionale, che non risponde in pieno alle nostre esigenze, sia sotto l'aspetto finanziario che sotto l'aspetto politico, noi dichiariamo di astenerci dalla votazione sul progetto di bilancio preventivo della Regione per l'anno 1967".

Il Consigliere GERMANO, a nome del gruppo consiliare del Partito Comunista, fa le seguenti dichiarazioni di voto:

"Perché votiamo contro questo progetto di bilancio? Votiamo contro questo bilancio perché poggia sulla sabbia, per non dire che è fasullo, perché poggia su due progetti di legge che non sono stati ancora formulati, in quanto le spese per queste due leggi non sono previste nel fondo globale del Tesoro, dove vi sono i finanziamenti per le leggi in previsione per il 1967; perché con questa impostazione, nella quale si fa largo uso del terzo comma dell'articolo 12 dello Statuto regionale, si perpetua quel sistema corruttore, al quale ho accennato in altri interventi e di cui parlava l'Onorevole Einaudi, quel sistema corruttore delle sovvenzioni che si danno o, perlomeno, si promettono agli amici o a quelli che gridano più forte e non si danno a quelli a cui spettano.

In terzo luogo, questo vostro metodo non risolve alcun problema autonomistico, come è già avvenuto per l'aumento dei contingenti, che non ha portato ad alcun passo in avanti, come dovrebbe essere secondo le vostre teorie, nel prefigurare la futura zona franca.

Così, anche nelle questioni finanziarie non avete accettato alcuna proposta nostra per preparare una equa ripartizione delle entrate erariali e per appoggiare le giuste richieste autonomistiche. Con il vostro modo di impostare il bilancio non favorite per nulla la soluzione del problema del riparto fiscale.

Voglio ricordarvi solo per un istante quanto è accaduto questa mattina in quest'aula consiliare. Quando voi avete avuto notizia che la discussione sul disegno di legge concernente l'aumento dei generi contingentati, su richiesta dei Parlamentari comunisti alla VI Commissione legislativa in seguito ad una dichiarazione anticostituzionale sulla zona franca fatta da un Parlamentare D.C., era stata rinviata in aula alla Camera dei Deputati, nonostante l'opposizione dei rappresentanti democristiani, quando voi avete avuto questa notizia eravate terrorizzati, parlavate di sabotaggio, di tradimento.

Io so che lo avete fatto per demagogia, ma sono certo che vi era anche dello sbigottimento. Eppure è una legge già approvata dal Senato e che, dopo la discussione in Commissione, ha solo da essere esaminata ed approvata dalla Camera dei Deputati.

Sappiamo che il tempo necessario per l'esame di simili leggi è di un'ora e mezza, quindi è una legge che ha già quasi fatto tutto il suo iter e noi speriamo che questa legge superi l'aula della Camera dei Deputati con l'aggiunta di nuove voci; ciò nonostante, voi stamattina eravate sbigottiti.

Ma ora, nel votare questo bilancio non siete più sbigottiti: eppure affinché questo bilancio possa avere efficacia dovranno essere formulati e presentati due disegni di legge, che non sono ancora formulati e che quindi non sono ancora stati presentati, per spese che non sono ancora finanziate sul bilancio dello Stato.

Si tratta perciò di due disegni di legge che dovranno ancora percorrere tutto l'iter parlamentare; però voi per questo non vi sbigottite.

Noi avevamo detto che sarebbe stato meglio proporre una sola legge, approvata all'unanimità da tutto il Consiglio, e avevamo proposto che una Delegazione unitaria, composta dai rappresentanti di tutte le forze politiche della Regione, si recasse a Roma ed impegnasse per la soluzione del problema del riparto fiscale le Segreterie Centrali dei vari Partiti. Ma voi non avete voluto accettare questa strada maestra per raggiungere un adempimento costituzionale e, pur sapendo che queste leggi non passeranno, vi date da fare al massimo per una di queste leggi, ancorata al terzo comma dell'articolo 12 dello Statuto, per impostare un bilancio elettorale che vi permetta di arrivare fino alle elezioni. Però, questo bilancio, che voi avete presentato, non conferma affatto una linea di intervento in campo economico, con un contenimento delle spese correnti tale da lasciare, come era auspicabile, ampio spazio di scelta per una politica di piano. Questo bilancio ignora la programmazione economica regionale.

Abbiamo sentito delle cose impressionanti nella discussione di questo bilancio: voci per 500 milioni, per 50 milioni senza una spiegazione. Voi commetterete in questo anno delle irregolarità amministrative grossissime; voi mangerete quello che c'è in cassa, come avete incominciato a fare; vi farete dare delle anticipazioni di cassa e molte cose che saranno in bilancio non le farete come la discussione ha dimostrato e, se i due miliardi dell'articolo 12 o i due miliardi di aumento delle quote fisse, o i due miliardi e 800 milioni dello quote variabili non arriveranno o non saranno proprio di tali entità, non importa; ci penseranno poi gli altri che verranno.

Questo non è un modo serio di amministrare da parte della D.C. e del Centro-sinistra.

I giornali di oggi riportavano la situazione del bilancio dello Stato. Il bilancio dello Stato, - dice "La Stampa" -, ha battuto tutti i record: il deficit dello Stato ha raggiunto i 1.164 miliardi, battendo tutti i record.

Solo se guardiamo a queste cifre, noi abbiamo la misura del danno che il Centro Sinistra arreca al corpo già non troppo robusto dello Stato italiano.

Se a questo deficit poi aggiungiamo i 5.000 miliardi di deficit degli Enti locali, allora noi abbiamo una idea della situazione della finanza locale e di come i vari problemi vengono impostati dal Centro-Sinistra non solo in campo locale, ma anche in campo nazionale.

È ormai noto a tutti che, in campo nazionale, il Centro-sinistra si trova attualmente in una situazione di crisi; basta aprire un qualunque giornale, di qualsiasi giorno, per rendersene conto. Passati i primi momenti di euforia, le varie forze politiche che compongono il Centro-sinistra su scala nazionale si sono scontrate sui problemi concreti e ne è derivata una situazione fatta essenzialmente di diffidenze, di divisioni, di continue verifiche. Infatti, un paio di giorni dopo la verifica su di un programma, già è ora di altre nuove verifiche perché qualcuno non è già più d'accordo sulla soluzione di questo o di quel problema.

È una situazione che si può definire di crisi permanente ed anche se tale crisi non sfocia o non è sfociata, per il momento, in una caduta del Governo, è chiaro per tutti, a destra e a sinistra, che le condizioni attuali del Centro-sinistra sono molto mutate rispetto a quelle che venivano indicate nel momento in cui tale formula governativa andava costituendosi su scala nazionale.

Ho voluto fare questa breve premessa su quello che si potrebbe definire lo stato di salute del Centro-sinistra, a livello nazionale, per concludere che la situazione di crisi del Centro-sinistra a livello locale si inquadra perfettamente nella crisi generale nazionale di questa formula.

Consentitemi di ricordarvi che, nella seduta del 25 maggio di questo Consiglio, l'Assessore socialista Colombo ebbe a dare un preciso significato alla scelta del Centro-sinistra che il PSI aveva compiuto in Valle d'Aosta.

Diceva, in quell'occasione, il compagno Colombo: "La partecipazione dei Socialisti alla nuova maggioranza ha il compito fondamentale di verificare la volontà politica della Democrazia Cristiana sulla soluzione dei problemi autonomistici regionali. Va da sé che, qualora dovessero riscontrarsi tentennamenti e ritardi nella attuazione di questi obiettivi, il Partito Socialista saprà trarne le logiche conseguenze".

"Il Consiglio prende atto", si legge ancora nel verbale della seduta del Consiglio dopo questa dichiarazione.

Anche noi ne abbiamo preso atto. Oggi, però, non si può non prendere atto anche che questi mesi di verifica della volontà politica della Democrazia Cristiana portano, secondo noi, ad una conclusione negativa e che ci sono stati, da parte della D.C., quei tentennamenti e quei ritardi nella soluzione dei problemi autonomistici che era stata indicata come la ragione per cui il Partito Socialista Valdostano si era deciso ad entrare in una Giunta Regionale insieme ai democristiani.

Giudizio negativo, dicevo, su questi mezzi di verifica, perché nessuno dei problemi autonomistici della Valle d'Aosta è stato risolto; ma direi di più, nessuno è stato impostato per arrivare ad una soluzione. Eppure, anche a Roma c'è un Governo di Centro-sinistra, per cui non dovrebbe esserci il pericolo di non comprendersi se da una parte e dall'altra c'è la volontà di realizzare quanto dovrebbe essere realizzato ormai da 19 anni e che, invece, non è stato realizzato per l'opposizione testarda, assurda e degna certo di miglior causa, da parte della Democrazia Cristiana.

Niente di fatto, niente di importante è stato realizzato in questi mesi di verifica; le rivendicazioni autonomistiche della Valle d'Aosta ci sono ancora tutte, sono ancora tutte da realizzare.

Prendiamo anche il programma enunciato in 10 punti da Bionaz e andiamo un po' a rileggere questi dieci punti:

1°) Trasferimento alla Valle dei residui beni patrimoniali dello Stato;

2°) Regime di zona franca ai sensi dell'articolo 14 dello Statuto, da attuarsi con presentazione di un disegno di legge da discutersi con procedura l'urgenza; in attesa dell'applicazione di tale legge si richiederanno al Governo due provvedimenti legislativi urgenti:

a) aumento dei quantitativi e delle voci dei contingenti;

b) revisione, in aumento, della quota delle imposte assegnate alla Regione sulla base del 75% delle entrate complessive (diceva Bionaz, e lo diceva con voce molto solenne, io lo sentivo attraverso gli altoparlanti);

3°) Nuova legislazione sulla Scuola tendente a definire lo stato giuridico degli insegnanti;

4°) Impegno del Governo di un intervento straordinario per dotare, mediante provvedimento legislativo, la Nazionale Cogne del finanziamento necessario (e qui si è parlato di 20 miliardi) ad assicurare la realizzazione del programma di ammodernamento proposto al Ministero delle partecipazioni statali dal Consiglio di Amministrazione della Società;

5°) Piano straordinario di opere pubbliche ed impegno del Governo al finanziamento di un piano straordinario dì opere che verrà presentato dalla Giunta regionale ai sensi dell'articolo 12 del nostro Statuto;

6°) Sollecita collaborazione con i Comuni ai fini di farli partecipare ai fondi messi dallo Stato a disposizione dei risanamenti dei bilanci comunali (si andava proprio molto, molto avanti);

7°) Istituzione dell'Ufficio del Piano, con il compito di impostare gli interventi programmatici sulla base delle indicazioni risultanti dagli studi in corso o da quelli che ancora si rendessero necessari (pensate che anche questo problema, che non costava niente perché era già in piedi, perché il lavoro era avviato, anche questo problema non è stato risolto. Hanno bloccato tutto, hanno fermato tutto. Hanno portato una legge e, appena il Presidente della Commissione di Coordinamento ha fatto "bah", si sono fermati, l'hanno riportata indietro);

8°) Definizione del problema riguardante l'organico del personale regionale (questo è stato fatto perché era già fatto);

9°) Approfondimento dei problemi attinenti tutti i settori economici operanti in Valle, al fine di elevarne il reddito, con particolare riguardo a quelli che interessano le categorie rurali, difesa del bilinguismo e delle tradizioni locali... (tralascio, tralascio il resto: la legge Borghi-Codignola...).

C'è poi un altro elemento che, credo, meriti un po' di attenzione ed è la stranezza, chiamiamola pure così, di un Centro-sinistra che si regge soltanto in virtù dell'appoggio del Partito Liberale, che è un Partito di destra; perlomeno questo si può dire e lo si è smentito più volte, ma le smentite non hanno il potere di mutare la realtà.

In quella stessa dichiarazione dell'Assessore socialista Colombo del 25 maggio scorso, si legge ancora: "La nuova maggioranza che stiamo per formare non potrà essere una maggioranza anticomunista e non sopravvivrà neppure un giorno nell'eventualità che la stessa dovesse essere condizionata dai Liberali. Ritengo doveroso smentire che la nuova maggioranza debba sorreggersi con il loro voto ed il loro beneplacito".

Queste sono state le dichiarazioni! Quali sono stati i fatti? Ebbene, i Liberali, in primo luogo, sono stati determinanti per l'insediamento della stessa Giunta. Lo ha detto anche il Presidente del Partito Liberale, Malagodi, e bisogna riconoscere che almeno questa volta egli non aveva torto.

Poi è venuta la nomina di Pedrini a Presidente della Società Autostrade Valdostane, poi lo stesso Pedrini è stato nominato, invece del compagno Manganoni, in una Commissione, mentre i Liberali ostentatamente abbandonavano l'aula, proprio per fare decidere dal Centro-sinistra (chiamiamolo così) puro. E ancora c'è la partecipazione di Pedrini alle riunioni pre-consiliari del Centro-sinistra e i diversi atteggiamenti sono culminati stasera nella seguente dichiarazione di Pedrini: "Noi riteniamo di lasciarvi su quel banco finché le promesse saranno mantenute. Quando riterremo, vi faremo scendere da quel banco".

Queste cose non sono io solo che le dico, le ha dette anche il compagno Colombo quando ha scritto, assieme ad altri compagni del Comitato Direttivo del suo Partito, quella lettera che non solo è stata pubblicata sul loro giornale, ma è stata inviata a tutti i compagni del Partito Socialista e nella quale si diceva: "La crisi della Giunta Regionale della Valle d'Aosta è fuori dalla linea congressuale nazionale del nostro Partito. Lo stesso compagno De Martino ha affermato che il risultato primo della politica di Centro-sinistra è stato quello di mettere ai margini il Partito Liberale. Una Giunta di Centro-sinistra alla Regione può invece reggersi solo con la benevola astensione dei Liberali; essi potranno impedirne il funzionamento ogni volta che vorranno. La cosiddetta scelta di Centro-sinistra alla Regione significherebbe, quindi, portare i Liberali ad una posizione di effettivo condizionamento della vita politica valdostana. F.to: Canale, Colombo, Luboz, Rolla, membri del Comitato".

I fatti che prevedeva Colombo nel dicembre del 1965 si sono puntualmente realizzati e gli hanno dato ragione; è proprio avvenuto così.

Sappiamo che da parte della D.C. si spera in defezioni, in cose che potrebbero far apparire non essenziale e non determinante l'appoggio del Partito Liberale; ma anche questo tentativo mi sembra che sia un'ulteriore conferma di quanto detto: cioè che il Partito Liberale è inserito, è parte integrante del Centro-sinistra valdostano.

Del resto, Pedrini si è di nuovo ripetuto dicendo: "Il Centro-sinistra che c'è al Comune di Aosta, no, quello non mi piace, perché là votano per i Comunisti nelle Commissioni. Questo è invece il Centro-sinistra che vogliamo noi, perché comando io".

Crediamo, quindi, che il Partito Socialista Unificato dovrebbe trarre da questi fatti le dovute conseguenze perché, altrimenti, si dovrebbe concludere che non soltanto non c'è più della buona fede, ma che vi è una crisi politica nel Centro-sinistra valdostano come in quello nazionale.

Per quanto riguarda direttamente la Valle d'Aosta, vi sono seri pericoli di deterioramento nello stesso campo della pura e semplice amministrazione, pericoli determinati, essenzialmente, dalla coscienza e dalla instabilità del Centro-sinistra. Cito, a questo proposito, i licenziamenti e le assunzioni nuove di personale alla Regione, l'aumento delle spese correnti, la corsa a benemerenze elettorali da parte dei vari Assessori.

Del resto, che ci sia questo stato di crisi lo dice anche il Partito Socialista Unificato che domenica, riunitosi come Comitato Direttivo, ha emesso un ordine del giorno del quale io, facendovi venia, leggo solo questo punto: "Invita i compagni impegnati nella Giunta Regionale, ai quali assicura l'incondizionato appoggio del Partito, a svolgere l'azione necessaria per vincere le resistenze che si delineano in certi ambienti delle forze politiche alleate, al fine di realizzare il programma concordato in sede locale".

Quindi, esiste questa situazione di crisi e, secondo me, esiste anche la soluzione a questo stato di incertezze e di precarietà: questa Giunta, che dovrebbe essere di Centro-sinistra, ma che non lo è perché l'appoggio del Partito Liberale le dà una svolta di destra, se ne vada e si indicano nuove elezioni. Se la popolazione valdostana dimostrerà di volere il Centro-sinistra, cosa che noi non crediamo, potrete lavorare in un'altra situazione, senza più timori di f.f. o di altre cose di questo tipo, sarete più seriamente impegnati e avrete il suffragio del voto popolare. Se, invece, l'elettorato valdostano sceglierà un'altra strada, non dovrete per questo dolervene, perché se vuole scegliere un'altra strada, fra alcuni mesi la potrà scegliere.

Secondo me, questa è la strada che sta davanti a voi e che, se guardaste con una certa obiettività, finireste con lo scegliere voi stessi. Queste sono le ragioni per cui votiamo contro il bilancio".

Monsieur le Conseiller CHAMONIN fait la déclaration suivante:

"Nous avons lu attentivement le projet de budget de la Région pour l'année 1967. Je ne cache pas que nous avons eu une certaine perplexité en voyant son montant et que j'attendais, je dois dire, avec curiosité, les explications de l'Assesseur Bordon sur cette somme inscrite aux Entrées.

Je dois dire que ses explications n'ont pas été totalement convaincantes, mais il est évident que vous ne risqueriez pas autant si vous n'aviez que des espoirs.

Il est donc probable que vous devez avoir des assurances formelles à ce sujet.

Nous pourrions donc nous limiter à nous en réjouir, mais quand même nous ne pouvons tranquillement accepter, sans quelque perplexité, ce budget tel qu'il nous a été proposé car, s'il est bien vrai qu'il est prévu qu'un nombre considérable de milliards rentrent dans les caisses de la Région, il est d'autant plus vrai qu'il n'est pas prévu qu'ils rentrent de la manière par laquelle ils devraient rentrer.

Plusieurs Conseillers ont dit que ce bilan n'a aucun fondement parce que certains milliards prévus ne trouvent pas place dans le bilan de prévision de l'Etat. Cette remarque est très juste, je dirai même fondamentale.

Elle était, d'ailleurs, aussi valable pour le bilan passé, et cela n'empêchera pas, si nous avons bien compris, de cadrer le bilan du 1966, même si les sommes qui y étaient indiquées n'étaient pas spécifiquement prévues dans le bilan de l'Etat de l'année dernière.

C'est évident qu'en Italie les plis du bilan de l'Etat sont comme les voies du Seigneur et probablement en quelque part, sur une voix bien établie, avec des fonds bien destinés, type additionnelle ECA qui encaisse 60 milliards et en distribue 19, ou l'additionnelle "Pro Alluvionati" ou la "Pro Calabria", qui en a encaissé 800 ou 900 et en a distribué 150 ou 200 -, sur une voix quelconque, - disais-je -, il y aura ces milliards dont nous avons besoin.

Mais je veux insister ici sur une chose que déjà j'ai eu occasion de dire dans une séance précédente et sur laquelle tous les Conseillers présents sont d'ailleurs d'accords et précisément il faut absolument établir, définitivement, d'une façon précise, bien claire, inéquivocable, quelles sont les entrées auxquelles a droit la Région. Il faut donc qu'au plus vite on passe à la révision de la loi 1955, de manière à éviter définitivement la tristement fameuse politique du robinet. A ce sujet, il aurait été préférable, à mon avis, que le Conseil eût pris en considération, avant l'examen du budget, la loi sur la répartition.

Il faut aussi se rappeler que, si c'est une erreur de ne pas demander, ce serait aussi une erreur lamentable que de ne pas demander fermement, avec autorité, je dirais même avec "prepotenza", ce qui nous est dû; car il ne faut pas oublier que nous demandons seulement et depuis vingt ans ce qui nous est dû, ce que seulement la cécité et la surdité politique, - si ce n'est la mauvaise foi de notre interlocuteur -, continue à nous nier.

Nous ne devons pas oublier que, si dialogue il doit y avoir avec le Centre, dans notre cas de minorité dans un Etat centralisateur, ce dialogue est fatalement contestation et ne doit pas se limiter à une contestation dialectique, d'opposition pour l'opposition, ou de servile acceptation, - ce qui serait stérile dans un cas et lamentable dans l'autre cas -, mais doit s'étendre et devenir, malgré le Centre, un instrument constructif, apte à satisfaire, dans le respect le plus complet du Statut, les aspirations du Peuple Valdôtain.

Nous avons un engagement précis de la Junte en tel sens et il faut la certitude que la Junte poussera ce problème à fond et fera tout son possible, jouera toutes ses cartes, se vaudra de tous les appuis politiques qu'elle peut vanter, pour arriver à la solution de ce problème.

Dans ce sens et seulement dans ce sens est le vote favorable que je donne aujourd'hui. Mais qu'il soit bien clair que mon vote favorable à l'approbation du budget ne signifie absolument pas ma cooptation dans la majorité, mais qu'il veut simplement exprimer la volonté de donner la possibilité et le temps à la majorité de réaliser ces promesses et vérifier, une fois pour toutes et définitivement, la volonté du Gouvernement central dans ses rapports avec la Vallée.

Evidemment, la Junte doit se sentir moralement tenue à présenter ses démissions si les promesses d'ordre économique qu'elle implicitement, au nom des Partis qu'elle représente, c'est-à-dire au nom même du Gouvernement fait aujourd'hui au Peuple Valdôtain en présentant ce budget ne sont pas maintenues. Si cela ne devait pas se vérifier, évidemment le Peuple Valdôtain saurait certainement en tirer les conclusions et agir en conséquence".

Monsieur le Conseiller ALBANEY déclare ce qui suit:

"Monsieur le Président, ma déclaration de vote sera tout-à-fait courte. Je ne peux qu'être d'accord sur la grande partie de la déclaration de vote du Conseiller Chamonin, surtout pour ce qui concerne l'action qui doit être faite de la part du Gouvernement régional en face du Gouvernement central.

Le budget qui nous vient présenté est, en effet, courageux et c'est pour cela que la Junte devra faire d'innombrables efforts pour obtenir ces quelques milliards mis en budget.

Je pense, en tous cas, que, si le Gouvernement central sera insensible à nos problèmes, je serai le premier à dénoncer cet état d'insensibilité de la part du Gouvernement central.

Pour ces raisons que je viens de vous dire, je donnerai mon vote favorable à ce budget de prévision de l'année 1967, comme j'ai donné mon vote favorable au budget de prévision de l'année 1966".

Il Consigliere BERTHET, a nome del gruppo consiliare della Democrazia Cristiana, dichiara quanto segue:

"Essendo questo bilancio il frutto e l'espressione di uno sforzo considerevole, onesto ed encomiabile da parte della Giunta di Centro-sinistra, noi voteremo a favore, anche perché c'è un impegno morale dei Partiti di Centro-sinistra e siamo convinti che la sua attuazione darà ai Valdostani quanto la Giunta passata non ha saputo dare".

Il Presidente, MONTESANO, dopo aver accertato che nessun altro Consigliere intende prendere la parola per fare dichiarazione di voto, invita il Consiglio a procedere all'esame e all'approvazione, per alzata di mano, dei singoli articoli del disegno di legge concernente l'approvazione del bilancio stesso.

Articoli dal n. 1 al n. 12 compresi

Si dà atto che gli articoli dal n. 1 al n. 12 compresi del disegno di legge sono singolarmente approvati dal Consiglio con voti favorevoli diciotto e voti contrari quindici (Consiglieri presenti: trentacinque; Consiglieri votanti: trentatré; astenutisi dalla votazione i Consiglieri Cusumano e Pedrini).

Articolo 13

L'Assessore BORDON propone di depennare le seguenti parole nella parte finale dell'articolo 13 del disegno di legge in esame: "secondo le modalità ed i criteri previsti dalla sopracitata legge regionale".

Osserva, in proposito, che non vi è alcuna legge regionale regolante la materia prevista nel testo dell'articolo stesso,

Propone, inoltre, che la parte finale dell'articolo di cui si tratta ("spesa da approvare e liquidare dalla Giunta") sia così completata: "spesa da approvare e da liquidare con deliberazione della Giunta Regionale".

Si dà atto che l'articolo 13 è approvato dal Consiglio con voti favorevoli diciotto e voti contrari quindici (Consiglieri presenti: trentacinque; Consiglieri votanti: trentatré; Consiglieri astenutisi dalla votazione: Cusumano e Pedrini).

Articoli dal n. 14 al n. 28 compresi

Si dà atto che gli articoli dal n. 14 al n. 28 compresi sono approvati dal Consiglio con voti favorevoli diciotto e voti contrari quindici (Consiglieri presenti: trentacinque; Consiglieri votanti: trentatré; astenutisi dalla votazione i Consiglieri Cusumano e Pedrini).

Si dà atto che i ventotto articoli del disegno di legge regionale concernente l'approvazione del bilancio di previsione della Regione Autonoma della Valle d'Aosta per l'anno finanziario 1967 ed i relativi allegati A-B-C-D-E-F, sono approvati dal Consiglio con trentaquattro separate votazioni per alzata di mano e con voti favorevoli diciotto e voti contrari quindici (Consiglieri presenti: trentacinque; votanti: trentatre; astenutisi dalla votazione i Consiglieri Signori Cusumano e Pedrini).

Il Presidente, MONTESANO, dopo aver accertato e dichiarato che il Consiglio, con precedenti separate votazioni per alzata di mano, ha approvato i singoli articoli del disegno di legge di approvazione del bilancio preventivo in esame e i relativi allegati A-B-C-D-E- F, invita il Consiglio a votare, a scrutinio segreto, per l'approvazione del sotto riportato disegno di legge regionale, nel suo complesso e dei relativi allegati.

Procedutosi alla votazione finale, a scrutinio segreto, ed allo spoglio dei voti, con l'assistenza degli scrutatori Consiglieri Signori Albaney, Casetta e Manganone, il Presidente, Montesano accerta e comunica i seguenti risultati della votazione:

- Consiglieri presenti: trentacinque;

- Consiglieri votanti: trentatré;

- Voti favorevoli: diciotto;

- Voti contrari: quindici;

- Astenutisi dalla votazione i Consiglieri Signori Cusumano e Pedrini.

Il Presidente, MONTESANO, in base all'esito della votazione, dichiara che il Consiglio ha approvato la sottoriportata legge regionale, - con i relativi allegati -, concernente l'approvazione del bilancio di previsione della Regione Valle d'Aosta per l'anno finanziario 1967:

(OMISSIS: segue disegno di legge regionale n. 1, costituito di ventotto articoli e dei relativi allegati A - B - C - D - E - F).

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