Objet du Conseil n. 454 du 5 octobre 1979 - Verbale
OGGETTO N. 454/79 - Espropriazione di un'area sita in Aosta, Viale Conte Crotti, angolo Via Saint-Martin-de-Corléans, da destinare a verde attrezzato. (Interpellanza dei Consiglieri Bajocco e Mafrica)
Interpellanza
Da ormai numerosi anni l'Amministrazione comunale di Aosta ha dato inizio alla pratica per l'esproprio di un'area sita all'angolo tra Via Saint-Martin de Corléans e Viale Conte Crotti, da destinare a verde attrezzato.
La delibera del Consiglio comunale risale infatti al gennaio '76 ed è del luglio '76 la richiesta di emissione del Decreto di Pubblica Utilità da parte del Presidente della Giunta regionale.
L'ultimo atto a conoscenza dei sottoscritti Consiglieri è la delibera della Giunta municipale del gennaio '77 con cui veniva respinta una "osservazione" da parte di una ditta interessata all'esproprio, delibera inviata al Presidente della Giunta nel febbraio '77.
Poiché a partire da quella data nulla si è più saputo, in considerazione dell'utilità sociale di un'area attrezzata a verde in una zona adiacente ad un esteso quartiere popolare, i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
il Presidente della Giunta per conoscere le ragioni di un così rilevante e, a loro giudizio, inammissibile ritardo nell'emissione del decreto di Pubblica Utilità.
Aosta, 21 settembre 1979
F.ti: Igino Bajocco - Demetrio Mafrica
Faval (U.V.) - La parola al Consigliere Bajocco.
Bajocco (P.C.I.) - L'opera in questione riguarda un grande territorio della città di Aosta, riguarda il secondo circolo di circoscrizione e il terzo circolo di circoscrizione della città di Aosta, riguarda tutta la zona del Quartiere Cogne e va fino a Saint-Martin-de-Corléans, l'unica zona dove si potrebbero, così, vedere gli anziani, dove si potrebbero vedere i giovani a riposare e a giocare, è l'unica area in quel territorio...è quella famosa area, dico "famosa" perché è una pratica molto vecchia che riguarda Viale Conte Crotti, angolo Via Saint-Martin-De-Corléans.
Stamattina un Consigliere regionale, come qualcun altro, diceva che la legge degli espropri è una legge discriminatoria; è vero, forse sarà discriminatoria quando vi si vedono percorrere dei bambini e degli anziani, non è più discriminatoria quando vi sono delle speculazioni dove si vede in certi piccoli fazzoletti costruire dei palazzoni per gli interessi di Tizio e di Caio! La pratica in questione risale al 1975. Quando l'Amministrazione comunale aveva iniziato la pratica di esproprio in quell'area, ha fatto tutto un suo percorso, dove direttamente anche il Comitato di Quartiere di Viale Europa si è mosso per chiedere degli incontri con il Presidente della Giunta regionale: si sono verificati certi conti, a livello di Segretario particolare...non si è arrivati a quella soluzione. Nel mese di aprile di quest'anno c'è stato un sollecito da parte dell'Amministrazione comunale al Presidente della Giunta riguardo al problema. Nel mese di maggio...almeno se noi crediamo nei Consigli di circoscrizione, quegli organismi nati democraticamente...vi è stata una delibera dove vedono di impegnare la Giunta comunale e, a sua volta, il Presidente della Giunta, per arrivare all'esproprio di quell'area. Dal 1977 questa pratica si trova sul tavolo del Presidente della Giunta regionale e sappiamo molto bene che l'unico che possa firmare il decreto è il Presidente.
Penso che oggi il Presidente è ancora giovane; un domani anche lui, mi auguro, dal male che gli voglio, che abbia la fortuna di diventare vecchio e che possa avere la possibilità di avere un'area con una panchina per potersi sedere. Noi vediamo oggi quelle poche panchine che vi sono lungo la città di Aosta, lungo le vie di Aosta e vediamo che questi anziani sono seduti. L'unica zona, come dicevo prima, è quell'area lì, non ce ne sono altre nel territorio, un territorio che raggruppa 16 mila persone...non è che raggruppi 100 persone, ma raggruppa veramente 16 mila persone! Ecco, vorrei così sentire cosa dice il Presidente della Giunta regionale in proposito.
Faval (U.V.) - La parola al Presidente della Giunta.
Andrione (U.V.) - Non ho firmato e non intendo firmare quel decreto di esproprio, perché allo stato degli atti, salvo evidentemente che vi siano maggiori informazioni, dirò in che sede, non siamo d'accordo e non capiamo bene cosa sia avvenuto, quella non è un'area molto fortunata. Il Comune di Aosta ha concesso delle licenze edilizie nell'area Béteind che è accanto a questa, dall'altra parte della strada, e si sono trovati sotto dei megaliti di origine salassa, per cui quella licenza è stata annullata...spese da parte dell'Amministrazione regionale, acquisto di un'area verde che rimarrà verde, con passeggiata organizzata, eccetera, abbastanza importante. Soluzione trovata nel '75: altra licenza comunale da questa parte della strada confinante con questo terreno di proprietà Savoye, possibilità di costruire un vasto garage, solito pietrone sottostante, blocco dei lavori, due anni di trattative, causa in Tribunale, "mamma Regione" paga e si trova anche lì la quadra, quest'area vincolata obbligatoriamente a verde.
Adesso, scusatemi l'espressione, sono uno che ci tiene a certe antichità anche per permettere di visitare il pietrone...contemporaneamente, viene fuori una pratica di esproprio per verde in un'area accanto, non riusciamo a capire quale sia, si parla di coordinamento, di scoordinamento, quale sia il coordinamento fatto e quali siano le scelte in materia del Comune di Aosta; per cui, l'ho detto diverse volte, aspettiamo la variante del piano regolatore nella speranza che non ci siano varianti in corso.
Pollicini, dico come abbiamo fatto per tutti i Comuni: discuteremo con la Giunta comunale del Comune di Aosta le varie soluzioni, eccetera, e vedremo anche per quest'area, tanto più che la posizione di quest'area, vicinissima alla Maternità, di fronte, vicinissima alla Scuola Media Cerlogne di cui parlavamo, dall'altra parte della strada, ma di cui parlavamo adesso, potrebbe...adesso non lo so, dico solo potrebbe prestarsi a diverse e possibili utilizzazioni.
So che Bajocco ha una grossa passione perché è venuto a trovarmi, mi hai trovato no? Mi sei venuto a parlare di questo, hai forzato le porte in materia, ma non avviene niente, non si rompe niente che...aspettando che il piano regolatore di Aosta possa essere esaminato con una certa cura andando anche a vedere questi particolari.
Faval (U.V.) - La parola al Consigliere Bajocco.
Bajocco (P.C.I.) - Proprio per quanto ha affermato il Presidente della Giunta, che ha detto le due aree che sono attualmente così scavate sotto l'aspetto archeologico...dove lo chiamiamo il "monumento nazionale" nella zona dove ci sono...e mi auguro che quanto prima avvenga quanto lei ha accennato, perché veramente con questi tetti e con queste baracchette che ci sono nell'interno, non è che faccia piacere, quando uno percorre Via Saint-Martin-de-Corléans, vedere a destra e a sinistra queste cose qui...
Proprio per quanto veramente lei ha accennato, che vi erano due permessi edilizi e scavando al di sotto hanno trovato qualche cosa, ecco, proprio perché di fronte alla Maternità, nella famosa area in questione - è un'area che a suo tempo era un vecchio cimitero di Aosta quell'area lì - non vorrei, così, quando il Presidente dice che abbiamo una scuola media di fronte, che in questo momento si trova abbastanza satura la palestra, non funziona...qui davanti possiamo farci dei pensierini, ecco, non vorrei che il pensierino del Presidente della Giunta regionale fosse quello...perché vi sono molti che sono, così, appassionati, io non dico malati, ma sono appassionati di queste cose, e così ci fosse l'intenzione di arrivare a riscavare quell'area per poi rivedere, ecco, per quale ragione c'è un'insistenza proprio, cioè insistenza da parte del Quartiere di non arrivare a creare quei musei che sono dei Duomi di Milano e non si vede niente...veramente da soddisfare le esigenze della popolazione nella zona. Ecco, per questo che sono insoddisfatto veramente della risposta del Presidente.
Faval (U.V.) - Facciamo un altro strappo al Regolamento, l'ha fatto la signorina Viglino, lo facciamo anche per Mafrica. D'accordo, la parola al Consigliere Mafrica.
Mafrica (P.C.I.) - Non ho capito la logica del Presidente della Giunta, se me lo consente, me lo potrà spiegare anche in seguito. Si capisce innanzitutto una cosa: che il Comune di Aosta - dalle parole del Presidente della Giunta - è sotto tutela della Giunta regionale, per cui tutte le cose devono...vabbè, l'ha già detto stamattina...noi riteniamo che questa sia una concezione diciamo del reciproco rispetto tra istituzioni molto particolare; ci sembra che in questo caso si vada oltre, perché addirittura si blocca una piccola area che non credo nei grandi discorsi degli equilibri economico-sociali della Valle d'Aosta abbia avuto tutto questo rilievo. Prima osservazione.
Seconda osservazione che mi sembra ancora incomprensibile: si dice in sostanza che il Comune di Aosta abbia rilasciato delle licenze edilizie senza tener conto della necessità di verde e quindi blocchiamo quest'area verde. Ecco, se ancora a maggior ragione...
Andrione (U.V.) - ...è una superficie molto superiore a questa, se era possibile costruire...
Mafrica (P.C.I.) - Il modo più sicuro per preservare un'area è proprio quella di destinarla a verde, poi dopo in seguito si potrà anche vedere, non si capisce che tipo di condizioni particolari si pongano, come si riesca a danneggiare il futuro bloccando a verde un'area...ecco, questo proprio non riesco a capirlo. Quindi, su questa cosa attendiamo pure che la Regione verifichi con il Comune la questione del piano regolatore, ma non crediamo che si possa stare in questa situazione.
Faval (U.V.) - Punto n. 15 dell'ordine del giorno.