Objet du Conseil n. 86 du 6 août 1959 - Verbale
OGGETTO N. 86/59 - ESAME E DISCUSSIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE DELLA REGIONE PER L'ESERCIZIO FINANZIARIO 1° LUGLIO 1959 - 30 GIUGNO 1960 - (Continuazione).
Il Presidente, FILLIETROZ, invita il Consiglio a riprendere e continuare la discussione di carattere generale sul progetto di bilancio di previsione della Regione per l'esercizio finanziario 1° luglio 1959 -30 giugno 1960.
Il Consigliere TREVES premette che desidera dare atto alla Giunta, che si è insediata soltanto il 17 giugno scorso, della celerità, serietà e dell'alto senso di responsabilità con cui ha predisposto questo bilancio.
Rileva che la Giunta si è preoccupata di sanare la situazione che ha ereditato dalla precedente Amministrazione che, egli dice, ha avuto di mira, più che altro, obiettivi essenzialmente elettoralistici e non ha risolto alcun problema di fondo.
Ceci dit, Monsieur le Conseiller Trèves prie Monsieur le Président de la Junte et la Junte toute entière de vouloir bien examiner le problème concernant la catégorie la plus nécessiteuse et la plus méritoire, c'est-à-dire celle de nos paysans.
Il souligne la nécessité de mettre en chantier des ?uvres d'une certaine envergure, visant à changer la physionomie de l'agriculture valdôtaine et il cite quelques exemples (rendre arrosable la colline de Saint Vincent-Emarèse-Montjovet; résoudre le problème de la distribution rationnelle des eaux dans la zone de Verrayes et dans les Communes limitrophes; remettre en fonction le ru Marseiller, qui sert pour l'arrosage des terrains de Saint Denis et de Verrayes).
Il attire également l'attention de la Junte sur la nécessité d'étudier le problème relatif à l'exemption de l'impôt sur le bétail pour venir en aide aux campagnards.
Il soulève aussi la question de l'assistance aux vieillards nécessiteux qui actuellement ne touchent qu'une somme irrisoire de 2500 lires par mois, somme qui leur permet à peine de se procurer le pain.
Dans le secteur des travaux publics il relève que l'Administration doit s'intéresser d'urgence de la question de la viabilité de la ville d'Aoste et des autres centres de la Vallée, en vue surtout de la prochaine ouverture des tunnels du Mont Blanc et du Gran Saint Bernard.
Dans le but de résoudre ces problèmes il propose que l'emprunt de 1.300.000.000 soit porté à 1.500.000.000, en insérant la différence de 200 millions sur une voix de l'agriculture.
Il conclut en renouvelant ses éloges à la Junte pour avoir su préparer si rapidement ce budget.
Il Consigliere DUJANY premette che il progetto di bilancio di previsione in discussione non ha nulla di eccezionale, in quanto, come già è stato rilevato, ricalca l'impostazione dei bilanci di previsione degli esercizi finanziari precedenti.
Comunica di avere alcune osservazioni di carattere formale e sostanziale da formulare in ordine al progetto di bilancio in questione.
Lamenta che non siano state riportate, per un confronto, le cifre del conto consuntivo dell'esercizio finanziario 1-7-1957 - 30-6-1958 e che non sia stato allegato l'elenco dei residui passivi.
Per quanto riguarda la questione del mutuo, dichiara di essere alquanto perplesso sull'opportunità di contrarre un mutuo in questo momento, perché nessun programma di lavori pubblici è stato ancora predisposto dalla Giunta e quindi il provento del mutuo, qualora venisse contratto, rimarrebbe inutilizzato per molti mesi, in quanto, pur ammettendo che il programma di lavori venga portato nella prossima seduta, le opere non potranno essere appaltate prima della prossima primavera.
Rileva che da parte dell'opposizione, nel passato, era stata prospettata più volte l'opportunità che i progetti dei bilanci di previsione venissero sottoposti al vaglio di una Commissione prima di essere sottoposti all'esame del Consiglio, affinché il Consiglio potesse successivamente discuterli ed approvarli con piena cognizione di causa.
Osserva che si trattava di una proposta saggia, ma constata che l'attuale maggioranza agisce in modo diverso di quanto predicava allorquando era all'opposizione.
Il Consigliere BORDON premette che, dopo le tante promesse fatte dalla maggioranza consiliare, riteneva che la nuova Amministrazione avrebbe apportato una rivoluzione nella impostazione del bilancio di previsione della Regione ed avrebbe inoltre avanzato immediata proposta al Governo per la revisione del riparto fiscale.
Passando all'esame del progetto di bilancio di previsione, dichiara di essere rimasto profondamente deluso della impostazione data al bilancio, avendo constatato che il bilancio è stato essenzialmente impostato con criteri politici, anziché con criteri amministrativi.
Osserva che, se tale sarà in seguito la linea di condotta dell'attuale maggioranza, la situazione amministrativa, al termine dell'attuale Amministrazione, non potrà essere che disastrosa.
Constata che, nella parte entrata, salvo il capitolo in cui è iscritta la previsione di entrata di Lire 1.200 milioni quale provento del mutuo da contrarre, tutte le altre voci seguono l'impostazione dei bilanci degli esercizi precedenti.
Ritiene che sia un indizio non bene promettente il fatto che la Giunta attuale abbia, come suo primo provvedimento, assunto la decisione di proporre la stipulazione di un mutuo passivo asserendo che tale mutuo è indispensabile per sbloccare la situazione lasciata dalla precedente Amministrazione.
Rammenta che, nella seduta del 16 maggio 1958, il Consiglio ha approvato un programma di lavori per un ammontare di spesa di Lire 1.343 milioni ed osserva che è quindi cosa più che logica che opere iniziate dalla precedente Amministrazione siano ancora da finanziare in parte e da ultimare.
Osserva che la spesa necessaria per il finanziamento delle opere completive dei lavori suddetti non supera la cifra di Lire 250 milioni, alla quale può essere fatto fronte, egli afferma, con le normali disponibilità di bilancio.
Sottolinea, in proposito che, come già ricordato dal Consigliere Bondaz, le previsioni di entrata superano di 200 e più milioni quelle dello scorso anno.
Osserva che se la maggioranza ritiene che le disponibilità finanziarie non siano sufficienti per attuare il suo programma, essa dovrebbe richiedere al Governo la revisione del riparto fiscale il che corrisponderebbe, d'altra parte, ad uno dei punti del programma elettorale della maggioranza.
Dichiara che la minoranza sarà felicissima se la maggioranza riuscirà ad ottenere un aumento delle quote di riparto che, attualmente, assicurano alla Regione un provento di Lire 1.759 milioni, cifra che è di molto superiore ai 600-700 milioni annui che la Regione riscuoteva durante l'Amministrazione Caveri, i cui bilanci di previsione prevedevano una quota annua di riparto di Lire 1.800 milioni.
Dichiara che le somme a disposizione dell'Assessorato ai Lavori Pubblici ammontano, fra spese ordinarie e straordinarie, a 900 e più milioni con i quali si potrebbero anche finanziare i lavori iniziati dalla precedente Amministrazione.
Richiama l'attenzione del Consiglio sul fatto che, l'Assessorato dei Lavori Pubblici non soltanto non ha predisposto il famoso piano quadriennale che rivendicava quando sedeva sui banchi della opposizione, ma non ha neppure predisposto un programma annuale di lavori da finanziare con le disponibilità del bilancio di previsione dell'esercizio in corso.
Afferma che i motivi per i quali la maggioranza propone la stipulazione di un mutuo di 1.200 milioni non sono quelli addotti ma ben altri.
Osserva, infatti, che la maggioranza sa che le sue impostazioni politiche contrarie al Governo centrale produrranno, come naturale conseguenza, restrizione delle provvidenze statali (cantieri di lavoro, contributi sulla legge Tupini, ecc.) in Valle d'Aosta.
Conclude, dichiarando che la minoranza farà una opposizione recisa finché la maggioranza crederà di poter amministrare indebitando la Regione, perché al benessere dei Valdostani bisogna provvedere facendo non già dei debiti ma della sana amministrazione.
Il Consigliere PAGE, premesso che l'attuale Amministrazione si è insediata soltanto il 17 giugno u.s., cioè pochi giorni prima della chiusura dell'esercizio finanziario 1° luglio 1958 - 30 giugno 1959, rileva che la Giunta si è trovata di fronte ad un compito arduo, perché ha dovuto predisporre il progetto di bilancio di previsione dell'esercizio 1° luglio 1959 - 30 giugno 1960 in un periodo di tempo assai breve.
Dichiara che bene ha fatto la Giunta a proporre al Consiglio la stipulazione di un mutuo passivo, perché molti sono i problemi da risolvere, in particolare nel settore dell'agricoltura.
Ritiene che non si debba temere di stipulare mutui se i denari sono bene impiegati e servono a migliorare le condizioni di vita delle popolazioni di campagna.
Osserva che all'oggetto n. 5 dell'ordine del giorno è iscritta la proposta di prorogare per un anno la corresponsione al Comune di Saint Vincent del contributo straordinario di Lire 22.000.000, concesso la prima volta con deliberazione consiliare n. 70, del 17-5-1946.
Fa presente che dal 1946 a oggi la moneta ha subito una notevole svalutazione e che, quindi, detto contributo dovrebbe essere aumentato in relazione al valore che aveva nel 1946.
Accenna allo stabilimento della "Fons Salutis", di St. Vincent, ricordando che per la costruzione di tale stabilimento è già stata spesa la somma di Lire 220.000.000, alla quale occorrerà aggiungere ancora Lire 100.000.000 per completare l'opera.
Osserva che il Comune di St. Vincent, a costruzione ultimata, dovrà sostenere una forte spesa per attrezzare e arredare convenientemente il nuovo stabilimento.
Dichiara che i fondi spesi dalla Regione per la costruzione della "Fons Salutis" non debbono essere considerati come erogati totalmente a beneficio del Comune di St. Vincent, in quanto, se è vero che il Comune di St. Vincent trarrà un certo beneficio diretto dalla gestione della nuova "Fons Salutis", non bisogna dimenticare che il beneficio maggiore andrà a favore di tutti i Comuni della Valle d'Aosta, perché il funzionamento della "Fons Salutis" servirà di richiamo per i turisti che, affluendo numerosi in St. Vincent, e quindi al Casinò, contribuiranno a incrementare il provento che la Regione ricava dal Casinò per il finanziamento di lavori di pubblica utilità da eseguire in Valle d'Aosta.
Lamenta che la strada che collega il Comune di St. Vincent al colle di Joux, strada che è stata iniziata dalla Resistenza, sia stata dimenticata sino ad oggi dalla Regione e propone che il mutuo già proposto in Lire 1.300.000.000 sia aumentato a Lire 1.500.000.000, anche per poter finanziare i lavori di completamento e di bitumatura di tale strada.
Rinnova l'invito alla Giunta di venire in aiuto alle popolazioni della campagna, con particolare riguardo alle zone ancora prive di strade, di scuole e di acque di irrigazione.
Il Consigliere PALMAS, premesso che oggetto della discussione è l'impostazione generale del bilancio di previsione della Regione, rileva che su tale argomento ha riferito l'Assessore alle Finanze, il quale ha illustrato al Consiglio il programma politico e finanziario della Giunta.
Rammenta che la Giunta si è insediata al governo della Regione soltanto verso la fine di giugno e, cioè, quando avrebbe già dovuto essere stato predisposto il bilancio di previsione.
Sottolinea che non sono quindi giuste le critiche circa una insufficienza dei programmi della nuova Giunta.
Chiarisce che se l'attuale programma non risponde alle aspettative di qualcuno è perché si tratta di un programma che deve ovviare ad una situazione di fatto contingente ed osserva che, se vi è qualche cosa da rilevare, è che bisogna considerare lo sforzo fatto dalla Giunta nel predisporre in così poco tempo un disegno politico-finanziario quale è quello che è stato sottoposto all'esame del Consiglio.
Dichiara di aderire allo spirito di detto disegno politico-finanziario che può riassumersi nel seguente concetto: la maggioranza assume l'Amministrazione della Regione con dei programmi fermi e precisi nell'animo e nel cervello.
Fa presente che occorre, quale primo atto, sottoporre una proposta che risponde ad una esigenza tecnico-giuridica, approvando subito un bilancio preventivo.
Afferma che bisogna prendere atto della situazione, che è quella che è e che non deve essere avventatamente criticata in quanto è ovvio che la vita dell'Amministrazione deve continuare e che ogni Amministrazione che succede alla precedente trova dei lavori iniziati che occorre portare a termine.
Auspica che tra quattro anni gli attuali Amministratori possano lasciare ai loro successori un programma denso di opere in corso, rilevando che ai successori incomberà l'impegno di portare a termine le opere che l'attuale Amministrazione avrà potuto iniziare ma non ultimare durante i suoi quattro anni di gestione.
Ritiene quindi più che logico che l'attuale Amministrazione abbia trovato in corso di esecuzione molte opere iniziate dalla precedente Amministrazione e per la ultimazione delle quali occorre provvedere a finanziamenti di spese.
Dichiara, però, che, se gli attuali Amministratori devono accettare l'eredità lasciata dai loro predecessori e portare a termine le opere pubbliche già iniziate, essi hanno altresì il dovere di realizzare i programmi di opere che si sono proposti di attuare.
Ritiene che, per conciliare le predette due esigenze, che sono entrambe legittime, bisogna anzitutto elaborare un programma, come già si è fatto, per condurre a termine quanto è in cantiere.
Questo, egli dice, è amministrare secondo buon senso e tenendo conto della necessità di una continuità di azione da parte della Amministrazione; osserva, quindi, che la minoranza non deve interpretare come una critica al suo operato lo stanziamento di fondi rilevanti per completare le opere già iniziate e non ultimate.
Dichiara che la situazione lasciata dalla passata Amministrazione è quella che è e che occorre un massiccio stanziamento per portare a termine le opere già iniziate e da ultimare con nuovi finanziamenti.
Afferma che ciò deve essere fatto anche se possono sussistere divergenze di giudizio sull'urgenza, o meno, della realizzazione di determinate opere.
Ritiene che si debba riconoscere il senso di responsabilità dimostrato dall'attuale Amministrazione, che si è subito preoccupata di completare le opere già programmate e deliberate dalla precedente Amministrazione, il che è da considerare una dimostrazione della serietà di questa Amministrazione che lascia ben pensare per l'avvenire e che ci fa sperare che, una volta attuato questo programma contingente, la Giunta elaborerà il programma della nuova Amministrazione, programma completo che appagherà molte aspettative nel vasto campo della vita economica, agricola, industriale e sociale della Valle d'Aosta.
Rileva che il Consiglio ha avuto oggi una eco di tali aspettative, nei confronti della nuova Amministrazione, nelle parole del Consigliere Trèves, il quale ha proposto che il mutuo contraendo sia stabilito in lire un miliardo e 500 milioni per assicurare all'Amministrazione una disponibilità maggiore di fondi necessari per realizzare i programmi futuri.
Osserva che bisogna dare una impostazione tecnica a tale maggiore entrata di Lire 300 milioni e formula, quindi, le seguenti proposte, nell'ipotesi che il Consiglio accolga la proposta del Consigliere Trèves:
Parte entrata:
Capitolo 38 - Completamento della dizione con l'aggiunta delle parole: "... e per il potenziamento agricolo, economico e sociale della Valle d'Aosta", con aumento della previsione di spesa da Lire 1.200.000.000 a Lire un miliardo e 500 milioni.
Parte uscita:
a) Titolo 1° - Spese ordinarie: capitolo 41 "Fondo di riserva per le spese impreviste per fare fronte a nuove e maggiori spese" - Aumento dello stanziamento da Lire 40 milioni a Lire 140 milioni, per poter sopperire alle spese della causa legale Babini-Regione-Schon ed a quelle per l'acquisto degli immobili sede della ex Colonia elioterapica e della Palestra ginnica di proprietà della G.I.L.
b ) Titolo 2° - Spese straordinarie (Assessorato alle Finanze - Spese generali) Istituzione del nuovo capitolo 125 bis "Spese per il potenziamento agricolo, economico e sociale della Valle" (alla previsione iniziale e globale di spesa, da precisarsi dalla Giunta, faranno seguito successive deliberazioni del Consiglio, tenendo presente che la voce del capitolo 125 bis concernerà gli Assessorati dell'Agricoltura e Foreste, della Sanità e Assistenza sociale ed anche, eventualmente, dell'Assessorato ai Lavori Pubblici).
Rammenta di aver sentito anche dire che le possibilità dell'Amministrazione sono in funzione della capacità degli Amministratori nonché in funzione della sintonia esistente fra il Governo centrale e l'Amministrazione regionale.
Osserva di aver già detto, in altra occasione, che il Consiglio regionale della Valle d'Aosta deve avere la sensibilità e la coscienza dello Stato democratico moderno, Stato di diritto.
Definisce medioevale il concetto secondo cui una Amministrazione pubblica non sia degna o non possa realizzare i suoi programmi soltanto perché non è politicamente dello stesso colore del Governo centrale.
Rileva che in uno Stato democratico moderno, le Amministrazioni pubbliche elette sono tutte uguali fra di loro e tutte hanno gli stessi poteri e le stesse dignità, in quanto non esistono Amministrazioni di prima categoria e Amministrazioni di seconda categoria; analogamente non esistono Deputati di prima categoria e Deputati di seconda categoria: esistono semplicemente i rappresentanti della Nazione italiana e tutti quanti sono uguali fra di loro.
Osserva che il concetto della necessità di adeguarsi ai desideri di colui che governa è un concetto che non è soltanto di oggi ma che vigeva già nel passato, perché è la storia del nostro Paese che è stata orientata verso tali concetti; ma è ora, - egli dice, - che il nostro Paese si risollevi, ripudiando una volta per sempre tali concetti.
Dichiara che costituisce grave offesa alla dignità del nostro Consiglio l'affermare che questo consesso non ha la possibilità di amministrare e di attuare il suo programma in quanto non si trova in totale sintonia politica con il Governo centrale.
Osserva che il Consiglio regionale deve credere nello Stato democratico di diritto e nel rispetto di tutti gli organi dello Stato, deve esercitare i poteri che gli vengono attribuiti dalla legge e che, pertanto, nell'esercizio di tali poteri, deve attuare quelle che sono le sue aspirazioni ed i suoi programmi politici.
Afferma che l'attuale Amministrazione, se continuerà con la serietà con cui ha cominciato, troverà sicuramente comprensione ed aiuto da parte del Governo nazionale, aiuto, però, che non va inteso nel senso di paternalismo, ma nel senso che si dà quello che si deve concedere, in quanto occorrono comprensione e adempimento dei doveri reciproci fra gli organi centrali e gli organi periferici.
L'Assessore MANGANONI premette che, durante i 13 anni in cui si trovava all'opposizione, non si è mai permesso di tacciare di incapacità gli Amministratori regionali come ha fatto oggi il Consigliere Bordon, che siede su banchi dell'opposizione da appena un mese e mezzo.
Dichiara che non scenderà sul terreno del Consigliere Bordon, ma che si limiterà a chiedergli se ritenga che la capacità sia un suo monopolio e ad osservare che se il Consigliere Bordon pensasse una cosa simile commetterebbe certamente un piccolo peccato di presunzione.
Circa l'allusione, fatta dal Consigliere Bordon, secondo cui la situazione dell'Amministrazione non potrà essere che disastrosa alla scadenza del mandato, fra quattro anni, dichiara di non essere così pessimista.
Osserva che, in fatto di criteri di buona amministrazione, avrà in seguito occasione di parlare allorchè tratterà della questione del campo di aviazione di Aosta.
In merito ai rilievi mossi sulla proposta di contrarre un mutuo passivo per finanziare opere pubbliche, rileva che, allorquando la precedente Giunta ebbe a proporre al Consiglio la stipulazione di un mutuo di lire un miliardo e mezzo, la minoranza non si oppose, ma concordò pienamente sulla proposta di stipulare un mutuo per il finanziamento di opere di pubblica utilità, dimostrando, in tal modo, di collaborare al buon funzionamento dell'Amministrazione regionale.
Rileva che il mutuo proposto oggi è pure destinato al finanziamento di opere di pubblica utilità, per cui coloro che nel passato già ebbero a proporre il precedente mutuo non possono oggi in coscienza non approvare la proposta odierna.
In merito al rilievo concernente la mancata presentazione di un programma generale di lavori pubblici, dichiara di limitarsi ad osservare che se l'attuale Amministrazione dovesse prendere in considerazione tutte le promesse di contributo o di lavori fatte ai Sindaci con una facilità estrema dall'ex Assessore Vesan, non basterebbe di certo il provento di Lire un miliardo e 500 milioni.
In merito all'appunto secondo il quale sulla somma mutuanda decorreranno per lungo tempo gli interessi che la Regione è tenuta a pagare, informa che non è detto che il mutuo debba essere stipulato dall'oggi al domani e che, anzi, l'Amministrazione regionale ha la possibilità di riscuotere le somme mutuate, con carico di interessi, mano a mano che ne avrà effettiva necessità.
Per quanto riguarda la proposta di sottoporre il progetto di bilancio di previsione al vaglio di una Commissione consiliare prima di sottoporlo al Consiglio, dichiara di non aver mai fatto una proposta del genere allorquando sedeva sui banchi dell'opposizione e che, comunque, non è stata nominata in passato alcuna Commissione consiliare a tale scopo.
Passando, quindi, a rispondere ai rilievi fatti dal Consigliere Vesan, rileva, per quanto riguarda i singoli importi delle opere da finanziare col mutuo, che alla data di oggi mancano meno dati ed elementi di quanto non ne mancassero un mese e mezzo fa, cioè, il 17 giugno, data di insediamento dell'attuale Amministrazione.
Osserva che in un mese e mezzo non è possibile preparare tutti gli elementi tecnici e contabili per un piano generale di opere pubbliche che non sono stati preparati durante i passati quattro anni dalla precedente Amministrazione.
Fa presente che, per quanto concerne i lavori pubblici, la situazione trovata dalla nuova Amministrazione all'atto del suo insediamento non era effettivamente facile né chiara e questo non certamente per colpa del nuovo Assessore dei Lavori Pubblici, il quale si è trovato nella situazione e nella necessità di dover provvedere per la ultimazione di numerose opere già iniziate durante la passata Amministrazione e per il finanziamento delle spese ancora da approvare per il completamento di tali opere.
Accenna al Palazzo della Regione, all'Istituto Tecnico e Scuola di Avviamento, al Campo di aviazione di Aosta e a lavori stradali vari da ultimare.
Accenna anche alla spesa per l'acquisto dello Stabilimento idro-termale di Pré St. Didier, ricordando che il precedente Consiglio, nella seduta del 21 marzo 1959, aveva approvato l'acquisto, in via di massima, delegando alla Giunta l'adozione di provvedimenti deliberativi di esecuzione per l'approvazione ed il finanziamento della spesa di circa Lire 30 milioni su apposito istituendo stanziamento del bilancio del prossimo esercizio finanziario e, cioè, sul bilancio del corrente esercizio finanziario.
Concorda sul principio e sulla necessità di una continuità di azione dell'Amministrazione ed assicura, in proposito, che è intendimento dell'attuale Amministrazione di portare a termine le opere pubbliche già iniziate e di finanziare le spese ancora occorrenti per il completamento delle opere stesse.
Cita poi i lavori di costruzione del nuovo stabilimento "Fons Salutis", di St. Vincent, ricordando che inizialmente era stata preventivata una spesa di Lire 90 milioni per il finanziamento di tale opera (Lire 30 milioni a carico dell'Amministrazione regionale, Lire 30 milioni a carico della Società SITAV e Lire 30 milioni a carico del Comune di St. Vincent).
Riferisce che, in base ad un successivo progetto, i lavori furono poi appaltati, invece, per un importo di spesa di Lire 180 milioni e che successivamente fu redatta una perizia suppletiva di nuovi lavori per Lire 42 milioni circa, di cui Lire 31 milioni sono ancora da finanziare sul bilancio del corrente esercizio finanziario.
Fa presente che occorreranno forse ancora altri 100 milioni per ultimare tale opera e che, per sapere esattamente qual'è la spesa ancora necessaria, per completare l'opera, sarà predisposta una perizia estimativa completa dei lavori già eseguiti e di quelli ancora da eseguire.
Osserva che un amministratore serio non dovrebbe appaltare un'opera, specialmente se importante, senza sapere prima a quanto ammonta la spesa totale per tale opera.
Passando quindi a parlare del Campo d'aviazione di Aosta, ricorda anzitutto che il progetto iniziale prevedeva una spesa di Lire 85 milioni per la costruzione di tale opera, che è stata inaugurata prima ancora di essere ultimata.
Fa presente che la spesa di Lire 85 milioni non rappresenta che una minima parte della spesa necessaria per la realizzazione dell'opera, poiché dalla perizia e computo estimativo predisposti dal tecnico direttore dei lavori incaricato a tuo tempo dall'ex Assessore Vesan, risulta che l'importo dell'opera ultimata ammonta complessivamente a Lire 357 milioni.
Precisa che, deducendo da tale cifra la somma di Lire 85 milioni già stanziata a suo tempo, rimangono 272 milioni di spesa che dovrà essere ancora finanziata dall'attuale Amministrazione.
Pone in rilievo che questo solo dovrebbe già essere un esempio sufficiente a fare ricredere coloro che non ritengono necessaria la stipulazione del mutuo proposto.
Circa il nuovo palazzo della Regione, in corso di costruzione, premette che a suo tempo furono stanziati 220 milioni per i lavori murari principali già appaltati.
Fa presente che i lavori furono appaltati senza che esistesse un progetto esecutivo definitivo dei lavori con relativo computo metrico estimativo e, quindi, senza che si sapesse a quanto sarebbe ammontata complessivamente la spesa per il completamento dell'opera.
Ricorda che i Consiglieri della sinistra si erano dichiarati contrari all'appalto del primo lotto dei lavori in base ad un semplice progetto di massima.
Comunica che il progettista e direttore dei lavori, Architetto Trompetto, ha ora redatto il preventivo della spesa totale, dal quale risulta che la spesa totale per l'attuazione del palazzo (escluso l'arredamento) ammonterà a circa Lire 681 milioni.
Fa presente che, deducendo da tale spesa i 220 milioni già stanziati e finanziati, rimane ancora una spesa di 461 milioni da finanziare.
Osserva che sommando le cifre ancora occorrenti per il completamento delle opere sopra citate, cioè lo stabilimento idrotermale di Pré St. Didier, la Fons Salutis di St. Vincent, il Campo d'aviazione di Aosta ed il nuovo Palazzo della Regione -, appare pienamente giustificata l'assunzione del mutuo proposto dalla Giunta.
Circa il rilievo fatto dal Consigliere Vesan e concernente la lamentata mancanza di elementi per la valutazione delle opere da finanziarsi col mutuo, dichiara che, in aggiunta a quanto già detto prima, intende portare a conoscenza del Consiglio alcuni esempi del modo di procedere del Consigliere Vesan allorquando era Assessore ai Lavori Pubblici.
Comunica di aver ricevuto dal direttore dei lavori della costruenda scuola della frazione Champoluc, del Comune di Ayas, la seguente lettera:
"Signor Assessore,
Prego la S. V. di voler benevolmente esaminare la presente, al fine di poter proseguire i lavori della scuola in oggetto indicata:
Con progetto di massima redatto dall'Architetto Trompetto di Biella, veniva stanziata dall'Amministrazione regionale una somma per la costruzione di detta scuola. In seguito a tale stanziamento vennero affidati i lavori, per le sole opere rustiche, all'Impresa Eugenio Chasseur; in seguito a tale mandato, in data 9 maggio, si procedeva alla consegna dei lavori all'Impresa esecutrice, come da copia di verbale inviato il 23 maggio 1959.
Nel verbale di consegna dei lavori l'Impresa faceva presente la mancanza di un progetto esecutivo, non essendo sufficiente quello di massima. Ciò premesso, ho sollecitato l'Architetto Trompetto per la consegna del progetto esecutivo e, pur avendomi l'Architetto stesso assicurato un pronto invio, in un ultimo incontro di mercoledì scorso, mi ha fatto presente che lo consegnerà solo quando il Sindaco di Ayas gli farà avere la relativa delibera di incarico.
Il Sindaco di Ayas, da me interpellato, mi ha detto essere impossibilitato il Comune di accollarsi la spesa di tale progetto.
Allo stato delle cose, dopo che l'Impresa ha eseguito gli scavi di sbancamento, ha sospeso i lavori e mi sollecita il progetto definitivo per proseguire".
Informa che, recatosi sul posto, ha constatalo che era stato eseguito lo sbancamento per la costruzione della scuola in base ad un progetto di massima e che l'Impresa appaltatrice non poteva continuare i lavori per mancanza del progetto esecutivo.
Riferisce che il Sindaco di Ayas, da lui interpellato, ha dichiarato di non saperne nulla e che nessun incarico era stato dato all'Architetto Trompetto dal Comune.
Precisa che nulla che riguardi tale questione è stato trovato fra i documenti agli atti dell'Assessorato ai Lavori Pubblici e che, d'altra parte, se fosse stata l'Amministrazione regionale ad affidare l'incarico della progettazione all'Architetto Trompetto, questi si sarebbe rivolto non già al Comune di Ayas, ma all'Amministrazione regionale.
Informa di avere, inoltre, constatato che gli scavi della costruenda scuola sono stati eseguiti su terreno di proprietà privata, e non già su terreno di proprietà del Comune o della Regione, e che nessun atto di trapasso della proprietà è stato stipulato a tutt'oggi.
Aggiunge che, secondo quanto gli è stato riferito, l'appalto dell'opera e l'esecuzione degli scavi avrebbero avuto luogo, caso strano, proprio alla vigilia delle elezioni.
Comunica che anche in Comune di Introd vi è una scuola che è stata costruita su terreno di proprietà privata e che non gli risulta che il Comune abbia deliberato l'acquisto del terreno su cui è stata costruita la scuola.
Fa presente, infine, che a Villeneuve si sta costruendo un asilo, appaltato e finanziato dalla Regione, sempre su terreno di proprietà privata.
Osserva che non è ammissibile che si costruiscano scuole ed asili su terreni non acquistati o che non siano di proprietà dei Comuni interessati o della Regione.
Accenna, quindi, alla questione della costruenda strada di circonvallazione del Breuil, informando che un giorno si è presentato al suo ufficio il Sindaco di Valtournanche, il quale gli ha riferito che erano stati iniziati i lavori per l'esecuzione di tale strada e che urgeva portarli a termine al più presto perché i terreni a monte del piano viabile sbancato franavano e che i proprietari dei terreni minacciavano di chiedere i danni aggiungendo che, a causa dei franamenti, era in pericolo anche la stabilità di una villa situata in tale zona.
Comunica che, recatosi sul posto, ha constatato che, dopo eseguito lo sbancamento, i lavori erano stati sospesi e che corrispondeva a verità che i terreni a monte del piano viabile franavano mettendo in pericolo la stabilità di una villa situata in tale zona e il cui proprietario pretendeva ora il pagamento dei danni.
Informa che, anche in questo caso, il Sindaco ha dichiarato che non ne sapeva nulla e precisa che, in seguito ad ulteriori informazioni assunte, aveva potuto accertare che i lavori di sbancamento erano stati eseguiti dal proprietario dell'albergo Cristallo d'intesa con l'Assessore Geom. Vesan.
Informa che detto proprietario, da lui interpellato, ha fatto presente di aver eseguito i lavori previa promessa verbale, - da parte dell'Assessore ai Lavori Pubblici, Geom. Vesan, - che i lavori sarebbero stati pagati dall'Amministrazione regionale per cui il proprietario stesso chiedeva quindi che la Regione gli pagasse la spesa già sostenuta, cioè Lire 4 milioni.
Informa che il detto proprietario gli esibì una lettera del seguente tenore a firma dell'Assessore ai Lavori Pubblici di allora, Vesan:
"In esito alla sua lettera del 13-3-1959, mi pregio confermarle che la costruzione della strada di accesso all'albergo Cristallo del Breuil è inserita riel programma dei lavori da attuarsi in Valle nel corrente anno 1959, programma che verrà discusso nella sessione primaverile prossima del Consiglio regionale".
Comunica di aver fatto presente al predetto proprietario della villa che l'opera non era stata compresa nel programma dei lavori approvati dal Consiglio nella sessione primaverile del 1959.
L'Assessore Manganoni informa, quindi, che, durante una visita attraverso i vari Comuni della Valle, ebbe occasione di visitare un certo cantiere di lavoro in cui trovò due soli operai che stavano tranquillamente fumando e nessun istruttore.
Fa presente che l'istruttore addetto a tale cantiere di lavoro aveva altresì l'incarico di istruttore in un altro cantiere di lavoro, il che significa che tale istruttore. per poter espletare i predetti due incarichi, avrebbe dovuto essere contemporaneamente sia in un cantiere che nell'altro.
Informa che, alcuni giorni dono, detto istruttore si presentò al suo ufficio e rassegnò le dimissioni da uno dei suoi due incarichi.
Riferisce di aver constatato l'assenza dell'istruttore anche in un altro cantiere di lavoro e di aver saputo che detto istruttore lavorava alla "Cogne" e, quindi, non poteva trovarsi nello stesso tempo presso la "Cogne" e presso il cantiere di lavoro, per cui fu da lui invitato a scegliere uno dei due lavori.
Accennando poi alla questione della strada Excenex-Planet, informa che, appena giunto sulla località, gli fu presentata una petizione sottoscritta da circa 200 abitanti di Excenex e villaggi, nella quale si lamentava che, nel costruire la strada Excenex-Planet, non fosse stato rispettato il tracciato stradale del progetto, poiché il tratto costruito ha una pendenza del 14%, con una curva di 90 gradi in direzione di un muraglione alto 5 metri.
Osserva che il concessionario della autocorriera, che fa servizio pubblico di trasporto di persone per Excenex, si è rifiutato di lasciare che l'autocorriera percorresse, durante il periodo invernale, tale tratto di strada, perché molto pericoloso.
Riferisce che gli Amministratori comunali di Aosta e di Gignod, da lui interpellati a tale riguardo, gli risposero che la variante al progetto era stata fatta a loro insaputa e che essi ritengono pienamente motivata la petizione degli abitanti di Excenex e Planet.
Osserva che questo significa che il problema del tratto di strada Excenex-Planet dovrà essere riesaminato e risolto secondo il progetto, il che significa fare nuove spese per rifare un tratto di strada che è stato male eseguito.
Riferisce poi che, sfogliando a caso fatture inerenti a forniture di materiale, ha riscontrato, con sua sorpresa, che una fattura dell'importo di Lire 228.000 concerneva "marmette di marmo verde alpi" destinate al cantiere di lavoro di Issogne per l'arginatura della Dora.
Accenna poi ad una lettera inviata dal Sindaco di Brusson al Presidente della Giunta con cui si segnalava che le acque del torrente Evançon defluivano dall'alveo in regione Volon allagando la piana circostante e recando gravi danni ai terreni agricoli.
Informa che, recatosi sul posto, constatò che causa del deviamento delle acque erano alcune gabbionate che si trovavano in mezzo al letto del torrente, ciò che lo sorprese non poco in quanto le gabbionate servono per evitare la fuoriuscita delle acque, e quindi, avrebbero dovuto essere collocate sugli argini e non già in mezzo al letto del torrente.
In merito alla costruzione dell'Istituto Tecnico, di Aosta, rammenta che il Consigliere Vesan, nel suo intervento del mattino, precisò che la parte di Fabbricato già costruita è più che sufficiente per ospitare gli studenti che frequentano l'Istituto Tecnico.
Rileva che gli studenti che frequentano attualmente l'Istituto Tecnico sono in numero limitato perché la sede attuale dell'Istituto ha una capienza insufficiente; dichiara di essere certo di interpretare il parere degli altri membri della Giunta nell'affermare che l'Istituto Tecnico e la Scuola di Avviamento non possono continuare a funzionare nella loro sede attuale perché antiquata e inadatta e che è urgente ed indispensabile portare a termine, entro breve tempo, i lavori di costruzione di tutto il fabbricato sede dell'Istituto Tecnico e della Scuola di Avviamento in base al progetto redatto ed approvato a suo tempo.
Circa il rilievo concernente la mancata presentazione di un piano generale di lavori pubblici, rammenta che per ben quattro anni l'opposizione ha sollecitato l'elaborazione di un tale piano, ma inutilmente; rileva che si vorrebbe, ora, da parte dell'opposizione di oggi, che tale piano sia fatto subito.
Assicura che la Giunta non lascerà passare molto tempo per sottoporre all'esame e all'approvazione del Consiglio un piano generale di lavori, ma rammenta che, per poter predisporre tale piano, occorre che i Sindaci dei Comuni della Valle d'Aosta comunichino all'Amministrazione regionale le necessità dei rispettivi Comuni.
Fa presente, in proposito, di avere già invitato con lettera circolare i Sindaci a trasmettere, con ogni possibile urgenza, all'Assessorato regionale ai Lavori Pubblici gli elenchi delle opere da attuare nei rispettivi Comuni, ma osserva che, se ciò fosse stato già fatto dal suo predecessore, durante i quattro anni dell'Amministrazione passata, i Sindaci avrebbero avuto il tempo di rispondere e forse il piano generale dei lavori sarebbe già stato approvato.
Rileva che l'opposizione lamenta che non sia stato sottoposto oggi all'approvazione del Consiglio un programma annuale di lavori pubblici da finanziare sul bilancio dell'esercizio in corso; osserva che è norma elementare di buona amministrazione di predisporre ed approvare il bilancio di previsione prima di predisporre ed approvare i programmi di lavori.
Fa presente che il programma di lavori sarà sottoposto all'approvazione del Consiglio nella prossima adunanza.
Rammenta, infine, che il Consigliere Trèves ha accennato ai vari problemi che devono essere affrontati e risolti nel campo dell'agricoltura, per migliorare le condizioni di vita dei nostri contadini (costruzione di strade, di canali irrigui, esenzione per l'imposta sul bestiame, ecc.).
Comunica, in proposito, che sarà preoccupazione della Giunta di venire incontro alle necessità dei contadini e ritiene che, per questo, la Giunta confida nella piena collaborazione di tutti i Consiglieri.
Il Presidente della Giunta, MARCOZ, dichiara quanto segue:
"Premetto che alla preparazione di questo bilancio hanno lavorato tutti i componenti della Giunta, il sottoscritto compreso, non concedendosi ore di ozio, tenendo lunghissime sedute di Giunta, pure continuando a sbrigare l'ordinaria Amministrazione che non è stata di poco conto; infatti, tra l'altro, abbiamo voluto ricevere tutti i rappresentanti dei Comuni della Valle, oltre che numerosi privati che, con un flusso continuo, sono venuti, pieni di ansia e di aspettativa.
Non pretendiamo che questo bilancio debba essere un monumento di sapienza giuridica, perché noi non crediamo di essere dei Quintino Sella, come taluno ha detto, poc'anzi, criticando tutto e tutti.
È doveroso, tuttavia, che di questo bilancio noi assumiamo la paternità, sia per la carica che ricopriamo, sia perché, come già detto, abbiamo partecipato alla sua elaborazione e ne abbiamo anche la responsabilità.
In effetti, quando un amministratore, sia pure con i capelli grigi, si sente dire "Tu devi iniziare la tua amministrazione contraendo un mutuo" non può certo provarne eccessivo piacere.
Si sa che questo comporta un certo qual margine di impopolarità ed io, naturalmente, come anche altri miei colleghi e collaboratori, ho cominciato in un primo tempo, a rimanere in forse.
Tuttavia, in determinati casi, ci si trova di fronte a delle situazioni in cui si tratta di avere o non avere il coraggio di assumere una decisione; nel presente caso, si doveva decidere se era meglio contrarre il mutuo o se era meglio andare avanti senza stipulare il mutuo.
La situazione che abbiamo trovato è quella che è; noi vorremmo invitare tutti ad usare un linguaggio sempre più temperante, perché una accusa attira un'altra accusa.
Quando ho lasciato la mia professione, che voi tutti conoscete, quasi mi illudevo di non sentire più delle aspre arringhe di accusa e delle abilissime arringhe di difesa: viceversa. mi accorgo che anche qui ci sono delle asperrime requisitorie, ci sono delle difese, ci sono delle accuse e controaccuse che, tuttavia buona cosa temperare e limitare. Penso io penso, anche se sono fatte a fin di bene, sarebbe quindi che non si debba accusare di incapacità e non si debba parlare di disastri quando i disastri, per la verità, non ci sono.
Ci possono essere delle impostazioni che si possono anche sottoscrivere e, per contro, si potrebbe discutere dell'ordine di graduazione e di urgenza dei lavori.
Ad esempio, parlando del nuovo palazzo della Regione qualcuno dice che non era da farsi ed altri, invece, dicono che era necessario e urgentissimo.
Io rispondo: sono i posteri che potranno dirlo.
Potreste avere avuto magari anche Voi una grande visione, se è vero che Aosta è destinata a diventare una piccola Losanna, con centomila abitanti, a non lunga scadenza, come è stato detto da uno svizzero, Troillet, e da un francese; in tale caso voi sareste stati lungimiranti e, quindi, non insultiamoci.
Noi abbiamo trovato, è vero, delle opere eseguite od iniziate senza dei progetti esecutivi, cioè in modo non del tutto regolare; ma si deve anche riconoscere che certe procedure sono complesse e richiedono molto tempo, mentre certi lavori possono essere urgenti.
Invece di lanciarci delle accuse, prendiamo atto di quello che vi è di buono e se vi è qualche cosa che non va, si vedrà di rimediare.
Dice il Consigliere Vesan che il mutuo lo proponiamo soprattutto per far vedere che la gestione della precedente Amministrazione si è risolta in un disastro.
Questo non è vero, Geom. Vesan; noi intendiamo stipulare il mutuo perché riteniamo, per altri seri motivi, che sia necessario di stipularlo e non per accusarvi di avere amministrato in modo disastroso, anche se ci sono state, effettivamente, delle irregolarità nella attuazione di vari lavori pubblici.
Parlando di riparto fiscale, sento l'amico Bondaz che dice (e lo credo): "Io ho fatto il possibile".
Però anche egli sottilmente ironizza quando ci dice: "Vi auguro che facciate delle grandi cose; starò comunque a vedere quello che riuscirete ad ottenere voi".
Avrei preferito che l'amico Bondaz, ricordandosi della sua dichiarazione programmatica di collaborazione, avesse detto: "Io mi auguro che otteniate un riparto fiscale maggiore e, se sarà necessario, darò anch'io il mio appoggio".
Io spero che questo sia il sentimento che vi è nel suo animo, perché non posso pensare che qui, in questa nostra Valle, dove abbiamo imparato insieme i primi elementi del latino e del greco sui banchi della Scuola, non ci possa essere una buona volta un po' di distensione, nel senso di collaborare veramente tutti insieme per il bene della nostra Regione.
Quindi, il mutuo che abbiamo proposto vediamolo così come è, e non già come un dispetto che noi Vi vogliamo fare.
È indubbio che non è cosa tanto popolare per una nuova Amministrazione incominciare la sua gestione stipulando un mutuo, anche se trattasi di un mutuo sano, perché bene impiegato, come ha ben osservato il Consigliere Page.
È stato qui rilevato che i mutui costano per interessi passivi.
Tuttavia credo che, ai giorni nostri, non ci si debba preoccupare eccessivamente del problema degli interessi perché, senza essere un Quintino Sella, basta seguire lo slittamento, lento ma continuo, del potere di acquisto di tutte le monete, tranne quelle poche privilegiate, per convincerci che l'interesse che si paga per il mutuo a lunga scadenza è abbondantemente superato dallo slittamento annuale della moneta. Ad esempio, calcolate cosa valeva dieci anni fa un milione e cosa vale oggi.
Inoltre, non vi abbiamo detto che il mutuo sarebbe stato contratto né fra un mese né fra due mesi; cercheremo di rinviarne la decorrenza (- e questo ha già formato oggetto di una lunga discussione in Giunta -) verso la fine dell'anno finanziario, perché intendiamo procedere alle spese con le normali disponibilità di cassa e rinviare il più possibile il graduale prelevamento delle somme da mutuare per limitare l'avere degli interessi passivi.
Ci avete detto: "Avreste dovuto subito predisporre un piano generale di lavori".
Per poter predisporre con una certa serietà un piano di insieme di lavori, abbiamo voluto sentire tutti i Sindaci circa le necessità di lavori pubblici nei rispettivi Comuni.
Dobbiamo anche preoccuparci di accertare quello che è già stato fatto in ogni singolo Comune, non importa da chi: se dallo Stato con i benefici della legge Tupini o di altre leggi speciali, o dal Consorzio dei Comuni valdostani del Bacino Imbrifero della Dora Baltea, o dalla Amministrazione regionale o dai Comuni stessi con i loro mezzi finanziari.
Se vogliamo sollevare le condizioni delle nostre popolazioni e agire con criteri di equità e giustizia, dobbiamo approvare un piano generale con graduazione dei lavori secondo l'effettiva loro urgenza e già partite e voi lo sapete, perché qui avete degli tenendo conto di tutti gli elementi.
Le lettere circolari indirizzate ai Sindaci sono uffici di informazione perfettissimi: le decisioni sono state appena prese e già tutta Aosta le viene a conoscere prima ancora che siano pubblicate all'albo pretorio dell'Amministrazione.
I Sindaci provvederanno a fare pervenire all'Amministrazione regionale le notizie e i dati che sono stati loro richiesti e che serviranno per la compilazione del piano generale dei lavori che sarà sottoposto all'esame del Consiglio, per la discussione e la approvazione.
Vi prego sin da oggi di dare tutta la vostra collaborazione ed i vostri suggerimenti per la buona redazione di tale piano di lavori di pubblica utilità, affinché non si senta più dire che vi sono ingiuste disparità di trattamento nei confronti dei vari Comuni.
Ci avete detto che abbiamo falsato delle cifre (relativamente alle spese ancora da finanziare con il mutuo per lavori iniziati e ancora da ultimare): ma le cifre che Vi abbiamo dato, vi prego di prenderne nota, sono esattamente quelle che ci sono state fornite dai competenti uffici della Ragioneria e della Segreteria.
Tali cifre sono precisamente quelle elencate alle pagine 8 e 9 della relazione al progetto di bilancio ed ammontano ad un miliardo e 205 milioni e non già a 200 e tanti milioni, di cui parla l'amico Vesan.
Voi avete costruito una bella nuova opera in St. Vincent, e l'ho detto anche all'Architetto Pestalozzi, superando però di cento e più milioni la spesa preventivata ed approvata.
Pensate quanto verrà a costare il palazzo della Regione, i cui lavori sono stati solo in parte appaltati e finanziati.
Riteniamo di essere stati più che cauti nel prevedere in cinquecento milioni la spesa ancora necessaria per il completamento dei lavori di costruzione del palazzo della Regione.
Pensate a quanto verrà a costare l'arredamento di questo palazzo e vi convincerete che non abbiamo falsato le cifre; così come non abbiamo bevuto benzina, perché quei cinquemila quintali (di cui si parla nei giornali) mancavano già nel 1958.
Quindi, ripeto, la cifra di lire un miliardo e 205 milioni, preventivata per il finanziamento delle spese elencate alle pagine 8 e 9 della relazione al progetto di bilancio, è non già falsata, ma vera e reale, perché fornita dagli uffici competenti dell'Amministrazione regionale.
Questa mattina vi ho annunciato che la disgraziata causa Babini-Regione-Schon, si era conclusa con la condanna della Regione al pagamento della somma di Lire 75 milioni per danni ed interessi e l'amico Bondaz l'ha confermato, precisando che, inizialmente, la cifra da pagare era di cento milioni con la sentenza della Corte d'Appello di Torino. Tale spesa deve essere pagata anche nel caso che ricorressimo in Cassazione, in quanto la sentenza è esecutoria e bisogna, pertanto, trovare subito i fondi.
Vi ho pure detto che un altro centinaio di milioni almeno occorrerà per l'acquisto degli stabili sede della palestra ginnica e della Scuola di Agricoltura (ex colonia elioterapica).
Si tratta di beni che non sono del demanio dello Stato, ma dell'Amministrazione della Gioventù Italiana che ci ha scritto, invitandoci ad acquistare tali immobili.
Noi abbiamo risposto invitando l'Amministrazione della G. I. a dirci quanto vuole, tenendo presente che la Regione ha eseguito rilevanti lavori di ripristino in detti stabili.
In sede di elaborazione della parte "Spese" del progetto di bilancio, gli Assessori avevano chiesto molto di più per i rispettivi Assessorati (in base alle riscontrate necessità in ogni campo), non dovendosi fermare il progresso nei vari settori e, particolarmente, nel campo dell'agricoltura, nel campo assistenziale e nel campo del lavoro.
Nell'Istituto regionale di Assistenza Materna ed Infantile ci sarebbero tante e tante cose da fare, perché aumentano il numero delle ricoverate e delle nascite.
Nel campo del lavoro si avverte la necessità di assicurare occupazione ad un sempre maggior numero di persone bisognose di trovare lavoro.
Purtroppo le previsioni di sve.sa dei vari Assessorati dovettero essere forzatamente contenute ed oggi sentiamo il Consigliere Trèves che ci propone altri 200 milioni per l'agricoltura. rilevando che vi sono ancora in Valle d'Aosta delle zone depresse, i cui abitanti attendono molto da noi.
So di non dire delle cose nuove per i vecchi Amministratori, perché essi sanno che effettivamente vi è una parte di popolazione che si trova in condizioni molto disagiate e, cioè, quella parte di popolazione e quelle famiglie che, abitando nelle zone di montagna, non hanno alcun componente del nucleo familiare che lavori nelle industrie.
Il Consigliere Trèves ci ha parlato di grandi opere da realizzare nel campo dell'agricoltura (strade, canali di irrigazione, eccetera) e, così pure, il Consigliere Page ha richiamato l'attenzione del Consiglio sulle necessità dei contadini.
Ultimamente, sono venuti da me dei contadini a sollecitare dei provvedimenti in favore della viticoltura (eliminazione della fillossera, ricostituzione di vigneti, creazione di poderi modello, ecc.) e tutti hanno grandi aspettative; questa è verità documentata.
In relazione alle richieste ora fatte dall'Assessore alle Finanze, dal Consigliere Trèves e dal Consigliere Page, propongo al Consiglio di aumentare da un miliardo e duecento milioni a un miliardo e cinquecento milioni l'importo del mutuo da stipularsi. Il Consiglio decida; ma non ritengo che la nostra Amministrazione si stia ponendo su una scia disastrosa stipulando questo mutuo, anche perché dobbiamo abituarci a guardare verso orizzonti più vasti.
Stiamo vivendo anni storici, con i due importanti trafori alpini del Monte Bianco e del Gran San Bernardo, i cui lavori marciano a tempo di primato, tanto da fare pensare che i due trafori saranno ultimati verso il 1961. Avremo, quindi, in Valle d'Aosta, con l'apertura al traffico dei due trafori stradali, una corrente enorme di turisti e, pertanto, dovremo in seguito stipulare altri mutui di importo ben superiore per risolvere importanti problemi che dovremo necessariamente affrontare nell'interesse della Valle d'Aosta.
State tranquilli, che non butteremo il denaro dalla finestra, perché siamo abituati alla parsimonia fino dalla nostra tenera età e, come amministriamo con parsimonia le nostre limitate sostanze private, così contiamo di amministrare quelle pubbliche".
Il Consigliere VESAN dichiara di volere rispondere alle accuse e alle insinuazioni fattegli dall'Assessore Manganoni, trovandosi pienamente in grado di rispondere del proprio operato quale ex Assessore ai Lavori Pubblici.
Si riserva, quindi, di confutare, una ad una, le accuse ed insinuazioni fatte a suo carico
a) Brusson - Arginatura del torrente in regione Vollon.
Il Consigliere Vesan contesta l'accusa di aver fatto collocare in mezzo all'alveo del torrente delle gabbionate che, anzichè contenere ed arginare le acque, ne avrebbero aumentato la fuoruscita verso i terreni circostanti.
Rivolge invito all'Assessore Manganoni di svolgere approfondita indagine per appurare come sono andate le cose, dichiarandosi, però, convinto che i lavori in questione siano stati eseguiti non già dall'Amministrazione regionale ma molto probabilmente, a cura dell'Ufficio del Genio Civile, come opere urgenti di pronto intervento.
b) Costruzione di opere pubbliche su terreni di proprietà privata.
Rammenta che, durante lo scorso quadriennio, l'Amministrazione regionale ha costruito oltre 40 edifici scolastici, di cui alcuni finanziati con il contributo dello Stato (legge Tupini) e gli altri a spese totali della Regione.
Osserva che incombe alle Amministrazioni comunali interessate di provvedere all'acquisto dei terreni sui quali sorgono gli edifici di interesse comunale ed informa che, effettivamente, nel passato sono stati i Comuni stessi ad acquistare i terreni; il che è più che logico, poiché le Scuole dovrebbero rimanere di proprietà dei Comuni e non già dell'Amministrazione regionale.
Cita, ad esempio, i Comuni di Torgnon e di Chambave, rilevando che i Sindaci di tali Comuni si sono fatti parte diligente per l'acquisto dei terreni sui quali sono stati costruiti gli edifici scolastici.
Circa l'edificio scolastico costruito nel Comune di Introd, comunica di ricordarsi benissimo che l'Amministrazione comunale di Introd ha adottato due deliberazioni relativamente all'acquisto del terreno su cui sorge l'edificio scolastico e di aver presente che le trattative con i proprietari si erano concluse con la firma di un compromesso di vendita del terreno sulla base di Lire 1500 al metro quadrato.
Aggiunge che il Comune aveva persino disposto di vendere un determinato lotto di piante per fare fronte alla spesa di acquisto del terreno.
c) Fattura relativa all'acquisto di "marmette in marmo verde" per l'arginatura della Dora, in Comune di Issogne.
Il Consigliere Vesan dichiara di non essere a conoscenza del fatto riferito dall'Assessore Manganoni ed osserva che, se corrisponde al vero, è comunque avvenuto a sua insaputa.
Invita l'Assessore Manganoni a svolgere indagini al fine di accertare come siano andate veramente le cose, rilevando che l'Assessore non ha la possibilità di seguire di persona lo svolgimento di tutte le piccole pratiche e di tutti i lavori.
d) Elementi per la valutazione delle opere.
Il Consigliere Vesan osserva che nell'adunanza del mattino gli è stato mosso l'appunto di avere lamentato la mancanza di dati ed elementi precisi per la valutazione delle opere pubbliche da finanziare sul bilancio preventivo in esame.
Riafferma la necessità che il Consiglio sia a conoscenza dei progetti delle opere pubbliche e dei computi estimativi dei lavori per poter pronunciarsi, con cognizione di causa, sulle proposte che gli sono state sottoposte per l'approvazione.
Accenna, in proposito, al nuovo stabilimento della "Fons Salutis", in St. Vincent, ricordando che il primo progetto, fatto allestire dal Comune, prevedeva una spesa di Lire 90 milioni.
Rileva che anche il secondo progetto, che prevede una spesa di 220 milioni, è stato predisposto ed approvato dall'Amministrazione comunale di St. Vincent e non già dall'Amministrazione regionale.
Fa presente che l'Amministrazione regionale si è interessata di tale progetto soltanto per la questione del finanziamento delle spese a suo carico, in quanto lo stabilimento Fons Salutis rimarrà di proprietà del Comune, a cui competerà gestirlo direttamente o di affidarne la gestione a terzi.
Osserva che nessun appunto può essere fatto all'ex Assessore dei Lavori Pubblici circa il progetto, perché le spese di costruzione dell'immobile dovevano essere contenute nei limiti dello stretto indispensabile compatibilmente con le finalità particolari dell'opera.
Rileva che bisogna precisare che cosa si intenda finanziare con la proposta maggiore spesa.
e) Campo di aviazione di Aosta.
Rileva che, sino ad ora, sono stati spesi circa 70 milioni per la costruzione del Campo di aviazione di Aosta, e dichiara di avere appreso con stupore che occorreranno ancora forse cento milioni per portare a termine i lavori.
Invita l'Assessore a fare predisporre la perizia tecnico-estimativa delle nuove opere ed a sottoporla all'esame del Consiglio, per i provvedimenti di sua competenza.
f) Nuovo Palazzo dell'Amministrazione regionale.
Il Consigliere Vesan rammenta che, secondo quanto riferito dall'Assessore Manganoni, l'Architetto Trompetto avrebbe predisposto il progetto esecutivo e il computo estimativo dell'opera che prevede in Lire 681 milioni circa la spesa complessiva per la costruzione del nuovo Palazzo della Regione.
Comunica che desidererebbe poter prendere visione di tali elementi di progetto e che, pure non avendo nulla da obiettare circa la maggiore spesa prevista, gradirebbe però sapere a quali opere si riferisca la maggiore spesa.
Ritiene che compete al Consiglio di decidere circa l'opportunità, o meno, dell'esecuzione delle opere da finanziare con la maggiore spesa.
g) Edificio scolastico della frazione Champoluc, in Comune di Ayas.
Informa che di tale costruenda scuola sono stati appaltati i lavori relativi alle sole opere murarie, per un importo di spesa di Lire 15 milioni, e che rimane da predisporre la perizia relativa alle opere di completamento e di finitura del fabbricato. Esclude che i lavori siano stati appaltati in base ad un semplice progetto di massima ed assicura che l'iniziativa per l'allestimento del progetto è stata assunta dall'Amministrazione comunale di Ayas, che ha presentato il progetto all'Assessorato dei Lavori Pubblici.
Rileva che i lavori finanziati ed eseguiti a cura della Regione sono sempre stati appaltati col solito sistema, in base a progetti con grafici, con computo estimativo e con capitolato di appalto.
Precisa che nel caso in discussione mancava soltanto il piano "quotato".
Ritiene che il progettista insista per avere l'incarico formale di allestire il progetto esecutivo unicamente perché nessuno vuole pagargli la parcella del primo progetto; infatti il Comune si rifiuta di pagare e l'Amministrazione regionale non può assumere a suo carico tale spesa, non avendo dato alcun incarico al tecnico progettista.
Per quanto riguarda l'acquisto del terreno su cui deve sorgere il costruendo fabbricato, conferma che la questione è di competenza esclusiva del Comune.
h) Strada di circonvallazione del Breuil.
Il Consigliere Vesan dichiara che l'Amministrazione regionale non ha mai autorizzato alcuno ad iniziare i lavori di costruzione della strada di circonvallazione del Breuil.
Precisa che si tratta di una iniziativa assunta dal proprietario dell'albergo Cristallo, il quale ha insistito ripetutamente per ottenere un contributo dalla Regione per il finanziamento delle spese per tali lavori.
Informa che fu risposto al proprietario dell'albergo Cristallo che nessun contributo poteva essere concesso prima che l'opera fosse stata inserita in un programma di lavori di pubblica utilità finanziati dalla Regione.
Precisa che fu, quindi, comunicato al Comune di Valtournanche ed al predetto proprietario che l'opera in questione sarebbe stata inclusa in un prossimo programma di lavori pubblici.
Ribadisce che i lavori sono stati eseguiti a cura del proprietario dell'albergo Cristallo e che allo stesso incombono le eventuali responsabilità, derivanti dal franamento dei terreni.
i) Cantieri di lavoro.
Il Consigliere Vesan rileva che, secondo quanto detto dall'Assessore Manganoni, una stessa persona avrebbe avuto l'incarico di svolgere le mansioni di istruttore contemporaneamente in due cantieri di lavoro.
Fa presente di non poter rispondere subito in merito perché non è stato precisato di quale cantiere di lavoro si tratti e che, comunque, se la cosa rispondesse al vero, sarebbe avvenuta a sua insaputa.
Rivolge invito all'Assessore Manganoni di approfondire e di chiarire tale questione.
l) Strada Excenex-Planet.
Il Consigliere Vesan dichiara che non intende soffermarsi su questo argomento perché al riguardo ha già avuto occasione di riferire ampiamente al Consiglio in una precedente seduta, in sede di discussione di una interpellanza presentata dall'allora Consigliere Manganoni.
m) Asilo Infantile di Villeneuve.
Il Consigliere Vesan insiste sul fatto che compete al Comune di Villeneuve di interessarsi per provvedere all'acquisto del terreno sul quale viene costruito l'asilo infantile.
L'Assessore FOSSON fa presente che il proprietario del terreno, cioè la Prebenda parrocchiale di Villeneuve; non intende vendere il terreno e che il fabbricato in costruzione sarà adibito anche ad alloggi e non solo ad asilo, perché comprende ben 10 locali.
Segue discussione in merito alla quale prendono parte il Consigliere PETIGAT, l'Assessore FOSSON e l'Assessore GEX.
n) Istituto Tecnico di Aosta.
Il Consigliere Vesan rileva che lo stesso Assessore Manganoni ha ammesso che la capienza del nuovo palazzo è sufficiente per ospitare gli alunni che frequentano attualmente l'Istituto Tecnico.
Ricorda che la passata Amministrazione ha eseguito soltanto il primo lotto di lavori e che, per eseguire il secondo lotto, occorre predisporre il relativo progetto e finanziare la conseguente spesa.
Sottolinea l'opportunità che, per il finanziamento di questo secondo lotto di lavori, la Regione chieda i contributi previsti dalla legge Tupini e da altre leggi speciali.
o) Piano di lavori pubblici.
Il Consigliere Vesan chiarisce di non aver accennato ad un piano generale di lavori pubblici, ma di aver parlato di un programma annuale di lavori da finanziarsi sul bilancio dell'esercizio 1° luglio 1959 - 30 giugno 1960.
Rileva di aver fatto appello alla Giunta regionale affinché predisponesse detto programma di lavori nel più breve tempo possibile, anche per avere degli elementi di valutazione più precisi agli effetti dell'impostazione di un mutuo.
p) Mutuo passivo.
Il Consigliere Vesan dichiara che, circa l'accensione del mutuo, non può far altro che ribadire i concetti già espressi nella seduta del mattino, in cui ha riferito con cifre alla mano, facendo un elenco delle opere ancora da finanziare in base all'elenco delle opere riportato nella relazione al progetto di bilancio.
Ricorda di aver suddiviso i lavori in tre distinte categorie, rilevando che le prime due concernono gli impegni assunti dalla precedente Amministrazione con spese ancora da finanziare, per un ammontare complessivo di Lire 356.000.000, così ripartiti:
- Lavori già inclusi nel programma 1958-59 ed ancora da finanziare: L. 243.000.000,-
- Nuove o maggiori opere già approvate della Amministrazione regionale ed ancora da finanziare nel corrente esercizio: L. 113.000.000,-
TOTALE L. 356.000.000,-
Osserva che gli impegni assunti dalla precedente Amministrazione possono essere finanziati con le normali disponibilità di bilancio del corrente esercizio finanziario.
Quanto all'assunzione del mutuo passivo ritiene che il mutuo debba essere contratto a gradi, e cioè che si debba cominciare a stipulare un primo mutuo limitatamente all'importo occorrente per il finanziamento dei lavori più urgenti, salvo, in un secondo tempo, accendere un successivo mutuo.
Osserva che, in tal modo, non si graverà il bilancio dell'Amministrazione regionale di interessi passivi, lasciando giacenti in cassa o presso Istituti di Credito parte dei fondi mutuati.
L'Assessore MANGANONI informa che quanto da lui riferito ed affermato è provato dai documenti in suo possesso, che sono racchiusi in una cartella che è disposto a dare in visione a chiunque intenda prenderne visione, compreso il Consigliere Vesan.
Il Consigliere VESAN, premesso che questa non è la sede più opportuna per esaminare i documenti in questione, si dichiara ben lieto di poter prendere visione dei documenti menzionati, al fine di poter fornire al Consiglio le necessarie ed opportune precisazioni.
Il Presidente, FILLIETROZ, dichiara chiusa la discussione di carattere generale sul progetto di bilancio di previsione presentato dalla Giunta rilevando che, in base alle richieste fatte dai Consiglieri Trèves e Page ed alle proposte formulate dal Consigliere Palmas, al progetto di bilancio dovrebbero essere apportate le seguenti varianti aggiuntive:
Parte entrata:
Capitolo 38 - completamento della dizione con l'aggiunta delle parole: "... e per il potenziamento agricolo, economico e sociale della Valle d'Aosta", con aumento della previsione di spesa da Lire 1.200.000.000 a Lire 1.500.000.000.
Parte uscita:
1) istituzione del capitolo 41 bis - "Spese legali per la vertenza legale Babini" con previsione dl spesa di Lire 100.000.000
2) istituzione del nuovo capitolo 125 bis - "Spese per il potenziamento agricolo, economico e sociale della Valle", con previsione di spesa di Lire 200.000.000.
Pone quindi ai voti, per alzata di mano, l'approvazione dell'impostazione generale del progetto di bilancio presentato dalla Giunta con gli emendamenti aggiuntivi sopra riportati.
Il Consigliere BONDAZ, a nome del gruppo della minoranza, fa la seguente dichiarazione di voto:
"Il voto del gruppo di minoranza è un voto contrario motivato dal disaccordo sulla impostazione del bilancio, specie per quanto concerne la proposta di un mutuo che non riteniamo, allo stato attuale, né opportuno né necessario in rapporto agli stanziamenti del bilancio, sia come entrate ordinarie che come entrate straordinarie.
Questa è la nostra dichiarazione di voto".
Procedutosi alla votazione per alzata di mano, il Presidente FILLIETROZ accerta e comunica che il Consiglio, con voti favorevoli venticinque e voti contrari dieci (Consiglieri presenti e votanti: trentacinque), ha approvato l'impostazione generale del progetto di bilancio di previsione della Regione per l'esercizio finanziario 1° luglio 1959 - 30 giugno 1960.
Il Consiglio prende atto.
Il Presidente, Fillietroz, invita quindi il Consiglio a procedere all'esame e all'approvazione dei singoli capitoli, dei vari titoli, capi e categorie del bilancio.
Si dà atto che il Consiglio procede quindi all'esame e all'approvazione dei singoli capitoli dei vari titoli, capi e categorie del bilancio, su lettura data dal Presidente, Fillietroz, fornendo il Presidente della Giunta e gli Assessori competenti per materia i necessari chiarimenti ai vari Consiglieri interpellanti.
ENTRATA
TITOLO I - ENTRATE ORDINARIE
CATEGORIA I - ENTRATE EFFETTIVE
CAPO I - REDDITI PATRIMONIALI
Si dà atto che i capitoli dal n. 1 al n. 4 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli, senza discussione.
CAPO II - TRIBUTI (IMPOSTE, TASSE E DIRITTI) DELLA REGIONE (legge 29-11-1955, n. 1179)
Si dà atto che i capitoli dal n. 5 al n. 19 compresi sono approvati dal Consiglio, ad unanimità di voti favorevoli, dono chiarimenti forniti in merito al capitolo 19, su richiesta del Consigliere BONDAZ.
CAPO III - REDDITI PATRIMONIALI DELLO STATO DEVOLUTI ALLA REGIONE
Si dà atto che il capitolo n. 20 è approvato dal Consiglio. ad unanimità di voti favorevoli. senza discussione.
CAPO IV - QUOTE DI TRIBUTI DELLO STATO DEVOLUTE ALLA REGIONE
Capitolo 22 - Provento delle quote annue variabili di ripartizione, fra lo Stato e la Regione, delle entrate erariali previste dall'articolo 4 della legge 29-11-1955, n. 1179: Lire 450 milioni.
Il Consigliere DUJANY, premesso che la previsione di entrata del capitolo in esame è superiore di Lire 100 milioni alla previsione di entrata dello scorso anno (L. 350 milioni), chiede se la maggior Previsione di entrata sia stata iscritta in bilancio in seguito ad accordi presi con il Governo centrale.
L'Assessore COLOMBO risponde che nessun accordo vi è stato, per il momento, con il Governo centrale in merito alla determinazione dell'importo della quota variabile da attribuire alla Regione per l'esercizio in corso; osserva che le ragioni della maggior previsione sono illustrate nella relazione al bilancio.
Si dà atto che i capitoli n. 21 e n. 22 sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.
CAPO V - PROVENTI DIVERSI
Capitolo n. 26 - Entrate pertinenti l'Istituto regionale di Assistenza Materna ed Infantile di Aosta: Lire 40 milioni.
Il Consigliere MASCHIO rileva che, nella parte "uscita" del bilancio, la previsione di spesa del capitolo concernente le spese per il funzionamento dei servizi dell'Istituto regionale di Assistenza Materna ed Infantile di Aosta è stata notevolmente aumentata in confronto allo stanziamento di spesa dello scorso esercizio e ciò in rapporto alla maggior attività che viene svolta attualmente da detto Istituto.
Constata che, invece, la previsione di entrata è rimasta invariata e ne chiede la ragione.
L'Assessore CHANTEL comunica di non aver ritenuto opportuno di apportare variazioni in aumento al capitolo in discussione per ragioni prudenziali e cautelative.
L'Assessore COLOMBO, su richiesta del Consigliere MONTESANO, informa che il provento delle entrate dell'Istituto regionale in questione, al 30-6-1959, ammonta a Lire 40.289.977.
Si dà atto che i capitoli dal n. 23 al n. 27 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.
CAPO VI - RIMBORSI E CONCORSI NELLE SPESE ORDINARIE.
Capitolo n. 28 - Ricupero di somme sulle spese erogate sui capitoli di spesa della parte ordinaria del bilancio: Lire 60 milioni.
Il Consigliere BONDAZ rileva che la previsione di entrata del capitolo in esame è inferiore di 50 milioni alla previsione di entrata del bilancio dello scorso esercizio finanziario e ne chiede la ragione.
Il Rag. Balduzzi chiarisce che la minor previsione di entrata è da porsi in relazione al fatto che lo stanziamento del capitolo della Zona Franca non ha più disponibilità, perché i relativi fondi sono stati impiegati per la costruzione dei magazzini generali, per cui si è dovuto necessariamente diminuire di 50 milioni la previsione di entrata del capitolo di cui si tratta.
Si dà atto che i capitoli dal n. 28 al n. 31 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.
TITOLO II - ENTRATE STRAORDINARIE
CATEGORIA I - ENTRATE EFFETTIVE
CAPO I - ENTRATE DIVERSE
Si dà atto che i capitoli dal n. 32 al n. 34 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli, dopo chiarimenti forniti dal Ragionier Balduzzi in ordine al capitolo n. 34, su richiesta del Consigliere BONDAZ.
CAPO II - RIMBORSI E CONCORSI NELLE SPESE STRAORDINARIE
Si dà atto che il capitolo n. 35 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.
CATEGORIA II - ENTRATE PER MOVIMENTI DI CAPITALI
CAPO I - VENDITA DI BENI.
Si dà atto che il capitolo n. 36 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.
CAPO II - ACCENSIONE DI DEBITI.
Capitolo n. 38 - Entrate per mutui per la costruzione di opere di pubblica utilità e per il potenziamento agricolo, economico e sociale della Valle d'Aosta: Lire 1.500 milioni.
Il Consigliere BONDAZ dichiara che la minoranza, anche per coerenza al voto contrario già espresso sulla impostazione generale del progetto di bilancio, vota contro l'approvazione del capitolo in esame.
Si dà atto che i capitoli n. 37 e n. 38 sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti per quanto riguarda il capitolo n. 37 ed a maggioranza di voti favorevoli per quanto riguarda il capitolo n. 38.
CATEGORIA III - PARTITE CHE SI COMPENSANO NELLA SPESA
Partite di giro
Si dà atto che i capitoli dal n. 39 al n. 45 compresi, sono approvati ad unanimità di voti favorevoli dal Consiglio, dopo chiarimenti forniti dal Rag. Balduzzi in ordine al capitolo 45, su richiesta del Consigliere Bondaz.
Contabilità speciali
Si dà atto che i capitoli dal n. 46 al n. 54 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli senza discussione.
USCITA
TITOLO I - SPESA ORDINARIA
CATEGORIA I - SPESE EFFETTIVE
ASSESSORATO ALLE FINANZE
Consiglio regionale
Si dà atto che i capitoli dal n. 1 al n. 3 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.
Presidenza della Giunta regionale
Si dà atto che i capitoli dal n. 4 al n. 6 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.
Personale degli Uffici centrali e varie
Si dà atto che i capitoli dal n. 7 al n. 11 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli, dopo chiarimenti forniti dal Rag. Balduzzi in ordine al capitolo n. 7, su richiesta del Consigliere BONDAZ.
Patrimonio regionale
Si dà atto che i capitoli dal n. 12 al n. 14 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.
Personale e funzionamento degli Uffici periferici
Si dà atto che i capitoli dal n. 15 al n. 21 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.
Funzionamento degli Uffici centrali e varie
Si dà atto che i capitoli dal n. 22 al n. 27 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.
Spese generali
Si dà atto che i capitoli dal n. 28 al n. 33 compresi sono approvati dal consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.
Tributi
Si dà atto che i capitoli dal n. 34 al n. 39 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.
Fondi di riserva
Si dà atto che il capitolo n. 40 è approvato dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.
Capitolo n. 41 - Fondo di riserva per le spese impreviste per far fronte a nuove maggiori spese (art. 42 R. D. 18-11-1923 n. 2440): Lire 40 milioni.
Proposta di nuovo capitolo n. 41 bis - Spese legali per la vertenza legale Babini: Lire 100 milioni.
Dopo breve discussione in merito ai due capitoli di spesa di cui si tratta, il Consiglio concorda, a maggioranza di voti, di non approvare la proposta di istituzione del nuovo capitolo n. 41 bis e di aumentare di Lire cento milioni la previsione di spesa del capitolo n. 41, il cui stanziamento viene quindi iscritto in Lire 140 milioni (si dà atto che il Consigliere BONDAZ dichiara che i Consiglieri della minoranza sono contrari all'aumento dello stanziamento del capitolo 41, in quanto sono contrari all'assunzione del mutuo).
ASSESSORATO ALL'AGRICOLTURA E FORESTE
Servizi Agrari e Zootecnici
Si dà atto che i capitoli dal n. 42 al n. 46 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.
Servizi forestali
Si dà atto che i capitoli dal n. 47 al n. 50 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli, dopo chiarimenti forniti dall'Assessore FOSSON in ordine al capitolo n. 47, su richiesta del Consigliere BONDAZ.
Caccia e pesca
Si dà atto che i capitoli n. 51 e n. 52 sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli, dopo chiarimenti forniti dall'Assessore FOSSON in ordine al capitolo n. 52, su richiesta del Consigliere MASCHIO.
ASSESSORATO INDUSTRIA E COMMERCIO
Si dà atto che i capitoli dal n. 53 al n. 56 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.
ASSESSORATO AI LAVORI PUBBLICI
Capitolo n. 57 - Spese per la manutenzione strade regionali - Salari indennità ai cantonieri - capi cantonieri - spese accessorie - sgombro neve: Lire 135 milioni.
Capitolo n. 59 - Spese per la manutenzione ordinaria strade comunali e consorziali - spese accessorie e sgombro neve: Lire 35 milioni.
Il Consigliere BONDAZ, premesso che il capitolo n. 57 concerne spese per la manutenzione delle strade regionali e che il capitolo n. 59 concerne spese per la manutenzione delle strade comunali, rileva che le previsioni di spesa dei predetti due capitoli sono state entrambe aumentate in confronto alle previsioni di spesa del bilancio dello scorso anno.
Rammenta che varie strade regionali dovrebbero essere classificate statali quanto prima ed esprime parere che, conseguentemente, lo stanziamento di spesa del capitolo n. 57 dovrebbe essere diminuito anzichè aumentato.
L'Assessore MANGANONI ricorda che, allorquando le strade regionali passeranno allo Stato, dovranno anche passare alla Regione, e cioè essere classificate regionali, molte strade comunali, per cui le spese di manutenzione del capitolo in esame non vengono a ridursi.
Osserva che, d'altra parte, non si sa, per ora, quando ciò potrà avvenire e che, pertanto, è opportuno lasciare invariati gli stanziamenti proposti salvo, in un secondo tempo, se necessario, effettuare eventuali storni di somme da un capitolo all'altro.
Informa che la Giunta è del parere di intensificare i lavori manutentivi sulle strade comunali ed in particolare su quelle non asfaltate, per mantenerle efficienti, affinché, allorquando tali strade passeranno alla Regione, non si debbano sostenere spese troppo onerose per il ripristino dei piani viabili.
Il Consigliere BONDAZ osserva che, se l'Assessore Manganoni sedesse sui banchi dell'opposizione, si dichiarerebbe certamente non soddisfatto della risposta avuta, perché la questione in discussione è assai importante anche dal punto di vista tecnico.
Rileva che nei bilanci degli esercizi degli anni scorsi la somma stanziata per la manutenzione delle strade regionali e per il pagamento dei salari ai cantonieri era di Lire 100 milioni, ma fa presente che, in allora, le strade non erano asfaltate, mentre ora quasi tutte le strade regionali sono asfaltate.
Ricorda che una delle strade regionali è già passata allo Stato e che le altre dovrebbero passare quanto prima.
Ammette che non si sa quando ciò avverrà, ma fa presente che lo Stato non può non dare esecuzione alla legge sulla nuova classificazione delle strade e pretendere che vi dia invece esecuzione la Regione classificando regionali le strade comunali.
Precisa che vi è anche un altro problema sul quale la Giunta deve soffermare la sua attenzione, cioè il problema dei cantonieri.
Fa presente che tutte le strade regionali sono ormai asfaltate e che certamente verranno asfaltate anche tutte le altre strade, perché oggi giorno non si può concepire una strada di una certa importanza che non sia asfaltata.
Comunica che sorge, quindi, il problema della riorganizzazione del servizio dei cantonieri nel senso che, se una volta i cantonieri potevano eseguire le opere manutentive usando soltanto il piccone e la pala, trattandosi di strade non asfaltate, oggi tale sistema di intervento manutentivo è ormai superato.
Dichiara che il servizio dei cantonieri va organizzato sull'esempio dell'ANAS, che ha istituito delle squadre volanti, composte di operai specializzati, che si recano da una strada all'altra a fare le rappezzature necessarie al piano viabile bitumato.
Esprime parere che, per le ragioni esposte, non vi sia motivo di aumentare lo stanziamento del capitolo 57 da Lire 100 milioni, come era lo scorso anno a Lire 135 milioni.
Osserva che è, invece, logico l'aumento della previsione di spesa del capitolo n. 59 da Lire 20 milioni, come era lo scorso anno, a Lire 35 milioni, perché molte strade comunali devono passare alla Regione.
Il Presidente della Giunta, MARCOZ, informa che, a quanto sembra, la variazione formale della classifica delle strade regionali in strade statali non coinciderebbe con l'effettivo passaggio delle strade stesse in manutenzione all'ANAS, in quanto la manutenzione resterebbe ancora a carico dell'Amministrazione regionale per un certo tempo, cioè sino alla data della effettiva presa in consegna da parte dell'ANAS.
L'Assessore MANGANONI conferma quanto detto dal Presidente della Giunta, precisando che, per quanto riguarda la strada regionale Pré St. Didier-Courmayeur, passata di recente allo Stato, l'ANAS ha fatto sapere che la manutenzione di tale strada continua ad essere a carico della Regione, in attesa di disposizioni superiori per la presa in consegna della strada.
Informa che l'Amministrazione regionale ha insistito per sollecitare la presa in consegna da parte dell'ANAS rilevando che, essendo detta strada ora classificata statale, incombe allo Stato, e non più all'Amministrazione regionale, l'onere della manutenzione.
Ribadisce che l'aumento della previsione di spesa del capitolo 57 è motivato dal fatto che le spese di manutenzione aumenteranno con il passaggio alla Regione di varie strade ora classificate comunali e che, come è noto, sono per la maggior parte in cattive condizioni manutentive.
Osserva che bisogna, altresì, tenere conto che la Regione dovrà fare fronte anche alla spesa relativa al pagamento dei salari ai cantonieri addetti alla manutenzione delle strade comunali che passeranno alla Regione, con assunzione di nuovi cantonieri perché varie strade comunali sono attualmente prive di cantonieri.
Circa l'aumento della previsione di spesa del capitolo 59, dichiara che l'attuale Amministrazione intende continuare il programma regionale di costruzione di strade di allacciamento comunali e frazionali, nonché di concorrere nelle spese di manutenzione delle strade comunali secondo le modalità ed i criteri seguiti nel passato.
Ritiene, infine, che l'Amministrazione regionale debba venire finanziariamente in aiuto alle Amministrazioni comunali anche nei casi di lavori urgenti o dovuti a cause di forza maggiore come, ad esempio, danni e ripristini di opere stradali in seguito a cadute di frane, crolli di muri, ecc., allorquando le Amministrazioni comunali non siano in grado di fare fronte alle relative spese straordinarie per precarie possibilità di bilancio.
Il Consigliere MACHET richiama in proposito l'attenzione dell'Assessore Manganoni sull'urgente necessità che l'Amministrazione regionale provveda alla ricostruzione del ponte della strada di Torgnon, asportato dall'alluvione nell'agosto dello scorso anno, rilevando che il Comune di Torgnon non dispone dei fondi per il finanziamento delle spese per tale opera.
Il Consigliere BONDAZ insiste affinché la Giunta prenda in esame il problema dei cantonieri e modifichi, per le ragioni già esposte, l'impostazione dei servizi di manutenzione delle strade.
Il Consigliere VESAN informa che il problema dei cantonieri ha già formato oggetto di studio da parte dell'Amministrazione regionale allorchè egli era Assessore ai Lavori Pubblici.
Rileva che, prima dell'asfaltatura delle strade regionali, vi era un cantoniere ogni 4-5 Km. di strada; esprime parere che oggi, con strade regionali asfaltate, un cantoniere possa provvedere alla manutenzione di un tratto di strada di 8 ed anche 9 Km. di strada asfaltata.
Fa presente che vi sarebbe, quindi, la possibilità di ridurre il numero dei cantonieri addetti alle singole strade regionali e di trasferire su altre strade i cantonieri in soprannumero.
Osserva che i cantonieri non debbono più curare, come nel passato, la pulizia delle cunette, né provvedere al continuo ricarico di ghiaia e di sabbione, in quanto i lavori manutentivi delle strade asfaltate consistono solo in rappezzature eseguite con pietrischetto bitumato.
Ritiene opportuno che anche la Regione, sull'esempio dell'A.N.A.S., istituisca squadre motorizzate di operai specializzati e convenientemente attrezzati per l'esecuzione dei necessari lavori di rappezzatura delle strade asfaltate, rilevando che tali squadre potrebbero spostarsi facilmente da una strada all'altra.
Ritiene che, riducendo il numero dei cantonieri e trasferendo su altre strade quelli in soprannumero, si possa far fronte alle spese di manutenzione delle strade regionali contenendo la previsione di spesa nella cifra di Lire 100 milioni.
Richiamandosi, quindi, alla proposta fatta dal Consigliere Machet per la ricostruzione del ponte asportato dall'alluvione sulla strada di Torgnon, dichiara che la ricostruzione di tale ponte è urgente ed indilazionabile, in quanto il ponticello costruito lo scorso anno dal Genio Civile, come opera di pronto intervento, ha caratteristiche di provvisorietà ed è pericolante.
Comunica che la spesa per la ricostruzione di tale ponte si aggira sulle Lire 1.400.000 circa, spesa che non è rilevante.
Rivolge quindi raccomandazione all'Assessore ai Lavori Pubblici di voler interessarsi per la sollecita esecuzione di tale opera.
Il Consigliere TREVES ritiene opportuno, per ragioni cautelative, che il Consiglio approvi la previsione di spesa del capitolo 57 nell'importo di Lire 135 milioni, proposto dalla Giunta, e ne illustra le ragioni.
Il Consigliere LUCAT conferma che il ponte esistente sulla strada di Torgnon è effettivamente pericolante ed esprime la sua meraviglia che il ponte non sia già stato ricostruito dalla precedente Amministrazione regionale.
Riferisce che, subito dopo l'insediamento dell'attuale Amministrazione regionale, si è fatto premura di portare quanto sopra a conoscenza dell'Assessore Manganoni e di invitare l'Amministrazione comunale di Torgnon a fare allestire subito un progetto del costruendo nuovo ponte.
Fa presente che, secondo un preventivo di massima redatto a cura dell'Assessorato ai Lavori Pubblici, la spesa occorrente per la costruzione di detto ponte ammonterebbe a Lire 5.000.000 e non già soltanto a Lire 1.400.000 come detto dal Consigliere Vesan.
Il Consigliere VESAN precisa che il ponte di cui si tratta rientrava nel piano di lavori che doveva essere finanziato dallo Stato ed eseguito a cura dell'Ufficio del Genio Civile e che, soltanto 15 giorni circa prima dell'insediamento dell'attuale Amministrazione, l'Assessorato ai Lavori Pubblici ebbe comunicazione che il piano anzidetto non era stato approvato dal Provveditorato alle Opere Pubbliche e non poteva, quindi, avere esecuzione.
Il Presidente, FILLIETROZ, osserva che la questione del ponte di Torgnon esula dalla questione del bilancio ed invita il Consiglio a concludere la discussione dei capitoli 57-59.
L'Assessore MANGANONI informa che il problema della riorganizzazione del servizio dei cantonieri è già all'esame da parte dell'Assessorato ai Lavori Pubblici, che sta studiando la possibilità di creare squadre volanti di operai specializzati, e convenientemente attrezzati, sull'esempio di quanto fatto dall'ANAS.
Per quanto riguarda il ponte di Torgnon, conferma quanto detto dal Consigliere Lucat e comunica di avere invitato il Sindaco di Torgnon a fare predisporre subito il progetto del nuovo ponte, in vista della eventuale possibilità di inserire l'opera nel primo programma annuale di lavori di pubblica utilità.
Il Consigliere BONDAZ rileva che, secondo quanto detto dal Presidente della Giunta e dall'Assessore ai Lavori Pubblici, la manutenzione delle strade regionali che saranno classificate statali continuerebbe a rimanere a carico della Regione per un certo periodo in attesa della loro formale presa in consegna da parte dell'ANAS.
Ritiene non concepibile una tale cosa, rilevando che, se così fosse, la Regione non dovrebbe assumere l'onere della manutenzione delle strade comunali che saranno classificate regionali.
Raccomanda alla Giunta di insistere vivamente presso gli organi competenti affinché l'onere manutentivo delle strade regionali che saranno classificate statali passi a carico dello Stato contemporaneamente alla loro nuova classificazione.
L'Assessore MANGANONI informa che la Giunta ha già scritto in tal senso al Ministero dei Lavori Pubblici e ha invitato ad interessarsi della questione l'Ufficio di recapito della Regione, a Roma.
Si dà atto che i capitoli dal 57 al 63 compresi sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.
ASSESSORATO ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE
Capitolo 64 - Spese per le Scuole Medie Superiori stipendi, indennità, assegni, compensi, trattamento di quiescenza o di licenziamento al personale del Liceo Ginnasio di Aosta, dell'Istituto Magistrale di Aosta e dell'Istituto Tecnico di Aosta - 90.000.000.
Capitolo 65 - Spese per le Scuole Medie Inferiori Stipendi, indennità, assegni, compensi, trattamento di quiescenza o di licenziamento al personale delle Scuole Medie Inferiori di Aosta e di Châtillon - 82.000.000.
Il Consigliere BERTHET rileva che le previsioni di spesa dei capitoli 64 e 65 risultano maggiorate all'incirca, rispettivamente, del 16% e del 30% in confronto agli stanziamenti di spesa dello scorso anno e chiede chiarimenti in merito.
Monsieur l'Assesseur GEX communique que les augmentations qui figurent dans la partie ordinaire de son budget sont dues presque exclusivement à l'augmentation des rétributions des Enseignants prévue par les lois de l'Etat.
Il informe que la différence, en plus, de Lire 12.000.000 de l'article 64 est due aux motifs suivants:
a) funzionamento di due nuove classi per il Liceo di Aosta;
b) miglioramenti economici, con decorrenza 1-7-'59, previsti dalla legge 27-5-1959 n. 324, per il pagamento degli arretrati e dell'aggiunta di famiglia per il periodo 1 febbraio - 30 giugno 1959;
c) miglioramenti economici spettanti ai Professori di ruolo per effetto del nuovo inquadramento di cui alla legge 13-3-1958 n. 165, pagamento degli arretrati dal 1-1-1958 al 30-6-1959, promozione di professori ed ordinari con conseguente passaggio alla classe di stipendio superiore. Precisa che le spese sono così suddivise:
- Liceo Ginnasio L. 30.100.000,-
- Istituto Magistrale L. 25.460.000,-
- Istituto Tecnico L. 34.440.000,-
Il fait noter qu'il ne s'agit donc pas seulement d'une question d'augmentation de rétribution, mais d'une question de création de nouvelles classes, du paiement de traitements arriérés, etc....
Il Consigliere BERTHOD chiede se corrisponda al vero che è intendimento dell'Assessorato di istituire una Scuola di Avviamento nel Comune di Morgex.
Monsieur l'Assesseur GEX répond que la question de l'institution d'une école moyenne à Morgex - et non pas d'une école d'orientation professionnelle - doit encore être examinée par la Région, mais que l'Assessorat a déjà prévu à cet effet une dépense de 1.500.000, qui sera financée sur le chapitre 65.
Il communique ensuite que, pour la première année, seule la première classe entrera en fonction, car la loi ne permet pas l'institution des trois classes en même temps. Il précise que l'Administration régionale aurait l'intention de faire fonctionner telle école comme "Sezione staccata della Scuola media di Aosta", afin d'éviter les démarches qui seraient nécessaires pour obtenir l'autorisation à l'ouverture d'une véritable école moyenne à Morgex; - ceci d'autant plus que le Gouvernement ne donnerait que très difficilement telle autorisation, étant donné qu'une réforme de l'école est actuellement à l'étude.
Capitolo 78 - Spese per la concessione di borse di studio a favore di alunni delle Scuole secondarie, per borse di studio a favore di orfani del Dr. Emilio Chanoux e borsa di studio a favore della vedova di Lexert Emilio; per borse di studio Giovanni Antonio Degioz - 8.000.000.
Le Conseiller BERTHET demande des éclaircissements au sujet des bourses d'étude Deffeyes, Désaymonet et autres.
L'Assesseur GEX précise que l'augmentation du montant du chapitre 78 (8 millions, au lieu de 2 millions de l'année précédente) est due au fait que l'Assessorat aurait l'intention de doubler le montant des bourses d'étude créées en faveur des élèves des écoles secondaires et ceci afin de porter les bourses d'étude au même plan que les bourses d'étude ministérielles, qui ont été augmentées ces dernières années.
Il informe qu'il y a eu des élèves qui ont renoncé aux bourses d'étude de 15 mille lires ou de trente mille lires, pour faire une demande de subside d'étude de quarante-cinq mille lires. Il retient que les subsides d'études doivent avoir un caractère tout à fait extraordinaire et qu'il est opportun d'augmenter le montant des bourses d'étude.
Il précise que les montants des bourses d'étude Ollietti, Mésard, Gerbaz, Désaymonet et Deffeyes restent pour le moment, inchangés.
Il communique que l'Assessorat a l'intention de proposer au Conseil l'institution de bourses d'étude en faveur d'élèves méritants qui fréquentent les écoles moyennes du cycle supérieur et qui désirent fréquenter des cours de langue française à l'étranger et ceci aussi pour adhérer à des propositions faites par le Syndicat de l'école.
Capitolo 79 - Spese per la cattedra di diritto regionale istituita presso la Facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi di Torino - L. 4.000.000.
Il Consigliere PALMAS chiede all'Assessore della Pubblica Istruzione se sappia dire a quali professori sia stata affidata la cattedra di diritto regionale.
L'Assessore GEX comunica che sino ad oggi la cattedra di diritto regionale non è ancora stata assegnata ed osserva che in merito alla questione di cui si tratta potrebbe fornire più ampi chiarimenti il Consigliere Bondaz, nella sua qualità di ex Presidente della Giunta regionale.
Il Consigliere BONDAZ informa che, in base alla convenzione stipulata fra le parti, la Facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi di Torino intende affidare la cattedra di cui si tratta a un professore emerito e questo già per il prossimo anno scolastico.
Segue discussione in merito, alla quale prendono parte l'Assessore GEX, i Consiglieri BONDAZ e PALMAS e, previa autorizzazione del Presidente del Consiglio, l'Onorevole CAVERI, il quale esprime l'avviso che l'Amministrazione regionale dovrebbe chiedere al Senato accademico che, allorquando si tratterà di assegnare la cattedra in questione, sia ammesso a fare parte del Collegio deliberante anche un rappresentante della Regione.
Capitolo 82 - Spese per la tutela e la conservazione del patrimonio archivistico - 5.000.000.
Il Consigliere PALMAS chiede all'Assessore Gex di voler informare perché la previsione di spesa del capitolo 82, che era di L. 500.000 nel bilancio dell'esercizio finanziario dello scorso anno, sia stata aumentata quest'anno a L. 5 milioni.
L'Assessore GEX informa che l'aumento della previsione di spesa è giustificato dal fatto che la Giunta intende proporre al Consiglio l'acquisto dei documenti dell'archivio storico della casa d'Avise, che trovansi attualmente in Svizzera, nonché l'istituzione di una Commissione di studio incaricata di esaminare tutto il materiale archivistico della Regione, in modo da correggere se del caso, o continuare, la storia del De Tillier.
Si dà atto che i capitoli dal 64 all'82 sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.
ASSESSORATO ALLA SANITA ED ASSISTENZA SOCIALE
Sanità ed Igiene
Si dà atto che i capitoli dall'83 all'88 sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli e senza discussione.
Assistenza
Capitolo 96 - Spese per il funzionamento dei servizi dell'Istituto regionale di Assistenza Materna ed Infantile di Aosta, compresa la spesa per stipendi, indennità, assegni, compensi, trattamento di quiescenza e quote di compartecipazione sui proventi a favore del personale dell'Istituto stesso - 60.000.000.
Il Consigliere MONTESANO, constatato che la previsione di spesa dell'articolo di cui si tratta supera di L. 24.500.000 la corrispondente previsione di spesa del bilancio dello scorso esercizio finanziario, chiede chiarimenti circa tale aumento di stanziamento.
L'Assessore CHANTEL informa che l'aumento della previsione di spesa è giustificato dall'avvenuto aumento delle retribuzioni del personale dell'Istituto Materno ed Infantile, dalla necessità di aumentare il numero del personale addetto e di migliorare e completare l'attrezzatura di detto Istituto, intendendo l'Amministrazione regionale migliorare il funzionamento di tutti i servizi sanitari dell'Istituto.
Rammenta che è in corso di espletamento il concorso per la nomina del Medico aiuto.
Informa poi che è intendimento dell'Amministrazione regionale di dotare l'Istituto di un piccolo laboratorio convenientemente attrezzato per effettuare gli esami preliminari indispensabili prima di qualsiasi intervento chirurgico, nonché per la ricerca e la diagnosi precoce e rapida dei tumori.
Riferisce che attualmente il Primario ostetrico è assistito, durante i cicli operatori, da un medico anestesista che viene da Torino quattro volte al mese e al quale viene corrisposto un compenso mensile di L. 100 mila.
Comunica che è intendimento dell'Amministrazione di vedere se vi sia in Aosta o in Valle un medico giovane che sia disposto. con l'aiuto della Regione, a specializzarsi in anestesia e a prestare servizio continuativo presso l'Istituto di Maternità.
Precisa che con la somma che si spende attualmente per fare venire da Torino un anestesista, si potrebbe avere permanentemente a disposizione un elemento del luogo.
Si dà atto che i capitoli dall'89 al 99 compreso sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.
ASSESSORATO AL TURISMO, ANTICHITÀ E BELLE ARTI
Turismo
Capitolo 106 - Spese per la gestione della funivia e della teleferica Buisson-Chamois - L. 6.000.000.
Il Consigliere DUJANY raccomanda all'Assessore Savioz di voler seguire con particolare attenzione il funzionamento della funivia di Chamois al fine di assicurare la puntualità e la continuità del servizio della funivia.
Capitolo 103 - Spese per iniziative turistiche e per partecipazione a mostre, fiere, esposizioni e congressi di carattere turistico; spese per contributi ai Comitati locali per l'incremento turistico - L. 30.000.000.
Il Consigliere BERTHOD chiede all'Assessore Savioz di voler precisare come vengono ripartiti i fondi degli stanziamenti in esame destinati ai Comitati turistici locali.
L'Assessore SAVIOZ risponde che la ripartizione dei fondi fra i vari Comitati di incremento turistico e le Aziende di cura e soggiorno, avviene in base ad un piano prestabilito, a seconda della attività, delle necessità e degli introiti dei singoli enti.
Il Consigliere BONDAZ fa presente all'Assessore Savioz che dovrebbe risultare, anche dal carteggio in atti presso l'Assessorato del Turismo, che è tuttora pendente fra lo Stato e la Regione, una questione relativa al pagamento, da parte dello Stato, alle Aziende di cura e soggiorno e ai Comitati di incremento turistici della Valle d'Aosta dei contributi annui arretrati che il Ministro dell'Interno deve corrispondere ai Comitati turistici ed Aziende di soggiorno d'Italia con fondi derivanti dai proventi delle tasse erariali sugli spettacoli.
Esprime parere che l'Amministrazione regionale debba continuare a insistere presso i competenti organi centrali per l'accoglimento della tesi sempre sostenuta dalla Regione a sostegno delle richieste delle Aziende di soggiorno valdostano.
L'Onorevole CAVERI, chiesta ed ottenuta la parola per fare una comunicazione al Consiglio, informa che verso la metà di luglio u. s. la Camera dei Deputati ha dato delega al Governo per riformare le disposizioni legislative vigenti in materia turistica.
Si dà atto che i capitoli dal 100 al 107 sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli.
Antichità e Belle Arti
Si dà atto che i capitoli 108 e 109 sono approvati dal Consiglio ad unanimità di voti favorevoli senza discussione.
Si dà atto che, ultimata la discussione sui capitoli di spesa del titolo I° della parte uscita - spese ordinarie - (dal capitolo 1 al capitolo 109 compreso), il Presidente, FILLIETROZ, su richiesta di alcuni Consiglieri, e previa approvazione del Consiglio, sospende la seduta alle ore 19,05 e rinvia all'adunanza di domani, fissata per le ore nove, la discussione dei rimanenti capitoli di spesa e l'approvazione del progetto di bilancio di previsione della Regione per l'esercizio finanziario 1° luglio 1959-30 giugno 1960.
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Si dà atto che l'adunanza ha termine alle ore diciannove e minuti quindici.
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Letto, approvato e sottoscritto
IL PRESIDENTE
(G. Fillietroz)
IL CONSIGLIERE SEGRETARIO
(A. Chabod)
IL SEGRETARIO ROGANTE
(A. Brero)