Objet du Conseil n. 89 du 29 juillet 1968 - Verbale

OGGETTO N. 89/68 - Disegno di legge regionale riguardante l'istituzione dell'Assessorato regionale della programmazione e dell'urbanistica. - Rinvio della trattazione dell'argomento.

Il Presidente, MONTESANO, dichiara aperta la discussione sul sottoriportato disegno di legge regionale riguardante l'istituzione dell'Assessorato Regionale della Programmazione e dell'Urbanistica, disegno di legge trasmesso in copia ai Signori Consiglieri, con apposita relazione, in data 25 luglio 1968:

Nell'adunanza consiliare del 1^ luglio 1968 il Presidente della Giunta Regionale, Avv. Cesare Bionaz, ha esposto gli obiettivi programmatici generali concordati, per la corrente legislatura regionale, dal Partito della Democrazia Cristiana, dal Partito Socialista Unificato e dal Movimento del Rassemblement Valdôtain.

Fu in quella sede precisato che, per il raggiungimento di tali obiettivi, la coalizione politica regionale di centro-sinistra riteneva di assumere, come documento di base, la bozza del piano di sviluppo predisposta dagli organi della programmazione regionale, da sottoporre all'esame e all'approvazione del Consiglio Regionale, provvedendosi anche alla creazione di nuovi strumenti atti a consentire il migliore raggiungimento degli obiettivi generali prefissati.

Fra tali strumenti vennero citati anche l'istituendo nuovo Assessorato Regionale per la Programmazione e l'Urbanistica e l'emananda legge urbanistica regionale.

Per quanto riguarda l'istituzione del predetto nuovo Assessorato Regionale, è stata approvata dalla Giunta e dalla Commissione Permanente Consiliare di studio per gli Affari Generali e le Finanze l'allegata proposta di disegno di legge regionale con cui, rinviandosi a successivo emanando provvedimento la creazione di nuovi uffici e servizi appositi, si provvede all'istituzione dell'Assessorato stesso e alle norme per il primo funzionamento degli organi per la programmazione e per l'urbanistica, avvalendosi di uffici e di organi regionali già funzionanti.

Alla copertura e al finanziamento delle spese derivanti dal provvedimento legislativo in esame, previste in complessive annue Lire 7 milioni, si può provvedere mediante l'istituzione di un nuovo capitolo di entrata del bilancio riguardante i nuovi proventi per la compartecipazione all'addizionale all'imposta erariale di consumo sull'energia elettrica, ai sensi della legge 9 ottobre 1967 n. 973, con lo stanziamento annuo iniziale di Lire 7 milioni.

I nuovi proventi regionali in questione ammonteranno a circa Lire 28 milioni all'anno con decorrenza dal 1^ gennaio 1966 e, pertanto, con una nuova entrata di Lire 80 milioni da accertare sul bilancio preventivo della Regione per l'anno in corso, con riferimento ai gettiti da assegnare alla Regione per gli anni 1966, 1967 e 1968, come risulta meglio precisato nella relazione al disegno di legge regionale concernente variazioni al bilancio di previsione della Regione per l'anno 1968 già trasmesso ai Signori Consiglieri regionali ed iscritto all'oggetto n. 26 dell'ordine del giorno dell'adunanza consiliare del 29 e 30 luglio 1968.

Si propone, quindi, che il Consiglio Regionale esamini ed approvi l'allegato disegno di legge regionale concernente l'istituzione dell'Assessorato Regionale della Programmazione e dell'Urbanistica.

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REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D'AOSTA

LEGGE REGIONALE .............. 1968 N. ........: ISTITUZIONE DELL'ASSESSORATO REGIONALE DELLA PROGRAMMAZIONE E DELL'URBANISTICA.

Il Consiglio Regionale ha approvato;

Il Presidente della Giunta Regionale

PROMULGA

la seguente legge:

Art. 1

È approvata l'istituzione dell'Assessorato Regionale della Programmazione e dell'Urbanistica, comprendente i seguenti Servizi e Uffici:

1) Servizio della Programmazione, ripartito in: Ufficio della Programmazione e Ufficio Studi e Statistica;

2) Servizio della Pianificazione Urbana e della Pianificazione Territoriale, ripartito in: Ufficio della Pianificazione Urbana e Ufficio della Pianificazione Territoriale.

Art. 2

All'Ufficio della Programmazione è affidato il compito di attendere agli affari relativi allo studio e all'attuazione del programma di sviluppo economico e sociale della Regione, nonché all'istruttoria delle proposte da presentare alla Giunta e al Consiglio Regionale, nonché il compito di vigilare sulla corrispondenza degli interventi regionali al programma di sviluppo economico e sociale della Regione ed il coordinamento del programma stesso con i piani nazionali di sviluppo economico e sociale.

Art. 3

All'Ufficio Studi e Statistica è affidato il compito di attendere a ricerche e ad indagini concernenti la situazione economica regionale, di predisporre documenti e note per le relazioni programmatiche e previsionali, annuali o poliennali, nonché di provvedere alla raccolta e aggiornamento sistematico dei dati statistici ed alla documentazione relativa ai fatti economici e sociali di interesse regionale.

Art. 4

All'Ufficio della Pianificazione Territoriale è affidato il compito di curare l'elaborazione, l'aggiornamento e l'osservanza del piano urbanistico regionale e di ogni altro piano di iniziativa regionale, di curare gli studi e l'elaborazione dei modelli regionali in materia urbanistica, nonché di aggiornare la cartografia regionale e di curare gli adempimenti giuridico-amministrativi connessi alle materie di competenza dell'Ufficio stesso.

Art. 5

All'Ufficio della Pianificazione Urbana è affidato il compito di esaminare i piani comunali ed intercomunali, i programmi di fabbricazione, i regolamenti edilizi ed ogni altro strumento urbanistico a livello subordinato, nonché di svolgere funzioni di vigilanza e controllo sull'attività urbanistica degli Enti locali e dei privati, a' sensi delle leggi vigenti in materia.

Art. 6

Con successivo provvedimento legislativo sarà approvato l'ordinamento amministrativo dei Servizi e degli uffici dell'Assessorato Regionale della Programmazione e dell'Urbanistica, nonché del relativo personale.

Fino a quando non sarà approvato il provvedimento legislativo previsto al precedente comma, per il funzionamento dei servizi affidati all'Assessorato Regionale della Programmazione e dell'Urbanistica sono posti alle dipendenze dell'Assessorato stesso, con il relativo personale, i seguenti Organi, Servizi e Uffici già funzionanti presso l'Amministrazione Regionale:

a) per quanto riguarda il Servizio della Programmazione Studi e Statistica: il Comitato Tecnico Consultivo, l'Ufficio Regionale per la Programmazione e la Commissione Consultiva Regionale per la Programmazione, previsti all'art. 1 della legge regionale 10 aprile 1967 n. 10, sugli organi e le procedure per la Programmazione Regionale, l'Ufficio Regionale Studi Economici e Statistica;

b) per quanto riguarda il servizio della Pianificazione Urbana e della Pianificazione Territoriale: l'Ufficio Urbanistico già dipendente dall'Assessorato del Turismo.

Per la ricerca dei dati statistici necessari per l'espletamento dei suoi compiti istituzionali, l'Assessorato Regionale della Programmazione e dell'Urbanistica potrà avvalersi della collaborazione dei vari servizi e uffici dell'Amministrazione Regionale e, in particolare, dell'Ufficio Regionale di Coordinamento Tributario e Statistica Finanziaria dell'Assessorato Regionale delle Finanze.

Art. 7

Ai fini dell'applicazione della presente legge sono approvate le seguenti modificazioni ed aggiunte alle norme della legge regionale 10 aprile 1967 n. 10, sugli organi e le procedure per la programmazione regionale:

a) il secondo comma dell'art. 1 è modificato come segue: "A tal fine è autorizzata l'istituzione dei seguenti organi per lo studio dei problemi della programmazione regionale:

1) Comitato Tecnico Consultivo;

2) Ufficio Regionale per la Programmazione;

3) Commissione Consultiva Regionale per la Programmazione".

b) l'art. 2 è modificato come segue: "La Giunta Regionale, su proposta dell'Assessore alla Programmazione e all'Urbanistica, determina, nei limiti di cui al precedente articolo e con l'osservanza dei principi fissati dalle norme sulla programmazione economica e nazionale, le direttive per la predisposizione del progetto di piano regionale di sviluppo economico e sociale da sottoporre dalla Giunta all'esame e all'approvazione del Consiglio Regionale.

L'Assessore Regionale alla Programmazione e all'Urbanistica si avvale della collaborazione di un Comitato Tecnico Consultivo di esperti di cui al precedente articolo ed, eventualmente, anche della consulenza di Istituti e di esperti specializzati in materia di programmazione.

Gli eventuali incarichi di consulenza sono conferiti, su proposta dell'Assessore alla Programmazione e all'Urbanistica, con deliberazioni della Giunta Regionale con le quali debbono anche essere approvate e finanziate le relative spese entro il limite massimo di spese annue previste dal successivo art. 9";

c) il secondo comma ed il terzo comma dell'art. 3 sono modificati come segue:

"Detto Comitato formula le proposte per la redazione del progetto di piano di programmazione regionale e per le eventuali modificazioni al piano stesso.

Il Presidente provvede ad organizzare e coordinare i lavori del Comitato secondo le direttive dell'Assessore regionale alla Programmazione e all'Urbanistica";

d) l'art. 4 è modificato come segue:

"Il Comitato Tecnico Consultivo di cui al precedente articolo costituisce l'organo tecnico di consulenza dell'Assessorato Regionale alla Programmazione e all'Urbanistica per lo studio e la formazione del progetto di piano regionale di sviluppo economico e sociale e per le eventuali modificazioni da apportare al piano di programmazione regionale";

e) l'ultimo comma dell'art. 5 è modificato come segue:

"Il Comitato Tecnico Consultivo dipende direttamente dall'Assessore Regionale alla Programmazione e all'Urbanistica e si avvale, per l'espletamento dei suoi compiti, della collaborazione della Commissione Consultiva Regionale per la Programmazione ai fini della formulazione delle proposte riguardanti il progetto di piano regionale di sviluppo economico e sociale, da sottoporre all'esame della Giunta Regionale";

f) il terzo comma dell'art. 6 è modificato come segue:

"L'Ufficio Regionale per la Programmazione funziona alle dipendenze dirette dell'Assessore regionale alla Programmazione e all'Urbanistica";

g) sono approvate le seguenti modificazioni alla composizione, prevista all'art. 7, della Commissione Consultiva Regionale per la Programmazione:

"Cinque Sindaci di Comuni, designati dal Consiglio Regionale, rappresentanti di determinate zone della Valle d'Aosta" (in luogo di: "Tre Sindaci di Comuni rispettivamente della bassa, della media e dell'alta Valle d'Aosta, designati dalla Giunta Regionale");

"Nove rappresentanti dei lavoratori, designati in numero di due rispettivamente dalla C.I.S.L., dalla C.G.I.L., dal S.A.V.T. e dalla U.I.L. e uno designato dal Sindacato Dirigenti Aziende Industriali della Valle d'Aosta"; (in luogo di: "otto rappresentanti dei lavoratori, designati in numero di due rispettivamente dalla C.I.S.L., dalla C.G.I.L., dal S.A.V.T. e dalla U.I.L.");

"Tre rappresentanti dei coltivatori diretti designati, rispettivamente, dall'Associazione Valdostana Agricoltori, dalla Union des Paysans Valdôtains e dall'Alleanza Valdostana Contadini"; (in luogo di: "due rappresentanti dei coltivatori diretti, designati dall'Associazione Valdostana Agricoltori");

"Due rappresentanti del Movimento Cooperativo, designati dalle Organizzazioni locali interessate";

"Un rappresentante degli Istituti di Credito operanti in Valle d'Aosta, designato dagli Istituti stessi";

h) l'art. 7 è completato con l'aggiunta del seguente nuovo ultimo comma:

"I membri della Commissione Consiliare permanente per gli Affari Generali e le Finanze della Regione, prevista all'art. 92 bis del Regolamento Interno del Consiglio Regionale, possono partecipare, con voto consultivo, ai lavori della Commissione Consultiva Regionale per la Programmazione";

i) l'art. 8 è modificato come segue:

"La Commissione Consultiva Regionale per la Programmazione è nominata con decreto del Presidente della Giunta Regionale, in base alle designazioni di cui al precedente articolo, su proposta dell'Assessore Regionale alla Programmazione e alla Urbanistica e sentita la Giunta Regionale".

Art. 8

Sono approvate le seguenti modificazioni ai sottoindicati articoli delle norme approvate con legge regionale 28 luglio 1956 n. 3, sull'ordinamento dei servizi regionali e sullo stato giuridico ed economico del personale della Regione:

a) il primo comma dell'art. 2 è completato con l'aggiunta del seguente nuovo capoverso: "8) Assessorato della Programmazione e dell'Urbanistica";

b) è approvato lo stralcio delle parole "urbanistica e piani regolatori" al capoverso lettera d) dell'art. 41, al secondo comma dell'art. 42 e all'art. 45.

Art. 9

Alle spese per lo studio e la elaborazione di piani regolatori e di regolamenti edilizi, a' sensi delle leggi statali e regionali vigenti in materia - previste in complessive annue massime Lire 130.000.000 - si provvederà mediante deliberazione della Giunta Regionale, su proposta dell'Assessore Regionale alla Programmazione e all'Urbanistica, con imputazione delle spese stesse all'apposito capitolo 527 del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1968, nonché al corrispondente capitolo di spesa dei bilanci per i successivi anni finanziari.

Art. 10

Le maggiori spese annue derivanti dall'applicazione della presente legge, previste in Lire sette milioni, graveranno sui seguenti capitoli della Parte Spesa del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1968, nonché sui corrispondenti capitoli di spesa dei bilanci preventivi della Regione per i successivi anni finanziari:

a) per Lire 500.000 sul capitolo 1;

b) per Lire 4.000.000 sul capitolo 2;

c) per Lire 2.500.000 sul capitolo 3.

Per il finanziamento delle maggiori spese annue di cui al precedente comma sono approvate le seguenti variazioni allo stato di previsione delle Entrate e allo stato di previsione delle Spese del bilancio preventivo della Regione per l'anno 1968:

Aumento delle previsioni alla Parte Entrata:

È istituito il seguente nuovo capitolo di entrata alla Categoria quinta (Trasferimenti globali) del Titolo II: Capitolo 52 "Compartecipazione all'addizionale all'imposta erariale di consumo sull'energia elettrica, a' sensi della legge 9 ottobre 1967 n. 973", con lo stanziamento annuo iniziale di Lire sette milioni.

Aumento degli stanziamenti alla Parte Spesa:

Gli stanziamenti annui dei sottoindicati capitoli di spesa sono aumentati degli importi annui seguenti:

- lo stanziamento del capitolo 1 è aumentato della somma di Lire 500.000;

- lo stanziamento del capitolo 2 è aumentato della somma di Lire 4.000.000;

- lo stanziamento del capitolo 3 è aumentato della somma di Lire 2.500.000.

La copertura della maggiore spesa annua di Lire sette milioni prevista dalla presente legge è assicurata anche per gli anni successivi al 1968 mediante la nuova entrata di carattere continuativo iscritta al sopramenzionato nuovo capitolo 52 della Parte Entrata del bilancio preventivo della Regione per l'anno 1968, da iscrivere anche nei bilanci preventivi della Regione per i successivi anni finanziari.

Art. 11

La presente legge è dichiarata urgente a' sensi del terzo comma dell'art. 31 dello Statuto speciale per la Regione Valle d'Aosta, promulgato con legge costituzionale 26 febbraio 1948 n. 4 ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

La presente legge sarà inserita nella Raccolta Ufficiale delle leggi e dei Regolamenti della Regione Autonoma della Valle d'Aosta e sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione.

Della promulgazione della presente legge sarà dato avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Valle d'Aosta.

Aosta, lì

Il Presidente, MONTESANO, informa il Consiglio che il disegno di legge riguardante l'istituzione dell'Assessorato Regionale della Programmazione e dell'Urbanistica è stato esaminato ed ampliamente discusso dalla Commissione consiliare permanente per gli Affari Generali e Finanze, che ha dedicato all'argomento tre sedute.

Fa presente l'opportunità che i Presidenti delle Commissioni consiliari facciano pervenire alla Presidenza del Consiglio una relazione sulle conclusioni a cui addivengono le Commissioni stesse in sede di esame di progetti di legge o di regolamento o di qualsiasi altro importante argomento sottoposto al loro esame.

Aggiunge che, allorquando vi fossero su determinati problemi divergenze di vedute fra maggioranza e minoranza, le relazioni da inviare alla Presidenza del Consiglio, per l'inoltro ai Signori Consiglieri, dovrebbero essere due, cioè una relazione di maggioranza e una di minoranza.

Il Consigliere GERMANO rileva che al quarto comma della relazione si legge che l'istituzione del nuovo Assessorato è stata approvata, oltre che dalla Giunta: "dalla Commissione permanente consiliare di studio per gli Affari Generali e Finanze", il che - egli dice - non corrisponde esattamente a verità, perché non vi è stata unanimità di vedute nella Commissione; pertanto, ritiene che la frase dovrebbe essere rettificata come segue: "...è stata approvata ... e, a maggioranza, dalla Commissione permanente consiliare di studio per gli Affari Generali e Finanze".

Il Consigliere MILANESIO, premesso che intende fare una precisazione nella sua qualità di Presidente della Commissione consiliare permanente per gli Affari Generali e Finanze, rileva che non è esatto dire che il testo di legge in esame sia stato approvato dalla Commissione di studio a maggioranza; precisa infatti che, dopo una riserva pregiudiziale fatta all'inizio della discussione dai Consiglieri del Partito Comunista e dai Consiglieri dell'Union Valdôtaine, i quali erano contrari in linea di principio all'istituzione del nuovo Assessorato - sia i Consiglieri del Partito Comunista che quelli dell'Union Valdôtaine hanno poi partecipato attivamente all'elaborazione del testo di legge, apportando la collaborazione del loro contributo critico costruttivo.

Ritiene che, in futuro, sarebbe opportuno che, oltre ai relatori che presentano ed illustrano al Consiglio il testo di provvedimenti legislativi proposti dalla Giunta e sottoposti al parere delle competenti Commissioni consiliari potessero svolgere alcune considerazioni, sotto forma di relazioni aggiuntive delle Commissioni, i Presidenti delle Commissioni stesse, se sul provvedimento vi sia stato parere unanime in sede di Commissione, ed anche dai rappresentanti di minoranza, se vi sia stata difformità di pareri fra maggioranza e minoranza in sede di Commissione.

Dichiara che, nel presente caso, la proposta di provvedimento legislativo, dopo la riserva di carattere principale fatta inizialmente dai Consiglieri del gruppo Comunista e da quelli dell'Union Valdôtaine, è stata approvata all'unanimità dalla Commissione.

Monsieur le Conseiller CAVERI déclare de n'être pas d'accord sur ce qu'a dit Monsieur le Conseiller Milanesio, tout au moins sur le point fondamental, parce que les Conseillers de l'Union Valdôtaine, comme d'ailleurs les représentants du Groupe communiste, sont tout à fait contraires à la création d'un nouvel Assessorat, que ce soit de la programmation, de l'urbanisme, de l'aviation ou de quelconque autre matière, car il retient que huit membres de la Junte sont plus que suffisants pour administrer la Vallée d'Aoste.

Il fait noter que les Conseillers de l'Union Valdôtaine au sein de la Commission n'ont fait aucune réserve, mais qu'ils ont dit clairement d'être contraires à l'institution d'un nouvel Assessorat et que, par conséquent, ils auraient voté contre la loi qui crée cet Assessorat.

Cela ne nous a pas empêchés, dit-il, vu que malheureusement la majorité entendait voter cette loi, de chercher ou de tacher de faire de façon d'améliorer ce texte de loi.

C'est ainsi que nous avons fait des propositions, plusieurs desquelles nous devons en donner acte, ont été accueillies. Cependant, ajoute-t-il, cela ne veut pas dire que la loi ait été approuvée à l'unanimité par la Commission, parce que nous avons été contraires, nous sommes contraires, nous resterons contraires et nous votons contre cette loi pour les motifs que nous nous réservons d'illustrer dans un second temps.

Il Consigliere GERMANO, premesso che si tratta forse soltanto di una questione di termini, precisa che il concetto è stato questo, e cioè: i Consiglieri comunisti hanno dichiarato all'inizio dei lavori della Commissione e al termine dei lavori stessi che, per una questione di principio, essi avrebbero votato contro tale legge.

Ritiene che di tale loro dichiarazione si sarebbe dovuto dare atto nella relazione illustrativa del disegno di legge, affinché tutti i Consiglieri fossero a conoscenza della posizione assunta su questo argomento dai Consiglieri comunisti. Ritiene quindi che nella relazione si sarebbe dovuto dire chiaramente che la proposta di istituzione del nuovo Assessorato era stata approvata dalla Commissione "a maggioranza".

Dichiara di concordare con il Consigliere Milanesio sull'opportunità che, oltre al relatore della Giunta che illustra al Consiglio un determinato provvedimento legislativo, prenda altresì la parola il Presidente della Commissione consiliare che ha preso in esame tale provvedimento per esprimere le considerazioni che hanno indotto la Commissione ad addivenire a determinate conclusioni.

Aggiunge che, allorquando la decisione della Commissione non riporti l'unanimità dei consensi, dovrebbe poter prendere la parola un rappresentante della minoranza per illustrare il punto di vista della minoranza stessa.

Richiama, in proposito, l'attenzione dei Signori Consiglieri sull'art. 98 del Regolamento interno che dice "ogni Commissione nomina per ciascun affare un relatore, che presenta una relazione scritta nel termine all'uopo fissatogli.

È sempre in facoltà della minoranza di presentare una propria relazione, nel termine di cui al precedente comma".

Il Consigliere TONINO, premesso che intende prendere la parola per una questione procedurale, ricorda che il Presidente del Consiglio, in occasione dell'insediamento delle Commissioni consiliari permanenti e della nomina dei Presidenti e dei Segretari delle singole Commissioni, ebbe a fare un discorso molto serio ed apprezzato, nel corso del quale dette assicurazione che le lettere di convocazione del Consiglio sarebbero state recapitate ai Consiglieri almeno 10 giorni prima della data dell'adunanza e che almeno 15 giorni prima della data dell'adunanza consiliare avrebbe portato a conoscenza delle competenti Commissioni gli argomenti più importanti iscritti all'ordine del giorno.

Prende atto della comunicazione fatta dal Presidente Montesano che la Commissione Affari Generali e Finanze ha esaminato e discusso in tre sedute il disegno di legge riguardante l'istituzione del nuovo Assessorato della programmazione e dell'urbanistica, ma fa presente di non far parte di tale Commissione e di avere il diritto, nella sua qualità di Consigliere regionale, di essere tempestivamente informato sugli oggetti portati all'ordine del giorno del Consiglio, mediante esame dei relativi elaborati.

Rileva che, circa la convocazione del Consiglio e l'ordine del giorno della seduta di Consiglio, il titolo VII, articolo 17, dispone quanto segue:

- al primo comma: "Il Consiglio Regionale è convocato, nell'apposita sala delle riunioni consiliari, mediante lettera di convocazione da recapitarsi a ciascun Consigliere almeno 10 giorni prima della data dell'adunanza".

- al secondo comma: "Alle lettere di convocazione, debbono essere allegati i referti, le proposte ed i memoriali debitamente istruiti dei competenti uffici della Segreteria Generale per ciascun oggetto iscritto all'ordine del giorno".

- al terzo comma: "Qualora si tratti di oggetti di poca importanza e in caso di particolare urgenza, la Presidenza del Consiglio può derogare alle disposizioni di cui ai commi precedenti anche su richiesta del Presidente della Giunta Regionale".

Il Consigliere TONINO fa notare che non si possono certamente considerare come oggetti di poca importanza il disegno di legge regionale riguardante l'istituzione dell'Assessorato regionale della programmazione e dell'urbanistica, il disegno di legge recante modificazioni al bilancio preventivo della Regione per l'anno finanziario 1968 e il disegno di legge concernente la costruzione di un Ospedale Geriatrico in Aosta.

Coglie l'occasione per ribadire ancora una volta la necessità della costruzione di un Ospedale per la bassa Valle.

Ritornando quindi sull'argomento in discussione, osserva che il Consigliere che riceve gli elaborati relativi ad oggetti importanti come quelli sopracitati non può certamente, alla distanza di soli tre giorni dalla ricezione degli elaborati stessi, esprimere un giudizio responsabile su tali argomenti.

Può darsi - egli dice - che il Presidente del Consiglio non abbia colpa per il ritardo con cui sono stati recapitati ai Consiglieri gli ultimi elaborati, come può anche darsi che sia stato spinto ad accelerare i tempi e le scadenze per mantener fede alle promesse che sono state fatte a suo tempo.

Ritiene, comunque, non ammissibile che argomenti di una tale importanza siano considerati alla stessa stregua di deliberazioni di poco conto. Dichiara quindi di non poter esprimere con conoscenza di causa il proprio parere sul problema dell'Ospedale Geriatrico di Aosta e sul disegno di legge recante modificazioni al bilancio di previsione per l'anno 1968, non avendo potuto prendere visione né del progetto dei plastici del costruendo ospedale geriatrico, né approfondire le modificazioni proposte al bilancio di previsione.

Monsieur le Conseiller CAVERI déclare qu'il entend faire une remarque afin de souligner qu'il doit rester clair que c'est une faculté de présenter ces relations et que, par conséquent, ce n'est pas obligatoire, comme il pourrait sembler selon certaines affirmations.

Il admet, en ligne de principe, que ce soit bien que l'on présente des relations écrites, parce que le fait de présenter une relation écrite oblige à mieux étudier les problèmes, mais il répète que, de toute façon, il doit être bien entendu que c'est dans la faculté des Conseillers des Commissions d'étude de ne pas présenter la relation écrite et de faire, au contraire, une relation verbale au Conseil.

Il Consigliere POLLICINI fa presente che l'elaborato relativo al disegno di legge regionale riguardante l'istituzione dell'Assessorato della Programmazione e dell'Urbanistica gli è stato consegnato a domicilio alle ore 20 di giovedì 25 c.m. e, cioè, appena tre giorni prima della data dell'adunanza del Consiglio.

Osserva che tre giorni sono troppo pochi per studiare con la dovuta serietà un disegno di legge così importante e, pertanto, chiede il rinvio dell'esame del progetto di disegno di legge in questione ad altra riunione del Consiglio Regionale.

Il Consigliere FOSSON, dopo aver rilevato che più volte, in passato, ha sostenuto la necessità che gli allegati agli oggetti iscritti all'ordine del giorno siano trasmessi tempestivamente ai Consiglieri, dichiara che i Consiglieri dell'Union Valdôtaine concordano sulla proposta, fatta dal Consigliere Pollicini, di rinviare ad altra adunanza la trattazione dell'argomento in questione.

Il Presidente, MONTESANO, premette che è suo dovere di dare una risposta ai rilievi fatti da diversi Consiglieri in merito al ritardo con cui sono stati recapitati ai Consiglieri alcuni elaborati relativi ad oggetti iscritti all'ordine del giorno e dichiara quanto segue:

"La Presidenza del Consiglio ha l'obbligo, non soltanto la facoltà, di inviare alle competenti Commissioni consiliari i progetti di legge e di regolamento che le vengono trasmessi; però non ha il potere divinatorio di sapere quante sedute ogni Commissione consiliare deve dedicare per lo studio dei singoli progetti di legge e di regolamento.

L'elaborato relativo all'istituzione dell'Assessorato della Programmazione e dell'Urbanistica è stato inviato ai Consiglieri soltanto tre giorni prima della data dell'adunanza, perché la Commissione per gli Affari Generali e Finanze ha ritenuto necessario di studiare e di approfondire la questione nei dettagli, tanto è vero che è stato riconosciuto che le discussioni sono state molto costruttive.

La Presidenza del Consiglio si trova fra l'incudine e il martello, poiché è tenuta, a' sensi del vigente Regolamento Interno del Consiglio, a sottoporre immediatamente all'esame delle Commissioni competenti per materia i disegni di legge e di regolamento che le pervengono dal potere esecutivo, ma, come già detto, non può prevedere quale sia il tempo necessario alle Commissioni stesse per lo studio delle singole questioni, a meno che i progetti di legge e di regolamento le pervengano dal potere esecutivo molto tempo prima.

È ovvio che se i progetti in questione non vengono restituiti dalle Commissioni, con il relativo parere, alla Presidenza del Consiglio prima della convocazione del Consiglio stesso, tali progetti di legge non possono essere inoltrati tempestivamente ai Signori Consiglieri.

Vi dirò che mi sono preoccupato, in una seduta di Giunta, di fare doverosamente presente al Presidente della Giunta e agli Assessori la necessità che gli elaborati relativi agli oggetti di cui l'organo esecutivo propone l'iscrizione all'ordine del giorno pervengano alla Presidenza del Consiglio almeno otto giorni prima della data della lettera di convocazione del Consiglio stesso.

Sarà bene che questo argomento sia discusso anche in seno ai Gruppi consiliari, perché è troppo facile addossare alla Presidenza del Consiglio la responsabilità per il ritardo nell'invio degli allegati ai Signori Consiglieri, senza rendersi conto della realtà delle cose.

Avete sentito tutti che la Commissione per gli Affari Generali e Finanze ha tenuto tre sedute per l'esame e la discussione del disegno di legge riguardante l'istituzione del nuovo Assessorato della Programmazione e dell'Urbanistica; in tale Commissione vi sono rappresentanti dei diversi Gruppi consiliari.

La Presidenza del Consiglio farà il possibile affinché, in futuro, gli allegati agli oggetti iscritti all'ordine del giorno siano trasmessi tempestivamente ai Signori Consiglieri".

Ritornando quindi sull'argomento in discussione, il Presidente, Montesano, rileva che il Consiglio deve pronunciarsi sulla proposta, fatta dal Consigliere Pollicini, di rinviare ad altra adunanza la trattazione del disegno di legge in questione, dopo aver sentito, evidentemente, il parere del Presidente della Giunta.

Il Presidente della Giunta, BIONAZ, propone che la seduta sia sospesa per alcuni minuti, per vedere se vi sia la possibilità di raggiungere un accordo sull'argomento.

Si dà atto che l'adunanza viene sospesa alle ore undici e minuti ventisei e viene riaperta alle ore undici e minuti cinquanta.

Il Presidente, MONTESANO, fa presente che, avendo alcuni Consiglieri eccepito di non aver potuto approfondire l'esame del disegno di legge riguardante l'istituzione dell'Assessorato della Programmazione e dell'Urbanistica perché tale disegno di legge è stato loro recapitato con notevole ritardo, propone al Consiglio, d'accordo con la Giunta, di rinviare la trattazione di tale argomento alla prossima adunanza, per dare la possibilità ai Signori Consiglieri di esaminare con calma il provvedimento proposto, data anche l'importanza dell'argomento.

Il Presidente fa quindi la seguente dichiarazione, chiedendo che sia messa a verbale:

"La Presidenza del Consiglio non trasmetterà più ai Consiglieri, per le prossime sedute, allegati relativi ad oggetti iscritti all'ordine del giorno delle sedute stesse che non le siano presentati tempestivamente; cioè la Presidenza del Consiglio, al momento della spedizione delle lettere di convocazione, dovrà essere in possesso di tutti gli allegati, sia che provengano dalla Giunta e sia che provengano dalle Commissioni consiliari.

Si potrà fare eccezione a questa prassi soltanto per i casi di particolare urgenza.

Questo, allo scopo di dare modo a tutti i Consiglieri di poter bene esaminare, nei dieci giorni intercorrenti fra il ricevimento della lettera di convocazione del Consiglio e la data della seduta, gli allegati relativi all'ordine del giorno.

Aggiungo che non permetterò più alla Segreteria di scrivere a fianco di alcun oggetto l'annotazione: "vedi allegato trasmesso a parte".

Desidero che il Consiglio prenda atto di questa mia dichiarazione."

Il Consiglio prende atto, concordando unanime su quanto sopra e sulla proposta di rinviare alla prossima adunanza la trattazione del disegno di legge regionale riguardante l'istituzione dell'Assessorato regionale della Programmazione e dell'Urbanistica.