Objet du Conseil n. 87 du 29 juillet 1968 - Verbale
OGGETTO N. 87/68 - Ubicazione delle grandi vie di comunicazione confluenti ad Aosta. - Richiesta di informazioni. (Interpellanza dei Consiglieri regionali Giovanna Siggia in Bianco e Giulio Dolchi)
Il Presidente, MONTESANO, dichiara aperta la discussione sulla seguente interpellanza dei Consiglieri regionali Siggia Giovanna in Bianco e Dolchi Giulio, concernente l'oggetto: "Ubicazione delle grandi vie di comunicazione confluenti ad Aosta. - Richiesta di informazioni", interpellanza trasmessa ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza del 29/30 luglio 1968:
Ill.mo Signor PRESIDENTE
del Consiglio Regionale
della Valle d'Aosta
AOSTA
I sottoscritti Consiglieri regionali richiedono che la S.V. voglia inserire fra gli argomenti da discutere nella prossima seduta consiliare la seguente
INTERPELLANZA
I sottoscritti Consiglieri regionali richiedono di essere informati sugli ultimi orientamenti o decisioni circa l'ubicazione delle grandi vie di comunicazione confluenti ad Aosta, soprattutto in relazione alla collocazione del terminale autostradale.
Aosta, lì 2 luglio 1968
F.ti: Gianna Bianco Siggia - Giulio Dolchi
Il Consigliere DOLCHI premette che già si è discusso a lungo, nel passato, del problema delle grandi vie di comunicazione confluenti ad Aosta, sia per le soluzioni di allargamento o di variante delle strade statali 26 e 27, sia in relazione all'ubicazione del terminale autostradale.
Informa che nel Consiglio Comunale di Aosta si è parlato dell'intendimento di collegare la statale 26 alla statale 27 mediante la costruzione di un viadotto da Porossan a Signayes e di un raccordo nella zona est della Città di Aosta.
Precisa che tale soluzione è stata contrastata dal Consiglio Comunale di Aosta, perché verrebbe ad escludere totalmente la Città di Aosta dal traffico da e per il Gran San Bernardo.
Osserva che d'altra parte, la circonvallazione nord della Città è ormai diventata una strada urbana ed inadatta, con i suoi incroci e semafori, a sopportare il traffico pesante e veloce, per cui sono state prospettate altre soluzioni, quali, ad esempio, la sollecita realizzazione della circonvallazione sud della Città, nel tratto dal Cimitero al Pont Suaz, con un nuovo ponte sulla Dora, oppure la costruzione di una strada statale nell'envers, nel tratto da La Grenade a Pollein, oppure la prosecuzione dell'autostrada, sempre all'envers, verso l'alta Valle e altre soluzioni ancora.
Precisa che il problema è importante e degno di particolare attenzione da parte dei Consiglieri regionali, i quali è bene siano informati, in questa sede, sulle soluzioni possibili e da adottare, ad evitare che abbiano notizie, a volte vaghe ed anche inesatte, dai giornali o dai "si dice" alla S.A.V. o all'ANAS o ad altra fonte.
Conclude, dichiarando che tale è il motivo per cui è stata presentata l'interpellanza ora in discussione.
Il Presidente della Giunta, BIONAZ, rileva anzitutto che sul problema delle vie di accesso alla Città di Aosta, dalla stazione terminale dell'autostrada della Valle d'Aosta, il Consiglio Regionale si è già pronunciato a suo tempo stabilendo che l'autostrada deve terminare a Quart, in Regione Villair e, precisamente, nel pianoro esistente sotto il Cimitero, pianoro che consente un ampio sviluppo di spazi per gli svincoli dell'autostrada.
Precisa che, sempre secondo quanto stabilito a suo tempo dal Consiglio, dal punto terminale dell'autostrada sarà costruito un tronco di autostrada libera per l'accesso alla Città, autostrada che dovrebbe collegarsi al Corso Ivrea.
Riferisce che è stato, inoltre, stabilito che, dalla zona del Villair, l'autostrada, dopo aver attraversato la Dora, proseguirebbe sulla destra orografica verso Pollein, continuerebbe fino oltre il Pont Suaz, dove verrebbe costruito un nuovo ponte attraverso il quale l'autostrada si collegherebbe al centro della Città, nei pressi del cavalcavia ferroviario.
Comunica di non essere a conoscenza che siano state apportate delle modificazioni a questo programma che egli stesso ebbe a discutere con l'ANAS; ricorda che la soluzione della Circonvallazione Sud era stata contrastata dall'ANAS perché detta soluzione non avrebbe potuto assicurare lo sfogo necessario all'autostrada verso Aosta.
Rileva però che, in allora, non era ancora stato costruito il raccordo stradale mediante il prolungamento della strada verso il Campo sportivo Tesolin, che è verso La Grenade. Precisa che per la costruzione della Circonvallazione Sud il Comune di Aosta aveva assunto un impegno, non suffragato però dal necessario impegno finanziario, né dal progetto dell'opera, per cui l'ANAS non ritenne sufficiente un tale impegno.
Informa che, in considerazione di tale fatto, la Giunta Regionale ha preso in esame di recente la possibilità di costruire detto allacciamento a spese della Regione, fermo restando che il punto di arrivo dell'autostrada sarà al cavalcavia ferroviario o nelle immediate vicinanze del cavalcavia, ove è pure prevista la costruzione di un grande parcheggio.
Ritiene che non vi sia quindi nulla di modificato a quanto stabilito a suo tempo, tranne che oggi l'ANAS ha l'assicurazione che la Regione si assume l'impegno di costruire il raccordo stradale fino alla località La Grenade.
Riconosce che sono giustificate le richieste delle categorie economiche della Città di Aosta intese ad ottenere che il traffico non sia dirottato dalla Città con la costruzione di strade dirette che invoglierebbero i turisti a proseguire anziché ad attraversare la Città.
Dichiara che, proprio tenendo conto di tale considerazione, la Giunta Regionale ha assunto, in via di massima, la decisione di costruire, a spese dell'Amministrazione Regionale, il raccordo stradale tra il cavalcavia ferroviario e la località La Grenade.
Ritiene che il problema della prosecuzione dell'autostrada dal pianoro del Villair verso Pollein sia tuttora allo studio da parte dell'ANAS; in proposito, ricorda che una delle preoccupazioni maggiori del Consiglio Regionale è stata quella di evitare che la costruzione dell'autostrada pregiudichi la possibilità di allungare la pista dell'Aeroporto e fa presente che, per conseguire tale scopo, occorre arretrare un po' il punto terminale dell'autostrada al Villair.
E' indubbio - egli dice - che lo studio del problema delle strade di accesso dal punto terminale dell'autostrada alla Città di Aosta deve essere studiato con molta attenzione, in relazione anche al fatto che la Circonvallazione Nord è diventata ormai una strada interna e che, come tale, non corrisponde più allo scopo a cui doveva servire, cioè a smaltire il traffico pesante e veloce.
Ritiene che detto scopo potrà essere conseguito con la realizzazione della Circonvallazione Sud, il cui tracciato si svolgerà in zone meno abitate di quanto non siano le zone attraversate dalla Circonvallazione Nord.
Fa presente che il problema è nei termini sopra esposti e che, allorquando l'ANAS intenderà passare all'approvazione e all'attuazione del progetto definitivo, il Consiglio Regionale riesaminerà le modificazioni e le varianti, che erano già state approvate a suo tempo in via di massima dal Consiglio stesso e che si riassumevano nei seguenti punti essenziali:
1) il punto terminale dell'autostrada rimane stabilito al Villair che viene collegato alla Città di Aosta mediante la costruzione di un tratto di autostrada aperta che giungerà fino al Corso Ivrea;
2) costruzione di un secondo raccordo dell'autostrada con partenza dal Villair verso il Pont Suaz, raccordo che deve terminare al cavalcavia ferroviario o nelle immediate vicinanze del Viale dei Partigiani.
Conclude, dichiarando che, a suo avviso, non vi sono motivi per modificare l'impostazione di cui sopra, che risponde alle esigenze della Città di Aosta e soprattutto alle esigenze delle varie categorie economiche locali.
Il Consigliere DOLCHI dichiara di concordare sull'affermazione, fatta dal Presidente della Giunta, che il problema va studiato con molta attenzione.
Rileva che molte delle osservazioni o considerazioni che sono state fatte a suo tempo in questa sede e in sede di Consiglio Comunale di Aosta si dimostrano tuttora valide, come sono tuttora valide le decisioni assunte a suo tempo dal Consiglio Regionale.
Ritiene che sia inutile continuare oggi la discussione sul problema delle grandi vie di comunicazione confluenti ad Aosta, anche perché gli interpellanti si riservano di esaminare l'opportunità di presentare una mozione sull'oggetto dell'interpellanza, affinché il problema possa essere ulteriormente discusso e approfondito dal Consiglio.
Il Consiglio prende atto.