Objet du Conseil n. 80 du 29 juillet 1968 - Verbale
OGGETTO N. 80/68 - Provvedimento consiliare n. 75 in data 2 luglio 1968: "Proposta di nomina di una nuova Commissione consiliare per lo studio della situazione economica e produttiva della società nazionale "Cogne" e delle sue prospettive di sviluppo, nonché per un esame delle condizioni di vita e di lavoro dei dipendenti dello stabilimento". - Comunicazioni del Presidente del Consiglio regionale.
Il Presidente, MONTESANO, ricorda che nella seduta del 2 luglio 1968 il Consiglio Regionale, con deliberazione assunta all'unanimità di voti (deliberazione n. 75), aveva approvato la proposta di nomina di una nuova Commissione consiliare per lo studio della situazione economica e produttiva della Società Nazionale "Cogne" e delle sue prospettive di sviluppo, nonché per un esame delle condizioni di vita e di lavoro dei dipendenti dello Stabilimento "Cogne" di Aosta.
Informa che in merito a tale deliberazione, che non è stata ancora restituita vistata, il Presidente della Commissione di Coordinamento ha inviato al Presidente del Consiglio Regionale e, per conoscenza, al Presidente della Giunta Regionale, la seguente lettera, di cui dà lettura:
"REPUBBLICA ITALIANA
- Commissione di Coordinamento della Valle d'Aosta -
Il Rappresentante del Ministero dell'Interno - Presidente
N. 2875
Aosta, 13 luglio 1968
Al Sig. PRESIDENTE del Consiglio
Regionale della Valle d'Aosta
AOSTA
e, p. c.: Al Sig. PRESIDENTE della Giunta
Regionale della Valle d'Aosta
AOSTA
OGGETTO: Nomina di Commissione consiliare per lo studio della situazione economica e produttiva della Soc. Nazionale Cogne e delle condizioni di vita e di lavoro dei dipendenti dell'Azienda.
Delib. C.R. n. 75 del 2 c.m.
Con la deliberazione indicata in oggetto il Consiglio Regionale ha deciso la nomina di una "Commissione consiliare per lo studio della situazione produttiva della Cogne e delle sue prospettive di sviluppo, nonché per un esame delle condizioni di vita e di lavoro dei dipendenti dell'Azienda".
Da un primo esame del provvedimento, la Commissione di Coordinamento ha osservato che non risultano comunque determinati i limiti entro i quali la istituenda Commissione dovrebbe svolgere il compito affidatole, mentre per contro appare indispensabile una tale determinazione agli effetti della legittimità dell'atto, ove si consideri:
1) che dal vigente ordinamento giuridico e in particolare dallo Statuto speciale per la Valle d'Aosta non è prevista una competenza della Regione nelle materie che dovrebbero formare oggetto della indagine della sopraddetta Commissione di studio, così come la Commissione di Coordinamento ebbe già a rappresentare con la decisione 28 luglio 1964 sulla deliberazione consiliare n. 156 del 30 giugno 1964;
2) che la Regione può esplicare la sua attività legislativa ed amministrativa per la cura degli interessi pubblicistici, nell'ambito delle competenze attribuitele dallo Statuto, mentre non ha potestà d'intervento in rapporti intersubiettivi di carattere privatistico, quali sono quelli esistenti tra una Impresa e i propri dipendenti;
3) che la tutela degli interessi dei lavoratori spetta agli organi a ciò competenti dello Stato e alle organizzazioni sindacali di categoria, nei loro poteri di rappresentanza;
4) che, in particolare, la vigilanza ed il controllo sulla Soc. Nazionale Cogne - di totale proprietà dello Stato - sono, sotto ogni aspetto, di stretta ed esclusiva competenza statale (Ministero delle Partecipazioni Statali e Corte dei Conti);
5) che del Consiglio di Amministrazione della Soc. Nazionale Cogne fanno parte, per ogni possibile effetto, autorevoli persone della Valle;
6) che, d'altra parte, non risulta che la Regione sia stata interessata a studiare ed esprimere pareri su quanto in oggetto da parte del Governo nazionale (art. 22, comma ultimo, della legge 10.2.1953, n. 62);
7) che non appare in alcun modo indicato in quali forme e modi i compiti di studio che si intendono affidare alla istituenda Commissione possano conciliarsi con quelli attribuiti alla Commissione Regionale per la programmazione prevista dall'art. 7 legge regionale 10 aprile 1967, n. 10.
Ciò premesso, la Commissione di Coordinamento prega codesta Amministrazione di voler fornire i chiarimenti e le precisazioni del caso su quanto innanzi prospettato, insieme con il provvedimento di integrazione o modifica dell'atto in esame che il Consiglio ritenesse di adottare.
Nell'attesa, si avverte che il termine previsto dal combinato disposto degli artt. 46 del vigente Statuto speciale per la Valle d'Aosta e 49 e 45 della legge 10.2.1953, n. 62, decorrerà dalla data di ricevimento della risposta alla presente.
IL PREFETTO PRESIDENTE F.to: C. Gerlini"
Il Presidente, MONTESANO, ricorda che già nella seduta del 2 febbraio 1968, con deliberazione n. 30 - vistata dal Presidente della Commissione di Coordinamento per la Valle d'Aosta - il Consiglio aveva approvato, ad unanimità di voti favorevoli, la nomina di una Commissione consiliare per lo studio della situazione produttiva della "Cogne" e delle sue prospettive di sviluppo, nonché per un esame delle condizioni di vita e di lavoro dei dipendenti dello Stabilimento di Aosta.
Rammenta che nella seduta del 2 luglio 1968 il Consiglio Regionale - unicamente perché riteneva che la Commissione consiliare nominata il 2 febbraio 1968 fosse da considerarsi decaduta con l'avvenuta scadenza del mandato del Consiglio Regionale della legislatura 1963-1968 - aveva assunto il provvedimento consiliare n. 75, con cui approvava la nomina di una nuova Commissione consiliare per lo studio del problema in questione.
Osserva che non si comprende perché la Commissione di Coordinamento, avendo restituito vistato il provvedimento consiliare n. 30 del 2 febbraio 1968, formuli oggi delle riserve in merito all'analogo provvedimento consiliare n. 75 del 2 luglio 1968.
Riferisce di aver predisposto una bozza di lettera di risposta alla citata lettera del Presidente della Commissione di Coordinamento, bozza già sottoposta all'esame della Commissione consiliare permanente per gli Affari Generali e Finanze, che ha espresso parere favorevole al riguardo.
Dà quindi lettura della bozza di detta lettera, che è del seguente tenore:
"Al Signor Presidente della Commissione di Coordinamento per la Valle d'Aosta
AOSTA
OGGETTO: Nomina di una Commissione consiliare per lo studio della situazione economica e produttiva della Società Nazionale Cogne (deliberazione C.R. n. 75 del 2.7.1968).
In risposta alla lettera in data 13.7.1968 prot. n. 2875, concernente il provvedimento consiliare relativo alla nomina di una Commissione per lo studio della situazione economica e produttiva della Società Nazionale Cogne e delle condizioni di vita e di lavoro dei dipendenti della predetta Società, si comunicano i chiarimenti e le precisazioni seguenti:
Il precedente Consiglio Regionale aveva già approvato la proposta di nomina di analoga Commissione consiliare di studio con provvedimento deliberativo n. 30 in data 2.2.1968, restituito da codesta Commissione di Coordinamento con visto (per presa d'atto) n. 863 del 23.2.1968, senza alcuna osservazione.
Essendo scaduto poco tempo dopo il Consiglio Regionale, si è ritenuto necessario che il nuovo Consiglio Regionale confermasse la proposta di nomina della Commissione consiliare di cui si tratta, il che è avvenuto con il provvedimento consiliare n. 75 in data 2.7.1968, in merito al quale la Commissione di Coordinamento ha ora chiesto chiarimenti formulando vari rilievi.
In merito alla questione della competenza di questa Regione ad occuparsi dello studio dei problemi dell'industria e dei connessi problemi economici e socio-politici, si fa presente che tale competenza deriva dagli articoli 3 (lettera a) e 4 dello Statuto speciale della Regione, nonché degli articoli 1 e 11 del Decreto Legislativo C.P.S. 23.12.1946 n. 532, sulla devoluzione di alcuni servizi alla competenza amministrativa di questa Regione.
L'art. 94 del Regolamento interno sul funzionamento del Consiglio Regionale prevede la possibilità della nomina di Commissioni speciali per l'esame di particolari questioni di interesse regionale.
La situazione economica e produttiva e le prospettive di sviluppo degli Stabilimenti della Società Nazionale Cogne interessano indubbiamente l'economia regionale, non solo perché si tratta di una industria pilastro dell'economia valdostana, ma anche perché si rende necessario studiare e promuovere il sorgere di nuove attività e produzioni collaterali in relazione al grave problema del non lontano esaurimento della miniera di magnetite di Cogne.
Si tratta quindi di materia assai importante che interessa anche sotto l'aspetto della programmazione economica regionale e per la quale il Consiglio Regionale ha la facoltà e il dovere di predisporre i necessari studi ed eventuali proposte da inoltrare, in quanto occorra, alle competenti Autorità governative.
D'altra parte, come risulta dal provvedimento consiliare in esame, si tratta di nominare una Commissione di studio del problema di cui si tratta, per cui non sono da temere possibili interferenze nei confronti dei responsabili della conduzione dell'Azienda della Società Nazionale Cogne.
Per quanto riguarda, in particolare, lo studio della vita e delle condizioni di lavoro dei dipendenti della Società Nazionale Cogne, si ritiene che lo studio di questo problema nel suo complesso, cioè riferimento al complesso dei dipendenti della predetta Società, esuli dal campo dei rapporti di natura privatistica ed interessi in via generale il campo dei rapporti sociali ed economici locali, di cui il Consiglio Regionale non può disinteressarsi.
Infatti la Regione, quale Ente politico territoriale, deve occuparsi dello studio e della cura degli interessi socio-economici di carattere generale dei suoi abitanti; nessuna norma prescrive limiti ad una tale attività e a tali compiti allorché siano rivolti allo studio e alla cura degli interessi generali della popolazione.
La indeterminatezza di tale attività e di tali compiti, che sussiste per le Provincie e per i Comuni, sussiste ancor più per le Regioni, trattandosi di compiti istituzionali connaturali con i fini degli Enti regionali, in relazione anche alle vigenti norme sulla programmazione economica regionale e nazionale.
Nel caso in esame, non può negarsi che sussista un interesse generale per questo Consiglio Regionale a svolgere una attività di studio e di ricerca in ordine alla situazione economica e alle ripercussioni economiche e sociali che derivano all'intera vita economica regionale dalle vicende degli Stabilimenti della Società Nazionale Cogne, in relazione anche al già menzionato grave problema del non lontano esaurimento della miniera di magnetite di Cogne.
I risultati dei lavori di studio della Commissione consiliare di cui si tratta costituiranno un utile strumento di cognizione per l'Amministrazione Regionale ai fini dell'espletamento delle funzioni spettanti alla Regione in materia di programmazione economica regionale.
Si fa, infine, presente che lo studio del problema oggetto del provvedimento consiliare di cui si tratta non comporta alcuna interferenza né alcuna decisione di merito, sia relativamente agli Stabilimenti della Società Nazionale Cogne che ai cittadini".
Il Presidente, MONTESANO, chiede se il Consiglio sia d'accordo di inviare alla Presidenza della Commissione di Coordinamento la lettera soprariportata, in risposta ai rilievi formulati con la citata lettera del 13 luglio 1968 - prot. n. 2875.
Monsieur le Conseiller CAVERI déclare que les Conseillers de l'Union Valdôtaine sont d'accord sur le texte de cette lettre de réponse au Président de la Commission de Coordination et que, d'autre part, les Conseillers de l'Union Valdôtaine ont déjà approuvé cette lettre comme membres de la première Commission "Affari Generali e Finanze".
Il retient, cependant, de devoir faire quelques considérations à propos de la lettre du Président de la Commission de Coordination, M. Gerlini.
Il déclare, avant tout, que Monsieur Gerlini ne peut être retenu responsable de cette lettre, parce que le Président de la Commission de Coordination n'est qu'un passe-papiers, parce qu'il intervient et soulève des difficultés quand le Gouvernement Central ou un Ministre, directement ou par suggestion d'un groupe de pouvoir économique, prétend qu'il intervienne.
Il répète qu'effectivement le Président de la Commission de Coordination fait des difficultés uniquement lorsqu'il y a une intervention du centre.
Il remarque qu'il y a eu cependant des Présidents de la Commission de Coordination qui intervenaient eux directement, même quand le Gouvernement Central ne disait rien.
Il cite, comme exemple, Monsieur Castellucci qu'il affirme avoir été un des pires des Présidents de la Commission de Coordination pour avoir écrit des articles anti-autonomistes dans certaines revues de droite.
Il Presidente, MONTESANO, invita il Consigliere Caveri a rimanere sull'argomento della lettera di risposta da inviare al Presidente della Commissione di Coordinamento.
Monsieur le Conseiller CAVERI, après avoir déclaré qu'il entend illustrer les raisons pour lesquelles les Conseillers de l'Union Valdôtaine sont d'une certaine opinion, informe que Monsieur Castellucci est arrivé au point d'écrire un article, dans une revue administrative, où il disait, entre autre: "per mettere le cose a posto in Valle d'Aosta bisogna mandare di nuovo un Prefetto".
Il affirme que Monsieur Castellucci, en tant que Président de la Commission de Coordination, devait avoir la sensibilité de ne pas écrire un article de ce genre.
En retournant sur l'argument en discussion, il souligne que, encore une fois, le Conseil Régional doit constater que, lorsqu'on touche certains milieux du pouvoir économique, le Gouvernement intervient pour limiter l'autonomie du Conseil Régional.
Il est évident - dit-il - que les super-dirigeants de la "Cogne" n'ont aucun plaisir que le Conseil Régional ou une Commission du Conseil Régional mettent le nez dans la question de la "Cogne" et c'est pour cela - affirme-t-il - que Monsieur Gerlini a écrit la lettre dont le Président du Conseil a donné lecture. De manière que - continue-t-il - nous pouvons dire, en base à ces considérations, que les choses ne changent pas, même s'il y a une Junte démo-chrétienne avec des alliés socialistes.
Il déclare que, encore une fois, on cherche d'empêcher que le Conseil Régional, à travers une Commission d'étude, puisse s'intéresser des problèmes de la "Cogne".
En fait de liberté et d'autonomie - conclut-il - c'est vraiment quelque chose d'exemplaire et d'édifiant!
Il Consigliere GERMANO dichiara che i Consiglieri del Gruppo Comunista approvano il contenuto della lettera di risposta da inviare alla Commissione di Coordinamento e sono lieti di constatare che, per la prima volta, tutti i Gruppi hanno assunto, all'unanimità, un atteggiamento fermo e deciso nei confronti della Commissione di Coordinamento.
Aggiunge che essi sono, altresì, lieti del fatto che il Presidente Montesano abbia ritenuto di portare a conoscenza del Consiglio i rilievi formulati dalla Commissione di Coordinamento in merito al provvedimento consiliare in questione nonché la lettera di risposta stilata dalla Presidenza del Consiglio sulla quale la Commissione consiliare permanente per gli Affari Generali e Finanze già ha espresso parere favorevole.
Il Consigliere PEDRINI dichiara di concordare sul testo della lettera di risposta da inviare alla Commissione di Coordinamento e prende atto con compiacimento che finalmente, su un problema di primaria importanza per la Valle d'Aosta, vi sia stato l'unanime accordo del Consiglio.
Il Consigliere TONINO dichiara di concordare sulle controdeduzioni lette dal Presidente del Consiglio in risposta ai rilievi formulati dal Presidente della Commissione di Coordinamento in merito alla questione in esame.
Ritiene assai strano il fatto che la Commissione di Coordinamento formuli oggi rilievi in merito ad un provvedimento analogo ad altro recente provvedimento già restituito vistato senza alcuna osservazione.
Il Consiglio prende atto, concordando unanime sull'invio, alla Presidenza della Commissione di Coordinamento, della lettera di risposta di cui ha dato lettura il Presidente, Montesano.