Objet du Conseil n. 194 du 27 novembre 1968 - Verbale

OGGETTO N. 194/68 - Comunicazioni del Presidente del Consiglio.

Montesano (P.S.U.) - La seduta è aperta con 30 Consiglieri presenti. È scusata l'assenza del Consigliere Lustrissy, il quale di ritorno da Roma ha dovuto, invece di arrivare a Torino, andare a Venezia, per dirottamento dell'aereo.

Io devo fare varie comunicazioni che interessano un po' l'attività dell'Ufficio di Presidenza.

Il giorno 18 novembre il mondo ha appreso con commozione e sdegno la condanna del Patriota Greco Panagulis. Il giorno 19, questa Presidenza, d'accordo anche con i Capi Gruppo, ha inviato tempestivamente al Ministro degli Esteri Italiano il seguente telegramma: "Consiglio regionale Valle d'Aosta esprime proprio sdegno condanna a morte patriota greco Panagulis. Invoca sua salvezza, riafferma valori impostazione fondamentale e democratica, et prega S.V. portare conoscenza autorità greche sentimenti di protesta popolazione valdostana".

Il giorno seguente, 20 di novembre, la Presidenza riceveva questo telegramma: "Invitiamola convocare assemblea straordinaria Consiglio regionale per esprimere solidarietà Panagulis, disgusto Popolo Valdostano verso fascisti greci et volontà democratici non tollerare ulteriore permanenza italiana nella N.A.T.O. e PATTO Atlantico assieme regimi fascisti - Comitato Valdostano per la Pace del Vietnam". Questo telegramma era senza indirizzo, ma essendo un telegramma trasmesso per telefono, io ho reperito l'indirizzo dall'elenco telefonico; il telegramma proveniva dal n. 3214 del Comitato per la Pace nel Vietnam, che è la Camera del Lavoro.

Io ho sentito il dovere di rispondere a questo telegramma, richiamando prima di tutto la non competenza di organi estranei al Consiglio a richiedere una convocazione straordinaria del Consiglio stesso. È il secondo episodio che si ripete durante la mia Presidenza e che, soprattutto, invade competenze ben specifiche del Consiglio stesso. Il primo episodio fu quello della richiesta perentoria di riunione straordinaria del Consiglio da parte di un Sindacato per risolvere delle questioni sindacali.

Ora, io richiamo l'attenzione dei Signori Consiglieri sul punto prima della mia risposta che dice testualmente questo: "Riscontro vs. telegramma preciso che seduta straordinaria Consiglio regionale, norma articolo 20 dello Statuto, et articolo 20 di Regolamento, può essere effettuata soltanto su richiesta Presidente Giunta aut terzo Consiglieri.". In seguito il telegramma continua: "Assicuro che in data di ieri questa Presidenza, d'accordo con Capi Gruppo, tramite Ministro Affari esteri habet elevato vibrata protesta sdegno per condanna patriota greco Panagulis.". Il telegramma fu inviato a mano mezz'ora dopo aver ricevuto quello che vi ho letto; fu inviato a mano, perché in quel giorno le Poste e i Telegrafi erano in sciopero.

Il giornale che riporta la notizia è "Le Travail", pubblicato il 22 di novembre e, mentre dà notizia del telegramma fatto a questa Presidenza dal Comitato per la pace nel Vietnam, tace assolutamente sulla risposta che la Presidenza ha dato allo stesso comitato a nome del Consiglio valdostano.

Io, in questa sede, ho da fare rilevare che il Consiglio regionale non ha bisogno, in momenti tragici come la condanna del patriota greco Panagulis, di sollecitazioni dall'esterno, perché la sua sensibilità, che è la sensibilità di tutti i Consiglieri della Valle d'Aosta, è pronta e sollecita nel rimarcare, come abbiamo fatto, questi tragici avvenimenti. In secondo luogo, voglio fare rilevare la scorrettezza giornalistica tenuta da "Le Travail" nel dare notizia incompleta del fatto, soprattutto nel non riportare, appunto per la completezza di notizia, la risposta, che non è una risposta del Presidente del Consiglio, ma è la risposta del Consiglio regionale della Valle d'Aosta. Io voglio pensare che dei disguidi abbiano potuto rendere possibile questo increscioso episodio giornalistico, ma invito i responsabili del giornale a rettificare e a completare la notizia.

Qualcuno vuole prendere la parola su questo argomento?

Milanesio (P.S.U.) - Nel dare atto al Presidente del Consiglio della sensibilità dimostrata in questo particolare frangente, per aver saputo interpretare, io penso, il pensiero unanime del Consiglio regionale, ritengo che sia anche opportuno fare seguire eventualmente un ordine del giorno sullo stesso argomento, che il Consiglio regionale potrà formulare più avanti nel corso dei suoi lavori.

Pertanto l'invito che vorrei fare a tutti i Gruppi presenti è, nel corso dei lavori del Consiglio e senza sospenderli, di delegare un loro rappresentante per arrivare alla formulazione di un ordine del giorno, evidentemente sulla falsariga di quello che è stato detto dal Presidente del Consiglio, che appunto ha interpretato un po' i desideri e le aspirazioni di tutto il Consiglio su questo argomento, affinché il Consiglio stesso però, questa volta, si esprima in modo formale.

Caveri (U.V.) - Je pense qu'il est bien d'envoyer des télégrammes ou des appels de solidarité pour les victimes de la dictature, quelle qu'elle soit; si Panagulis n'a pas été exécuté cela est aussi la conséquence des appels que tous les Pays ont dressés au Gouvernement grec.

Je voudrais en même temps faire une considération: il ne suffit pas d'envoyer des télégrammes, ou lancer des appels, ou rédiger des ordres du jour pour éloigner de nous le danger d'une dictature, parce que nous avons vu certains Partis, en ces derniers jours, se comporter d'une telle manière qu'elle a été déplorée - on peut le dire - par tous les journaux, par tous les quotidiens nationaux. Ce comportement, de ces Partis, est vraiment la meilleure recette pour nous faire retourner une belle dictature aussi chez nous, et d'essayer le goût des différents Colonels ou Généraux.

Je veux ajouter une autre considération encore: on a envoyé un appel, on a envoyé un télégramme, on est en train de rédiger un ordre du jour pour le cas de Panagulis, victime de la dictature des Colonels, mais on n'a rien fait lorsqu'il y a eu des condamnations à mort à San Sebastian, contre des patriotes basques. Cela a été une lacune, peut-être une lacune aussi due à notre responsabilité, parce que nous-mêmes, de l'Union Valdôtaine, nous n'avons pas pris une initiative de ce genre, une initiative qui aurait été d'autant plus nécessaire car le Peuple Basque constitue, lui aussi, une minorité ethnique et linguistique, soit en Espagne, soit en France, et alors devant ces cas nous aurions dû, nous de l'Union Valdôtaine, prendre une initiative dans ce sens.

Ramera (D.C.) - Il Gruppo Democratico-Cristiano aveva predisposto un ordine del giorno in vista del Consiglio regionale, quindi aderisce alla proposta formulata dal collega Milanesio. Tuttavia dà atto al Presidente del Consiglio di aver interpretato tempestivamente i sentimenti unanimi del Consiglio regionale nel protestare prima contro la condanna e poi nel chiedere che la stessa condanna non venisse eseguita.

Tuttavia, in merito a certe considerazioni che sono state sollevate, noi non siamo contrari alla protesta che si leva da questo Consiglio verso tutti coloro che cercano di soffocare la libertà, e non solo contro il Regime fascista di Franco, che soffoca le libertà di certe minoranze spagnole, ma direi anche contro coloro che in certi Paesi dell'Est hanno condannato recentemente gli scrittori e gli intellettuali che avevano osato protestare contro l'aggressione della Cecoslovacchia.

Germano (P.C.I.) - Io pure dò atto al Presidente del Consiglio della tempestività con cui è stato inoltrato questo telegramma, perché oltretutto era necessario farlo con tempestività, e accetto la proposta del Consigliere Milanesio, in quanto il rinvio dell'esecuzione non è nulla per ora, perché fino a che non venga o modificata la sentenza o assunto un impegno da parte della Magistratura greca, questo combattente della libertà può essere ucciso in qualsiasi momento, quindi è necessario continuare con la nostra pressione.

Devo dire però che mi ha stupito la reazione sproporzionata del Presidente del Consiglio circa i fatti; è una cosa molto normale: "Le Travail" non ha avuto questo telegramma del Presidente del Consiglio perché la Presidenza del Consiglio non ha fatto un comunicato stampa in questo senso, e il Comitato per il Vietnam non ha come suo portavoce "Le Travail". "Le Travail" - io lo so - non ha avuto dal Comitato del Vietnam questo telegramma. Io direi quindi di mettere le cose nelle giuste proporzioni riguardo a questa scorrettezza: un giornale non è stato informato, quindi perché dobbiamo addebitargli che non ha pubblicato, perché dobbiamo parlare di "scorrettezza giornalistica"? Cerchiamo di non essere troppo suscettibili e mettiamo le cose nel loro senso giusto!

A Ramera dico di non aprire altre questioni o, se vogliamo, apriamole pure, molto tranquillamente, ma assistiamo nel mondo al genocidio di un popolo da parte della civile America, e allora, vogliamo trascurare questo? Facciamo tutto... contro tutti, però mettendo l'accento su delle fesserie contro il genocidio di un popolo dove milioni di uomini vengono ammazzati ...(voce in lontananza del Consigliere Ramera)... Ramera, il fatto semplice è questo: che noi, di fronte a dei fatti seri che non hanno quelle ripercussioni, abbiamo assunto delle posizioni di riprovazione. Il guaio è che voi non avete mai assunto posizioni di riprovazione e di condanna; questa è la differenza, è questa sola la differenza e, siccome questo è un fatto storico, permettimi di riconfermartelo.

Noi siamo pronti a criticare qualsiasi atto che riteniamo contro la libertà, da parte di chiunque lo faccia. La stessa cosa dobbiamo dire, non fate voi; permetti solo che lo faccia rilevare, semplicemente...

Tonino (P.S.I.U.P.) - Signor Presidente, Signori Consiglieri, l'ondata di sdegno sollevata da più parti nel mondo contro la crudele sentenza della dittatura fascista greca, se è valsa a scongiurare momentaneamente la condanna a morte di Alessandro Panagulis, non è però valsa a giustificare la permanenza fascista in uno Stato reo soltanto di voler il trionfo della democrazia. Panagulis non è morto, Panagulis non è stato assassinato, Panagulis non sappiamo se sarà risparmiato, sappiamo però che questa spasmodica attesa è peggio della morte.

Questo pauroso silenzio su quella che sarà la sorte di questo eroico patriota non può fare pesare le pesanti responsabilità di chi non ha mosso un dito per evitare che un Regime fascista prendesse l'avvio in Grecia. E questa mia accusa che muovo è parte delle considerazioni che vi sono sull'ordine del giorno che il Presidente del Consiglio, giustamente, si è assunto l'incarico di redigere a nome del Consiglio regionale della Valle d'Aosta; sono considerazioni che io pongo in altrettante domande ai responsabili del Governo regionale di Centro-Sinistra.

Una prima domanda: il Governo regionale di Centro-Sinistra è o non è un governo politicamente alleato al Governo nazionale? Una seconda domanda: il Governo nazionale è o non è un governo alleato dell'America e quindi con il Patto Atlantico? Se è così - e non vi sono dubbi che sia così -, come mai il Governo italiano non ha mosso un dito allorquando la sesta flotta americana si spostò dal Mediterraneo al Mar Egeo, a protezione del Colpo di stato fascista in Grecia?

Ecco che arrivo alle considerazioni: o quest'ordine del giorno è strumentale e tende a nascondere certe responsabilità, oppure vi è un ripensamento da parte del Centro-Sinistra valdostano nei confronti del Governo centrale, per la sua politica estera. Desidererei avere una risposta a queste mie domande da parte dei responsabili del Centro-Sinistra valdostano.

Naturalmente concordo con la proposta fatta dal Consigliere Milanesio di presentare un ordine del giorno unitario di tutto il Consiglio regionale.

Maghetti (P.L.I.) - Mi associo alle proposte del Consigliere Milanesio, e, poiché il Consigliere Ramera ci ha preceduto su quello che noi avevamo intenzione di dire, ribadiamo il concetto che si debba condannare la violenza, sia fisica sia morale, da qualunque parte provenga.

Andrione (U.V.) - Je voudrais simplement préciser une chose: pour ce qui nous concerne, l'ordre du jour doit être fait contre l'application de la peine capitale dans les procès politiques, seulement pour cela, parce que si on regarde les choses de près, même si personnellement je suis d'accord avec Panagulis, Panagulis a attenté à la vie du Chef du Gouvernement grec. Nous ne pouvons pas nier le droit aux grecs, en ce moment, de faire un procès.

Nous devons - comme du reste a fait la plupart des Pays du monde - nous élever contre l'application de la peine capitale dans un procès politique. De cette façon la protestation a une efficacité qu'elle n'aurait pas si nous faisons un procès politique, à mon sens.

Maintenant, je voudrais simplement savoir si les Conseillers sont d'accord sur cette approche ou si l'on veut, au contraire, discuter un ordre du jour qui, pour des implications politiques, risque d'élargir énormément le débat et nous porter dans un domaine où effectivement on peut ajouter les choses dites par Monsieur Ramera et par Monsieur Germano.

Chamonin (R.V.) - Je m'associe, en tous points, à ce qu'a dit Monsieur Andrione actuellement; je suis parfaitement d'accord sur ce principe.

Montesano (P.S.U.) - Allora io propongo che nel corso della seduta, in un momento in cui sia possibile, venga concordato e stilato fra i Capi Gruppo un ordine del giorno unitario, in modo che il Consiglio lo possa approvare all'unanimità. I Signori Capi Gruppo sono invitati a concordare l'ordine del giorno.

La seconda comunicazione della Presidenza riguarda la tragedia che ha colpito le zone del Piemonte, particolarmente il Biellese, in seguito all'alluvione. Come i Consiglieri avranno saputo dalle notizie dei giornali e dai Capi Gruppo, fu costituito in Valle d'Aosta, come espressione del Consiglio regionale, un Comitato unitario di pronto intervento per le zone alluvionate; anche questa opera è stata portata avanti, e viene ancora portata avanti con gli aiuti che man mano si fanno pervenire ai Comuni toccati da questa alluvione. Io voglio dare al Consiglio stesso un ragguaglio in cifre.

Come è noto, l'Amministrazione regionale tempestivamente decise, attraverso la Giunta, di stanziare 10 milioni per gli alluvionati, somma che fu fatta pervenire al Comitato e che fu distribuita nella seconda giornata attraverso due delegazioni che si recarono nei paesi del Biellese. La situazione finanziaria al 27.11.1968 è la seguente: totale entrate 29.766.885, alla quale somma deve essere aggiunta ancora la somma di 2.280.060 raccolta dalle Scuole. Io ne dò lettura, così, perché tutti siano al corrente degli offerenti, sia Enti, sia privati, delle offerte più sostanziose: contributo del B.I.M. 5.000.000 (il contributo del B.I.M. raccoglie i contributi di tutti i Comuni della Valle d'Aosta, quindi è sotto l'etichetta del B.I.M. però comprende tutti i Comuni della Valle d'Aosta che hanno offerto 5 milioni); Comune di Aosta 1 milione; contributo della Società Autostrada 1.000.000; S.I.T.A.V. 1 milione; Società Cogne (come Società, perché c'è un'offerta delle maestranze che, allo stato attuale, è quasi di 2 milioni, già raccolti) 1 milione; Centro raccolta regionale 994.000; Centro raccolta comunale 297.000; Centro raccolta Tesoreria 135.000; Organizzazione raccolta studenti 1.452.825 (preciso che questa raccolta di studenti non riguarda le Scuole, riguarda la popolazione in genere, verso la quale gli studenti si sono fatti diligenti per raccogliere queste offerte); Organizzazione delle Scuole della Valle 2.272.000; contributo Consiglieri regionali 610.000 (come vi ho detto); Banco Bérard 100.000; Impresa Sogno 500.000; Dipendenti Casinò (questo è stato un atto anche molto apprezzato dei dipendenti del Casinò, perché sono venuti qui in delegazione, sotto forma di Commissione interna), che hanno offerto 831.000 lire; poi c'è la Società A.I.B.E.S. (la Società degli aperitivi, dei cocktails e dei barmen che avevano il concorso a St. Vincent), che ha inviato 300.000 lire; Dipendenti Istituto Bancario San Paolo 165.000; Dipendenti Comune di Aosta 145.000; Unione Industriali 200.000; Maestranze Società Cogne 2.962.200.

Le somme sinora distribuite ammontano a 25.750.000: Valle Mosso 5.000.000; Cossato 4.000.000; S. Nicolao 1.000.000; Quaregna 2.500.000; Strona 1.500.000; Mosso S. Maria 2.250.000; Veglio-Mosso 2.500.000; Pistolesa 2.250.000; Camandona 250.000; S. Stefano Belbo 1.000.000; Incisa Scapaccino 1.500.000; Canelli 1.500.000; Nizza Monferrato 1.500.000.

Le delegazioni che si sono recate sul posto, formate da esponenti del Comune di Aosta e del Consiglio regionale, sono state composte con elementi dei diversi Gruppi, i quali hanno potuto constatare effettivamente quale grande tragedia ha investito queste popolazioni. Il nostro aiuto è stato altamente riconosciuto da numerose lettere che sono arrivate al Comitato, soprattutto per l'opera pronta e immediata che è stata fatta anche dall'Assessorato ai Lavori Pubblici, per l'invio sul posto, nel Comune di Cossato, di pale meccaniche che effettivamente hanno dato un aiuto concreto, tempestivo ed effettivo per quello che riguarda lo sgombro delle macerie e delle strade.

L'opera del Comitato regionale non è ancora finita; domani mattina riparte un'altra delegazione per portare dei generi di prima necessità nella zona di Nizza Monferrato; questa delegazione sarà guidata dall'Assessore alla Sanità e così continueremo fino a quando avremo dei fondi. L'attività del Comitato è stata chiusa, però continua la sua opera di erogazione dei fondi, man mano che avremo delle disponibilità.

Io ho il dovere di segnalare al Consiglio anche l'opera autonoma che ha fatto, sempre nell'ambito del Comitato regionale di pronto intervento, un gruppo di nostri uscieri, i quali hanno portato alle popolazioni del Biellese un camion di indumenti e di generi alimentari raccolti da loro stessi; coi loro mezzi hanno portato dei generi di prima necessità, generi alimentari, riscuotendo anche da parte dei Sindaci il ringraziamento che ci hanno manifestato pure attraverso una lettera.

La terza comunicazione riguarda la morte di Donna Ida Einaudi, alla cui famiglia io ho fatto giungere il seguente telegramma: "Ricordando in Luigi et Donna Ida Einaudi legami affettuosi con popolazione et terra valdostana Consiglio regionale, commosso perdita consorte primo Presidente Repubblica esprime familiari tutti sentimenti di profondo cordoglio". Io credo che il Consiglio approvi. Il telegramma è già partito perché, come dicevamo tutti, deve essere tempestivo.

Propongo al Consiglio, in occasione del commiato dalla Diocesi di Monsignor Blanchet, di fargli giungere un telegramma di saluto, così come abbiamo fatto giungere al nuovo Vescovo Lari un telegramma di saluto nell'altra seduta. Io ve lo leggo e lo sottopongo alla vostra approvazione: "Occasione suo commiato da Aosta, Consiglio regionale, in odierna seduta, ricordando sua ultraventennale opera pastorale soffusa da affetto et comprensione paterna popolazione valdostana tutta, ricordando altresì sua ricorrente ed congeniale parola umana in ore liete et tristi per la nostra Valle porge Eccellenza Vostra viva riconoscenza per opera svolta et esprime voti augurali di vita lunga e serena. Devotamente. Montesano Presidente Consiglio regionale".

Chamonin (R.V.) - A titolo personale gradirei che il telegramma a Monsignor Vescovo fosse indirizzato in lingua francese.

Montesano (P.S.U.) - Allora lo faremo tradurre, se il Consiglio approva. Approva? D'accordo.

Faccio ancora una comunicazione: propongo al Consiglio, dato che ho dovuto anche disporre in questo senso, di approvare la mia decisione di portare la cerimonia per l'Olimpionico Ottoz alla fine della seduta antimeridiana, quindi chiuderemmo i lavori e poi faremmo questa piccola cerimonia a fine seduta.

Ultima comunicazione - più che comunicazione è espressione della Presidenza - che è stata già fatta a mezzo di telegramma, a mezzo di delegazione consiliare, io rinnovo al Consigliere Dolchi le espressioni sentite del Consiglio regionale e il cordoglio per la dolorosa perdita del suo papà. Ai funerali del Col. Dolchi si è recato il Vice Presidente del Consiglio Benzo, accompagnato da Consiglieri regionali e in questo modo la Presidenza ha creduto opportuno di rendere omaggio al papà del nostro collega Dolchi.

Dolchi (P.C.I.) - Io ringrazio il Vice Presidente e tutti i colleghi Consiglieri che in questa triste occasione mi hanno manifestato il loro cordoglio e la loro affettuosa partecipazione.

Il Consiglio prende atto.