Objet du Conseil n. 214 du 3 décembre 1968 - Verbale

OGGETTO N. 214/68 - Legge regionale riguardante provvedimenti di variazione del bilancio di previsione della Regione per l'anno finanziario 1968.

Montesano (P.S.U.) - Punto n. 19 all'ordine del giorno.

In relazione alle accertate necessità di bilancio e dei servizi dell'Amministrazione regionale, si propone al Consiglio di approvare le seguenti variazioni agli stanziamenti del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1968 rispetto alle previsioni di entrata e di spesa del bilancio stesso:

1°) aumento, per complessive £. 980.000.000, delle previsioni di entrata di cui all'articolo 1 dell'allegato disegno di legge;

2°) riduzione, per complessive £. 497.000.000, ed aumenti, per complessive £. 1.477.000.000, delle previsioni di spesa di cui agli articoli 2 e 3 dell'allegato disegno di legge, con istituzione dei nuovi capitoli di spesa n. 225, n. 284, n. 345 e n. 522.

Sulle variazioni proposte si fa presente quanto segue:

ENTRATE

Le maggiori entrate per complessive £. 980.000.000 risultano così ripartite:

Cap. 2

Sovraimposta provinciale sui fabbricati.

La maggior entrata trova giustificazione in un corrispondente maggior carico dei ruoli di accertamento dell'imposta stessa da parte del locale Ufficio delle imposte dirette

£. 33.000.000

Cap. 4

Imposta camerale sui redditi soggetti a R.M.

In conseguenza dell'aumentato gettito dell'imposta di R. M., lo stanziamento viene adeguato al carico dei ruoli

£. 23.000.000

Cap. 16

Proventi della Casa da Gioco di St. Vincent.

In seguito al favorevole andamento dei giochi presso la Casa da Gioco di St. Vincent, i proventi di spettanza della Regione per il 1968 vengono aumentati in relazione al gettito accertato fino a tutto il 20.11.1968 ed al presumibile gettito del provento dei giochi nella III decade di novembre e nel mese di dicembre 1968.

£. 375.000.000

Cap. 23

Proventi diritti di analisi del Laboratorio di Igiene e Profilassi.

L'importo relativo viene adeguato al presumibile gettito di tali proventi per il 1968.

£. 10.000.000

Cap. 32

Redditi di terreni e fabbricati.

Il gettito viene adeguato ai canoni di locazione ora in vigore.

£. 5.550.000

Cap. 34

Provento delle concessioni e subconcessioni di acque pubbliche e miniere (Artt. 8 e 11 dello Statuto regionale L.C. 26 febbraio 1948, n. 4).

Aderendo alle richieste della Regione, l'E.N.E.L., con lettera n. 2433 del 25.10.1968, si è dichiarata disposta a corrispondere alla Regione un anticipo sui 9/10 dei canoni gravanti su quelle derivazioni o parte di esse che, pur essendo state attuate, non sono sottoposte al pagamento del canone demaniale per mancanza di titolo.

Con lettere in data 22.4.1968 prot. n. 50959 Div. V, e in data 13.11.1968 prot. n. 55300 Div. V il Ministero delle Finanze - Direzione Generale del Demanio, ha concordato sul versamento di acconti sui canoni idroelettrici in questione da parte dell'E.N.E.L., dando disposizioni all'Intendenza di Finanza di Aosta per il successivo versamento degli acconti stessi alla Regione.

In attesa di definire ogni pendenza in merito, è stato previsto un primo stanziamento di £. 360.000.000, che è interamente destinato ad un primo intervento della Regione per i danni provocati in Valle d'Aosta nel 1968 dal terremoto del 18.6.1968 e dall'alluvione del 22.9.1968.

£. 360.000.000

Cap. 52

Compartecipazione all'addizionale alla imposta erariale di consumo sull'energia elettrica prevista dalla legge 9 ottobre 1967 n. 973.

La maggiore entrata di £. 150.000.000 è stata prevista in applicazione di quanto disposto dal D.M. 30.5.1968 (G.U. n. 289 in data 13.11.1968).

Per la determinazione del gettito relativo, si fa riferimento al prospetto allegato A alla presente relazione.

£. 150.000.000

Cap. 68

Piano verde.

Fondi assegnati dallo Stato alla Regione in applicazione degli artt. 7 e 53 della L. 27.10.1966 n. 910.

La maggior entrata viene stanziata su conforme segnalazione del Ministero dell'Agricoltura e Foreste e trova esatta contropartita al corrispondente Capitolo 231 della Spesa.

£. 450.000

Cap. 111

Ritenute di R.M. e Complementare e relative addizionali. La maggior entrata trova giustificazione nel maggior gettito delle ritenute erariali poste a carico del personale dipendente per effetto dell'aumento delle competenze da corrispondere al personale stesso nel corso del 1968 per effetto di aumenti periodici e per revisioni tabellari di competenza.

La maggior entrata trova esatta contropartita al corrispondente capitolo 65 della spesa.

£. 20.000.000

Cap. 129

Gestione fondi per trattamento previdenziale integrativo regionale agli insegnanti elementari.

Lo stanziamento viene adeguato all'importo delle ritenute facenti carico al personale insegnante in base alle retribuzioni di competenza soggette a ritenuta.

La maggior entrata trova esatta contropartita al corrispondente Capitolo 84 della Spesa.

£. 3.000.000

____________

Totale generale maggiori entrate

£. 980.000.000

SPESE

Le maggiori spese previste in complessive £. 1.477.000.000, risultano finanziate per £. 980.000.000 dal gettito delle maggiori entrate e per £. 497.000.000 da economie realizzate sugli stanziamenti di spesa indicati all'art. 2 dell'allegato disegno di legge.

Nel loro complesso e per ogni Assessorato, le maggiori spese risultano così ripartite:

ASSESSORATI

SPESE CORRENTI

IN CONTO CAPITALE

TOTALE MAGGIORI SPESE

Personale

Altre spese

FINANZE

+ 16.000.000

+ 36.200.000

+ 10.000.000

62.200.000

AGRICOLTURA

----

- 12.300.000

+ 181.000.000

168.700.000

IND. E COMM.

+ 20.300.000

- 8.500.000

+ 28.500.000

40.300.000

LL. PP.

+ 17.000.000

---

+ 350.000.000

367.000.000

P. I.

- 34.500.000

+ 92.000.000

---

57.500.000

SANITA'

+ 27.300.000

+ 66.500.000

- 7.500.000

86.300.000

TURISMO

+ 30.400.000

+ 138.100.000

+ 29.500.000

198.000.000

_____________________________________________________

76.500.000

312.000.000

591.500.000

980.000.000

_____________________________________________________

Fra le maggiori spese meritano particolare menzione i fondi stanziati in conseguenza dei danni prodotti in Valle d'Aosta nel 1968 dal terremoto del 18.6.1968 e dall'alluvione del 22.9.1968.

L'importo di £. 370.000.000, stanziato ai capitoli 225, 284, 327, 345 e 522 di cui agli articoli 2 e 3 dell'allegato disegno di legge, deve intendersi notevolmente integrato dai fondi già spesi o da impegnare sulle disponibilità di altri capitoli di spesa e, in particolare, del capitolo 266 per quanto si riferisce al primo intervento della Regione (L. 80.000.000 circa) per la prima sistemazione dei tetti danneggiati dal terremoto, nonché dei cap. 218, 319 e 324 per interventi dell'Assessorato all'Agricoltura e dei LL.PP. per ripristino di strade ed altre opere pubbliche danneggiate dal terremoto e dall'alluvione.

Le norme di cui agli artt. dal n. 4 al n. 18 dell'allegato disegno di legge derivano dalla necessità di apportare modifiche ai limiti di spesa già previsti da alcuni articoli della legge regionale 22 dicembre 1967, n. 33, di approvazione del bilancio di previsione per l'anno 1968, e successive variazioni.

Si sottopone all'esame e all'approvazione del Consiglio regionale l'allegato disegno di legge regionale, concernente variazioni al bilancio di previsione della Regione per l'anno 1968.

---

Segue allegato disegno di legge regionale (Omissis).

---

VARIAZIONE AL BILANCIO 1968 - ALLEGATO A

CALCOLO DIMOSTRATIVO DEL PRESUMIBILE GETTITO SPETTANTE ALLA REGIONE IN CONTO ADDIZIONALE, A CARICO DELL'E.N.E.L., ISTITUITA DALLA LEGGE 9.10.1967 N. 973 IN BASE AI CRITERI DI CUI AL D.M. 30.5.1968 PUBBLICATO SULLA G.U. N. 239 DEL 13.11.1968 -

Riferimento anno 1967

Probabile gettito complessivo dell'addizionale come da relazione al bilancio 1967 E.N.E.L., pag. 236

£. 9.924.000.000

da ripartirsi:

- a favore delle Camere di Commercio

(art. 2 e art. 5 D.M. 30.5.1968)

£. 720.000.000

- a favore delle Aziende Autonome di Soggiorno

(art. 2 e art. 5 D.M. 30.5.1968)

£. 80.000.000

£. 800.000.000

_______________

_______________

Differenza

£. 9.124.000.000

da ripartirsi:

- a favore delle Province, per 1/3

(art. 2 - 2° comma D.M. 30.5.68

£. 3.041.000.000

- a favore dei Comuni, per 2/3

(art. 2 - 2° comma D.M. 30.5.68)

£. 6.083.000.000

£. 9.124.000.000

Pertanto

- Camere di Commercio

£. 720.000.000

- Aziende Autonome

£. 80.000.000

-

- Province

£. 3.041.000.000

- Comuni

£. 6.083.000.000

_______________

Totale

£. 9.924.000.000

_______________

SUDDIVISIONE DELLA SOMMA FRA I COMUNI

(art. 3 D.M. 30.5.1968)

1)

Per 0,50% al Comune di Roma (Sede E.N.E.L.)

0,50% x 6.083.000.000

= £. 30.415.000

2)

Per 43,50% ai consumi

43,50% x 6.083.000.000

= £. 2.646.105.000

3)

Per 56% alla produzione

56 x 6.083.000.000

= £. 3.406.480.000

___________________

Totale

£. 6.083.000.000

___________________

A) DETERMINAZIONE DELLA SOMMA SPETTANTE AI COMUNI DELLA VALLE D'AOSTA

in base ai seguenti dati:

Italia

Valle d'Aosta

% della Valle sul totale Italia

PRODUZIONE E.N.E.L.

64.875

2.096

3,230828

CONSUMO

58.194

350

0,601436

(in milioni di kwh.)

si ricava

3,230828 x 3.406.480.000

= £. 110.058.000

0,601436 x 2.646.105.000

= £. 15.914.000

________________

Totale da ripartirsi fra i Comuni valdostani (dove esistono centrali idroelettriche)

£. 125.972.000

________________

B) DETERMINAZIONE DELLA SOMMA SPETTANTE ALLA REGIONE IN CONTO EX PROVINCIA:

a' sensi articolo 4 D.M. 30.5.68

6.083.000.000 : 125.972 = 3.041.000.000 : X

X = 125.972 x 3.041.000.000 : 6.083.000.000

= 62.975.000

C) DETERMINAZIONE DELLA SOMMA SPETTANTE ALLA REGIONE IN CONTO EX CAMERA DI COMMERCIO:

a' sensi articolo 6 D.M. 30.5.68

3.041.000.000: 62.975.000 = 720.000.000 : X

X = 62.975.000 x 720.000.000 : 3.041.000.000

= 14.910.000

---

(Alla Regione è stata attribuita la percentuale media del 2,070860 dell'intero gettito dell'addizionale spettante alle Province e alle Camere di Commercio)

---

Quota annua spettante alla Regione

1) in conto Provincia

£. 62.975.000

2) in conto Camera di Commercio

£. 14.910.000

______________

Totale

£. 77.885.000

Arrotondato

£. 78.000.000

Gettito riferito agli anni 1966-'67 e 1968

£. 234.000.000

Importo già stanziato in bilancio con precedenti variazioni

£. 70.000.000

________________

Differenza da incassare a tutto il 31.12.1968

£. 164.000.000

Arrotondate per difetto a

£. 150.000.000

________________

Bordon (D.C.) - Signori Consiglieri è un'altra e io mi auguro che sia l'ultima variazione al bilancio di previsione dell'anno 1968. D'altronde, essendo ormai alla chiusura dell'annata amministrativa 1968, questa variazione non è nient'altro che una cosa consuetudinaria. Infatti attraverso l'annata ci sono dei capitoli che hanno avuto degli stanziamenti che poi si sono dimostrati esagerati, quindi non si sono spesi; invece altri capitoli hanno dimostrato delle carenze alle quali si deve supplire oggi.

Ora dirò che abbiamo cercato di farvi avere un allegato che fosse il più esauriente possibile, però io fin da adesso dovrò chiedere scusa per alcune correzioni che dovranno essere apportate, via via leggendo l'allegato stesso, dovute ad errori che sono stati fatti causa la fretta, in quanto che voglio che il Signor Presidente del Consiglio lo sappia, quando rimprovera qualche volta che gli mandiamo gli allegati un po' troppo tardi, perché anche all'Assessorato delle Finanze le variazioni pervennero da diversi Assessorati all'ultimo momento, per cui addirittura mentre dovevo consegnare al Presidente del Consiglio determinati allegati ricevevo ancora le variazioni che dovevo apportare. Io concordo quindi su quell'annotazione messa sulla convocazione del Consiglio regionale, là dove si dice "non ancora pervenuto", ma non erano pervenuti neanche a noi, quindi noi non potevamo mandarli alla Presidenza del Consiglio.

Fatta questa piccola precisazione, io vorrei leggere con voi quali sono state le variazioni principali e quali ne sono stati i motivi. Innanzitutto voi vedrete che in alcuni capitoli siamo andati fuori dallo stanziamento.

Siamo andati fuori dallo stanziamento in alcuni Assessorati e in particolare mi riferisco all'Assessorato dei Lavori Pubblici e all'Assessorato e dell'Agricoltura, che in fondo sono anche d'altronde i due più importanti per la spesa. Pertanto che cosa dovrei precisare innanzitutto? Perché qualche Consigliere regionale può essere tratto in inganno, quando legge per esempio che abbiamo dato ai Lavori Pubblici 367 milioni mentre ne abbiamo dati all'Agricoltura 168 in più. Ora, attraverso l'allegato che voi avete tra le vostre mani, vedrete che là dove ci cono i 367 milioni per i Lavori Pubblici, ben 200 di questi milioni si riferiscono a spese che riguardano gli alluvionati e i terremotati, e attraverso la lettura dei vari articoli avrete conferma di quanto io vi sto dicendo, quando voi vedrete per esempio al capitolo 327 "Spese per ripristino di opere danneggiate da frane, alluvioni e altre calamità" 100 milioni, e quando voi vedrete ancora, sempre alla fine dell'allegato, Lavori Pubblici per esempio al capitolo 345 "Spese e contributi ad Enti e privati per la sistemazione di fabbricati danneggiati da terremoti, alluvioni e altre calamità naturali". Pertanto di questi 367 milioni che risultano dati in più ai Lavori Pubblici ripeto: ben 200 sono stati dati per gli alluvionati. Quindi dall'Assessorato ai Lavori Pubblici sarebbero usciti - come vedete da questo allegato - 17 milioni per quanto riguarda il personale e il resto per lavori che sono stati fatti in più. Ho voluto puntualizzare questo perché all'Assessorato all'Agricoltura dove figurano 168 milioni, sono stati dati 50 milioni per gli alluvionati per cui questi 168 si riducono a 118. Desideravo puntualizzarlo, perché si poteva anche eventualmente avere una discussione su questo e ho cercato di spiegarlo per evitarla.

Fatte queste brevissime premesse, voi vedete qui che, nel complesso, gli stanziamenti previsti per l'anno 1968 sono stati superati di 980 milioni, vale a dire circa un miliardo. Ora qui potrei fare una discussione, l'ho fatta in altra sede, forse quando andavo a scuola come Segretario comunale, là dove mi si diceva che sarebbe stata cosa saggia di non superare gli stanziamenti. Però, avendo effettivamente accertate delle somme in più e tenuto conto che molte volte per ovvi motivi il bilancio della Regione deve apparire sotto un aspetto piuttosto che in un altro - voi lo sapete il perché e vi pregherei di non farmi entrare nei particolari -, queste previsioni, questi stanziamenti, essendo stati superati per tali entrate, abbiamo ritenuto come Giunta di poter stanziare queste somme in più. E dove le abbiamo prese queste somme in più? Lo avrete visto qui: le abbiamo prese in due capitoli in modo essenziale, dai cosiddetti "Proventi del centro turistico di St. Vincent", dove abbiamo tirato fuori una certa quantità di milioni, proventi Casa da gioco di St. Vincent: 375 milioni. Abbiamo tirato fuori un 360 milioni da certe pendenze che noi avevamo con l'E.N.E.L. che si stanno risolvendo in questo momento e che pertanto sono accertate, quindi le possiamo mettere con tutta tranquillità, pertanto abbiamo supplito a questo aumento di 980 milioni con quell'elencazione che voi avete qui davanti. Ora la parte dell'Assessorato delle Finanze è assai simpatica, è quella per lo più di procurare i denari, è quanto cerchiamo di fare nel migliore dei modi, naturalmente seguendo quelle che sono le spese e seguendo un po' tutta l'impostazione del bilancio.

Ora le variazioni che sono avvenute in meno e in più verranno spiegate dai singoli Assessori, i quali, essendo a conoscenza del movimento del loro bilancio, vi daranno tutti questi dati. Per quanto mi concerne, io desidero soltanto ringraziare il Presidente e la Commissione Affari Generali perché ha fatto pervenire una lettera che finalmente ci ha dato anche la possibilità di rispondere, poiché molte volte qui, malgrado la buona volontà, non si riesce dare risposta a tutti i quesiti che ci vengono posti. Il bilancio della Regione è molto ampio, e pertanto sarebbe un sistema che, se si potesse seguire sempre, sarebbe gradito, perché ogni Assessore, sapendo suppergiù dove può essere interrogato, può preparare tutto il materiale necessario per poter rispondere. Quindi io penso che tutti gli Assessori hanno ricevuto questa lettera come l'ho ricevuta io da parte del Presidente della Commissione delle Finanze... pardon, della Commissione Affari Generali e Finanze, e pertanto ognuno avrà preso i suoi appunti. Fra le prime richieste fatte in questa lettera c'era appunto la variazione in aumento, era stato chiesto un po' che cos'era quel capitolo 34 dell'E.N.E.L.

Ora su questo capitolo 34 dell'E.N.E.L. io vorrei soltanto brevemente ricordare qui, per quei Consiglieri che, essendo arrivati ultimamente, non possono essere a conoscenza di tutti questi argomenti, che da diversi anni purtroppo si trascinava una bega con l'E.N.E.L.: è una questione dovuta a dei canoni e dei sovracanoni che la Regione ritiene di dover avere dall'E.N.E.L. avendo dato in subconcessione determinate centrali, mentre invece l'E.N.E.L. ritiene di dovercene dare soltanto una parte. Questa pratica venne affidata in particolare al Presidente della Giunta, trattandosi poi di una cosa prettamente legale, e io penso che il Presidente della Giunta stesso aggiungerà qualche cosa a quanto ho voluto dire. Però è certa una cosa che noi abbiamo qui una distinta tabella dei canoni per derivazioni di acque dovute dall'E.N.E.L. dal 1° febbraio 1968 compresa l'annualità 1° febbraio 1968-31 gennaio 1969. Io non vorrei leggervi tutte queste cifre - penso che a chi potrebbe interessare questo poi eventualmente glielo passerò -, però in linea di massima le derivazioni che ci interessano sono la Dora Baltea con la "Nouvelle Montjovet", la Dora Baltea a St. Clair, la Dora Baltea a Hône, la Dora Baltea a Buthier, Aymaville, St. Marcel, il Lys con Pont St. Martin, Valgrisanche, Avise, St. Barthélemy Nus. Quindi i canoni a noi dovuti, Signori Consiglieri - e questo lo dico per tranquillità vostra -, sappiate che le somme che abbiamo prelevato le abbiamo prelevate con tutta tranquillità. I canoni dovuti alla Regione, secondo i nostri calcoli, dovrebbero ammontare a circa 1 miliardo e 616 milioni. Tralascio i canoni già corrisposti, la Regione avrebbe già concepito un 430-440 milioni di questa somma. Noi riteniamo quindi, malgrado ci siano delle contestazioni per determinate piccole centrali che l'E.N.E.L. non vuole riconoscere, che la S.I.P-E.N.E.L. è con noi d'accordo per riconoscere tutti gli altri canoni. Per cui dopo aver riscosso quei 452 milioni, grosso modo ancora a noi l'E.N.E.L. dovrebbe versare circa un miliardo. Facendo tutti gli sconti e le transazioni che su questo si dovrà fare, noi riteniamo però che ci fermeremo sempre su una base di un 700-800 milioni; per cui, avendone prelevati noi 360, siamo di tutto riposo e potremmo eventualmente anche vedere se sarà il caso di prelevare ancora qualche cos'altra su questo.

Inoltre voi troverete un importo di una certa entità ed è al capitolo 52 dell'entrata (Compartecipazione all'addizionale all'imposta erariale di consumo sull'energia elettrica prevista dalla legge 9 ottobre 1967). "La maggiore entrata - leggo quello che c'è scritto qui, perché è collegato con questo - di Lire 150 milioni è stata prevista in applicazione di quanto disposto dal Decreto Ministeriale 30 maggio 1968 (Gazzetta Ufficiale n. 239 in data 13 novembre 1968)". Si sono allora esaminati tali conteggi. Poiché questi sono abbastanza complicati in Finanziaria, avevo pregato i funzionari - che sono più a conoscenza dell'Assessore, che naturalmente passa, mentre gli uffici rimangono - di voler fare un po' la cronistoria di questi 150 milioni. E allora avete visto qui all'allegato A il probabile gettito complessivo, tutte cifre che io non sto a ripetervi per non annoiarvi, ma che attraverso le successive manipolazioni, attraverso le successive percentuali di spettanza dei Comuni, delle Regioni, delle Province, con la percentuale che viene data alla Regione della Valle d'Aosta di 2,07 e fischia, si dà la possibilità di poter sapere che noi avremo per queste somme un importo di 150 milioni. Avendo grosso modo toccato quelli che sono gli importi più importanti, io mi rimetterei alle varie richieste dei Signori Consiglieri per le voci in entrata e mi rimetterei ai vari Assessorati per quello che è di loro competenza sulle eventuali variazioni.

Ora io prego il Presidente del Consiglio, a misura che si leggerà questo allegato, di voler soffermarsi su alcune piccole variazioni; non so se il Presidente mi consente di leggere questo allegato.

Incominciamo proprio per esempio dall'allegato 19, a un certo momento c'è una piccola cosa incomprensibile con istituzione dei nuovi capitoli di spesa... al n. 2, quindi è facile manca una "e" o c'era una "i", è una stupidaggine. Ma alla pagina dopo, invece, quando siamo alla pagina 2, c'è scritto al capitolo 34 che io vi ho illustrato così brevemente, "Provento delle concessioni e subconcessioni di acque pubbliche e miniere, articolo...", eccetera, l'importo è di 360 milioni. Non so se l'avete corretto, non è 260, ma 360, ecco perché alcuni non hanno il "360". Quindi fino a lì siamo d'accordo, poi arriviamo per esempio alla pagina 3, pagina 3 c'è il capitolo 52, dove la maggiore entrata di lire dovrebbe essere 150 milioni...

Montesano (P.S.U.) - Scusa, Bordon, io mi trovo alla pagina 2 al penultimo capoverso: "Con lettera in data 22.4... Divisione V,..." aggiungere poi "in data 13.11.1968".

Bordon (D.C.) - ...esatto, io la ringrazio, perché mi era sfuggito: in calce alla pagina 2, là dove c'è scritto: "Con lettera in data 22 aprile 1968 prot. n. 50..." e fischia, Divisione V, dopo Divisione V aggiungere per cortesia "in data 13 novembre 1968", come giustamente ha fatto rilevare il Presidente. Poi a pagina 3, ripeto: "La maggiore entrata di lire...", lì non c'è un importo, quindi si tratta di scrivere "lire 150 milioni". E seguendo, qui sotto, a un certo momento c'è in più la Gazzetta Ufficiale, è stato battuto alla svelta. A pagina 4, sotto "Spese", abbiamo: "Le maggiori spese, previste in complessive lire 1 miliardo e 470 milioni, risultano frazionate"... no, finanziate, "risultano finanziate". Sempre seguendo questo quadro - perché alcuni hanno potuto correggerlo, altri invece no - ad ogni modo qui è 181.000.000; su 168.700.000 non mi sembra che ci sia niente da dire. Invece verso la fine della pagina, là dove c'è il capoverso che incomincia con "L'importo di lire 270.000.000"... no, l'importo è di lire 370 milioni.

Montesano (P.S.U.) - Scusa, Bordon, ancora un passo indietro: Agricoltura, c'è da cambiare da meno in più 181 milioni.

Bordon (D.C.) - Allora qui invece di meno 181 più 181. E ripeto: l'importo di lire 370 milioni stanziati ai capitoli 225 e 284, aggiungere per favore "327, 345 e 522 di cui agli articoli 2 e 3 dell'allegato disegno di legge". Altre osservazioni verranno dopo, ma se il Presidente mi consente, io andrei fino alla legge se fosse possibile, perché qui è tutta una cosa matematica che è legata una con l'altra, avendo trovato un errore in un posto ha spostato un po' tutto. Allora arriviamo a quell'allegato A) a pagina 2, in fondo: "Totale da ripartirsi fra i Comuni valdostani (dove esistono centrali idroelettriche)", invece di 126 è 125 milioni 972. A pagina 3 - e qui ce n'è finché ne vogliamo - abbiamo "a' sensi articolo 4 Decreto Ministeriale..." e va bene; poi abbiamo 6 miliardi 83, sta a 125 milioni 972 come 3 miliardi e fischia sta a X uguale 125 milioni 972 moltiplicato 3 miliardi eccetera diviso 6 miliardi dà come importo 62 milioni 975. Lettera C): abbiamo a un certo momento 3 miliardi sta a 62 milioni 975 come 720 milioni sta a X. Pertanto X uguale 62 milioni 975 moltiplicato e diviso e arriva a un importo di 14 milioni 910.

Poi alla Regione è stata attribuita la percentuale media del 2,070860 dell'intero gettito dell'addizionale spettante alle Province e alle Camere di Commercio. Poi proseguendo: "Quota annua spettante alla Regione: 1) in conto Provincia 62 milioni 975; 2) in conto Camera di Commercio 14 milioni 910"; questo totale fa 77 milioni 885 arrotondato in 78 milioni. Poi abbiamo un gettito riferito agli anni 1966, 1967, 1968 di 234 milioni... tutto bene. "Importo già stanziato in bilancio con precedenti variazioni: 70 milioni", cifra rotonda. "Differenza da incassare a tutto il 31.12.1968: 164 milioni" (abbiamo lasciato perdere i rotti), arrotondato per difetto per una maggior prudenza in 150 milioni che sono quelli che abbiamo scritto nella variazione in più.

Siccome poi, Signor Presidente del Consiglio, noi arriveremo alla legge quando sarà il momento, e la legge la leggeremo articolo per articolo, essendoci pochissime variazioni le leggiamo poi, se lei non ha niente in contrario. Io non avrei quindi altro da dire per il momento.

Dolchi (P.C.I.) - Il punto in discussione mi sembra di notevole importanza e mi sembra che superi la "cosa consuetudinaria", come l'ha definita l'Assessore Bordon, poiché investe oltre tutto cifre ragguardevoli e non appare un modesto assestamento di bilancio di fine esercizio, né un provvedimento di variazione di bilancio in corso di esercizio. Vorrei precisarlo, perché l'Assessore Bordon ha insistito sulla cifra di 980 milioni e ci troviamo invece a determinare un aumento di previsione delle entrate per 980 milioni, ma di conseguenza, delle proposte riduzioni di uscite per 497 milioni dobbiamo esaminare variazioni per spese non di 980 milioni, bensì per un miliardo e 477 milioni, quindi un miliardo e mezzo.

In Commissione si è già discusso parecchio, sia sui criteri generali del provvedimento, sia sui vari capitoli. L'assenza dell'Assessore Bordon - peraltro giustificata, ma comunque assenza - ha reso difficile ed incompleto il dibattito che molte perplessità esternate dai Commissari sono rimaste tali e io mi permetto di riproporne alcune.

Secondo me il provvedimento è originato dalla necessità, oltre che dell'assestamento puramente contabile del bilancio, di fare fronte a spese per un miliardo e 477 milioni, già impegnate e quello che è ancora peggio, a volte, già anche spese dalla Giunta, quindi necessita di sanatoria.

Mentre non esistono dubbi sulla possibilità di ridurre i capitoli di spesa che a un mese dalla fine dell'esercizio non sono stati utilizzati o lo sono stati in misura inferiore al previsto, sorgono delle perplessità - del resto già manifestate in Commissione - quando si tratta di accertare le previsioni di maggiori entrate. Tra queste, le due principali si riferiscono: una al capitolo 16, vale a dire i proventi della Casa da Gioco di St. Vincent - e non vi sono ragioni per mettere in dubbio la previsione di maggiori entrate, ma io le correggerei, per lo meno per la chiarezza della discussione, perché al punto 23 dell'ordine del giorno che il Consiglio è chiamato a discutere c'è una previsione di uscita fronteggiata con 20 milioni di maggiori entrate dovute a proventi della Casa da Gioco - e l'altra grossa previsione, sulla quale si potrebbero avanzare dei dubbi sul piano politico-amministrativo ma non sulla correttezza contabile, è quella a cui ha accennato l'Assessore nella sua relazione, previsione che prevede un'entrata di 360 milioni per provento sulle concessioni e subconcessioni di acque pubbliche e miniere. Si potrebbe disquisire a lungo sulla validità o meno degli impegni dell'E.N.E.L. e sugli elementi necessari per accertare una previsione di entrata, ma secondo me non è questo il problema di fondo su cui deve soffermare la sua attenzione il Consiglio.

Quello che invece risulta chiaro, al di là degli accorgimenti contabili e delle variazioni in più o in meno di questo o quell'articolo, è che il provvedimento proposto appare come un abile e abbastanza palese oltreché necessario espediente per ovviare alle difficoltà dovute a spese già effettuate e a somme già impegnate in eccedenza ai primitivi stanziamenti, il tutto per la ragguardevole cifra di quasi 1 miliardo e mezzo. Se esaminiamo questa parte, vale a dire l'aumento degli stanziamenti per spese in uscita, tenendo conto dell'aleatorietà delle entrate di 3 miliardi iscritte in bilancio fra le entrate con riferimento a contributo statale sull'articolo 12 dello Statuto, si possono avere notevoli perplessità e preoccupazioni sul futuro equilibrio della finanza regionale, soprattutto se una previsione di 3 miliardi di entrata non dovesse avere concretizzazione. Potrei anche non nascondere che dal punto di vista formale la previsione sia il complesso delle proposte che possono essere necessarie alla regolarità della finanza regionale. Contestiamo invece la correttezza sul piano politico, contestiamo la correttezza sul piano finanziario, in quanto il provvedimento è conseguenza di una visione autoritaria della Giunta regionale. Mi consenta, non è vero come dice Bordon che si tratta di consuetudine, semmai potrei dire che si tratta di una "cattiva abitudine", e passi per i provvedimenti riguardanti gli "stanziamenti esagerati" - come lui li ha definiti - su cui è normale, a un mese dalla fine dell'esercizio, come dicevo, una correzione. Ma cosa vuol dire l'Assessore Bordon quando afferma "poiché abbiamo accertato somme in più in entrata"? La Giunta ha stanziato maggiori somme in uscita! Io, noi, questo procedimento lo contestiamo, perché era il Consiglio che doveva farlo come unico competente a variazione di bilancio. Potremo vedere poi nel dettaglio quali capitoli sono già in rosso - o lo sono tutti o quasi tutti - e quanti provvedimenti sono stati adottati con imputazioni ad articoli che non avevano più la disponibilità, ma in linea di massima possiamo già dire in sede di discussione generale del provvedimento che la Giunta decide, ancora una volta, capovolgendo la procedura e tentando di ingannare il Consiglio. Lo fa chiamando "variazione" un provvedimento che per quasi tutti i capitoli è una vera e propria sanatoria. Per una corretta impostazione che tenesse conto delle competenze del Consiglio regionale, prima di fare le spese e impegnare notevoli somme in uscita, anche se l'Assessore Bordon prevedeva di poter ricuperare 98 milioni in più tra le entrate, bisognava sottoporre le variazioni all'approvazione del Consiglio. Solamente in tale modo, secondo noi, e sommamente dal dibattito consiliare potevano correttamente aver luogo le variazioni, dando al Consiglio - che ha discusso e a suo tempo ha approvato il bilancio - la possibilità di esprimersi sulla necessità di eliminare eventuali spese previste o esageratamente previste o capitoli esagerati, come ha definito l'Assessore Bordon, e di fare maggiori stanziamenti in altri settori, non previsti dal preventivo bilancio, o previsti in misura insufficiente.

La Giunta, invece, in sostanza scavalca le attribuzioni consiliari e procede con decisioni che vanno oltre la propria competenza ed oggi, con l'urgenza e la fretta dovuta al ritardo e all'avvicinarsi delle scadenze legali, vorrebbe sanare il proprio operato scorretto con un provvedimento di variazione di bilancio. Ma chi dice che se la discussione fosse stata fatta prima sulle maggiori entrate che l'Assessore riteneva di poter proporre al Consiglio, chi dice che la discussione se fosse stata fatta prima non avrebbe portato alla destinazione di quelle somme ad altre spese, ad altri capitoli? Un maggior stanziamento all'Agricoltura invece che ai Lavori Pubblici o viceversa, o al Turismo invece che all'Industria e Commercio. Direi che possiamo anche dare atto, in alcuni casi, che l'urgenza di provvedere può giustificare decisioni affrettate. Siamo dell'avviso che l'Amministrazione deve essere sollecita e superare, nell'interesse della tempestività dell'intervento, delle remore nella procedura a volte lenta; ma non siamo più d'accordo quando tale comportamento, che dovrebbe essere assolutamente eccezionale, diventa sistema tutto a discapito della correttezza amministrativa della legalità e tutto a discapito soprattutto delle competenze consiliari. Oggi quindi non siamo più in grado, per il grave ritardo con cui si discute il provvedimento, e soprattutto per gli impegni già assunti dalla Giunta, di fare scelte diverse, di proporre aumenti a questo piuttosto che a quell'altro capitolo od Assessorato.

Dobbiamo prendere in esame quei capitoli che sono tutti in rosso e impinguarli in modo che possano, alla fine dell'esercizio, sostenere spese già effettuate o impegnate. Ad esempio prendere in esame - ce ne sono molti nel provvedimento - quei capitoli per stipendi e paghe al personale che devono necessariamente essere impinguati, perché su di essi si sono imputati stipendi già pagati a quei 62 dipendenti assunti all'insaputa del Consiglio durante questo tempo, ma l'esame dettagliato lo faremo durante la lettura delle variazioni proposte ai vari capitoli e chiederemo gli opportuni chiarimenti. Di conseguenza ci regoleremo anche al momento del voto.

Bionaz (D.C.) - Io debbo fare poche precisazioni per quanto riguarda la questione dell'E.N.E.L. Intanto vorrei dire al Consigliere Dolchi che qui siamo ben in Consiglio e discutiamo ben di queste questioni, dunque il Consiglio non è che sia stato scavalcato, queste sono variazioni di bilancio che sempre si portano verso la fine dell'esercizio, che compensano una voce deficitaria con un'altra dove ci sono degli avanzi. Non vedo perché si debba oggi accusare questo a questa Giunta, a questa maggioranza, se volete, di fare delle cose che altri hanno fatto prima di noi e che hanno sempre fatto.

La Giunta non inganna nessuno, caso mai vi dimostra di aver saputo ricuperare delle somme che giacevano da ben 7 anni nelle casse dell'E.N.E.L. e che non si riusciva in nessun modo ad incassare. Questo ha fatto l'oggetto di un lavoro veramente profondo, solerte e diligente da parte della Giunta e oggi si può dire che siamo quasi arrivati alla fine. Dico "quasi" per quanto riguarda il pagamento degli arretrati e anche per il resto ci sono delle prospettive che possono essere ritenute positive, diciamo anche ottime sotto il profilo dei provvedimenti da assumere.

Io leggerò alcune lettere che giustificano in pieno queste nostre previsioni di maggiori entrate e ce n'è una del 22 aprile del Ministero delle Finanze, Direzione Generale del Demanio, inviata alla Regione Valle d'Aosta e, per conoscenza: alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, all'Avvocatura Generale dello Stato, al Ministero dei Lavori Pubblici, al Ministero dell'Industria e Commercio, all'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica, alla Direzione Generale dei Servizi per la Finanza locale e per l'Intendenza di Finanza di Aosta. Questa lettera suona in questi termini:

"Con la nota sopra distinta codesta Regione, premesso che a causa di numerose vertenze giudiziarie insorte tra questa Amministrazione e l'E.N.E.L. - e le vertenze giudiziarie erano niente meno che 14 - per il pagamento di rilevanti canoni demaniali... alcune grandi derivazioni d'acqua per la produzione dell'energia elettrica, non può ottenere il soddisfacimento delle proprie ragioni. Ha in sostanza chiesto che, fermi restando i provvedimenti giurisdizionali pendenti: 1°) l'E.N.E.L. versi alla Regione i 9/10 dei relativi canoni arretrati e correnti; 2°) questa Amministrazione sospenda l'emissione di nuovi ingiunzioni a carico dell'E.N.E.L. in attesa dell'esito definitivo... Al riguardo, questo Ministero ritiene che le varie questioni di diritto e di principio sollevate nei giudizi dinanzi al Tribunale regionale delle acque pubbliche di Torino investano direttamente ed indirettamente tutta la complessa disciplina delle acque pubbliche valdostane di cui allo Statuto 26 febbraio 1948, n. 4. Infatti tutte le questioni, anche se relative al pagamento dei canoni afferenti alcune concessioni di grandi derivazioni idroelettriche, versano, come è noto, sull'interpretazione delle norme statutarie in materia di acque pubbliche e sull'applicazione nel territorio di codesta Regione della legislazione concernente l'istituzione dell'E.N.E.L. Pertanto si prega l'ufficio Regioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri, cui la presente è diretta per conoscenza, e già investito della questione in varie occasioni da parte del Ministero dei Lavori Pubblici, di voler fare conoscere il proprio parere al riguardo dichiarandosi fin d'ora che questo Ministero è sempre a disposizione per ogni utile scambio di idee onde poter pervenire come suggerito anche dalla Corte Costituzionale con la nota sentenza 24 febbraio 7 marzo 1964, n. 13 ad una giusta ed ordinata disciplina di tutta la complessa materia. Quanto premesso, questo Ministero, considerato che la disposizione dell'ultimo comma dell'articolo 12 del sopracitato Statuto di codesta Regione non viene in alcun modo toccato da qualsiasi determinazione che possa comunque essere adottata sulle predette questioni, dichiara di non avere nulla in contrario a che l'E.N.E.L. versi direttamente a favore della Valle i 9/10 dei canoni arretrati afferenti da derivazioni di acqua... Questo Ministero ritiene altresì che possa essere parzialmente accolta anche la seconda richiesta, sempre che l'E.N.E.L. versi a favore di codesta Regione i 9/10 delle annualità correnti e successive di tutti i canoni relativi alle derivazioni d'acqua per il cui pagamento sono pendenti le note vertenze. In tal caso la Regione dovrà compiacersi e dare opportune comunicazioni, sia a questo Ministero, sia all'Intendenza di Finanza di Aosta, la quale dovrà poi provvedere allo scopo di evitare il maturarsi dell'eventuale prescrizione durante il lasso di tempo corrente per giungere alla definizione della questione... limitatamente all'ammontare del decimo dei canoni stessi. Resta ovviamente inteso che le somme come sopra corrisposte a favore della Regione saranno imputate incontro delle devoluzioni disposte dall'ultimo comma del citato articolo 12 dello Statuto. Si richiama al riguardo l'articolo 6 della legge 29 novembre 1955, n. 1169.

L'Intendenza di Finanza di Aosta vorrà intanto riferire il suo stato attuale delle vertenze di cui trattasi comunicando con ogni urgenza se le vertenze stesse riguardano soltanto le sottoelencate concessioni di derivazioni d'acqua, ovvero anche altre concessioni, nel qual caso dovranno essere richiamati per ciascuno gli estremi della precorsa corrispondenza: Dora Baltea, Torrente Buthier, impianto di Aymaville o Quart, St. Marcel, di cui all'originario decreto del 25 agosto 1944, n. 1894 (si richiama da ultimo... 5 agosto 1965 n. 11); Torrente Comboé, Arpisson, eccetera, Centrale... di cui al decreto 30.11.1942 n. 295 (si richiama da ultimo la ministeriale del 16 aprile 1964); Dora di Valgrisanche, impianto di Valgrisanche o Avise, di cui all'originario decreto 23 agosto n. 8836 (si richiama da ultimo la nota di codesta Intendenza del 20 ottobre 1965); Torrente Savara e Dora del Nivolet, Centrale del Nivolet, di cui all'originario decreto luogotenenziale 15 ottobre 1918 (si richiamano da ultimo le note di codesta Intendenza...)", eccetera. "Dora di Rhêmes, impianti superiori e inferiori di Champagne di cui all'originario decreto luogotenenziale 11 luglio 1918; Torrente Marmore ed affluenti, impianti di Perrères, Maën, Covalou e Breuil di cui gli originari decreti 16.9.1926, 10 marzo 1932 (si richiama...)", eccetera.

A questa lettera ne seguiva un'altra del Ministero delle Finanze dopo le numerose pressioni fatte da noi, perché almeno questi canoni arretrati venissero pagati, seguiva a quella del 13 novembre 1968 del Ministero delle Finanze diretta all'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica alla Direzione Produzione e Trasmissione, grandi derivazioni d'acqua a scopo di produzione di energia elettrica e, per conoscenza, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri (Ufficio Regioni Roma), all'Avvocatura dello Stato, al Ministero dei Lavori Pubblici, al Ministero dell'Industria e Commercio, alla Regione Valle d'Aosta, alla Direzione Generale dei Servizi per la Finanza locale, all'Intendenza di Finanza di Aosta: "Preso atto della proposta formulata con la nota sopra distinta, questo Ministero, richiamando il foglio 22 aprile 1968 - che vi ho letto - dichiara di non aver nulla in contrario a che codesto Ente corrisponda mediante versamento da effettuarsi presso i competenti Uffici del Registro un anticipo sui 9/10 del canone afferente le derivazioni d'acqua o parte di esse già attuate ricadenti nel territorio della Regione Autonoma della Valle d'Aosta, salvo conguaglio dopo la formale regolarizzazione delle derivazioni stesse e la conseguenza della determinazione del canone definitivamente dovuto. La Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ufficio Regioni, cui la presente è diretta per conoscenza, vorrà intanto compiacersi - e questo è importante - di esaminare la possibilità di una soluzione dell'intero problema concernente le derivazioni d'acqua che insistono nella Regione della Valle d'Aosta, come già fatto presente con il citato foglio 22 aprile 1968, n. 50595.

L'Intendenza di Finanza di Aosta, cui la presente è diretta per notizia, impartirà disposizione ai dipendenti degli Uffici del Registro per l'apertura di partite provvisorie di 2° categoria demanio sulle quali dovranno essere annotati gli estremi di riscossione dei canoni di cui sopra nella misura che sarà indicata dall'E.N.E.L., d'intesa con la Regione Valle d'Aosta, per il successivo versamento degli stessi alla Regione medesima".

In data 19 novembre - dunque molto recentemente, ecco perché non avevamo ancora gli ultimi dati che poi abbiamo concretato in parte, lunedì scorso, tra i rappresentanti dell'E.N.E.L. ed i nostri - l'Intendenza di Finanza comunica all'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica della Valle d'Aosta questi dati con precisione: "Con dispaccio n. 55300 del 23 corrente mese diretto alla sede centrale di codesto Ente, il Ministero delle Finanze, Direzione Generale del Demanio, ha dichiarato di non aver nulla in contrario che venga corrisposto mediante versamento da effettuarsi presso il competente Ufficio del Registro un anticipo sui 9/10 del canone afferente alle derivazioni o parte di esse già attuate ricadenti nel territorio della Regione Autonoma della Valle d'Aosta, salvo conguaglio dopo la formale regolarizzazione delle derivazioni stesse e la conseguente determinazione del canone definitivamente dovuto. In relazione a quanto precede si prega di compiacersi precisare distintamente per ciascuna delle derivazioni anzidette ed intesa con la Regione Valle d'Aosta: a) gli estremi del decreto di concessione ogni altro elemento utile per la individuazione della relativa partita di credito; b) l'importo che sarà versato da codesto Ente quale anticipo sui 9/10 del canone dovuto nonché il periodo al quale esso deve essere imputato. Agli Uffici del Registro la cui presente è pure diretta per notizia, si fa riserva di impartire disposizioni per l'apertura di partite provvisorie di 2° categoria demanio sulle quali dovranno essere adottati gli estremi di riscossione dei canoni di cui sopra nella misura che sarà imputata dall'E.N.E.L.". Questa è la corrispondenza ultima e definitiva che abbiamo avuto per questo problema.

Cos'è successo pochi giorni fa? Che non solo si sono dati con sollecitudine a scrivere, a mettere a posto almeno sotto il profilo formale queste nostre richieste, ma dall'Ufficio legale dell'E.N.E.L. di Torino, lunedì, sono venuti ad Aosta l'Avvocato Montel e un altro avvocato di cui non ricordo il nome, sono venuti alla Regione e hanno detto: "Noi dobbiamo tirar giù dei conti"; hanno preso contatto con l'Ufficio Acque e qui si stanno tirando giù proprio tutte le somme, tutti i conti che si debbono regolarizzare agli effetti di questo pagamento dell'anticipo sui 9/10 dei canoni. C'è una leggera, diremmo discreta differenza, sì c'è una leggera discrepanza tra l'impostazione nostra e quella dell'E.N.E.L., dico leggera perché si potrebbe aggirare sul 10-15%, in quanto la lettera parla di concessioni attuate e di concessioni concesse, quindi tra il decreto di concessione e quello dell'attuazione la differenza è minima. Però si può rimanere tranquilli, insomma, poiché le somme che sono state previste come maggiore entrata da parte dell'E.N.E.L. dovrebbero aggirarsi, salvo una leggera differenza che può oscillare tra il 10 e il 15%, intorno alla somma citata dall'Assessore Bordon. Per cui, visto lo stato degli atti e anche diremmo la procedura seguita, si può essere tranquilli: almeno l'80-85% di tutte le somme arretrate che ci sono dovute verranno pagate. Tant'è che l'Intendenza di Finanza ha già impartito precise disposizioni agli Uffici del Registro. Si tratta soltanto di mettere sul tavolo - cosa che è già stata fatta lunedì - e di spulciare tutte le concessioni in ordine ai decreti di concessione, alla capacità di produzione e a quella già attuata, perché mi pare che una o due sono state rinunciate e su quello non c'è più niente da dire. Perciò dico che si può essere tranquilli: la somma che è stata dichiarata come introitabile certamente non può essere ritenuta esagerata, prudenzialmente è stata contenuta nei limiti nel margine di 360 milioni.

A questo punto io vorrei anche fare un'altra proposta e la faccio proprio per venire incontro alle esigenze che da diverse parti sono state fatte presenti in modo particolare dall'Assessore all'Agricoltura che ha in giacenza molte pratiche riguardanti - se non sbaglio - le strade poderali e il risanamento del bestiame. Ora, siccome queste somme certamente esistono e sono certamente introitabili, io suggerirei -penso che l'Assessore alle Finanze non abbia nulla in contrario, e il Consiglio lo stesso - di maggiorare la somma prevista in entrata di lire 100 milioni. L'Assessorato dell'Agricoltura avrebbe la possibilità con questo di far fronte almeno ai casi più urgenti di pagamento di quanto è dovuto agli effetti del risanamento del bestiame.

Questa è, in poche parole, in parole succinte, la documentazione di quanto c'è stato nelle pratiche che si sono svolte tra la Regione, l'E.N.E.L. e il Ministero delle Finanze per quanto riguarda la questione delle acque e il pagamento degli arretrati. È da notare - e io penso che abbia molta importanza - quell'inserto che il Ministero delle Finanze fa alla Presidenza del Consiglio perché definisca naturalmente sia sotto il profilo giuridico che costituzionale la questione.

Io pensavo, per primo, che la Presidenza del Consiglio avrebbe dovuto, con questo invito, fare proprie quelle che sono state fino ad ora le nostre istanze e presentare direttamente uno schema di disegno di legge che - fatto salvo il monopolio dell'E.N.E.L. sulle nostre acque - definisca anche in ordine a quelle che sono state le situazioni emerse dalla Sentenza della Corte Costituzionale, quindi il pagamento regolare dei canoni, l'introito... all'Ufficio del Registro... che esistono nella Valle, di quanto è dovuto, comprese evidentemente quelle che saranno - se si arriverà ad una transazione - le pattuizioni che sorgeranno dall'abbandono definitivo delle cause che adesso sono in corso, e con questo si potrà dire di avere messo la parola "fine" alla famosa questione dell'E.N.E.L.

Manganoni (P.C.I.) - Parlerò in seguito sui vari capitoli, ora mi limito a trattare l'argomento delle maggiori entrate sugli introiti previsti dell'E.N.E.L.

Le trattative erano state intavolate con la S.I.P. e con le altre Società prima di essere nazionalizzate già 4-5-6 anni fa e già si era ottenuto qualcosa per i sovracanoni, quelli che competono ai Comuni di quelle centrali. Si era concordato, si era trovato una transazione e le trattative erano a buon punto con quelle Società, appunto per queste questioni della Regione, per le pendenze legali, per le cause che abbiamo in corso e si era ottenuto delle proposte dalle Società allora accettabili per la Regione; senonché, con la nazionalizzazione, quando l'E.N.E.L. è subentrato, è andato tutto per aria, perché? Perché l'E.N.E.L. non ha rispettato quegli accordi che già c'erano con la S.I.P. - dico S.I.P. per dire le Società private prima dell'E.N.E.L. -, perché se l'E.N.E.L. avesse rispettato quanto già concordato e avesse proseguito nelle trattative con quello spirito che si era creato allora, la questione sarebbe stata definita prima.

Con questo io non voglio accusare nessuno, perché se c'è qualcuno da accusare è l'E.N.E.L., non la Regione. Però, da quanto ci ha detto il Presidente, da diverse lettere si capisce che alcuni Ministri nulla hanno in contrario che l'E.N.E.L. versi... no, però io volevo dirgli che è l'E.N.E.L. che deve versare. Dice il Presidente che adesso sono in corso delle trattative con l'E.N.E.L., che in questi giorni sta trattando, quindi in base a queste trattative si prevedono 360 milioni ai quali il Presidente propone di aggiungerne altri 100 che sarebbero 460. Ora io non vorrei che questo ottimismo della Regione fosse poi sfruttato dalle posizioni rigide dell'E.N.E.L. ...(voce Bionaz)... tutto d'accordo, Ministri e tutto, però chi versa è l'E.N.E.L. Ora i Ministri possono anche dire sì, d'accordo, noi non siamo contrari a che l'E.N.E.L. versi, ma l'E.N.E.L. può dire: "Siccome dobbiamo versare noi, dobbiamo decidere noi" facendo magari un ragionamento magari un po' semplicistico.

Il Presidente ha detto che si può essere tranquilli, ma io non lo sono tanto, però sinceramente mi auguro che da parte dell'E.N.E.L. vi sia molta buona volontà e che effettivamente questi fondi entrino per evitare che poi trascinino su tutti i futuri bilanci come residui attivi, che poi non entrano. Pertanto, anche se io sono molto meno tranquillo del Presidente, sinceramente l'augurio è quello, e quindi mi auguro che questo mio augurio non vada deluso.

Germano (P.C.I.) - Io volevo dire alcune cose su quanto ha detto il Presidente, perché il motivo più importante che interessa a noi non è tanto il fatto di mettere in dubbio queste somme che possono entrare. Io ritengo che queste somme entreranno, anche se non in dicembre, questo è fuori dubbio. Credo anche che, per quanto spetta alla Regione, la somma sia superiore a quella iscritta nelle variazioni di bilancio, quindi credo che sia bene aumentare l'aliquota all'Agricoltura e sono d'accordo con la proposta del Presidente. Quello che però mettiamo in dubbio noi non è tanto questo, quanto piuttosto come sono spesi i soldi, come agisce la Giunta, è questo l'aspetto che magari vi farà dispiacere, ma su quale insistiamo di più. Il Presidente dice: "Siamo qui in Consiglio, discutiamo". Bisogna mettere le cose come sono, tutti i capitoli d'aumento sono in rosso, il che vuol dire che la Giunta ha già speso più di quanto aveva in preventivo, senza il parere del Consiglio. Primo fatto.

Secondo fatto: la Giunta ha già preso degli impegni che noi non conosciamo, che noi non sappiamo e che intende sanare con questi aumenti. Sono queste le cose che ci fanno dire che vi è scorrettezza amministrativa e che ci fanno dire e mettere in dubbio il comportamento della Giunta stessa, la Giunta che supera i suoi poteri e i Consiglieri che non possono intervenire a tempo debito ma devono intervenire poi a sanare. Questo è tanto più vero se noi consideriamo altri fatti: io denuncio per l'ennesima volta in Consiglio il fatto che non si siano potuti ancora esaminare i conti del 1966 e del 1967.

I Revisori dei conti sono stati nominati con un anno di ritardo, è passato un altro anno e mezzo, ho fatto lettere scritte anche al Presidente del Consiglio, il quale mi ha risposto che non era competenza sua. Ho fatto richiesta orale all'Assessore: i Revisori dei conti non si possono riunire, non possono esaminare questi conti. Ma se tutto è lineare, se tutto è chiaro, perché non si può fare questo? Bisogna poterlo fare! Io direi che in questi giorni ho capito ancora meglio perché non si riuniscono i Revisori dei conti e l'ho capito... guardate, ci sono in questo allegato una quarantina di capitoli in aumento, io ne ho esaminati solo tre, per questioni di tempo materiale, però in questi tre ho già visto che i soldi si spendono senza rispettare la legge, facendo del favoritismo alla regola, si spendono male, e capisco anche che non vogliono che i 35 Consiglieri vedano tutte queste cose perché se i 35 Consiglieri le vedono non permettono più che i soldi si spendano in questo modo.

Dicevo, guardate solo i tre schedoni, quelli che si chiamano schedoni della nostra apparecchiatura meccanografica e che riassumono le spese di tre capitoli. Uno è complesso, è quello che riguarda il personale, su cui non starò qui a soffermarmi, perché non voglio fare perdere tempo a ripetere tutte le cose che ho detto all'altra seduta del Consiglio e che ha aggiunto qua il Consigliere Dolchi. Mi limiterò a guardare gli altri due schedoni, quello dell'assistenza generica, il capitolo 473, e quello del turismo, come si chiama, il capitolo 501: "Spese per propaganda turistica, azioni promozionali e per partecipazioni a mostre e fiere".

Il capitolo 473 prevedeva una spesa per l'assistenza di 95 milioni e il 501 prevedeva una spesa di 180 milioni. Ora si propone di aumentare il 473 di altri 35 e il 501 di altri 75. E dove andranno a finire questi soldi? Lo vediamo lì, secondo me anche fuori legge, perché l'assistenza è una cosa - si potrebbe fare una lunga disquisizione, però io prendo solo le cose più grosse - ma si danno soldi a tutte le Associazioni di questo mondo, non solo a quelle della Valle d'Aosta, anche a quelle di Torino, per esempio l'Associazione Famiglie adottive e affiglianti di Torino viene a prendere un sussidio di 50 mila lire qui. Non so perché... oppure l'Associazione Sordomuti di Torino che viene a prendere 150 mila lire qui, oppure gli utenti della Rai TV, una buona e benemerita Associazione che alcuni ritengono di costituire e che deve prendere 200 mila lire dall'assistenza. Non si capisce questo, perché poi attraverso questa voce si costruiscono teatri, case, eccetera, si comprano macchine, si fa tutto quello che si può dire, meno che l'assistenza. Perché cosa trovo qui? Trovo che al Piccolo Seminario di S. Anselmo per restauro del fabbricato si danno 100 mila lire. Non è che deve essere iscritto in questa voce, magari si devono dare queste 100 mila lire, ma non in questa voce. Alla Parrocchia di Valsavarenche si costruisce il palco del teatro e si danno 100 mila lire: questa non è assistenza. Non so, per il Reverendo Avoyer Prospero si acquista un automezzo per la missione nel Ruanda, dico questa non è l'assistenza che si deve fare. Per la tinteggiatura dell'Orfanotrofio, anche qui non è una competenza dell'assistenza, si dà un milione. Ma anche nelle piccole cose, non so, la squadra sportiva di Nus che compra una cassetta per il pronto soccorso e che quindi c'è il turismo che prevede per le attrezzature sportive, non so gliele danno qui, 18.720 lire per la squadra sportiva di Nus. Ma dico: perché il nostro Assessore è di Nus deve pagare anche la cassetta della croce rossa di Nus? È questo il metodo? Non so, per Padre Giustino, per la costruzione dell'Istituto tecnico nel Madagascar si danno 300 mila lire e si va avanti... non so, per Don Andreino Colliard, per il fabbricato della sede del ricovero, si danno 300 mila lire... no, nel Madagascar è Padre Béthaz ...(voci)... no, io ho detto Padre Béthaz Giustino, la missione nel Madagascar, e invece Don Colliard è il Parroco di Perloz, per il Rifugio lì di Plan de Brun, ma non sono competenze dell'assistenza generica. Questi sono soldi che devono essere spesi per assistere gli ammalati, e tutti questi non c'entrano niente, questo non c'entra niente! Quindi non capisco sotto quale voce noi dobbiamo versare altri 35 milioni per spenderli in questo modo. Ho detto però che prendo solo le cose più grosse.

Al capitolo 501 le cose sono ancora più interessanti: avevamo già stanziato 180 milioni e chiediamo di stanziarne altri 75. Tutti sanno che la pubblicità sui giornali è uno dei mezzi di finanziamento dei giornali, tutti lo sanno e difatti i grandi gruppi monopolisti che vogliono che i giornali facciano una loro politica li sostengono con la pubblicità. Sappiamo come avvengono queste cose, ma lo sanno tutti, non è un segreto, tutti sanno che i mezzi della propaganda turistica sono tutta un'altra cosa, che la pubblicità sui giornali sono tutta un'altra cosa. Invece in questa voce 501 noi vediamo delle cifre che fanno spavento: per la pubblicità sui giornali stranieri si spende tutto un lungo elenco complessivo 35 milioni 390 mila 410, solo sui giornali stranieri, quelli tedeschi poi sono curati in modo particolare. Nei giornali italiani, anche qui è un capolavoro, si legge per esempio che al Corriere della Sera si danno per diverse pubblicità un milione e 830, un milione 447, 41 mila, perché non solo prendono un milione e 800 mila per fare una pagina o due pagine, ma poi con 41 mila si fanno anche pagare i cliché, sono anche pitocchi in questo senso, 350 mila, 1 milione e 50 mila; in sostanza al Corriere della Sera in un anno si danno 4 milioni 718 mila, quasi cinque milioni. Alla Stampa 3 milioni e 575 mila, al Lavoro Nuovo 1 milione e 300 mila, alla Gazzetta del Popolo 1 milione, a un giornale socialista di Genova 1 milione e 39 mila; al Secolo XIX 1 milione e 700 mila; al Giorno quasi 2 milioni; al Messaggero 1 milione e 877 mila; al Carlino e alla Nazione - buoni, questi, ci danno tanti di quei clienti! - 4 milioni e 518 mila, quasi 5 milioni. E così avanti, milioni, milioni che arrivano poi alla somma dei 180 che non sono sufficienti. Si salva la coscienza ...(voci)... all'Avanti 675 mila e si salva anche la coscienza perché all'Unità niente; a Rinascita 54 mila; a Vie Nuove 135 mila. Questi sono soldi spesi inutilmente, sono soldi spesi spaventosamente, e non so se la responsabilità è dell'Assessore al Turismo o non è di tutta la Giunta che ha marciato in questa direzione. E poi ho letto sul giornale che su questa voce, un giornale che si pubblica in Aosta, dovrebbero esserci 180 milioni di film, ma io ho guardato e coscienziosamente ho trovato solo 48 milioni 296 mila 640. Può darsi che qui ci siano i famosi "impegni di Giunta" che noi non conosciamo e che portino alla decisione di portare a quei 75 milioni sui 180.

Il problema, Presidente della Giunta, non è tanto di mettere in dubbio l'opportunità o meno di quello stanziamento, di quella previsione, ma è come si spendono i soldi, perché se andiamo a vedere tutti i capitoli troviamo delle cose che fanno drizzare i capelli in testa! A volte facciamo delle discussioni di ore per aumentare di mille lire, di 2-3 mila lire una determinata iniziativa a favore di contadini o di operai, a favore di gente che ne ha bisogno, e qui invece i milioni sono come... il grano sull'aia. Questo è il problema.

Bisogna vedere come vanno queste cose, qual è la direzione. Perciò, io che ho fatto questa denuncia in Consiglio, continuo a chiedere all'Assessore alle Finanze che riunisca i Revisori dei conti, affinché si possa pacatamente esaminare e vedere se tutti assieme possiamo dare un'altra impostazione a questa Amministrazione, che non sia questa ma un'altra, che sia fatta in modo diverso.

Maquignaz (D.C.) - Io volevo solo fare una piccola precisazione circa l'aumento che ha proposto adesso il Presidente della Giunta, su cui - se non sbaglio - il Consigliere Germano ha detto che i soldi erano già spesi: no, non sono né impegnati, né spesi. Io ho fatto presente alla Giunta che erano necessari altri fondi ...(voci)... avevo fatto presente in Giunta che a me mancavano dei fondi sul capitolo 212, perché le domande pervenute erano superiori alle previsioni, e la Giunta, esaminate anche quelle trattative che si vanno svolgendo in modo soddisfacente con l'E.N.E.L., era d'accordo di aumentare i 100 milioni, quindi i 100 milioni vanno e verranno impegnati ora per le domande giacenti in Assessorato non ancora impegnate.

Germano (P.C.I.) - Una precisazione: il capitolo 473, per esempio, è a 101 milioni 469 mila 710; ce n'erano solo 95 in previsione, quindi è già in rosso, sono già spesi, non solo impegnati...

Maquignaz (fuori microfono) - ...io parlavo dell'Agricoltura...

Germano (P.C.I.) - ...io ho anche dato atto che...

Mappelli (D.C.) - Per il 463 io non so, probabilmente altri chiederanno ulteriori chiarimenti. Devo fare alcune considerazioni.

Innanzitutto, proprio perché le Associazioni sono tante, ho ritenuto mio dovere - eccetto queste piccolissime a cui tu hai accennato - di portarle tutte alla Commissione della Sanità e Assistenza, proprio perché voglio essere tranquillo come te. Ad ogni buon conto, io vorrei darvi un quadro: quando tu mi dici 100 milioni e io dico che li abbiamo superati, dove sono andati a finire questi soldi? Orbene, io vi ruberò alcuni minuti, perché è giusto che voi lo sappiate, ne teniamo conto ...(voci)... dunque, l'anno scorso noi avevamo... ed è quanto io vorrei... così, per dire cosa ne faremo di questi 35...

Noi l'anno scorso per il Natale avevamo dato un anticipo di 5 milioni, però per il Comitato regionale, e va bene, ulteriore contributo, e abbiamo avuto sul bilancio del 1968 la liquidazione di 9 milioni. Poi i cinque milioni sono andati per la popolazione della Sicilia, anche qui sono andati fuori della Valle, amico Germano. Abbiamo dato anche un ulteriore contributo per la collaborazione che avevano avuto i Sindacati in seguito alla soluzione del problema dei silicotici, che esonerava un po' dal tradizionale ruolo che avevano e che hanno i Sindacati, ci hanno dato una mano per la definizione di tutte queste pratiche e avevamo dato alla C.I.S.L., C.G.I.L., S.A.V.T. un ulteriore contributo. Poi avevamo dato - e anche questi sono fuori della Valle - un milione e mezzo all'Istituto di Urologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Torino, e qui noi pensavamo - e ne siamo convinti - che sono soldi spesi bene, perché abbiamo spesso bisogno, quando una persona ha il cancro lì c'è la ricerca all'Università di Torino; a volte mandavamo anche noi qualcuno che poi era in situazioni sanitarie disperate. Questi Signori della Facoltà di Medicina di Torino sono sempre molto gentili nell'accettare e logicamente, anche per le ricerche, ritenevamo giusto da parte nostra di dare una mano, per cui l'abbiamo data; sebbene loro chiedessero una mano di 5-10 milioni, noi abbiamo dato un milione e mezzo.

Poi ci sono le varie Associazioni che io ho portato in Commissione, è la Commissione che ha determinato per l'Associazione dei Mutilati Invalidi di Guerra di Aosta, per l'Unione Nazionale Mutilati per Servizio, per la Libera Associazione di Mutilati Invalidi Civili ...(voci)... no, quelle più grosse, quelle piccoline di 100 mila lire no. Alla Federazione O.M.N.I. quest'anno abbiamo dato 5 milioni, contrariamente all'anno scorso; qui avevano bisogno di 14 milioni e gliene abbiamo dati 5, e questo non solo è passato in Commissione, ma è venuto anche in Consiglio. Poi c'è l'Associazione Artigiani della Valle d'Aosta, Sezione valdostana di Aosta, l'Associazione Mutilati e Invalidi del Lavoro. Qui c'è quasi un milione per sussidi straordinari a favore delle famiglie bisognose della FERA: avevamo dato un primo contributo di 5 milioni, l'aveva passata in via d'urgenza la Giunta poi è stata ratificata dal Consiglio. Poi abbiamo dato un piccolo sussidio di assistenza a favore dei detenuti di Aosta e all'Istituto delle Piccole Suore dei poveri di Aosta (anche qui abbiamo dato un sussidio di circa 1 milione); Associazione Nazionale Vittime di Guerra: piccole cosette, 100 mila lire. Piccolo Seminario, l'ha già detto l'amico - macché amico - il Consigliere Germano: un milione. Abbiamo dato al Comune di La Thuile per l'Ospedaletto 5 milioni e qui... sì, prima è passato in Commissione, poi qui in Consiglio. Poi ci sono i pacchi dei pastorelli, altri 5 milioni. Poi c'è anche la Parrocchia di Valsavaranche, l'Ente Nazionale dei Sordomuti di Torino cui aveva già accennato il Consigliere Germano e poi c'è l'Associazione di cavalleria, i Padri missionari ...(voci)... che l'amico Germano aveva detto prima, l'Orfanotrofio per un milione, che lei ha già detto prima. Al Parroco di Perloz, che è Don Colliard, abbiamo dato queste 300 mila lire per la sistemazione della sede del Ricovero "Creux Porté": li ci sono ancora dei ricoverati e, anzi, vi dirò che stiamo vedendo di ampliare questo rifugio per il Fondo Valle, se possibile, perché ci sarebbero tanti vecchietti che ...(voci)... io ti dico dove abbiamo speso i soldi... poi alle Suore dell'Ordine di S. Gaetanino (abbiamo dato una mano anche a loro) e il sussidio al Comitato per la celebrazione del IV novembre. Poi ci sono tutti i Patronati, c'è l'Ente di Patronato e Assistenza I.N.C.A., 2 milioni e mezzo; l'I.N.A. 2 milioni e mezzo, l'A.C.L.I. 2 milioni e mezzo, l'ITAL 2 milioni, e poi ci sono i dieci milioni che abbiamo speso per gli alluvionati. Noi pensavamo di dare 15 milioni per il Cottolengo di St. Vincent mentre questi 10 milioni sono andati per gli alluvionati. Dove vanno questi 35? Il conto è molto semplice: una quindicina per il Comitato Natale, poi ci sono un paio di milioni per i tubercolotici che sono nelle varie Case di cura, 15 per il Cottolengo di St. Vincent e poi bisognerà anche esaminare ancora un ulteriore sussidio per la Thuile. Ci sono ulteriori contributi sia per la confezione dei pacchi per i minori ricoverati e per i vecchietti nei vari Istituti.

Tu hai già fatto il conto, sono 100 e qualche milione, e qui non basteranno, saremmo sui 35 se tu fai 15 e 15 sono trenta, 37 per la Thuile e ci sarebbero altri 6 milioni in merito ai nostri dipendenti. È un quadro un po' sommario, ma questa è la realtà.

Montesano (P.S.U.) - ...finito...

Mappelli (D.C.) -...per il momento...

Balestri (P.S.U.) - Io vorrei fare un discorso mio particolare: tutte le opinioni sono opinabili, quindi può darsi che Germano abbia ragione, ma può darsi che abbia ragione anch'io.

Effettivamente le spese dell'Assessorato sono aumentate, sono aumentate sempre nell'ambito del mio stanziamento di Assessorato, perché i soldi che sono stati assegnati in più a me, sono stati assegnati - come lo vedremo e se riterremo - per i tetti e per la parte della Sovrintendenza, per delle lesioni abbastanza forti nella Valle di Gressoney e una parte per gli operai ...(voce)... no, 75 milioni all'interno del mio Assessorato però sono stati reperiti, non come nuova aggiunta.

Io vorrei fare però un altro discorso, perché le cifre dette così possono anche spaventare, però a un certo momento vorrei fare un ragionamento economico, un consuntivo, e vedere queste spese cosa ci producono.

Può darsi che il calcolo sia sbagliato, ma può darsi che sia vantaggioso per la Regione. Ad un certo momento vediamo che, sì, spendiamo per il Corriere della Sera, spendiamo per La Nazione, spendiamo per La Stampa, spendiamo per altri giornali. Dall'elenco che ha fatto Germano, voi avete però visto che è su tutti i giornali più importanti delle varie Regioni che spendiamo veramente di più, su quelli che possono produrre un effetto maggiore e che spendiamo molto per l'estero. Lasciatemelo dire molto chiaramente: all'estero oggi la Valle d'Aosta è molto conosciuta (ciò che non era prima). In qualsiasi parte direi dell'Europa e del mondo si vada, oggi si parla della Valle d'Aosta e si sa cos'è la Valle d'Aosta. Questa è una verità incontestabile ed è dimostrabile. I 35 milioni per i giornali stranieri, sì, effettivamente abbiamo attraversato un periodo difficile per il turismo, abbiamo visto la crisi inglese, oggi stiamo vedendo quella francese. Noi sappiamo già che circa 600-700 come prima aliquota di prenotazioni francesi oggi vengono disdette; per fortuna che ci sono i Tedeschi, ma io ti prego Germano di andare in giro per gli alberghi di Courmayeur, di Cervinia, del Breuil e di altre località, e ti sentirai dire dagli albergatori: "Per fortuna che abbiamo i Tedeschi che ci stanno salvando oggi, perché i Tedeschi stanno arrivando" ...(voci)... non ce la fai, invece ti ci porto io, così te ne renderai conto, e proprio anche stamane gli albergatori mi facevano questi ragionamenti. Ti dirò di più, un altro particolare: il turista tedesco va bene per tutte le categorie, sta facendo un ottimo lavoro per tutte le qualità d'albergo, per tutte le categorie, ciò che invece non fanno gli Americani che stanno arrivando, perché ci sono già 150 prenotazioni e ce ne sono 500 di Inglesi; l'anno scorso ci sono scappati e, a forza d'insistere, quest'anno arrivano.

Voglio quindi vedere in fondo quel che rende l'economia della Valle d'Aosta, quello che si spende e quello che rendono questi turisti. D'altra parte c'è un altro discorso, e queste statistiche sono abbastanza singolari e lampanti: a un certo momento vediamo che siamo l'unica Regione come aumento di presenze. Se guardiamo la statistica dei primi nove mesi, vediamo che in tutte le Regioni d'Italia c'è una diminuzione, l'unica in cui c'è un aumento è la Valle d'Aosta e per questo inverno le prenotazioni sono al completo in Valle d'Aosta. Ci vuol poco a rendersene conto, quindi sarà discutibile spendere i 10 milioni, i 20 milioni in più o meno. Non credo che siano sprecati ...(voci)... no, la propaganda sui giornali... io ti prego di prendere un giornale dove sia fatta una propaganda, attraverso una propaganda turistica si possono fare altre azioni. Guarda che te lo posso dire e te lo posso far confermare: per il programma di pubblicità non c'entra niente la Giunta, è fatto dagli uffici, non c'è un giornale che io indichi in particolare maniera o almeno, se del caso, per le piccolissime cifre che tu avrai potuto constatare.

Fosson (U.V.) - Brevissimo, perché non vorrei ripetere certe osservazioni che sono già state fatte da chi mi ha preceduto. Certamente non ci stupiamo neanche che in gran parte questi capitoli siano già andati in rosso molto prima di portare le variazioni di bilancio in Consiglio, perché ci sono capitoli che erano esauriti già fin dal mese di maggio, e sappiamo benissimo il perché: perché si doveva spendere prima delle elezioni, e dopo le elezioni, anche se diversi capitoli stavano al punto in cui erano, la popolazione poteva eventualmente aspettare. Pertanto quello che è stato detto su questo sistema di agire è condiviso anche da noi e non starò a insistere di più su questo punto.

Sono lieto che il Presidente della Giunta abbia fatto la proposta di aumentare i 100 milioni per l'Agricoltura, e sono lieto perché penso anche che un modesto contributo indiretto l'ho dato un giorno del Mercato Concorso, quando pubblicamente mi sono permesso di dire all'Assessore Maquignaz - e quindi ricordare all'Amministrazione attuale - che la questione e il problema del risanamento non doveva fermarsi. Avevo detto che si era già sospeso purtroppo nel passato un controllo una volta, che quest'anno si era fermi perché non si erano aumentate le isole di risanamento e che, se si procedeva di questo passo, si sarebbero persi tutti quei risultati ottenuti prima. Tanto è vero che mi risulta e non so con precisione - mi riservo poi a un certo momento di chiedere maggiori particolari all'Assessore o attraverso la Commissione all'Agricoltura di avere una relazione su come vanno - a che punto siamo per le percentuali d'infezione, perché quando in un programma di questo genere il controllo viene o sospeso in un anno o fermato ha le sue ripercussioni negative e quindi un danno economico. In quell'occasione, oltre a ricordare questo, mi ero permesso di dire pubblicamente all'Assessore Maquignaz di farsi forte verso la Giunta per ottenere quei fondi che erano necessari per dare il normale impulso a questo settore e che, se l'Assessore Maquignaz avesse posto questo problema, avrebbe avuto sia il nostro incondizionato appoggio in Consiglio, sia quell'appoggio morale che potevamo dare. Sono quindi lieto di riconfermarlo in questo momento e essere conseguente con quello che ho detto pochi giorni fa.

Pertanto sono perfettamente d'accordo sull'aumento dei 100 milioni destinati in quel senso all'Agricoltura. Sempre per ricordare quel momento, siccome l'Assessore Maquignaz difendeva una posizione della Giunta e giustificava che c'erano delle necessità anche in altri Assessorati, mi ero anche permesso di dire che certe economie in certi altri Assessorati si potevano fare. Dall'elencazione fatta in questa sede poco tempo fa, si è visto che, se si dovesse andare a vedere bene, si potrebbero fare effettivamente delle economie in alcuni altri settori. Basterebbe pensare - scusate se questo lo voglio ripetere - e vedere tutti gli aumenti che sono portati a questi capitoli esclusivamente per pagare il personale assunto dalla Regione senza delle normali delibere e senza andare a ricoprire posti di organico, ma esclusivamente con quell'andazzo che è invalso oggi nell'Amministrazione regionale e anche in certe altre industrie: sistemare e dare un posto di lavoro a tutti i "galoppini elettorali" di certi Partiti che sono al Governo. Noi questo non ci stancheremo di dirlo e oggi lo vogliamo sottolineare, perché queste 62 persone certamente gravano con un certo numero di milioni sulle finanze della Regione, poiché per pagare queste persone bisogna sottrarre a certi settori che sono d'importanza vitale per l'Assessorato dell'Agricoltura o anche per altri Assessorati.

Quando sentivo il Consigliere Germano che sottolineava che si poteva fare a meno di fare certe spese - diciamo che probabilmente non è il caso di definire "voluttuarie" -, pensavo alla rigidezza dell'Assessore Balestri, quando noi avevamo proposto in sede di Consiglio regionale di aumentare il contributo ai tetti in ardesia per guardare il nostro paesaggio. Allora l'Assessore Balestri disse che abbiamo un bilancio rigido, che non è possibile aumentare le 500 lire al metro quadrato che noi proponevamo per la questione dei tetti, perché abbiamo da spendere in altri settori. L'abbiamo visto: se poi dovessimo spulciare le varie spese, potremmo tirar fuori tranquillamente le somme che potrebbero largamente coprire gli aumenti da noi proposti all'epoca. Queste sono quindi le osservazioni generali che noi dobbiamo fare, e sempre a proposito.

Mentre ribadisco l'accordo di aumentare i 100 milioni per l'Agricoltura, sono invece un po' più scettico sulla proposta del Presidente della Giunta, il quale dice che qui abbiamo previsto 360 milioni di entrata da parte dell'E.N.E.L. e aumentiamo di 100 milioni la previsione di entrata, e buona notte! Ora, su questa previsione di entrata, sono d'accordo anch'io che quando gli accordi saranno portati a conclusione dovrebbero dare una somma superiore ai 360 milioni, e do atto che si è fatto un passo avanti, almeno da quanto ho sentito dalla lettura del Presidente della Giunta, di quelle lettere dell'E.N.E.L. e del Ministero delle Finanze. Però queste somme attualmente non potranno essere introitate immediatamente e quindi bisognerà pur vedere se questa previsione che facciamo nel bilancio del 1968 a un certo momento è reale, perché, se altrimenti non lo è, noi metteremmo qui delle cifre. Quando io parlo della questione, quando gli accordi saranno portati a termine a parte quella fluttuazione del 10-15% per gli impianti non attuati, sono convinto - non posso dirlo perché non ho le cifre sotto mano, ma sono convinto - che la cifra sia superiore ai 360 milioni. Permettete però che io esprima tutti i miei dubbi sul fatto che questa cifra possa essere introitata per il bilancio del 1968.

Io voglio sottolineare questo particolare: abbiamo visto - perché abbiamo una certa esperienza in materia - che dal momento in cui si iniziano eventualmente le trattative passa un certo periodo di tempo prima che questi soldi vengano versati alla Regione. In linea generale non ho altro da dire, volevo solo sottolineare questi punti. Mi riservo eventualmente di prendere la parola per i vari capitoli singolarmente se ci sarà qualche cosa da dire.

Manganoni (P.C.I.) - Non entro nel merito della discussione sul turismo che è avvenuta prima, sulle spese di pubblicità, eccetera, però io insisto su una questione. Il problema base per lo sviluppo del turismo, le principali manchevolezze che riscontriamo in Valle per lo sviluppo del turismo sono due: trattamento del turista e prezzi. Quelli sono gli elementi base, perché noi possiamo scrivere su tutti i giornali del mondo "visitate la Valle d'Aosta", ma se poi qualcuno viene e viene trattato male - non dico tutti gli alberghi, no, ci sono quelli che ci sanno fare e poi lo pelano -, questa è una propaganda negativa che annulla gli effetti positivi della propaganda fatta su quei giornali. Ad ogni modo io penso che non è oggi che dobbiamo discutere di questo, avremo occasione di discuterne a suo tempo. Non voglio nemmeno ripetere quanto hanno detto i miei colleghi.

Voglio solo fare osservare una cosa, che però deve essere un semplice errore, a pagina 4, sotto la voce "Assessorati", per l'Agricoltura qui c'è scritto -12 e -181 uguale a +168, ma a me insegnavano a scuola che quando si sommano dei meno a dei meno si ottengono dei meno. Ci deve essere ...(voce)... ah, è più, ecco un errore, meno e più otteniamo più, va bene.

Nel mio primo intervento ho detto che trattavo solo la questione E.N.E.L., ma sull'Agricoltura avrei molte cose da dire, sui 100 milioni aggiunti. Io intendevo richiedere un aumento, perché per me sono pochi, e sono pochi perché io voglio porre due domande all'Assessore interessato: mi risulta, mi pare che sia il capitolo... se sbaglio mi corregga, è per il bestiame, le malattie infettive, non è quello? ...(voce)... allora è il 212. Io voglio chiedere se corrisponde al vero quanto mi è stato detto, che è dal mese di luglio che la Regione non paga, non dà i contributi che dovrebbe dare agli agricoltori che hanno dovuto disfarsi di bestiame ammalato. È vero o non è vero questo? È vero! Pertanto oggi l'Assessorato all'Agricoltura è in arretrato di sei mesi nel pagamento di queste quote... a quanto ammontano... a parte il fatto che è sommamente deplorevole il fatto che si trovano dei quattrini da spendere come abbiamo visto e non si trovano per darli ai nostri agricoltori, no, e poi si continua da parte di molte persone - non mi riferisco all'Assessore - con la solita demagogia sull'agricoltura: "aiutiamo gli agricoltori", ma poi la Giunta non dà i soldi per aiutare gli agricoltori, li ha per delle spese inutili, e non aggiungo altro... ma lì, che si tratta di dare dei soldi ai lavoratori della Valle d'Aosta, ai nostri piccoli contadini, lì no, e nel mese di dicembre stanno ancora ad aspettare i sussidi che avrebbero dovuto avere nel mese di luglio!

Ora qui voglio riferirmi particolarmente al Presidente della Giunta, il quale, quando si trovava all'opposizione - scusate se io ribadisco un po' spesso certe cose -, quando era seduto là, ogni volta che si parlava di bilancio e di spese lo sentivamo con le sue sparate con l'agricoltura! Non si fa abbastanza per l'agricoltura, non si pensa ai nostri contadini, ma io faccio osservare al Presidente che nelle passate Giunte non si era mai ritardato di sei mesi - e se sbaglio mi corregga - nel versare questi sussidi agli agricoltori, no! Eppure, malgrado questo, di là il Presidente sparava sulla Giunta! Oggi che la presiede, la Giunta, cosa fa? Come si comporta? Quale esempio dà? Questa è la domanda che io pongo per prima. Naturalmente bisognerebbe sapere a quanto ammontano, non se l'Assessore lo sa qui, non è detto che debba saperlo, ma ad ogni modo se almeno queste integrazioni siano sufficienti per pagare fino a dicembre, io chiedo questo, perché se non bastano i 100 milioni se ne diano di più e, se bastano, bene.

L'altro capitolo, sempre in fatto di agricoltura - e qui penso di non sbagliare -, dovrebbe essere il 214: "Spese e contributi per l'attuazione della legge regionale sullo sviluppo della viabilità rurale". Da quanto io sento in giro, da un po' di mesi, e pare dal mese di giugno, si dice anche qui che non ci sono più soldi. È vero? È vero anche questo, ed allora naturalmente non si fanno più strade. Ora, quando si ciancia sull'agricoltura non bisogna dimenticare - e il Presidente Bionaz questo lo sa quanto lo so io - che la prima cosa per evitare l'abbandono delle montagne, l'abbandono degli alpeggi, dei mayen in particolare è quello della costruzione di una strada, anche se è una pista, perché sennò non ci vanno più per delle ragioni che io non sto ad esporvi. Penso che sia il Presidente, sia i Consiglieri capiscano benissimo che oggi non si fanno più delle ore a piedi per portare su tutto il materiale e poi portare giù i prodotti, fontine, eccetera, è naturale che nel 1968 questo non si faccia più. Ora noi, rimandando la costruzione di queste strade, costringiamo questi agricoltori ad abbandonare gli alpeggi e sappiamo che all'alpeggio di un mayen, se viene abbandonato per alcuni anni, non ci si ritorna più, anche se gli farete la strada non ci ritornano più, perché innanzitutto voi sapete i pascoli in che condizioni si riducono: cespugli che crescono dappertutto, baite che vanno in malora, perché le baite in montagna disabitate sono già tutte mal messe e, se poi le lasciamo disabitate per alcuni anni senza manutenzione, certo sappiamo la fine che fanno. E allora l'Assessore all'Agricoltura da sei mesi non può accogliere queste richieste.

Ora io pongo un'altra domanda all'Assessore: per quale importo ha le domande, vale a dire le domande che ha oggi complete. Non parlo di quelle che non hanno progetti per cui non è costituito il Consorzio, ma io chiedo quante sono le domande corredate da tutti i dati richiesti: costituzione del Consorzio, disponibilità dei terreni, progetto... no, a quanto ammontano queste domande, e se l'aumento dei 100 milioni proposti è sufficiente per accoglierle favorevolmente. Nel caso che i 100 milioni siano sufficienti, allora io dico "va bene, bastano". Io ho parlato di due capitoli, quindi penso che questi 100 milioni naturalmente andranno divisi in due capitoli, non so, immagino... se invece non sono sufficienti, io chiedo che si stanzi la cifra necessaria per fare fronte alle necessità di questi due capitoli, così almeno, se poi ci sono altri capitoli che sono nella stessa situazione e che io conosco, pregherei l'Assessore, dopo avermi dato quei dati e queste cifre che ho richiesto, di informarmi o di informare il Consiglio se altri capitoli si trovano nella stessa situazione e per quale ammontare.

Maquignaz (D.C.) - Risponderò prima al Consigliere Fosson ed in parte anche alla prima domanda del Consigliere Manganoni. Dunque, noi abbiamo dovuto sospendere quest'anno la costituzione di nuove isole di risanamento perché? Perché la spesa necessaria per fare fronte solo all'esercizio 1968 ammonta a ben 550 milioni. Avevamo in bilancio 270 milioni sul capitolo dei fondi regionali e abbiamo ottenuto con la legge del piano verde, la n. 404, 70 milioni, per un totale di 340 milioni, quindi praticamente mancano 200 milioni. Quando mi sono accorto che c'era quell'aumento esagerato, non previsto nemmeno da parte dei veterinari, io come prima cosa ho pensato bene di sospendere momentaneamente per un anno l'istituzione di nuove isole, in attesa naturalmente di riesaminare tutto il problema del risanamento del bestiame, quindi di riesaminare la legge. Ora io penso che quell'aumento sia dovuto anche parte a degli abusi, a degli inconvenienti, pertanto è un problema che mi riservo di sottoporre alla Commissione dell'Agricoltura, perché lo si deve affrontare, si deve esaminare e poi dopo di portarlo successivamente al Consiglio. Comunque il motivo per cui si è sospeso è solo questo. Io ho avuto occasione di dire, in una prima riunione del Consiglio, che ero d'accordo su questa iniziativa, sul piano di risanamento del bestiame, però già in quella sede avevo lamentato le mie preoccupazioni per quanto riguarda la spesa occorrente per farvi fronte, perché di anno in anno andava aumentando e oggi abbiamo visto che quelle previsioni si sono avverate e si deve riesaminare un pochettino.

Io penso quindi che se c'è stato questo aumento non è dovuto in parte all'aumento delle percentuali di insetti, bensì al fatto che ci sono veramente degli inconvenienti e degli abusi che vanno esaminati. Penso che con questo ho già dato le prime risposte anche al Consigliere Manganoni. La somma di 100 milioni che oggi mi viene data, logicamente non fa fronte a tutte quelle che sono le domande pervenute in Assessorato, però teniamo presente che ci sono tutte le altre esigenze da parte dei singoli Assessori, quindi io mi ero già accontentato di questa prima somma che mi permette di mandare avanti le pratiche più urgenti.

Per quanto riguarda invece l'osservazione sul capitolo 214, quello della viabilità rurale, devo dire che noi abbiamo in Assessorato delle domande complete di documenti per circa 500 milioni di spesa, vale a dire per circa 350 milioni circa di contributo ed abbiamo delle domande pervenute per oltre i 5 miliardi. Come si poteva quindi prevedere un simile aumento? Questo era indubbio, non lo si poteva fare! Lei sa che l'anno scorso abbiamo portato il capitolo da 75 milioni a 175 milioni, abbiamo avuto circa 350 milioni tra l'articolo 16 e 17 del piano verde per un totale di 425 milioni. Però, siccome avevo già delle domande in arretrato che erano rimaste lì per la carenza di fondi, è logico che nei primi mesi dell'anno io ho speso quello che avevo in bilancio. Non è quindi per una propaganda elettorale, bensì per mandare avanti le pratiche che erano lì giacenti, dato che in quel momento avevo della disponibilità.

Voglio solo ricordare pure questo: il bilancio dell'Assessorato dell'Agricoltura è stato notevolmente aumentato in questi ultimi tempi. Ora, intendiamoci, quando i Consiglieri propongono un aumento di bilancio dell'Assessorato all'Agricoltura, io non posso che compiacermi, perciò è quello che chiedo e quindi mi fanno un favore. Voglio solo dire che noi l'abbiamo già aumentato notevolmente, perché nel 1965 era di 1 miliardo e 590 milioni e oggi è di 3 miliardi e 15 milioni. Si è quindi quasi raddoppiato, però per determinate opere, per determinati provvedimenti i fondi che noi abbiamo non sono sufficienti.

Ora qui il Consiglio si deve esprimere, perché se noi dobbiamo mettere i 5 miliardi per fare fronte alle domande sulle strade interpoderali, mi rendo conto che la cosa è alquanto impegnativa, però la situazione è quella.

Altro capitolo che si presenta più o meno nelle stesse condizioni è quello sulle opere di irrigazione, naturalmente in minor misura, ma comunque anche lì non riusciamo a far fronte a tutte le domande. Vorrei solo aggiungere questo: per quanto riguarda la viabilità rurale, con l'accertamento delle nuove entrate che noi abbiamo approvato recentemente in Consiglio, circa i fondi del piano verde, i fondi della legge n. 614, noi abbiamo potuto disporre di altri 180 milioni. Sono fondi che noi stiamo impegnando in questo momento nella misura logicamente del 50% rinviando l'integrazione del 25 al prossimo esercizio, perché sia una legge che l'altra non consentono una percentuale di contributo superiore al 50%. Comunque sono altri 180 milioni che noi mettiamo proprio in parte per le opere di irrigazione e in parte per le opere delle strade interpoderali, quindi dai 500 milioni che erano lì sono già notevolmente ridotte. Questo penso sia quanto potevo dare come risposta.

Montesano (P.S.U.) - Io pregherei i Consiglieri di tener conto che poi c'è l'esame articolo per articolo, quindi proporrei anche di chiudere la discussione generale ...(voci)... no, no, io vorrei spiegare soltanto questo concetto: di non scivolare sull'esame dei singoli articoli, se è possibile, in fase di discussione generale, perché all'esame dei singoli articoli ognuno ha la facoltà di intervenire e di fare gli interventi che crede. Chiederei perciò ai Consiglieri di vedere di chiudere la discussione generale dopo gli interventi dell'Assessore Bordon e del Consigliere Savioz... mi pare che ci siano anche l'Assessore Balestri, il Presidente della Giunta e il Consigliere Fosson.

Bordon (D.C.) - Non sono contrario, che parlino pure, tanto io volevo solo fare quella chiusura dall'impostazione generale non avendola fatta prima. Non ho niente di straordinario da dire, per cui parlino pure con tutta tranquillità.

Savioz (P.C.I.) - Mi riservo di intervenire articolo per articolo.

Balestri (P.S.U.) - Volevo solo precisare al Consigliere Fosson, quanto all'interpretazione su quello che ha detto riguardo ai tetti in ardesia, che io non fui contrario a quello, semplicemente non eravamo d'accordo su come proporlo. Anche tecnicamente la Sovrintendenza proponeva una cosa e gli altri uffici ne proponevano un'altra, quindi dissi che l'avrei portata in Commissione consiliare come l'ho portata per poi riportarla in Consiglio quando ci fosse stata una deliberazione uniforme, ed è quello che farò dopo l'esame della Commissione consiliare. Pertanto non c'era un disaccordo sul principio dei tetti in ardesia.

Bionaz (D.C.) - Io sono stato tirato per la giacca e ho un brutto vizio, quello di non lasciarmela tirare quando non credo di meritarmelo.

Il Consigliere Germano ha sempre detto prima che non eravamo capaci a trovare dei soldi. Adesso non lo dice più, questo ritornello lo ha abbandonato; evidentemente deve cambiare il disco e dice che questi soldi che ci sono li spendiamo male, li spendiamo male. Ma abbiate pazienza, quando c'eravate voi li spendevate secondo dei criteri che ritenevate giusti, ora non è detto che tutti ragionino con la stessa testa! Non è detto che tutti debbano impostare i problemi nello stesso modo. Evidentemente questa Giunta ha ritenuto di spenderli in quel modo e in questo modo li ha spesi, anche ricorrendo a queste modifiche di bilancio, a questi assestamenti. Guardi, Germano, quando lei puntualizza certe situazioni veramente modestissime, un aiuto a due missionari che vanno nel Madagascar e nel Ruanda, mi dica un po' se è di buon gusto! Ma lasci stare, scusi. Capisco che magari lei dei missionari se ne può anche disinteressare, ma insomma, diamine, ma scusi! Evidentemente l'hanno preso sul capitolo dell'assistenza anziché un altro, ma è sempre la stessa Regione che li spende, scusi, ma le pare? No, no, ma le pare scusi? Io entro nel merito della questione perché cosa vuole? È veramente puerile questa critica, veramente puerile, e prima facevate... nessuno ha mai criticato certe spese che avete ritenuto di fare, perciò rientra evidentemente nei poteri di chi dispone, dell'Esecutivo, di dare una certa impostazione, di ritenere giusta una spesa anziché un'altra. Non vorrei che con queste spese - che noi definiremmo modestissime - si possa poi attirare l'attenzione su una citazione che lei ripete troppo spesso: che non si dà un'impostazione corretta. L'impostazione è stata quella che in fondo anche nelle linee del turismo ha dato dei risultati, e voi lo sapete questo, non ho bisogno di ripetere quello che ha detto l'Assessore, ma c'è stato un certo incremento.

Apro una parentesi per dire che è molto... a proposito, in merito all'osservazione del Consigliere Manganoni, che dice che ci vuole maggiore sorveglianza sui prezzi, su questo sono pienamente d'accordo, però dico che l'impostazione della reclamizzazione attraverso dei giornali di grande tiratura è anche quella un'impostazione che può essere difesa! Ora non vedo perché si debba in tutto e dappertutto, in tutte le occasioni, dare addosso alla Giunta semplicemente per il solo gusto della polemica.

Io vorrei dire al Consigliere Fosson che naturalmente approvo questa sua approvazione diciamo dell'aumento sul capitolo dell'agricoltura, però non sono d'accordo con lui sul fatto che abbiamo soltanto assunto dei "galoppini elettorali". Guardi, le ho già detto una volta che noi abbiamo assunto 48 persone senza prove di selezione, perché con i vostri 64 e i nostri 37, senza prove di selezione voi ne avete assunti 117. Evidentemente c'era questa prassi e la si usava. Io non credo che tra tutti gli assunti ce ne siano di quelli che stiano a far niente, non lo credo. Io penso che si potrà dire magari che in questo ufficio ce n'è uno d'avanzo, in questo lavoro si potrebbe forse spostarne uno a favore di un'altra attività, potrebbe anche essere quello, ma che siano poi stati assunti per fare i galoppini elettorali, Consigliere Fosson, questo è assolutamente ingeneroso e non è vero, non è assolutamente vero! Del resto vi ho dato dei fatti, vi ho dato dei dati sui quali mi pare che non ci sia nessuna discussione da fare, senza contare poi che ci sono state 27 persone che hanno cessato dal servizio e che naturalmente hanno dovuto essere sostituite.

Manganoni fa la difesa d'ufficio dei contadini e degli agricoltori. Ora veramente questa scelta dell'Avvocato Manganoni a difesa dei contadini è fatta male, perché io vorrei ricordare a Manganoni come è anacronistica e contraddittoria questa sua difesa. Io potrei aprire un capitolo molto lungo, che non aprirò, perché lei mi ha tirato in ballo dicendo "il Presidente quando era sui banchi dell'opposizione aveva sempre da dire qualche cosa a favore degli agricoltori, adesso non se ne ricorda più". Non è vero, io non sono cambiato, sei tu che sei cambiato, io non sono cambiato, perché se io ti parlassi ancora oggi della tutela della fontina, della partecipazione alle fiere, della reclamizzazione dei prodotti agricoli e dell'apertura dei nostri Caseifici, credo che dovresti "almeno" arrossire. Personalmente e collettivamente, a nome della Giunta di allora, non abbiamo fatto dei grandi miracoli, però di queste cose ce ne siamo ricordati, e ancora oggi ne avete avuto la prova. È giusto che Maquignaz avesse qualche cosa di più, perché è giusto che proprio questa attività, che è la più depressa, la più avvilita, quella che proprio oggi naviga in cattivissime acque, abbia la sua ricompensa e la sua collocazione nel posto giusto riguardo alla ripartizione della fetta del bilancio regionale. Io non ho paura di dire che nella prossima impostazione del nuovo bilancio l'agricoltura non sarà certamente quella che dovrà fare le spese degli altri Assessorati.

Mi ricordo però di una cosa: quando tu eri Assessore ai Lavori Pubblici, non mi sono mai accorto che tu avessi rinunciato a qualche cosa, per esempio alle tue piste a favore dell'Assessore Fosson... no, non mi ricordo che tu mi abbia detto "ma insomma, io posso fare una strada di meno, ne ha più bisogno Fosson perché lui deve fare le strade poderali, ha da pensare agli agricoltori". Questo non è vero, questo non è mai stato fatto! E allora scusami, anche oggi il ragionamento è valido, bisogna naturalmente contemperare le esigenze, le necessità di tutti gli Assessorati. Mi pare che la prima impostazione che si sta dando è quella di reperire i soldi e qui mi pare che non avete nulla da dire; a quello non ci pensa nessuno, nessuno pensa quanto triboliamo noi per arrivare a certe transazioni, a certi risultati come quello dell'E.N.E.L., nessuno ci pensa a questo, questo è tutto facile, è tutto dovuto! Sì, giusto, non rinunciamo ai nostri diritti e pretendiamo soltanto i nostri diritti, però per averli, credetemi, non è tanto facile, ci vuole della buona volontà, dell'impegno e del sacrificio, ve lo assicuro.

E naturalmente oggi che ci sono anche delle cifre più vistose, sono quelle che colpiscono l'occhio, i quattro milioni non so a quale giornale, eccetera; una volta naturalmente erano 400 mila perché non c'erano i milioni, ma oggi però ci sono i risultati, sia dell'aumento del bilancio, sia anche dell'impostazione che non ha certamente fatto dei torti a chi più ne aveva bisogno, e meno che meno agli agricoltori, perché non sarebbe giusto, sia ben chiaro e sia ben preciso questo.

Fosson (U.V.) - Brevissimo, perché volevo solo rispondere ad alcune cose dell'Assessore Maquignaz, nel senso di fare una raccomandazione, che poi mi riserverò di approfondire in altra sede, perché oggi non è questa la sede della discussione per prolungarci su questo argomento.

È naturale che, andando avanti un piano di risanamento e spendendo si aumentano le spese, questo è naturale. Io mi sono meravigliato quel giorno sentendo parlare della spesa di 550 milioni; su questo punto vorrò e mi riservo di chiedere dei chiarimenti o qualche cosa di dettagliato, perché effettivamente ci saranno degli abusi, una cosa o l'altra, altrimenti questa cifra potrebbe essere contenuta. Ora, attenzione, la raccomandazione che voglio fare è solo questa, perché poi entreremo nei dettagli in altra circostanza: non è che ci sia da riformare la legge, perché la legge prevede già tutte le condizioni per essere rigidi. Bisogna solo - e questo non è un appunto che faccio all'Assessore Maquignaz, ma molte volte non si vuole scontentare e allora non si applica rigidamente -, purtroppo, se in queste cose non si vuole a un certo momento trovarsi di fronte a delle sorprese, avere un po' il pugno di ferro, essere rigidi, e non dico di più. Probabilmente l'Assessore Maquignaz sa già quello che voglio dire con questo e non ho altro da dire in Consiglio. Certamente che non si può largheggiare tutti i momenti, perché largheggiando si esce da quello che è previsto dalla legge e allora le spese aumentano.

Assessore Balestri, anche qui non voglio fare polemica, ma se noi andiamo a prendere i verbali di quell'occasione, lei ha fatto i rilievi che ha fatto e poi ha detto "in questo momento non dispongo, non c'è la possibilità finanziaria di venire incontro a questa questione", quindi non c'è che da andare a vedere il verbale e, anche qui, non c'è da prolungare la discussione.

Al Presidente Bionaz vorrei solo dire che, quando io ho parlato delle assunzioni - anche qui mi riservo e ci riserviamo eventualmente di approfondire in altre occasioni questo problema - e quando noi diciamo che certe persone che facevano i commercianti e che erano fuori del tutto dall'età prevista per essere assunti alla Regione sono stati assunti alla Regione, riteniamo che questo non sia una cosa logica. Certe persone che lavoravano alla Cogne si sono fatte licenziare per essere assunte alla Regione: questo non mi sembra logico, perché non era gente che aveva una competenza specifica amministrativa. Li sappiamo i motivi per cui si sono licenziati dalla Cogne e sono stati assunti alla Regione, e non voglio dire di più, ma esempi ne abbiamo a bizzeffe. Ci riserviamo, siccome non vogliamo parlare di questo... voglio tenere presente la raccomandazione del Presidente del Consiglio e mi limito solo a dire che, se abbiamo toccato l'argomento delle funzioni, non è per i casi necessari di assunzioni che vi facciamo degli appunti, bensì per quelle assunzioni che sono state fatte. Io mi sono permesso di parlare di "galoppini elettorali", ma non è mica detto che siano solo della Democrazia Cristiana, anzi, ci sono molti galoppini elettorali del Partito Socialista Italiano qui dentro, galoppini elettorali dei singoli Assessori del Partito Socialista che sono stati assunti qui dentro. È quindi questo il metodo che disapproviamo quando parliamo di assunzioni fatte a vanvera e che sono quelle dove si potrebbe fare l'economia. Questo lo contestiamo qui dentro e lo contestiamo in certi altri ambienti. Nessuno ci tapperà la bocca su questo punto, perché difendiamo un qualche cosa che deve essere difeso.

Tonino (P.S.I.U.P.) - Io non ho avuto modo di uniformarmi in modo confacente sul problema in discussione, però ho sentito e seguito con attenzione tutti gli interventi e ho potuto così rendermi conto in che modo e come vengono spesi i soldi della Regione e con che criterio, del quale non voglio entrare in merito. Vedo però che le norme della buona e sana amministrazione rimangono ancora una cosa da attuarsi. Vorrei dire anch'io qualcosa per quanto riguarda l'Assessorato all'Agricoltura, il quale Assessorato, a detta dell'Assessore, si trova con oltre 500 richieste d'interventi della Regione, e l'Assessorato dell'Agricoltura si trova a dover fare i suoi conti con le somme che ha in cassa e purtroppo deve rispondere agli interessati di essere senza soldi. Ciò naturalmente contraddice il Presidente della Giunta, il quale dice che una volta i soldi mancavano, invece adesso ci sono e così può finanziare i 4-5 milioni per i vari giornali.

Ora, seguendo la variazione di bilancio, noto che all'Assessorato dell'Agricoltura sono state date delle briciole, per cui l'Assessorato potrà portare avanti ben pochi interventi con quella misera cifra, contrariamente alle cifre che sono state destinate ad altri Assessorati non necessariamente utili o competenti. Ho naturalmente i miei dubbi su determinate previsioni di entrate, le quali capisco che sono state messe per sanare le cose che la Giunta regionale arbitrariamente abbia speso e decide di spendere. Per questo modo di amministrare i soldi che sono dei cittadini della Valle d'Aosta il mio giudizio è prettamente negativo.

L'Assessore all'Agricoltura, nel suo intervento, a conferma di quanto ha detto prima, ci dice che vi sono domande per oltre 5 miliardi per strade poderali. Io vorrei dire all'Assessore che se le domande per le strade interpoderali e poderali sono necessarie, di vederle non tanto in ordine di presentazione, quanto piuttosto in ordine di necessità. Il Presidente della Giunta, per difendersi dalle accuse sulla soluzione personale, tira sempre in ballo quelli che potrebbero essere stati gli errori degli altri, ma questa non è una giustificazione valida, perché è ammesso che altri abbiano sbagliato, ma non è ammissibile che lei, per vendicarsi, continui a fare degli errori di questo genere, quasi a voler fare dispetto a qualcuno.

Bordon (D.C.) - Allora io voglio seguire il buon esempio del Consigliere Caveri; non posso rinunciare addirittura perché verrei meno al mio compito, e neanche per scaramanzia, però vorrei dire che sarò brevissimo, perché tutte le volte che lo abbiamo detto non l'abbiamo...

Io vi chiedo solo scusa per alcune piccolissime considerazioni, penso che avremo occasione di discutere di bilancio ampiamente su determinati argomenti alla presentazione del futuro bilancio, presentazione del futuro bilancio che dovrà avvenire presto, quindi avremo la possibilità di fare ampie discussioni. Vi garantisco che molte volte quel povero diavolo di Assessore alle Finanze - che non può sempre confrontarsi e dire quello che vuole - si divertirà un mondo, perché sarà veramente interessante il vedere, a un certo momento, in mancanza della programmazione che io spero abbia a dare dei lumi, che ci vengano a dire: togliete dall'Assessorato A un paio di miliardi, dateli all'Assessorato B, perché - ripeto - quel povero diavolo d'un Assessore alle Finanze porterà qui una modesta bacinella di ottone, non di argento, un piccolo cumulo di 16, 17, 18 miliardi che sono di una certa entità in confronto ai 65... sì, sì, sono tanti, sono sempre pochi ma sono questi, e poi mi direte allora che cosa dobbiamo fare attraverso gli Assessorati. Fatta questa piccolissima premessa, perché se non prendiamo la vita così allegramente diventa un po' pesante, io voglio solo puntualizzare alcune piccolissime cose.

Innanzitutto dirò all'amico Dolchi, al Ragioniere Dolchi - qui siamo fra modesti colleghi che giustamente han dimostrato che la Ragioneria non ha un colore politico - che la contabilità è quella che è, due più due fa quattro e quanti sono i denari... però voglio solo dire a Dolchi: stai ben tranquillo, guarda che quei 474 milioni di cui tu parli che fanno il miliardo e 400 e fischia milioni, sono proprio economie che sono state fatte sui loro bilanci, tant'è che tu, amichevolmente, mi dai atto che i 980 milioni sono quelli che effettivamente noi abbiamo dovuto reperire in più per arrivare a questa cifra. Ora voi non vi stupirete se vi dirò che in Giunta molte volte i miei colleghi Assessori mi pazientano, perché molte volte, specialmente l'Assessore alla Finanze, ha delle impostazioni sue. Io potrei farvi leggere delle prese d'atto dove voi potreste dire: "guarda Bordon, ha detto quello che ha detto Dolchi". Perché l'ha detto Dolchi, perché è amministrazione, perché non si può fare della demagogia e della politica con un bilancio, si possono fare con le spese quando si fanno, ma non si possono fare come impostazione.

E allora che cosa vi devo dire? Vi devo dire per esempio che noi siamo arrivati qui, siamo andati in Giunta, quando abbiamo visto che avevamo superato gli stanziamenti del bilancio 1968 abbiamo avuto delle lunghe discussioni; è logico che ci siano, se non ci fossero innanzitutto non saremmo degli Amministratori tutti insieme, e in particolare l'Assessore alle Finanze non farebbe il suo dovere. Però vi dico che a un certo momento, pur combattendo, io ho dovuto ricredermi in parte, perché è indubbio che i denari che ci provengono dal Casinò di St. Vincent ci sono e appena qualche d'uno di voi volesse avere gli ultimi dati io glieli darò; non glieli darò qui, perché me li sono dimenticati, ma quando voi vedrete com'è stato impostato il problema dell'E.N.E.L. e come ve lo ha spiegato il nostro Presidente della Giunta è indubbio che sono denari che danno una certa tranquillità. Protesto anch'io, tanto protestano tutti, protesto perché probabilmente non li avremo entro il 31 dicembre; per certo non lo so, io me lo auguro, ma protesto anch'io. Penso che ci siano, però questa mia discussione sul 31 dicembre non ha valore, perché per arrivare arrivano.

Sono ormai tranquilli, anche la stessa Commissione di Coordinamento che io chiamo sempre in ballo perché sarà quella che un domani potrà sempre farci rilevare degli errori in buona fede, non può che ammettere che noi ne prendiamo una piccolissima aliquota, per una parte quindi queste cose sono coperte.

Naturalmente adesso potrei agganciarmi a tante altre discussioni, ma le voglio evitare, perché ripeto: in sede di bilancio avremo tempo di dircene di cotte e di crude e questa volta forse, invece di stare qui tranquillo a farmi insultare come feci nel 1966-1967, forse avrò più facilità di parola. Quando mi si chiedeva "dica l'Assessore Bordon se ha ricevuto già quei denari", allora non potevo dire "li ho ricevuti", perché chi mi poneva quella domanda sapeva che voleva mettermi in difficoltà, in quanto le prassi di questi decreti attraverso le Camere e le Commissioni delle Finanze, eccetera, sono quelle che sono, ma questa volta il compito è più facile.

Voglio solo rispondere all'amico Tonino, noi due ci incontriamo sempre amichevolmente. Lui dice che all'Assessorato all'Agricoltura sono state date le briciole, ma quando saremo in sede di bilancio e discuteremo mi permetterò soltanto di prendermi un piccolo svago di leggere alcuni dati che già l'amico Maquignaz con molta precisione e come sempre ha puntualizzato. Pensate voi, quando avevamo l'amico Fosson all'Assessorato all'Agricoltura nel 1965 aveva un miliardo 790 milioni, è vero Fosson? Nel 1966 siamo passati a due miliardi e 165, nel 1967 siamo arrivati a 2 miliardi e 330; le previsioni per l'anno 1968 sono superate di 3 miliardi e 14 milioni. Con questo io non voglio parlare solo dell'Agricoltura, perché l'Agricoltura è giusto che abbia tutto quello che ha, ma prendiamo altri Assessorati.

Il povero Manganoni, quando anche lui faceva le piroette, che cosa faceva ai Lavori Pubblici? Nel 1965 lui aveva 1 miliardo e 950 milioni, siamo passati nel 1966 a 2 miliardi e 248; nel 1967 siamo passati a 3 miliardi e 323; nel 1968 ho litigato con Colombo, e invece di 3 miliardi e 323 gli abbiamo dato soltanto più 3 miliardi e 321: Quando parleremo di bilancio vedremo che cosa ne verrà fuori, ma la verità è un'altra e ne parleremo allora, è che qui noi... quando alcuni di voi Consiglieri dell'opposizione avete detto se avete già portato le somme spese... ma non è vero, è che ci sono dei provvedimenti di legge che discuteremo insieme in Commissione Affari Generali e che sottoporrò a voi, perché se noi andiamo avanti così il bilancio della Regione sarà sempre insufficiente. Noi per esempio abbiamo dei provvedimenti di legge presi qui che ammontavano a circa... si prevedevano 70-80-100 milioni all'anno e siamo a 300 milioni.

Io qui ho un elenco, perché me lo aspettavo in linea di massima, ne parleremo al momento opportuno, ma per esempio sulla bonifica del bestiame ha detto bene Maquignaz: la dobbiamo rivedere, non per sospenderla, ma per rivedere quello che ne è venuto fuori. Dico così brevemente i totali della spesa. Nel 1963: 120 milioni; 1964: 250 milioni; secondo semestre 1964: 79 (poi abbiamo l'anno solare che ci aiuta); 1965: 256 milioni; 1966: 270 milioni; 1967: 242 milioni; 1968: 268 milioni. Il totale è di 1 miliardo e 500 milioni. Ma non basta, a queste somme della Regione aggiungiamo le somme pagate per Regione sui fondi assegnati dallo Stato piano verde e arriviamo nuovamente ad altri 396 milioni e siamo a 1 miliardo 889 milioni; si capisce che, arrivati a un certo momento, bisogna pur esaminarle queste cose qui, perché non si dice di non continuare a fare un provvedimento, ma si dice che questo provvedimento deve essere esaminato a fondo, sennò addio bilancio e il bilancio quando non regge non so che cosa ne verrà fuori. Però, per finire e passare al resto, quando poi si dovessero fare altre ulteriori discussioni, sarà per noi un invito a nozze, e perché? Perché arrivati ad un certo momento noi vedremo delle spese, ma delle spese che devono essere contenute. Se il bilancio dovesse essere di 16 miliardi di spese... di entrate effettive, e a un certo momento qualche d'uno dirà come dobbiamo dividere questa torta. Io penso che attraverso la programmazione tutto quanto metterà il bilancio sul binario giusto, ma è indubbio, perché finché noi avremo il passivo di determinati stabilimenti commerciali, finché avremo il passivo di determinati Centri ospedalieri che potranno aumentare, finché vediamo degli aumenti di 300-400 milioni per stipendi, Signori miei, vedrete che il bilancio zoppicherà certamente.

Fatte queste previsioni, si capisce che mi piace quando il buon amico Manganoni mi viene fuori e mi dice: "Ma mi dica Assessore"... si alza l'Assessore Maquignaz che dice: "Io avrei bisogno di 5 miliardi", si alza l'amico Colombo che dice: "Secondo un piano stradale io avrei bisogno di 20 miliardi", si alza Bordon e dice che per i mutui edilizia avrebbe bisogno di un paio di miliardi... ma verranno diluiti negli anni, io non credo che si possa fare tutto nella stessa volta, nello stesso momento.

Fatta quindi questa premessa, sulla quale mi riservo di ritornare, siatene tranquilli e vi annoierò allora, io ritengo che se si vuol passare alla lettura articolo per articolo, però bisogna innanzitutto fare subito una variazione in entrata, la faremo sull'articolo, Signor Presidente del Consiglio, invece di 360 milioni per l'Agricoltura bisognerà aumentare di 100 milioni ...(voci)... rideremo insieme, specialmente noi due già un po' vecchiotti, rideremo insieme.

Montesano (P.S.U.) - È chiusa la discussione generale. Si passa all'esame degli articoli, alla votazione articolo per articolo e poi alla votazione finale. Io pregherei i Signori Consiglieri che hanno da fare delle osservazioni di richiamare il capitolo e intervenire a proposito del capitolo da loro richiesto.

Articolo 1. Osservazioni?

Germano (P.C.I.) - Io dico molto brevemente quello che avrei voluto dire nella discussione generale, per non prolungarmi per accogliere l'invito del Presidente.

È chiaro che in questo articolo 1 ci sono le previsioni di maggiore entrata, quelle che il Presidente della Giunta - mi perdoni il paragone - come un buon pavone si pavoneggiava, di essere stato capace di fare entrare. Ora non è merito suo se al Casinò abbiamo più soldi, non è merito suo se una vertenza che noi avevamo iniziato con la S.I.P. e che è stata interrotta per l'E.N.E.L. e che poi abbiamo riiniziato anche con l'E.N.E.L. va a termine. Non è merito suo questo. Quindi direi non che voi... forse mi sono anche espresso male quando ho detto al Consigliere Manganoni che noi non mettiamo in dubbio le entrate, forse mi sono anche espresso male. Io volevo dire che la cosa che più ci preoccupa e ci colpisce è come spendete i soldi: in modo scorretto, facendo dei favoritismi, senza rispettare le leggi. La prova l'abbiamo avuta qui nella discussione, quando l'Assessore Maquignaz, interpellato... è vero che da luglio non si paga questo, l'Assessore Maquignaz ha detto no, non le pago, quello è un esempio di correttezza amministrativa, perché non ne aveva più, non è andato in rosso, ha detto no...

Montesano (P.S.U.) - ...Consigliere Germano lei sta riprendendo la discussione...

Germano (P.C.I.) - ... ho detto che sono breve, me la lasci fare... mentre invece, quando dice Mappelli è andato in rosso - è evidente che è andato in rosso -, ha speso di più.

C'è una differenza nello spendere i soldi. Io non dico che siete tutti un branco di gente che sperpera, c'è qualcuno che si comporta bene, c'è qualcuno che si comporta male.

A Maquignaz noi facciamo delle proposte sul terreno dell'Agricoltura, non le respinge, le accetta, discute, le accetterà in parte.

A Mappelli abbiamo detto per fare un'assistenza senza fare le porcherie che ci vuole il libretto di Assistenza. È un provvedimento che tutte le Amministrazioni moderne hanno adottato, perché ci sono 50 Enti che distribuiscono indiscriminatamente assistenza e non si fa l'assistenza. Ebbene, l'abbiamo detto 100 volte a Mappelli, ma Mappelli non le accetta e allora volete che vi diciamo che siete tutti uguali, che fate tutti bene? No!

Quello che non accettate e che è giusto, ve lo ridiciamo: questo è sbagliato. Quindi, dette queste cose che potrei anche prolungare con la parte riguardante l'Assessore Bordon, sono anch'io dell'opinione che ne discuteremo ampiamente in bilancio, anche se dobbiamo già subito dire all'Assessore Bordon che se ne può discutere anche adesso, perché questo fa parte del bilancio dell'anno scorso e ci sono dei cambiamenti non irrilevanti, di una certa notevole rilevanza. Ad ogni modo lo discuteremo poi dopo.

Per quanto riguarda la legge nel suo complesso, io parto qui dall'articolo 1, e vi dico che per l'articolo 1 per ora noi ci asteniamo. Nella discussione dei diversi capitoli vedremo poi quale atteggiamento assumere.

Montesano (P.S.U.) - A proposito ci sono dichiarazioni di voto? No, guardi Assessore Bordon, semmai nell'articolo, articolo per articolo... non incominciamo la discussione generale!

Bordon (D.C.) - No, ma io sono più bravo di questo, ma lei non ha fiducia in me. Qui al capitolo 129 "Gestione fondi per trattamento presidenziale integrativo regionale agli insegnanti elementari"... capitolo 129, siccome è nell'articolo 1 penso che...

Montesano (P.S.U.) - Altri interventi? Consigliere Lustrissy.

Lustrissy (D.C.) - Volevo sapere se i 130 milioni al capitolo 34 erano già acquisiti nella variazione o era da fare? Capitolo 34: i 100 milioni in aumento sono già acquisiti? Il capitolo 34 che diventa 460...

Bordon (D.C.) -...quando arriverà al punto giusto vi dirò dove va in uscita...

Montesano (P.S.U.) - Chi approva l'articolo 1 alzi la mano.

Manganoni (P.C.I.) - Signor Presidente scusi, nell'articolo 1 sono comprese tutte le voci o no?

Montesano (P.S.U.) - Articolo 1. L'articolo 1 va fino all'articolo 2... non tutte le voci, fino all'articolo 2, cioè fino al capitolo 129. Allora chi approva l'articolo 1 alzi la mano. Contrari? Astenuti?

Risultato della votazione:

Presenti e votanti: 35

Favorevoli: 19

Astenuti: 16 (i Consiglieri di minoranza)

Il Consiglio approva.

Articolo 2. Interventi? Consigliere Manganoni.

Manganoni (P.C.I.) - Io, per non perdere del tempo, chiederei agli Assessori che non si risponda capitolo per capitolo. Io pongo delle domande sui diversi capitoli, cito il capitolo e pongo la domanda.

Capitolo 33 (Personale addetto agli Uffici di Roma): vorrei sapere chi è il titolare, chiamiamolo principale, non so come dire di questo Ufficio distaccato da Roma ...(voci)...

Montesano (P.S.U.) - Scusate, io non capisco questa procedura. Si fa articolo per articolo, ognuno faccia le osservazioni sui capitoli che vuole, quindi io invito Manganoni a fare le diverse osservazioni. Ma scusi no, io invito a fare questo, se il Consigliere Manganoni vuole fare tre, quattro osservazioni sui diversi capitoli io credo che si possa guadagnare del tempo, ma noi leggiamo l'articolo, non il capitolo uno per uno; non l'abbiamo mai fatto questo! Se noi leggiamo capitolo per capitolo andiamo avanti mezz'ora, se invece ognuno prende il capitolo sul quale vuole intervenire mi sembra che sia più comodo. Non abbiamo mai letto capitolo per capitolo.

Fosson (U.V.) - Io mi permettevo solo di dire al Presidente che se vogliamo fare una discussione approfondita e in ordine, probabilmente si finisce prima se andiamo avanti capitolo per capitolo, perché chi ha da fare l'osservazione...

Montesano (P.S.U.) - Tagliamo, mettiamo il numero del capitolo.

Fosson (U.V.) - Chi ha da fare le osservazioni le fa, si va avanti e non se ne parla più. No, no, e se per caso ce ne sono due o tre che vogliono intervenire su un capitolo, almeno si fa la discussione per quel capitolo.

Capitolo 33.

Ramera (D.C.) - Capitolo 33. Desidero avere dal Presidente della Giunta una spiegazione sui 2 milioni in diminuzione che vanno riferiti alle dimissioni di chi era Direttore dell'Ufficio di Roma.

Bionaz (D.C.) - Evidentemente, siccome il titolare eri tu, c'è una diminuzione di 2 milioni, penso che sia abbastanza semplice.

Ramera (D.C.) - Allora ringrazio il Presidente della Giunta di questa risposta e prego taluni Consiglieri che seggono in questa Sala e taluni pennivendoli di 4° serie che siedono ai piani superiori di sapere che la diminuzione dell'Ufficio di Roma, in seguito alle dimissioni di chi era il Direttore, sono di due milioni all'anno e non come è stato demagogicamente approfittato da taluni politici che siedono in quest'Aula nel corso della campagna elettorale, di sputare sentenze inventando cifre e cose del genere.

L'Ufficio di Roma, forse sotto il pungolo dell'Assessore alle Finanze - vorrei che fosse conosciuto dai Consiglieri - è strapagato per un numero indeterminato di anni, semplicemente per le operazioni finanziarie portate a termine in breve tempo nei confronti di quanto avveniva prima, per cui l'aver recepito in 8-10-15-20 giorni miliardi che un tempo venivano introitati nel giro di 4-5 mesi, i soli interessi di cui ha usufruito la Regione permette di dire che l'attuale Ufficio di Roma è strapagato per molti anni. Tuttavia non sono d'accordo nella diminuzione; posso anche accettare la diminuzione, però desidero che la Giunta, nella nuova formulazione di bilancio, preveda un potenziamento dell'Ufficio di Roma, non vogliamo porci al piano della Sicilia o della Sardegna, però se vediamo altre Regioni piccole come il Trentino-Alto Adige o il Friuli Venezia Giulia, queste hanno degli uffici molto più funzionanti del nostro, perché hanno più personale. Oggi come oggi l'Ufficio di Roma non è in grado di poter funzionare come dovrebbe, perché il personale è proprio ai minimi termini.

Pregherei quindi proprio il Presidente della Giunta di esaminare il problema; che venga dato impulso all'Ufficio in maniera che vengano soddisfatti tutti i problemi che interessano la Regione, non solo quelli dei singoli Assessorati, ma anche di tutti gli Enti locali, i Comuni e le altre Amministrazioni.

Pedrini (P.L.I.) - Io sono grato al Consigliere Ramera che mi dà l'occasione di prendere la parola su di un argomento come quello dell'Ufficio di Roma, su cui io da tempo immemorabile mi ero battuto, e non solo per quello di Roma, perché io avevo chiesto quello di Parigi, quello di Londra, quello di Bruxelles e quello di Vienna, come impostazione turistica e come impostazione di Valle d'Aosta.

Però mi sia lecito dire che condivido in parte - e solo in parte - quanto detto dal Consigliere Ramera. Il Consigliere Ramera è stato troppo buono, è stato veramente Signore nel dire che noi abbiamo un ufficio che però non funziona tanto. Non funziona per niente, se si deve dire la verità quell'Ufficio è una cosa semplicemente penosa! Non si sa mai chi è la segretaria, cambiano a ogni sospir del vento, non si ha mai la certezza dell'ora in cui è aperto o in cui è chiuso, per cui se chiunque dei Signori Consiglieri vuol andare nel nostro Ufficio ci va, ma non sa se è aperto o se è chiuso. Il più delle volte io, alle nove del mattino, nove e mezza, sono stato a bussare a quella porta ed era chiuso.

Su questo io non voglio dire che quell'Ufficio è stato deficitario sotto una funzione organizzativa per la recinzione, eccetera. C'è una persona sola - a cui bisogna dare atto - che è un funzionario nostro, il quale fa tutto quello che gli è possibile, però per il resto è assolutamente... è una cosa che... non so, vorrei che qualcuno come il Presidente della Giunta, gli Assessori o altri mi dicessero onestamente se le persone assunte in quell'Ufficio sono all'altezza della situazione, quando noi vediamo che addirittura - penso di non dire una cosa fuori dal normale - battono a macchina con un dito. Ma insomma, mi risulta che sono assai pagate, va bene che a Roma con tre milioni di abitanti non si trovi una persona, ma si pensa che sia nel Partito Comunista che nel Partito Liberale non si abbia una persona da mandare lì che faccia la dattilografa? L'avevamo senz'altro e quindi, perché no, quando si può usare una cortesia, facciamo altro, anche il collocamento, noi siamo sempre a disposizione, perché no? Però, ad un dato punto, riportando la cosa su un piano di estrema onestà e serietà, io vorrei veramente pregare la Giunta... Io ho visitato gli uffici delle altre Regioni e vi posso dire che, specialmente dall'Alto Adige, abbiamo tutto da imparare. Non penso di dire una cosa poco carina e simpatica nei nostri confronti, ma sono organizzati in una maniera formidabile, tant'è che non è ancora uscita una legge approvata sulla Gazzetta Ufficiale che loro hanno studiato e hanno visto che cosa la Regione può chiedere in base a quella legge pubblicata dalla Gazzetta Ufficiale... queste sono verità sacrosante. Ora io non dico che dobbiamo arrivare a questi estremi, perché la nostra Regione evidentemente ha le possibilità che ha, ma un minimo di organizzazione, un minimo di serietà, un minimo diciamo di collaborazione... io devo dire che tutte le volte che sono andato mi sono trovato molto bene, sono stati molto carini con me; insomma, diciamo che io non ho niente da dire sul fair play di queste persone, però sulla funzionalità dell'Ufficio permettetemi di dire che è veramente uno strazio.

Io desidererei quindi soltanto, riprendendo l'argomento che il Consigliere Ramera aveva espresso prima di chiedere che questo Ufficio venga potenziato nella sua forma più completa, perché per me è un ufficio di primaria importanza, anche perché mi risulta che i nostri Parlamentari oggi si appoggiano a quell'Ufficio, quindi quell'ufficio riveste una certa importanza, che il nostro Presidente, la Giunta o noi Consiglieri, quando scendiamo a Roma, se abbiamo la voglia o la volontà di andarci ci possiamo andare, però che si entri in un ufficio organizzato sotto tutti i profili, affinché veramente chi scende a Roma abbia quel minimo di possibilità di aiuto nelle mansioni delle operazioni che deve rivolgere in quel settore.

Bionaz (D.C.) - Io debbo una risposta al Consigliere Ramera.

Effettivamente l'Ufficio di Roma è scarsissimo di personale e quello che ha detto Ramera, che con quell'Ufficio si sono evitate delle lungaggini che avrebbero potuto costare alla Regione centinaia di milioni, è la verità e ve ne do la prova. L'anno scorso si trattava di incassare l'ammontare della quota mobile, eravamo al 27 di dicembre, e noi, in due giorni, grazie a quello che noi diremmo "modesto impiegato" che abbiamo lì e all'aiuto di quello che era allora il titolare dell'Ufficio, in due giorni abbiamo ottenuto che la legge venisse presentata e approvata dal Consiglio dei Ministri, che andasse al Presidente della Repubblica per il visto, che ritornasse alla Presidenza del Consiglio per la firma di tutti i Ministri, che andasse alla Corte dei Conti, e che venisse registrata e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. È diventata esecutiva e noi abbiamo lucrato soltanto in quell'occasione la cifra di oltre 78 milioni; questo non è successo come prima volta, era già la seconda volta che succedeva.

Sulla necessità e sull'utilità di questo Ufficio non c'è nessuno che può avanzare dei dubbi, e sono d'accordo con quanto dice Pedrini: bisogna potenziarlo, è vero. Però vi dico anche che non è sempre facile trovare intanto chi abbia voglia di prendersi carico, di studiarsi i nostri problemi e di adattarsi ai nostri stipendi, perché noi paghiamo lì quello che paghiamo ai nostri impiegati e, per la verità, c'è della gente che potrebbe anche non accontentarsi di questi stipendi. Bisognerà cercare qualcuno che veramente dia come danno sia la Sardegna, sia l'Alto Adige, sia il Friuli Venezia Giulia. Parlo soltanto dell'Alto Adige: l'Alto Adige ha un milione di abitanti o poco meno, però hanno sedici funzionari. È vero quello che dice Pedrini, che come una legge esce e che interessa alla Regione immediatamente ce l'hanno. Noi questo non lo possiamo fare per come siamo organizzati adesso. Indubbiamente questa organizzazione si impone, questo è vero, e lo stiamo studiando, proprio quello che riguarda la rappresentanza della Regione e tutte quelle pratiche che hanno attinenza alle funzioni che quell'Ufficio deve svolgere a Roma; è veramente utile, anche perché può servire come pied-à-terre per tutti i Consiglieri indistintamente. Io ho incontrato nell'Ufficio di Roma moltissimi Sindaci, siamo lì per quello, non dobbiamo guardare in faccia nessuno e vi assicuro che molte pratiche sono state sveltite con la massima contentezza e con la soddisfazione di tutti quelli che si sono rivolti. Che sia incompleto e che non risponda ancora totalmente alla sua funzione questo è chiaro, è evidente, ma cercheremo anche qui di fare tesoro dei vostri consigli e dei vostri suggerimenti, di fare veramente tutto il possibile per farlo veramente funzionare.

Savioz (P.C.I.) - Io volevo solo intervenire in merito alla questione degli uffici turistici all'estero. È vero che da alcune parti si sono sempre sollevate queste richieste, però io vorrei tenere presente come si era trovata la sede di Parigi nel 1963 e come il Governo centrale avesse bocciato la nostra legge in merito, tenuto conto che all'estero ci sono gli E.N.I.T. (Ente Nazionale Italiano per il Turismo), e che quindi potevamo avvalerci di tutta quella organizzazione e che non si potevano aprire altri uffici in rappresentanza della Regione in senso turistico, né a Parigi, né altrove. Pertanto piangere sulla questione degli uffici turistici all'estero mi sembra che sia fuori luogo, in quanto bisogna che il Governo cambi la sua posizione e riconosca finalmente alla nostra Regione la possibilità di portare all'estero la conoscenza della nostra Valle e dei nostri problemi di carattere turistici ...(voci)...

Per quanto concerne invece gli uffici nell'ambito del territorio nazionale, la cosa si presenta sotto un altro aspetto. Anche qui abbiamo fatto delle ricerche, addirittura si erano cercati anche degli stabili, vedi Roma, vedi Milano, in primo tempo. La questione non è naufragata, però, quando noi stavamo per realizzare queste cose qui, è venuta la famosa crisi regionale, quindi le cose si sono fermate. Ma indubbiamente se si vuole fare qualche cosa nel campo turistico, essenzialmente un ufficio a Roma, io l'ho sempre ritenuto indispensabile, non per dei pensieri particolari, ma proprio in base a degli esami fatti a suo tempo con degli esperti in materia. Mi ricordo che a Roma avevamo una possibilità nell'ufficio del Trentino-Alto Adige, c'era un funzionario pagato da noi perché si occupasse delle nostre pratiche. In verità poi la cosa era che pagavamo un certo stipendio, però le nostre pratiche non sapevano nemmeno se esistevano. Abbiamo quindi deciso di togliere via quell'incarico, si era deciso di studiare un'altra soluzione, di comperare uno stabile o qualche cosa del genere, insomma un ambiente per poter inserire un ufficio turistico che potesse servire anche come sede permanente con gli addetti necessari per i nostri Parlamentari che si trovano a Roma. Perché io sono convinto che nel campo del turismo, nel campo dell'aiuto agli Enti locali di qualunque genere essi siano, i nostri Parlamentari potrebbero essere molto più utili di quello che sono, proprio perché in questo momento, come allora, mancano di un pied-à-terre, di un locale necessario per svolgere le piccole pratiche nei Ministeri di vario genere.

Sappiamo che non sempre si decide in alto loco, anzi, il più delle volte l'esecuzione delle disposizioni o degli accordi intercorsi in alto loco avvengono proprio attraverso la trafila dei travet, chiamiamoli così.

Montesano (P.S.U.) - Io a questo punto richiamo l'attenzione di tutto il Consiglio perché se su ogni capitolo si vuol fare una discussione generale sugli argomenti che naturalmente sono attinenti, noi arriviamo a mezzanotte qui. Se il Consiglio è disposto, sappia già che arriviamo a prolungare la seduta senza esaminare nessun altro oggetto.

Allora la parola a Bordon e poi a Manganoni.

Bordon (D.C.) - Se posso soddisfare Manganoni, la "classe padronale" - se non sbaglio l'hai definita così tu - è morta, non esiste più, non c'è il padrone dell'ufficio da molto tempo, me lo hai insegnato tu; quindi non scherziamo, io penso che abbia voluto chiedere questo, e a un certo momento siamo stati tutti d'accordo. Manganoni, seguimi, sennò mi demoralizzi se scuoti la testa già subito prima: siamo stati tutti d'accordo che questo Ufficio non funzionava, abbiamo avuto degli amici aostani che si sono recati in questo Ufficio e sono tornati su un po' demoralizzati dicendo che non funziona.

Io vorrei fare una distinzione fra ufficio e negozio, tanto per incominciare. Allora, in Giunta ci siamo guardati tutti in faccia e siamo stati tutti d'accordo che questo Ufficio non funzionava, tanto più che dopo i due mesi dell'anno 1968 il Signor Ramera non faceva più parte di questo Ufficio, quindi ci siamo guardati bene bene e abbiamo detto: qui vogliamo decidere qualche cosa, perché avanti così non si può andare, per cui dal mese di settembre, penso, dell'ufficio gli amici Assessori mi hanno fatto il regalo di darmene l'incarico e lo stiamo esaminando a fondo. E lo esaminiamo a fondo in quale modo? Tanto per incominciare in questo momento stiamo licenziando quasi tutti quelli che ci sono lì dentro, e abbiamo visto che probabilmente si poteva avere anche lì del personale che fosse veramente stenodattilografo, che ci fosse del personale che potesse avere veramente quei requisiti richiesti da tutti. In questo momento lì dentro all'ufficio c'è un impiegato e un'impiegata a metà giornata e l'impiegata sarà licenziata dal 1° gennaio 1969. Provvederemo quindi a potenziare nel limite del giusto, del necessario, assumendo una stenodattilografa e, se del caso, due, per l'orario, perché si eviti l'inconveniente di trovarlo chiuso, ma su questo se ne potrà parlare e vedremo cosa se ne potrà fare. Per quanto riguarda il negozio, abbiamo guardato anche quello, l'abbiamo esaminato attentamente e abbiamo visto che c'erano tre persone lì dentro; ne abbiamo licenziata una, per cui in questo momento ce ne sono due. Io penso che forse saranno sufficienti nel negozio della rappresentanza turistica, mentre per l'Ufficio vedremo.

Naturalmente per quello che è l'Ufficio io sono pronto poi a darvi tutte le spiegazioni e per quello che è l'agenzia turistica vedremo insieme con l'Assessore al Turismo e con l'Assessore all'Industria e Commercio, che sono parti in causa, perché c'è una mostra di artigianato e un'agenzia turistica per quello che si potrà fare. Adesso spara pure.

Manganoni (P.C.I.) - A me dispiace che questa mia semplice domanda che avevo posto, alla quale poi mi si risponde solamente adesso, abbia scatenato la sensibilità, le ire del collega Ramera, francamente io non riesco ad afferrare il significato della sua polemica. Chiuso, io di polemica non ne voglio fare, non era assolutamente polemica la mia domanda. Ha accennato l'Ufficio siciliano di Roma e io vi darei un consiglio: di non prendere sempre ad esempio certi aspetti dell'Amministrazione siciliana, dico certi aspetti, vi consiglio di non prenderli ad esempio, no.

Poi dice Ramera che grazie a quell'Ufficio sono affluiti miliardi nelle casse della Regione e Pedrini dice che è un disastro, che non funziona. Bordon dice che lo stiamo liquidando perché non funziona... Io veramente non so più a chi credere! Credo però molto a me stesso. Quando c'è stata l'istituzione di quell'Ufficio, noi vi abbiamo detto allora cosa ne pensavamo e purtroppo - purtroppo ancora una volta abbiamo ragione - dobbiamo constatare che abbiamo avuto ragione quando vi dicevamo che voi state buttando dalla finestra decine di milioni. Ad ogni modo io mi felicito che almeno ricuperate nel senso che risparmiate, nel senso che non spendete inutilmente altri due milioni. Però, se è vero quanto dice Ramera, io vi dirò che la Giunta difetta di sensibilità. Ho finito.

Ramera (D.C.) - Signor Presidente, mi scusi, ma io... ho fatto la domanda in senso impersonale, perché non volevo... sono stato messo come nome di mezzo altrimenti avrei fatto la difesa di un terzo, non dell'Ufficio, né di me stesso, perché qui si cambiano le carte in tavola e, dato che Manganoni finge di non aver capito, mentre io ho il nastro magnetico del suo comizio... della Repubblica dove andavi a sventolare cifre iperboliche che avrebbe guadagnato il Direttore dell'Ufficio di Roma. Qui non vieni a fare il demagogico con me sai, hai sbagliato subito persona e ambiente, perché altri che mi conoscono sanno che non sto certo zitto! Ad ogni modo non hai capito niente dell'Ufficio di Roma, allora, perché il Presidente della Giunta mi pare abbia ribadito quello che è servito. Se organizzativamente non è a posto sono io stesso che l'ho detto, e poi Pedrini l'ha confermato, ma sull'utilità. Sull'utilità, caro Manganoni, viaggiamo come il sistema del turismo sai, non sono i due milioni, quattro milioni, quando in una sola operazione l'Ufficio di Roma ha fatto consegnare alla Valle ottanta milioni d'interessi! E potrei numerartene altri di questi provvedimenti, ma l'Assessore Bordon che è quello che incassa, è preoccupato di questo e infatti sta studiando come organizzare questo Ufficio. Naturalmente vorrei dire ancora di più per questo Ufficio: che i funzionari non sono quelli che devono dirigere l'Ufficio di Roma, vanno bene per portare avanti il lavoro di tale Ufficio, ma ci vorrà pur sempre un politico che segua. Questo vi dava fastidio, ma dava fastidio anche ai tuoi amici Deputati e quando ero all'Ufficio di Roma che dovevo seguire l'affare dei contingenti, davano fastidio anche ai tuoi amici Deputati Comunisti le telefonate che ricevevano da Aosta per ritardare la legge sui contingenti e me lo confessavano nei corridoi di Montecitorio, però la legge è passata proprio grazie alla tenace assistenza dell'Ufficio di Roma che andava a pescare i Deputati uno per uno, quelli della Commissione e portarli a votare, così come in due giorni è passata la legge del riparto, questo devi tener presente prima ...(voci)... erano lenticchie, però sono soldi che sono entrati in Valle d'Aosta.

(discussione generale)

Montesano (P.S.U.) - Non incominciamo con la polemica, perché altrimenti... ma io mi rivolgo a tutti i Consiglieri, che ognuno abbia questo senso di responsabilità, avanti, non continuiamo con la polemica!

Germano (P.C.I.) - Un'affermazione brevissima, perché se lui è uno che parla e non si ritira, noi siamo quelli che non scappano. Io dico solo al Consigliere Ramera, che ha affermato che le telefonate a Roma sono andate ai Deputati Comunisti per ritardare la legge sui contingenti, che queste sono confidenze che ha avuto lui, è un bugiardo, seduta stante è un bugiardo, è questa l'affermazione che faccio in quest'Aula, e con tutta la tranquillità, Ramera, in tutta tranquillità.

Montesano (P.S.U.) - Adesso io richiamo il Consiglio all'ordine del giorno e tolgo la parola a chi esce fuori dell'argomento, perché altrimenti non si può andare avanti. La responsabilità del Consiglio è di tutti, però è preminentemente mia. Allora, avanti!

Capitolo 96. Capitolo 117. Capitolo 163. Capitolo 177. Capitolo 179. Capitolo 180. Capitolo 185. Capitolo 197. Capitolo 200.

Manganoni (P.C.I.) - Presidente, io non polemizzo con nessuno, pongo delle domande e se gli altri Consiglieri poi vogliono polemizzare... scusi, lei non mi guardi così come per dire: tu sei un pianta grane. Primo: Consorzio di St. Pierre; secondo: quanti Comuni vi sono inclusi; terzo: perché il Comune di Introd è stato escluso. Non è polemico questo, no?

Maquignaz (D.C.) - Mi ha chiesto se funziona la Cooperativa. La Cooperativa è costituita, ma in questo momento non funziona perché il magazzino non è ancora costruito, comunque è costruita.

Seconda domanda: quanti sono i Comuni. Mi pare che ora lì i Comuni non ci siano, non c'è un elenco di Comuni che possono entrare a far parte di quella Cooperativa, perché è una Cooperativa che è sorta a St. Pierre. S costruisce il magazzino in quella località, però c'è questo da notare: che la capienza delle celle sono di 20 mila quintali per la conservazione della frutta; quindi, fintanto che non ci sarà la completezza di quel quantitativo lì, la Cooperativa deve accettare tutti quelli che ne fanno richiesta nei Comuni limitrofi.

Manganoni (P.C.I.) - Perché ad un proprietario di Introd che ha chiesto di entrare nella Cooperativa hanno risposto: "Il Comune di Introd non è incluso, pertanto tu non puoi fare parte del Consorzio della Cooperativa"? Questo è stato risposto.

Allora io pregherei l'Assessore di vedere un po' perché vogliono escludere quello di Introd. Premetto che questa persona di Introd è mica uno che la pensa come me, anche se io sono di Introd, non è mica il caso di escludere Introd, ci sono anche dei Democristiani a Introd e quello è uno. Perché escluderlo? Per colpa mia, perché io sono di Introd?

Maquignaz (D.C.) - La stessa domanda che è stata fatta a lei è stata fatta a me. Non mi hanno accettato e come mai? Io gli ho fatto presente che il magazzino di St. Pierre è dell'Amministrazione regionale, costruito su proprietà dell'Amministrazione regionale. Noi faremo una convenzione con questa Cooperativa e in quella convenzione cercheremo di regolamentare e fare in modo che tutti i Comuni limitrofi possano accedere, però se la capienza del magazzino è sufficiente.

Fosson (U.V.) - Non volevo interferire in questa discussione, ma è per dare un chiarimento all'amico Manganoni. Siccome questa Cooperativa è stata costituita da noi ed effettivamente quando la si è fatta si sono invitati i rappresentanti di alcuni Comuni... però la Cooperativa non è chiusa come ha detto giustamente l'Assessore Maquignaz, quindi al momento opportuno in questa Cooperativa si dovrà accettare anche qualche produttore di Introd. Al momento della costituzione non c'era nessuno di Introd che ha partecipato alla costituzione della Cooperativa e quindi del Consorzio, pertanto si è fatta la costituzione con quelli che c'erano, ma è previsto già nello Statuto che possano partecipare in un secondo tempo. La questione non è quindi in contrasto con quello che ha detto l'Assessore Maquignaz.

Bionaz (D.C.) - Qui c'è da augurarsi una cosa: che quel magazzino diventi sempre pieno, subito, in modo che se ne faccia un altro, allora sì che veramente servirà a qualche cosa per i produttori di frutta!

Capitolo 218. Capitolo 224. Capitolo 269. Capitolo 275. Capitolo 278. Capitolo 318. Capitolo 340. Capitolo 354.

Ramera (D.C.) - Mi spiace di voler approfittare... una domanda sulla scuola per chiedere un chiarimento all'Assessore alla Pubblica Istruzione. Si parla di scuola e quindi mi pare che interessi a tutto il Consiglio sapere a che punto stia la scuola valdostana, in brevissime parole.

Montesano (P.S.U.) - Mi dispiace, Consigliere Ramera, questo argomento io lo rifiuto in questa seduta del Consiglio, non è un argomento pertinente... no, no, siamo fuori, perciò l'Assessore abbia pazienza, ma non impianti un discorso sulla scuola, nemmeno in breve, perché non è affatto breve.

Ramera (D.C.) - Per il disordine degli studenti, se c'è stato un incontro tra l'Assessore e gli studenti per risolvere questo problema.

Montesano (P.S.U.) - La domanda non è pertinente... no, no, non ha niente a che fare il Movimento studentesco con questo capitolo.

Capitolo 359.

... ma scusate, volete affrontare questo problema della scuola, qui, in questo momento? Qual è il problema che vorrebbe affrontare lei?

Ramera (D.C.) - No, dato che si è riunita la Commissione Pubblica Istruzione e ha dato mandato all'Assessore di incontrare la Delegazione ufficiale degli studenti valdostani...

Montesano (P.S.U.) - Ecco, è quello che ho capito io, glielo domanderà in separata sede.

Capitolo 359. Capitolo 363. Capitolo 380. Capitolo 395. Capitolo 401...

Bordon (D.C.) - Solo una rettifica, anche qui c'è stato un errore nella segnalazione del capitolo. Il capitolo 401 va completamente cancellato, non esiste, è da cancellare completamente, perché nelle comunicazioni fatte per le variazioni di bilancio è stato sbagliato questo articolo. Invece di 401 bisogna scrivere 402 "Spese per la gestione di Collegi e Convitti regionali". Anche qui l'economia dei dodici milioni è quella di prima, ma si sono sbagliati, invece di darli al 402 li hanno dati al 401. Nient'altro.

Capitolo 410. Capitolo 439.

Bordon (D.C.) - Il capitolo 439 è per il servizio di disinfezione e di disinfestazione.

Capitolo 440. Capitolo 443. Capitolo 457. Capitolo 463. Capitolo 470. Capitolo 477. Capitolo 478. Capitolo 490. Capitolo 508. Capitolo 518.

Andrione (U.V.) - Je voudrais faire une observation sur cet article et l'article suivant. Il y a parfois des économies qui sont mal étudiées, sur 100 millions de lires d'achat nous en épargnons 27, c'est-à-dire plus d'un quart et sur 25 millions de lires pour la restauration à des monuments et à des châteaux nous épargnons 60%, c'est-à-dire 15 millions. Or, moi je ne sais pas si l'Assesseur Balestri a eu le temps de voir les Châteaux de St. Germain, de Cly et de Graines, mais il est certain que s'il nous reste de l'argent on peut faire ces travaux pour la conservation des monuments de très grande valeur qui sont en train de se dégrader complètement. On trouve de l'argent pour faire des campagnes publicitaires, on pourrait le trouver surtout quand pour faire des travaux de ce genre ceci est déjà inscrit au budget, qui au point de vue touristique est plus important que 150 touristes américains qui viennent une fois en Vallée d'Aoste.

Balestri (P.S.U.) - Come lei, Consigliere Andrione, io avevo proposto al Consiglio vari acquisti che non sono andati in porto, purtroppo, alla fine non c'è ancora niente di perfezionato. Si sta perfezionando ora, attraverso l'Assessorato delle Finanze, l'acquisto della zona... se ha visto in quell'aumento sono riportati a parte dieci milioni... e gli altri.

Andrione (U.V.) - Ho parlato anche del 525 per non chiedere due volte la parola e qui si tratta di restauri. Un esempio semplicissimo, quando c'è stato il terremoto non so quello che si è speso, non ho visto ancora i conti consuntivi, ma l'Assessorato ha effettuato un grosso lavoro, ben fatto, per riparare un muro pericolante nel Castello di Arnaz, quello alto; Castello che, dal punto di vista storico e archeologico, ha un'importanza di gran lunga inferiore a quello di Cly, di Graines o di St. Germain.

Noi qualche volta abbiamo dovuto rimandare perché non c'erano soldi in bilancio, ma piuttosto di fare delle economie mi sembra che sia normale fare questi lavori.

Balestri (P.S.U.) - Guardi, le dico una cosa, che la Sovrintendenza sta marciando a pieno ritmo, nel senso che più lavori di quelli che fa non può seguire, ci sono 37 milioni e quindi sono proprio un'aggiunta per la Sovrintendenza, per il restauro di tutte quelle parti.

Savioz (P.C.I.) - Io veramente avevo chiesto la parola prima, ma l'Assessore mi scuserà, era per non ripetere quello che ha già detto il Consigliere Andrione. Io volevo proprio tenere presente questo: per esempio il Castello di Morgex, dove c'erano piani già prestabiliti, che è della Regione, che è comperato, in parte è in cattivissime condizioni; mi risulta che non è stato continuato il lavoro iniziato a suo tempo e che non è stato portato ancora a buon fine, almeno quello che c'è nell'interno di Morgex. Inoltre mi risulta che le trattative avute a suo tempo con i Signori d'Entrèves per i vari Castelli di loro proprietà e vedi anche quello di... come si chiama quello di Montjovet? È suo anche quello, è quello alto, sulla cima di Montjovet... sì, è dei Signori d'Entrèves, sì, sì ho trattato io con loro queste questioni e vorrei sapere un po', tenuto conto almeno di questi due problemi qui, non vedo il perché si debbano togliere questi 27 milioni francamente, insomma.

Balestri (P.S.U.) - ...17 milioni come ho detto per questo. La verità è questa: con quelle leggi sulla fabbricazione ad agosto la Sovrintendenza è stata impegnatissima per quella che è l'elaborazione dei progetti, per la revisione, eccetera. Purtroppo gli uomini sono quelli che sono, sono stati impegnati in un lavoro straordinario enorme e non possono fare più di un certo lavoro e essere trascurata una certa parte.

Praticamente però non è che siamo rimasti fermi, perché effettivamente guarda che hanno lavorato enormemente, è andato a detrimento delle altre cose, è nel piano di tutta una revisione generale che la Sovrintendenza ha già fatto; naturalmente si cercherà di ricuperare il tempo, ma effettivamente si sono persi svariati mesi nella revisione dei progetti, ce ne sono stati un'enormità, e così sono stati bloccati da quello.

Savioz (P.C.I.) - Non vedo il perché si debbano togliere i fondi disponibili, questo è il problema che mi interessa, non tanto il fatto della realizzazione immediata o del futuro, ma tenete almeno i capitali, perché mi ricordo a mio tempo, al nostro tempo, arrivavamo sempre alla fine del bilancio in deficit, mai con un avanzo. È vero che ne avevamo meno, però è anche vero che eravamo sempre allo scoperto; praticamente non si potevano fare le opere perché non avevamo soldi. Avete aumentato il personale, quindi dovreste essere in grado, tenuto conto che i progetti c'erano allora come ci sono adesso, che le leggi c'erano allora come ci sono adesso, che i piani regolatori c'erano allora come ci sono adesso, di tenere almeno questi soldi e di spenderli, per dire, e se non puoi spenderli adesso, spendili al mese di gennaio, di febbraio, l'anno venturo, tenerli, non metterli via perché è la seconda volta che succede che l'Assessorato al Turismo è quello che viene normalmente depennato perché ha avanzato dei quattrini.

Io non riesco a capire come si faccia ad avanzare dei quattrini, è questo che non capisco; forse non ci arrivo, non lo so.

Balestri (P.S.U.) - È un assestamento interno, però fra le cifre in aumento ci sono 37 milioni per le spese sostenute per restauri, Castelli, Chiese, Cappelle, questi sono stati aumentati.

Capitolo 525. Capitolo 527.

Caveri (U.V.) - Je demande à la Junte et à l'Assesseur compétent combien sont les Communes qui ont délibéré de procéder à la rédaction des plans régulateurs communaux, combien de ces délibérations ont été approuvées par la Junte. Je désire savoir si la Junte a envoyé des circulaires aux Syndics en les invitant à procéder à des conventions avec les auteurs des projets et combien de Communes doivent encore délibérer la rédaction des plans régulateurs communaux et, en général, comment la Junte pense de résoudre ce problème qui est très grave et qui préoccupe beaucoup les Syndics et les Administrateurs communaux, évidemment du point de vue financier.

Germano (P.C.I.) - ...aggiungendo solo una domanda: perché a certi Comuni è stato risposto: "sì, paga la Regione", ad altri che si darà un contributo soltanto ed ad altri ancora non si è risposto.

Manganoni (P.C.I.) - Oltre a quanto hanno detto loro, voglio porre questo quesito: quando abbiamo discusso in sede di Consiglio - non mi ricordo in quale data -, mi pare che c'era stato da parte della Giunta e del Consiglio l'impegno di pagare tutti i piani regolatori o i piani di fabbricazione di tutti i Comuni della Regione, perché i Comuni i quattrini non li hanno. Ora, è stato comunicato questo ai Comuni? Siamo sempre di quel parere, io penso che non possiamo demordere a quanto ha deciso il Consiglio allora, ed allora perché non comunichiamo questo a tutti i Comuni dicendo che l'Amministrazione regionale si accolla l'onere vero per la redazione... per la lavorazione di questi piani regolatori? Se non lo si è fatto, io chiedo che lo si faccia e che s'informino i Comuni.

Savioz (P.C.I.) - Io volevo chiedere questo: se non vado errato, durante l'Amministrazione precedente furono impostati, in parte qualcuno portato a buon termine, altri in via di esecuzione, 34 o 35 piani regolatori di altrettanti Comuni della Valle d'Aosta. Questi tecnici furono incaricati a suo tempo e hanno incominciato a elaborare questi piani regolatori. Qualcuno addirittura aspettava soltanto l'approvazione del Consiglio comunale, tipo quello di Cogne, e ce ne sono altri. Io vorrei sapere e chiedo questo: questi piani regolatori hanno ancora la loro vitalità oppure sono stati abbandonati e dati altri incarichi?

Balestri (P.S.U.) - Qui il discorso è lungo e breve: a un certo momento tutti i Comuni hanno deciso di deliberare e hanno dato degli incarichi dei piani regolatori. Quasi tutti hanno abbandonato quello che era il vecchio studio dei piani regolatori; anzi, per alcuni, mantenendo gli stessi, naturalmente le esigenze cambiavano, le costruzioni crescevano, quindi c'è un rapporto nuovo che doveva essere rivisto.

A questo punto la Giunta si è trovata nelle condizioni di decidere e ha deciso, come erano state presentate le domande per gli incarichi dei piani regolatori di creare una certa disciplina. Ecco perché c'è stato un ritardo nel rispondere ai vari Comuni che si sta rispondendo in questi giorni. Io ho proposto alla Giunta - che ha accettato - di fare una legge regionale, e in questo senso rispondiamo ai Comuni, perché sia dato già ai Comuni una garanzia di quello che la Regione dà per questi piani regolatori.

Quindi stiamo rispondendo in questi giorni e i Comuni ci comunicheranno i nominativi degli incarichi o che, ma praticamente di quelli vecchi che stavano già in elaborazione sono pochissimi che stanno arrivando. St. Vincent sta finendo e a Gressoney mi risulta che dovrebbero deliberare. Praticamente altri piani regolatori non ce ne sono... a La Magdeleine, sì.

Caveri (U.V.) - ...que l'Assesseur n'a pas répondu à ma question, sauf à la première: combien de Communes ont délibéré de procéder à la rédaction des plans régulateurs communaux. L'Assesseur Balestri a répondu que toutes les Communes ont délibéré. Je me doute sur l'exactitude de la réponse. En tous cas j'avais demandé combien de délibérations ont été approuvées par la Junte régionale et combien non. Or, à cette question Monsieur l'Assesseur n'a pas répondu. Et puis surtout l'Assesseur me pourrait répondre qu'il ne sait pas et qu'il ne peut pas savoir combien de délibérations ont été approuvées et combien non. Cependant il n'a pas répondu à une question qui me semblait assez importante: de savoir si ou le Président de la Junte ou l'Assesseur avaient écrit une circulaire aux Syndics en les invitant à faire des conventions avec les personnes qui ont été chargées de faire ces projets. L'Assesseur n'a pas répondu à cette question, j'insiste afin qui veuille bien me répondre, parce que dans une réunion des Affaires générales, où nous avions parlé longuement de ce problème, il me semble que vraiment Monsieur Balestri a donné l'assurance qu'il aurait envoyé une circulaire en invitant les Communes de faire des conventions. J'aimerai bien savoir si cela a été fait ou non.

Balestri (P.S.U.) - La maggior parte dei Comuni - ora non ho l'elenco, ma è la grande maggioranza - aveva deliberato per l'assegnazione ai tecnici del piano regolatore.

Ora non mi ricordo quale, tanto è vero che noi all'inizio, per dare incremento alla... avevamo approvato alcune delibere, poi sono venute in grande massa e le abbiamo tenute sospese, perché abbiamo visto e ci siamo resi conto che tutti i piani regolatori attraverso i proponenti non potevano essere elaborati, in quanto per esempio ce n'erano molti che avevano avuto l'assegnazione di dieci/quindici piani regolatori. Questo non poteva avvenire, e quindi abbiamo deciso, attraverso i nostri uffici, di reinvitare i Comuni a ripensare a questo, abbiamo deciso di fare una legge per stabilire una quota precisa per tutti di quello che sarà l'aiuto dell'Amministrazione regionale e praticamente abbiamo chiesto anche che interpellino, in modo da avere una certa distribuzione nell'assegnazione dei piani regolatori, perché altrimenti succederà quello che è successo prima e che abbiamo visto: che molti tecnici hanno tirato alla lunga, e che dopo anni e anni che i piani regolatori furono assegnati allora dalla Regione sono rimasti inoperanti, sia per il motivo che si è sviluppata la zona, ma anche per il motivo che certi tecnici sono rimasti carenti nel loro lavoro.

Caveri (U.V.) - Sono costretto a chiedere la parola di nuovo, perché le sue risposte alle mie prime domande sono generiche e soddisfacenti solo in parte. Lei continua però a non rispondermi, perché io le ho chiesto: "Lei ha mandato?", mi risponda con sì o con no, risponda come vuole ma mi risponda! Ha invitato lei i Comuni a fare delle convenzioni con gli autori dei progetti? È questo che desidero sapere, ma lei non mi ha mica ancora risposto.

Balestri (P.S.U.) - Fra le tante domande, mi scusi, ma me ne è sfuggita una: i nostri uffici hanno invitato i Comuni a fare delle convenzioni in modo che possiamo vedere e anche stabilire se la convenzione fatta con i tecnici è nei limiti giusti o no.

Caveri (U.V.) - La risposta non è soddisfacente lo stesso, poiché in riunione, che noi dell'Union Valdôtaine abbiamo fatto gli Amministratori comunali, ci hanno detto che mai nessuno li ha invitati a fare delle convenzioni. Lo trovo quindi strano, perché lei dice delle cose sulle quali gli Amministratori comunali non sono d'accordo, poiché gli stessi dicono di non essere stati invitati da voi a fare delle convenzioni.

Balestri (P.S.U.) - Guardi che tutti i sabati l'Architetto Prola e l'Architetto Bellone erano a disposizione, e per un certo periodo hanno invitato tutti i Sindaci per relazionare e per dare tutte le istruzioni inerenti al caso.

Savioz (P.C.I.) - Io vorrei tornare un momento sull'argomento dei piani regolatori che a suo tempo erano stati "imbarcati", diciamo così.

Sappiamo tutti o almeno penso che molti sappiano quanto costa un piano regolatore, sono milioni, diversi milioni per qualsiasi Comune della nostra Valle, sappiamo tutti che anche con le nuove disposizioni di legge, non è che lo studio del vecchio piano regolatore non valga a niente. Non è vero, il vecchio piano regolatore può essere benissimo aggiornato alle necessità della legge odierna e quindi io ritengo che i soldi che abbiamo speso in quel momento - e sono diverse decine di milioni, sono oltre 100 i milioni spesi, me lo ricordo molto bene - non debbano essere perduti. Io so che c'è un po' la corsa all'arrembaggio da parte di qualcuno che vuole avere piani regolatori a destra e a sinistra per avere di nuovo degli incarichi che già a suo tempo furono dati. Ci sono degli ottimi tecnici che possono realizzare quello che è stato commesso a suo tempo, quindi si facciano le modifiche necessarie, si apporti pure tutto quello che occorre per la nuova legge, io sono d'accordo, però a un certo momento i vecchi piani regolatori non devono essere trattati come carta straccia, questa non è assolutamente buona amministrazione, perché è un problema di carattere tecnico, e qui di tecnici ce ne sono diversi.

Io penso che qualcuno potrebbe anche darmi... non dico una mano in questo senso qui, ma stiamo attenti perché c'è un po' la corsa, così da parte di alcuni messeri i quali vorrebbero degli incarichi ad hoc per avere delle prebende ad hoc ancora, se io sono contrario a questo sistema e desidero proprio che l'Assessore mi dia un'assicurazione e garantisco che provvederò a un controllo lo farò personalmente questo controllo, perché non ritengo che si debbano buttare via decine di milioni solo perché piace di più Tizio che Caio o Sempronio che Augusto. Ripeto: il piano regolatore è un provvedimento di carattere tecnico dove si può benissimo studiare, controllare, modificare, portare tutto quello che occorre e, nello stesso tempo, non lasciare cadere tutto quello che è stato fatto fino adesso con i soldi che sono stati spesi.

Manganoni (P.C.I.) - Scusi Balestri, sulle domande non soddisfacenti io voglio citarle un caso.

Il Comune X fa una delibera e dice "si delibera di dare l'incarico del piano regolatore al tecnico Pinco Pallino", si chiede alla Regione di dare i quattrini perché questo Comune non ha i fondi, due, tre, quattro, cinque milioni, non so quanti per pagare, questa delibera viene all'Amministrazione regionale cinque mesi fa e nessuno risponde... quali sono le condizioni? Il tecnico dice "Io mi metto a lavorare ma poi chi paga?", perché il Sindaco l'ha detto chiaro: "Noi grana non ne abbiamo...", il Comune non sollecita il tecnico a fare il piano perché dice: "Già, poi chi paga?". Conclusione: il piano regolatore non si fa, con tutte le ripercussioni negative nel campo delle costruzioni, perché noi sappiamo che se non facciamo i piani regolatori e se non applichiamo questa legge in Valle d'Aosta non si costruisce, perché con 20 metri di distanza dalle strade, con la volumetria minima, con lo spezzettamento dei terreni che c'è in Valle d'Aosta non si può più costruire. Queste sono le conseguenze.

Ora, a mio parere, la Giunta doveva prendere queste delibere anziché tenerle lì nella polvere a dormire e rispondere "va bene" se la delibera andava, se non andava gli faceva le osservazioni... va bene, la Giunta, l'Amministrazione regionale provvederà a dare un contributo al Comune corrispondente all'importo della parcella.

Se la Giunta regionale si comportava così com'era nello spirito della decisione del Consiglio - non so quanto tempo fa che si è discusso di questo - allora sì che si può pretendere dai Sindaci che vadano avanti, ma se noi li mettiamo in queste condizioni che non sanno chi paga e hanno il terrore di dover pagare loro e se devono pagare i Comuni i piani regolatori non si fanno perché i soldi i Comuni non li hanno, ed allora per colpa di queste lungaggini della Regione che tiene qui le delibere nel cassetto e non le manda avanti, qui si sta arenando tutto.

Allora cosa chiedo io? Che la Giunta prenda queste delibere dal cassetto dove le ha ficcate, le tiri fuori, le esamini presto, se non vanno le mandi indietro dicendo "Questo non va", se vanno le approvi e allora noi riusciremo a muovere, a partire. Altrimenti con questo sistema vostro di fare dormire le delibere, di non prendere degli impegni precisi di fronte ai Sindaci, naturalmente le cose rimangono lì, perché voi portate via qui 85 milioni... no, questi 85 milioni sono in più, ma sono in più perché non avete preso degli impegni di pagare i piani, perché sennò, quando avete portato in bilancio queste cifre, se aveste comunicato ai Sindaci che pagavate voi, state sicuri che molti piani regolatori sarebbero già avanti, mentre invece voi non l'avete fatto, naturalmente tutto si è arenato. Ma perché, chi paga? E allora sono tutti fermi in attesa che queste delibere ritornino indietro mentre queste non ritornano, perlomeno di alcuni Comuni di cui mi sono informato, ma penso che questa sia la regola un po' per tutti e voilà che noi areniamo tutto, e poi naturalmente avanzano i soldi e noi continuiamo ad andare avanti di questo passo. Tutti gli anni quello che porteremo in bilancio alla fine dell'anno lo toglieremo, perché? Perché i Comuni continueranno a rimanere lì sul chi va là, ma, e non c'è da incolpare i Comuni in questo caso, anzi è una posizione legittima quella dei Sindaci, è la preoccupazione di dover far pagare al Comune, che non ha i fondi, specialmente i piccoli Comuni.

Quindi io vorrei, scusa Balestri, che tu mi rispondessi a questo caso che ti ho esposto: su queste delibere la Giunta cosa intende fare?

Benzo (D.C.) - Vorrei fare alcune precisazioni che forse serviranno a sgombrare il terreno da certe imprecisioni per quanto concerne i piani regolatori.

Ritengo innanzitutto che questo problema vada visto nei suoi tre tempi fondamentali. Innanzitutto dalla partenza, cioè dall'incarico da parte di un Consiglio comunale, che in questo caso - apro una parentesi - il Consiglio regionale sa che prima così non era, era la Giunta regionale che affidava agli incarichi. Solo in un secondo tempo, ultimamente, penso da due anni a questa parte... mi permetta, Consigliere Savioz, non m'interessano le segnalazioni, sto dicendo che erano affidati direttamente dalla Giunta regionale... è così, è cambiato il sistema, il sistema invece adesso è cambiato, gli incarichi vengono direttamente affidati dai singoli Comuni.

I Comuni quindi scelgono più o meno liberamente, questo è vero - ma come poteva anche esserlo forse prima - il singolo professionista al quale affidare l'incarico dell'esecuzione del piano regolatore. Primo tempo, e qui ci troviamo di fronte ad una situazione che non so da quanto ha detto l'Assessore, non so se sono rimasti o riconfermati in carica alcuni vecchi progettisti, cioè riconfermati dai Comuni per quegli incarichi che avevano già avuto dalla Giunta regionale. Non so quale numero ci sia ancora e quale sia il numero che è totalmente nuovo e che indubbiamente è molto superiore dei 74 Comuni.

Secondo tempo: c'è l'approvazione, in questo caso, da parte della Giunta regionale, perché è un organo di tutela che deve approvare i singoli piani regolatori.

Per questi due tempi però viene fuori uno dei problemi più importanti, senza dubbio per il Consiglio e per tutte le Amministrazioni o regionali o comunali: gli emolumenti ai professionisti. Da quanto ho potuto vedere da alcune delibere dei Comuni, i Comuni l'hanno deliberato riservandosi di chiedere poi alla Regione, come fanno del resto per tanti altri settori questo aiuto finanziario, contributo o pagamento, quindi è cambiato il metodo ma il finale rimane lo stesso: è poi la Regione che interverrà a pagare questi piani regolatori.

Il terzo tempo - ed è il più importante, non dobbiamo dimenticarlo - è quello dell'approvazione dei piani regolatori da parte dei Consigli comunali. Questo è il tempo più lungo, perché se è vero che i professionisti possono predisporre in un certo lasso di tempo il progetto del piano regolatore, lunghissimo è l'iter della discussione, prima a livello di Giunte comunali, eccetera, eccetera. Abbiamo il Sindaco di Aosta precedente che può darne atto di questo, quanto tempo ci è voluto per portare il piano regolatore, che ritengo sia l'unico piano regolatore approvato in tutta la Valle dal Consiglio regionale. Questo è stato approvato dal Consiglio regionale, il piano regolatore di Aosta è stato approvato anche dal Consiglio regionale. Quindi questa approvazione ritarda certamente di molto, perché nei Consigli comunali, quando si trovano di fronte ai piani regolatori -diciamo che forse è anche naturale -, nel dibattito interno del Consiglio stesso emergono talvolta interessi contrastanti e vengono richieste modifiche ai piani stessi.

Io ritengo abbastanza opportuno che il Consiglio in questo settore dia un indirizzo di regolamentazione a quello che dovrà essere l'effettivo impegno da parte della Regione, se dovrà essere la Regione a pagare, di modo che i Comuni siano tranquilli sotto quell'aspetto. La Regione, nel contempo, che prenda le dovute informazioni nei settori che competono ai singoli professionisti - in questo caso gli Ingegneri e gli Architetti - per quello che riguarda la tariffa personale, l'emolumento da pagare, in modo da non trovarsi di fronte a delle cifre e a delle spese che vengano ad essere di gran lunga superiori a quelle messe in previsione.

Pertanto da un lato sarà proprio veramente opportuno... se ho ben capito, l'Assessore rivedrà questa situazione dal punto di vista generale anche degli incarichi - cosa, questa, che mi pare ottima anche sotto il profilo di una certa moralizzazione nel settore - e, dall'altro lato, di studiare il così detto quantum. Però effettivamente prima c'era una certa normativa nel settore, perché a seconda dei Comuni, anche quando c'era l'Assessore precedente al Turismo, venivano fatte delle convenzioni precise con i Comuni e con delle cifre che però erano, almeno per quanto mi consta, ancora limitate. Sarebbe opportuno che nella giusta remunerazione del lavoro che verrà svolto, la Regione sia però cosciente di spendere una cifra sicura e determinata.

Fosson (U.V.) - Io non vorrei ripetere quello che hanno detto gli altri, vorrei solo concludere in questo senso su questo articolo: praticamente l'intervento finanziario della Regione in appoggio ai Comuni dovrà esserci, quindi trovo completamente strano che si porti oggi in diminuzione in bilancio una cosa per cui da tutti i banchi è stato detto, oggi, che bisogna assolutamente risolvere, solo questo. Comunque la spesa, in qualunque maniera, quando si fa una legge o si contribuisce così senza la legge, la spesa da contribuire per questi piani ci sarà e, siccome i piani sono urgenti, la cifra sarà anche molto forte... anche con delle convenzioni. Quindi io dico la verità: non capisco perché oggi si toglie questo importo.

Caveri (U.V.) - ...mi ha preceduto Fosson.

Balestri (P.S.U.) - A Savioz vorrei rispondere che in merito ai piani regolatori già iniziati c'è un solo Comune che ha chiesto la revoca del professionista, Valtournanche, e un altro Comune ha chiesto l'aggiunta di un professionista, ma la maggior parte ha confermato quelli che c'erano.

Ora, sugli altri, volevo rispondere a Manganoni - che ora non c'è - che noi stiamo già rispondendo ad alcuni Comuni, la Giunta sta esaminando volta per volta. Non possiamo però rispondere globalmente, perché c'è stata una specie di inchiesta sui piani regolatori, ci sono dei professionisti che ne hanno 20-25. Noi pensiamo che, nell'interesse stesso del Comune, non si possa fare un lavoro ben fatto su questa strada qui, quindi praticamente che cosa abbiamo detto? La nomina la deve fare il Comune, spetta a loro, però siccome noi pagheremo i piani comunali con questa legge che faremo, praticamente vogliamo dare il benestare a questi professionisti, in modo che ci sia una certa distribuzione e il lavoro possa essere più uniforme.

Il fatto... sì, sì, lo capisco Consigliere Fosson, ma siccome questi soldi sono stati spesi, ora è logico che nel prossimo bilancio vengano messi perché per il piano regolatore una certa cifra era rimasta, ma avevamo bisogno per altre cose, per cui li abbiamo presi dove c'era la giacenza e li metteremo nel prossimo bilancio.

Freppaz (U.V.) - Volevo precisare che i Comuni hanno deliberato di affidare l'incarico al professionista a carico della Regione. Ora, sono o non sono a carico della Regione - quello che non precisava l'Assessore al Turismo -, sono o non sono a carico della Regione i professionisti?

Ricordo bene di avere deliberato di affidare l'incarico ad un Architetto a spese della Regione.

Balestri (P.S.U.) - Consigliere Freppaz, siccome lei fa parte della Commissione del Turismo, questa legge viene studiata lì, in Commissione. Si proporrà il 70-80%, va bene quello che la Commissione e che poi il Consiglio approverà, ci sarà una legge ad hoc per questo e sulla cifra saremo tutti d'accordo per concordare quella che è la parte. Noi però riteniamo che anche in minima parte il Comune debba partecipare e, anche se in minima parte - che sia poi il 10% non ha importanza -, ma che a un certo momento si senta investito anche lui di questa spesa e possa controllare queste convenzioni. Insomma, dato che la nomina è loro e sono loro che seguono, che ci sia almeno una piccola parte che possa contribuire, questo è il principio che noi volevamo.

Freppaz (U.V.) - Chiedo scusa, ma allora ho capito male, il Comune era invitato dalla Regione a voler deliberare in merito, qui, ma a totale spesa della Regione ...(voci)...

Manganoni (P.C.I.) - Scusi, la Commissione sta studiando la legge, poi dovrà passare in Giunta, poi dovrà passare in Consiglio, poi ci sarà il Comitato di Coordinamento e passeranno dei mesi, se non degli anni, così tutto rimane fermo. Ne abbiamo già persi un sacco di mesi, ne vogliamo perdere ancora chissà quanti per arenare tutto? Ora io sono ...(voce)... la legge, la Commissione, l'hai già detto prima.

Balestri (P.S.U.) - ... se invece di stare fuori stavi a sentire non avresti fatto questa uscita! La risposta dei piani regolatori la stiamo già dando, ora stiamo analizzando gruppi di Comuni per volta... la stiamo già dando, vi diremo poi quando vi daremo quel 70-80% che il Consiglio regionale stabilirà.

Manganoni (P.C.I.) - Vi daremo quanto... ecco, allora ci sarà ancora il Sindaco, il Consiglio comunale e il progettista che diranno "ma fate presto"... dite a questi Sindaci che cosa gli date, che lo sappiano che vadano avanti con questi piani regolatori, perché c'è un malcontento da parte della popolazione, un malcontento legittimo. Tante persone oggi non possono costruire perché devono attenersi a quelle distanze previste dalla legge... no, come non c'entra? C'entra sì! Oggi la legge stabilisce che tiene la distanza di 20 metri dalle strade comunali, sì o no? Sì, bene. Questa legge vale fin quando non c'è un piano regolatore, il quale dica che anziché 20 metri si possa tenerne tre, cinque, quattro, quello che stabiliranno, sempre se il Comune non ha bisogno di estendere i centri abitati. Cosa succede se, in attesa che questo piano regolatore venga approvato, vige la legge per cui rimangono i 20 metri? Noi sappiamo che la Valle d'Aosta è piana così. Qui c'è una strada, lei tenga questi 20 metri a monte, se fabbrica 20 metri a... che cosa costruisce? Non costruisce niente o costruisce delle caverne, delle palafitte...

Balestri (P.S.U.) - ... nel discorso dei centri abitati o che, ti posso anche dimostrare che molti Comuni non avranno poi più l'interesse di fare il piano regolatore. Guarda che il discorso è molto lungo qui.

Manganoni (P.C.I.) - Io voglio solo prospettare gli inconvenienti di queste lungaggini, solo quello. Io sono d'accordo che voi chiediate la partecipazione anche del Comune per il 10%, sono d'accordo, però diciamolo a quei Comuni che voi dovete pagare, prima diciamolo... non il 60, 70, 80, ma si vedrà.

Siate precisi e acceleriamo nell'interesse non dei Sindaci, nell'interesse dell'edilizia, nell'interesse della popolazione, nell'interesse degli abitati, che si costruisca in questa Valle, non che si areni tutto con quella legge dei 20 metri.

Lustrissy (D.C.) - Io volevo ricordare brevemente all'Assessore al Turismo che poco tempo fa il Consiglio ha approvato una modifica, ha istituito la Commissione Affari Generali, Programmazione ed Urbanistica. Pertanto riterrei che la sede più opportuna per discutere di tutti questi problemi sia proprio la Commissione predetta e richiamerei proprio l'attenzione dell'Assessore a voler sottoporre tutta questa questione alla Commissione, più che a quella del Turismo, poiché mi pare che la più interessata a questo problema sia proprio questa.

Capitolo 530.

Caveri (U.V.) - Je demande deux choses à l'Assesseur Balestri: en premier, quel est le nombre des avions de propriété de l'Administration régionale et puis je voudrais savoir si c'est vrai ce qu'on a signé, qu'aux champs d'aviation régionale on serait en train de construire des hangars militaires.

Balestri (P.S.U.) - Apparecchi ne abbiamo quattro, mi sembra, non sto a specificarvi i nomi; ora, ma Santa Maria... e gli altri sono quattro che servono per l'addestramento. Effettivamente c'è una convenzione che si sta trattando con l'Amministrazione militare per l'impianto di un hangar... non per l'hangar, questo se lo costruiscono loro, è per l'istruzione degli elicotteristi in modo che ci possa servire anche per i servizi inerenti a tutti i soccorsi alpini e tutto quello che può essere. Però questa convenzione non è stata ancora firmata da parte delle autorità militari.

Caveri (U.V.) - Io vorrei fare un piccolo dialogo con l'Assessore Balestri. Lei dice che la convenzione non è ancora firmata, ma in queste cose succede così, che le convenzioni non sono ancora firmate e poi magari gli hangar sono già costruiti, no? Al momento della firma della convenzione è stata iniziata la costruzione di questi hangar militari o no?

Balestri (P.S.U.) - Sono stati ingranditi quelli già esistenti perché non erano più ricettivi per gli apparecchi che noi possediamo, ma non ne è stata ancora iniziata nessuna.

Caveri (U.V.) - Allora a questo punto, siccome lei parla di una convenzione tra l'Amministrazione regionale e l'Amministrazione militare, mi permetto, in vista dell'istruzione per gli elicotteristi... penso che si preveda di istituire una stazione di elicotteri militari ad Aosta, o no?

Balestri (U.V.) - È una scuola di pilotaggio alpino.

Caveri (U.V.) - Allora io le farei una viva raccomandazione, questa: che nella convenzione tra le Autorità regionali e le Autorità militari si metta un orario per questi voli di istruzione, perché sappiamo come sono i militari, i militari di tutto il mondo sono tutti uguali. Io leggevo ultimamente, su di un giornale svizzero, la lettera di un abitante di un Comune francese in vicinanza di un campo d'aviazione svizzero dove i piloti si divertono a volare tutte le ore del giorno e della notte con gran divertimento di quei comuni di frontiera.

Viva preghiera quindi all'Assessore Balestri di ricordarsi che i cittadini della Valle d'Aosta hanno diritto ad un riposo sereno e quindi preghiera di stabilire un orario per questi elicotteri, perché se non si stabilisce questo nella convenzione alle cinque o alle quattro del mattino incominceranno i voli d'istruzione.

Germano (P.C.I.) - Ho già avuto risposta però vorrei una conferma. Non ho fatto la domanda ma l'hanno fatta altri: la convenzione non è ancora in atto e gli hangar dell'Amministrazione militare non sono ancora iniziati. Ma dico, la convenzione non è una competenza vostra ...(voci)... una convenzione con l'Autorità militare su questioni del genere è competenza del Consiglio.

Balestri (P.S.U.) - Nella convenzione c'erano già le raccomandazioni del Consigliere Caveri; anzi, hanno detto che anche per la linea da percorrere non possono passare sulla città.

Germano (P.C.I.) - Io chiedo al Presidente della Giunta che dica queste cose: la convenzione è stata firmata da parte della Giunta, non è stata portata in Consiglio... ma com'è? Cosa facciamo? No, ma io rivolgo la domanda al Presidente della Giunta.

Bionaz (D.C.) - È del Consiglio, mi pare, se è una convenzione.

Germano (P.C.I.) - Ma se è stata firmata!

Bionaz (D.C.) - Ma io le dico che non è di competenza del Consiglio, abbia pazienza.

Germano (P.C.I.) - Ah! Non è di competenza del Consiglio, ah va bene.

Montesano (P.S.U.) - Io vi leggo qui, a titolo informativo, una convenzione accordo tra la Federazione Sport Invernali e la Regione Autonoma della Valle d'Aosta: "In Aosta, il giorno 22 del mese di febbraio dell'anno 1951, nell'ufficio del Presidente della Giunta regionale della Valle d'Aosta, fra la Regione Autonoma della Valle d'Aosta rappresentata dal Presidente della Giunta regionale, Avvocato Severino Caveri, e la Federazione...", eccetera. È di competenza della Giunta, Germano.

Germano (P.C.I.) - ...non è il Presidente della Giunta, ma firma a nome del Consiglio, la Regione Autonoma della Valle d'Aosta non è il Presidente della Giunta, il Presidente della Giunta è il legale rappresentante. Ma cosa, scherziamo sul terreno delle competenze?

(voce in lontananza del Presidente Bionaz)

Germano (P.C.I.) - ... È evidente che una convenzione comporta degli obblighi da parte... o da parte dell'Amministrazione regionale, ed è evidente che questo deve passare al Consiglio, il Presidente non può. Difatti per la Questura, che ha fatto una convenzione dove avviene un determinato rapporto che non costa neanche niente a noi perché i soldi li pagano loro, il tutto è però passato in Consiglio.

Fosson (U.V.) - Io non voglio entrare adesso nel merito di questa disputa di competenza, voglio solo limitarmi a rilevare ancora una volta - e purtroppo noi dobbiamo rilevarle queste cose - di come funziona una parte di questa Giunta, perché a un certo momento si danno delle assicurazioni in un senso e sei mesi dopo si fa completamente il contrario. E allora, quando abbiamo parlato dell'Ospedale Geriatrico, qualcuno ha fatto delle osservazioni sia in Commissione, sia in Consiglio e ha detto che l'ubicazione non era la migliore perché c'era il campo d'aviazione. Qualcun altro ha poi aggiunto: "Eh, pazienza, finché ci saranno quei pochi apparecchi attuali dell'Aero Club...", ma se dovessero venire degli elicotteri questo certamente disturberebbe molto di più e quindi l'ubicazione si dimostrerebbe ancora maggiormente precaria in quella zona, e allora qualcuno della Giunta ha assolutamente garantito che non si sarebbe fatta nessuna convenzione con i militari e che gli elicotteri sul campo di Aosta non sarebbero venuti. Queste sono affermazioni fatte e mandiamo pure a cercare verbali, così vediamo quello che si è detto!

Questo solo volevo fare rilevare, perché noi certamente, andando avanti di questo passo, ogni volta che si fanno delle affermazioni le dovremo mettere in dubbio, le dobbiamo mettere in dubbio, perché cinque o sei mesi dopo sono smentite dai fatti.

Questo senza voler entrare nel merito dell'utilità o meno di avere qui gli elicotteri militari. Siccome siamo venuti a parlare di questo incidentalmente, in questa occasione, io lo voglio rilevare, perché è ora di finirla di prendere in giro i Consiglieri in questa maniera, dato che ad un certo momento si fanno delle affermazioni in un senso e poi sei mesi dopo si cambiano.

Caveri (U.V.) - Il Consigliere Fosson poneva a sé stesso questa domanda retorica: in certe questioni come funziona l'attuale Giunta? Io vi dirò che quando Fosson ha detto quella frase mi sono ricordato di una specie di documentario che ha fatto vedere la televisione nei giorni scorsi, dove s'insegna come funzionano le navi satelliti... come si chiamano quelle navi? Le navi spaziali... e a un certo momento c'è una nave tutto d'un pezzo, a un certo momento si stacca un pezzo e va per conto suo, la coda, poi il principio scappa per conto suo e rimane un altro pezzo. Io ho l'impressione che ci sia poca collegialità e poco coordinamento in questa Giunta.

E quando penso alle domande che, al riguardo, nel modo più innocente avevo posto all'Assessore Balestri e alle sue risposte contradditorie per cui in un primo tempo ci dice che gli hangar non sono ancora in costruzione, che ci si prepara a firmare una convenzione... sembrava che la convenzione non fosse stata ancora firmata, e in ultimo viene fuori l'ultima ciliegia, viene fuori l'Assessore Balestri che ci dice la convenzione è stata firmata!

Ma qui non si capisce più niente! Io pongo una domanda precisa: esiste una delibera di Giunta che approvi la firma di questa convenzione da parte di qualcuno, c'è una delibera della Giunta in questo senso? Questa convenzione è stata firmata o meno? E poi mi permetto di dare un suggerimento in materia. A un certo momento l'Assessore Balestri mi ha dato assicurazioni nel senso che si sarebbe introdotta quella clausola che doveva stabilire un orario per gli elicotteri... Ora io mi domando se lei era in buona fede quando mi dava quell'assicurazione, dato che poi le scappa detto che invece la convenzione è firmata! E allora noi domandiamo almeno di avere comunicazioni sulla questione, la vedremo magari dopo la questione della competenza, la vedremo subito dopo la questione se è competente la Giunta o se è competente il Consiglio... ma almeno, visto che questa benedetta convenzione è stata firmata da qualcuno della Giunta - immagino dal Presidente della Giunta - e che per fortuna l'Autorità militare non ha ancora firmato, allora prima in questo spazio di tempo che avete davanti a voi, almeno scrivete subito una lettera raccomandata espresso dicendo che voi proponete l'inserzione di questa clausola sull'orario, altrimenti noi avremo gli elicotteri che ci passeranno sui tetti a partire dalle quattro del mattino!

Questa che io faccio è proprio una domanda subordinata, è l'ultima domanda che si può fare perché ci sono tanti altri aspetti di questa questione che dovrebbero essere esaminati, ma io almeno per il momento domando di sapere se c'è una delibera di Giunta, chi ha firmato questa convenzione, e se siete disposti, visto che fortunatamente l'Autorità militare non ha ancora firmato la convenzione, di mandare subito una comunicazione a costei dicendo che voi proponete questa clausola dell'orario per l'esercitazione degli elicotteri. Questo è il minimo che si possa chiedere.

Savioz (P.C.I.) - Io sono della tesi - e penso che lo siano anche gli altri Consiglieri che siedono in quest'Aula - che la Valle d'Aosta ha il suo avvenire principalmente nel campo del turismo, questo è stato ripetuto in tutte le occasioni. Ora noi sappiamo che il campo del turismo internazionale va evolvendosi nel senso che la gente cerca luoghi adatti per il riposo e la tranquillità. Questo nessuno lo può negare.

Noi sappiamo come la motorizzazione moderna sia in un certo senso contro la prima questione della tranquillità e del vivere quieto: motociclette, camion, auto, eccetera, fanno un fracasso assordante, e poi le strade sono pericolose. Quindi le zone turistiche - non dico solo dell'Italia, parliamo anche di tutto quello che concerne l'Europa - diventano sempre più precarie per il fatto della rumorosità di questi automezzi. Aggiungiamo pure che qui, in Valle d'Aosta, c'è questo inconveniente tenuto conto anche della posizione particolare che abbiamo in senso diciamo di territorio, di composizione territoriale. Se ancora noi aggiungiamo un campo per gli elicotteri per una scuola di elicotteri... ma insomma, Signori, vi rendete conto a che cosa andiamo incontro? Io vorrei proprio porre questi interrogativi a tutti indistintamente, perché ritengo che una scuola di elicotteri in Valle d'Aosta, al turismo della Valle sia altamente negativo, e non mi si venga a dire che occorre questo per il salvataggio in montagna perché vi dimostrerò subito che questo non è vero. Per il salvataggio in montagna ci vogliono dei piloti particolarmente attrezzati, particolarmente istruiti e con degli apparecchi particolarmente abili per poterlo fare.

Quando è successa qualche disgrazia ed abbiamo avuto bisogno dell'intervento dell'elicottero in Valle d'Aosta, un'ora dopo l'elicottero era sul posto per il salvataggio. Lo si può dimostrare, non c'è che da prendere l'agenda del turismo, lo si trova senz'altro. Quando abbiamo chiamato Geiger buonanima, quando era ancora in vita, in breve tempo si trovava sulla Catena del Bianco molto prima di tutti gli altri che potevano venire dalla parte italiana, perché molto più vicino. Quando abbiamo avuto qualche inconveniente sul Monte Rosa abbiamo telefonato al Centro Militare Italiano che è a Novara, a Linate... no, c'è un altro nome, non è Linate, Linate va bene... un'ora dopo avevamo l'elicottero qui e abbiamo provveduto al salvataggio ...(voci)... va bene comunque o l'uno o l'altro, non mi ricordo esattamente ma deve essere Linate.

Io sono quindi della tesi che non dobbiamo fare questo passo qui, è un errore, è inutile che qualcuno venga poi a tirare fuori la storia che quando c'è la neve alta bisogna portare da mangiare ai camosci e agli stambecchi, che c'è qualche villaggio isolato o che qualche persona che deve essere trasportata rapidamente all'Ospedale per un'operazione o che ha bisogno del medico sul posto! Tutte cose vere che io non nego, per carità, ma ripeto: l'esperienza di questo ultimo decennio ha dimostrato come si può rapidamente arrivare con i mezzi di soccorso in alta montagna senza avere qui ad Aosta degli elicotteri per una Scuola militare (Scuola militare, non dimentichiamolo!).

Pertanto non solo l'assordamento che prevede Caveri e, a parte quello che prevede Caveri, io prevedo molto di peggio: tutti i nostri ameni della Valle d'Aosta avranno il rimbombo continuo di questi apparecchi, perché non soltanto si sente il rumore quando passa ma c'è il rimbombo, c'è l'eco che rimbomba dalle nostre montagne. Questo nessuno me lo può negare, non avete che da sentire cosa succede quando siete nelle foreste della Valle per vedere qual è l'effetto di un apparecchio semplice che passa su a 12-13 mila metri. Dobbiamo tenere conto di questo: abbiamo bisogno di tranquillità, di riposo, abbiamo bisogno di potenziare il nostro turismo e allora non facciamo delle fesserie di questo genere qui. Abbiate pazienza, io forse sono un po' troppo crudo, però ho l'impressione che si stia dimenticando il fondamento della nostra economia per illuderci di averne una basata sulla potenzialità di un elicottero. Paghiamo quello che occorre, Geiger costava fior di quattrini, ma Geiger faceva un lavoro meraviglioso e quindi erano spesi bene quei pochi milioni che gli abbiamo dato in dieci anni di attività, sono serviti a salvare la vita di molta gente e a portare soccorso là dove occorreva.

Io ritengo che quella strada debba essere continuata e che nel modo più assoluto non si faccia nessuna convenzione militare. L'abbiamo sempre negata prima, non per uno spirito di antimilitarismo, ma per lo spirito di potenziamento di quello che è il patrimonio futuro della Valle d'Aosta e che si chiama "turismo".

Manganoni (P.C.I.) - Se noi riandiamo nelle travagliate vicende di questo Aeroporto constatiamo che c'è sempre stata la preoccupazione delle Giunte e dei Consigli di evitare nel modo più assoluto che i militari mettano le mani in quel campo d'aviazione, questa è stata sempre la preoccupazione generale di tutti, perché purtroppo abbiamo tutti un'esperienza sui militari e sappiamo bene!

Ora, a quanto ha detto Savioz, io aggiungo questo: io chiedo alla Giunta se legge i giornali, se ha letto sui giornali le polemiche e le proteste, mi pare di Rimini o di una città vicino a Rimini, sulla Riviera adriatica, per un campo d'aviazione militare che gli sta rovinando il turismo. Le proteste da parte dei Sindaci, le petizioni di albergatori, da anni avviene questo, ma naturalmente i militari, delle petizioni, delle proteste delle Autorità civili sappiamo che cosa se ne fanno no? Ed allora io sono stupito nell'apprendere questa sera che già si era firmato una convenzione con i militari.

Ma io mi dico: qui ci rimangiamo tutto quanto abbiamo detto in Consiglio nel passato, e non solo. Voi parlate di stabilire degli orari militari... ma non scherziamo, dovremmo essere delle persone serie in questo Consiglio! Noi, Regione, andiamo a stabilire l'orario di volo ai militari, noi quelli del Consiglio, della Giunta, del suo Presidente, mi scusi, ai militari!

Allora io vi dico che mi auguro che l'Assessore Balestri si sia sbagliato dicendo che ha firmato quella convenzione. Mi auguro che si sia sbagliato, perché questo è un danno enorme per la Valle, perché quelli incominciano con gli elicotteri, poi arrivano con gli aeroplani e poi questo campo di aviazione diventa militare. Ora, se fino adesso ci siamo opposti, perché adesso firmiamo delle convenzioni con i militari?

Non voglio tirarla per le lunghe, quindi concludo dicendo: opponiamoci, non solo che la questione della convenzione venga in Consiglio, perché questa non è la convenzione col Centro sportivo, non so io, è di un'altra gravità questa, qui non si tratta... lì forse si trattava d'incrementare dello sport, qui si tratta di massacrare il turismo, la pace e il sonno di tutti gli Aostani, ve ne accorgerete quando sentirete quelli che vi volano sopra con un po' di fracasso! Ora, perché ce lo dobbiamo attirare noi volontariamente questo fracasso e tutte le conseguenze negative di avere i militari nel campo di aviazione?

Pertanto io chiedo che si senta il Consiglio su questo e che il Consiglio si prenda le sue responsabilità nel dare il benestare all'entrata dei militari nel campo d'aviazione.

Montesano (P.S.U.) - Io sento il dovere di richiamare ancora l'attenzione del Consiglio sul cammino che bisogna fare su questo oggetto, perché sono deciso ad arrivare alla fine di questo oggetto, non possiamo interromperlo, quindi ognuno pensi a quello che per ogni capitolo si vuol vagare ...(voce)... mi lasci finire per favore! ...si vuol vagare in tutti i campi della nostra Amministrazione e allora ognuno si renda conto... per favore, Bordon! Ognuno si renda conto di quello che è il lavoro da fare, poi prego i Signori del Consiglio di non interrompere quando il Presidente parla. Questo per intenderci.

Balestri (P.S.U.) - Io mi meraviglio un po' di questa discussione, perché ad un certo momento la Giunta ha preso una delibera, c'è stata una discussione, ha preso una delibera molto precisa, si è fatta una convenzione che è stata firmata da noi e deve essere firmata dagli altri. Praticamente tutte le raccomandazioni fatte dall'Onorevole Caveri sono state già tenute presenti anche da noi per quello che è possibile.

Ma di questa così... di Savioz, di Manganoni, io sono il primo a meravigliarmi e si meraviglieranno tutti, perché, prima di tutto si è trattato già nell'altra Giunta l'acquisto di un elicottero, se non si è preso ...(voce)... lascia perdere, se non si è preso non si è preso per l'alto costo e per le spese di gestione. Siamo ricorsi a vedere se era possibile fare l'acquisto insieme alla Provincia di Torino e oggi vi meravigliate se di fronte a certe cifre abbiamo ritenuto di tenere presente questa strada qui e la Scuola di alpinismo di elicotteri militari... sono tre gli elicotteri che fanno solo Scuola di alpinismo, che dipendono dalla Scuola di alpinismo di Aosta e quindi non è che poi i militari si possono... È quindi un servizio che veramente sarà fortemente utile per la Valle.

Tutte le vostre preoccupazioni io non le vedo, sono tutte demagogiche, guarda, e il silenzio, ce n'è tanta di tranquillità in Valle d'Aosta, che per fortuna rimane e rimanga ancora, ma non saranno gli elicotteri a fare scappare i turisti, stai tranquillo! Si sa benissimo che i campi d'aviazione sono la vita della città, a un certo momento, e certe volte bisogna anche andare incontro ad altri sacrifici per altre cose che possono essere più proficue. Ad ogni modo si è sempre trattato, da questi banchi qui si è sempre richiesta la presenza di un elicottero... come no? Anche pochi giorni fa... ma va bene militare o no, disturba lo stesso, è preciso, guarda il disturbo è preciso, gli orari, le scuole le faranno in determinate ore e sono solamente per la Scuola di alpinismo e basta. Poi bisognerà dire, Savioz, che si ricorre quando è possibile; prova un po' a telefonare stasera a Linate per avere un soccorso e poi vedrai se si alza un elicottero per venire qua! Quante volte succede in questi periodi... no, no, ti sbagli, se c'è nebbia non si alzano e molte volte siamo incorsi in questa situazione qui, quindi dire che sono sempre venuti è un'osservazione molto alla leggera, così... vai oggi a telefonare a Linate per vedere se l'elicottero si alza per venire a fare soccorso.

Bionaz (D.C.) - Io non sono così catastrofico come Manganoni e Savioz. Io penso, siccome la convenzione si è conclusa con la Scuola Militare, che si possa certamente con la Scuola Militare di Aosta trovare un modo... giustamente secondo i desideri espressi anche dall'Avvocato Caveri. Quello che ha detto l'Avvocato Caveri è esatto: se si può evitare che ci siano dei rumori molesti e che non siano necessari, evidentemente questa precauzione ci vuole.

Per quanto riguarda poi se è competenza del Consiglio o della Giunta, ma scusate, Signori, non avete che da leggervi a pagina 706 il n. 6 del Codice e a pag. 707 il n. 17 e credo che potrete senz'altro essere convinti che è la Giunta che deve disporre di queste cose. Mi sembra che non ci sia niente di siderale che voi vi rendiate conto che è competenza della Giunta ...(voci)... come? Beh, non siamo d'accordo, ma noi non saremo mai d'accordo, Germano, non è che sia una cosa nuova che noi non siamo d'accordo, cosa vuoi...

Germano (P.C.I.) - L'italiano è una cosa chiara.

Bionaz (D.C.) - L'italiano è una cosa chiara e se la legga, è ben perché è una cosa chiara che riteniamo che sia competenza nostra, non ci sono impegni di bilancio, non ci sono delle ragioni per cui la Giunta dovrebbe privarsi di questa competenza. Ha ritenuto di assumere questa deliberazione, di prendere questa decisione, è giusto che questa decisione venga assunta... diremo nell'ambito di quella prudenza, di quegli accorgimenti, di quelle precauzioni che sono stati suggeriti. Pregherei anche l'Assessore di fare subito il necessario perché si evitino tutti questi inconvenienti che giustamente sono stati messi in luce, ma che poi ci siano queste conseguenze catastrofiche che oggi si vogliono ...(voce)... ma no, per la carità, io penso che non ci sia niente di particolarmente grave in quella convenzione fatta con i militari, addirittura qui si è parlato che la Regione ha dovuto addirittura comperarne uno, anche quello lì fa del rumore, abbiate pazienza ...(voci)... ma no, Manganoni, ma senti è inutile fare della demagogia, ma fa il piacere! Non c'è elicottero che turbi i tuoi sonni, magari qualche cos'altro ma non l'elicottero... ma fai il piacere, ma no, saranno le preoccupazioni elettorali caso mai, non gli elicotteri o i dispiaceri che ti dà la Democrazia Cristiana, non l'elicottero, lascia stare!

Ora qui abbiamo ritenuto di assumere questa determinazione, io accolgo senz'altro la raccomandazione fatta dall'Avvocato Caveri ed è giusto insomma che si cerchi di contemperare queste esigenze con la tranquillità pubblica. Siccome si tratta proprio qui dell'ambiente della Scuola Militare, coi quali siamo in ottimi termini, evidentemente si potrà certamente ottenere il rispetto della quiete pubblica.

Savioz (P.C.I.) - Io volevo solo fare alcune precisazioni, non ritornerò in argomento nel merito. Intanto desidero subito chiarire che io non ho parlato né di catastrofi, né di catastrofico, ho soltanto detto che quello era un sistema per portare del danno al turismo. Punto, basta, questo per la chiarezza.

Poi volevo chiarire un altro aspetto: è vero che abbiamo parlato a più riprese di elicotteri, è anche vero che abbiamo fatto venire gli Agusta Bell, abbiamo fatto venire l'Alouette 3, l'Alouette 4, li abbiamo provati, è anche vero questo. Sappiamo che l'Alouette costava più di 100 milioni e sappiamo che l'Agusta Bell ne costava 75; sapevamo anche che per mantenere in esercizio un apparecchio di quel genere lì si calcolava di spendere circa 35 milioni nell'anno per mantenerlo in efficienza e pronto con il relativo pilota, meccanico, eccetera. Sappiamo tutto questo e abbiamo rinunciato perché il costo era troppo elevato, e abbiamo detto: qui in Italia, a un'ora di distanza, abbiamo un campo di aviazione con degli elicotteri preparati, con i piloti atti a poter fare questi salvataggi. In Svizzera ce n'è un altro che era ed è ancora in buone condizioni perché l'hanno potenziato, non vediamo il perché si debba spendere tanti soldi per tenere poi conto che ogni anno... in sette anni che sono stato Assessore di salvataggi ve ne sono stati tre o quattro ...(voce)... lo so, lo so, ma io non mi preoccupo della spesa, in questo caso. Mi ripeto: quello che preoccupava in quel momento il sottoscritto, la Giunta e il Consiglio - perché anche voi eravate di quella tesi - era di spendere 100 e più milioni per l'acquisto di un elicottero e 35 milioni all'anno per il mantenimento. È una cosa esorbitante, tutti eravamo d'accordo ...(voce)... va bene, adesso sarà aumentato, ma io parlo di quando ho fatto quei calcoli, abbiamo fatto quelle prove, mi ricordo c'era l'Assessore Gex che si occupava in primo piano di questa questione, e il sottoscritto, che naturalmente accompagnava tutte le questioni... ebbene, io voglio dire questo al compagno Balestri...

(voce fuori microfono) - È compagno?

Savioz (P.C.I.) - ... sì, sì, è compagno. Non è il problema del costo, non è il problema che qui c'è un elicottero, il problema è della Scuola.

Insomma, Bionaz, è inutile che tu continui a dirmi: stai tranquillo non c'è questo, non c'è quello, io ho buona fiducia su quello che dici, quello è il tuo pensiero, ma il mio non è quello; il mio, invece, è preoccupato, perché voi, nessuno di voi potrà dirmi che gli elicotteri quando fanno scuola non fanno rumore assordante e danno fastidio, e non ci sono di utilità perché quei piloti che saranno qui per istruire altri piloti giovani non saranno attrezzati per il soccorso alpino, questa è la parte grave dal punto di vista tecnico!

Bisogna tenere conto di questo: una Scuola Militare di pilotaggio non ha l'attrezzatura per il salvataggio alpino, nessuno me lo può venire a raccontare questo ...(voci)... io ce l'ho, io ho la certezza invece... no, caro mio, lì arriveranno a queste condizioni soltanto quando avranno una certa esperienza della zona, avranno una certa possibilità e i loro piloti preparati per queste cose non li porteranno certamente ad Aosta, saranno sempre a disposizione laggiù dove sono, a un'ora di distanza.

Sul fatto poi delle nebbie, se non possono partire da Linate partiranno da un altro posto, c'è anche dalla parte Svizzera. Morale della favola, in sette anni che sono stato Assessore io vi garantisco questo: tutte le volte che ho avuto bisogno di un soccorso alpino sono sempre arrivati o dalla Svizzera o dall'Italia, e non abbiamo speso tante centinaia o decine di milioni, e non abbiamo concesso niente, perché la richiesta - anche questo voglio dirvi - da parte della Scuola Alpina Militare di avere gli elicotteri non è di oggi, è da quando c'era il Comandante della Scuola Alpina che poi è andato via, si chiamava Fabbri, mi sembra. Ebbene, lui aveva posto il problema fin dall'inizio del suo arrivo, era venuto a parlare con noi e col sottoscritto per avere a disposizione il campo d'aviazione.

Balestri, se tu vuoi ricordare, in Giunta abbiamo sempre detto di no, mai abbiamo accettato il principio di avere i militari qui al campo d'aviazione, e ripeto, non perché siamo antimilitaristi o siamo contrari al militarismo. Stiano bene dove vogliono, ma qui nella nostra Regione no, perché qui portano del danno al turismo ed è inutile che ripeto quanto ho detto prima. Intendevo quindi chiarire questo, proprio perché non si venga qui a dire delle cose che non sono mai state fatte dalle Giunte precedenti; anzi, abbiamo fatto il contrario.

Io invito ancora a pensarci un momento sopra e vorrei proprio che coloro che si occupano di turismo, in modo particolare la Commissione turistica e gli altri colleghi Consiglieri, dicano anche loro quello che pensano su questo argomento, perché non credo che qui, a cuor leggero, si accetti il principio di portare una scuola di elicotteri.

Caveri (U.V.) - Io voglio soltanto rivolgere una preghiera all'Assessore Balestri, all'Assessore al Turismo: di avere la bontà, se crede - ma non è questione di bontà perché è un nostro diritto - di darmi una copia di quella tale delibera per la convenzione con l'Autorità Militare. Io chiedo quindi una copia della delibera e chiedo anche una copia della convenzione, questo è un diritto che ho. Credo che lei possa impegnarsi di mandarmi copia della delibera e copia della convenzione.

Adesso direte che sono diventato molto dolce, ma non fidatevi troppo, quando qualcuno diventa dolce all'improvviso è perché vi riservo una piccola malignità finale e la malignità è questa: io ho notato che c'è una grande contraddizione tra quello che ha detto l'Assessore Balestri e quello che ha detto il Presidente Bionaz, perché l'Assessore Balestri a mia domanda ha detto che c'è già la clausola dell'orario per gli elicotteri nella convenzione, invece Bionaz, più sincero, per una volta - ti do atto di avere questa virtù che non ho mai conosciuto -, ha detto: son certo che l'Assessore Balestri otterrà dalla Scuola Militare un impegno nel senso di avere l'orario per l'elicottero.

Allora io dico: insomma, questa clausola c'è o non c'è nella convenzione? Per questo chiedo di avere copia della delibera e copia della convenzione. Ma guardi, Dottor Balestri, io sono certo, io gioco la testa che nella convenzione che lei... non lei, che la Giunta non ha pensato di mettere la clausola dell'orario degli elicotteri. Voi non avete pensato di mettere questa clausola nella convenzione, non è un delitto capitale, però dico: se non ci avete pensato finora, pensateci a partire da questo momento e ottenete un impegno, potete fare mettere a quella convenzione un codicillo, un articolo aggiuntivo e non che sia una buona parola del Generale Comandante della Scuola d'Alpinismo che, bevendo un bicchiere di barbera con lei, dice "sì, sì, ghe pensi mi, non sarete disturbati".

Io chiedo che in questa convenzione introduciate questa clausola se non c'è, metteteci una clausola aggiuntiva in modo che possiamo essere tranquilli almeno per quello, se non per altre cose... ma quello che dice lei fa a cazzotti con quello che dice Balestri, adesso siamo giusti.

Balestri (P.S.U.) - Ci siamo interessati, tanto è vero che gli ho detto del percorso e mi hanno risposto che non possono sorvolare la città, quindi lo devono prendere alla larga.

Caveri (U.V.) - Ah... un momento, questo è lo spazio, è questione di spazio, e allora anche lì se non ci avete pensato metteteci una clausola pure per lo spazio e metteteci quella clausola per la questione del tempo.

Manganoni (P.C.I.) - ... se qui l'elicottero sorvola, noi qui lo sentiamo esattamente come se sorvolasse la città, ma possiamo mica andare a sorvolare Torino, per passare in su dovranno passare su Charvensod e su Arpuilles e il fracasso non lo cambiano! Poi alla città... e gli altri abitanti della Valle che cosa sono quelli, dobbiamo solo tutelare i nostri sonni e gli altri 70 mila abitanti della Valle, quelli no, quelli possono assorbirsi tutti i fracassi che vogliono? Ma insomma, non siamo degli egoisti!

Montesano (P.S.U.) - Per favore lascia stare, Balestri, perché se tu dai tiro è naturale che loro hanno quel buon gioco per continuare le domande. Avanti.

Capitolo 532. Capitolo 534. Capitolo 538.

In aumento: Capitolo 1. Capitolo 2.

Germano (P.C.I.) - Io volevo sapere che cos'era questo aumento sui premi assicurativi per il Presidente della Giunta regionale e per gli Assessori.

Bordon (D.C.) - ...lo dico subito, perché non lo so ...(voci)...

Caveri (U.V.) - Io penso che siano i premi assicurativi per i rischi degli Amministratori regionali nell'esercizio delle loro funzioni, è quello, Assessore Bordon.

Bordon (D.C.) - Io non posso ricordarmi tutto, perché la dizione...

Caveri (U.V.) - Un piccolo corso di qualificazione non guasterebbe, no?

Bordon (D.C.) - No, "Indennità, assegni, medaglie di presenza", può essere anche in questo, io non ho pensato di chiedere questo milione e mezzo, però mi riservo di precisarlo...

Capitolo 3. Capitolo 8. Capitolo 13.

Germano (P.C.I.) - Ecco, io qui voglio fare una proposta ai fini della celerità dei lavori. Su tutte le voci che prevedono aumento di stipendio e retribuzioni dovrei porre la domanda: quanti nuovi assunti sono stati fatti su questo capitolo? Se sul 13 l'Assessore Bordon si impegna, al termine dei lavori o domani mattina, di darmi per questi capitoli il numero dei nuovi assunti, io non faccio tutte le domande.

Bordon (D.C.) - Io penso, siccome sono...

Montesano (P.S.U.) - Scusa Bordon, ti domanda se tu domani mattina glieli puoi dare, tu devi rispondere a questa domanda, tu non devi rispondere che rispondi domani mattina.

Bordon (D.C.) - E se io per dargli una soddisfazione gli dicessi che forse ce l'ho già? Sto guardando se c'è, glielo passo subito.

Caveri (U.V.) - Nel Capitolo 8, Indennità ai membri del Comitato del Coordinamento, eccetera, vorrei sapere se si pagano le indennità di trasferta ai membri della Commissione di Coordinamento che non abitano normalmente ad Aosta. Questo succedeva ai tempi del mio carissimo amico Castellucci, il quale mandava delle note, delle trasferte da Napoli ad Aosta. Non riferisco un certo discorso tra questo Castellucci e un Comandante di un Corpo militarizzato, perché altrimenti uscirei dal seminato, ma comunque rimango nel seminato quando chiedo, se anche adesso... io penso di no, perché penso che l'attuale Presidente della Commissione di Coordinamento sia una persona corretta e quindi penso che questo non avvenga... però, siccome avveniva col precedente Presidente della Commissione di Coordinamento e ci metteva nell'imbarazzo... perché come fa questo "povero Cristo" di Presidente della Giunta - come direbbe Manganoni - a rifiutare il pagamento della parcella del Presidente della Commissione di Coordinamento, quando gli atti della Giunta sono sottoposti alla vigilanza del Presidente della Commissione di Coordinamento stesso? Non so, vorrei sapere... questo non avviene oggi, no? Ecco.

Capitolo 16.

Savioz (P.C.I.) - Sul capitolo 16, che aveva 62 milioni, ce ne sono 16 di aggiuntivo, perché?

Bordon (D.C.) - Allora qui, se permette Presidente, dall'appunto che ho preso io qui ci sono cinque unità in più. Adesso io cercherò di dare poi a Germano l'elenco di tutte queste unità che ho qui solo in bozza e cercherò di vedere se lo posso soddisfare, altrimenti domani mattina in Commissione Affari Generali gliele do.

Caveri (U.V.) - Può dare anche a me quell'elenco.

Bordon (D.C.) - Sì, perbacco, domani mattina in Commissione glielo passo.

Caveri (U.V.) - ... io lo ripeto per tutti i capitoli relativi, senza più bisogno di chiedere qualcosa.

Bordon (D.C.) - Quindi ognuno di questi capitoli.

Caveri (U.V.) - ... l'aumento di spese per il personale dei vari Assessorati.

Bordon (D.C.) - Sissignore. Quando il Presidente del Consiglio mi aveva richiamato, io stavo per dire questo Germano, io qui ho un riassunto che però è una bozza, domani mattina te lo do per intero, però io avevo pregato ogni Assessore di dire quali erano le unità, ma domani te lo do io, anzi...

Capitolo 19. Capitolo 37. Capitolo 38.

Caveri (U.V.) - Vorrei sapere che cosa sono queste pubblicazioni varie che vengono a costare sui 10 milioni, ho capito che ci sono anche le spese per l'Ufficio Stampa, ma che pubblicazioni sono? Io vedo 10, 10 in aumento, cos'è la pagina della Valle? Ma non ci sono anche quei pregevoli libercoli che avete dato in distribuzione al momento, prima delle elezioni? Ma a spese dell'Amministrazione regionale però, è vero? No? Vi faccio una domanda ingenua: li ha pagati l'Amministrazione regionale quegli opuscoli elettorali no?

Bionaz (D.C.) - Quegli opuscoli? Sì, li ha pagati l'Amministrazione regionale, l'avete già saputo, non è una novità.

Caveri (U.V.) - L'Amministrazione regionale. Ecco, chiedo che si dia atto a verbale di questo... ma possiamo cercare di avere la conferma.

Bionaz (D.C.) - Ne avete anche fatto oggetto di una denuncia...

Capitolo 38. Capitolo 42. Capitolo 49. Capitolo 50. Capitolo 52. Capitolo 57. Capitolo 65. Capitolo 84. Capitolo 88. Capitolo 102.

Caveri (U.V.) - Qui chiederei dei chiarimenti sul funzionamento o meglio sull'esercizio di questa Funivia di Chamois. Vorrei sapere quand'è che è entrata in esercizio questa funivia e vorrei sapere come va. È attiva? È passiva? C'è molta gente che va a Chamois? Ce n'è poca?

Balestri (P.S.U.) - Non c'è ancora un bilancio, Avvocato Caveri, perché è entrata in esercizio da poco tempo ed è un pericolo morto, quindi, è entrata i primi dell'anno... sì... no, no, verso il 20 di aprile, è entrata in esercizio verso Pasqua.

Caveri (U.V.) - Insomma, non è incominciata al mese di gennaio, contrariamente a quello che stava per dire prima, è incominciata solo nel mese di aprile. Ma dico, a partire dal mese di aprile fino ad oggi potete già incominciare a vedere com'è la curva...

Balestri (P.S.U.) - C'è un aumento dei passeggeri, c'è stato anche un certo incremento per Chamois, però non credo, non c'è ancora un bilancio.

Caveri (U.V.) - Ma lei pensa che sia attiva, passiva...

Balestri (P.S.U.) - Non credo che sia attiva, come tutte le funivie lei sa che per molto tempo... e poi ci sarà un certo incremento di Chamois che potrà contribuire a quello, ma per la popolazione minima c'è. Certamente non è un grande andirivieni.

Caveri (U.V.) - Allora vi preghiamo fin da adesso, quando sarà finito l'anno dell'esercizio di questa funivia, di mandarci un piccolo documento esplicativo attivo o passivo di questa funivia che è costata la bellezza di... scusi, quanto? Quanto è costata questa funivia?

Balestri (P.S.U.) - Sui 420 milioni.

Caveri (U.V.) - Ecco, vedremo poi quale sarà il gettito della funivia.

Capitolo 102. Capitolo 113.

Germano (P.C.I.) - Non chiedo a cosa servono i dodici milioni, chiedo solo se è contemplato da parte dell'Amministrazione la sistemazione di Via Losanna. È il capitolo 113, "Spese per lavori di sistemazione e di manutenzione straordinaria a beni immobili di proprietà ed alle aree attigue agli stabili di proprietà regionale".

Bordon (D.C.) - Questi dodici milioni sono stati spesi parte per la sistemazione della Cassa sotto e parte per la Biblioteca; non contempla niente, intendiamo... insomma, in questo momento non ancora.

Caveri (U.V.) - Io non so se è in relazione a quello che lei stava per dire. Noi abbiamo ricevuto, i Consiglieri hanno ricevuto un esposto di alcuni dipendenti regionali per i garages, le autorimesse, non so se questo argomento è in relazione a quello che noi stiamo parlando... oddio è un po'...

Montesano (P.S.U.) - Consigliere Caveri, è una mozione che viene portata al prossimo Consiglio.

Caveri (U.V.) - È già presentata questa mozione? E va bene allora ne parleremo quando si discuterà quella mozione.

Colombo (P.S.U.) - Per Via Losanna noi abbiamo già fatto il progetto fin dallo scorso anno, poiché lì si tratta di chiarire i terreni e i terreni dovranno essere naturalmente comunali. Abbiamo dato mandato al Comune di provvedere - pur finanziando noi - all'acquisizione dei terreni e ci sono state delle trattative. Queste trattative purtroppo non vanno in porto, perché da parte dei proprietari ci sono delle richieste che a nostro parere e a parere della stessa Giunta comunale sono elevate.

A me risulta che in materia il Comune vorrebbe farne oggetto di una prossima deliberazione per l'esproprio dei terreni stessi.

Capitolo 116.

Caveri (U.V.) - Vorrei sapere quanti sono gli automezzi attualmente di proprietà dell'Amministrazione regionale.

Balestri (P.S.U.) - Non ho una distinta precisa, non lo so.

Caveri (U.V.) - Bene, cerco di vincere la mia ilarità, ma nello stesso tempo penso che questi automezzi siano parecchi ora, perché erano già molti quando c'eravamo già noi alla Giunta.

Piuttosto vorrei dire, dato il numero degli automezzi: è poi proprio necessario, come risulta al capitolo 50, di spendere per noleggio di automezzi? Con tutte le macchine che ci sono bisogna ancora ricorrere al noleggiatore? Mi sembra un po' strano e non mi sembra un atto di buona amministrazione questo... no, anche noleggio, esercizio, manutenzione automezzi ...(voce)...

Comunque, piccola raccomandazione alla Giunta, perché le economie si fanno anche con queste cose, tanto più che un po' di sperpero c'è sempre in un'amministrazione grande, quindi possiamo anche ammettere che ci fosse quando c'eravamo noi, e con questo non intendiamo mica fare una colpa alla Giunta attuale. Certo però che anche in quella che può sembrare di ordinaria e ordinarissima amministrazione si potrebbero fare delle economie. Non so se verremo a discutere un giorno in questo Consiglio la questione di quello che l'Amministrazione spende in stampati, c'è da domandarsi se l'Amministrazione regionale non debba orientarsi verso altre soluzioni rispetto a quelle che sono state praticate finora.

Capitolo 164. Capitolo 184. Capitolo 187. Capitolo 192. Capitolo 193. Capitolo 195. Capitolo 203.

Bordon (D.C.) - Fra il capitolo 203 e il 214 vorrei per cortesia inserire il capitolo 212, "Spese per la bonifica del bestiame". La dizione giusta mi sembra ben che sia quella che ho scritto alla svelta, è vero Assessore Maquignaz? Capitolo 212: "Spese per la bonifica sanitaria del bestiame (legge regionale 28.61962, n. 13)" e dobbiamo mettere quei cento milioni che abbiamo portato là in aumento.

Manganoni (P.C.I.) - Io devo osservare che quando la Giunta ha preparato questo allegato ha volutamente ignorato i duecento milioni che mancavano per la bonifica del bestiame. E solamente qui si sono aggiunti questi cento milioni. Bene che si siano aggiunti questi cento milioni, però ha detto precedentemente l'Assessore, rispondendo ad una mia domanda, che su quel capitolo 212, solamente per fare fronte alle spese del 1968 - scade tra 25 giorni - di milioni ne mancavano duecento. Adesso ne aggiungiamo cento, ne rimangono altri 100, quindi sono altri cento milioni di contributi che l'Assessore dovrebbe versare a questi contadini o piccoli proprietari, eccetera, e che l'Assessore non verserà. Li stanno aspettando dal mese di giugno, abbiamo detto di luglio, da sei mesi.

Non è sufficiente lo stanziamento dei cento milioni quando ce ne vogliono duecento, perché sennò che cosa succede? Che sul bilancio dell'anno prossimo, oltre a fare aspettare tutti questi piccoli contadini fino al prossimo bilancio - e questo è già grave - dovrà immediatamente togliere i cento milioni dal bilancio dell'anno prossimo, di modo che dopo alcuni mesi ...(voce)... no, demagogia, ma insomma, un momento... no, io non accetto queste provocazioni di Bordon, io invito Bordon a seguire il mio ragionamento, e se sbaglio mi corregga, ma non con quei gesti! Bordon, l'Assessore ha detto che mancano sul bilancio... no, sul capitolo 212, questo che avete fatto aggiungere sulla bonifica del bestiame, 200 milioni sì o no, duecento ha detto. Oh, ma Bordon mi lasci andare avanti, vogliamo ragionare da persone serie? Bene, vedi io sento te e non perdo la pazienza, io sto più bravo. Allora mancano 200 milioni per l'esercizio 1968, no? Bene, adesso integriamo questo capitolo con 100 milioni, 200, tu che sei Ragioniere correggimi se sbaglio, 200 milioni meno 100 milioni uguale a 100 milioni, vero? Allora Assessore Maquignaz, entro il 1968 - che ho detto scade fra 25 giorni - mancheranno 100 milioni di contributi da versare a questi agricoltori che stanno aspettando dal mese di giugno o di luglio, è vero o non è vero questo? No? Scusa, chiedo all'Assessore Maquignaz: è così il ragionamento? Non con te, perché tu non ragioni... è vero Maquignaz che è così? Bon! Allora, se alla fine di quest'anno all'Assessore Maquignaz mancano 100 milioni sul capitolo 212, questi sussidi dovrà pur pagarli, a parte che farà poi aspettare altri mesi ...(voce)... ma sei l'alleato di Bordon? Allora, si difende da solo, non ha bisogno del tuo aiuto! Mancano 100 milioni, sì o no, Assessore Maquignaz? Questi 100 milioni lei quando glieli pagherà? Attingendo al bilancio dell'anno prossimo? È vero o non è vero? Bene, esatto! Allora lei, al bilancio dell'anno prossimo, verrà alleggerito di 100 milioni per pagare i sussidi del 1968, dell'anno precedente, quindi di fatto lei avrà il bilancio dell'anno prossimo alleggerito di 100 milioni.

(voce fuori microfono) - ... ma chi te lo dice questo?

Manganoni (P.C.I.) - ... Ammettendo pure, e lì aspettiamo la presentazione del bilancio, ammettendo pure che voi sul bilancio dell'anno prossimo portiate i 100 milioni che mancano qui sul bilancio del 1968, al capitolo 212, dando pure per scontato, e vedremo... però la morale qual è? Che questi proprietari, piccoli contadini, piccoli agricoltori che aspettano il sussidio da sei mesi dovranno aspettarlo fino a quando? Fino a quando sarà approvato il bilancio del 1969, no? Il bilancio del 1969 non è approvato, Maquignaz non potrà pagare il 1° gennaio sul bilancio del 1969, caro Mappelli! Perché, primo: quando portate il bilancio in Consiglio regionale? Secondo: voi non pagate se il Coordinamento non l'ha approvato e quanto tempo ci mette il Coordinamento per approvarlo? E allora non pagherete il 1° gennaio, se va bene pagherete forse a fine gennaio o i primi di febbraio, e questi qui continueranno ad aspettare. Questo dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, qual è la vostra attenzione, la vostra premura per quelli che lavorano, per i contadini, per i piccoli agricoltori. Ecco, Bordon, adesso dimmi che non è vero!

Capitolo 214.

Savioz (P.C.I.) - Io vorrei sapere qualcosa sul capitolo 214 in questo senso: prima c'erano131 milioni, adesso ne vengono messi 175 e tutto questo va molto bene. Le strade poderali sono indubbiamente molto importanti, è bene che si facciano e che si continui, però c'è un problema che vorrei risollevare in questo Consiglio, questo: ci sono alcune strade poderali in Valle d'Aosta che sono anche di interesse urbanistico e turistico, le strade poderali sono fatte tutte col medesimo criterio, a mio modesto avviso bisognerebbe determinare un criterio diverso le une dalle altre, e, per essere più chiaro, faccio subito un esempio.

Ultimamente sono stato nella collina di St. Marcel per vedere alcune cose che mi interessavano dal punto di vista turistico e storico, come? ...(voci)... no, no, storico, anche perché mi interessava la miniera che c'è lassù, quindi già una cosa un po' antica. Allora che cosa ho potuto constatare in quella zona? Zona che conoscevo già prima per esserci andato quando non c'era la strada, ma adesso con la strada si presenta in un aspetto totalmente diverso, si vedono delle cose che prima non si sarebbero viste. La strada è stata fatta molto bene, soprattutto l'ultimo tronco, delle livellette appropriate, dei tornanti fatti molto bene, con una larghezza discreta, con una sistemazione abbastanza buona.

Ma che cosa avviene su quella strada? ...(voce)... esatto, l'ultimo tronco che arriva su fino al pianoro per arrivare alla fabbrica che c'era una volta lassù - che, ripeto, è fatta molto bene - mi sono veramente congratulato, non so chi sia l'autore del progetto, comunque a mio modesto avviso è fatto molto bene.

Mi sono anche interessato di sapere come era stata costruita questa strada ed è costruita tramite un Consorzio di pochi proprietari, mentre invece i proprietari della collina sono tanti e il Consorzio purtroppo è ridotto a pochi proprietari, in parte di St. Marcel, in parte di Fénis ...(voce)... Sì, sono i promotori, però la difficoltà che incontrano è questa, la difficoltà è basilare, fondamentale per me: gli altri proprietari di terreni non intendono entrare nel Consorzio, perché dicono "poi avremo delle spese, poi avremo questo, poi avremo quello", la strada ormai è fatta e bonjour Adèle, l'adoperano ma nessuno ci penserà. Quei pochi proprietari che sono stati promotori di quel Consorzio, gli iniziatori, a cui va tirato tanto di cappello per il loro coraggio, bisogna riconoscerlo, si trovano à la dépourvue, perché a un certo punto dovranno pensare essi stessi alla manutenzione di quella strada.

Ora ritorno nel concetto di carattere generale perché non voglio addentrarmi, faccio questo per dire a mo' di esempio. Già l'altra volta, quando abbiamo discusso il bilancio, mi ero permesso di fare queste affermazioni ed oggi vorrei ritornare a bomba. In genere le strade di carattere poderale, dopo due anni che sono fatte sono in condizioni penose, per non dire disastrose al 90% - compresa quella di cui io sono Presidente, dunque includo anche quella -, è in condizioni penose, perché tutti quanti irrigano, tutti quanti tagliano, tutti quanti fanno quello che vogliono, ma quando gli parli di fare una mezza giornata di corvée, stai tranquillo che non ce n'è uno che viene. Non solo, mi dicono: tu sei il Presidente, vai alla Valle, fatti dare i soldi, provvedi alla riparazione, questo l'esempio che ho a casa mia e credo che sia in generale in tutta la Valle, perché oramai quando si deve fare qualcosa in campo pubblico c'è solo la Valle che può pagare, gli altri non pagano più niente.

Allora io dico questo, per queste strade di carattere poderale che sono nello stesso tempo di carattere anche turistico, non sarebbe opportuno che l'Assessore, l'Assessorato, la Giunta, il Consiglio e chi di competenza provvedesse a una sistemazione leggermente differenziata da quelle delle altre strade poderali? Pertanto che prima di tutto si obblighi tutti i proprietari a entrare nel Consorzio, e in secondo luogo, tenuto conto dell'interesse turistico, quindi di carattere generale, si provveda alla bitumazione di queste strade; bitumata questa strada, andrebbe avanti 20-30 anni senza bisogno di rifacimenti. Lasciata in queste condizioni, i turisti una volta ci vanno su, ma poi in quella zona di cui parlavo prima, di fare un qualche cosa per un lancio di carattere turistico - perché la collina è bella e si presta -, con la strada in quelle condizioni certamente non lo faranno.

Io capisco che è un problema non facile da risolvere quello che pongo, però vi pregherei di volerlo esaminare attentamente, perché ritengo che una buona strada, fatta bene, al momento opportuno risolve i problemi, mentre le strade fatte male - e ne abbiamo l'esempio di molte in Valle -, a cui purtroppo nessuno pensa alla manutenzione, sono in una condizione penosa, ce n'è qualcuna che addirittura è diventata impraticabile. Non vi faccio degli esempi per non tediarvi, ma sono pronto a farlo se vi occorre; rimediamo, allora, nel limite del possibile. Io sono dell'avviso di farne anche qualche chilometro di meno, ma quelle poche che facciamo facciamole bene, questo è sempre stato il mio criterio, fin da sempre. Io sono sempre stato dell'avviso che sarebbe meglio fare qualche chilometro di meno, ma quello che si fa, farlo definitivamente, farlo bene, in modo che non ci sia l'inconveniente della gente che applaude quando si fa la strada, tutti vogliono la strada, però una volta che la strada è fatta non c'è più nessuno che ci pensa per la manutenzione.

Bionaz (D.C.) - Io volevo rispondere al Consigliere Savioz sull'argomento che lui ha toccato di quella strada che oltre Seissogne va verso le miniere, Les Druges, esattamente sì. Devo dirle che il Consorzio ha fatto un bel lavoro e si appresta... io credo che posso condividere questa sua impostazione a chiedere al Comune l'inserimento fra le strade comunali. Quello cosa vorrebbe dire? Che permette alla Regione di dare un contributo per la bitumatura, e per me è un'ottima iniziativa, anche perché quella è una strada che è stata fatta con delle caratteristiche turistiche, che ha una larghezza sufficiente, delle livellette molto idonee, delle curve ampie, e questo mi è stato detto pochi giorni fa.

Da quanto lei dice sulla manutenzione delle strade comunali, qui siamo all'unisono con tutto quello che vediamo in giro, se io le dovessi dire che una strada comunale fatta dalla Regione in 20 anni non si sono fatte una sola volta le cunette, direi una cosa che non fa onore a certi miei... ma è la verità, in ben 20 anni non si sono fatte le cunette, evidentemente l'acqua tracima dalle cunette, invade la sede, con il gelo e il disgelo l'asfalto va a farsi benedire, tanto poi è la Regione che pensa. Certo che questo è un grosso inconveniente e io, d'accordo con l'Assessore Colombo, ho proposto che quei Comuni che chiedono gli interventi delle strade, dovrebbero prima di tutto dimostrare che hanno cura di quelle che già esistono e che almeno facciano qualche cosa per la manutenzione. Qui bisognerebbe che anche noi facessimo un po' tutti la stessa opera, mandare ai nostri Sindaci, a tutti quelli che si occupano della cosa pubblica e dirgli "ma almeno mantenetele per quel minimo che è indispensabile" e che non costa poi tanto, perché si tratta di fare delle cunette, di fare dei tombini affinché l'acqua non vada sulla strada. Io mi ricordo che sulla strada che va al Castello d'Entrèves, per una settimana continua c'è stato un torrente d'acqua e non c'era niente, c'era una piccola cunetta che si era ostruita e nessuno ci pensava. Questa purtroppo è la soluzione che noi dobbiamo trovare. Ecco perché quella strada... immaginiamoci poi quelle che non sono asfaltate, quelle addirittura diventano delle vie impraticabili... questo è vero, questo volevo dirlo anche a nome dell'Assessore Maquignaz, perché quella strada veramente è stata fatta molto bene, con i criteri che dovrebbero essere adottati anche per le strade interpoderali.

Lustrissy (D.C.) - Mi riferisco all'intervento del Consigliere Savioz, il quale proponeva ad un certo punto che determinate strade interpoderali, aventi anche interesse turistico, venissero viste sotto una proiezione diversa che non quella delle strade interpoderali al servizio dell'agricoltura. Però vorrei ricordare che questo intervento che l'Assessorato fa è in conseguenza di una legge regionale del 1962, la legge n. 17, la quale prevede proprio l'intervento specifico per le strade vicinali che devono avere un prevalente interesse agricolo e forestale.

Pertanto la prevalenza dell'interesse è quello dell'esercizio dell'attività agricola o dell'attività forestale. Da quanto è stato detto, inoltre, per quanto riguarda la manutenzione, così scorrendo la legge, mi pare che ci sia una lacuna nella legge, perché in essa non sono state previste le opere di manutenzione delle strade, a carico di chi devono essere. È bello fare le strade, però a un certo punto bisogna anche provvedere alla loro manutenzione e mi pare che l'Assessorato ai Lavori Pubblici abbia già richiamato l'attenzione dei Comuni su questa esigenza, di mantenere in attività le opere che l'Amministrazione regionale fa per conto dei Comuni. Un certo servizio di manutenzione da parte dei Comuni ci deve essere per quanto riguarda queste strade interpoderali. È anche altrettanto giusto che i Consorzi, che si costituiscono per avere i contributi e per la costruzione di queste opere, ad un certo punto provvedano anche alla manutenzione delle opere costruite, perché cosa succede? Che queste strade, non essendo asfaltate, non avendo un fondo di massicciata che usualmente si fa in tutte le strade, sono soggette ad un rapido deperimento, soprattutto per la natura geologica del territorio ove queste sono ubicate.

Bisognerebbe partire proprio da qui, già ne abbiamo parlato con l'Assessore Maquignaz, e riportare un po' tutta questa questione all'esame della Commissione permanente dell'Agricoltura, per vedere un po' di completare anzitutto questa legge prevedendo anche le responsabilità per quanto concerne la manutenzione e di più anche per prevedere un modo diverso d'intervento della Regione per fare fronte a queste esigenze che ha già manifestato l'Assessore Maquignaz nel corso della discussione generale, cioè dell'aumento delle richieste per la costruzione di strade interpoderali, che come istituite così, con la legge, devono essere al servizio dell'agricoltura per sviluppare determinate zone suscettibili di valorizzazione dal punto di vista agricolo.

Ora, per tutto l'altro problema che interessa il turismo e che può essere anche in rapporto all'agricoltura, gli interventi vanno fatti dall'Assessorato ai Lavori Pubblici. Nulla vieta ad un certo punto all'Assessorato ai Lavori Pubblici, dietro richiesta di Comuni o di Consorzi aventi particolare natura - non soltanto agricola, ma anche con finalità turistiche -, di esaminare questo altro problema anche con queste interessanti osservazioni che si pongono effettivamente. Abbiamo delle località turistiche, oggi aperte al flusso turistico, che prima erano isolate come conseguenza del provvedimento della legge n. 17 del 1962.

Ora, ad un certo punto, bisogna che si regoli tutta questa questione e soprattutto che si arrivi a stabilire chi deve fare la manutenzione, perché fare solo delle strade e poi lasciarle in stato di abbandono è un delitto, un delitto verso la natura, perché si creano delle soluzioni di continuità che poi vanno a detrimento del paesaggio e di tutto l'ambiente agricolo circostante, anche dal punto di vista turistico, poiché permettere l'accesso ad una località prevalentemente turistica con un certo tipo di strada, e poi vedersela a un certo punto ostruita per incuria o per mancata manutenzione delle strade è altrettanto pericoloso. Di qui nasce anche l'esigenza di regolamentare tutta questa materia in un modo diverso, definendo bene quali sono le competenze dell'Assessorato all'Agricoltura e quelle dei Lavori Pubblici, far sì che questi interventi naturalmente vengano sempre effettuati in base alle richieste provenienti dai Comuni o dai Consorzi di miglioramento fondiario.

Nulla vieta che si possano anche costituire Consorzi volti al miglioramento, al potenziamento delle infrastrutture turistiche di una determinata zona suscettibile di valorizzazione turistica più che agricola. Qui ci sono delle sovrapposizioni: in certe località abbiamo queste suscettibilità diverse di valorizzazioni e ci sono delle interferenze reciproche. Sarebbe bene fare una regolamentazione che tenga conto di queste esigenze e tenere evidenti queste necessità che sono di una certa importanza.

Maquignaz (D.C.) - A mio avviso il problema è un po' quello che queste strade sono private, sono strade che sono chieste da parte di un Consorzio, invece in realtà cosa succede? Succede che su queste strade interpoderali passano poi tutti e quindi è evidente che invece di passare alcuni automezzi passano delle decine di macchine al giorno, la manutenzione si rende necessaria.

Cosa bisognerebbe fare qua? Non c'è altro da fare. Noi, come Assessorato dell'Agricoltura, non possiamo intervenire e fare delle differenziazioni tra una strada e un'altra, perché per ogni Consorzio la sua strada ha sempre importanza fondamentale, quindi noi non possiamo scendere a queste che io chiamo "discriminazioni" tra una strada e l'altra. Io penso che invece la soluzione sia quella che ha proposto il Presidente, e come vediamo già che per due strade si è verificato, quella di St. Marcel e una di Ayas, dove hanno la cessione addirittura di queste strade al Comune e il Comune provvede alla manutenzione e all'asfaltatura delle stesse; questo capita solo per le strade di particolare importanza in determinate zone turistiche. Io però penso che sia bene anche riportare la questione alla Commissione dell'Agricoltura, come ha proposto il Consigliere Lustrissy, così tutti insieme si può esaminare se c'è qualche cosa che può essere precisato. La realtà è però questa: sono strade fatte da un gruppo di agricoltori e sono strade che servono a tutti.

Fosson (U.V.) - Io non voglio prolungare la discussione su questo argomento, anche perché avevo chiesto la parola prima che avesse parlato l'Assessore Maquignaz e certe cose sono già state dette.

Effettivamente questa legge, quando è stata varata - l'ha detto anche il Consigliere Lustrissy -, aveva una finalità ben precisa: quella di dare una possibilità, di arrivare con delle strade al servizio dell'agricoltura. Ora si capisce che in certe zone si è sovrapposta anche una questione turistica, perché arrivando con delle strade in certe zone belle si sono infilati molti mezzi meccanici, molti turisti s'infilano in queste strade e in certe zone abbiamo addirittura dei reclami e delle minacce. Ad esempio a Gressoney La Trinité, una strada che era stata fatta dal Consorzio - quindi una strada privata -, a un certo momento l'hanno chiusa con una sbarra, eppure c'erano centinaia di macchine che andavano a finire nei prati, hanno rotto la sbarra; gli agricoltori avevano quindi reclamato perché gli andavano a pestare l'erba e a un certo momento i turisti si comportavano come padroni dei fondi.

Ora bisognerà pur vedere quali rimedi porre, ma il rimedio si potrà porre solo se ci sarà un coordinamento nella questione della costruzione delle strade, perché l'Assessorato dell'Agricoltura dovrà intervenire solamente per quelle strade che sono veramente al servizio dell'agricoltura, dove c'è un interesse preminente del turismo rispetto a quello dell'agricoltura. Bisognerà che siano i poteri, bisognerà che sia l'Amministrazione pubblica che lo fa attraverso l'Assessorato dei Lavori Pubblici, perché effettivamente adesso nel caso di Antagnod, lì a un certo momento si è anche fatto un certo sopruso in rapporto al Consorzio. Se il Consorzio è ben disposto di chiedere la sua proprietà della strada all'Ente pubblico, tanto meglio, ma allora non dovrebbe essere l'Assessorato all'Agricoltura che spende prima per fare una strada interpoderale che deve avere purtroppo quelle caratteristiche per tenere bassi i costi, che non può avere quelle caratteristiche che ha una strada comunale o regionale e dove c'è una possibilità turistica, allora si passi direttamente la competenza ad altri. Questo coordinamento dovrà esistere, perché altrimenti - e adesso non voglio dilungarmi di più su questo punto - ci sarà sempre un conflitto fra un Consorzio privato e quello che è l'Ente pubblico.

Effettivamente chiedere oggi a uno di questi Consorzi che faccia la manutenzione quando la strada è percorsa per conto suo da pochi mezzi e invece tutto l'inconveniente che vi è nella strada che viene percorsa da un passaggio intenso di mezzi di altri, non si può pretendere che i privati facciano questa manutenzione, è auspicabile ma non la fanno, neanche quando dovrebbero farla nel loro interesse. Qui siamo tutti d'accordo che bisognerà cercare d'insistere perché la facciano, però non si può pretendere quando questa strada esorbita da quello che è. Loro pagano le tasse su quella strada perché è ancora di loro proprietà e a un certo momento devono permettere agli altri di passare, quindi c'è una questione da coordinare. Bisognerà vedere un po' come fare, allora in caso ci sarà una diminuzione di domande all'Assessorato dell'Agricoltura, perché l'Assessorato dell'Agricoltura interverrà solo per quelle strettamente agricole e forestali, e praticamente l'Assessorato dei Lavori Pubblici provvederà a quelle strade che devono servire al pubblico e che saranno d'interesse comunale.

Montesano (P.S.U.) - Un attimo, Manganoni, prima di lei c'è Savioz, c'è Bancod e poi viene lei.

Io però ritorno a fare la stessa raccomandazione ai Signori Consiglieri, perché qui stiamo parlando di una strada poderale e stiamo parlando di... invece di fare... ricordiamoci che dobbiamo varare questo argomento. Io richiamo ancora l'attenzione del Consiglio poi si vada avanti fino a quando si vuole. Allora la parola ...(voci)... no, non è vero Lustrissy, io richiamo l'attenzione del Consiglio ad attenersi agli argomenti, si può dire di tutto e su tutta l'Amministrazione regionale, si può dire attraverso un documento di questo genere, soltanto che poi mi si viene a dire "perché non sveltiamo i lavori del Consiglio" e ci sono anche quelli che intervengono, a mio giudizio, quando ne possono fare a meno.

Savioz (P.C.I.) - Rinuncio, tenuto conto del suo appello.

Bancod (U.V.) - Io volevo solo chiedere all'Assessore Maquignaz - in parte sono d'accordo con quello che ha detto, che le strade interpoderali naturalmente sono private, sono dei consorziati, insomma -, però vorrei sapere se effettivamente si potrebbe mettere una sbarra. Fosson ha detto così, che l'hanno rotta, ma si potrebbe mettere un cartello, una sbarra "strada privata" e non lasciare passare nessuno, perché sono proprio quelli che non hanno aderito magari al Consorzio, che non hanno voluto, hanno criticato duramente, insomma tutti quanti sono i primi che passano. Però come recentemente è capitato questo (e l'Assessore Maquignaz lo sa): con l'alluvione e la frana sulla strada, abbiamo dovuto prendere la pala meccanica e dare tutto quanto, però naturalmente nessuno è intervenuto. In quei casi là bisognerebbe anche vedere insomma che la Regione esaminasse caso per caso e che fosse anche possibile intervenire, non dico... noi l'abbiamo fatto subito, insomma, abbiamo riparato tutto quanto, ma si tratta di casi certamente abbastanza importanti.

Manganoni (P.C.I.) - Presidente, le assicuro di essere breve e rinuncerò...

Montesano (P.S.U.) - Ma non fa un favore a me...

Manganoni (P.C.I.) - Al Consiglio però mi sono rivolto, a lei in seguito alla sua raccomandazione, perché io qui ero già intervenuto. Il Presidente Bionaz ha polemizzato e io mi sono preso le note promettendomi di ribadire in questa occasione. Siccome io sono contrario alle polemiche, non polemizzo col Presidente Bionaz e mi limito a citare alcuni dati, non delle polemiche.

Quello che io ho detto per l'articolo 212 vale per l'articolo 214 e qui non c'è Bordon per correggermi. Dice l'Assessore Maquignaz che qui mancano... cinque miliardi di domande, però noi sappiamo che le domande non vanno a termine, non sono documentate. Lasciamo perdere quello e prendiamo i 350 milioni di domande documentate corredate dalla costituzione dei Consorzi e dai progetti; quindi 350 milioni, qui ne mettiamo 131 e ne rimangono 200... se ci fosse Bordon mi farebbe subito il calcolo... 230, mi pare. Pertanto, non solo l'Assessore Maquignaz non potrà accogliere tutte le domande, ma più della metà delle domande già pronte quest'anno dovrà accoglierle l'anno prossimo sul bilancio dell'anno prossimo. E le domande che arriveranno l'anno prossimo come le accoglierà? Quando avrà i soldi, no?

Io non vi ripeto quindi tutta la chiacchierata che ho fatto per l'articolo 212, perché il ragionamento sull'articolo 214 è esattamente uguale a quello: voi, Giunta, negate i fondi all'Agricoltura quando sperperate e spendete inutilmente un sacco di quattrini, come vi ha dimostrato Germano citandovi delle delibere e citandovi i fatti. Ed è per questo che io non sono d'accordo sul criterio che avete voi di amministrare: perché trascurate proprio le necessità degli agricoltori e dei contadini valdostani.

Maquignaz (D.C.) - Il Consigliere Bancod chiedeva se noi possiamo noi mettere una sbarra. Io dico che non sono mica un Avvocato, quindi non è che possa rispondere con competenza in questa materia, ma secondo me una strada privata, costruita da un gruppo di consorzisti che hanno dato la servitù di passaggio sui loro terreni, possono, secondo me, metterci una sbarra con la scritta "strada privata".

A Manganoni devo dire che effettivamente la situazione è quella che io ho dimostrato prima, però avevo detto che noi abbiamo avuto ultimamente dalla legge 614 per i fondi del piano verde altri 180 milioni, quindi di questi 350 milioni più 180 che ci sono qui, più o meno per quest'anno facciamo fronte a tutte le domande che ci sono lì, più o meno ce ne sarà qualcuna in più, perché ne arrivano tutti i giorni, più o meno, e poi siamo a dicembre. Nel prossimo bilancio cercheremo di tenere conto di questo cumulo di domande, però nel limite delle esigenze di tutta la Giunta.

Bordon (D.C.) - Solo due parole anche per l'amico Manganoni, perché è ben giusto che gli si risponda, tutte le idee sono opinabili in materia. Il problema è solo questo: arrivati a un certo momento non si possono fare i ragionamenti che fai tu adesso, perché le vediamo anche noi queste necessità. Però, quando discuterò del bilancio, io risponderò per quello che concerne questa storia qui, quella che concerne la bonifica del bestiame, quella che riguarda le strade poderali che abbiamo discusso fino adesso, perché la domanda che io porrò allora all'amico Manganoni è semplicemente questa: in questi 980 milioni in più che noi abbiamo reperito, ritiene lui che si possano togliere da qualche altro Assessorato per darli lì? Primo, questo se anche lui ...(voce di Manganoni)... benissimo, però vedi non bisogna dimenticare una cosa, adesso tu ti offenderai che sei anche così, ma a un certo momento bisogna anche che abbiate pazienza. Germano ha dimostrato una cosa e l'ha dimostrata come minoranza, ha fatto benissimo, è all'opposizione, e bisogna avere pazienza. La Giunta l'ha vista in un altro modo e bisogna che voi sopportiate, perché in questo momento amministriamo noi, qui, non dovete neanche esagerare.

Come seconda battuta vorrei poi dire questo, ma è mica detto che per esempio nel bilancio del 1969, quando lo porteremo qui, che avrà una certa capienza, voi medesimi non ci diciate passateli a quell'altro Assessorato, perché come ho detto prima per me sarà la cosa più semplice di tutte. Se noi avremo 16, 17 miliardi da spendere e ben bisognerà prendere lì, voi, con i vostri lumi, ci suggerirete quello che dobbiamo fare. Però vorrei tranquillizzare Manganoni, adesso con questi 100 milioni che ha Maquignaz, certamente riesce a pagare qualche cosa per arrivare fino alla fine dell'anno coi primi di gennaio, perché 100 milioni non si liquidano mica così, come carta velina. Vorrei aggiungere questo e su questo non siamo d'accordo, ne parleremo quando poi parleremo del bilancio. Tu dici sempre che è per soddisfare tutte quelle domande... ma un momentino, guardate che qui non sono le domande che devono condizionare il bilancio, perché allora caro mio, lo sai anche tu, quando ti chiedevano di fare le strade, che avevi un miliardo e 700 milioni. La gravità della situazione del nostro bilancio che io vi illustrerò allora con le mie modeste capacità è proprio quello: a un certo momento noi qui assoggettiamo e condizioniamo il bilancio alle domande, ma io ho del denaro per soddisfare 100 domande e ce ne sono 500, bisogna avere la santa pazienza di dire: "Signori, fino qui le soddisfiamo e le altre le soddisferemo in futuro", questa è la realtà.

È inutile stare lì a fare della poesia. Naturalmente a un certo momento si dice "avevamo dell'arretrato", e io penso di sì, ma è indubbio che Maquignaz ha soddisfatto un numero tale di domande in questi due anni come non erano mai state soddisfatte prima, non per mancanza di volontà dell'Assessore, ma per mancanza di "squibus", questo è il discorso. Io protesto quindi quando mi si dice "devono essere soddisfatte tutte le domande", non è possibile, perché allora a un certo momento in tutti gli Assessorati le domande sono tali che non possono essere soddisfatte tutte insieme.

Capitolo 217. Capitolo 219. Capitolo 223.

Caveri (U.V.) - Il me semble que c'est depuis cinq ans qu'on parle de programmation, mais moi je ne parlerai même pas de programmation ou d'une vision panoramique des besoins de la Vallée et des dépenses nécessaires pour satisfaire les intérêts publics. Ici nous devons examiner et discuter des intérêts publics. Moi je ne veux pas polémiquer avec Monsieur Bordon, bien loin de là, mais moi je ne réussis pas à comprendre sa mentalité, parce qu'il parle toujours comme si ici on ne discutait d'intérêts publics, comme s'il n'y avait pas des organes d'administration, un Conseil, une Junte, il parle toujours comme s'il y avait des rapports entre des personnes privées, qu'on parle d'une manière pour faire "picca" à un autre, on supporte, l'autre ne supporte pas, il ne sait pas si nous supporterons, c'est une drôle de mentalité!

Parlons alors d'intérêts publics. Or, moi je dis qu'il ne vaut même pas la peine de parler de programmation, parce que d'autre part c'est depuis une année qu'on ne fait plus rien, donc parlons seulement d'un certain équilibre et d'une certaine harmonie qui devraient exister entre les différentes parties du bilan et aussi des variations du bilan. Si nous regardons le chapitre 223, nous voyons: "Spese per cantieri scuole e spese e contributi per rimboschimenti, per sistemazione di terreni montani, per sgombro frane e valanghe, per lavori di sistemazione torrenti e per esecuzione di paravalanghe". Il nous arrive de dire "chi più ne ha più ne metta"! Combien d'augmentation? Cinq millions? Quelle était la somme dans le bilan sauf erreurs, 100 millions? Si après nous allons voir le chapitre 501 "Spese per propaganda turistica, azioni promozionali e per partecipazione a mostre e fiere", alors là la dépense n'est pas de 100 millions comme pour ces choses très importantes que nous avons vues, mais de cent quatre-vingt millions, et l'augmentation n'est pas de cinq millions, mais de soixante-quinze millions. Il est évident qu'il n'y a pas une proportion, il n'y a pas un équilibre, il n'y a pas une mesure, il n'y a pas le sens des dimensions et des proportions. Mais, jusqu'à hier nous avons pleuré pour les inondations du Biellais, toutes les années on se met à pleurer, il y a, comme il y avait alors la Toussaint. Maintenant à la Toussaint on pleure pour les morts et puis pendant toute l'année on ne leur pense plus et voilà, et comme ça pour les inondations, chaque année on se réuni, on fait de beaux comités, on envoie des chèques, des télégrammes, on pleure tous ensemble, ils font de la peine et puis "passata la festa gabbato lo santo". Et comme ça il faut voir sur un bilan d'une Région Autonome avec tous les besoins qu'il y a en matière de reboisement, d'aménagement de terrain de montagne, pour les éboulements, pour les avalanches, pour faire les barrages des torrents, pour faire les ouvrages contre les avalanches, pour tout cela dans le bilan on met 100 millions, tandis que il y en a presque quatre-vingt pour la propagande touristique et puis, quand il s'agit de distribuer un milliard de lires pour ces choses, qui devrait être fondamental, alors il y a une augmentation de cinq millions et il y a une augmentation de soixante-quinze millions pour le attività promozionali turistiche.

Évidemment il n'y a pas une harmonie, il n'y a pas un équilibre, il n'y a même pas de bon sens, et qu'est-ce-que nous voulons parler de programmation s'il n'y a même pas de sens pratique?

Moi je me permets de dire et je termine en disant cela: je fais un appel à la Junte. Je crois qu'il faut finir de faire les choses comme ça, de prendre les décisions comme ça au petit bonheur - comme on dit - c'est l'heure de voir les choses un peu d'une façon synthétique, de voir les choses un peu du haut et de contempler les problèmes collectifs, publics de la Vallée d'Aoste, avec une vue d'ensemble qui manque aujourd'hui, une vue d'ensemble. Je fais un appel à la Junte afin qu'en Vallée d'Aoste on veuille bien faire - et c'est la Junte qui doit le faire, avec l'aide des Commissions du Conseil, des Commissions des experts, naturellement - un plan d'aménagement géologique forestier, c'est ce qui faudrait faire en toute Italie. C'est depuis des dizaines d'années qu'on dit qu'il faut faire ces choses, mais on ne les fait pas. Alors commençons en Vallée d'Aoste, nous avons partout des dangers d'éboulements, des éboulements en cours. L'autre jour le Conseiller régional Bancod il me parlait d'un éboulement très dangereux qui menace la zone de Verrayes, de Chambave, de Diémoz et de Champagne, de St. Dénis aussi. Il faudrait vraiment d'étudier un plan pour faire un catalogue de toutes ces choses-là et de toutes les œuvres nécessaires parce qu'autrement en un beau moment il y arrive un désastre, on s'étonne, on pleure, on va faire de la démagogie électorale avec ceux qui ont eu leur maison inondée. Ce n'est pas comme ça qu'on résout les problèmes, ceci c'est tout un discours que nous devons faire quand nous examinerons le bilan de prévision du 1969.

Maquignaz (D.C.) - Le osservazioni fatte dal Consigliere Caveri sembravano fondate, però forse non ha tenuto conto che noi, per tutte queste voci, abbiamo degli stanziamenti in base a delle leggi che provengono dallo Stato.

Abbiamo approvato, mi pare nei primi di gennaio o febbraio del 1968, quel programma di lavoro per un miliardo e 40 milioni in base alla legge n. 632 e abbiamo avuto in base alla legge n. 614 sulle aree depresse anche ultimamente 140 milioni. Sul bilancio c'erano 100 milioni, quindi io non ho richiesto più di cinque milioni, perché effettivamente in quel settore avevamo abbastanza fondi. Le direi di più: nel programma che abbiamo approvato qui in Consiglio era prevista anche la sistemazione della frana di Chambave, di Grenella. Ora abbiamo affidato lo studio a un geologo, perché non sapevamo da quale parte incominciare per il progetto, senza avere un po' di idee ben chiare su quello che è questo movimento franoso. Il geologo ha ultimato i suoi studi e ha già consegnato la relazione; non abbiamo ancora provveduto a dare l'incarico al progettista perché solo a giorni è stata consegnata la relazione. Quindi qui non è che ci sia una mancanza di fondi, perché effettivamente abbiamo 520 milioni per il 1968 solo su quel programma di un miliardo e 40 milioni approvato ed è già quasi tutto con fase di progettazione; alcuni lavori sono già appaltati, mentre invece sugli altri capitoli effettivamente avevo denunciato una certa carenza di fondi, ma qui ci sono.

Bancod (U.V.) - Il y a quelque chose de vrai dans ce qu'a dit l'Assesseur, mais je me permets de lui dire que la partie la plus importante de ce que je disais n'est pas la somme qui peut être allouée ou pas allouée dans le bilan ou bien sur les lois de l'État, ce n'est pas là le problème. C'est qu'il faut en finir avec la mentalité de plan, parce que nous avons été nous aussi en Junte pendant longtemps et nous avons vu quel inconvénient se vérifiait parce qu'il y a des constantes dans les administrations... ce n'est pas que vous vous trompiez tous et que nous nous étions des êtres infaillibles et tout ce que nous faisions était superlatif. Dans l'Administration, à travers les différentes Juntes, nous voyons qu'il y a des constantes, c'est-à-dire il y a un peu trop la mentalité sectorielle, alors qu'est-ce qu'il arrive? À un certain moment le Ministère de l'Agriculture en relation del piano verde a d'autres lois d'application générale, le Ministère communique qu'on a alloué les fonds et alors les fonctionnaires des différents Assessorats, les différents Assesseurs et la Junte disent: "Ah, tient, il y a 400 millions à dépenser, comment les dépensons-nous?". Et alors comme ça, au petit bonheur, on tire en bal "Il y a des éboulements ici, il y en a là, facciamo il paravalanghe lì...".

Je vois que Monsieur Maquignaz s'inquiète un peu de ce que je dis, mais moi je ne m'adresse pas à lui, je ne fais pas une critique personnelle, je dis les choses, disons en principe général. Et alors il me semble que c'est nécessaire d'insister. Nous présenterons peut-être une motion dans ce sens et ce ne sera pas important pour nous s'il y aura d'autres Conseillers, d'autres Partis qui présenteront une motion pour un plan d'aménagement géologique et forestier, pourvu qu'on discute du problème ça va très bien. Entre parenthèses, j'ai vu qu'il y a un peu cette mentalité maintenant: quand les Conseillers d'un Parti sont là pour présenter une motion ou un projet de loi, il y a une espèce de concurrence, et parfois même sur un peu de démagogie, parce qu'on ne veut pas démontrer d'être moins fin que l'autre et tout ça. Ce qui est essentiel c'est que la Junte - non seulement la Junte, mais aussi le Conseil - pense à un plan d'aménagement géologique et forestier, cela est nécessaire et il est nécessaire que l'Assessorat à l'Agriculture n'ait pas la main trop coulante dans le fait d'autoriser des coupes forestières. Il faut penser de faire de reboisement pour des sommes importantes, parce que nous avons vu qu'est-ce qu'il est arrivé dans le Biellais: le Biellais était un pays très déboisé et puis les conséquences nous les avons vues. Je ne dis pas que ce qui s'est passé dans le Biellais est seulement la conséquence du déboisement, mais il faut sauvegarder nos forêts et ne pas permettre les coupes comme celle de l'ermitage de St. Grat, qui malheureusement ont été permises. Il faut penser de sauvegarder nos forêts et de faire de reboisements, et alors pour tout cela il faut penser de faire un plan.

Il y a plusieurs années, nous avions chargé l'Inspecteur Doveri de faire un plan de reboisement forestier massif en Vallée d'Aoste et nous avions dit de faire le total des sommes nécessaires à dépenser en Vallée d'Aoste pour ces choses. Mais en bref, évidemment quand on parle de planifier, il faut établir une priorité entre les choses qui sont plus que nécessaires et les choses qui le sont moins. Je pense que si nous dépensons 20 millions de plus pour reboiser une partie de la Vallée d'Aoste c'est plus important que de dépenser 20 millions pour les films de Monsieur Balestri.

Tonino (P.S.I.U.P.) - Io penso che abbiamo già abbastanza caricato di responsabilità l'Assessore all'Agricoltura oggi.

Io vorrei invece suggerire alla Giunta regionale di studiare il modo di poter ispezionare tutti gli inconvenienti che ci sono nella nostra Valle in fatto di pericoli o di previsione di pericoli che potrebbero verificarsi, e ispezionare un disegno generale, tutti i torrenti esistenti in Valle, un'ispezione specifica sul rimboschimento, sui pericoli di frane, sulle arginature di tutti i torrenti tipo il torrente di Donnaz, credo che l'Assessore Maquignaz lo conosca. Insomma, fare un piano di lavoro generale di prevenzione dovunque ci sia un pericolo potenziale. Penso che si potrebbe porre allo studio un disegno di provvedimento globale per l'intera Valle d'Aosta se vogliamo evitare le cose che sono avvenute in diversi altri posti e che si sarebbero potute già evitare.

Lustrissy (D.C.) - Brevemente, per la buona pace del Consigliere Caveri e del Consigliere Tonino, premetto che ho già richiesto all'Assessore all'Agricoltura di fornire tutti questi elementi alla Commissione consiliare all'Agricoltura, perché intendiamo esaminare questa situazione, questi problemi connessi proprio al piano di sistemazione idrogeologica del...

Capitolo 231. Capitolo 270. Capitolo 271. Capitolo 283.

Bordon (D.C.) - Per cortesia, qui al 283 bisogna aggiungere "spese e contributi", anche perché adesso... però c'è qualche cosa che non fila, nei contributi... "concorso in spese per mutui, sussidi e interventi per iniziative e manifestazioni economiche per lo sviluppo delle attività economiche", dunque: "Spese e contributi, concorso in spese per mutui, sussidi e interventi per iniziative e manifestazioni economiche", va bene così.

Capitolo 285. Capitolo 286. Capitolo 288. Capitolo 309. Capitolo 314. Capitolo 323.

Caveri (U.V.) - Questo che mi preparo a dire sul capitolo 323, lo vorrei dire ponendo però delle domande all'Assessore Balestri, che non vedo al suo posto, e quindi io pregherei di chiamare di nuovo questo capitolo quando sarà presente l'Assessore... Come? Ah è lei, bene, allora faccio una piccola conversazione con lei, se permette.

Si tratta di questo... ecco, vede che l'Assessore Balestri, che abbiamo fatto uscire dalla porta, entra dalla finestra... in senso logico. Assessore, è bello quando diceva, parlando dei piani regolatori comunali, di una legge regionale e parlava di redistribuzione di incarichi per questi piani regolatori comunali... non vedo come attraverso una legge regionale si possa fare una redistribuzione, come si possa fare questa inquadratura del cerchio, io non lo so veramente.

L'Assessore Balestri parla di redistribuire incarichi per i piani regolatori comunali, ma non so come pensa di farlo, perché una volta che i Consigli comunali hanno affidato gli incarichi che la Giunta regionale ha approvato, questi incarichi dati con delibere comunali non vedo come si possa capovolgere se il Presidente della Giunta... ma il Presidente della Giunta è molto più prudente di questo e quindi non fa dichiarazioni del genere, ma non vedo come l'Assessore Balestri possa mandare a chiamare un Sindaco e dirgli: "Hai nominato il tale Architetto, il tale Ingegnere, tu devi nominarne un altro...", mi pare che siamo un po' nel mondo della luna quando si parla in questo modo.

Ma io dico, visto che si parla di distribuire questi incarichi, non sarebbe neanche male di distribuire anche un po' gli incarichi dell'Assessorato ai Lavori Pubblici, perché qui il capitolo 323 dice: "Spese per studi, progettazione e per compensi a tecnici estranei all'Amministrazione per perizie, direzione e contabilizzazione di lavori a carico della Regione" per un totale di lire 50 milioni. Noi, in più... mi pare che ci sono 100 milioni in bilancio. Ora abbiamo visto, almeno nell'ultimo elenco dei professionisti incaricati di fare questi progetti, che questi professionisti appartengono - tutti salvo uno, dal primo all'ultimo salvo uno - a un certo Partito che fa parte dell'attuale coalizione, e non è la Democrazia Cristiana, bisogna dirlo. Io non dico che Partito è, perché non voglio fare degli attacchi, né personali, né contro una determinata fazione, ma se voi vi prendete la pena di guardare quell'elenco - e noi l'abbiamo guardato quell'elenco - c'è il Geometra tale, il Geometra tal altro, l'Ingegnere tale, l'Ingegnere tal altro, salvo uno che non si sa più bene dove sia collocato. Codificatamente forse è lì per fare il salto della quaglia o forse l'ha già fatto, e allora è per quello che rientra a fare parte dei progettisti di quel determinato Partito, perché forse quello si sente già di quel Partito e ne ha già abbandonato un altro, ma insomma salvo quell'uno, tutti appartengono a quel determinato Partito.

Io pregherei allora l'Assessore Colombo di pensare un po' a fare le redistribuzioni, non dico redistribuzione, perché una volta che gli incarichi sono distribuiti non si possono più redistribuire, però insomma io pregherei che non si facciano queste discriminazioni politiche affidando degli incarichi professionali. Noi pensiamo che i tecnici di qualunque Partito essi siano... noi chiediamo che i tecnici di un determinato Partito non abbiano inventato la pietra filosofale e per questo siano degni di ricevere degli incarichi dall'Amministrazione regionale.

Colombo (P.S.U.) - Non penso che quanto è stato detto dal Consigliere Caveri risulti effettivamente quello che è stato poi fatto. Noi, per quanto concerne gli incarichi di progettazione, naturalmente ci limitiamo soltanto alle progettazioni di strade a carattere regionale, e di opere a carattere regionale che costruiamo direttamente come Assessorato.

Ora, sui nostri incarichi, intanto c'è da dire che sono limitati, mi pare siano cinque o sei, non vorrei dimenticarne qualcuno, perché così a voce mi risulta che si tratti di due paravalanghe per la strada di Cogne dove l'incarico è stato dato all'Ingegner Luboz e uno all'Ingegner Chamois. Abbiamo degli altri incarichi che riguardano la progettazione di un ponte a Hône che è stato dato all'Ingegner Chasseur. Abbiamo l'allargamento della strada di Hône e Champorcher e l'incarico è stato dato all'Ingegner Devoti e potrei proseguire appunto così, facendo uno sforzo di memoria per ricordare un po'. Queste sono le cose che naturalmente abbiamo fatto come Assessorato.

In questo capitolo, però, quello che pesa maggiormente è l'incarico della progettazione dell'Ospedale Geriatrico, dove noi quest'anno abbiamo già avuto un ammontare di spesa di 27 milioni. Ora lei sa benissimo che l'incarico per la progettazione di questo Ospedale è il risultato di un concorso che è stato fatto dall'Amministrazione regionale e che è stato vinto da un Architetto di Firenze, quindi non è che noi potevamo notoriamente scegliere tra i nostri. Comunque io le posso dire questo: che anche in queste cose non abbiamo fatto un problema di Partito, abbiamo dato qualche incarico a qualche Geometra - io qui non ve lo nascondo -, ma abbiamo anche noi dei Geometri iscritti al Partito, però non è stata certamente questa l'indicazione che ci ha indotto nella distribuzione di questi incarichi.

Se lei ritiene, io le posso dare l'elenco completo degli incarichi che sono stati affidati e lei vedrà che li abbiamo distribuiti proprio in relazione naturalmente ai professionisti che operano qui in Valle d'Aosta, tenendo conto anche di alcuni esperti. Qui - lo devo dire molto francamente, e questo non vale soltanto per professionisti di un certo Partito o di un altro, ma vale per tutti - abbiamo le esigenze purtroppo di avere queste progettazioni un po' velocemente, perché la più parte di queste sono finanziate da parte dello Stato e purtroppo in questo campo devo dire che i professionisti lasciano molto a desiderare. Qualche volta siamo obbligati a ricorrere ai professionisti che naturalmente ci danno maggiore fiducia, soprattutto per la tempestività con la quale ci consegnano i progetti.

Caveri (U.V.) - Lei parla di "sforzi di memoria", ma io, per conto mio, non ho dovuto fare nessuno sforzo di memoria, poiché quando abbiamo discusso di questi problemi davanti alla Commissione Affari Generali abbiamo chiesto di avere un documento dal quale risultassero a quali professionisti fossero stati dati gli incarichi e ci è stato dato in lettura. Forse qualcuno di noi ha perfino il testo in tasca, comunque abbiamo letto un testo, un elenco. Io non devo fare nessuno sforzo di memoria, tutti quei nomi li ricordo e le giuro che i professionisti di quell'elenco... io non dico che l'elenco sia completo, ma guarda, guarda... combinazione include soltanto professionisti di un determinato Partito!

Ora io non avrei il cattivo gusto di nominare questi Geometri e questi ingegneri, li conosciamo tutti, non ho quel cattivo gusto di fare i nomi di questi professionisti, ma guardi, facciamo una cosa, andremo insieme io e lei in un certo ufficio qui della Valle, ci faremo dare uno di quei fogli di carta che si usano in quel tale Assessorato e lei vedrà che tutti, dal primo all'ultimo, sono iscritti a quel determinato Partito. Lei dice: "Io le farò avere un elenco completo" e io la ringrazio di mandarmi l'elenco completo, ma se lei non ce l'ha mi permetterò di mandarle l'Albo dei Geometri e l'Albo degli Ingegneri, in modo che lei potrà dare gli incarichi e vedrà che non ci sono soltanto i professionisti iscritti al Partito Socialista Italiano. Ci sono altri professionisti che o non sono iscritti a nessun Partito o sono iscritti in altri Partiti, e che non sono inferiori ai professionisti iscritti al Partito Socialista Italiano.

Io non so se lei voglia negare... l'Avvocato... qualcuno dice che è il migliore, io non credo che sia il migliore l'Avvocato... Io ho visto con questi miei occhi, con questi miei occhi io ho visto qualche giorno fa, ho visto quel tale elenco che gli danno un nome tecnico qui nell'Amministrazione, non so come lo chiamano... ecco, l'elenco è qua, io non leggo i nomi, no, non leggo i nomi, ma leggo le cifre: 500 mila, 628 mila, 324 mila, 2 milioni e 117 mila, 500 mila, 726 mila, 1 milione, che è poi sempre quello che riceve quattro o cinque volte un milione, 250 mila, 3 milioni, 3 milioni e 205 mila, 250 milioni, 5 milioni e 250 mila, un milione... sono tutti della stessa parrocchia!

Io dico questo: non è ammissibile. Adesso scusate, con questo non voglio mica farne un attacco personale, un attacco di quel genere, ma dico: cerchiamo di evitare queste cose. Prima noi abbiamo criticato tutti insieme i Democristiani perché dicevamo che i Democristiani facevano queste cose, ma allora predichiamo bene e poi tante volte... male!

Colombo (P.S.U.) - Io devo dare naturalmente una risposta, un chiarimento alle osservazioni che fa il Consigliere Caveri. Lei parla naturalmente di parcelle pagate. Ora, è pacifico che queste parcelle vengano pagate a chi presenta i relativi progetti per i quali hanno avuto un incarico. Io le posso assicurare che tutta questa gente, se lei va a vedere... guardi che io voglio andare indietro almeno di tre anni... io le posso assicurare che gli incarichi di progettazione ai professionisti sono stati dati nella misura di uno per ogni professionista, non c'è un professionista che abbia due incarichi. E l'abbiamo fatto naturalmente sulla scorta dell'elenco che io dispongo per una certa rotazione, per evitare proprio quello che lei sta dicendo. Quindi io mi permetterò, Onorevole Caveri, di darle l'elenco completo degli incarichi ancora in attesa di tutti i professionisti dal quale lei potrà vedere chiaramente che non c'è della gente favorita, perché, come le dico, c'è un incarico per ogni professionista, e a rotazione. Purtroppo non li abbiamo potuti dare a tutti perché il numero degli incarichi finora non mi ha consentito di fare la rotazione di tutti i professionisti.

Comunque le mando l'elenco completo, Onorevole Caveri.

(Discussione generale)

Capitolo 324. Capitolo 327.

Manganoni (P.C.I.) - Il 327 riguarda i terremotati? Allora vorrei solo chiedere un chiarimento: mi pare che è stato detto in un precedente Consiglio che ai terremotati, in particolare della Valle del Lys, che hanno avuto quasi tutti i tetti danneggiati, la Regione versava un quid del danno valutato dai suoi tecnici, come acconto, anche prima dell'inizio dei lavori, e il resto a lavori eseguiti. Questo è avvenuto per tutti? Perché mi risulterebbero dei casi proprio nella Valle di Gressoney... va bene, io mi riferisco ai tetti. In alcuni casi, alcuni privati hanno percepito già una percentuale di contributi anche se non sono ancora ultimati, se non hanno riparato il tetto, mentre altri invece non hanno ricevuto ancora niente.

Ora io vorrei... questo è vero, un mese fa questo corrispondeva al vero, pertanto inviterei l'Assessore ad esaminare in modo che si evitino queste sperequazioni, perché poi si dice "ecco, perché a me sì, a lui no", i soliti commenti.

Savioz (P.C.I.) - Posso chiedere a Colombo se sa dirmi a quanto ammontano i danni di questo terremoto? Nient'altro.

Colombo (P.S.U.) - Come dai calcoli fatti dal Genio Civile e dal nostro Assessorato, per i danni derivanti dal terremoto ci aggiriamo a un miliardo e 40 milioni.

Per quanto concerne invece il problema sollevato dal Consigliere Manganoni, io devo invece dire che noi abbiamo già concesso contributi a 445 richiedenti che sono stati danneggiati per quanto concerne i tetti. L'importo dei contributi concessi sono di 53 milioni, quelli pagati sono di 30 milioni 576 mila.

Cosa facciamo in base a quelle che sono state le decisioni assunte dal Consiglio? Noi diamo immediatamente, a sopralluogo effettuato da parte di un nostro tecnico, il 50% dell'importo della revisione e del cambiamento delle tegole, l'altro 50% lo diamo a lavori eseguiti.

Ora, può anche darsi - perché paghiamo sulla scorta di domande fatte dai singoli danneggiati dietro sopralluogo da parte dei nostri tecnici di Assessorato - che qualche danneggiato abbia fatto la domanda e sia ancora adesso in corso di approvazione e quindi di pagamento del 50%. Io ritengo che si tratti solo, diciamo così, di un piccolo periodo di tempo per l'esplicazione del sopralluogo, per portare il problema in Giunta e per il pagamento da parte dell'Assessorato alle Finanze della relativa emissione del relativo mandato. Il problema a me risulta quindi che cammini abbastanza bene, non ci sono osservazioni da parte della popolazione danneggiata e nel corso di questo mese riteniamo di ultimare anche questo...

Caveri (U.V.) - Mi risulta, Assessore Colombo, che nel Comune di Lillianes c'è molto malcontento per come procedono queste distribuzioni, quei pagamenti di danni in relazione al terremoto. Mi hanno parlato soprattutto di grandi ritardi e anche di non perfetta obiettività. Anche lì si parla dei figli della checca e quelli che non sono i figli della checca... comunque lasciamo stare i figli della checca, si parla di grandi ritardi nel risarcimento dei danni al Comune di Lillianes, e io mi permetto di segnalarglielo.

Colombo (P.S.U.) - Guardi, può anche darsi che qualche ritardo avvenga, perché tra l'approvazione da parte della Giunta dei relativi contributi e l'emissione del mandato che viene trasmesso a me e pure al Comune, possa intercorrere anche qualche giorno di ritardo. Facciamo tutto quello che è possibile proprio per sveltire queste pratiche, tanto è vero che abbiamo emesso direttamente noi, come Amministrazione regionale, i mandati per evitare tutto l'iter burocratico che di solito c'è in tutte queste questioni.

Caveri (U.V.) - Ad ogni modo non è una tragedia. Io la pregherei di dare un'occhiata alle pratiche del Comune di Lillianes relative a questa faccenda, di quel terremoto, e di vedere di sollecitare, se è il caso, se le lamentele sono fondate, perché tante volte ci sono lamentele anche se non c'è fondamento. Insomma, io la pregherei di dare l'occhio del padrone, l'occhio dell'Assessore. Ingrassa il cavallo, ingrassa il terremotato.

Colombo (P.S.U.) - A me risulta che un 80% degli aventi diritto abbiano già ricevuto i contributi, un 80%. Certo che anche queste pratiche, purtroppo, delle volte, tra il sopralluogo e l'approvazione in Giunta possono avere anche quel mese di ritardo. Ad ogni modo può darsi che dando un'occhiata alle pratiche questo valga a sollecitare.

Tonino (P.S.I.U.P.) - Io la settimana scorsa sono entrato in un locale pubblico di Fontainemore e con mia stupefazione ho visto che la sala adibita a bar è tutta puntellata con dei grossi travi. Ho chiesto al proprietario se la Regione era intervenuta per sanare questa situazione e lui m'ha detto: "Io non ne so niente, sto sempre aspettando che la Regione intervenga". Di questo me ne può dare atto il Segretario del Consiglio, il Signor Manganone, l'ha detto anche lui, insomma, e io sono andato a vedere per sincerarmi se era vero.

Capitolo 347. Capitolo 348. Capitolo 349. Capitolo 358. Capitolo 364. Capitolo 368. Capitolo 371.

Dolchi (P.C.I.) - Si propone di aumentare di 23 milioni questo capitolo che era inizialmente di 292 milioni e arriverebbe a un totale di 315 milioni. Penso si tratti di aumenti nel numero degli insegnanti più che degli aumenti delle entità degli stipendi.

Io non ho nulla da eccepire, tuttavia non può essere taciuto che alcuni elementi di tale personale direttivo d'insegnanti a cui si riferisce il capitolo 371 hanno assunto, mi risulta, in questi ultimi tempi certe posizioni o atteggiamenti autoritari, certe pressioni a volte arbitrarie, a volte punitive e di linguaggio ricattatorio che non denotano né senso di responsabilità, né inserimento in quel clima di democrazia che dovrebbe albergare nella nostra Regione Autonoma.

Tali atteggiamenti non servono certo a contribuire a un discorso costruttivo sui problemi reali esistenti e che la stessa Commissione per la Pubblica Istruzione, opportunamente convocata in proposito dall'Assessore Dujany, aveva riconosciuto meritevoli di attenzione. Non mi dilungo, confidando nella sensibilità dell'Assessore e in un controllo che egli vorrà svolgere affinché nella prosecuzione del dibattito e delle agitazioni studentesche, quella serietà, maturità e responsabilità che si auspicano da parte del movimento studentesco abbiano anche e soprattutto a manifestarsi da parte di tutti i Presidi e di tutti gli insegnanti.

Dujany (D.C.) - Dunque, l'aumento del capitolo 371 è dovuto ad un aumento dell'indennità integrativa speciale in seguito ad una legge nazionale, con decorrenza 1° gennaio 1968 e della concessione dell'assegno integrativo mensile con decorrenza 1° marzo 1968 e del relativo aumento dei contributi I.N.P.S.

Per quanto riguarda invece l'altra osservazione fatta dal Consigliere Dolchi, mi pare che non si possa dire e non si possano accusare i Capi d'Istituto di una certa insensibilità su questo problema. I Capi d'Istituto, dinnanzi alla richiesta avanzata a loro e a noi da parte degli studenti medi superiori di Aosta, hanno esaminato le loro richieste ed in modo particolare la richiesta rivendicativa di fondo che era quella del riconoscimento del diritto dell'Assemblea Generale del Movimento studentesco in locali scolastici.

I vari Presidi immediatamente hanno preso contatto e hanno riunito il Collegio dei Professori e in quella sede i vari Istituti si sono espressi in forma diversa, però nella sostanza in un modo uguale.

L'Istituto Manzetti dice che il Collegio dei Professori, pur ammettendo di non aver competenza in materia di riconoscimento dell'Assemblea Generale del Movimento Studentesco, si dichiara favorevole a che le Autorità competenti prendano in considerazione tale richiesta, a condizione che siano concordate le precise garanzie circa le modalità di strutturazione, di funzionamento e di competenza dell'Assemblea.

Il Collegio dei Professori del Liceo dice che si dichiara favorevole a che venga a disposizione del Movimento da parte delle Autorità un locale adatto dove possano avvenire tali riunioni, a condizione che sia garantita l'incolumità dei partecipanti.

L'Istituto Magistrale dice che auspica che il Movimento Studentesco, che chiede di essere riconosciuto, si organizzi con chiare, precise strutture e competenze e che in esso siano rappresentati tutti gli Istituti in condizione di parità.

Mi pare quindi che per quanto riguarda il primo punto - che era il punto essenziale e richiesto dagli studenti - i singoli Consigli Scolastici si siano espressi in un modo favorevole, pur riconoscendo che la competenza non era loro.

Dopo aver ricevuto questo memoriale da parte degli studenti il 21 novembre, il 22 veniva riunita la Commissione consiliare a cui prospettavo questo problema e dalla quale ho avuto gli opportuni suggerimenti, per cui per il giorno 23, sabato, veniva convocata la Commissione degli studenti medi, i quali si dichiaravano non autorizzati in quella sede ad avanzare proposte concrete in quanto dovevano ancora discutere in sede della loro Assemblea. Per cui la riunione d'incontro con gli studenti veniva rinviata a lunedì sera, giorno precedente alla scadenza della loro richiesta primitiva. In quella sede si concludeva in questo modo: premesso un rapido riepilogo sull'andamento della riunione della Commissione consiliare avvenuta il 22 scorso, della successiva riunione con i rappresentanti del Movimento Studentesco avvenuta sabato 23, nella quale, dopo che il Comitato si era dichiarato non autorizzato ad iniziare la discussione a nome della Assemblea, l'Assessore si era dichiarato disposto a riprendere contatti con i rappresentanti del Movimento non appena si fosse tenuta la loro riunione prevista per il 25 scorso. Dichiarato il proprio accordo per il riconoscimento di fatto dell'Assemblea a condizione che si fissino fin d'ora i seguenti punti: località di riunione, che rimaneva concordata nella palestra C.O.N.I. subordinatamente alla sua disponibilità e alla preventiva autorizzazione dell'Organo competente, rimaneva da stabilire la periodicità della riunione e rimaneva stabilito invece che l'orario delle stesse riunioni avrebbero dovuto avere luogo nel pomeriggio del sabato. Gli studenti si prendevano loro stessi la responsabilità di quelle riunioni in quanto erano loro responsabili di tale iniziativa. Questo è quanto è stato concordato con la Delegazione degli Studenti lunedì sera, successivamente hanno avuto la loro riunione di Assemblea e mi pare abbiano portato queste conclusioni in sede della loro Assemblea.

Su questo problema degli studenti, che mi pare sia il problema più importante e che nessuno di noi deve sottovalutare, perché è tutto il mondo della scuola che anche da noi si pone dei problemi, che anche da noi desidera prendere una certa consistenza e portare avanti alcune loro rivendicazioni, mi pare logico che il Consiglio s'interessi.

Noi gradiremmo che queste Assemblee di studenti possano creare nel loro interno gli Organi necessari affinché possano dare a queste loro rivendicazioni un certo contenuto concreto, una certa realizzazione delle loro manifestazioni di disagio, che esiste e che sentono esistere nell'ambiente che frequentano.

Mi pare anche doveroso affermare che è giusto che gli studenti si interessino della vita politica, della vita sociale, della vita pubblica, della società nella quale vivono, così come mi pare doveroso richiamare loro stessi, che devono fare tutto questo con senso del dovere, con senso di responsabilità, perché noi abbiamo il desiderio che questi ragazzi migliorino la loro preparazione sul piano dell'interesse collettivo, ma soprattutto che si rendano conto di dover fare tutto questo con un certo senso di disciplina e soprattutto di responsabilità.

Montesano (P.S.U.) - Io a questo punto - scusi, Ragioniere Dolchi - devo ricordare che questo argomento l'avevo escluso dalla discussione, quindi chiedo scusa al Consigliere Ramera, perché ho evitato che questo argomento venisse discusso, data l'importanza, ma si è infilato nella discussione e nelle pieghe di questo elaborato. Pertanto, se il Consigliere Ramera intende prendere la parola su questo, io sono pronto a concedergliela, però pregherei di non entrare nel merito, perché è un argomento molto seccante, molto importante e ha bisogno di una discussione a parte.

Dolchi (P.C.I.) - Solo due parole di numero; sono d'accordo sull'importanza dell'argomento che dovrà, secondo me, quanto prima essere affrontato ampiamente dal Consiglio.

Approvo e non ho nulla da aggiungere a quanto ha detto l'Assessore Dujany. Voglio solo ribadire che da parte di alcuni insegnanti vi sono stati degli atteggiamenti che ho precisato prima, e i cui particolari, se mai l'Assessore lo ritiene, documenterò a lui direttamente. Perciò sono d'accordo con l'Assessore quando parla di senso di responsabilità, di maturità e di serietà che devono avere i responsabili del Movimento studentesco nel portare avanti le loro rivendicazioni, ma anche altrettanto giusto che ci preoccupiamo del senso di responsabilità che abbiano tutti, perché io ho parlato di alcuni che non l'avevano, quindi che l'abbiano tutti, anche gli insegnanti.

Ramera (D.C.) - L'argomento che io avevo proposto attraverso la porta è rientrato dalla finestra, e ringrazio l'Assessore Dujany per la sua ampia relazione al riguardo.

È chiaro che il Consiglio regionale non può essere estraneo ad una contestazione che avviene in tutta Italia, direi che Aosta è andata più in là delle contestazioni avvenute in tutta Italia. Ringrazio per quanto ha fatto e desidero pregarlo che metta poi al corrente la Commissione apposita su quanto è stato svolto, in maniera che in quella sede più ristretta si possa discutere anche del problema e delle soluzioni.

Dujany (D.C.) - Io sono d'accordo di convocare la Commissione, però vorrei ancora precisare al Consigliere Dolchi che dai verbali che ho mi risulta che il Collegio dei Professori ha votato naturalmente all'unanimità in merito all'accoglimento di quello che era possibile accogliere nelle istanze degli studenti.

Capitolo 372. Capitolo 375. Capitolo 394. Capitolo 396. Capitolo 399. Capitolo 404. Capitolo 406. Capitolo 408.

Bordon (D.C.) - È 6 anziché 60, c'è stata una variazione.

Capitolo 411. Capitolo 412. Capitolo 413.

Bordon (D.C.) - Sul capitolo 413 ci sono due milioni di cui abbiamo parlato prima, quindi il capitolo 413 va via tutto.

Capitolo 421. Capitolo 424. Capitolo 425. Capitolo 428. Capitolo 429. Capitolo 434. Capitolo 441. Capitolo 450. Capitolo 459. Capitolo 468. Capitolo 473. Capitolo 481. Capitolo 485. Capitolo 486. Capitolo 487. Capitolo 491. Capitolo 498. Capitolo 501.

Caveri (U.V.) - Sul capitolo 501 ho già parlato prima volendo fare un paragone con altri capitoli, altre spese, ma qui vedo: "Spese per propaganda turistica, azioni promozionali e per partecipazioni a mostre e fiere". Qui, salvo errori in bilancio, c'è la somma di 180 milioni e mi sembra che qui si proponga di aumentare di altri 75 milioni. Io vorrei sapere se in queste spese sono comprese le spese per i film, per i documentari turistici. Visto che l'Assessore mi risponde di sì, allora gli faccio un'altra domanda: vorrei sapere sui 180 milioni qual era la spesa per i film? E sui 75 milioni di aumento che si vogliono apportare qual è la parte riservata ai documentari? E poi vorrei sapere quanti sono stati finora i film pubblicitari di quest'anno, del 1968, e quali sono le Società cinematografiche grandi o piccole alle quali si sono ordinati questi film.

Balestri (P.S.U.) - Sono esattamente 48 milioni e 300, i documentari sono sei e la Società è la Transworld film ...(voci)...

Caveri (U.V.) - Allora sono su 180 milioni: 48 milioni di spesa per sei documentari, sei per otto quarantotto, quindi ogni documentario è costato 8 milioni. Mi sembra una cifra abbastanza elevata.

Poi vorrei sapere su quei 75 milioni se si pensa di dare ancora una fetta, perché 48 milioni su 180 milioni è un terzo, un buon terzo di questi 180 milioni vanno per fare questi film, questi documentari e poi c'è un'altra stranezza... Intanto il prezzo sembra elevato, intanto si vorrebbe sapere qual è la lunghezza di questi film anche per poter controllare un po' questi prezzi, perché dipende da questo il prezzo di un film dei tempi che furono, doveva costare parecchio perché è un film interminabile, invece un film corto costa meno. Dicevo, c'è poi un'altra stranezza: questi 48 milioni si sono dati a una sola Società. Ora sembra quasi, anche qui, che in materia di redistribuzione non ci siamo, mi pare che è stata un po' troppo favorita questa Società Transworld (credo che si pronunci in questo modo). Comunque se è sbagliata la pronuncia, il Signor Ramera, che è della televisione, è pregato di correggermi. Io protesto per queste cose, perché mi sembrano abbastanza scandalosette e non conformi a un principio di correttezza amministrativa, poiché ci sono altre Società. Perché proprio tutto a questa Società? La bellezza di 48 milioni... io penso che in questo aumento di 75 milioni ci sarà un'altra fetta per questa Società Transworld, e allora non ci siamo. Chiederei dei chiarimenti per quanto riguarda i prezzi: quanto costano normalmente i documentari?

Balestri (P.S.U.) - Siccome lei mi ha fatto diverse domande, se me ne dimentico qualcuna poi lei... guardi, i prezzi non sono cari, perché non è il documentario, è un documentario girato in trentacinque ridotto a sedici, dieci copie per ogni lingua, quattro traduzioni - italiano, francese, tedesco e inglese - e giustamente lei l'osservazione la trova anche in quello che ha accennato lei. Dice della lunghezza... dovevano essere trecento metri, la maggior parte li ha superati, quindi ce n'è di quelli - ora non le so dire con esattezza - di quaranta metri, ce n'è di cinquanta, altri di trecentoventi. Ecco perché è stato acquistato tutto da una Società: perché ci fu una discussione in Giunta quando si trattò di vedere tale argomento, essendo l'Assessorato sprovvisto di questo, e praticamente la delibera di Giunta è stata presa a visione di questi documentari, quindi si è deciso solo quando abbiamo constatato l'efficacia di questi documentari, quando rispondevano a un certo valore artistico, anche dal lato propagandistico. Pertanto sono stati acquistati una volta che sono stati revisionati e presi, accettati. Ecco perché praticamente si è trattato con una sola Società.

Montesano (P.S.U.) - Scusi, io a questo proposito vorrei fare una proposta. Questi film probabilmente i Signori Consiglieri non li hanno visti... ecco, neanch'io, ed è molto difficile trovarsi e avere l'occasione per vederli. Vorrei domandare all'Assessore al Turismo se non fosse possibile... diciamo di organizzare una serata per vedere proprio questi film che - mi hanno detto - sono abbastanza interessanti. Il Segretario Manganone m'ha detto che ne ha visto uno e che era molto bello. Se il Consiglio è d'accordo, possiamo vedere di organizzare una serata. È d'accordo il Consiglio per questa mia proposta? Va bene, ma lasciamo parlare prima... lei vuol continuare il suo intervento oppure farne un altro?

Caveri (U.V.) - Così esaurisco le mie batterie e rimango senza argomento. Dunque, vorrei sapere quali sono i titoli di questi film e dove si trovano, e poi il Presidente del Consiglio mi ha portato via un'idea. Stavo appunto per chiedere che questi documentari fossero dati in visione anche a noi Consiglieri, perché il miglior sistema per controllare questa spesa è poi di vedere i documentari, di vedere cosa valgono, che lunghezza hanno, qual è la durata, eccetera.

E poi, in cauda venenum, vorrei sapere - perché poi i voti finali si danno sempre in fondo naturalmente - se è vero... comunque quando saranno dati in visione potremo controllarlo, salvo che poi quei film invece non ci vengano dati in visione, quei particolari film. È vero che ci sono dei documentari che comprendono elementi di propaganda elettorale con intervento sullo schermo dell'Amministratore X o Y che dice: "Io ho fatto questo, ho fatto quello, ho fatto quell'altro". Sarebbe interessante sapere anche questo, perché mi hanno raccontato questo: un momento fa, parlando della contestazione globale degli studenti, pare che a un certo momento si siano dati in visione agli studenti di Aosta che erano andati a sciare a Courmayeur (i famosi corsi di sci). Li hanno portati in una cava e lì hanno avuto il piacere di vedere questi documentari, e poi, sul più bello, compariva sullo schermo un Amministratore che parlava e diceva tutto quello che aveva fatto di bene per la Valle. Queste parti non sono state gradite dagli studenti, hanno fatto un baccano d'inferno e con gli scarponi battevano ritmicamente sul pavimento del cinematografo al punto che il gerente di quel cinematografo ha fatto sospendere addirittura la visione del film e ai professori che capitanavano questi studenti, ha detto: "Io non mi sento più di rappresentare questi film, perché altrimenti finisce che vengono danneggiate delle poltrone o qualcosa del genere, per lo meno il pavimento del mio cinematografo". Pare che questa esplosione studentesca fosse dovuta appunto al fatto che sul più bello, dopo aver visto la fabbricazione della grolla, appariva sullo schermo l'Assessore Balestri che spiegava che cosa aveva fatto come Assessore, come Amministratore della Valle.

Montesano (P.S.U.) - Un attimo, Balestri, facciamo parlare prima il Consigliere Savioz e poi rispondi a tutti e due.

Savioz (P.C.I.) - Sempre sulla questione dei documentari, a meno che non ci sia una nuova tecnica più progredita, mi sembra che le possibilità per avere un buon esito da parte dei documentari siano soltanto due: documentari legati alla catena di distribuzione di film importanti, come documentari da proiettare nelle sale cinematografiche del nostro Paese e altrove, quindi con durata dai nove ai dieci minuti al massimo, oppure documentari che vengono proiettati un po' ovunque, sempre che però questo sia fatto con una conferenza ad hoc con qualcuno che spieghi e propagandi lo sviluppo dei documentari stessi per la Valle. Io vorrei sapere dall'Assessore quali delle due catene è stata scelta.

Poi vorrei dire questo: è bene che i documentari siano proiettati nelle sale cinematografiche della Valle d'Aosta, questo per il diletto dei valdostani, però a mio modesto avviso, se di documentari di carattere turistico dobbiamo parlare, sarebbe importante che questi fossero proiettati nel resto della Penisola italiana, soprattutto possibilmente proiettati all'estero, e mediante conferenza, perché è la migliore delle soluzioni. A mio modesto avviso, e a mia conoscenza, è la migliore propaganda che si possa fare in una sala cinematografica, in una sala privata oppure in qualche posto una buona proiezione di alcuni documentari. Con una buona spiegazione precisa, rapida e sintetica da parte di qualcuno preparato nel campo turistico, si hanno degli effetti meravigliosi.

Balestri (P.S.U.) - Dunque, i nomi sono: "Monte Bianco e sport invernali" che tratta tutto l'argomento, "Il Breuil" per l'altra parte", "Augusta Praetoria", poi ci sono i "Castelli valdostani", poi c'è il "Gran Paradiso" e "La Valle dei Ghiacciai". Questi sono i nomi dei sei documentari.

Avvocato Caveri, io le risponderò subito: spero di organizzare presto una serata e per quell'altro che m'ha chiesto giudicherà lei quello che c'è di vero o che non c'è di vero. I film trattano solo argomenti turistici e basta.

La "Valle dei Ghiacciai" e il "Gran Paradiso". Rispondo a Savioz in questo senso: è proprio quello che abbiamo fatto, la Società si è impegnata per un certo giro e ne ha doppiati. Ne ha richiesti anche la televisione e voi li vedrete tutti in televisione; vi dirò che uno, il "Gran Paradiso", ha vinto il Gran Premio del Turismo. Sono stati richiesti dalla Compagnia Italia, e vengono proiettati su tutte le navi in partenza e in arrivo per la... Sono stati richiesti da quasi tutti i Provveditorati, anzi, questo ci ha messo un po' in difficoltà, perché... ma per molte Scuole superiori sono anche interessanti, certe città posso anche fare... abbiamo tutta la documentazione delle richieste che sono state fatte. Per conto nostro, poi, li abbiamo spediti a molti Consolati e li portiamo dietro in tutte le manifestazioni, proprio come hai detto tu: si fanno delle conferenze illustrando le particolarità della Valle d'Aosta e si sono proiettati dei film. Questo è successo a Stoccolma, è successo a Londra, è successo a Parigi, è successo in altri posti e hanno riscosso veramente una grande ed enorme simpatia. I Valdostani che sono a Parigi potranno anche testimoniarvelo, perché erano presenti in parecchi e potranno dire qual è stata la loro impressione in questo.

Selezionando altre catene di propaganda, insomma, si cercherà di inserirne sempre di più, ma ad ogni modo ci sono già molte richieste e molte sono già distribuite all'estero.

Capitolo 502. Capitolo 503. Capitolo 504. Capitolo 505. Capitolo 509. Capitolo 510.

Savioz (P.C.I.) - Volevo chiedere all'Assessore se non ritenga che sia opportuno portare in Commissione la questione dei "Contributi a Enti, Società sportive e private per attività sportive", questo riferendomi a una discussione che già abbiamo avuto in seno di Commissione. Ritengo che sia utile un dibattito in proposito, anche per chiarire alcuni aspetti in merito alle Società e, soprattutto, in merito ai privati.

Balestri (P.S.U.) - Nella Commissione consiliare dici? Sai che c'è a portata della Commissione consiliare una cosa per fare proprio una legge per questi contributi, e in Commissione sportiva è già stata portata, come tutti gli anni, pochi giorni fa, una settimana fa.

Savioz (P.C.I.) - La Commissione consiliare non mi risulta.

Balestri (P.S.U.) - C'è una proposta di legge, tra le varie elencate, che riguarda proprio questo.

Savioz (P.C.I.) - A me sembra di no, comunque.

Balestri (P.S.U.) - Sulle attrezzature e sui contributi.

Ramera (D.C.) - Io ritengo che sia logica la richiesta per disciplinare un pochino questi contributi, secondo una formula che sia equanime per i vari tipi di sport. Ho già detto una volta che gli aiuti della Regione devono volgere a quegli sport che hanno carattere sociale per una larga partecipazione di massa o a un ristretto numero di sport veramente agonistico, quando la Valle d'Aosta, in determinati rami, primeggia. Quindi, oltre alla legge degli impianti sportivi, dovrebbe essere fatta una regolamentazione, più che una legge dei contributi alle Società.

Caveri (U.V.) - Io volevo appunto dire che mi sembrava saggia la richiesta del Consigliere Savioz, che questo problema della distribuzione di tali somme di varie Associazioni venga portato in Commissione.

Ora, l'Assessore Balestri ha dato una risposta un po' così e alla fine ha poi accettato di portare in Commissione questo problema, ma mentre l'anno scorso quando si poneva qualche quesito l'Assessore Balestri rispondeva sempre: "Sì, stiamo appunto facendo un piano", adesso ha cambiato stile e dice sempre: "Stiamo appunto preparando una legge". Molto bene che lei prepari una legge, però rimane sempre la necessità che questa distribuzione di gettoni venga controllata dalla Commissione.

Balestri (P.S.U.) - Vorrei precisarle, Consigliere Caveri, che c'è già uno schema fatto proprio dalla Commissione sportiva, dove per varie categorie i contributi sono uguali per tutti. È quindi uno schema da portare poi in Commissione per vedere se vale quello, se si vuole variare o che, ma c'è già una certa gradualità e l'uguaglianza per tutti gli Enti.

Capitolo 512. Capitolo 513. Capitolo 519. Capitolo 520. Capitolo 521. Capitolo 524. Capitolo 535.

Caveri (U.V.) - Come prevede l'Assessore di spendere questi 50 milioni?

Balestri (P.S.U.) - La maggior parte è già tutto nelle deliberazioni prese dal Consiglio. Mi ricordo solo le maggiori, ora gliele elenco: 20 milioni per Morgex; 5 milioni per Nus; 100 milioni per Aosta; 75 milioni per Courmayeur; 16 milioni per Gressoney (queste sono tutte cose già passate in Consiglio); 5 milioni per Valpelline; 6 milioni per Aymavilles e 5 milioni per il Tiro a segno di Saumont, e altre piccole richieste che ora non ricordo, ma...

Caveri (U.V.) - Allora qui i soldi ci sono!

Capitolo 537.

Montesano (P.S.U.) - Articolo 2. Chi approva l'articolo 2 alzi la mano. Contrari? Astenuti?

Risultato della votazione:

Presenti: 33

Votanti: 19

Favorevoli: 19

Astenuti: 14 (i Consiglieri di minoranza)

Il Consiglio approva.

Articolo 3. Interventi? Chi approva alzi la mano. Il Consiglio approva con la stessa votazione.

Articolo 4. Stesso risultato.

Articolo 5. Stesso risultato.

Articolo 6...

Bordon (D.C.) - ... c'è una correzione: "da lire trentaseimilioni a lire trentunmilioni", è un errore 30 milioni.

Montesano (P.S.U.) - Trentunmilioni milioni, allora. Chi approva alzi la mano. Contrari? Astenuti? Il Consiglio approva con lo stesso risultato l'articolo 6.

Articolo 7. Stesso risultato.

Articolo 8. Stesso risultato.

Articolo 9. Stesso risultato.

Articolo 10...

Bordon (D.C.) - Signor Presidente, alla fine sono aumentati da lire 150 milioni a lire 194 milioni, quindi l'ultima parola diventa 194 milioni anziché 199 milioni.

Montesano (P.S.U.) - Chi approva alzi la mano. Contrari? Astenuti? Il Consiglio approva con lo stesso risultato l'articolo 10.

Articoli 11, 12 e 13. Stesso risultato.

Articolo 14...

Bordon (D.C.) - L'articolo 14 è aumentato da lire 20 milioni a lire 120 milioni.

Montesano (P.S.U.) - Chi approva alzi la mano. Contrari? Astenuti? Il Consiglio approva con lo stesso risultato l'articolo 14.

Articoli 15, 16, 17 e 18. Stesso risultato.

Qui va inserito l'articolo 19 che avete ricevuto in allegato adesso.

Bordon (D.C.) - Articolo 19: "È convalidato il prelevamento della somma di lire diecimilioni dal fondo di riserva per le spese impreviste per far fronte a nuove maggiori spese (cap. 110) del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1968, per aumento dello stanziamento del capitolo 268 del bilancio stesso, provvedimento adottato con deliberazione della Giunta regionale n. 4170 in data 25 ottobre 1968".

Pertanto il successivo articolo diventa il 20.

Montesano (P.S.U.) - Chi approva alzi la mano. Contrari? Astenuti? Il Consiglio approva con lo stesso risultato l'articolo 19.

Articolo 20. Chi approva alzi la mano. Contrari? Astenuti? Il Consiglio approva con lo stesso risultato.

C'è l'allegato, allora si passa alla votazione a scrutinio segreto.

Germano (P.C.I.) - Brevissima dichiarazione di voto. La discussione sulle variazioni di bilancio proposte dalla Giunta e i chiarimenti sui singoli capitoli, soprattutto nell'uscita, hanno aumentato anziché chiarire le perplessità denunciate in apertura di dibattito, in sede di discussione generale. Dobbiamo pertanto confermare il giudizio di scorrettezza amministrativa a carico della Giunta per il ritardo con cui il provvedimento viene portato all'approvazione e per la tendenza a scavalcare le attribuzioni e le competenze consiliari. In più, molte delle spese già fatte o impegnate con o senza la relativa disponibilità, sono discutibili e danno prova di una censurabile leggerezza.

Pertanto il Gruppo Consiliare Comunista, non con l'intenzione di creare intralcio all'Amministrazione, ma per lasciare la possibilità alla maggioranza di assumersi tutta la responsabilità del provvedimento, per ribadire la sua critica soprattutto al metodo seguito dalla Giunta ed alle numerose scorrettezze sul piano amministrativo contenuto nella legge di variazione al bilancio, voterà contro.

Tonino (P.S.I.U.P.) - Pur non essendo mia intenzione intralciare i lavori della Giunta, ma per correttezza amministrativa si vuol tener conto nel modo in cui si procede a portare avanti le cose facendoci approvare degli interventi della Regione sui vari campi quando queste opere sono già state eseguite, e tenendo conto delle cifre in aumento, soprattutto per quanto riguarda il capitolo 34, il quale mi lascia perplesso nella sua certezza integrale.

Dichiaro di votare contro alla variazione di bilancio, con la speranza che la Giunta regionale porti all'approvazione del Consiglio le opere e i lavori che intende fare, e non quando queste opere e questi interventi sono già avvenuti. Non si tiene conto dei reali bisogni di cui l'Assessorato dell'Agricoltura necessita, spendendo invece in mille cifre che non hanno nulla a che fare con una sana e seria amministrazione. Questo è un metodo di amministrare del tutto personale ed autoritario ed è un modo - se mi consentite di dire - di prendere in giro anche i Consiglieri.

Caveri (U.V.) - L'Union Valdôtaine voterà contro queste variazioni di bilancio, poiché attraverso l'analisi di vari capitoli di queste variazioni, ancora una volta abbiamo visto che manca una visione generale, manca una visione d'insieme, non ci sono dei principi generali, si vive alla giornata. Quello che si sa fare, e lo si sa fare molto bene, è la politica di discriminazione. Non c'è armonia e non c'è equilibrio tra le varie parti del bilancio, così come risulta da queste variazioni che hanno aggravato disarmonie e squilibri, e quindi questo documento non è solo un documento contabile, ma è un qualche cosa che dimostra come i metodi amministrativi di almeno una parte di questa Giunta - che poi, nel suo insieme, so di certe particolari carenze di questa Giunta - sono condannabili. Ci sono delle delibere che ci lasciano fortemente perplessi, soprattutto sulla questione dei film che non si ha neanche avuto il coraggio... non si è detto "film", no, si è detto "attività promozionali", perché si cercava di nascondere, io non lo so, ma insomma, metodi amministrativi, metodi politici che noi non possiamo non condannare, c'è una non ultima ragione ed è che si portano qui le cose ormai fatte, arci-rifatte, decise, arci-decise, deliberate e ultra-deliberate, non si risponde nemmeno con molta sincerità alle domande che noi rivolgiamo come si è visto per la questione degli elicotteri, questa situazione che è una situazione amministrativa politica e non soltanto il fatto di esaminare un documento contabile, l'Union Valdôtaine voterà contro.

Montesano (P.S.U.) - Altre dichiarazioni di voto? Allora si procede alla votazione segreta.

Risultato della votazione:

Presenti: 33

Votanti: 33

Maggioranza: 17

Favorevoli: 18

Contrari: 15

Il Consiglio approva il sottoriportato disegno di legge n. 15

---

Disegno di legge regionale n. 15

REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D'AOSTA

Legge regionale ...................................... n. ..... : Provvedimenti di variazione del bilancio di previsione della Regione per l'anno finanziario 1968.

Il Consiglio regionale ha approvato

Il Presidente della Giunta regionale:

PROMULGA

la seguente legge:

Art. 1

Sono approvate le seguenti variazioni agli stanziamenti dei sottoindicati capitoli dello stato di previsione dell'ENTRATA (Allegato A) del bilancio preventivo della Regione per l'anno finanziario 1968:

IN AUMENTO

Cap. 2

Sovrimposta provinciale sui fabbricati

£. 33.000.000

Cap. 4

Imposta Camerale sui redditi soggetti ad imposta di R.M. (art. 52 R.D.L. 20.9.1934 n. 2011 - L. 20.10.1961 n. 1182)

£. 23.000.000

Cap. 16

Proventi della Casa da Gioco di St. Vincent

£. 375.000.000

Cap. 23

Proventi diritti di analisi del Laboratorio di igiene e profilassi

£. 10.000.000

Cap. 32

Redditi di terreni e fabbricati

£. 5.550.000

Cap. 34

Provento delle concessioni e subconcessioni di acque pubbliche e di miniere (artt. 8 e 11 Statuto regionale L.C. 26 febbraio 1948 n. 4)

£. 460.000.000

Cap. 52

Compartecipazione dell'addizionale all'imposta erariale di consumo sull'energia elettrica prevista dalla legge 9.10.1967 n. 973

£. 150.000.000

Cap. 68

Fondi assegnati dallo Stato per la difesa fitosanitaria delle colture dei parassiti animali, vegetali e da virus (a' sensi degli artt. 7 e 53 della legge 27.10.1966 n. 910)

£. 450.000

Cap. 111

Ritenute di R.M. e Complementare e relative addizionali

£. 20.000.000

Cap. 129

Gestione fondi per trattamento previdenziale integrativo regionale agli insegnanti elementari

£. 3.000.000

______________

TOTALE

£. 1.080.000.000

______________

Art. 2

Sono approvate le seguenti variazioni agli stanziamenti dei sottoindicati capitoli dello stato di previsione della SPESA (Allegato B) del bilancio preventivo della Regione per l'esercizio finanziario 1968:

IN DIMINUZIONE

Cap. 24

Pensioni ordinarie e quote di pensione al personale in quiescenza

£. 1.000.000

Cap. 33

Stipendi, retribuzioni ed altri assegni fissi al personale addetto agli Uffici distaccati di Roma

£. 2.000.000

Cap. 96

Interessi passivi, tributi e diritti accessori su mutui e su anticipazioni di cassa

£. 30.000.000

Cap. 117

Spese per acquisto di mobili, macchine ed arredi per ufficio e per il centro meccanografico

£. 10.000.000

Cap. 163

Stipendi, retribuzioni ed altri assegni fissi al personale dei servizi dell'Agricoltura

£. 6.000.000

Cap. 177

Spese per partecipazione a mostre, convegni, rassegne del bestiame, esposizione e fiere agricole e per attività zootecniche

£. 3.000.000

Cap. 179

Spese per la lotta contro le malattie ed i parassiti delle piante

£. 5.500.000

Cap. 180

Spese per lo studio del progetto operativo per il servizio di assistenza tecnica, economica, sociale

£. 3.000.000

Cap. 185

Spese per fitto e manutenzione di vivai forestali

£. 1.500.000

Cap. 197

Premi e contributi per attività, manifestazioni e iniziative zootecniche e per la costituzione e il funzionamento di Società di allevamento e selezione del bestiame

£. 3.000.000

Cap. 200

Spese per interventi regionali per la costruzione e sistemazione di fabbricati destinati alla raccolta, condizionamento e vendita di frutta (legge regionale 11.11.1965 n. 15)

£. 40.000.000

Cap. 218

Spese e contributi per bonifica e sistemazione dei terreni danneggiati da alluvioni e valanghe

£. 6.000.000

Cap. 224

Spese e contributi per rimboschimenti volontari

£. 5.000.000

Cap. 269

Contributi e sussidi per corsi professionali, per il Consorzio regionale per l'Istruzione Tecnica di Aosta e per visite di istruzione professionale

£. 1.500.000

Cap. 275

Spese per l'organizzazione e la partecipazione a mostre, fiere, convegni ed esposizioni di carattere economico

£. 2.000.000

Cap. 278

Spese per iniziative tendenti allo sviluppo e al potenziamento delle attività artigiane e per l'applicazione della legge regionale 10.5.1957 n. 2

£. 5.000.000

Cap. 318

Contributi ad Enti e Consorzi per la costruzione di acquedotti

£. 10.000.000

Cap. 340

Contributi ad Enti locali per la costruzione di opere stradali (legge reg. 22.6.1964 n. 8)

£. 30.000.000

Cap. 354

Stipendi, indennità e competenze fisse al personale ispettivo, direttivo ed insegnante

£. 48.000.000

Cap. 359

Indennità, compensi, premi ed assegni di riconoscimento agli insegnanti delle Scuole sussidiate (legge reg. 10.1.1961 n. 1 e legge reg. 11.11.1965 n. 20)

£. 9.000.000

Cap. 363

Stipendi, indennità e competenze fisse al personale direttivo ed insegnante e al personale non insegnante

£. 7.000.000

Cap. 380

Stipendi, indennità e competenze fisse al personale direttivo e insegnante

£. 15.000.000

Cap. 395

Spese per attività sportive nelle scuole di ogni ordine e grado

£. 1.000.000

Cap. 402

Spese per la gestione di Collegi e Convitti regionali

£. 12.000.000

Cap. 410

Contributi ai Comuni per l'acquisto di arredamento e di attrezzature per le scuole

£. 8.000.000

Cap. 439

Spese per la profilassi (acquisto vaccini) e spese per il servizio di disinfezione e disinfestazione

£. 1.000.000

Cap. 440

Spese per la prevenzione delle malattie infettive del bestiame e per opere e contributi vari per la profilassi delle malattie infettive (legge regionale 12.8.1957 n. 3)

£. 1.500.000

Cap. 443

Spese di gestione della Federazione O.N.M.I.

£. 2.500.000

Cap. 457

Contributi e sovvenzioni per interventi a tutela dell'igiene e della sanità

£. 1.000.000

Cap. 463

Spese per l'assistenza alla vecchiaia bisognosa (legge regionale 20.12.1955 n. 1)

£. 5.000.000

Cap. 470

Spese per assistenza integrativa regionale agli invalidi irrecuperabili (leggi regionali 20.5.1964 n. 6, 11.5.1965 n. 11, 11.11.1965 n. 21 e 29.7.1967 n. 21)

£. 10.000.000

Cap. 477

Spese per arredamento, sistemazione locali ed acquisto attrezzature ed apparecchi tecnico-sanitari per l'Istituto Regionale di Assistenza Materna e Infantile

£. 5.000.000

Cap. 478

Spese per arredamento, sistemazione locali ed acquisto di attrezzature ed apparecchi tecnico-sanitari per il Laboratorio regionale di Igiene e Profilassi, per la Sezione zooprofilattica e per gli Uffici del medico e veterinario regionale

£. 2.500.000

Cap. 490

Spese d'ufficio della Sovraintendenza alle Antichità, Monumenti e Belle Arti

£. 3.000.000

Cap. 508

Contributi ad Enti, Aziende e Comitati turistici per la pubblicità e propaganda turistica

£. 8.500.000

Cap. 518

Acquisto di beni immobili per la valorizzazione del patrimonio archeologico ed artistico

£. 27.000.000

Cap. 525

Contributi per restauri di monumenti, castelli e di edifici di interesse artistico e storico

£. 15.000.000

Cap. 527

Spese per lo studio e la elaborazione di piani regolatori e regolamenti edilizi

£. 85.000.000

Cap. 530

Spese per impianti, attrezzature e velivoli per il campo regionale di aviazione

£. 5.000.000

Cap. 532

Contributi ad Enti e privati per l'incremento e la conservazione del patrimonio alpinistico (leggi regionali 10.1.1961 n. 2 e 9.5.1963 n. 11)

£. 5.000.000

Cap. 534

Contributi per il potenziamento delle attrezzature turistiche

£. 30.000.000

Cap. 538

Contributi per il consolidamento ed il restauro degli immobili compresi negli agglomerati di carattere storico, artistico e di particolare pregio ambientale (legge 6.8.1967 n. 765)

£. 25.500.000

______________

TOTALE

£. 497.000.000

______________

IN AUMENTO

Cap. 1

Competenze dovute a qualsiasi titolo ai componenti del Consiglio ed ai componenti di Commissioni consiliari (legge reg. 29.8.1964 n. 20)

£. 4.000.000

Cap. 2

Indennità, assegni, medaglie di presenza, premi assicurativi per il Presidente della Giunta regionale e per gli Assessori

£. 1.500.000

Cap. 3

Indennità e rimborso spese di trasporto ai Consiglieri regionali

£. 1.000.000

Cap. 8

Indennità, assegni, compensi al Presidente ed ai componenti la Commissione di Coordinamento

£. 400.000

Cap. 13

Stipendi, retribuzioni ed altri assegni fissi al personale della Segreteria Generale e del Gabinetto della Presidenza della Giunta

£. 1.000.000

Cap. 16

Paghe, retribuzioni ed altri assegni fissi al personale addetto alla custodia ed alla manutenzione di beni immobili della Regione

£. 16.000.000

Cap. 19

Indennità e rimborso spese di trasferta per missioni al personale addetto agli Uffici centrali

£. 1.000.000

Cap. 37

Spese per pubblicazioni varie e Ufficio stampa

£. 10.000.000

Cap. 38

Spese di rappresentanza ed ospitalità

£. 8.000.000

Cap. 42

Spese per l'amministrazione e la manutenzione dei beni patrimoniali

£. 3.000.000

Cap. 49

Spese postali, telegrafiche e telefoniche

£. 12.000.000

Cap. 50

Spese per noleggio, esercizio e manutenzione automezzi

£. 1.500.000

Cap. 52

Spese per fitto locali e terreni

£. 800.000

Cap. 57

Spese casuali

£. 500.000

Cap. 65

Pagamenti per ritenute di R.M. e Complementare e relative addizionali

£. 20.000.000

Cap. 84

Gestione fondi per trattamento previdenziale integrativo agli insegnanti elementari

£. 3.000.000

Cap. 88

Stipendi, paghe, retribuzioni ed altri assegni fissi al personale della funivia di Chamois

£. 1.000.000

Cap. 102

Rimborso di quote indebite ed inesigibili sui tributi riscossi direttamente dalla Regione

£. 500.000

Cap. 113

Spese per lavori di sistemazione e di manutenzione straordinaria a beni immobili di proprietà ed alle aree attigue agli stabili di proprietà regionale

£. 12.000.000

Cap. 116

Spese per l'acquisto di automezzi, macchinari ed apparecchiature diverse

£. 8.000.000

Cap. 164

Stipendi, retribuzioni ed altri assegni fissi al personale dei servizi zootecnici

£. 6.000.000

Cap. 184

Spese varie per gli Uffici Forestali

£. 1.200.000

Cap. 187

Spese per interventi antincendio

£. 600.000

Cap. 192

Contributi al Comitato Regionale Pesca per la difesa del patrimonio ittico (legge regionale 10.5.1952 n. 2)

£. 500.000

Cap. 193

Contributi al Comitato Regionale per la Caccia (legge regionale 15.5.1953 n. 1 e art. 37 D.P.R. 10.6.1955 n. 987)

£. 1.000.000

Cap. 195

Contributi per l'attuazione delle norme sullo sviluppo di cooperative di meccanizzazione agricola (legge regionale 14.8.1962 n. 18)

£. 400.000

Cap. 203

Spese per progetti, studi e consulenze varie inerenti alla bonifica montana

£. 250.000

Cap. 212

Spese per la bonifica sanitaria del bestiame (legge regionale 28.6.1962 n. 13)

£. 100.000.000

Cap. 214

Spese e contributi per l'attuazione della legge regionale sullo sviluppo della viabilità rurale (legge regionale 14.8.1962 n. 17)

£. 131.000.000

Cap. 217

Spese, contributi e sussidi per l'incremento delle macchine e delle attrezzature agricole

£. 1.300.000

Cap. 219

Spese e contributi per lavori di costruzione e di sistemazione di opere di irrigazione

£. 44.000.000

Cap. 223

Spese per cantieri scuola e spese e contributi per rimboschimenti, per sistemazione di terreni montani, per sgombro frane e valanghe, per lavori di arginatura torrenti e per esecuzione di paravalanghe

£. 5.000.000

Cap. 231

Spese sui fondi assegnati dallo Stato per la difesa fitosanitaria delle colture dai parassiti animali, vegetali e da virus (a' sensi degli artt. 7 e 53 della legge 27.10.1966 n. 910)

£. 450.000

Cap. 270

Stipendi, retribuzioni ed altri assegni fissi al personale dell'Assessorato

£. 20.000.000

Cap. 271

Compensi per lavoro straordinario al personale dell'Assessorato

£. 300.000

Cap. 283

Spese e contributi, concorso in spese per mutui, sussidi e interventi per iniziative e manifestazioni economiche e per lo sviluppo delle attività economiche

£. 8.500.000

Cap. 285

Stipendi, retribuzioni ed altri assegni fissi al personale dell'Assessorato

£. 8.000.000

Cap. 286

Stipendi, paghe, retribuzioni ed altri assegni fissi al personale addetto alla manutenzione delle strade

£. 4.000.000

Cap. 288

Indennità e rimborso spese di trasporto per missioni compiute dal personale dell'Assessorato

£. 5.000.000

Cap. 309

Contributi per la costruzione, sistemazione e adattamento di edifici scolastici (legge regionale 22.6.1964 n. 8)

£. 15.000.000

Cap. 314

Spese per la costruzione di fognature, cimiteri e opere di risanamento igienico degli abitati

£. 75.000.000

Cap. 323

Spese per studi, progettazione e per compensi a tecnici estranei all'Amministrazione per perizie, direzione e contabilizzazione di lavori a carico della Regione

£. 50.000.000

Cap. 324

Spese per opere stradali eseguite a carico della Regione

£. 50.000.000

Cap. 327

Spese per ripristino di opere danneggiate da frane, alluvioni ed altre calamità

£. 100.000.000

Cap. 347

Stipendi, retribuzioni ed altri assegni fissi al personale addetto all'Assessorato

£. 6.000.000

Cap. 348

Stipendi, paghe e retribuzioni al personale di segreteria subalterno dell'Istituto Tecnico e dell'Istituto Professionale Regionale e del Liceo Ginnasio con Sezione scientifica

£. 8.000.000

Cap. 349

Compensi al personale per prestazioni di lavoro straordinario

£. 500.000

Cap. 358

Indennità e compensi ai componenti di Commissioni di esame e di Commissioni varie

£. 3.500.000

Cap. 364

Compensi per lavoro straordinario e premi in deroga

£. 500.000

Cap. 368

Stipendi, indennità e competenze fisse al personale di assistenza ed ausiliario di Convitti regionali istituiti per gli alunni soggetti ad obbligo scolastico

£. 2.000.000

Cap. 371

Stipendi, indennità e competenze fisse al personale direttivo ed insegnante, nonché al personale non insegnante

£. 23.000.000

Cap. 372

Compensi per lavoro straordinario e premi in deroga

£. 500.000

Cap. 375

Spese per Assistenti di lingua francese

£. 500.000

Cap. 394

Spese per l'acquisto, la tutela e la conservazione del materiale archivistico

£. 500.000

Cap. 396

Spese per le biblioteche, i centri di lettura, le cineteche e discoteche, per la stampa e l'acquisto di riviste, nonché per l'acquisto e la stampa di monografie aventi carattere culturale

£. 19.000.000

Cap. 399

Spese per manifestazioni culturali e scientifiche (art. 49 legge reg. 28.7.1956 n. 3)

£. 6.500.000

Cap. 404

Spese per l'assegnazione gratuita dei libri di testo e della cancelleria agli alunni delle Scuole sussidiate e postelementari nonché dei libri di testo degli alunni delle Scuole Medie (art. 8 legge reg. 12.7.1963 n. 19 e legge reg. 20.7.1964 n. 14)

£. 10.000.000

Cap. 406

Spese e contributi per il trasporto degli alunni della Scuola Media obbligatoria

£. 6.000.000

Cap. 408

Contributi e sussidi alle Scuole parificate, alle Scuole Materne, ai Patronati Scolastici e ad Enti e privati

£. 62.000.000

Cap. 411

Contributi per manifestazioni culturali e scientifiche (art. 49 legge reg. 28.7.1956 n. 3)

£. 4.000.000

Cap. 412

Contributi per attività sportive

£. 5.000.000

Cap. 421

Stipendi, retribuzioni ed altri assegni fissi al Personale dell'Assessorato

£. 8.500.000

Cap. 424

Compensi per lavoro straordinario al personale dell'Assessorato

£. 1.800.000

Cap. 425

Indennità e rimborso spese di trasporto per missioni compiute dal personale dell'Assessorato

£. 3.000.000

Cap. 428

Stipendi, paghe, retribuzioni ed altri assegni fissi e contrattuali al personale dell'Istituto

£. 12.000.000

Cap. 429

Compensi per lavoro straordinario al personale dell'Istituto

£. 1.500.000

Cap. 434

Quote di compartecipazione del personale del Laboratorio ai proventi dei diritti di analisi

£. 500.000

Cap. 441

Spese per il funzionamento del Centro di Medicina Preventiva (servizi: audiometrico-oculistico-psicotecnico-odontoiatrico ed altri servizi specialistici)

£. 2.000.000

Cap. 450

Spese per la manutenzione ordinaria, riscaldamento, illuminazione, acqua, spese d'Ufficio e altre generali per i Laboratori regionali di Igiene e Profilassi

£. 500.000

Cap. 459

Spese per l'assistenza agli infermi di mente, agli affetti da parkinsonismo encefalitico e spese per l'assistenza ai minorati psichici

£. 40.000.000

Cap. 468

Spese e contributi per ricovero di minori in Istituti di educazione e di istruzione e per contributi e sussidi nelle spese di ricovero di malati poveri in Istituti e luoghi di cura

£. 10.000.000

Cap. 473

Contributi, sovvenzioni e sussidi ad enti, privati, istituzioni e fondazioni assistenziali

£. 35.000.000

Cap. 481

Spese e contributi per costruzioni, restauro, sistemazione e manutenzione di Chiese, cappelle, locali adibiti al culto, campanili e torri

£. 6.500.000

Cap. 485

Stipendi, retribuzioni ed altri assegni fissi al personale addetto al servizio Antichità, Monumenti e Belle Arti

£. 29.000.000

Cap. 486

Compensi per lavoro straordinario al personale addetto al servizio Antichità, Monumenti e Belle Arti

£. 250.000

Cap. 487

Indennità e rimborso spese di trasferta per missioni compiute dal personale addetto ai servizi Antichità, Monumenti e Belle Arti

£. 650.000

Cap. 491

Spese per opere di sistemazione e manutenzione di monumenti, castelli e di edifici di interesse artistico e storico

£. 10.500.000

Cap. 498

Indennità e rimborso spese di trasporto per missioni compiute dal personale addetto ai servizi del Turismo

£. 500.000

Cap. 501

Spese per propaganda turistica, azioni promozionali e per partecipazione a mostre e fiere

£. 75.000.000

Cap. 502

Spese per iniziative turistiche e sportive

£. 15.000.000

Cap. 503

Spese per acquisto libri, abbonamenti a periodici, riviste e giornali

£. 100.000

Cap. 504

Spese di gestione e manutenzione del campo regionale di aviazione di Aosta ed annesso Centro di volo a vela (legge regionale 9.11.1962 n. 22)

£. 200.000

Cap. 505

Spese per la gestione e manutenzione di aree verdi

£. 4.000.000

Cap. 509

Contributi ad Enti e privati per iniziative di interesse turistico

£. 8.500.000

Cap. 510

Contributi ad Enti, Società sportive e privati per attività sportive

£. 27.000.000

Cap. 512

Concessione di assegni al merito a guide, portatori alpini e loro orfani (legge regionale 17.11.1960 n. 9)

£. 300.000

Cap. 513

Contributi per corsi di guide alpine e di maestri di sci

£. 2.500.000

Cap. 519

Spese per sistemazione di aree per la valorizzazione del patrimonio archeologico ed artistico

£. 6.000.000

Cap. 520

Spese per restauri di monumenti e di edifici di interesse artistico e storico

£. 30.000.000

Cap. 521

Spese per scavi, restauri ed opere di interesse archeologico

£. 15.000.000

Cap. 524

Spese per l'acquisto di mobili ed opere d'arte per la dotazione del Museo regionale

£. 1.000.000

Cap. 535

Spese e contributi per il potenziamento delle attrezzature sportive

£. 50.000.000

Cap. 537

Contributi per il miglioramento e la conservazione dell'edilizia locale

£. 20.000.000

______________

TOTALE

£. 1.307.000.000

______________

Art. 3

È approvata l'istituzione dei seguenti nuovi capitoli nello stato di previsione della SPESA (Allegato B) del bilancio di previsione della Regione per l'anno finanziario 1968:

ASSESSORATO AGRICOLTURA E FORESTE

Servizi forestali

Cap. 225

Spese per la sistemazione idraulico forestale e per la sistemazione di opere danneggiate da alluvioni e da altre calamità naturali

£. 50.000.000

ASSESSORATO INDUSTRIA E COMMERCIO

Cap. 284

Contributi ad aziende per il ripristino di beni immobili e di attrezzature danneggiati da alluvioni e da altre calamità naturali

£. 20.000.000

ASSESSORATO AI LAVORI PUBBLICI

Sezione V - Azione ed intervento nel campo delle abitazioni

Cat. III - Trasferimenti

Cap. 345

Spese e contributi ad Enti e privati per la sistemazione di fabbricati danneggiati da terremoti, alluvioni ed altre calamità naturali

£. 100.000.000

ASSESSORATO AL TURISMO, ANTICHITA' E BELLE ARTI

Cap. 522

Spese per restauri di monumenti e di edifici di interesse artistico, storico ed ambientale danneggiati da terremoti, alluvioni e da altre calamità naturali

£. 100.000.000

________________

TOTALE

£. 270.000.000

________________

Art. 4

Il limite di spesa annua, per l'anno 1968, sul capitolo 440 del bilancio preventivo della Regione di cui all'articolo 19 della legge regionale 22 dicembre 1967 n. 33, è ridotto da lire diciottomilioni a lire sedicimilionicinquecentomila.

Art. 5

Il limite di spesa annua, per l'anno 1968, sul capitolo 530 del bilancio della Regione di cui all'articolo 25 della legge regionale 22 dicembre 1967 n. 33, è ridotto da lire quindicimilioni a lire diecimilioni.

Art. 6

Il limite di spesa annua, per l'anno 1968, sul capitolo 532 del bilancio della Regione di cui all'articolo 23 della legge regionale 22 dicembre 1967 n. 33, è ridotto da lire trentaseimilioni a lire trentunmilioni.

Art. 7

I limiti di spesa annua, per l'anno 1968, sui capitoli 192 e 193 del bilancio preventivo della Regione di cui all'articolo 8 della legge regionale 22 dicembre 1967 n. 33, sono aumentati rispettivamente da lire duemilioni a lire duemilionicinquecentomila e da lire diciottomilioni a lire diciannovemilioni.

Art. 8

I limiti di spesa annua, per l'anno 1968, sui capitoli 212 e 214 del bilancio preventivo della Regione di cui agli articoli 9, già modificato dall'art. 8 della legge regionale 2 settembre 1968 n. 13, e 10 della legge regionale 22 dicembre 1967, n. 33, sono aumentati, rispettivamente, da lire duecentosettantaseimilioni a lire trecentosettantaseimilioni e da lire centosettantacinquemilioni a lire trecentoseimilioni.

Art. 9

Il limite di spesa annua, per l'anno 1968, sul capitolo 217 del bilancio preventivo della Regione di cui all'articolo 11 della legge regionale 22 dicembre 1967 n. 33, è aumentato da lire trentamilioni a lire trentunmilionitrecentomila.

Art. 10

Il limite di spesa annua, per l'anno 1968, sul capitolo 219 del bilancio preventivo della Regione di cui all'articolo 12 della legge regionale 22 dicembre 1967 n. 33, è aumentato da lire centocinquantamilioni a lire centonovantaquattromilioni.

Art. 11

Il limite di spesa annua, per l'anno 1968, sul capitolo 223 del bilancio preventivo della Regione di cui all'art. 13 della legge regionale 22 dicembre 1967 n. 33, è aumentato da lire centomilioni a lire centocinquemilioni.

Art. 12

Il limite di spesa annua, per l'anno 1968, sui capitoli dal 227 al 265 - capitolo 258 escluso - del bilancio preventivo della Regione di cui all'articolo 14 della legge regionale 22 dicembre 1967 n. 33, modificato dall'articolo 9 della legge regionale 2 settembre 1968 n. 13, è aumentato da lire duemiliardiduecentoottantanovenmilionicinquecentomila a lire duemiliardiduecentoottantanovemilioninovecentocinquantamila.

Art. 13

Il limite di spesa annua, per l'anno 1968, sul capitolo 283 del bilancio preventivo della Regione di cui all'articolo 16 della legge regionale 22 dicembre 1967 n. 33, modificato dall'articolo 5 della legge regionale 11 marzo 1968 n. 8 e dall'articolo 6 della legge regionale 11.11.1968 n. 17, è aumentato da lire centoquarantacinquemilioni a lire centocinquantatremilionicinquecentomila.

Art. 14

Il limite di spesa annua, per l'anno 1968, sul capitolo 327 del bilancio preventivo della Regione di cui all'articolo 18 della legge regionale 22 dicembre 1967 n. 33, è aumentato da lire ventimilioni a lire centoventimilioni.

Art. 15

Il limite di spesa annua, per l'anno 1968, sul capitolo 468 del bilancio preventivo della Regione di cui all'articolo 21 della legge regionale 22 dicembre 1967 n. 33, è aumentato da lire novantamilioni a lire centomilioni.

Art. 16

Il limite di spesa annua, per l'anno 1968, sul capitolo 512 del bilancio preventivo della Regione di cui all'articolo 24 della legge regionale 22 dicembre 1967 n. 33, è aumentato da lire quattromilioni a lire quattromilionitrecentomila.

Art. 17

Il limite di spesa annua, per l'anno 1968, sul capitolo 535 del bilancio preventivo della Regione di cui all'articolo 22 della legge regionale 22 dicembre 1967 n. 33, è aumentato da lire duecentomilioni a lire duecentociquantamilioni.

Art. 18

Il limite di spesa annua, per l'anno 1968, sul capitolo 537 del bilancio preventivo della Regione di cui all'articolo 26 della legge regionale 22 dicembre 1967 n. 33, modificato dall'articolo 10 della legge regionale 2 settembre 1968 n. 13, è aumentato da lire centotremilioni a lire centoventitremilioni.

Art. 19

È convalidato il prelevamento della somma di lire diecimilioni dal fondo di riserva per le spese impreviste per far fronte a nuove e maggiori spese (Cap. 110) del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1968, per aumento dello stanziamento del capitolo 268 del bilancio stesso, provvedimento adottato con deliberazione della Giunta regionale n. 4170 in data 25 ottobre 1968.

Art. 20

La presente legge è dichiarata urgente a' sensi del terzo comma dell'articolo 31 dello Statuto speciale per la Regione Valle d'Aosta, promulgato con legge costituzionale 26 febbraio 1948 n. 4 e entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

La presente legge sarà inserita nella Raccolta Ufficiale delle leggi e dei regolamenti della Regione Autonoma della Valle d'Aosta di Aosta e sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione.

Della promulgazione della presente legge sarà dato avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Autonoma della Valle d'Aosta.