Objet du Conseil n. 39 du 2 février 1970 - Verbale
OGGETTO N. 39/70 - Disciplina delle sedute consiliari. (Mozione).
Si dà atto che il Vice Presidente Signora SIGGIA in BIANCO si assenta dalla sala consiliare alle ore 20,39 e viene sostituito alla presidenza dell'Assemblea consiliare dal Vice Presidente BENZO, dalle ore 20,39 alle ore 20,52.
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Si dà atto, altresì, che alla discussione e alla votazione sul presente oggetto n. 39 si procede in seduta segreta, dalle ore 19,47 alle ore 20,52.
Il Vice Presidente, Signora SIGGIA in BIANCO, dichiara aperta la discussione sulla seguente mozione presentata dai Consiglieri regionali Signori Chabod Guido, Milanesio Bruno e Chamonin Alberto, concernente l'oggetto: "Disciplina delle sedute consiliari", mozione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza odierna:
MOZIONE
Il Consiglio Regionale della Valle d'Aosta
in considerazione delle espressioni offensive e lesive della dignità del Presidente dell'Assemblea e di un Consigliere pronunciate dal Consigliere Avv. Caveri nel corso della seduta pomeridiana del 19 dicembre 1969;
mentre ne deplora il comportamento, deplora altresì il ricorso frequente ad insinuazioni ed attacchi rivolti alle persone abusando dell'articolo 24 dello Statuto;
manifesta la propria solidarietà e stima al Presidente del Consiglio dandogli atto della imparziale conduzione dei dibattiti consiliari;
ribadisce la volontà del Consiglio di difendere la dignità di tutti i suoi componenti nell'espletamento del proprio pubblico mandato;
esprime la ferma volontà che questi episodi di intolleranza non abbiano a ripetersi per l'avvenire per la salvaguardia della dignità del Consiglio Regionale della Valle d'Aosta.
DELIBERA
di inserire nel Regolamento dei lavori del Consiglio Regionale in via di modifica una norma, analoga a quanto previsto dai regolamenti del Parlamento e degli altri Consigli Regionali, che disciplini il comportamento dei singoli Consiglieri in aula e che preveda le relative sanzioni per coloro i quali violeranno i principi di un corretto comportamento verbale nel corso dei lavori consiliari.
Il Consigliere FOSSON, con richiamo all'articolo 88 del Regolamento Interno del Consiglio, propone di procedere alla discussione sulla mozione in seduta segreta.
Si dà atto che, su invito del Vice Presidente, Signora SIGGIA in BIANCO, il pubblico e il personale di servizio lasciano la sala della adunanza e che i lavori del Consiglio continuano in seduta segreta, dalle ore 19,47 in poi.
Il Consigliere CHABOD riferisce in merito allo scopo per cui è stata presentata la mozione in esame, con la quale si intende apportare al vigente Regolamento interno del Consiglio una norma per la disciplina delle discussioni.
Il Consigliere GERMANO si dichiara contrario alla mozione, osservando che è compito dei Presidenti delle Assemblee di regolare e moderare le discussioni e di richiamare, occorrendo, i Consiglieri.
Ritiene antidemocratico il principio del voto di deplorazione dell'atteggiamento di un Consigliere, voto che non è previsto da alcun regolamento.
Fa presente che si tratta di un principio che può prestarsi ad abusi da parte della maggioranza, in quanto verrebbero praticamente approvati i soli voti di deplorazione degli atteggiamenti dei Consiglieri di minoranza.
Ribadisce che i richiami e le deplorazioni dei Consiglieri rientrano tra i compiti e le attribuzioni dei Presidenti delle Assemblee e non debbono essere affidati alle maggioranze.
Propone quindi che la mozione sia ritirata.
Il Consigliere TONINO si dichiara contrario alla mozione per i motivi testé espressi dal Consigliere Germano e fa presente che finora non è mai successo nulla di grave in sede di Consiglio Regionale.
Il Consigliere FOSSON fa presente di aver già in precedenti adunanze illustrato i motivi per i quali non deve essere ammesso il principio della deplorazione di un Consigliere da parte delle maggioranze, principio che darebbe luogo ad abusi, in quanto la minoranza non potrebbe ottenere l'approvazione di una deplorazione nei confronti di un Consigliere della maggioranza.
Rammenta il fatto che ha dato origine all'incidente in seguito al quale è stata presentata la mozione in esame, facendo presente che la reazione del Consigliere Caveri ad una frase del Consigliere Pollicini ha dato luogo a malintesi e a discussioni troppo vivaci in quanto il Presidente Montesano aveva richiamato all'ordine il solo Consigliere Caveri.
Pur ammettendo che si può discutere sull'opportunità di certe frasi che sono state pronunciate in Consiglio, non ritiene giustificata la proposta di modificare il Regolamento interno nel senso indicato nella mozione in esame.
Fa presente che per i fatti personali si può fare ricorso all'applicazione di una apposita norma del Regolamento interno e osserva che la frase del Consigliere Caveri non si riferiva alla persona del Consigliere Pollicini, ma soltanto alla dichiarazione fatta dallo stesso Consigliere.
Si dichiara quindi contrario alla mozione e alla proposta modifica del Regolamento interno.
Il Consigliere CAVERI osserva che in nessun Regolamento interno di Assemblee parlamentari vi è una norma di carattere generale sulla possibilità della deplorazione di un Consigliere da parte dell'Assemblea.
Rileva infatti, che solo le maggioranze potrebbero fare uso di una simile norma, che è antidemocratica perché andrebbe, praticamente, applicata soltanto a danno dei Consiglieri di minoranza.
Riferisce in merito al fatto che ha dato origine al lamentato incidente in sede di Consiglio, incidente derivato da una frase del Consigliere Pollicini che era contraria alla realtà dei fatti per quanto concerne gli interventi finanziari a suo tempo approvati a favore della Società Fera, di Saint Vincent.
Cita alcuni articoli di stampa, apparsi sulla Gazzetta del Popolo del 28.9.1967 e del 9.9.1967 nonché sul Corriere della Sera del 30.5.1968, recanti espressioni elogiative per la costituenda Società Fera e precisa che i promotori della predetta Società hanno avuto a suo tempo il valido appoggio e aiuto da parte di elementi della D.C.
Cita, inoltre, un manifesto fatto pubblicare a suo tempo dalla CISL in tutti i Comuni della Valle d'Aosta in merito al rifiuto dei Consiglieri dell'Union Valdôtaine e del Partito Comunista di appoggiare la proposta di concessione della fideiussione a favore della Fera.
Dichiara di aver reagito non contro la persona del Consigliere Pollicini, ma contro una sua dichiarazione che non rispondeva alla verità dei fatti e fa presente che il Presidente Montesano non aveva deplorato tale dichiarazione contraria alla verità, ma aveva richiamato e deplorato soltanto il Consigliere Caveri.
Si riserva di prendere ancora la parola dopo aver sentito altri Consiglieri.
Il Consigliere ANDRIONE chiede se si intendano mantenere i due punti della mozione (deplorazione e modifica del Regolamento interno), oppure soltanto il primo punto (deplorazione).
Il Consigliere GERMANO fa presente di avere proposto il ritiro della mozione.
Il Consigliere CHABOD dichiara che non intende ritirare la mozione.
Il Consigliere MANGANONI ricorda i precedenti relativi ai finanziamenti concessi a suo tempo alla Società Fera da parte del Consorzio dei Comuni valdostani del Bacino Imbrifero della Dora Baltea, precisando quali erano i promotori e gli esponenti politici favorevoli alla concessione di tali finanziamenti.
Ritiene che non si debba addivenire alla modifica del Regolamento interno e propone che la questione sia sottoposta all'esame dell'apposita Commissione consiliare di studio per la riforma del Regolamento interno del Consiglio.
Il Consigliere GERMANO concorda sulla proposta del Consigliere Manganoni e ribadisce la sua richiesta per il ritiro della mozione, con il rinvio della questione all'esame dell'apposita sopranominata Commissione consiliare.
Il Consigliere FOSSON ribadisce quanto già dichiarato in precedenza, invitando i presentatori della mozione ad aderire alla proposta dei Consiglieri Germano e Manganoni, anche in considerazione dell'attuale clima di distensione in seno al Consiglio.
Il Consigliere CHABOD insiste affinché la mozione sia messa in votazione.
Il Consigliere CAVERI riferisce in merito ad alcune sue frasi pronunciate in sede di Consiglio in merito ai precedenti politici del Presidente Montesano, facendo presente che il Presidente stesso può avvalersi della norma dell'articolo 52 del Regolamento interno, riguardante la facoltà di chiedere la nomina di una Commissione consiliare speciale per i fatti personali.
I Consiglieri GERMANO e MANGANONI ribadiscono la proposta per il ritiro della mozione e per il rinvio della questione all'esame della apposita Commissione consiliare per la riforma del Regolamento interno del Consiglio e ciò anche allo scopo di mantenere l'attuale clima distensivo in seno al Consiglio e di evitare incresciose complicazioni.
Si dà atto che i Consiglieri Unionisti si assentano dalla sala del Consiglio.
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Si dà atto che alle ore 20,39 lasciano la sala dell'adunanza consiliare anche i Consiglieri del Gruppo Comunista e il Consigliere Tonino.
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Si dà atto, altresì, che la presidenza dell'Assemblea viene assunta dal Vice Presidente Benzo dalle ore 20,39 in poi e che alle ore 20,44 entra in aula il Consigliere Ramera, per cui la seduta continua con la presenza in aula di 18 Consiglieri.
Il Vice Presidente, BENZO, dopo aver constatato che nessun altro Consigliere intende prendere la parola sull'argomento in esame, pone ai voti, a scrutinio segreto, la proposta di approvazione della sottoriportata mozione presentata dai Consiglieri Chabod, Milanesio e Chamonin:
MOZIONE
Il Consiglio Regionale della Valle d'Aosta
In Considerazione delle espressioni offensive e lesive della dignità del Presidente dell'Assemblea e di un Consigliere pronunciate dal Consigliere Avv. Caveri nel corso della seduta pomeridiana del 19 dicembre 1969;
mentre ne deplora il comportamento, deplora altresì il ricorso frequente ad insinuazioni ed attacchi rivolti alle persone abusando dell'articolo 24 dello Statuto;
manifesta la propria solidarietà e stima al Presidente del Consiglio dandogli atto della imparziale conduzione dei dibattiti consiliari;
ribadisce la volontà del Consiglio di difendere la dignità di tutti i suoi componenti nell'espletamento del proprio pubblico mandato;
esprime la ferma volontà che questi episodi di intolleranza non abbiano a ripetersi per l'avvenire per la salvaguardia della dignità del Consiglio Regionale della Valle d'Aosta.
DELIBERA
di inserire nel Regolamento dei lavori del Consiglio Regionale in via di modifica una norma, analoga a quanto previsto dai regolamenti del Parlamento e degli altri Consigli Regionali, che disciplini il comportamento dei singoli Consiglieri in aula e che preveda le relative sanzioni per coloro i quali violeranno i principi di un corretto comportamento verbale nel corso dei lavori consiliari.
Procedutosi alla votazione a scrutinio segreto ed allo spoglio dei voti, con l'assistenza degli scrutatori Consiglieri Signori Balestri, Lustrissy e Ramera, il Vice Presidente, BENZO, comunica il seguente esito della votazione:
- Consiglieri presenti: diciotto;
- Consiglieri votanti: diciassette;
- astenutosi dalla votazione il Consigliere Dujany;
- voti favorevoli: diciassette.
Il Consiglio prende atto che la soprariportata mozione risulta approvata.
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Si dà atto che la seduta ha termine alle ore venti e minuti cinquantadue.
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Letto, approvato e sottoscritto.
IL VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
(Benzo Dr. Ing. Carlo)
IL CONSIGLIERE SEGRETARIO
(Rollandoz Geom. Roberto)
IL SEGRETARIO ROGANTE
(Brero Dr. Attilio)