Rédaction informelle du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 67 du 13 mars 1970 - Resoconto

OGGETTO N. 67/70 - Bilancio di previsione della Regione per l'anno 1970. (Esame)

Montesano (P.S.D.I.) - Allora si passa alla prosecuzione dell'esame del punto 11, cioè l'esame del bilancio e siccome l'esame del bilancio era stata esaurita nella seduta scorsa la discussione generale, si passerebbe all'esame particolareggiato del documento, così come si è fatto altre volte, cioè, dando lettura dei diversi titoli e delle diverse categorie, con le somme globali, e dando facoltà poi ai Consiglieri di prendere la parola su ogni voce che, secondo loro, possa essere soggetta a osservazioni. Quindi, se il Consiglio è d'accordo su questa procedura, che è una procedura usata anche nel passato, allora si comincia dal Titolo I°. Prego il Segretario di dare lettura del titolo, della categoria e della somma globale per categoria.

Rollandoz (D.C.) - Titolo I - Entrate tributarie - Categoria I - (legge ...)

Germano (P.C.I.) - Io vorrei chiedere informazioni all'Assessore sulle due previsioni per il capitolo 3 e per il capitolo 4 che vedono un incremento, per il primo è di 50 milioni e per il secondo ... a cosa sono dovuti questi milioni.

Montesano (P.S.D.I.) - Io pregherei gli Assessori di dare la risposta dopo, esaurite le domande per la categoria.

Germano (P.C.I.) - E allora aggiungerei anche per il capitolo 6 se la previsione in aumento di 100 milioni è dovuto al normale sviluppo inflazionistico e quindi delle imposte.

Colombo (P.S.I.) - Intanto, per i nn. 3, 4 e 6 gli aumenti previsti nel bilancio sono dovuti all'aumento del gettito in base naturalmente ai nuovi ruoli che sono stati denunciati. È un incremento naturale che deriva naturalmente dall'aumento delle imposte. È aumentato il gettito della ricchezza mobile.

Rollandoz (D.C.) - Titolo I - categoria II - Imposte sugli affari ...

Germano (P.C.I.) - Io voglio fare notare, voglio fare notare, più che all'Assessore Colombo, al Presidente della Giunta, che anche qui all'articolo 2 della quota della legge per la ripartizione delle imposte abbiamo un aumento di 105 milioni che, aggiunti agli altri, sono 205 milioni, quindi, quando si ha l'abitudine di dire "abbiamo soldi in più, abbiamo molti soldi in più", si tenga conto, ... a ogni piè sospinto il Presidente della Giunta lo dice, a ogni piè sospinto ... si tenga conto di quello che avviene sul piano economico e finanziario: è una cosa molto naturale e molto spiegata.

Segretario - Titolo I - Categoria 3 - Imposte sulla produzione

Germano (P.C.I.) - Volevo chiedere all'Assessore qual è l'entità effettiva del 10/10 di tutte le imposte di quota variabile, cioè, mi spiego, noi in genere abbiamo sempre avuto una parte, non abbiamo mai avuto i 10/10; quant'è, almeno per l'anno scorso, che abbiamo avuto 3.100.000.000, quanto è stata la quota totale delle imposte soggette alla quota variabile.

Colombo (P.S.I.) - Per l'anno scorso le imposte soggette appunto alle quote annue variabili si aggiravano sui 3.900.000.000. Quest'anno si prevede, invece, dico, un aumento in 4.200.000.000, l'effettivo ...

Germano (P.C.I.) - Non è prevedibile che un gettito di 3.300.000.000 dell'anno scorso, venga portato a 4.200.000.000.

Colombo (P.S.I.) - 3.900.000.000 l'anno scorso, 4.200.000.000 quest'anno.

Segretario - Categoria IV - Tributi speciali per attività di gioco ... (legge)

Germano (P.C.I.) - Io vorrei sapere qui due o tre cose; cioè, noi abbiamo qui la parte "entrata" di alcuni istituti gestiti dalla Regione e poi abbiamo, nei successivi capitoli, la parte "uscita". Vorrei chiedere agli Assessori interessati, quant'è l'effettiva entrata dell'Istituto Materno e quant'è l'effettiva uscita complessiva, quant'è l'effettiva entrata delle funivie di Buisson Chamois e quant'è l'effettiva uscita e quant'è anche, per la stessa motivazione, per l'Emoteca regionale.

Mappelli (D.C.) - Dunque, come si vede, per l'Istituto Materno le entrate ordinarie sono di 220 milioni; l'anno scorso erano di 190, senonché, mentre le rette del 1969 erano per la prima categoria di 7.100, per la seconda di 5.300, e per la terza di 4.600, quest'anno, dal primo del 1970, abbiamo portato per la prima 8.500, la seconda 6.100, per la terza 5.400. Questo ci dà una maggiore entrata di lire 30.000.000.

Il deficit dell'anno scorso, Consigliere Germano, è stato di circa 125 milioni; questo è dovuto, difatti poi si vedrà nella parte uscite del capitolo sul totale delle spese che noi vediamo delle spese per il personale di 259.100.000, con l'aumento, per l'anno scorso di 45.000.000, dovuto all'istituzione della settimana corta. Noi lì abbiamo dovuto assumere un certo numero di personale, abbiamo però ricuperato 30 milioni nell'aumento delle rette e, pertanto, si prevede per l'anno finanziario 1970 una diminuzione di deficit di circa 20/25.000.000 e, pertanto, il passivo di quest'anno vedremo di contenerlo su un 100, 110 milioni.

Questo è per quanto riguarda la parte dell'Istituto Materno.

All'Emoteca regionale noi abbiamo visto che, con la legge che abbiamo varato a fine del 1969, abbiamo portato un aumento di 1.500.000 sulla questione, per il personale. Vi è poi, giustamente, come diceva il Consigliere Germano, 6 milioni nelle leggi in corso, pertanto questi 6 milioni noi vorremmo vedere innanzitutto modificare la tabella organica, in quanto non è più confacente alle esigenze di quel servizio e nel contempo vedere di fare il nostro dovere nel senso di assicurare i medici, a parte poi il fatto che vi è anche da parte dei vari istituti un aumento delle tabelle orarie ai medici. Noi dovremmo adeguarci a queste tabelle, diversamente i medici, logicamente, non rimarrebbero a fare questo servizio.

Attualmente abbiamo al centro, all'Emoteca regionale i medici nelle persone del Dr. Lolli, il Direttore, il Dr. Artaz e il Dr. Chittolina. Questi tre medici fanno, assicurano il servizio del prelievo del sangue, pertanto questo aumento, prevalentemente, è in previsione di questa sistemazione e di organico e di spese generali.

Germano (P.C.I.) - Io aspetto poi che mi dia gli altri dati quando li avrà l'Assessore Colombo. Mi pare, però, di fare subito una considerazione, perché quello che ha detto l'Assessore è che è aumentato il Monte Salari, quindi abbiamo aumentato le rette, quindi pensiamo di ridurre un po' il deficit. Ma le cause di questo deficit, l'affrontare il problema, questo non si sente niente. Io non so, ho sentito, per esempio, parlare di primari che guadagnano 60 milioni al mese, saranno storie, all'anno forse, all'anno, saranno storie, ma su questi dati, su queste cifre non c'è niente, non si è andato a vedere, si ha una sensazione di quello che avviene, perché ho l'impressione che disordine amministrativo ce ne sia.

Mappelli (D.C.) - Ritengo che questa è una parte che io pensavo poi di riprendere nella seconda parte della discussione del bilancio sanità. Per quanto riguarda logicamente i sanitari, penso che ci sia in quella direzione che il Consigliere si sia orientato e dovrò dire che per quanto riguarda allo stipendio è quello che è fissato alla legge regionale, per quanto riguarda invece le percentuali, che percepiscono, sono in base alle leggi nazionali. Vi è da aggiungere, sempre sul deficit dell'Istituto Materno, da un esame che noi abbiamo dovuto fare, difatti Lei vedrà nel capitolo 716 che vi è un aumento di 10 milioni, e questo è dovuto all'aumento dei medicinali; dobbiamo tenere conto che i medicinali sono aumentati di oltre, a volte oltre, il 30%, mentre al 317 noi abbiamo soltanto un aumento di 3 milioni che è dovuto al riscaldamento, all'energia elettrica e a queste manutenzioni straordinarie.

Ora, è pur vero che ad un certo momento siamo fuori di 100 milioni, ma, intendiamoci, noi abbiamo contenuto questo equilibrio, diciamo, di uscite, con l'aumento delle rette, cosa che però noi dobbiamo ... il problema, mentre il problema in linea di massima è per il personale, dunque, sia la parte economica che quella normativa, siamo arrivati al plafond massimo di spese; è altrettanto vero che per quanto riguarda le rette, noi siamo ancora sensibilmente inferiori a quelle che sono, generalmente, le rette degli altri istituti, sia italiani e sia per quanto riguarda il confronto con l'Ospedale Mauriziano. Pertanto, gradualmente, io ritengo che la cosa possa essere contenuta nella misura in cui noi possiamo avvicinarci ad aumentare le rette e questo deve avvenire in base ad una legge nazionale del Ministero che raccomanda l'aumento delle rette e le giustifica per l'accettazione solo nella misura in cui vengono contenute.

Pertanto in un prossimo futuro dovrà essere, mentre come dicevo, da una parte siamo arrivati al massimo delle spese per il personale, dall'altra dobbiamo ancora continuare, sempre sulla strada di aumentare queste rette per poter contenere questo deficit che noi abbiamo nell'Istituto Materno. Una cosa, ed è chiara ed è vera, cioè, che, non dal 1969, Consigliere Germano, bensì da circa 10 anni a questa parte, il deficit è sempre rimasto dagli 80 ai 100 milioni annui sulla gestione dell'Istituto materno.

Si era riusciti, nel 1968, a contenerlo in 72 o 73 milioni, se la mia mente non mi tradisce, però, poi, ha di nuovo ripreso, in base alle indicazioni economiche e ai costi di gestione in conseguenza anche alla riduzione della settimana corta.

Segretario - Categoria III - Provento dei beni della Regione -

Colombo (P.S.I.) - Soltanto per quanto concerne la funivia di Buisson, per quanto concerne Maternità e Emoteca ... mi pare che si può fare molto velocemente ... Noi abbiamo in entrata 15 milioni del capitolo 27; le uscite sono 26 milioni, quindi abbiamo un passivo di 11 milioni.

Manganoni (P.C.I.) - Ma per Buisson avevamo avuto quasi delle assicurazioni in questo Consiglio che con la nuova funivia, se non saremmo andati in attivo, almeno le entrate avrebbero coperto le spese... (voce) ...Ah, un altr'anno saremo alla pari ... lascia perdere la Russia, guarda, io ti pregherei una cosa, quando voi altri siete a corto di argomenti, tirate fuori la Russia o altre cose del genere.

In questo campo potrei intervenire anch'io e sedervi, ma non lo faccio, perché sono in Valle d'Aosta e discutiamo dei problemi della Valle d'Aosta, non sia il caso di tirare fuori la Russia, né, noi potremmo tirare fuori il Vietnam, o molte altre cose che vi bruciano il sederino, va bene? Ma siccome noi siamo qui e non vogliamo tirare in ballo quanto non riguarda la discussione ...

Montesano (P.S.D.I.) - Mettiamo un po' di ordine in queste risposte e ...

Colombo (P.S.I.) - Io volevo soltanto aggiungere che tra quello che è il provento della gestione della funivia di Buisson l'anno scorso e quello di quest'anno, c'è un aumento di 8 milioni; quindi abbiamo, per la verità, una riduzione di quello che è il passivo, nei confronti dello scorso anno, almeno, almeno di 20 milioni ... eravamo su quelle basi lì ...

Germano (P.C.I.) - ... Aveva assicurato lui, chissà perché doveva essere lui, che non era della maggioranza, ma lui aveva assicurato in questo Consiglio che quest'anno non ci sarebbe più stato deficit e quindi è uno che dice delle storie. Ad ogni modo non c'è, glielo dice poi Lei ... Dr. Maghetti ... (voce in lontananza)

Montesano (P.S.D.I.) - Per favore non fate delle conversazioni perché la registrazione viene disturbata e i rilevatori non riescono più ad inquadrare ogni intervento ...

Fosson (U.V.) - Io vorrei solo un chiarimento, sulla categoria III, al n. 37. Io penso che ci sia stata una suddivisione diversa, ma vorrei avere un chiarimento dalla Giunta, dall'Assessore, perché al 34, "provento di concessioni sulle concessioni di acque pubbliche" abbiamo una diminuzione di 102 milioni, e abbiamo, invece, al 37, provento dei 9/10, un aumento di 113 milioni; quindi, nella voce totale si compensano queste cose, ma vorrei sapere, sul lato tecnico ed amministrativo, come mai c'è questa differenza, come mai è stata portata questa differenza.

Germano (P.C.I.) - Sulla categoria III, abbiamo un capitolo che è interessante, che è il capitolo 33, che è quello che denuncia il metodo di amministrazione di questa Giunta.

Qui abbiamo la cifra di 250 milioni di interessi, su titoli di proprietà e su giacenze di cassa, cioè 250 milioni che entrano nelle casse della Regione, evidentemente il Presidente della Giunta Bordon dice, vedete come va bene. Assieme a questa cifra abbiamo alcune altre cifre di cui io ho già avuto occasione di dire in Consiglio; nella nostra cassa mancano 3 miliardi del 1978, 3 miliardi del 1969, tre miliardi 100 milioni della cassa del 1969; cioè, la nostra Cassa dovrebbe avere un debito di 9 miliardi e cento milioni, invece non ha questo debito, ma ha 250 milioni di interesse che entrano, perché abbiamo dei soldi depositati noi, perché la cifra dei residui passivi supera i 12 miliardi, 12 miliardi di lire stanziati, e non spese. Ecco spiegato il fenomeno del piano di opere pubbliche che contempla una cifra enorme, che poi viene spesa per la metà; ecco perché tante cifre vengono assegnate per assessorato e poi non vengono spese; al massimo vengono impegnate provvisoriamente e poi successivamente vengono poi ricuperate. Questo è il metodo di amministrazione di questa Giunta. A noi dovrebbe mancare 9.100.000.000 in cassa, noi abbiamo 12 miliardi di residui passivi e quindi abbiamo l'equivalente in cassa che ci permetterà di incassare degli interessi per giacenze nostre. È in questo modo che si amministra; questo è il modo di amministrare di questa Giunta, ed è cresciuto perché dei 3 miliardi neanche del 1966, perché i residui passivi ci sono sempre, non si fa un'intera opera in un anno, ci vorrà un anno, due anni, tre anni, c'è sempre una certa somma di residui passivi, ma quando questa somma va a 12, oltre miliardi, andrà a finire che nei prossimi anni noi avremo da spendere l'intero bilancio di un anno, l'intero bilancio di un anno e sono cifre che vanno a raggiungere quelle di altre Regioni autonome, dove vi è la Corte dei Conti, dove vi è, cioè, da parte dello Stato, tutta quella barriera burocratica che ci impedisce di spendere cosa che noi non abbiamo, cosa che noi non abbiamo, cosa che noi potremmo spendere con molta tranquillità, cosa che questa Giunta non vuole fare, non vuole fare per il metodo di amministrazione che segue.

Vorrei chiedere all'Assessore dove arrivano questi 250 milioni.

Colombo (P.S.I.) - I 250 milioni di interessi sui titoli sono dovuti da 5,50 di interessi che abbiamo su 500 milioni depositati all'Istituto S. Paolo, 3 miliardi alla Cassa di Risparmio, parte di cui al 5,50% e un miliardo al 4,50% in quanto depositato prima degli aumenti dei tassi di interessi.

Per quanto riguarda l'osservazione che ha fatto il Consigliere Germano, io ho soltanto da aggiungere questo: che mi pare nei confronti del 1966 la situazione è mutata soprattutto per dei finanziamenti che nel frattempo siamo riusciti ad ottenere da parte dello Stato, per quanto riguarda la legge 614, per quanto riguarda la legge 682. Lì si tratta di opere che naturalmente, noi eravamo ancora privi di progettazione, questi progetti posso dire che nella maggiore parte sono stati eseguiti nel 1969, buona parte di questi sono approvati oggi dal Provveditorato delle opere pubbliche e sono oggetto, in questi giorni, alcuni già di appalti da parte dell'Assessorato ai Lavori Pubblici e da parte di altri assessorati.

Uno dei maggiori, diciamo così ... saremo sui 5 o 6 miliardi; se andiamo a fare i conti, saremo, io non ho qui, appunto, dico l'elenco, ma saremo sui 5 o 6 miliardi, perché c'è dentro la strada di... coso... la strada di St. Nicolas, di Valsavaranche, di Torgnon, del Colle di Joux... ce n'è una infinità. Adesso io non me le ricordo, Champorcher, i ponti di Pollein, il ponte di Hône, io non ho l'elenco, ma io mi riservo di farvi avere l'elenco di tutte queste opere che sono finanziate appunto l'80% dallo Stato, la strada di St. Nicolas che va su alla ... il Ponte di Montjovet, la Ranzola ...

Montesano (P.S.D.I.) - C'è una domanda che aveva fatto il Consigliere Fosson, mi pare...

Colombo (P.S.I.) - Questo si tratta dei 9/10 che ci deve dare l'ENEL appunto per quanto concerne i sovracanoni derivanti dall'idroelettrico; qui in un primo tempo sembrava che l'ENEL ce li facesse giungere, appunto, attraverso, dico, lo Stato, e quindi ... prima voleva darli a noi, e poi, in un secondo tempo, ce li voleva dare tramite lo Stato e quindi in questo caso la riduzione naturalmente di un decimo.

Adesso invece, le ultime trattative ci dicono che le danno direttamente a noi, ecco perché appunto la variazione dei 123 milioni.

Fosson (U.V.) - Non ho capito bene la spiegazione dell'Assessore e desidererei su questo punto proprio avere le idee chiare, proprio per questo fatto, specialmente se ci sono delle trattative con l'ENEL, e, se ci sono delle trattative con l'ENEL e una cosa e l'altra, se non approfittiamo di fare questa domanda al momento in cui discutiamo il bilancio e vediamo queste variazioni di cifre, non sappiamo quando le dobbiamo fare, quindi avremmo bisogno di avere, io desidererei avere una risposta chiara su questo punto, in sede di discussione del bilancio.

Colombo (P.S.I.) - È in relazione a quanto detto già prima, cioè in un primo tempo noi abbiamo, naturalmente, rivendicato il pagamento diretto da parte dell'ENEL e quindi avremmo avuto i 9/10 puliti, con un passaggio solo, sul capitolo nostro.

In un successivo tempo ci hanno detto che ci sarebbero stati versati tramite lo Stato; quindi, i 10/10 allo Stato, i 9/10 a noi; avremmo avuto quindi una riduzione di un decimo nei confronti del gettito totale che l'ENEL doveva a noi e questo porta alla variazione del capitolo, cioè, anziché entrare con il capitolo 34, entra con il 37; ho chiarito? Non troppo...

Fosson (U.V.) - Se ho capito bene, è l'inverso di quello che è stato spiegato...

Colombo (P.S.I.) - ... prima, esattamente l'inverso.

Fosson (U.V.) - Cioè, mentre se pagava direttamente l'ENEL entrava nel provento delle concessioni e subconcessioni, e se invece si pagano i 9/10 è lo Stato, cioè l'ENEL paga allo Stato, quindi, chiarisco, se è così, però è l'inverso.

Colombo (P.S.I.) - Devo aggiungere questo: io ho fatto l'altra ipotesi perché in questo momento stiamo trattando perché ci vengano versati direttamente a noi; si tratterà in questo caso poi di fare la variazione. È un problema ancora non definito, allo stato attuale delle cose, ufficialmente, ci vengono tramite lo Stato, allo stato attuale delle cose. Stiamo però trattando ancora per vedere di averli direttamente da parte dell'ENEL, e, se questo andrà a buon fine, si tratterà naturalmente poi di modificare l'impostazione, questo è pacifico...

Fosson (U.V.) - Se avete le trattative in un dato senso, portate in bilancio direttamente quello che pensate di ottenere, perché altrimenti... dobbiamo fare una variazione di bilancio dopo su questa cosa qui.

Colombo (P.S.I.) - D'accordo, ma la variazione è avvenuta dopo l'impostazione del bilancio.

Caveri (U.V.) - Je voulais demander à Monsieur Colombo, assesseur aux finances, en rapport justement au numéro 33... Quel est le montant des "residui passivi" en ce moment, aussi divisé par assessorat, avant tout la somme globale, et puis divisée par assessorat?

Manganoni (P.C.I.) - Ha detto l'Assessore Colombo che si sta trattando per il versamento dei canoni direttamente alla Regione. Ora, queste trattative erano state impostate fin dal 1965, con un accordo fra le società idroelettriche di allora, che non erano ancora nazionalizzate, la Regione e il Ministero dei lavori pubblici. Perché? Perché molte di queste società, oggi ENEL, avevano costruito i loro impianti senza concessione. Ora, questo problema che, allora sembrava avviato ad una soluzione favorevole, favorevole nel senso che sarebbe stata la Regione a concedere le acque, come sanatoria e quindi il disciplinare di concessione sarebbe stato firmato dalla società, oggi ENEL, e dalla Regione, anche se erano state concesse, alcune, prima della guerra, con quale vantaggio per la Regione, che avremmo introitato direttamente i 9/10 dei canoni, li introitava la Regione, anziché gli 8/10, mi pare, per le concessioni dello Stato, e tramite Stato, e poi i soldi chissà quando arrivano.

Ora, queste trattative impostate, diceva, nel 1965, ha detto l'Assessore Colombo, che sono state impostate delle trattative in questi tempi col Governo...

Ora, io vorrei sapere un po' di quali trattative intendiamo parlare e precisamente: quelle trattative impostate nel 1965 che fine hanno fatto? Continuano? Hanno dato esito positivo, hanno risposto picche a Roma? Primo.

Secondo, le trattative alle quali accenna Colombo sono quelle trattative, o sono nuove trattative impostate dalla Regione? Perché possa afferrare meglio, aggiungerò: noi avevamo una causa in corso e c'era, mi pare, l'avvocato Colonna, nominato dalla Giunta a suo tempo, si era transato, prevedendo la definizione, in via amichevole, diciamo, sia con quelle società idroelettriche che quello col Governo; allora, si era liquidato la parcella e le spese dell'avvocato Colonna fino ad allora, considerando la questione giudiziaria chiusa. Io aggiungo questo perché, così, l'Assessore forse potrà orientarsi meglio, con maggiori ...

Colombo (P.S.I.) - Per quanto riguarda appunto il problema sollevato dal Consigliere Manganoni, tutta la questione è ancora oggetto, appunto, di trattative e stiamo discutendo con lo Stato. C'è almeno, dico, un avvio di queste trattative, quello che può essere un acconto per quanto riguarda appunto quegli arretrati che si aggirano circa sul miliardo. Queste entrate che noi abbiamo oggi nel bilancio sono relative, naturalmente, ai canoni del 1970. C'è ancora un miliardo di arretrati che è oggetto appunto delle trattative e sulle quali si parla adesso di un acconto in attesa della soluzione definitiva del problema.

Manganoni (P.C.I.) - Io non ho accennato agli arretrati o meno, io ho accennato alle trattative; naturalmente gli arretrati sono una conseguenza delle trattative. Il versamento dei 9/10 dei canoni direttamente alla Regione era una conseguenza di quelle trattative, ma il problema che io pongo è: queste trattative, che allora erano arrivate ad un punto talmente favorevole che abbiamo ritirato la questione giudiziaria, liquidando addirittura l'avvocato Colonna, perché la questione era praticamente risolta.

Ora, la domanda che io vi pongo è questa: se nel 1965 la Giunta del Leone, che si diceva invisa a Roma ecc. era giunta quasi al termine di queste trattative, non ha potuto portarle a termine perché sappiamo che poi, no, il voltafaccia di alcuni assessori, ecc. Ora, se noi eravamo arrivati a quel punto nel 1965, oggi che siamo nel 1970, dopo cinque anni, voi dite ancora "è sempre oggetto di trattative", dopo sei anni? Ma voi che siete amici del Governo, voi che siete amici del centro sinistra, voi che siete della stessa conventicola dei vari Ministri, dopo sei anni non riuscite neanche a portare a termine quello che noi abbiamo impostato e già quasi risolto, perché si era ritirata la questione magistratura, vuole dire che le trattative erano quasi, non dico in porto, ma quasi in porto e voi, dopo cinque anni, dopo sei anni, dite, "ma le trattative sono oggetto di trattative". Questo che a me pare difficile, cioè, non è che a me pare difficile capire, io capisco molto bene e capisco questo: che quando noi, invisi a Roma, andavamo a trattare a Roma, ma andavamo giù da uomini, e non con le courbette, con la spina dorsale e non con un salice al posto della spina dorsale, con Roma si passava e si concludeva. Voi, dopo sei anni, con tutte le vostre decantate amicizie, non solo non avete portato avanti niente, ma siete tornati quasi indietro ancora. Questa la realtà dei fatti e se me la smentite, io vi dico grazie.

Colombo (P.S.I.) - Per quanto riguarda la domanda che ha mosso il Consigliere Caveri, non siamo assolutamente nella condizione, in questo momento, di poter dare quelli che sono i residui passivi riferiti, naturalmente, alla sua domanda. Io mi riservo di risponderle oggi pomeriggio, Consigliere Caveri.

Segretario - Categoria IV (...)

Colombo (P.S.I.) - ... il problema purtroppo non è ancora definito. È inutile che ci giriamo intorno, c'è ancora la contestazione tra noi e lo Stato su a chi naturalmente compete la firma delle concessioni, quindi il problema è ancora tutto in alto mare; lo sta trattando, diciamo le cose come stanno, l'Ufficio acque dei lavori pubblici. Io non sono nella condizione di dirvi esattamente a che punto si trova questo problema. So che c'è ancora questo problema della competenza, su chi deve dare queste concessioni e il problema è ancora aperto purtroppo. Non sono ancora arrivati, devo dare atto di questo e punto e basta, io non so cosa dire di più.

Manganoni (P.C.I.) - Scusa Colombo, abbi pazienza, tu lo dici "lo sta trattando l'Ufficio acque della Regione". Sia molto chiaro, io do atto che all'Ufficio acque della Regione avevamo e penso abbiamo ancora, se gli uomini sono i medesimi, dei tecnici seri e capaci. Do atto di questo. Però per queste trattative, non è l'Ufficio acque, non è il funzionario dell'Ufficio acque, capace, diligente che deve andare a trattare con i Ministeri, sono i politici che devono andare, sono gli assessori e il Presidente della Giunta, perché, scusate, malgrado tutta la capacità e la volontà di questi funzionari, di cui, io, ripeto, do atto, come possono questi risolvere i problemi coi Ministeri a Roma? Questo vuole dire lavarsene le mani, e tira a campà, o se no questo vuole dire che da parte vostra avete paura, avete timore di andare ad affrontare i Ministri a Roma. Ebbene vi dirò, noi, invisi, come dite voi che eravamo, questo abbiamo avuto il coraggio e abbiamo affrontato i problemi con i Ministri, quello, ed erano in via di soluzione, lo dimostra il fatto, scusa se te lo ripeto per la terza volta, ma qui bisogna parlare arabo, perché l'italiano non lo comprendiamo più, che abbiamo ritirato la denuncia, la questione magistratura, perché il problema era in via di soluzione. Ora io vi dico, dopo sei anni, si dice che la questione è demandata all'Ufficio acque; chi è l'Ufficio acque? L'Ufficio acque la questione l'ha definita per quanto era di sua competenza; la questione tecnica era stata concordata e definita, adesso la questione, non c'entra più l'Ufficio acque, si tratta di andare dal Ministro e dirgli: "Insomma lo rispettate lo Statuto o non lo rispettate?". Il problema è tutto lì e non sono i funzionari dell'Ufficio acque che possono pretendere da Roma il rispetto del nostro Statuto, ma lo dico io, perché questo problema, queste trattative, il sugo di queste trattative sapete qual è? Vuole Roma rispettare lo Statuto speciale, sì o no? Se vuole rispettarlo, sigli le trattative; se non vuole rispettarlo, continui a menar il can per l'aia come stanno facendo.

La conclusione, la sostanza delle trattative è questa, caro Colombo, lo Statuto.

Segretario - Categoria V - Trasferimenti ...

Montesano (P.S.D.I.) - Attendiamo perché sono numerose pagine ... però io do tutto il tempo per gli interventi che si vogliono fare ...

Manganoni (P.C.I.) - Non è che io voglia scoprire la polvere da sparo; a me pare, se non mi tradisce la memoria, che nel passato si diceva "Capitolo 49 - Capitolo 50 ... e avanti di seguito". Il Consigliere, quando sentiva, Capitolo 49, se aveva delle osservazioni da fare, alzava la mano. Io penso che questo è molto più pratico.

Montesano (P.S.D.I.) - Guardi, Consigliere Manganoni, io non ho nessuna ... però ho chiesto questo al Consiglio, ho detto "Facciamo come si è fatto altre volte, cioè a dire, noi possiamo discutere capitolo per capitolo, ma, naturalmente, è il Consigliere che va a ritrovare il capitolo su cui deve fare osservazioni. Io non ho nessuna difficoltà, però, è per la ragione di celerità, perché se leggiamo capitolo per capitolo, l'abbiamo fatto un'altra volta e poi abbiamo dovuto modificare, io credo che si vada avanti per ore, ore e ore, in ogni modo, si faccia quello che si crede, il bilancio deve essere discusso; sentiamo dal Consigliere Fosson quello che vuole dire ...

Fosson (U.V.) - Vorrei dire, proprio su questa, su quello di cui stiamo parlando adesso, che ad esempio, categoria per categoria, come questa, in cui ci sono diverse somme, che poi si sommano in quella di 5 miliardi, senza arrivare ad elencare tutti i numeri dell'articolo, si legga ad esempio qui, facciamo l'esempio pratico "Categoria V - Trasferimenti - Trasferimenti globali" c'è una prima somma di 494 milioni; si cominci così a gruppi, così almeno la discussione viene più logica.

Caveri (U.V.) - Je voulais demander des renseignements sur le chapitre 78, "Contributo del Ministero agricoltura e foreste ... per servizio della caccia ...".

Le budget de cette année prévoit une dépense de 20 millions, en faisant la comparaison avec les chapitres du bilan de l'année passée, je me suis marqué cette somme de 18.500.000 avec le point d'interrogation. Je voudrais savoir pourquoi ces modifications.

Montesano (P.S.D.I.) - Consigliere Caveri, io volevo riprendere il discorso fatto al Consigliere Fosson il quale ha pregato di leggere capitolo per capitolo, cioè, "Trasferimenti globali - somma totale". Poi "Trasferimenti di scopo - somma totale". Lei ha già saltato...

Caveri (U.V.) - Va bene, l'Assessore all'agricoltura mi risponderà quando sarà il momento ...

Montesano (P.S.D.I.) - Va bene, allora, per andare in ordine, così leggiamo i diversi... le diverse voci.

Segretario - "Trasferimenti globali" totali £ 494.820.000 - Trasferimenti di scopo per Istruzione e Cultura ... (legge)

Fosson (U.V.) - Le Conseiller Caveri a déjà demandé des renseignements que je voulais demander moi aussi sur l'article 78... Je voudrais demander, sur l'article 80, comment a été supprimé "Contributo dello Stato per sistemazione generale strade provinciali", les motifs qui ont porté à cette suppression.

Manganoni (P.C.I.) - ... risponda pure a quelli ...

Bancod (U.V.) - Al capitolo 81 - Contributo dovuto all'Ufficio regionale del turismo, per l'imposta di soggiorno, 14 milioni, all'Uscita, al capitolo 659, 60 milioni. Secondo me, insomma, queste entrate, in confronto a delle spese, sono un po'... con tutti i contributi che si danno alle aziende di soggiorno, si vede che le aziende di soggiorno non applicano regolarmente. Quindi vorrei sapere un po' come mai c'è questa differenza qui. Per esempio, recentemente, si è dato, insomma 15 milioni, contributo bob al Breuil, 15 milioni ed entrate, praticamente, non se ne vedono su quella categoria.

Manganoni (P.C.I.) - Io osservo di nuovo sul bilancio del '70, all'articolo 82, contributo dello Stato ai sensi dell'articolo 3, del terzo comma dell'articolo 12 - ora, è stato detto questa mattina in Consiglio che questi famosi tre miliardi, previsti anche nei passati bilanci, per il 1968 non sono ancora pervenuti alla Regione, e neanche per il 1969; corrisponde al vero questo? Corrisponde al vero? Bene! Adesso, io vorrei esaminare alcune conseguenze: a parte il fatto che, dopo tre anni, noi stiamo ancora aspettando i soldi che Roma ci deve dare, e io qui non voglio ripetere quanto è già stato detto, no, che, su questo famoso articolo 12... ma voglio arrivare ad alcune conseguenze, conseguenze per la Regione, conseguenze per i comuni e conseguenze per i lavori che stanno fermi e non si fanno. Risulterebbe a me che molte, qui ne ho un elenco di una trentina, di deliberazioni, di appalti, di versamenti di contributi ai comuni, sono state bocciate dalla Commissione di coordinamento e sono delibere 11/1968 e 12/1968, quindi di un anno e rotti fa, 31.12.1968. Ora mi risulterebbe, e io qui vorrei che la Giunta confermasse o smentisse, che queste delibere, vi faccio il caso di una di queste delibere: prendiamo la prima, la n. 3729 del 25.9.1968 - Delibera di Giunta - "Appalto scuola convitto di Valsavaranche". Questa delibera di appalto non è stata approvata dal Coordinamento, però la Regione ha consegnato i lavori lo stesso. Ora, se non è stata approvata la delibera di appalto, a maggior ragione non sarà stata approvata la delibera di aggiudicazione dei lavori. La Giunta, ignorando il fatto, cioè, ignorando che il Coordinamento non le ha approvato la delibera di appalto, ha fatto lo stesso l'appalto poi la delibera di aggiudicazione, che, naturalmente, non poteva essere approvata, se non era approvata la delibera di appalto; ha aggiudicato ugualmente i lavori. L'impresa, ignorando tutte queste segrete cose della Giunta, ha iniziato i lavori, e, pare che - qui il Consigliere Chabod confermi se non è vero - che questa famosa scuola convitto di Valsavaranche, su cui oggi non voglio ritornare ed entrare nel merito, perché, avrebbero potuto costruirlo a Molère, così almeno la prima valanga che veniva giù la sotterrava, ma, a parte quelle considerazioni che ho già fatto altre volte in Consiglio, l'impresa ha incominciato i lavori, ha costruito l'edificio ed è arrivata al tetto, però gli stati di avanzamento non vanno avanti, cioè, quell'impresa lavora, e pare che non sia una grande impresa, cioè, di quelle piccole imprese, e che è bene che noi aiutiamo e non favoriamo sempre e solo le grandi imprese, ma se noi le invitiamo, aggiudichiamo i lavori e poi non diamo quattrini, io mi chiedo come queste imprese possono andare avanti.

Ora, io vi ho citato uno di questi casi, no? Ve ne potrei citare tanti altri, di lavori appaltati, aggiudicati, anche se la delibera non è stata approvata dal Coordinamento, l'impresa ha eseguito una parte dei lavori, non le sono stati pagati, poi, la Giunta o l'Assessore, d'altronde l'Assessore non è che l'espressione della volontà della Giunta, ha fatto sospendere i lavori e non ha pagato l'impresa. Ora, io vi chiedo, come pensate di uscirne di qua? Questa la domanda che io vi pongo. Perché avete aggiudicato i lavori se la delibera non era approvata dal Coordinamento? Primo, questa è la domanda che io vi pongo. Quindi voi siete venuti meno a quei regolamenti, a quelle norme alle quali la Giunta deve attenersi. Ma vi è di più: vi sono molti contributi, in queste delibere bocciate, non ve li leggo, per non abusare del tempo, ma ve ne sono una quindicina, di contributi ai comuni per gli acquedotti, che, se non vado errato, dovrebbero essere del 70%. I Comuni hanno fatto fare i lavori, contando su questo contributo della Regione; le imprese, i comuni devono pagarli, i soldi della Regione non arrivano. Perché voi Regione non glieli versate questi soldi e i comuni i soldi dove li prendono? Perché noi sappiamo le possibilità finanziarie dei nostri comuni, che abbiamo per la Regione, no? E allora, cosa succede? O i comuni dovranno ricorrere a prestiti, pagando, sappiamo, gli interessi che praticano oggi le banche, o non pagano le imprese e allora dovranno questi ricorrere a fidi, a mutui, a prestiti delle banche che sappiamo sono del 10 o 12%.

Ora, perché la Giunta, in un modo così, io mi limito a definirlo irresponsabile, si è cacciata in tutti questi guai? Primo. Secondo. Come pensa di uscirne? Quand'è che pensa di fare ultimare questi lavori piantati a metà, e quand'è che pensa di versare questi contributi ai Comuni, che devono pagare perché i lavori li hanno fatti eseguire, contando sui vostri contributi? E quand'è che pensa di pagare, perché è un suo dovere di pagare, quelle imprese che questi lavori hanno eseguito?

Montesano (P.S.D.I.) - Altri interventi? Allora ci sono delle risposte? Assessore all'agricoltura Maquignaz.

Maquignaz (D.C.) - Io voglio rispondere all'avvocato Caveri sul capitolo 78, per quanto concerne il contributo del Ministero di 20 milioni per il Comitato caccia. La legge 2.8.1967 prevede che la nuova legge sulla caccia stabilisce che tutti i comitati provinciali siano finanziati dal Ministero per quanto riguarda le spese di amministrazione dei comitati provinciali, quindi non parlo né di spese per i ripopolamenti, ma solo di spese di amministrazione, spese per personale, generali, ecc.

Noi abbiamo fatto richiesta per avere un'analogia per il nostro comitato regionale dei fondi, e abbiamo avuto una lettera nella quale si dice che 12 milioni sono già assegnati alla Regione. Inoltre, aspettiamo anche un conguaglio per l'anno 1969, di 7/8 milioni, per cui è iscritta in bilancio la cifra di 20 milioni e abbiamo pure, nel capitolo di competenza, i 24 milioni, contributo abituale del Comitato caccia, che, però, noi liquideremo nella misura in cui vedremo i fondi che arrivano dallo Stato, in modo da non superare, nemmeno in Valle, quelle che sono le spese per l'amministrazione del Comitato.

Quindi adesso le abbiamo messe in bilancio, ma, naturalmente, come liquidazione al Comitato; vedremo in base al bilancio che ci verrà presentato, quali sono le spese amministrative e liquideremo solo nella misura in cui sarà necessaria per la copertura di quelle spese.

Caveri (U.V.) - Je demandais une autre chose. L'année passée c'était 18.500 ... alors il y a une augmentation de 18.500.000 ... Je comprends ... Mais il y a une autre considération que je veux faire, ce n'est pas ni sur la chasse, ni le comité de la chasse, rien du tout. Non, c'est une autre considération d'ordre général que je veux faire. C'est-à-dire, l'Etat, la République italienne devrait être basée sur les régions, pratiquement ce devrait être un Etat à décentralisation régionale. Mais au lieu on a fini par créer quelque chose d'hybride, parce que l'Etat serait basé sur les Régions si l'Etat faisait une répartition une fois pour toutes entre les différentes régions et chaque région pouvait pourvoir directement à tous ses besoins, avec l'argent qu'elle reçoit de l'Etat à titre de ristourne des impôts. Au lieu, qu'est-ce qu'il arrive? Qu'on a créé une chose hybride, et nous le voyons ici: l'Etat donne de l'argent pour le fonctionnement du Comité de la chasse, à la Vallée d'Aoste. Est-ce que c'est de la décentralisation, cela? Non, c'est du méli-mélo, c'est de la salade, c'est le système de la salade. Au lieu un vrai régionalisme, un vrai Etat à fondement régional, devrait être un état dans lequel les régions pourvoient directement à tous les comités de la chasse et de la pêche, possibles et imaginables, avec les moyens de la Région, et entre autre, à travers la répartition définitive et générale entre l'Etat et la Région. Tandis qu'est-ce qu'il arrive? Il y a là aussi tout un effritement, tout un morcellement de petits fonds donnés à l'Etat, aux Régions, mais on n'affronte pas le problème central, le problème général, le noyau vital de la répartition des impôts entre l'Etat et la Région, de manière que ce n'est pas du tout vrai que notre Etat est fondé sur les régions, notre Etat est fondé sur le chaos, sur la confusion, voilà.

Colombo (P.S.I.) - Per quanto riguarda il contributo ha già risposto l'Assessore Maquignaz, quindi... Sulla domanda fatta per il capitolo 80 "Contributo dello Stato per sistemazione strade provinciali", qui noi l'anno scorso avevamo una entrata di 65.500.000 che ci provenivano dallo Stato per le sistemazioni delle strade di Cogne, Champoluc e Gressoney e tutto questo ci proveniva in base, naturalmente, a un tanto per chilometro; essendo queste strade passate direttamente all'ANAS, provvede direttamente l'ANAS e quindi noi non abbiamo più nessun contributo.

Per quanto riguarda i contributi dovuti dall'Ufficio regionale Turismo per imposte di soggiorno, qui è un'entrata della ex provincia che noi, naturalmente, portiamo tutti gli anni, ma non ha niente a vedere con quanto concerne il problema delle spese e degli oneri che abbiamo per il turismo regionale.

Sulla questione sollevata dal Consigliere Manganoni, contributo speciale dello Stato, ai sensi del terzo comma dell'articolo 12 dello Statuto regionale, in relazione soprattutto alle osservazioni fatte per quanto concerne il 1968, io devo dire che qui noi, come lavori pubblici, naturalmente mi sento responsabile di questo andamento, noi, come lavori pubblici avevamo allora appaltato il programma dei lavori in relazione naturalmente a quelle che erano le entrate del bilancio dell'amministrazione regionale. Alla fine dell'anno il coordinamento ci ha bloccato, sospeso alcune delibere che riguardano alcuni lavori tra i quali, il contributo ai comuni per acquedotti, la scuola di Valsavaranche, e altri.

Devo dire che, in quel momento, alle imprese appaltatrici di questi lavori noi abbiamo detto come stavano le cose e abbiamo anche chiesto che questi lavori, naturalmente, non andassero avanti. Abbiamo avuto da parte di alcune imprese una certa pressione, non avevano altri lavori, quindi avevano, ad un certo momento, interesse a fare questo, sempre che, naturalmente, ci fosse l'assicurazione del finanziamento eventualmente anche dilazionato.

Questo è quanto è avvenuto per quanto concerne la scuola di Valsavaranche; io ricordo che allora l'impresa è venuta da me a chiedere quali potevano essere le previsioni. In quel momento devo dire che le previsioni erano migliori di quelle che poi si sono verificate; il problema dei 3 miliardi, la legge è già passata al Senato, era passata al Consiglio dei Ministri e al Senato, avrebbe dovuto passare alla Camera e poi, purtroppo, la crisi che è subentrata, e compagnia bella, ha finito per bloccare l'iter di questa stessa legge.

Quindi, per quanto concerne questi problemi, noi riteniamo che adesso, se verrà superata questa crisi, abbiamo l'assicurazione che una delle prime leggi che viene discussa in Commissione alla Camera, sarà proprio questa. Comunque non mancherà anche da parte nostra una certa pressione, dato ormai l'iter che ha già seguito questa legge, una certa pressione nei confronti del coordinamento per vedere di fare approvare queste delibere, quindi di poter dare adito a quelli che sono i pagamenti.

L'ultimazione di questi lavori non è un problema, perché l'ultimazione deve, naturalmente, fare capo, sul nuovo programma di lavori, con finanziamenti, relativi al 1969 o al 1970, quindi non c'è un problema di ultimazione di questi lavori, perché, naturalmente, dovranno essere ultimati con i nuovi finanziamenti.

Questo è quanto posso dire, anche se, naturalmente, anch'io, non è che non sia preoccupato di questa situazione che si è venuta a creare nei confronti di alcune imprese.

Ci stiamo interessando, sia per quanto concerne un acceleramento dell'iter a Roma, sia soprattutto anche per vedere di sbloccare la situazione qui, con il coordinamento, che ormai penso la possa fare tranquillamente perché, avendo già la legge superato l'approvazione del Senato, certamente non mancherà l'approvazione da parte della Camera.

Manganoni (P.C.I.) - Io chiedo alla Giunta, dunque, io ho un elenco molto ridotto di queste delibere, che naturalmente non riguarda tutte le delibere; quelle delibere riguardano quale assessorato? Solo lavori pubblici, non riguardano gli altri assessorati ... Va bene. Qui c'è anche da chiedersi perché il coordinamento se la prende con i lavori pubblici; ad ogni modo, quelli sono fatti del coordinamento. Io penso, però, che la Giunta, o almeno l'Assessore interessato, potrebbe anche toglierci questa curiosità dicendo al Coordinamento, ma proprio con i lavori pubblici ce l'avete? Non bocciano, per esempio i cinque milioni che si danno a certi generali, 4 milioni, cinque, per fare certi studi assolutamente inutili ecc., è strano che il coordinamento quelli non li bocci, ma è strano. E se no, quando si vogliono pagare dei terreni che valgono 10, che si vogliono pagare 20? Vedi Sarre. È strano che il coordinamento non bocci. Va bene, magari quella non era ancora arrivata al coordinamento, ad ogni modo, sono delle considerazioni da farsi col coordinamento e che io, però, pregherei la Giunta di fare col coordinamento queste considerazioni; ma veniamo al nostro problema.

Lavori appaltati nel 1968. No, non approvati dal coordinamento, siamo nel 1970, dobbiamo ancora eseguirli. Cosa succederà? Che questo si protrarrà nel tempo e, cioè, i lavori previsti nel 1969, nel 1972, approveranno, aspetteranno ancora che il coordinamento approvi, e così di seguito: quando saremo, cioè, fin quando noi portiamo questi 3 miliardi dell'articolo 12 sul bilancio ...

Colombo (P.S.I.) - Non c'è nessuna delibera del 1969 bloccata dal coordinamento.

Manganoni (P.C.I.) - Non ancora, non ancora, perché ...

Colombo (P.S.I.) - Ormai sono passate tutte ...

Manganoni (P.C.I.) - Colombo, io ti dimostro che non sono passate tutte, io tiro fuori il programma dei lavori pubblici e ti dimostro che non sono passate tutte, non sono ancora appaltate. Se vuoi entriamo anche in quell'argomento, che è un'affermazione non esatta. Comunque, comunque, dice, noi abbiamo avvertito le imprese di non iniziare. A me non risulterebbe che questo è esatto, perché vi sono delle imprese che non sono state per niente avvertite, quando gli si è consegnato il lavoro. È poi stato detto loro dopo, quando sono arrivati gli stati di avanzamento, si è detto loro, no, no, non possiamo pagare perché non abbiamo i soldi, perché il coordinamento, perché l'articolo 12 e tutto quello che ne segue, no ... In secondo luogo, perché appaltate, perché aggiudicate i lavori, quando la delibera non è approvata? È questo che io vi faccio osservare, è questo che io voglio sottolineare. Sapete che il coordinamento non ha approvato neanche l'appalto e voi aggiudicate i lavori? Ma questo è mancanza assoluta di serietà, primo. Dice ancora Colombo, sì, noi eravamo ottimisti, perché la legge era già passata al Senato, aspettava solamente più la Camera, però la crisi, e la crisi ... Colombo, chi ha creato la crisi, noi? L'abbiamo creata noi la crisi a Roma ... Ma voi, in fatto di crisi, siete dei maestri, basta guardare qui in Valle d'Aosta e allora noi non ci stupiamo se i ministri che appartengono alla stessa conventicola della vostra fanno altrettanto a Roma. Io non voglio dire che i Ministri seguono il vostro esempio, io penso che siate voi che seguite l'esempio di Roma, no? E allora, crisi a Roma, crisi ad Aosta, e crisi un po' dappertutto.

Secondo loro, dice Colombo, ma il problema verrà risolto presto ... Ma io chiedo a Colombo: li apre i giornali la mattina, non dico "legge i giornali", il titolo, scritto in grossi caratteri e io li leggo anche senza gli occhiali, ebbene, li legge quei titoli? No? Allora io gli consiglio di leggerli, anche quelli di questa mattina, e poi, caro Colombo, sarai molto meno ottimista, altro che risolvere la crisi, io ho l'impressione che la stiate aggravando sempre di più questa crisi, e allora, questi soldi, più la crisi si aggrava, più voi questi soldi li aspettate. E perché? Perché non funzionano i rami, c'è il governo per aria, tutto quel po' po' di roba che c'è a Roma, come fanno a passarvi questa legge? Sia chiaro, io mi augurerei che passasse subito questa legge, che arrivino i soldi, che possiate versarli ai comuni, ma l'augurio mio non risolve il problema, ché il problema si risolve laggiù. Sono i famosi componenti del centro-sinistra che devono risolvere il problema e non certamente i miei auguri che non sono sufficienti. La morale è questa: dopo le cose come stanno a Roma, che non lasciano sperare molto di buono in fatto di soluzione di crisi, voi, per versare questi fondi ai comuni e alle imprese, volete aspettare la risoluzione della crisi? ... no, no ... perché io penso che qui anche i Consiglieri abbiano qualche cosa da dire. I Consiglieri hanno approvato, il Consiglio ha approvato un piano di lavori pubblici, presentato dalla Giunta, questo piano di lavori pubblici non viene attuato perché non ci sono i soldi. Questa è la realtà; e allora, io vi invito, perché, dice Colombo, dice, sul prossimo piano di lavori pubblici, vediamo di risolverlo - un momento, sul prossimo piano di lavori pubblici, non potremo riportare quei lavori, non so se questa è la vostra intenzione, quei lavori appaltati, ma non iniziati, ma le imprese che hanno eseguito già una parte dei lavori, io non vi cito tutte le altre, rimango ancora a quelle di Valsavaranche, che avrà eseguito, non so io, per 15 milioni di lavori, no, Chabod forse ce lo potrebbe confermare, lei che è del posto, bene, questi 15 milioni, come glieli versate? Li portate sul piano dei lavori pubblici del '70, se i lavori sono già eseguiti? Io penso che il piano dei lavori deve prevedere dei lavori, delle opere, non ancora iniziate e già eseguite perché il piano dei lavori deve prevedere dei lavori "da fare", da eseguire.

Allora, l'invito che io vi faccio, e questo senza polemica, è questo: volete portarlo sul piano dei lavori pubblici? I lavori non ancora iniziati? E va bene ... Questa può essere una soluzione, ma quella di dare i soldi alle imprese, e questo non si risolve col piano dei lavori pubblici. Io vi invito a risolvere - ma presto - no, anche, guarda Bordon, il domani mattina, presto, però io non intendo domani mattina, io intendo tra alcuni mesi, perché per voi presto vuole dire alcuni anni o mai, questo per voi vuole dire presto. Quando c'ero io, gli impegni o non ce li prendevamo, o quando ce li prendevamo, noi li rispettavamo gli impegni, caro Bordon, noi non aggiudicavamo dei lavori, no, per cui la delibera di appalto era stata bocciata. Questo, caro Bordon, stai sicuro noi non l'abbiamo mai fatto, perché noi eravamo un pochino più seri ...

Segretario - Piano verde - Totale £. 553.500.000 - (legge)

Fosson (U.V.) - Je voulais seulement demander à l'Assesseur, ici, sur la question pour l'assainissement du bétail, on n'a rien maintenant de la part de l'Etat, pratiquement. Je me réserve après, dans la question dépenses, de parler un peu sur ce sujet, parce que, pratiquement, la question, à un certain moment, on devait avoir une partie des fonds aussi sur la loi de l'assainissement du bétail, nationale. Alors, en tout cas je parlerai un peu de cet argument aussi après et alors ...

Manganoni (P.C.I.) - Il 131 "Fondo per l'incremento della piscicoltura". Qui era stata discussa in Consiglio tutta la questione dell'inquinamento della Dora. Era, mi pare, stato demandato il compito a una Commissione per studiare, concordare, vedere chi aveva inquinato ecc. Se l'Assessore volesse brevemente informarci sull'esito di questa commissione e su cosa si è deciso con quelle, con i responsabili dell'inquinamento ...

Maquignaz (D.C.) - Dunque, al Consigliere Fosson rispondo che effettivamente oggi abbiamo solo 12 milioni delle 404 e questo era previsto già quando hanno distribuito, quando si sono stabiliti i fondi che spettavano alla Regione; avevano aumentato i primi anni, e ridotto invece negli ultimi anni. Questo era già in programma e dalla lettera risulta che era di 40 milioni, poi 30, poi 18 e poi di 12.

Noi abbiamo comunque fatto una richiesta al Ministero della Sanità perché la bonifica sanitaria non è sotto il Ministero dell'Agricoltura e abbiamo avuto una risposta negativa, cioè si è detto che in questo momento non era possibile avere i fondi e che del resto noi avevamo una nostra legge regionale e quindi non potevano darci niente.

Per, invece, il Consigliere Manganoni vorrei dire che, quando noi abbiamo discusso dei problemi dell'inquinamento, si era detto che anche il problema dell'inquinamento rientrava in uno di quei problemi che avrebbe trattato la Commissione che esaminava tutti i problemi della Nazionale Cogne.

Io, comunque, ho voluto scrivere una lettera alla Nazionale Cogne, dove pregavo di avere un incontro per esaminare in modo particolare questo problema. Mi si è detto che in quel momento non era possibile e che comunque, appena avrebbero avuto la possibilità, mi avrebbero fatto sapere qualcosa; incontro che non è ancora avvenuto, però qui si era detto, tutti i problemi li mettiamo in quella Commissione che discute i problemi generali.

Manganoni (P.C.I.) - E allora, campa cavallo ...!

Fosson (U.V.) - Je voulais dire et je pense que l'Assesseur est d'accord avec moi, moi je voudrais parler quelque chose sur l'assainissement du bétail, peut-être c'est mieux que nous en parlions au moment où nous examinons la dépense et alors je dirais aussi ce que je veux dire maintenant et j'ai fait seulement la demande, comme cela nous ne faisons pas deux fois la discussion.

Segretario - Provvidenze per i territori montani dell'Italia Centro settentrionale, totale Lire 885 milioni.

Fosson (U.V.) - Je voulais demander des explications ici sur l'article 147 où il y a une diminution de 60 millions en comparaison de l'année passée et cela du Tourisme aussi je peux demander les motifs parce que aussi par la question du Tourisme il y a une diminution de 65 millions tandis qu'il y a une augmentation de l'article 148 qui se refait aux Travaux Publics.

Savioz (P.C.I.) - Sapere qualcosa in merito al 149, il perché della diminuzione e come l'Assessore prevede di utilizzare questi 100 milioni.

Maquignaz (D.C.) - Rispondo al Consigliere Fosson. Noi abbiamo effettivamente la diminuzione quest'anno dei 60 milioni per lo stesso motivo di cui ho detto prima. Qui noi abbiamo avuto un'assegnazione maggiore nei primi anni, nel primo anno e la riduzione invece, quindi la lettera comportava già una somma totale di 800 milioni, era però suddivisa nei vari anni, e quindi già allora si prevedeva di avere un intervento maggiore nei primi anni e inferiore successivamente.

Quindi questo è il concordato.

Fosson (U.V.) - Non è che l'anno scorso si fossero sommate a quello degli arretrati... (Maquignaz: no, no) ...era la cifra destinata l'anno scorso, diminuita quest'anno, e già concordata in precedenza.

Milanesio (P.S.I.) - Era stato fatto da parte del Governo un piano triennale per quanto riguardava la legge 614; quest'anno c'è stata una diminuzione prevista del resto in questo piano triennale e pertanto la cifra stanziata è di 100 milioni.

Voi sapete che possono essere finanziati con questa legge iniziative di carattere turistico, alberghiero o anche infrastrutturale, purché ne sia fatta domanda da parte degli interessati.

Noi attendiamo che vengano fatte delle domande; esistono già delle domande tali da impegnare i fondi stanziati per il '68 e per il '69, fondi che non sono ancora stati erogati per quanto riguarda l'Assessorato al Turismo. Dovrebbero esserlo in questi mesi, io sono già intervenuto presso il Ministero del Turismo e presso il Ministero del Bilancio, anche, e la situazione avrebbe dovuto sbloccarsi in questi giorni, in questi mesi. Forse, con la crisi al livello governativo, non so come andrà a finire la vicenda.

A ogni buon conto noi siamo creditori verso lo Stato di oltre 300 milioni su questa voce di bilancio.

Segretario - Categoria VI. Partite che si compensano nella spesa, partite di giro. Totale lire 2.677.454.000. Contabilità speciali totale lire 1.178.500.000. Titolo III - Alienazione e ammortamento di beni patrimoniali e rimborso di crediti. Categoria I. Vendita di beni immobili e affrancazioni di canoni.

Fosson (U.V.) - Je voudrais une explication de l'article 198: Proventi delle vendite di beni patrimoniali - 164 milioni.

Colombo (P.S.I.) - Si tratta della provvigione di entrata di lire 157 milioni che ci dovrebbe lo Stato in relazione alla costruzione del fabbricato per la Questura e gli altri Enti di cui abbiamo poi il mutuo di un miliardo. È l'annualità di 157 milioni poi la differenza sono le piccole cose che... (voce) ...Questura di Aosta, noi abbiamo un miliardo di mutuo come anticipazione per la costruzione di un fabbricato da adibire a Questura e altri Uffici Statali. Lo Stato ci rimborsa una quota di 157 milioni e su questa costruzione che noi dovremo fare, che non è ancora fatta, comunque la spesa è prevista e abbiamo naturalmente il contributo di 157 milioni e c'è tutto il problema dei terreni, della progettazione, di tutte queste cose qui.

Segretario - Categoria II - Ammortamento di beni patrimoniali, lire 10 milioni.

Categoria III - Rimborso di anticipazioni e di crediti vari della Regione, totale lire 1.784.000.000.