Rédaction informelle du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 94 du 18 mai 1970 - Resoconto

OGGETTO N. 94/70 - Disegno di legge regionale concernente: "Approvazione del bilancio di previsione della Regione Valle d'Aosta per l'anno finanziario 1970".

Montesano (P.S.D.I.) - Io credo che tutti i gruppi siano d'accordo nel dare per letto il bilancio già due volte esaminato dalla precedente Giunta nelle sedute trascorse. Ora se ci sono osservazioni da fare, assessorato per assessorato, possono essere fatte, è vero, o in sede di discussione globale, oppure volta per volta man mano che viene in discussione l'assessorato in esame, è vero. C'è l'Assessore alle Finanze che si propone... La parola all'Assessore alle Finanze.

Colombo (P.S.I.) - La Giunta propone al Consiglio, in relazione alle difficoltà e al disagio che naturalmente è venuto a determinarsi a seguito della scadenza dell'esercizio provvisorio, lo stesso schema di bilancio di previsione per il 1970, presentato a questo Consiglio, nel Consiglio del 20 marzo.

La Giunta si è pure impegnata a fare proprie quelle che sono state le osservazioni nel dibattito che è avvenuto su questo schema di bilancio, e di riproporlo al Consiglio stesso in un prossimo Consiglio, appena, cioè approvato il bilancio da parte della Commissione di coordinamento, attraverso le variazioni di bilancio come appunto proporrà poi in sede alla Commissione consiliare Affari generali e Finanze.

Ritengo che le illustrazioni sono già state fatte in tre Consigli successivi, quindi non sia il caso da parte mia di dare ulteriori illustrazioni al bilancio. Viene consegnato in questo momento il testo della legge integrale che è stata già data ai Consiglieri nel Consiglio del 20 marzo, e quindi sono a disposizione dei Consiglieri per tutte le eventuali richieste che possono essere fatte.

Montesano (P.S.D.I.) - Prima di dare la parola al Consigliere Caveri io devo riempire il posto vacante di Segretario, perché non vedo più il Consigliere Manganone. In ordine di crescenza c'è il Consigliere Mappelli, che non c'è neanche, e poi viene il Consigliere Andrione, che sta uscendo adesso... per coprire il posto di segretario. Dunque, non c'è, in ordine sono Manganone, Mappelli e Andrione... quindi per adesso, il più giovane fra noi è il Consigliere Andrione che prego appunto di prendere le funzioni di Segretario.

Allora la parola all'Avvocato Caveri.

Caveri (U.V.) - Noi abbiamo rifiutato le poltrone della Giunta, nonché del Consiglio, della Presidenza del Consiglio, ma ecco che c'è una specie di legge di compensazione in questo mondo, ed è per questo che tutti ci offrono presidenze e bizzeffe. L'altro giorno Pedrini ce ne ha offerta una, e oggi mi hanno offerto la Presidenza provvisoria della Commissione degli Affari generali e Finanze, ed è in tale qualità che io do lettura dell'ordine del giorno che, all'unanimità, la Commissione Affari generali e Finanze propone al Consiglio:

"Il Consiglio regionale,

Tenuto conto che la Giunta appena insediata, nell'interesse della collettività valdostana ha dovuto riproporre sic et sempliciter lo stesso bilancio già predisposto dalla passata Giunta per superare il pericolo di una paralisi economica ed amministrativa;

Considerato che vi sono ampie possibilità di rivedere successivamente con opportune variazioni il bilancio in modo che vi trovino posto gli apporti costruttivi di tutti i gruppi, sulla base anche della piattaforma unitaria dei sindacati;

PRENDE ATTO

dell'impegno della Giunta a proporre al Consiglio, dopo le opportune approvazioni e l'esame della competente commissione, le variazioni al bilancio preventivo 1970".

Enfin, en tant que représentant des Conseillers de l'Union Valdôtaine, permettez-moi de dire deux mots, et les deux mots sont les suivants.

Nous avons fait les réserves que l'on sait sur le bilan 1970 de la Junte précédente. Nous prenons acte cependant de la déclaration de l'Assesseur aux finances, de Monsieur Colombo, qui a pris l'engagement de présenter au plus vite possible des variations concordées avec les groupes, avec les différents groupes qui sont représentés dans ce Conseil.

C'est pour ce motif, et pour le motif qu'il faut faire sortir l'Administration régionale de la paralysie actuelle, et dans l'intérêt des habitants de la Vallée d'Aoste, que les Conseillers de l'Union Valdôtaine voteront à faveur du bilan présenté par l'Assesseur Colombo.

Germano (P.C.I.) - Il gruppo comunista ha ispirato la sua azione nel corso di questa crisi alla necessità di evitare la paralisi amministrativa, di scongiurare il ricatto di un ingiustificato scioglimento anticipato dell'assemblea, e di superare il centro sinistra con una nuova maggioranza orientata a sinistra.

In tale spirito ha proposto a suo tempo l'immediata approvazione della prosecuzione dell'esercizio provvisorio, fino al limite massimo consentito del 30 aprile, ed ha votato il relativo provvedimento.

Il gruppo comunista ha già chiarito il 15 maggio la propria posizione e votando scheda bianca per la nomina del Presidente e della Giunta ha inteso sottolineare che la situazione è in movimento e che provvedimenti interessanti le esigenze e le necessità dei lavoratori, nonché la soluzione dei problemi, troveranno l'apporto dei voti comunisti.

Ma per mettersi al lavoro, al fine di recuperare il tempo perduto dalla fallimentare politica della formula di centro-sinistra, ed al fine di stabilire in questo Consiglio quello che Pollicini ha definito "un nuovo equilibrio politico che sappia corrispondere positivamente alle esigenze della Valle d'Aosta degli anni 70" occorre rapidamente tornare alla normale vita amministrativa. Non ci nascondiamo quindi che l'assenza del bilancio è causa di paralisi, ed è motivo di ricatto per quelle forze che vorrebbero, con lo scioglimento, negare l'esistenza in questa assemblea di una larga maggioranza di sinistra, autonomistica, laica e cattolica, in grado di attuare degli effettivi passi in avanti.

Il gruppo comunista ha votato due volte contro questo bilancio, dandone ampia motivazione, ma oggi la situazione è diversa; pur riconfermando il negativo giudizio precedente, si deve tener conto dello stato di necessità, degli impegni testé assunti dalla Giunta, relativi ad una revisione, con un dibattito in Commissione, ed a seguito delle proposte che verranno dalle forze politiche presenti in Consiglio, e del fatto che l'esercizio provvisorio è ormai scaduto da 18 giorni.

Pertanto il gruppo comunista, con un atto che, ancora una volta vuole dimostrare la sua sensibilità di fronte alle esigenze dell'amministrazione e ai pericoli di soluzioni reazionarie, come lo scioglimento dell'assemblea - vorrei qui ricordare che anche nel 1954 il gruppo comunista si è trovato in una identica situazione, dove le dimissioni di un gruppo di consiglieri e la formazione di una Giunta di soli unionisti ha portato il gruppo comunista, pur non partecipando alla Giunta, a dare il suo voto per evitare l'invio dei tre commissari. Ebbene, come abbiamo fatto allora, i comunisti comprendono che non c'è tempo ora per variazioni, modifiche, miglioramenti o dibattito, e nel proporre l'immediato passaggio alle votazioni, annuncia che comunque nessun consigliere comunista prenderà la parola né per la discussione generale, né per l'esame dei singoli capitoli. Il gruppo comunista intende considerare questo voto sul bilancio '70 come un ulteriore autorizzazione all'esercizio provvisorio, fino a quando nella ritrovata normalità amministrativa, come da impegno della Giunta, e speriamo anche del Consiglio, con l'approvazione dell'ordine del giorno, i problemi dovranno essere nuovamente sia formalmente che sostanzialmente affrontati.

Di conseguenza, per le ragioni testé esposte il gruppo comunista voterà a favore del bilancio.

Tonino (P.S.I.U.P.) - Signor Presidente, Signori Consiglieri, chiedo scusa se sarò un po' lungo in questo mio intervento, penso però che sia utile illustrare i motivi per cui non darò il mio voto favorevole a questo bilancio, ma la mia astensione, pur rimanendo in una posizione di benevola attesa nei confronti di questa nuova maggioranza e mi riallaccio subito a questo bilancio che per ben due volte è stato bocciato e condannato in due precedenti sedute di questo Consiglio, segnando così la fine dell'ingloriosa formula politica del centro-sinistra.

Oggi, con una nuova Giunta, con una nuova maggioranza così chiamata "centrismo valdostano", anche se il Presidente della Giunta ha voluto nella seduta di venerdì differenziarla dal centrismo degli anni 50, ma in realtà, me lo consenta Signor Presidente, la preclusione a sinistra della maggioranza, verso i partiti di sinistra, se è vero che non siamo più al centrismo degli anni 50, siamo però con quella sua affermazione ancora fermi a quello che era il prezzo che il PSI ha dovuto pagare nel 1963, per dare vita a centro sinistra del governo Fanfani e che per l'appunto quella preclusione veniva imposta dalla destra democristiana, dai vari Scelba e dai vari Pella, e costava così al PSI la nostra uscita dal partito e la conseguente costituzione del PSIUP.

Sentire ripetere oggi da Lei quella preclusione, da Lei che è a capo non solo della Giunta, ma del gruppo dei dissidenti della Democrazia Cristiana, me lo consenta, Signor Presidente, che io Le dica che è una dichiarazione inopportuna, una dichiarazione che io ritengo di grave indirizzo politico, proprio perché viene fatta in un momento dove il paese è scosso da gravi contraddizioni. È una dichiarazione fatta in un momento infelice per coloro che la vogliono ancora sostenere oggi, quando la classe operaia rivendica la sua giusta collocazione nella fabbrica e nella società. Quindi, Signor Presidente, quella delimitazione a sinistra che Lei ha voluto puntualizzare venerdì, dopo la sua investitura di Presidente della Giunta, non qualifica certamente la scelta che avete fatto, anche se la considero sempre un fatto politico molto importante.

Ma veniamo a questa terza volta che ci viene presentato il bilancio del 1970.

Inutile dire che il bilancio non è mutato e che quindi di conseguenza le critiche che faccio sono ancora le medesime delle sedute precedenti; un bilancio con una chiara scelta conservatrice, fatta proprio in un momento dove le contraddizioni si fanno giorno per giorno più acute; quindi il mio giudizio su questo bilancio, non solo è critico, ma negativo. Viviamo in un momento in cui la società, i lavoratori chiedono giustizia e vogliono nella società contare di più. Viviamo un momento in cui i lavoratori di qualsiasi fattispecie vogliono costruire con la loro diretta partecipazione le sorti del paese. Gli operai, i contadini, gli impiegati, i commercianti sono stanchi di un certo sistema politico amministrativo. A gran voce essi chiedono giustizia. L'autunno passato e la continuazione delle lotte di questi giorni confermano quanto il momento sia decisionale per la classe operaia, i lavoratori sono coscienti del grande momento, essi dicono "se non ci date quello che ci spetta saremo capaci di conquistarlo". Le scelte capitalistiche nel prossimo futuro saranno destinate a fallire sotto il controllo operaio, i lavoratori e tutti quelli che producono nella società vogliono altri indirizzi di scelta. Essi sono decisi a lottare fino in fondo per avere una scuola libera a tutti, per avere una casa che non sia una topaia, perché le tasse le paghino i padroni, perché i profitti siano distribuiti in un altro modo. In Valle d'Aosta i lavoratori e i contadini, gli impiegati, i commercianti, i professionisti vogliono che l'autonomia regionale sia uno strumento al servizio di chi produce, di chi lavora quotidianamente, l'autonomia regionale non deve ridursi ad una greppia al servizio di pochi, la Valle d'Aosta ha bisogno di scelte di fondo radicali, il problema dell'industrializzazione deve essere affrontato in modo decisivo e non insabbiato, il problema della casa per tutti deve essere portato avanti con un'altra visuale. La legge regionale per la casa ai lavoratori, che poteva dare qualche possibilità all'operaio, in quel momento che è stata fatta, non è più valida oggi perché pochi operai ne possono beneficiare. Occorre modificarle, come occorre anche studiare il modo di costruire delle case per lavoratori a basso affitto. I lavoratori non possono pagare 40.000 lire al mese di affitto dei condomini dei grandi signori.

Vi ho parlato, nella seduta di venerdì, di lavoratori che vivono nelle topaie dei centri storici della città, vi ho parlato anche di lavoratori che vengono buttati sulla strada, sfrattati da quelle case malsane che giustamente devono essere demolite ma che prima di buttarli sulla strada dovevate provvedere ad una loro sistemazione; non sono mica degli animali selvaggi quei lavoratori.

Questi sono i problemi di fondo che devono essere affrontati; centinaia di famiglie vivono in quelle case malsane e che a poco a poco dovranno necessariamente essere demolite. Dove le mettiamo quelle famiglie, che qualcuno le ha anche fatte venire in Valle d'Aosta promettendo mare e monti in cambio di un voto elettorale? Questa è la miserevole facciata della realtà in cui viviamo negli anni 70, gli anni del consumismo disumanizzato. Il bilancio che presentate e che, ammetto, non ha potuto in tre giorni avere un'altra impostazione, affronta questi problemi? E poi ci sono i problemi dell'agricoltura che malgrado la buona volontà di alcuni non vengono affrontati in modo organico, si ubbidisce invece alle scelte del Mercato Comune che per la nostra Valle vuole dire mandare alla malora la nostra campagna, la nostra agricoltura. Il piano ospedaliero, come viene affrontato con questo bilancio? L'Ospedale in Bassa Valle, richiesto per la seconda o terza volta, dai rappresentanti di 22.0000 abitanti, viene tenuta in debita considerazione nel bilancio o da questa Giunta?

Con l'Ospedale geriatrico a che punto siamo? Ai problemi della scuola, la vogliamo dare quell'impronta qualificatrice democratica, di cui ha bisogno? Per il turismo, si vuole affrontare una politica di scelta per favorire il turismo di massa o vogliamo continuare ad indirizzare le scelte nei grandi centri turistici, lasciando gli altri paesi e vallate all'abbandono? Si pensa in qualche modo di integrare i bilanci dei comuni al fine di dare anche ad essi la possibilità di adeguarsi al momento? E tutta una lunga serie di altri problemi, che vanno dall'urbanistica regionale ai piani regolatori, ai comuni con l'adeguato finanziamento per l'esecuzione, al come funziona il Comitato tecnico della programmazione, ai problemi della Cogne, ecc. ecc. Vi sarebbero da fare tante altre considerazioni che troverebbero la loro giusta collocazione nella discussione sul bilancio, per poter dire meglio come questo esercizio finanziario sia privo di qualsiasi scelta e sordo alle necessità del momento.

A tutte queste cose che ho esposto e che se affrontate ad una ad una potrebbero dare una certa garanzia che questa Giunta vuole operare sul serio, libera oggi dall'ipoteca conservatrice della destra democristiana e liberale, vorrei ancora aggiungere, come fosse necessario porre fine agli scandali dei posti di sottogoverno, con la precisa impostazione atta a moralizzare la vita pubblica, porre fine al clientelismo e alla discriminazione, instaurare una maggiore giustizia nella società e in tutti i campi, riassumere immediatamente tutti i dipendenti a sua volta licenziati, anche questo aspetto, se viene risolto, può essere uno dei banchi di prova della Giunta, che potrebbero fare mutare il mio atteggiamento nei confronti di questa nuova maggioranza. Quindi un preciso impegno: riassunzione di tutti i licenziati e cambiamento di posto di lavoro per quelli che sono stati avviati a lavorare nei cantieri e che per le loro proibitive condizioni di salute non possono sopportare quel lavoro.

Riconosco però anche che nel numero dei dipendenti, che il numero dei dipendenti è accresciuto in dismisura in questi ultimi tre anni; il clientelismo portato avanti da qualche responsabile di centro sinistra ha fatto sì che le spese correnti di questo bilancio toccassero una percentuale mai avuta prima; oltre il 50%. Ora si deve pagare quel clientelismo e i dipendenti licenziati devono essere riassunti perché non ne hanno colpa. Ecco che tutti questi problemi, se affrontati con una certa celerità, dando la precedenza ai più urgenti, possono avvalorare l'ipotesi che qualcosa di nuovo si stia muovendo e in pochi mesi questa Giunta può dimostrare che i problemi possono essere affrontati e risolti.

In questo modo mi rivolgo al gruppo autonomo, dissidenti della Democrazia Cristiana, dicendo che se affrontate i reali problemi, i reali bisogni che vi sono sul tappeto, ciò serve a valorizzare la vostra scelta, a dare corpo e colore al vostro operato; quindi tutto quanto vi ho detto in questo mio intervento che non è demagogia, ma vuole essere una continua sollecitazione per mettere in moto un nuovo meccanismo che corrisponda almeno per quanto concerne quello che la Regione può fare per dare avvio alla soluzione di tutti quei problemi che da troppo tempo aspettano di essere risolti.

Comunque, in attesa che le cose sopradette si facciano, si operi in senso positivo alla risoluzione di tutti i problemi urgenti ed indilazionabili, ripeto, la mia astensione dal voto sul bilancio.

Ramera (D.C.) - Dopo l'annuncio dato dal Consigliere Germano di votare a favore di questo bilancio, ci potrebbe fare comodo assumere un atteggiamento diverso per mettere in imbarazzo subito i nostri, chiamiamoli, ex amici, perché è chiaro che questa differenziazione avvenuta in poche sedute del Partito Comunista è una trasformazione strana, anche se viene giustificata dalla necessità di evitare la paralisi amministrativa; e, avendo votato in precedenza questo bilancio, facendo anche, si potrebbe dire, scandalo, perché in una delle due votazioni precedenti sul bilancio feci addirittura vedere come votavo, suscitando le ire del collega Germano, non mi sarà difficile votare un bilancio che era stato predisposto dalla Giunta di centro-sinistra e tale quale rimane.

Tuttavia, quando si ripresentano le stesse cose e quanto sta accadendo oggi, mi ha fatto venire in mente una storia, non so, qualcuno penso, l'Avvocato Caveri che legge molto, non so, avrà letto "L'engrenage" di J.P. Sartre, dove praticamente si fanno due rivoluzioni in un piccolo paese, di cui non si sa il nome, per nazionalizzare il petrolio, e per due volte gli stessi rivoluzionari, che erano gli operai stessi che lavoravano nel petrolio, debbono lasciare le cose come stavano. Quindi qui mi sembra di assistere veramente a questo, si è fatta una rivoluzione di Palazzo, per modificare determinate cose e ci ritroviamo con lo stesso documento, quindi mi sembra di essere un po' nell'ambiente di J.P. Sartre nel suo libro "L'engrenage"; chi non l'avesse letto consiglierei di leggerlo perché effettivamente è un bel libro.

Comunque la Democrazia Cristiana, a parte queste considerazioni, ho già detto prima che potrebbe, potrebbe non votare astenendosi su questo bilancio; ma saremmo, diciamo, contrari a noi stessi che lo abbiamo predisposto, quindi lo votiamo e ci fa piacere che lo votino soprattutto i comunisti, perché è un primo passo che essi dimostrano di compiere a sostegno di una Giunta che temeva prima di non essere in 19, e potrebbe temere oggi di non essere in 18; quindi li aiutiamo anche noi, votando questo bilancio.

Balestri (P.S.I.) - Il gruppo socialista, coerentemente del resto come ha già fatto in precedenza, e augurandosi di porre fine alla paralisi economica ed amministrativa della Valle, voterà a favore del bilancio.

Pollicini (D.P.) - La nostra scelta, Signor Presidente e Signori Consiglieri, oltre ai motivi politici da me illustrati nella passata seduta, è stata operata anche per dare una Giunta efficiente, in grado di fare sì che il Consiglio voti un bilancio ai fini di superare la paralisi amministrativa ed economica della Valle d'Aosta, nell'interesse generale di tutti i valdostani.

Pertanto il gruppo autonomo voterà a favore del bilancio, concordando sull'opportunità di adattarlo alle mutevoli moderne esigenze della realtà valdostana degli anni '70.

Chamonin (M.A.V.) - C'est déjà pour faire sortir l'Administration régionale de l'impasse administrative où elle se trouvait, manquant l'approbation du budget 1970, que nous avons accepté d'appuyer la formation de cette Junte. En effet la paralyse de la vie économique régionale, qui déjà fait sentir ses effets néfastes, ne peut durer plus longtemps sans causer de très sensibles dommages, soit aux particuliers, dont le travail dépend d'une marche financière régionale régulière, soit aux administrations communales qui risquent de perdre des mois dans la réalisation d'indispensables travaux publics.

Nous voterons donc en faveur du budget que la Junte nous représente aujourd'hui.

Pedrini (P.L.I.) - Facile parlare questa volta per ultimo, facile perché, evidentemente, non ci sono problemi da sollevare, i problemi sono già tutti sollevati e mi fa piacere constatare che tutto quello che è accaduto sino ad oggi è come una immensa lavagna, dove chiunque di noi può prendere la spugna, passarla e trovarsi la lavagna pulita. Non ci sono più franchi tiratori, il Partito comunista, che fino a ieri, con l'Union, aveva votato contro questo bilancio, oggi lo approva. La Democrazia Cristiana dichiara che non può farne a meno, ed in effetti, l'aveva presentato lei, e noi ci troviamo soli, soletti, con il PSIUP all'opposizione, siamo proprio noi della Bassa Valle che facciamo la Révolution des Socques, d'altronde, già da Champorcher partì la prima e chissà che non parta da Donnaz o da Pont Saint Martin questa volta. Ma, è evidente che questa è solo una boutade perché non ci vogliamo confondere col PSIUP, pur rispettando i suoi rappresentanti e le idee del PSIUP, perché noi Liberali siamo abituati ad agire così, cosa che altri, tra parantesi, non fanno.

Ma, giunti a questo punto, dicevo, è opportuno, proprio, distinguere i Liberali dal PSIUP. Noi avevamo votato contro; abbiamo fatto una dichiarazione venerdì al Presidente della Giunta Dujany, una dichiarazione in cui abbiamo detto chiaramente il nostro pensiero, sia a lui, sia al Presidente ombra Caveri. Ripetiamo che siamo sempre su quella posizione, e proprio per quella posizione e per le parole che abbiamo detto quella sera, noi, venerdì sera, noi, a nome del gruppo Liberale dichiaro che noi ci asteniamo.

Germano (P.C.I.) - Ho detto che non intervenivo più e non è che faccio un intervento, mi limito ad una battuta, che può essere fatta tra di noi.

L'altro giorno il Consigliere Ramera ha dovuto, in Commissione, fare la mozione degli affetti, l'altro giorno, ha dovuto fare la mozione degli affetti... (voce) ...beh, è stato incaricato e gliel'abbiamo lasciata fare, senza intervenire, perché era una questione che a noi non riguardava. Questa volta mi fa venire in mente, anche a me fa venire in mente una storiella: quella di quel tale che è caduto da cavallo e che poi andava a dire che era sceso...

Montesano (P.S.D.I.) - Nessun altro chiede la parola? E allora, rimane a me fare una breve dichiarazione, che, pur riconoscendo la necessità assoluta ed urgente che l'amministrazione regionale abbia a disposizione lo strumento per sbloccare la vita economica, finanziaria e amministrativa della Valle d'Aosta, per mandato preciso del mio partito, io dichiaro di astenermi dalla votazione.

Allora, si può passare, se non ci sono altre dichiarazioni, si può passare alla votazione articolo per articolo... Allora, cosa propone l'Assessore alle Finanze? I gruppi mi sembra che siano d'accordo nel dare per letto il bilancio, l'abbiamo letto due volte, lo sappiamo oramai tutti che l'impegno... Diamo la votazione articolo per articolo. Se ci sono delle osservazioni da fare sugli articoli, allora sarà concessa la parola.

(si procede alla votazione articolo per articolo)

... come? Volete che mandi in votazione l'ordine del giorno? Allora, io prego il Segretario di leggere l'ordine del giorno

(il Segretario Andrione legge l'ordine del giorno)

Interventi?

Chabod (D.C.) - Volevo chiedere chi l'ha presentato questo ordine del giorno, Germano o la Giunta?

Montesano (P.S.D.I.) - È stato presentato dall'Avvocato Caveri...

Caveri (U.V.) - La Commissione Affari generali e finanze, all'unanimità...

Montesano (P.S.D.I.) - Chi approva alzi la mano - Contrari? Astenuti?

Il Consiglio approva.

Allora si passa alla votazione della legge.

Articolo 1 - Favorevoli? Contrari? Astenuti?

(si prosegue nella votazione articolo per articolo)

Si passa alla votazione a scrutinio segreto.

Chi ha messo le urne a posto, chi è incaricato di mettere le urne a posto? E allora la votazione si ripete, per favore, le urne vanno tenute sempre nello stesso posto, quindi, pur non avendo un'importanza sostanziale, però l'abitudine da anni, per i Consiglieri di votare a destra e di mettere i resti a sinistra; questa volta sono state invertite; molto probabilmente sarà responsabile quello che è addetto alla pulizia, qui, in ogni modo, per chiarezza ripetiamo la votazione. Il primo non se ne è accorto forse?

Per favore (scampanellata)

Prego i Signori Consiglieri in sede di votazione di non allontanarsi, e si dà inizio alla nuova votazione.

Risultato della votazione: presenti 33 - votanti 29 - maggioranza 18 - favorevoli 27 - contrari - astenuti 4.

Il Consiglio approva.

(si sente in lontananza la voce del Consigliere Mappelli)

Consigliere Mappelli, La prego, non faccia delle minacce, le cose si possono fare fuori dal Consiglio...