Objet du Conseil n. 27 du 11 avril 1949 - Verbale

OGGETTO N. 27/49 - RICHIESTA DEI CONSIGLIERI DEL GRUPPO SOCIAL-COMUNISTA PER LA CONVOCAZIONE STRAORDINARIA ED URGENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE. (INTERPELLANZA DEL CONSIGLIERE SIG. MANGANONI CLAUDIO)

Il Presidente, Avv. CAVERI, invita l'Assessore alle Finanze a riferire al Consiglio in merito all'oggetto n. 1 dell'ordine del giorno ("Definizione delle trattative con la Società S.I.T.A.V. per modifiche al capitolati d'oneri in vigore per la gestione della Casa da Gioco di St. Vincent, ecc. ecc.").

Prende la parola il Consigliere Sig. MANGANONI, il quale fa presente:

a) che, in data 26 marzo 1949, otto Consiglieri del gruppo social-comunista hanno inoltrato una richiesta scritta al Presidente, Avv. Caveri, per la convocazione straordinaria ed urgente del Consiglio regionale, a' sensi dell'art. 20 dello Statuto speciale della Regione Autonoma della Valle d'Aosta;

b) che a tale lettera il Presidente, Avv. Caveri, rispose con nota n. 2673/4 di protocollo, in data 30 marzo 1949, del tenore seguente: "In risposta alla lettera in data 26 marzo 1949, sottoscritta dalla S.V., con la quale si chiede la convocazione straordinaria ed urgente del Consiglio regionale, comunico che la Giunta regionale aveva già stabilito di riunire il Consiglio a breve scadenza e che la richiesta di convocazione di cui si tratta sarà sottoposta all'esame ed alla decisione della Giunta regionale nella prossima adunanza del 1° aprile 1949.

La Giunta fisserà la data di convocazione del Consiglio e determinerà gli oggetti da porsi all'ordine del giorno, fra i quali saranno inseriti gli oggetti suggeriti nella succitata lettera.

Cordialmente.

IL PRESIDENTE (F.to S. Caveri)".

e) che, in data 4 aprile 1949 il Presidente, Avv. Caveri, inviò ai firmatari della richiesta di convocazione straordinaria ed urgente del Consiglio altra lettera, del seguente tenore:

"Facendo seguito alla comunicazione 30 marzo 1949 n. 2673/4, relativa all'oggetto, comunico che in Giunta regionale ha ritenuto opportuno di attendere il rientro da Roma dell'Assessore Ing. Fresia prima di riunire il Consiglio, dovendo l'Ing. Fresia riferire sulle trattative intercorse a Roma per il contingentamento e la zona franca nonché per il finanziamento statale per l'esercizio 1949, agli effetti dell'approvazione del bilancio corrente esercizio finanziario.

Comunico, altresì, che la Giunta ha stabilito, in linea di massima, di fissare la data di riunione del Consiglio per il giorno 11 aprile p.v., allo scopo anche di poter dar modo ai Consiglieri di esaminare tempestivamente gli allegati all'ordine del giorno.

Cordialmente.

IL PRESIDENTE (F.to S. Caveri)".

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Il Consigliere Sig. MANGANONI ricorda in proposito che il Presidente, Avv. Caveri, in altra occasione, allorché fu richiesta la convocazione in adunanza straordinaria del Consiglio regionale, richiamandosi all'art. 124 della legge comunale e provinciale (T.U. 4-2-1915, n. 148) obiettò che la convocazione del Consiglio deve aver luogo entro dieci giorni dalla data di presentazione della domanda di convocazione, salvo che si tratti di casi di riconosciuta urgenza. Fa ancora presente che, in una riunione di Giunta, ad un Assessore che richiedeva la fissazione della data di convocazione del Consiglio, il Presidente, Avv. Caveri, precisò che compete alla Presidenza di fissare la data di convocazione del Consiglio. Fa rilevare che tale dichiarazione contrasta con quanto comunicato con la precitata n. 2673/4, in data 30 marzo 1949, indirizzata ai firmatari della richiesta di convocazione straordinaria ed urgente del Consiglio regionale. Lamenta il fatto che il Presidente, Avv. Caveri, non si sia attenuto alle succitate disposizioni legislative (art. 124 della legge comunale e provinciale) e non abbia fissato la riunione del Consiglio entro dieci giorni e cioè entro il giorno 5 aprile. Deplora che non sia stata presa in considerazione la richiesta del gruppo social-comunista e chiede che il Presidente, Avv. Caveri, esponga le ragioni per le quali non ha ritenuto di aderire alla loro richiesta. Conclude facendo presente che il gruppo social-comunista non insiste perché il Consiglio venga convocato quindicinalmente o mensilmente, ma intende che la Presidenza convochi il Consiglio ogni qualvolta ciò sia richiesto da un gruppo di Consiglieri.

Il Presidente, Avv. CAVERI, rileva che nella domanda di convocazione straordinaria del Consiglio regionale presentata dal gruppo social-comunista si richiedeva una "Relazione sulle trattative, dirette dall'Ing. Fresia, per la concessione del contingentamento e della zona franca" e che, data l'assenza dell'Ing. Fresia, il quale trovavasi ancora a Roma per la definizione delle trattative, ha ritenuto di interpellare gli altri Assessori sulla opportunità o meno di convocare la riunione del Consiglio durante l'assenza dall'Ing. Fresia. Aggiunge che, d'altra parte, egli era indisposto e non si trovava, pertanto, in grado di presiedere l'adunanza del Consiglio.

Il Consigliere Sig. MANGANONI obietta che i firmatari della domanda di convocazione del Consiglio, oltre ad una relazione sulla questione del contingentamento e della zona franca, richiedevano altresì che venisse posta all'ordine del giorno la questione relativa a lavori urgenti di interesse pubblico.

Il Presidente, Avv. CAVERI, osserva che la richiesta del gruppo social-comunista si riferiva essenzialmente alla questione concernente l'attuazione della zona franca ed al problema del contingentamento, per cui non era logico né opportuno convocare il Consiglio mentre l'Assessore Ing. Fresia si trovava ancora a Roma per la definizione delle trattative di cui si chiedeva una relazione.

Il Consigliere Sig. MANGANONI obietta che il Consiglio regionale avrebbe potuto egualmente procedere all'esame ed alla trattazione delle questioni concernenti la zona franca, salvo rinviare ogni decisione in merito ad altra adunanza, al rientro da Roma dell'Assessore Ing. Fresia. Lamenta che non sia stata presa in considerazione la richiesta dei Consiglieri del gruppo social-comunista.

Il Presidente, Avv. CAVERI, ribadisce le ragioni per le quali il Consiglio non ha potuto essere convocato entro i dieci giorni dalla data di presentazione della richiesta del gruppo dei Consiglieri social-comunisti.

IL CONSIGLIO

prende atto.

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