Objet du Conseil n. 5 du 11 janvier 1979 - Verbale

OGGETTO N. 5/79 - Riscatto degli alloggi di via Brocherel, n. 21 da parte degli assegnatari. (Interpellanza del Consigliere Minuzzo)

Interpellanza

Il Sottoscritto Consigliere Regionale venuto a conoscenza che agli assegnatari degli alloggi di Via Brocherel n. 21-17-15-9 in data 18/3/1974 l'allora Presidente della Giunta Regionale aveva dato assicurazione che 59 alloggi sugli 80 del complesso di Via Brocherel sarebbero andati a riscatto, successivamente in data 17/12/1976 lo stesso Istituto invitava gli assegnatari a presentare domanda con allegato ricevuta di un va glia postale di Lire 5.000 per l'eventuale riscatto di questi alloggi, ora dopo quasi tre anni l'Istituto ha comunicato che detti alloggi non sono più riscattabili.

Interpella

il Presidente della Giunta per conoscere quali azioni intenda intraprendere affinché detti assegnatari possano riscattare tali alloggi e che come riserva dello A.I.C.P. siano designati altri complessi di più recente costruzione.

Distinti saluti.

Aosta, 13 dicembre 1978

F.to: Piero Minuzzo

Dolchi (P.C.I.) - La parola al Consigliere Minuzzo.

Minuzzo (P.S.D.I.) - Molto brevemente, questa interpellanza è stata fatta poiché già nel 1974 ci fu un interesse dell'allora Presidente della Giunta Dujany in merito a questo problema che si sta trascinando da parecchi anni. Gli alloggi del complesso di Via Brocherel, ai n.21, 17, 15 e 9, sono assegnati in riserva all'Istituto Autonomo Case Popolari, poi per interessamento dell'allora Presidente della Giunta Dujany, gli assegnatari di tali alloggi ebbero garanzia che questi alloggi sarebbero andati a riscatto, 59 degli 80 alloggi del complesso sarebbero andati a riscatto. Fu inviata una lettera dal Consiglio di Amministrazione dell'Istituto Autonomo delle Case popolari che comunicava che questi 59 alloggi sarebbero andati a riscatto e gli interessati all'acquisto avrebbero dovuto presentare domanda all'Istituto con allegata una ricevuta di un vaglia di 5 mila lire a favore dell'Istituto stesso.

Nel gennaio del 1978 lo stesso Istituto chiedeva conferma a coloro che avevano fatto domanda se effettivamente intendevano acquistare gli alloggi. Nel mese di giugno in un'ulteriore comunicazione l'Istituto Autonomo Case Popolari diceva che quegli alloggi costituivano riserva per cui non andavano più a riscatto e invitava gli assegnatari che avevano fatto domanda e il versamento di 5 mila lire di andare a recuperare i quattrini versati.

Ecco, io dico che non è possibile costituire una riserva per l'Istituto Autonomo Case Popolari con alloggi di nuova costruzione e quelli che sono di vent'anni fa lasciarli andare a riscatto. Perché secondo noi non è giusto che chi ha la fortuna di abitare in un alloggio delle case popolari abbia la possibilità di riscattarlo con i benefici che ne trae perché ci sono i versamenti di tutti i cittadini lavoratori, e i lavoratori che non hanno la fortuna di poter avere un alloggio del genere, non potranno mai acquistarsi una casa. Si crea anche una discrepanza fra gli stessi assegnatari di questi alloggi visto che alcuni si possono acquistare e altri no.

Se il Presidente può darmi una risposta in merito.

Dolchi (P.C.I.) - La parola al Presidente della Giunta.

Andrione (U.V.) - In realtà il Consigliere Minuzzo si è auto risposto, perché ha esposto completamente la situazione, vi è stato un cambiamento di indirizzo politico da parte del Governo, e per un certo periodo vi sono state la possibilità e addirittura in certi casi l'incitamento ai concessionari di alloggi delle case di edilizia economico-popolare a riscattarle.

Lo stabile di Via Brocherel rientrava in questo caso e, giustamente, sull'interrogazione fatta dal Presidente Dujany all'Istituto delle Case popolari era stato confermato che quei 59 alloggi erano riscattabili, e quindi i concessionari avevano iniziato le pratiche per il riscatto.

Con questo mutamento di indirizzo politico viene comunicato che i 59 alloggi non sono più riscattabili.

Ho fatto presente a Roma che la situazione era paradossale perché, pur non essendo io favorevole al riscatto degli alloggi delle Case Popolari, così come il Consigliere Minuzzo ha appena detto, è chiaro che queste persone si trovano in una situazione di ingiustizia in quanto alloggi costruiti posteriormente sono invece stati ammessi al riscatto e sono già stati riscattati, quindi vi è una differenza di trattamento per concessionari di case popolari che per lo meno in partenza sembravano essere nella stessa situazione.

Abbiamo fatto presente a Roma, il caso più di una volta, non è ancora pervenuta risposta. Io insisterò, però c'è un irrigidimento, informo già subito il Consigliere Minuzzo e anche le forze sociali, i partititi politici, e tutti quanti che tendono sempre più a dichiarare che l'edilizia economico-popolare non è rispettabile, che deve essere data a rotazione proprio per la funzione che deve assolvere.

Quindi noi faremo ancora presente il caso specifico nella speranza che con le nuove costruzioni venga sbloccato e la riserva venga mantenuta solo sulle nuove, come ha proposto il Consigliere Minuzzo, però evidentemente è una decisione che spetta al Governo.

Minuzzo (P.S.D.I.) - Mi auguro che le sue pressioni facciano buon effetto.