Objet du Conseil n. 44 du 24 juillet 2008 - Resoconto
OGGETTO N. 44/XIII - Ritiro di risoluzione: "Promozione di iniziative a sostegno dell'attività turistica nella regione".
Risoluzione
Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta
Preso atto con viva preoccupazione della situazione di grave crisi e del momento di rallentamento che sta attraversando il comparto turistico;
Consapevole del fatto che non si tratta solo di un problema valdostano, ma che purtroppo le difficoltà che attraversa la nostra Regione hanno sempre di più i caratteri di una crisi strutturale;
Condividendo l'osservazione secondo cui c'è il fondato rischio di chiusura di numerose imprese operanti nel settore alberghiero, dei servizi turistici e della ristorazione e che a fronte di questa situazione emerge un senso di "smarrimento generale";
Riconoscendo che parte della responsabilità di questa situazione è da imputarsi ad errori e incertezze nelle attività di promozione e di comunicazione finora condotte;
Avuto notizia che l'Assessore al Turismo, Commercio, Sport e Trasporti Aurelio Marguerettaz, nell'evidenziare le difficoltà del settore a causa della crisi economica generale, ha dichiarato che "non in tutti c'è la consapevolezza che la crisi si vince solo se tutta la comunità lavora quando gli altri vanno in vacanza'';
Disponibile a raccogliere questo invito
Impegna
l'Assessore al Turismo, Commercio, Sport e Trasporti a riferire con la massima urgenza alla competente commissione consiliare quali iniziative intenda promuovere nell'immediato per dare un segnale concreto di attenzione a questo settore, al fine di prevenire possibili chiusure di attività e quali linee strategiche intenda perseguire nel campo della promozione e della comunicazione turistica.
F.to: Bertin - Cerise Giuseppe - Chatrian - Louvin - Morelli Patrizia
Presidente - La parola al Vicepresidente Chatrian.
Chatrian (VdAV-R) - Ieri è stato detto giustamente che non c'è solo il casinò. Il casinò è un dossier importante, questa è solo la seconda adunanza consiliare e volevamo portarla a conoscenza, Assessore - a Lei che prima si occupava di casinò -, della situazione del sistema turistico Valle d'Aosta. Ieri il Presidente Rollandin ha detto giustamente che il Consiglio va in vacanza per due mesi... ma la politica no! Condividiamo totalmente che la politica non può e non deve andare in vacanza. Il 9 luglio, Assessore Marguerettaz, abbiamo letto attentamente la sintesi del suo progetto, o le intenzioni quanto meno, in tre lanci ANSA: un'industria importante, un'industria che tocca tanti settori, tante esigenze e tanti servizi, sacrificio, professionalità e non solo, ma siamo preoccupati; la crisi è strutturale, non è solo in Valle d'Aosta, è più allargata, anche il "sistema Valle d'Aosta" ne risente. Forse è anche generazionale questa grande difficoltà. Abbiamo però località virtuose, altre meno, forse quelle più virtuose hanno pianificato di più o magari sono vicino a delle altre località che hanno dei punti a favore o delle potenzialità che le favoriscono. Non vogliamo assolutamente creare confusione, si tratta solo di lavorare. Lei ha detto nei suoi lanci ANSA che le persone devono imparare a lavorare nel momento in cui gli altri sono in vacanza; è importante, ma penso non sufficiente. Sicuramente i bilanci si faranno a fine stagione, ma il prossimo Consiglio sarà il 24-25 settembre, quando forse l'opposizione sarà qui a chiedere dei dati, quindi, proprio per la voglia di confronto, ma soprattutto la voglia di intervenire e di lavorare, siamo qui ad invitarla - e penso sia proprio il Consiglio che possa fare questo primo passo - a riflettere su cosa si può fare, ma soprattutto su cosa si deve fare.
Ieri abbiamo affrontato il dossier casinò e la maggioranza ha deciso, si è messo mano al portafoglio, si è ricapitalizzato; penso che sul sistema turismo la cosa sia più complessa perché ci sono diversi settori, ma c'è il settore soprattutto del privato. Le chiediamo quindi quali sono le intenzioni o cosa può fare la IV Commissione in primis anche nel mese di agosto sull'immediato e poi sul medio-lungo termine. Sicuramente, Assessore, è una pagina sincera, ma non esaustiva la nostra, molto semplice, ma vogliamo affrontare il problema. Può essere un segnale importante che il tutto parta veramente dal Consiglio regionale, perché ci crediamo, siamo attenti e vogliamo lavorare, partendo dal basso, da chi fa che cosa e come e qual sarà il ruolo del pubblico, della Regione e poi non solo della Regione, del sistema Comune, dei 74 Comuni nella loro diversità e nella loro peculiarità. Le chiediamo se ritiene utile o importante riferire al più presto alla IV Commissione, anche nel mese di agosto, i primi passi anche pragmatici: se c'è già un dossier, se c'è già un rilancio o comunque qualche idea nell'immediato e poi per il futuro a lungo termine.
Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - I lanci ANSA sono riferiti ad un'intervista che è stata fatta all'avvio della legislatura e nella vostra risoluzione prendete una parte della dichiarazione, che peraltro corrisponde a verità, nel senso che la Valle d'Aosta è a parole considerata Regione turistica da parte di tutti, dopodiché bisogna fare un passo e, rispetto a questa affermazione che troviamo diffusamente, bisogna capire cosa ogni singolo fa per scegliere tale opzione turistica. Da quel punto di vista, quindi in modo molto banale, ho detto: ma sono disposti i Valdostani a lavorare quando gli altri fanno festa? Sono disposti a lavorare a Capodanno, a Ferragosto? Sono disposti a lavorare sabato e domenica? Questo è un interrogativo che possiamo porre, lei ha avuto modo di amministrare un piccolo Comune, ci sono altri sindaci: sono disposti i cittadini di ogni singolo Comune a tollerare un certo numero di turisti, chiaramente pretendendo il rispetto delle regole, ma dando tutto il meglio che si può dare al turista, rappresentando con un certo orgoglio il proprio Paese? Nel momento in cui camminiamo nei vari Comuni, nelle varie strade e realtà urbane troviamo quella accoglienza? Rispetto a questo tema, abbiamo un vizio: quello di scaricare la colpa sugli altri; allora la colpa è della Regione, la colpa è del Comune, la colpa è di qualcun altro. In modo molto banale ho detto: sicuramente, non volendo sottrarsi a nessuna sfida e non volendo sottrarsi a nessuno sforzo, cosa può fare ogni singolo individuo? Deve essere quindi un ragionamento trasversale, sono dei buoni propositi per avviare una stagione che si spera proficua. Nella risoluzione, oltre a riprendere una mia dichiarazione, già ci si erge a giudice, si dice che parte della responsabilità di questa situazione è da imputarsi ad errori ed incertezze dell'attività di promozione e comunicazione.
La risoluzione ha introdotto tutta una serie di concetti, usando il condizionale, e qui tutto sbagliato... allora, da un lato, si chiede cosa l'Assessore intende fare, ma, dall'altro, è tutto sbagliato... mi pare che sia una classica risoluzione non costruttiva, ma da opposizione, ossia si dice che qui è tutto fatto male, ma... dove eravate? Non si può partire con una risoluzione di questo tipo, né nell'ambito dell'impegno impegnare in modo pleonastico una cosa che è scontata; è ovvio che avremo modo di lavorare e di confrontarci in Commissione su tutti questi argomenti. Nel programma di legislatura abbiamo già dato delle indicazioni; è vero che un programma di legislatura non può toccare tutti i punti, ma proprio sul tema specifico di questa risoluzione abbiamo detto che volevamo razionalizzare, creando una regia nel mondo oggi definito delle AIAT per avere una semplificazione, una razionalizzazione, per avere una cornice e questo della promozione è già un argomento che sarà ampiamente discusso! E ci saranno tutti i momenti prima, durante e dopo per confrontarsi. Per fare un ragionamento compiuto, bisogna prima di tutto avere tutte le strutture definite, voi sapete che in questo momento stiamo definendo le macrostrutture, stiamo individuando le responsabilità, stiamo individuando le figure che in qualche modo si occuperanno dell'attività, esse saranno oggetto di deliberazione delle prossime riunioni di Giunta, quindi ci sarà la possibilità di mettere tutti i tasselli al loro posto. Per non farla lunga e per dire... da un lato, sicuramente cogliamo l'invito a confrontarci in Commissione e c'è un impegno specifico nel venire in Commissione tutte le volte che la Commissione lo riterrà e tutte le volte che ci sono argomenti da parte del Governo che vogliamo condividere, perché, rispetto a questo tema, sapete bene che, parlando di turismo, potremmo parlare di tutto: parliamo di tutto il settore enogastronomico che caratterizza in particolare l'offerta turistica, parliamo di bene culturali e come parlare di fruizione di beni culturali senza parlare di turismo? È ovvio che è una strategia che deve avere una regia unica. Bisogna fare dei ragionamenti che sono assolutamente trasversali. Rispetto a questo, c'è tutta la disponibilità del caso, su tale risoluzione ovviamente non si condividono le premesse, l'impegno è pleonastico, quindi ci asteniamo e, rispetto alla politica che - mi perdonino - si sta già dimostrando di parte, speriamo di fare una politica dei fatti.
Il Consigliere Donzel, quando rappresenta le cose, dice: "abbiamo presentato la risoluzione, c'è la primogenitura"; non è che qui c'è un nastro e chi passa prima il nastro ha il pensiero e gli altri devono rincorrere. Sulla risoluzione lo stesso Consigliere Donzel dice che è arrivata fuori tempo massimo, fuori tempo massimo cosa? C'è la maggioranza, ha presentato un ordine del giorno, il "Partito Democratico" lo ha presentato prima, non è che chi l'ha presentato prima ci ha messo il "cappello" e tutti gli altri sono "a rimorchio". Ancora sulla risoluzione dice: "noi l'abbiamo detto che può utilizzare delle cartine in successione". Se vogliamo fare politica e vogliamo fare il bene della Valle, confrontiamoci, evitiamo di fare vetrina e lavoriamo per portare un po' di bene alla Valle d'Aosta.
Président - La parole au Vice-président Chatrian.
Chatrian (VdAV-R) - Assessore, stia tranquillo che non vogliamo fare vetrina, soprattutto non vogliamo fare i primi della classe, ma le diciamo solo che siamo preoccupati. Innanzitutto nel programma che abbiamo letto si parlava di informazione e accoglienza e non di promozione, poi mi spiace per questo primo passaggio che lei fa e definendo la risoluzione "di opposizione". Non è così, non so se l'ha letta bene, ad un certo punto si dice: "riconoscendo che parte della responsabilità...", è una parte, quindi; inoltre non so se lei ha occasione, ma sicuramente ne ha, di girare in queste settimane: non c'è nessuno. Lei ride, probabilmente non è prioritario il sistema turistico valdostano, per Lei, va tutto bene, i dati ci sono, gente ce n'è, siamo tutti contenti, dobbiamo solo preoccuparci, anche se mi sembra perfino offensivo dire che i Valdostani non hanno più voglia di lavorare al sabato o alla domenica. Chi fa turismo? Chi ha attività commerciali? Chi si occupa di professionalità? Mi spiace questa superficialità e questa voglia non solo di non confrontarsi, ma di non avere nessuna attenzione verso tale sistema. Le dico solo questo: fra una settimana siamo nel mese di agosto, quattro settimane e il 20 agosto la stagione estiva è finita.
Président - La parole au Conseiller Benin.
Benin (PdL) - Premetto che condivido la risoluzione che ha presentato "Aosta Vive" perché credo che sia necessario sapere e condividere le progettualità per il nostro settore e non attendere le soluzioni che si sono manifestate da una sola parte e sulle quali non c'è stato un confronto. La situazione del turismo oggi è più grave, e non solo per la Valle d'Aosta, ma a livello internazionale. Questo è un problema che dovremo affrontare tutti insieme. Credo però, che se in passato avessimo avuto una attenta politica sul turismo, oggi avremmo una situazione meno grave, come lo è in altre Regioni: quelle che hanno gestito più attentamente dei progetti turistici per il loro territorio. Per questo credo che sarà necessario ristrutturare il sistema turistico valdostano, iniziando dalle cose che abbiamo sentito in questi ultimi giorni, come ad esempio l'unica AIAT, per poter procedere amministrando in modo più deciso. Così come condivido la scelta di un amministratore unico, perché è l'unico modo per prendere decisioni, valutando poi i risultati che seguono. Questo è importante che avvenga anche nel turismo, perché se continuiamo a parlarci senza prendere decisioni definitive, non approderemo a nulla. Certamente tutto questo deve passare attraverso la cultura degli addetti ai lavori (perché anche in questi esiste un problema), che sono le associazioni di categoria, i commercianti, gli albergatori, i ristoratori; tutto l'insieme del comparto commerciale deve lavorare unito per portare e prima ancora per produrre turismo. Ci deve essere la volontà di tutti, perché per il turismo sono fondamentali anche il territorio e l'agricoltura; senza queste eccellenze non si fa turismo; tutto è importante e questo è il motivo per cui i vari Assessorati dovrebbero unire i propri sforzi per fare una promozione turistica comune, e non andare ciascuno per proprio conto, dedicando risorse finanziarie e sforzi personali che a volte si rivelano inutili, perché senza gli sforzi e le competenze di tutti non si riesce a dare, al di fuori della Valle d'Aosta, una sua visione unitaria e globale. Bisogna quindi che si proceda per acquisire tale cultura da parte degli addetti ai lavori, tramite una formazione che dobbiamo fare attraverso le associazioni ed i propri responsabili che devono curare la formazione degli albergatori, ai commercianti, e a tutte le categorie coinvolte per lo sviluppo del turismo nella nostra Regione. È troppo facile dire sempre "è colpa di mamma Regione"; già in passato abbiamo detto che è la Regione che non fa nulla; adesso dobbiamo dare alla Regione gli strumenti perché faccia qualcosa, ascoltando anche i suggerimenti del settore privato, perché insieme si possa produrre un progetto, condividendo le strategie. Non voglio dilungarmi in questa sede sull'analisi del cosa c'è da fare, perché spero che questo rappresenti un progetto al quale lavoreremo insieme. Sarebbe molto lungo parlare oggi dei dettagli del turismo, di tutte le cose che vorrei portare avanti, cose di cui ho avuto modo di parlare in molte occasioni con i rappresentanti delle passate legislature; purtroppo non sono riuscito a portare avanti con completezza, insieme agli addetti ai lavori (sia di categoria che di ambito politico), le mie idee. E questo non significa che le mie idee fossero per forza le più giuste, ma potevano essere prese in considerazione per trovare, magari, un futuro modo di lavorare in maniera diversa.
Qui voglio concludere dicendo che non voglio entrare nel merito di tutto quanto accaduto in passato. Vivo nella politica da pochi giorni e non ho ancora la dimestichezza e le argomentazioni del linguaggio "politichese". Sono abituato a lavorare in una impresa privata che ha un diverso modo di agire, e quindi, in questa nuova esperienza, non voglio rivangare e denigrare il passato. Gli errori li commetto anche io nella mia azienda, e li avranno sicuramente commessi anche coloro che ci hanno governato in passato. Adesso necessita una grande concentrazione perché non c'è più tempo per sbagliare e poi riparare agli errori fatti; ricordiamoci che oggi gli errori costano molto più cari rispetto al passato. Il passato è ormai trascorso, quello che è successo non è modificabile. Voglio proporre a noi tutti di trovare un percorso politico che non esprima più le sole ideologie di partito, ma che sia dialettico, progettuale e costruttivo, certamente richiedendo al Presidente Rollandin ed alla sua maggioranza un confronto preventivo sui progetti da condividere nell'interesse della nostra Regione. È questo il gioco di squadra di cui ieri si parlava, caro Presidente Rollandin, che le darà ampia fiducia nella gestione del suo ruolo. Sarebbe inoltre opportuno che noi tutti, anche l'opposizione... o minoranza (io la chiamerei minoranza più che opposizione, perché non è detto che ci dobbiamo per forza solo opporre, magari per seguire una ideologia...), quale noi siamo, verificasse che le cose vengano fatte in maniera corretta e condivisibile, altrimenti è nostro dovere votare contro. Credo che questo sia un nuovo e corretto metodo di agire nei confronti di chi deve gestire la nostra Regione. È come l'atteggiamento nei confronti di chi deve gestire una azienda al quale, una volta condivisi i progetti, dobbiamo dare fiducia per un determinato periodo valutandone poi l'operato. A questo punto si potranno fare tutte le inquisizioni che si vogliono, ma se prima non si dà la fiducia e non si condivide un percorso, dove pensiamo di arrivare? Procedendo in modo diverso da questo continueremo, come ho detto altre volte, a perdere tanto tempo per dibattere sulle ideologie politiche, senza dare quella concretezza che è una nostra responsabilità nella veste di amministratori di questa Regione.
Président - La parole au Conseiller Donzel.
Donzel (PD) - Premetto che fra i tanti difetti che ho non ho quello della permalosità, per cui il mio intervento era già concordato con i colleghi Rigo e Fontana prima dell'intervento dell'Assessore al turismo. Sono dell'avviso che sia più che mai giunta in modo utile al dibattito di questo Consiglio questa risoluzione, perché l'emergenza turistica è una realtà; eppure, lo dico con franchezza, non condivido la forma: lo spirito di una risoluzione dovrebbe essere quello di portare tutti alla fine a votare una risoluzione in cui si possa convergere per dare risposta ad un'emergenza, se l'emergenza è tale. In questo senso è chiaro che lo spirito della risoluzione linguisticamente ha un carattere fortemente polemico. Eppure dovrebbe cominciare da qualche parte quel senso di responsabilità di dire: chi la smette di fare polemica e chi decide di fare le cose. Qui se non comincia l'uno, deve cominciare l'altro, ossia... chi è che comincia? Personalmente noi, del "PD", abbiamo cominciato e continuiamo; allora se è possibile emendare la risoluzione, trovare una risoluzione concordata che i Capigruppo possono formulare, nella quale diciamo che questa emergenza turistica c'è e c'è una volontà del Consiglio regionale, considerate le diversità di vedute, i diversi atteggiamenti che ha ognuno di noi, di voler andare verso la soluzione di quel problema e non dire: "è già tutto fatto, state tranquilli che qui ormai viaggiamo liberi", perché non credo sia così. Sappiamo tutti che è impossibile risolvere questo problema in pochi mesi, ci vorranno anni di lavoro e non bisogna sbagliare le prime mosse per arrivare alle soluzioni successive; allora si vuole costruire tale spirito? Si facciano proposte costruttive, altrimenti giochiamo a dire che c'è l'emergenza, ma non risolviamo con un voto l'emergenza che dite voi; perché l'emergenza è un'altra, diciamolo ai Valdostani! Diciamo ai Valdostani che tutti siamo disponibili a lavorare e non che c'è qualcuno che è più bravo degli altri. Questo è lo spirito con cui ritroviamo opportuno segnalare tale problema e invitiamo a valutare se è possibile che vi sia una risoluzione comune, invece che una sterile polemica anche su tale necessità di cogliere l'emergenza turistica. La risoluzione insomma che impegna una Commissione a darsi da fare è assolutamente ragionevole e può trovare una formulazione, dove magari, emendando i nomi e i cognomi, si possa trovare una soluzione condivisa.
Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Prendo spunto con favore dalle riflessioni che ha fatto il Consigliere Donzel, nel senso che se questo è lo spirito, mi pare che stiamo avviandoci sulla strada giusta. Se questo è lo spirito, per fare un ragionamento più compiuto, anziché metterci a lavorare oggi su una modifica alla risoluzione, prendiamoci l'impegno di avere un incontro la settimana prossima subito con la IV Commissione, facciamo un indice, condividiamo una serie di punti, predisponiamo un certo ragionamento cogliendo l'invito del collega Donzel, l'invito del collega Benin, togliendo le asperità del confronto con i proponenti della risoluzione, a quel punto facciamo una risoluzione che non è targata, ma è una risoluzione che vuole darsi un metodo di lavoro. Se questo è l'intendimento, chiederei di ritirare la risoluzione, al Presidente della Commissione competente di convocare la settimana prossima una riunione in cui, anche con il supporto dei collaboratori dell'Assessorato, facciamo un inventario delle cose che sono in itinere, delle cose che ci interessano e a quel punto credo che possa essere positivo l'avvio di questa legislatura. Oggi andare a lavorare... credo che alla fine facciamo un gran lavoro, ma non facciamo nulla di costruttivo; allora colgo l'invito e faccio tale proposta.
Président - La parole au Conseiller Empereur.
Empereur (UV) - En tant que Président, je donne ma disponibilité à convoquer la IVe Commission, malheureusement une fois encore avec procédure d'urgence, pour la rencontre avec l'Assesseur. Il sera peut-être mardi dans l'après-midi, s'il y a la disponibilité des Commissaires.
Président - La parole au Vice-président Chatrian.
Chatrian (VdAV-R) - Assessore, forse non ci siamo capiti, l'intenzione era affrontare la difficoltà della filiera turismo, quindi accogliamo a braccia aperte l'invito del Presidente della IV Commissione, da subito, d'urgenza, perché il problema è grave, lo sentiamo sul territorio. Auspichiamo quindi che in IV Commissione si affronti il primo passaggio di filiera "turismo", per poi lavorare nel prosieguo. L'intendimento era quello, né di polemica, né di volontà di vetrina, ma solo la voglia di mettere in evidenza la difficoltà e la crisi strutturale della filiera turismo...
Président - Vice-président Chatrian... je n'ai pas compris si vous retirez la résolution avec cet engagement...
Chatrian (VdAV-R) - ... ritiriamo la risoluzione. Solo un inciso: mi era parso di capire prima che per l'Assessore non fosse prioritario, ho capito che così non è, quindi accettiamo l'invito per martedì pomeriggio per la IV Commissione.
Président - Le Conseil prend acte que la résolution est retirée.