Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 3469 du 9 avril 2008 - Resoconto

OGGETTO N. 3469/XII - Rigetto di risoluzione: "Impegno ad attuare le opportune determinazioni per la trasformazione del tunnel tramviario Cogne-Charemoz in galleria stradale".

Risoluzione

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

Ricordato che per la messa in sicurezza e l'ammodernamento della S.R. 47 di Cogne, tra il 1995 ed il 2007, sono stati spesi almeno 46 milioni di euro, cui occorrerebbe aggiungere la rivalutazione monetaria sulla base dell'inflazione;

Considerato inoltre che la ferrovia Charemoz-Cogne, che dovrebbe concorrere a garantire le comunicazioni tra il comune di Cogne e la valle centrale, è costata sino ad oggi oltre 41 milioni di euro, cui occorrerebbe aggiungere la rivalutazione monetaria sulla base dell'inflazione, e che costa oltre 500 mila euro l'anno per la gestione dell'impianto chiuso;

Considerato che una galleria stradale sulla base del tunnel tramviario esistente consentirebbe agli abitanti di Cogne di raggiungere in pochi minuti la località Acque Fredde e di qui in meno di un quarto d'ora il fondo Valle con l'alternativa di due strade attraverso i Comuni di Charvensod e Gressan e che tale opera sarebbe al riparo di qualunque rischio idrogeologico e valanghivo;

Impegna

La Giunta regionale ad attuare tutte le opportune determinazioni per la trasformazione dell'attuale tunnel tramviario Cogne-Charemoz in galleria stradale.

F.to: Sandri - Frassy - Fontana Carmela - Lattanzi - Ottoz - Tibaldi

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - È forse un caso, ma non del tutto, che finisca la legislatura su questo punto, ossia quella che è una riflessione emersa con calma già a partire dal settembre 2006 attraverso una nostra interrogazione, all'epoca gruppo "DS", e successivamente ripresa dal gruppo "CdL", oggi gruppo "PdL". È una presa di coscienza che è andata avanti negli anni e che ha portato recentemente ad una presa di coscienza da parte della maggioranza e della Giunta, in quanto è stata incaricata una Commissione tecnica di appurare entro 4 mesi dal gennaio di poter valutare la situazione di stallo in cui questo trenino di Cogne si trova. Voglio solo ricordare brevemente che la Charemoz/Cogne è costata fino ad oggi 41 milioni di euro senza considerare la rivalutazione monetaria allegata all'inflazione e ci sono cifre che sono state pagate nel 1983 e che costa oltre 500mila euro l'anno per la gestione dell'impianto chiuso. Teniamo conto che sulla strada regionale già strada statale n. 507 sono stati fatti notevoli investimenti e altri dovremo farne, abbiamo approvato nei giorni scorsi 41 milioni di euro per una variante di Chevril, è evidente che non possiamo pensare di lasciare Cogne senza una possibilità di sicurezza alternativa all'attuale strada regionale, per cui a noi e al gruppo del "PdL" è parso... con uno spirito oggettivo e non partigiano: quello di promuovere la trasformazione dell'attuale tunnel tranviario in galleria stradale. Questo è un progetto che chiude un "buco" enorme nel bilancio della Regione, questi 500mila e passa euro che viaggiano per tener chiuso un impianto, perché il giorno che si aprisse tale impianto i costi sarebbero di oltre 2 milioni di euro per trasportare qualche centinaio di persone. Credo che sarebbe un bel modo per chiudere la legislatura che questo fatto, che piano piano è partito da alcuni gruppi di opposizione e poi è stato acquisito come una problematica da parte di tutto il Consiglio trovasse una chiusura concorde, quindi auspichiamo che la Giunta accetti il nostro ordine del giorno.

Presidente - La parola al Consigliere Ottoz.

Ottoz (PdL) - Nella scorsa legislatura, quando fu sollevato questo problema della trasformazione in tunnel e ci furono dei documenti, l'allora Assessore alle opere pubbliche Vallet, della cui maggioranza facevo parte, simpaticamente ci prese in giro tutti, ossia si presentò ad una richiesta di questo tipo dicendo: "fare un altro tunnel vicino costa altri 140 miliardi"; in realtà, la nostra richiesta come quella di oggi era quella di allargare il "buco" e non pensare più al trenino. Avremmo voluto il collega Sandri ed io, quando abbiamo scritto la risoluzione, chiedere un piano di fattibilità, ma, siccome ciò avveniva 5 minuti dopo un mio accorato intervento sui piani di fattibilità che aveva portato il Presidente Caveri a commentare simpaticamente, abbiamo modificato il testo in modo che di questo non si parli. Piacerebbe al nostro gruppo e al gruppo "PD" un piccolo atto di buona volontà a fine legislatura, quanto meno di depositare alla prossima legislatura una riflessione seria ed impegnativa sul fatto che questo problema sia preso in mano in un modo nuovo, quindi, al di là delle posizioni di ciascuno, l'acquisito, il già fatto, il già detto e il già deciso, che tale risoluzione potesse passare per testimoniare che si è sensibili a questo che è un grande problema.

Aosta/Cogne passando dalla galleria sarebbe più breve della strada attuale, permetterebbe grandi risparmi, non si è sotto schiaffo di valanga, né di frana, ci sono 2 strade per arrivare ad Acque Fredde - quella di Gressan e quella di Charvensod -, questo sarebbe il modo di togliere da ogni possibile isolamento la Valle di Cogne, dandole la possibilità di utilizzare il "domaine skiable" di Pila, senza tutti i problemi di funivie richieste, "Superphénix", che non si può superare né sotto, né sopra... Speriamo che oggi si possa con una decisione che non impegna la Giunta, dare un segnale forte sul fatto che tale questione può essere riconsiderata.

Presidente - La parola al Consigliere Segretario Venturella.

Venturella (Arc-VA) - Noi, fuori un po' dal coro dell'opposizione, a cui faceva riferimento il collega Sandri, voteremo contro la risoluzione, perché non condividiamo l'impianto della risoluzione sia nella sua strutturazione formale, sia in quella sostanziale. Crediamo che in Valle lo sviluppo viario sia importante, che grandi risorse vengono messe ogni anno attraverso il bilancio annuale e quello triennale, con diverse forme, con diversi contenuti, già nello sviluppo viario, aggiungere un tunnel autostradale alla strada regionale n. 47 ha poco senso. Perché? Perché la progettazione della galleria del Drink era una progettazione di tipo alternativo, che partiva da questo percorso che era un percorso ferroviario, ma aveva una sua ragione di essere all'inizio e anche attualmente perché fa parte di un percorso che potrebbe essere benissimo pensato partendo da Aosta, utilizzando la funivia per arrivare fino a Plan Praz, portando da Plan Praz a Cogne e da Cogne pensando ad un itinerario di tipo turistico, culturale, ambientale e anche scolastico, di limitare l'utilizzo della ferrovia Pila/Cogne a solo un utilizzo di collegamento alternativo, secondo noi è riduttivo e limitante. Anche in Commissione abbiamo condiviso questo, mi sostenga Presidente Borre, perché faceva parte di un discorso generale, quindi la nostra speranza invece è che la Commissione deputata allo studio finisca in fretta il suo approfondimento tecnico-scientifico e che la galleria si apra invece al più presto, come è stata pensata in passato.

Presidente - La parola al Consigliere Ottoz.

Ottoz (PdL) - Sintetizzo l'intervento del Consigliere Venturella, che non ho capito perché non ho capito la parte scolastica, la parte ambientale, non ho capito niente, sono molto stanco, l'intervento è il seguente: "nunc ac sempre" treno, quando si parla di non treno lui perde il controllo dei ragionamenti. Io dico questo, e vorrei dirlo forte e chiaro, dopodiché non dipende da me se non dare il mio voto, la decisione: se il trenino di Cogne partirà mai, ci si ricordi che i costi di gestione sono la conseguenza di questa non decisione. Se invece, come è forse possibile, per non dire probabile, non partirà mai, rendiamoci conto dei soldi che abbiamo buttato della Comunità valdostana e chi è dell'idea che comunque, siccome il treno è anatema, non se ne può parlare, prendo atto, ma ricordiamoci solo che, quando avremo a fare i conti alla fine, perché questa roba probabilmente non partirà mai, ma, se partirà, avrà dei costi di gestione tali e non risolverà nessun problema, che poi bisognerebbe avere il coraggio di dire: "va bene, abbiamo sbagliato". Prendo atto che il collega Venturella... non è la "Jungfrau", percorso turistico Acque Fredde/Epinel, non è il trenino che va a Punta Helbronner, è un buco dove le persone che soffrono di claustrofobia soffrono di grossi problemi, se mai partirà.

Presidente - La parola al Consigliere Viérin Marco.

Viérin M. (SA) - Solo per fare una precisazione. Su questo tema da sempre, da 8-10 anni, abbiamo le nostre perplessità, eravamo come gruppo per un'altra scelta. Dalle riflessioni che oggi ho sentito fare ai colleghi Ottoz e Sandri mi sembra che siano stati "fulminati sulla via di Damasco", ossia mi sembra che abbiano ripreso le nostre considerazioni - e sono nei verbali - dimenticandosi che il movimento politico del Consigliere Sandri sostenne chiaramente questa scelta, oggi, quando il fatto è compiuto, non si può che fare una forte riflessione, ma una riflessione sullo stato delle cose, perché non possiamo tornare indietro e dirci che non è stato fatto niente. I soldi sono stati spesi, bisogna fare una forte riflessione, sulle difficoltà e sulla gestione che oggi ho sentito dire in quest'aula, probabilmente tali colleghi dovevano farla insieme a noi parecchi anni fa. Oggi noi come gruppo, visto che questa situazione è presente ed è quasi realizzata totalmente, riteniamo che una riflessione il futuro Consiglio dovrà farla in merito ad alcune conoscenze. Riteniamo comunque che, per un vero collegamento fra il comprensorio di Cogne e il comprensorio di Pila, sia necessario riesaminare il discorso della funivia, da noi sempre sostenuto; questo tema va affrontato e la riflessione deve comprendere anche l'opera quasi del tutto completata del trenino da noi mai sostenuta.

Presidente - La parola al Consigliere Ottoz.

Ottoz (PdL) - Per fatto personale. Non sono mai stato "fulminato sulla via di Damasco", anche perché sono stato a Gerusalemme, ma in Siria non sono mai stato. In ogni caso il collega Viérin non si ricorda che dal 1998 in avanti la mia posizione è sempre stata per abolire il treno e allargare il buco, come ho scritto sul giornale, come ho scritto su "Il Peuple", come ho dichiarato in ogni occasione, quindi non so se è stato fulminato, ma per il trenino non il sottoscritto.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Anche qui quasi per fatto personale. Io ero presente nel 1987 quando fu deciso il trenino di Cogne, non lo votai allora. Ho tentato di entrare in Siria, mi hanno ricacciato indietro dalla frontiera dalla Turchia e dalla Siria perché non avevo il visto, quindi non ho avuto nessuna illuminazione. Di fatto è il nostro gruppo che ha dimostrato e testimoniato con chiarezza tutte le spese che sono state fatte fino ad oggi, gli oltre 60 milioni di euro che sono stati spesi. Quello che trovo grave è che il collega Viérin non abbia speso una parola per contestare i contenuti della nostra risoluzione, che sono contenuti che parlano di sprechi, di spese e di una serie di questioni pratiche. Rispondete sui contenuti se avete delle risposte da dare. Il "quasi terminato" sono 20 anni che lo sentiamo e noi, insieme ad un'altra parte della minoranza del Consiglio regionale, al di là delle posizioni politiche più generali, riteniamo che sia un periodo sufficientemente ampio per dire che il tempo è scaduto.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - Intanto vorrei notare che avete un'energia assolutamente invidiabile perché fino all'ultimo secondo siete "freschi come una rosa". Apprezzo moltissimo perché dimostra che questo Consiglio, malgrado un lungo lavoro di 5 anni, ha mantenuto una grande vitalità e di questo...

(interruzione della Consigliera Squarzino Secondina, fuori microfono)

... la sua acidità di stomaco ci accompagna fino all'ultimo secondo, collega Squarzino, la rimpiangeremo moltissimo, ogni tanto le telefoneremo per avere qualche suo Consiglio. L'ho già fatto all'inizio della seduta, vorrei ringraziare tutti i colleghi per il lavoro svolto in questi anni pur nella differenza delle posizioni che ciascuno di noi ha interpretato.

Sarei in questo clima buonista, come si direbbe con veltroniana definizione, quasi tentato di accoglierla, non fosse che la risoluzione è priva di contenuti, perché è evidente che oggi non possiamo immaginare nella piena definizione di una serie di approfondimenti che sono stati affidati agli ing. Bandinelli e Grasso e all'avv. Serasso, non possiamo pensare che, nelle more del funzionamento di questa Commissione che sta facendo una serie di accertamenti, con una specie di "blitz" all'ultimo secondo del Consiglio, ci indirizziamo verso l'eccentrica soluzione di trasformare una galleria ferroviaria in una galleria stradale. È una cosa immaginifica di cui potrà parlare liberamente come è ovvio il prossimo Consiglio, quindi voteremo contro.

Presidente - La parola al Consigliere Viérin Marco.

Viérin M. (SA) - Per una volta che pesco il Consigliere Sandri con l'amo nudo...

Tanto per essere chiari, caro Consigliere Sandri, i contenuti proprio non li ho voluti ricordare, perché ci sono agli atti di questo Consiglio nelle legislature passate atti da noi presentati e richiamati al voto, dove il suo movimento non ha votato e noi avevamo proposto di bloccare, quando erano stati spesi solo 15-20 miliardi, quell'opera e il suo movimento prese una posizione del tutto diversa, quindi lei è stato proprio "fulminato sulla via di Damasco".

Per quel che concerne il collega Ottoz, lui avrà fatto parte di qualche gruppo o era ancora allora nel "Gruppo Misto"?

Presidente - Pongo in votazione la risoluzione:

Consiglieri presenti e votanti: 29

Favorevoli: 4

Contrari: 25

Il Consiglio non approva.