Objet du Conseil n. 3398 du 20 mars 2008 - Verbale

OGGETTO N. 3398/XII - APPROVAZIONE AI SENSI DELL'ARTICOLO 5 DELLA LEGGE REGIONALE 27 AGOSTO 1994, N. 64, DEL PIANO REGIONALE FAUNISTICO VENATORIO PER IL QUINQUENNIO 2008/2012.

Il Vicepresidente TIBALDI, in relazione all'esame già iniziato (oggetto n. 3397/XII), dichiara aperta la discussione sulla proposta indicata in oggetto e iscritta al punto 30 dell'ordine del giorno dell'adunanza.

Intervengono i Consiglieri VENTURELLA, SANDRI e VENTURELLA (secondo intervento).

Replica l'Assessore all'Agricoltura e Risorse naturali ISABELLON.

Sugli emendamenti intervengono i Consiglieri VENTURELLA, Carmela FONTANA, Secondina SQUARZINO e l'Assessore ISABELLON.

IL CONSIGLIO

Visto l'articolo 5 ("Piano regionale faunistico-venatorio") della legge regionale 27 agosto 1994, n. 64, "Norme per la tutela e la gestione della fauna selvatica e per la disciplina dell'attività venatoria" e successive modificazioni, che dispone la realizzazione del Piano regionale faunistico-venatorio quale strumento per assicurare il perseguimento degli obiettivi atti al conseguimento della densità ottimale in relazione al territorio di tutte le specie di mammiferi e uccelli viventi stabilmente o temporaneamente, in stato di naturale libertà, nel territorio regionale;

Evidenziato che il Piano regionale faunistico-venatorio è approvato dal Consiglio regionale, ha durata quinquennale e può essere aggiornato nel periodo di validità;

Vista la deliberazione del Consiglio regionale n. 1497/XI del 27 luglio 2000, con la quale è stato approvato il Piano regionale faunistico-venatorio per il quinquennio 2001/2006;

Rilevato che occorre provvedere all'approvazione del Piano regionale faunistico-venatorio per il prossimo quinquennio;

Richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 1576 del 23 maggio 2005 con la quale è stato affidato, ai sensi della l.r. 18/1998, alla società I.P.L.A. (Istituto per le Piante da Legno e l'Ambiente), di Torino, l'incarico per la revisione del Piano regionale faunistico-venatorio, ai fini dell'approvazione del documento per il prossimo periodo di validità;

Evidenziato che il suddetto incarico è consistito nella predisposizione di un documento tecnico orientativo propedeutico all'elaborazione della bozza del nuovo Piano regionale faunistico-venatorio da sottoporre all'attenzione della Giunta regionale ai fini del successivo inoltro al Consiglio regionale per l'approvazione definitiva;

Richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 4710 del 30 dicembre 2005 con la quale, considerata la rilevanza dei temi trattati, si è ritenuto opportuno promuovere la partecipazione di tutte le componenti interessate alla revisione del Piano regionale faunistico-venatorio attraverso l'istituzione di un'apposita Commissione tecnico-amministrativa che analizzasse i contenuti del documento tecnico orientativo predisposto dall'IPLA e, attraverso le eventuali osservazioni, elaborasse la bozza del nuovo Piano regionale faunistico-venatorio da sottoporre all'attenzione della Giunta regionale per il suo successivo inoltro per l'approvazione definitiva al Consiglio regionale, previa favorevole valutazione d'incidenza per gli aspetti di gestione faunistica collegati agli obiettivi di conservazione dei siti di Natura 2000 e l'acquisizione dei pareri della Consulta faunistica regionale, del Comitato regionale per la gestione venatoria e dell'Istituto nazionale per la fauna selvatica;

Evidenziato che con la suddetta deliberazione si è stabilito altresì che, sino all'approvazione da parte del Consiglio regionale del nuovo Piano regionale faunistico-venatorio, la gestione della fauna selvatica e l'organizzazione del mondo venatorio sono improntate sulla base del Piano regionale faunistico-venatorio 2001/2006, approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 1497/XI del 27 luglio 2000;

Evidenziato che la Commissione ha provveduto ad esaminare il documento tecnico redatto dall'IPLA, fornendo numerosi contributi e rilevando la necessità di integrare e approfondire diversi aspetti;

Reso noto che, sulla base del lavoro svolto dalla Commissione, la Direzione flora, fauna, caccia e pesca, struttura regionale competente in materia di fauna selvatica, ha provveduto a predisporre la bozza del nuovo Piano regionale faunistico-venatorio;

Evidenziato che la suddetta bozza è stata sottoposta al mondo venatorio e che lo stesso, tramite i propri rappresentanti, ha espresso le proprie osservazioni;

Reso noto che la bozza del nuovo Piano regionale faunistico-venatorio, rielaborata dalla Direzione competente alla luce delle osservazioni del mondo venatorio, è stata sottoposta all'esame della Consulta faunistica regionale, organo consultivo e propositivo in materia faunistica, composta dai rappresentanti di tutte le strutture e le componenti interessate alle problematiche legate alla gestione della fauna selvatica;

Atteso che, nella riunione della Consulta faunistica regionale del 27 novembre 2007, è stata evidenziata, da parte delle strutture regionali competenti, l'entrata in vigore (31 luglio 2007) delle norme della parte seconda del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, "Norme in materia ambientale", a seguito delle quali il Piano regionale faunistico-venatorio, ai fini della sua approvazione, doveva essere sottoposto a valutazione ambientale strategica (VAS);

Evidenziato, altresì, che, nella stessa riunione, il rappresentante del Comitato per la gestione venatoria rilevava che il capitolo 5 ed i primi quattro paragrafi del capitolo 6 della bozza del nuovo Piano prevedevano una nuova suddivisione territoriale ed una nuova organizzazione faunistico-venatoria che non potevano essere attuate in quanto necessitavano di una revisione dell'attuale contesto normativo regionale di riferimento;

Evidenziato che il Piano regionale faunistico-venatorio, ai sensi dell'articolo 5 della legge regionale 27 agosto 1994, n. 64, disciplina:

a) il regime di tutela della fauna selvatica;

b) le attività tese alla conoscenza delle risorse naturali e della consistenza faunistica, anche con la previsione di modalità omogenee di rilevazione e di censimento;

c) i criteri per l'individuazione dei territori da destinare alla costituzione delle oasi di protezione, delle zone di ripopolamento e cattura, delle zone per l'addestramento, l'allenamento e le gare dei cani da caccia, delle aziende faunistico-venatorie, delle aziende agrituristico-venatorie, dei centri di riproduzione della fauna selvatica allo stato naturale e quelli per l'eventuale revoca ai sensi dell'articolo 7, comma 9;

d) gli impegni finanziari per la realizzazione degli obbiettivi e delle finalità previsti dalla stessa legge;

e) gli indici di densità venatoria;

f) le percentuali del territorio agro-silvo-pastorale destinato a protezione della fauna selvatica secondo i criteri di cui all'articolo 10 della l. 157/1992;

g) i criteri per la distribuzione dei cacciatori nei comprensori alpini di caccia, nonché quelli per l'ammissione dei cacciatori non residenti nella regione;

h) i criteri per l'istituzione dei comprensori alpini di caccia e per il loro funzionamento;

i) i criteri per l'introduzione di fauna selvatica a scopo di ripopolamento e reintroduzione,

ed è corredato da:

a) cartografie del territorio regionale indicanti le emergenze naturalistiche e le utilizzazioni territoriali aventi stretta connessione con la gestione faunistico-venatoria;

b) programmi di protezione della fauna selvatica autoctona di cui sia accertata una diminuzione della popolazione sul territorio regionale;

c) programma di conservazione e ripristino delle zone umide per la tutela dell'avifauna selvatica migratoria;

d) carte delle potenzialità e delle vocazioni faunistiche;

Dato atto che, alla luce delle osservazioni della Consulta faunistica regionale, la Direzione flora, fauna, caccia e pesca ha provveduto a predisporre una nuova bozza del Piano regionale faunistico-venatorio, comprensiva dei relativi allegati;

Richiamato il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, "Norme in materia ambientale", la cui parte seconda dispone che i piani ed i programmi che possono avere effetti significativi sull'ambiente sono soggetti a valutazione ambientale strategica (VAS) e definisce le modalità di riferimento per l'applicazione della stessa;

Preso atto, pertanto, che il Piano regionale faunistico-venatorio ricade tra gli strumenti di pianificazione che, ai sensi del sopra citato decreto legislativo, devono essere sottoposti a procedura di valutazione ambientale strategica;

Evidenziato che per l'applicazione della valutazione ambientale strategica, preso atto dell'assenza di una normativa regionale specifica sull'argomento, alla luce dell'entrata in vigore della parte seconda del d.lgs. 152/2006, occorre fare riferimento alle norme in essa contenute;

Preso atto che il Piano regionale faunistico-venatorio, non avendo ricadute ambientali su altre Regioni o altri Stati, in quanto mirato al mantenimento delle popolazioni faunistiche esistenti sul territorio regionale, rientra tra i documenti sottoposti alla procedura di valutazione ambientale strategica in sede regionale;

Richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 3584 del 7 dicembre 2007 con la quale è stata adottata la suddetta bozza del nuovo Piano regionale faunistico-venatorio, ai fini della sua sottoposizione a procedura di valutazione ambientale strategica per l'acquisizione del giudizio di compatibilità ambientale ai sensi del d.lgs. 152/2006 nonché della sua trasmissione all'Istituto nazionale per la fauna selvatica, al Comitato regionale per la gestione venatoria ed alla Consulta faunistica regionale per l'acquisizione dei pareri previsti dalla l.r. 64/1994, il tutto al fine della predisposizione del documento definitivo, da sottoporre all'esame della Giunta, per la successiva approvazione da parte del Consiglio regionale;

Evidenziato che con la suddetta deliberazione sono state individuate:

· quale autorità proponente: la Direzione flora, fauna, caccia e pesca;

· quale autorità competente al rilascio del giudizio di compatibilità ambientale: il Servizio valutazione impatto ambientale;

· quali altre autorità che, per le loro specifiche competenze ambientali, possono essere interessate agli effetti sull'ambiente dovuti all'applicazione del Piano stesso:

- la Direzione ambiente;

- il Servizio aree protette;

- il Comandante del Corpo forestale della Valle d'Aosta;

- il Comitato regionale per la gestione venatoria;

- l'Istituto nazionale della fauna selvatica;

- la Consulta faunistica regionale;

Preso atto che, in qualità di autorità proponente, la Direzione flora, fauna, caccia e pesca ha attivato correttamente la procedura di VAS del Piano regionale faunistico venatorio (PRFV), secondo quanto disposto dal d.lgs. 152/2006, avendo provveduto a:

· concordare i contenuti del rapporto ambientale, come previsto dall'articolo 9 del d.lgs. 152/2006, con le autorità di cui ai punti precedenti;

· redigere e trasmettere il rapporto ambientale alle medesime autorità per l'espressione del loro parere;

· attivare la fase di consultazione (come previsto dall'articolo 10 del d.lgs. 152/2006) mediante pubblicazione di specifico avviso su un giornale a diffusione regionale e nazionale in data 15 dicembre 2007;

· mettere a disposizione del pubblico interessato i contenuti del rapporto ambientale, al fine di garantire la maggiore trasparenza possibile, mediante deposito presso i competenti uffici regionali ed inserimento sul sito web regionale, per 45 giorni, dal 15 dicembre 2007 al 28 gennaio 2008;

Preso atto che nel corso della fase di pubblicazione e accesso al pubblico sono pervenute, in data 18 gennaio 2008, le osservazioni delle Associazioni ambientaliste, corredate da alcune osservazioni puntuali redatte da Legambiente e dal WWF, che richiedono diverse precisazioni;

Preso atto che sono stati emessi, da parte delle autorità che, per le loro specifiche competenze ambientali, possono essere interessate agli effetti sull'ambiente dovuti all'applicazione del piano oggetto d'esame, i seguenti pareri:

· parere favorevole da parte della Direzione Ambiente (prot. 645/DTA del 10 gennaio 2008);

· parere favorevole da parte del Comitato regionale per la gestione venatoria (verbale di deliberazione n. 3/2008 dell'11 gennaio 2008) che esprime alcune osservazioni e proposte gestionali;

· parere favorevole da parte dell'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (prot. 286/T-A 66 del 16 gennaio 2008) che fornisce una serie di considerazioni tecniche;

· parere favorevole da parte del Servizio aree protette (prot. 2396/RN del 25 gennaio 2008) che richiede tuttavia di rivedere l'allegato 4 al PRFV;

· parere favorevole da parte del Corpo Forestale della Valle d'Aosta (prot. 2406/RN del 28 gennaio 2008,) i cui contenuti sono stati anticipati per posta eletronica in data 25 gennaio 2008, che suggerisce alcune modifiche puntuali per garantire una migliore chiarezza di alcuni aspetti del PRFV;

· parere favorevole da parte della Consulta faunistica regionale (verbale n. 1/2008, in data 25 gennaio 2008) che affronta in dettaglio tutti i pareri e le osservazioni pervenute, individuando quelle pertinenti e da accogliere e quelle ritenute non condivisibili, con le relative controdeduzioni;

Evidenziato che, in conformità con quanto previsto dall'articolo 12, comma 2, del citato d.lgs. 152/2006, il Servizio valutazione impatto ambientale, con nota prot. n. 2228/VIA in data 31 gennaio 2008, dopo aver esaminato i pareri pervenuti nonché le osservazioni presentate dal pubblico, e verificato che la procedura adottata risulta essere conforme a quanto previsto dal vigente d.lgs. 152/2006, ha emesso giudizio favorevole di compatibilità ambientale della bozza del Piano regionale faunistico-venatorio, ritenendo che la stessa sia stata redatta conformemente a quanto previsto dalla l.r. n. 64/1994 e che sia conforme allo scopo indicato all'articolo 5 della stessa che recita "...il piano regionale assicura il perseguimento degli obiettivi atti al conseguimento della densità ottimale in relazione al territorio di tutte le specie di mammiferi e uccelli viventi stabilmente o temporaneamente, in stato di naturale libertà, nel territorio regionale", garantendo così il controllo e la gestione della fauna selvatica, in modo da consentire il corretto equilibrio ecologico, e quindi garantire la salvaguardia di questo comparto ambientale;

Precisato che, unitamente all'espressione di giudizio favorevole, il Servizio valutazione impatto ambientale evidenzia le seguenti osservazioni, modifiche ed integrazioni, con invito a tenere conto delle stesse per la stesura del documento definitivo:

· in merito alle osservazioni presentate, si rileva che molte delle stesse sono state oggetto di valutazione collegiale da parte della Consulta faunistica regionale e si ritiene di concordare con il parere espresso in tale sede;

· visto il parere espresso dal Servizio aree protette, che segnala come l'allegato 4 del PRFV (Programma per la conservazione ed il ripristino della zona umida di Les Iles di Saint-Marcel per la tutela dell'avifauna selvatica) non risponde ai criteri definiti in sede nazionale (DM 3 settembre 2002 "Linee guida per la gestione dei siti Natura 2000" e DM 17 ottobre 2007 "Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione -ZSC- e Zone Speciali di Protezione - ZPS-"); si invita l'autorità proponente a rivedere l'allegato 4 prima dell'adozione del Piano;

· si rileva la mancanza di un necessario approfondimento delle misure di salvaguardia per i grossi predatori (in particolare il lupo) all'interno del Piano stesso, come giustamente rilevato dalle osservazioni presentate da parte delle Associazioni ambientaliste e del Corpo Forestale della Valle d'Aosta, e si richiede quindi di integrare in tal senso gli elaborati del PRFV prima della sua adozione;

· si suggerisce, inoltre, di valutare l'adozione di misure di protezione degli eventuali siti di nidificazione della specie Gipeto;

Rilevato che, alla luce del giudizio di compatibilità ambientale del Servizio valutazione impatto ambientale, dei pareri richiesti alle altre autorità competenti e delle osservazioni pervenute nel corso della fase di consultazione pubblica, la Direzione flora, fauna, caccia e pesca ha provveduto a redigere la bozza di "Piano regionale faunistico-venatorio per il periodo 2008/2012" e i relativi seguenti allegati:

- allegato n. 1 : cartografie del territorio regionale;

- allegato n. 2 : cartografie delle emergenze naturalistiche;

- allegato n. 3 : cartografie delle utilizzazioni territoriali per la gestione faunistico-venatoria, delle potenzialità e delle vocazioni faunistiche;

- allegato n. 4 : relazione d'incidenza;

- allegato n. 5 : rapporto ambientale - sintesi non tecnica;

- allegato n. 6 : rapporto ambientale;

- allegato n. 7 : dichiarazione di sintesi;

Esaminato il contenuto della bozza di Piano ed, in particolare, l'allegato 7, dichiarazione di sintesi del 5 febbraio 2008 redatta dalla Direzione fauna, flora, caccia e pesca, in qualità di autorità proponente, in conformità con quanto previsto dall'articolo 12, comma 3, del citato d.lgs. 152/2006, nella quale sono illustrate le modalità con cui le considerazioni ambientali sono state integrate nella suddetta bozza di Piano, come si è tenuto conto del rapporto ambientale, dei pareri espressi e delle consultazioni avviate, le ragioni per le quali è stata scelta la suddetta bozza di Piano, anche rispetto alle altre alternative che erano state individuate e le misure adottate in merito al monitoraggio;

Richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 3817 in data 21 dicembre 2007 concernente l'approvazione del bilancio di gestione per il triennio 2008/2010 con attribuzione alle strutture dirigenziali di quote di bilancio e degli obiettivi gestionali correlati e di disposizioni applicative;

Richiamato l'obiettivo 081001 "Ottimizzazione del rapporto fauna selvatica (compresa quella ittica) - territorio e gestione delle risorse naturali" al quale l'intervento è collegato;

Visto il parere favorevole rilasciato dal Direttore della direzione flora, fauna, caccia e pesca, ai sensi del combinato disposto degli articoli 13, comma 1, lettera e) e 59, comma 2, della legge regionale 23 ottobre 1995, n. 45, sulla legittimità della presente deliberazione;

Visto il parere della III Commissione consiliare permanente;

Approvati a maggioranza gli emendamenti dell'Assessore ISA­BELLON, nonché gli emendamenti nn. 4, 5 e 6 del gruppo Arcobaleno-Vallée d'Aoste;

Con voti favorevoli: venticinque (presenti: ventotto; votanti: venticinque; astenuti: tre, i Consiglieri BORTOT, Secondina SQUARZINO e VENTURELLA);

DELIBERA

1) di approvare, ai sensi dell'articolo 5 della legge regionale 27 agosto 1994, n. 64, il Piano regionale faunistico-venatorio per il quinquennio 2008/2012 e i relativi seguenti allegati:

- allegato n. 1 : cartografie del territorio regionale;

- allegato n. 2 : cartografie delle emergenze naturalistiche;

- allegato n. 3 : cartografie delle utilizzazioni territoriali per la gestione faunistico-venatoria, delle potenzialità e delle vocazioni faunistiche;

- allegato n. 4 : relazione d'incidenza;

- allegato n. 5 : rapporto ambientale - sintesi non tecnica;

- allegato n. 6 : rapporto ambientale;

- allegato n. 7 : dichiarazione di sintesi,

facenti parte della presente deliberazione;

2) di stabilire che gli impegni finanziari derivanti dall'attuazione del Piano trovano copertura sul capitolo 40455 "Spese per la tutela e la gestione della fauna selvatica ivi compresi i corsi di preparazione per l'ammissione all'esame di abilitazione venatoria ed i corsi di qualificazione per l'attestato di idoneità per l'attività di guardia venatoria volontaria" del bilancio pluriennale della Regione 2008/2010 e che per gli anni 2011 e 2012 sarà previsto apposito stanziamento per lo stesso capitolo sui futuri bilanci annuali.

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