Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 3276 du 6 février 2008 - Resoconto

OGGETTO N. 3276/XII - Interrogazione: "Decisioni dell'Ufficio di Direzione dell'USL in ordine al personale sanitario dell'Unità Operativa di Cardiologia".

Interrogazione

Venuti a conoscenza che l'Ufficio di Direzione della Azienda sanitaria USL della Valle d'Aosta ha assegnato specifici compiti al personale sanitario di coordinamento dell'Unità Operativa di Cardiologia, in linea con la normativa nazionale in merito alla dirigenza del personale del comparto e con la moderna gestione delle risorse, strutturata su un'ossatura infermieristica coordinata dalla Direzione sanitaria;

Appreso che nell'ambito dei primari sono emerse perplessità e contrarietà rispetto alle decisioni della Direzione dell'USL, sulla base di un'arcaica visione baronale della sanità che vede nel Direttore di struttura complessa, cioè nel primario, il fulcro non solo dell'attività sanitaria ma anche dell'organizzazione dei reparti;

Auspicato che nell'USL della Valle d'Aosta si possa mantenere un sereno clima di collaborazione tra Direzione, personale medico e personale del comparto, ma che si avvii nel più breve tempo possibile un'organizzazione sanitaria che valorizzi le potenzialità degli operatori, consentendo ai medici di dedicarsi a tempo pieno alla cura dei pazienti e al personale infermieristico e amministrativo di ottimizzare l'organizzazione dei servizi in un'ottica di controllo di gestione efficiente ed efficace;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

l'Assessore regionale competente per conoscere:

1) quali motivazioni hanno portato l'Ufficio di Direzione a operare scelte in merito ai compiti del personale sanitario di coordinamento dell'Unità Operativa di Cardiologia;

2) se vi siano state prese di posizione contrarie da parte di uno o più primari;

3) quali siano le linee strategiche dell'USL della Valle d'Aosta in merito alle responsabilità di coordinamento delle Unità Operative.

F.to: Sandri - Fontana Carmela

Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Fosson.

Fosson (UV) - Quello che è successo nel reparto di cardiologia è un episodio strano, "drôle", particolare ed eccezionale che non era mai successo, perché di solito le incomprensioni a questo livello non si manifestavano, ma venivano risolte in un rapporto corretto.

Un primario facente funzione e alla fine del suo incarico, fra l'altro un incarico che non ha più voluto prolungare per motivazioni sue...

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

Presidente - Colleghi, per cortesia...

Fosson (UV) - ...senza comunicazione o senza accordo, decide di cambiare l'organizzazione del suo reparto ampliando i compiti della coordinatrice, senza condividerli con lei. Dall'altra parte una coordinatrice che già, oltre al reparto, aveva un altro servizio e che sta frequentando un master di cui parleremo dopo e che ha delle assenze dovute a questo fatto. Quindi una mancanza di comunicazione e di accordo fra primario e coordinatrice, su cui il collegio di direzione non è intervenuto, perché non ha affidato alcun compito alla coordinatrice né può farlo, né è suo compito, come non è compito del collegio dei primari. Su questo invece è intervenuto l'ufficio infermieristico, che abbiamo recentemente potenziato, sottolineando queste difficoltà oggettive, per cui poi la direzione strategica, nonostante un intervento del collegio dei primari, che però non ha nessun diritto di esprimersi su una tale questione, ha sottolineato le ragioni della coordinatrice e sconsigliato quanto veniva preferito dal primario.

La filosofia nostra su questo è stata sottolineata in diverse interpellanze, cioè l'importanza del coordinamento infermieristico, l'importanza del ruolo delle laureate in scienze infermieristiche. Devo ammettere che siamo in ritardo per il concorso sulla dirigenza infermieristica e questo non solo per i patti di stabilità, ma perché sull'applicazione della 251 c'era stato un disaccordo con i sindacati, disaccordo che è stato superato. Nel piano concorsi di quest'anno c'è la prima dirigenza infermieristica, da cui volevamo far discendere tutta una riorganizzazione del settore. Un settore che vedeva su 113 caposala, il 65% che non aveva fatto il master, per cui prima di partire per tutta una riorganizzazione del genere, abbiamo voluto rifare un master che è stato accolto positivamente. Il primo viene terminato a settembre di quest'anno - ne seguirà un altro - che ha dato la possibilità a chi non aveva il diploma di scuola secondaria di mettersi a posto. Nel frattempo dobbiamo sottolineare che non si è giunti a una definizione di una riforma della "legge Bindi" che prevedesse un governo clinico con le modalità di questo, in un momento in cui comunque il percorso assistenziale, la cartella alla fine (e quindi la responsabilità) viene firmata dal primario dell'unità operativa.

Cosa pensiamo noi? A due percorsi ben precisi con autonomia, ma che dialoghino fra di loro, che abbiano dei punti di incontro soprattutto nei reparti dove operano, cosa che qui invece non è successa.

Président - La parole au Conseiller Sandri.

Sandri (PD) - Siamo soddisfatti della risposta dell'Assessore, che ci ha spiegato anche un episodio che in effetti ci aveva suscitato qualche preoccupazione, per la difficoltà di capirne tutti i contorni. I contorni sono stati chiariti e apprezzo in particolare che da questa risposta l'Assessore ci abbia dato un quadro condivisibile del percorso che si sta facendo per la valorizzazione del personale infermieristico. Credo che questo sia un grande atout delle nostre strutture sanitarie: tutto quello che si fa in quella direzione sia benvenuto. Credo che non possiamo che essere rassicurati dal fatto che la 251 finalmente vede attuazione nell'arco del 2008. Mi preme ricordare le parole dell'Assessore, che condividiamo in pieno: il collegio dei primari non ha diritto di esprimersi su questi temi. Sarebbe opportuno che ognuno facesse il suo mestiere e si eviterebbero tanti problemi.