Objet du Conseil n. 2984 du 20 septembre 2007 - Resoconto
OGGETTO N. 2984/XII - Ritiro di mozione: "Interventi per assicurare l'inoltro della corrispondenza nei Comuni".
Mozione
Ricordate le criticità da parecchio tempo segnalate per quanto riguarda le modalità di gestione delle Poste Italiane in Valle d'Aosta, che non tengono conto delle particolarità del territorio montano della nostra regione e che non si preoccupano di mettere a disposizione del servizio, necessariamente decentrato, un numero adeguato di personale;
Preso atto che, nonostante la recente firma di un apposito Protocollo tra Poste Italiane e Regione, non si è assistito a nessun miglioramento sia nelle condizioni di lavoro dei dipendenti sia nell'erogazione dei servizi;
Appreso che, proprio nel corso dell'estate, che prevede una maggior presenza di utenti-turisti, l'Azienda Poste Italiane, per garantire le ferie al proprio personale, invece di provvedere con le necessarie sostituzioni, intende chiudere uffici periferici e interrompere, con turni settimanali, i servizi erogati nelle Agenzie postali di Aosta;
Evidenziato che tali decisioni penalizzano fortemente i lavoratori e gli utenti, e, in un momento di forte presenza turistica, costituiscono un danno per la stessa qualità dell'offerta turistica che la Valle propone;
Richiamati i contenuti del Protocollo firmato il 5 marzo 2007 e le diverse prese di posizione della Regione nei suoi organi istituzionali, a favore della necessità di un servizio efficiente e puntuale su tutto il territorio regionale;
il Consiglio regionale
Esprime
- solidarietà per i lavoratori che chiedono rispetto per le loro condizioni di lavoro;
- forte preoccupazione per le scelte aziendali portate avanti dalle Poste Italiane che, causando disservizi nella consegna della corrispondenza, penalizzano gli utenti, residenti e turisti oltre ad arrecare danno all'immagine stessa della Valle;
Impegna
Il Presidente della Regione:
- a sollecitare da parte dei sindaci, specie dei piccoli Comuni, una maggior attenzione circa la non interruzione del servizio pubblico di recapito giornaliero della corrispondenza;
- a concordare con le Poste Italiane interventi attuativi del Protocollo che consentano di superare questo momento di criticità e di "sviluppare azioni atte a migliorare l'offerta complessiva di servizi disponibili sul territorio e al superamento di talune criticità locali connesse ad aspetti congiunturali e di marginalità economica".
F.to: Squarzino Secondina - Venturella - Bortot
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - A chi legge in modo superficiale questa mozione, verrebbe da dire che essa è superata dai fatti. Una mozione presentata a fine luglio, quando c'erano gravi problemi per quanto riguarda il funzionamento delle poste, nel senso che c'erano disservizi nelle località di montagna, disservizi nella stessa città di Aosta per mancanza di personale, disservizi nella distribuzione della posta, disservizi dovuti a cambiamenti di orari nelle agenzie postali di Aosta per garantire le ferie al personale. Nel frattempo abbiamo visto che, a fine luglio, era stata firmata una convenzione fra la Regione, le "Poste" e i sindacati, che ha cercato di dare una risposta a questi problemi, soprattutto con l'assunzione di 14 nuove persone, per cui verrebbe spontaneo chiedersi cosa ci sta a fare questa mozione... in realtà non è così!
Primo: nei paesi soprattutto, il funzionamento delle poste lascia molto a desiderare. Era apparso sugli organi di informazione una protesta a Valgrisenche, una delle realtà più periferiche, in cui per disguidi vari l'ufficio è stato chiuso, perché può capitare sempre che l'impiegata quel giorno per motivi vari non riesca ad arrivare o dimentichi la chiave..., ma dice il responsabile servizi di comunicazione nord-ovest delle "Poste Italiane" che "una diversa organizzazione dell'orario strutturato su un'apertura a giorni alterni consentirebbe di evitare questi eventi"; quindi è possibile, stante le risorse che ci sono, organizzare in modo diverso la presenza di questi operatori nelle sedi decentrate, proprio per evitare queste disfunzioni, disfunzioni che sappiamo avere avuto conseguenze abbastanza gravi. Ricordo che a luglio veniva denunciato da una sigla sindacale che i giornali sindacali che erano stati inviati con una serie di date e di scadenze - importanti per domande per il lavoro - sono arrivati molto in ritardo, tanto da rendere nullo l'invio di questi notiziari. È vero che sono stati assunti questi nuovi 14 operatori, ma ci chiediamo se effettivamente il servizio pubblico di recapito giornaliero della corrispondenza è assicurato oppure no. Vorrei ricordare che esiste, negli impegni che "Poste Italiane" si è presa nel momento in cui ha questo appalto rispetto alla distribuzione della posta, il fatto che deve garantire il servizio pubblico di recapito giornaliero della corrispondenza.
Allora, la non interruzione di servizio pubblico, di recapito giornaliero della corrispondenza è un servizio che interessa soprattutto i piccoli Comuni; in questo senso sarebbe importantissimo che il Presidente della Regione, in qualità di Presidente della Regione o come Prefetto - veda lei qual è la veste migliore con cui può presentare questa richiesta ai Comuni - sollecitasse i Comuni, soprattutto i più piccoli, a verificare se è garantito il recapito giornaliero della corrispondenza e, in caso negativo, credo che occorra segnalarlo, perché sulla base di queste segnalazioni il Presidente della Regione sarà più forte, quando andrà a contrattare con le "Poste" l'attuazione del protocollo d'intesa che la Regione ha firmato con le "Poste Italiane" il 5 marzo 2007. Questo è un impegno di chiedere informazioni ai Sindaci, ma è soprattutto un impegno che non ha trovato ancora attuazione, perché l'impegno è di attuare quanto il protocollo firmato dalla Regione prevede.
Ci sono degli impegni molto chiari, che sono quelli che consentirebbero proprio di utilizzare gli uffici periferici delle "Poste Italiane" per offrire dei servizi. Il protocollo è molto chiaro, si dice (cito) che: "La Regione intende promuovere iniziative e servizi di interesse generale rivolti ai cittadini valdostani e, a tal fine, ritiene opportuno avviare un rapporto sinergico con Poste, volto a sviluppare azioni di rilevanza pubblica..." - non solo i servizi che riguardano il modo con cui organizzare il recapito della posta rispetto all'Amministrazione regionale, dove mi sembra che ci sia un progetto, quindi non solo in questo senso - "... atte a migliorare l'offerta complessiva di servizi disponibili sul territorio e al superamento di talune criticità locali connesse ad aspetti congiunturali di marginalità economica". Credo che su questo punto, se effettivamente si facessero degli interventi attuativi di questa dichiarazione di intenti, si farebbe fare un passo avanti per quanto riguarda l'utilizzo del Servizio postale in Val d'Aosta. Il Presidente sa bene a cosa ci si riferisce, lui stesso ha elencato più volte questi possibili servizi, ma chiediamo che dall'elenco di buone intenzioni che il Presidente ha più volte fatto in questo Consiglio, si passi ad attuarne qualcuno, uno, due, tre... non chiediamo la luna!
Adesso l'Assessore Marguerettaz è tutto lanciato sul digitale e sul rendere interattivo il digitale per possibili servizi che la nostra Regione può offrire, andando nelle case dei singoli cittadini, ma credo che alcune tipologie di servizi potrebbero essere offerte direttamente dagli Uffici postali, perché in questo caso il singolo cittadino non sarebbe solo di fronte al video della televisione, con due tastiere che non sa bene quale toccare, ma avrebbe una persona di riferimento, e noi sappiamo quanto è importante una persona che spieghi come compilare un modulo, dia informazioni su eventuali scadenze..., quindi ci sarebbe la possibilità di offrire alle persone che vivono nei posti più decentrati della Regione un servizio, perché attraverso l'Ufficio postale potrebbero essere offerti servizi veri, servizi anche che la pubblica amministrazione chiede alle "Poste" di espletare.
Riteniamo che la mozione abbia ancora un significato, in questo senso, non tanto nelle premesse che fanno riferimento a quello che era il momento in cui è stata presentata, ma soprattutto negli impegni. Speriamo che il Presidente Caveri ci possa dare un appoggio in questa azione che riteniamo importante che venga fatta in questa Regione, a servizio dei cittadini.
Si dà atto che dalle ore 19,25 presiede il Vicepresidente Lanièce.
Presidente - Dichiaro aperta la discussione generale.
La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - Je voudrais souligner avant tout que je suis d'accord avec le contenu du préambule de cette proposition de motion; je tiens notamment, moi aussi, à exprimer ma pleine solidarité à ces travailleurs et dire mon inquiétude quant à certains des choix effectués par "Poste Italiane", mais il faut rappeler que l'accord signé avec les partenaires sociaux, le 23 juillet 2007, a prévu le recrutement de 14 nouveaux agents. Il s'est agi d'une bataille politique, moi j'ai parlé personnellement avec le responsable, M. Sarni, de "Poste Italiane" pour souligner les nécessités de notre Région. Par contre, j'estime qu'il n'est ni opportun, ni constructif de demander aux Syndics des petites Communes de prêter une plus grande attention aux retards dans la distribution du courrier; augmenter aujourd'hui la pression politique à l'égard des Syndics ne peut qu'accroître la tension, affaiblir leur position vis-à-vis de leurs interlocuteurs et altérer le rapport de confiance avec les citoyens. Il me semble plus opportun de mettre en œuvre un système de suivi coordonné sous la direction du CELVA. Il serait ainsi possible de contrôler avec précision que "Poste Italiane" respecte bien, d'une part, ses obligations en matière de distribution du courrier; d'autre part, le "décret Gentiloni" qui concerne bon nombre de Communes de notre Région.
Pour ce qui est du protocole d'accord, j'estime que j'ai fourni suffisamment de précisions dans ma réponse à l'interpellation inscrite au n° 17 de l'ordre du jour de la réunion du Conseil des 25, 26, 27 juillet derniers. Je suis, quant à moi, prêt à contribuer peut-être avec une discussion en commission à l'élaboration en commun d'une motion définissant une ligne d'actions claire et conférant au Gouvernement et à moi-même un mandat politique précis, afin de favoriser l'application rapide du protocole d'accord en question, pour que puisse être garantie la fourniture de services universels que "Poste Italiane" est tenue d'assurer. Je demande donc de retirer la motion et je prends l'engagement de me présenter en commission pour discuter ensemble une motion, qui soit un peu plus complète de celle qui a été présentée.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Il Presidente ci ha fatto una proposta; io ho consultato i miei colleghi del gruppo, come democraticamente facciamo, e ho avuto da loro un segno di assenso, nel senso che credo che il nostro gruppo, come ho detto nella presentazione, voleva sollevare due tipi di problemi: la funzionalità del Servizio postale soprattutto nei piccoli paesi e l'attuazione del protocollo firmato.
L'impegno che il Presidente ha preso in questa sede è quello di affrontare, a livello di commissione, scendendo più in dettaglio in aspetti che nel frattempo sono cambiati perché questa mozione, al di là del fatto che c'è solidarietà per i lavoratori, si riferiva ad una situazione particolare che in parte è stata modificata... si tratta ora di capire quali sono le criticità... quindi noi accettiamo volentieri di ritirare la mozione.
Mi permetto solo di non ritenere ragionevole i motivi per cui i Sindaci non possono impegnarsi in questa azione, nel senso che non devono impegnarsi in un'azione nei confronti della loro popolazione, non è che devono entrare in conflitto con i loro cittadini. Dovrebbero solo essere attenti a cogliere le lagnanze dei loro cittadini e a riportarle, verificate, alla sede opportuna, ma... di questo discuteremo ancora in commissione. Pertanto siamo disposti a ritirare la nostra mozione e a discuterla in commissione.
Presidente - La mozione è ritirata.
Il Consiglio prende atto del ritiro della mozione.