Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2948 du 27 juillet 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2948/XII - Ritiro della mozione: "Realizzazione in territorio elvetico di una piramide in vetro e acciaio nel comprensorio del Monte Cervino".

Mozione

Appreso che è in progetto la costruzione sul territorio elvetico di una piramide, posta sulla vetta del Piccolo Cervino, in vetro e acciaio alta 117 metri, provvista di due piattaforme, la prima alla base del ghiacciaio (utilizzata come area di partenza di un ascensore panoramico di circa 190 metri) e la seconda, panoramica, posta a 4000 metri di altitudine, che dovrebbe ospitare ristoranti, spazi multimediali e un albergo;

Rilevato come la costruzione di tali opere così impattanti pongano una serie di legittimi interrogativi sulla loro compatibilità con la salvaguardia dell'ambiente alpino;

Il Consiglio regionale

Prende atto del progetto, del suo indubbio impatto visivo e paesaggistico, che rischia di compromettere e banalizzare un sito di straordinaria importanza;

Impegna

Il Presidente della Regione a rappresentare presso le Conseil Valais-Vallée d'Aoste le preoccupazioni sul progetto summenzionato che, se realizzato, comporterebbe un forte impatto paesaggistico visibile anche sul versante valdostano del comprensorio del Monte Cervino.

F.to: Venturella - Squarzino Secondina - Bortot

Presidente - La parola al Consigliere Segretario Venturella.

Venturella (Arc-VA) - Questa mozione era nata un po' di mesi fa dalla penna biro che avevamo impugnato, a due mani, il sottoscritto e il Presidente, perché ci pareva un progetto, questo della Tour Eiffel svizzera, così i mass media riportano, di un 4.000 metri, a tutti i costi.

La piramide in vetro, cemento e acciaio è alta 117 metri e porterebbe il Klein Matterhorn a essere il primo 4.000 artificiale dai 3.383 attuali (anche se vi sono delle piccole discussioni perché sulla carta topografica regionale il Klein Matterhorn è segnato 3.881, virgola qualcosa, quindi forse dovrebbero alzare la piramide). Questa piramide dovrebbe essere provvista di due piattaforme, di ascensori panoramici, di uno spazio multimediale, di un albergo. Quando nel novembre 2006 lessi su "Il Corriere della Sera" l'articolo, pensavo ad uno scherzo, invece no! È una sfida statica, simbolo della Svizzera, funivia ardita.

Vorrei citare brevemente ciò che dice, in un sussulto di pazzia, l'ideatore - mi pare sia Heinz Julen - l'articolo comparso sui quotidiani nazionali e svizzeri: "L'uomo si è sempre sentito attratto dall'universo, da esperienze magiche e il progetto è un piccolo passo in questa direzione. Il Matterhorn Glacier Paradise sarà un luogo dove realizzare i nostri sogni, un luogo dedicato agli uomini, un omaggio al mondo delle montagne, una dimensione spirituale; anche l'infrastruttura e l'architettura saranno degne della maestosità e dell'unicità tipiche del Matterhorn Glacier Paradise, quindi dovrà diventare un altro simbolo della Svizzera"... oltre agli orologi e all'emmenthal, questa, che è un'opera completamente in territorio svizzero!

Noi chiediamo, con questa mozione, di far sì che il Presidente della Regione almeno rappresenti presso le Conseil Valais-Vallée d'Aoste le nostre preoccupazioni. È un'impegnativa molto soft, perché non vorremmo farci dichiarare guerra dal Cantone; la Confederazione non c'entra nulla, c'entra il Cantone, sono autonomi, la piramide ha un impatto visivo incredibile e crediamo che questa costruzione "del 4.000 a tutti i costi" in acciaio e vetro, che dovrà - cito il responsabile della società di sviluppo turistico di Zermatt - essere un altro punto di forza della cittadina svizzera, la quale, oltre a godere di panorami mozzafiato sulle piste da sci che la circondano, è conosciuta per l'aria più pura delle Alpi. Credo che, invece, questa costruzione posticcia, se dovesse essere costruita, rappresenterebbe uno sfregio duraturo per chi, come noi... e mi appello alla sensibilità del nostro Presidente che è capofila delle Regioni di montagna... e troppo grande, perché quando si parla di sviluppo non si deve parlare solo di economia, ma si deve parlare di paesaggio, di ambiente in generale.

Questa mozione certamente non provocherà incredibili terremoti politici, ma essa va nel solco di aiuto e sostegno al Club alpino svizzero e ad altre associazioni svizzere che stanno contrastando i lavori di costruzione di questa scellerata opera.

Presidente - La parola al Consigliere Segretario Maquignaz.

Maquignaz (UV) - Non volevo intervenire subito su questa mozione, ma quando l'ho capita meglio mi è sembrato opportuno dire due parole su questo atto presentato dai colleghi del gruppo "Arcobaleno-Vallée d'Aoste", che - devo dire - oltre ad interessarsi delle problematiche legate alla nostra amata Valle d'Aosta, stanno allargando i loro confini per arrivare fino alla Svizzera, pensando addirittura di poter andare a condizionare le scelte strategiche della vicina Svizzera! Mi stupisce che questo movimento politico abbia fatto tali progressi in questo periodo, perché arrivare a condizionare le scelte degli Svizzeri... devo dire che bisogna far loro un plauso, perché non è da tutti poter andare a dire agli Svizzeri cosa devono fare! Soprattutto non è da tutti andare a insegnare anche agli Svizzeri a fare turismo, poiché credo che pensiate anche di insegnar loro come fare turismo, come conservare il loro territorio...

Prima di parlare di questo è necessario forse parlare di altro e dire "chi" si deve occupare "di che cosa". Credo che questa mozione sia un po' fuori luogo, perché va ad occuparsi di qualcosa che, da un lato - poi entreremo nello specifico -, è anche vicino a noi, ma va come modo di porsi e di principio a sindacare sulle scelte dei nostri vicini Svizzeri, con i quali la Valle d'Aosta credo in questi anni abbia tenuto sempre dei buoni rapporti e vorremmo che questi buoni rapporti rimanessero tali nei prossimi anni. Per questo invito, a titolo personale, i nostri "amici Verdi" a moderarsi un po' nelle mozioni che presentano, ma poi ognuno in politica e nelle Assemblee regionali è libero di presentare quello che ritiene opportuno.

La competenza di queste scelte - ripeto - non è nostra. Per carità, credo che su questa questione del progetto ci possano essere idee divergenti, ma soprattutto chiedo al collega Venturella se ha i progetti, perché molti di noi non li conoscono questi progetti. Se ne è parlato sui giornali, è vero, e mi fa piacere che il Consigliere Venturella abbia i progetti originali di questa torre, che ne sappia più di noi, che sia andato a collaborare probabilmente con gli Svizzeri per capirne di più, o che abbia approfondito in Svizzera ulteriormente, perché... evidentemente ne sa molto più di noi! Bene a sapersi, farebbe piacere anche a me capirne di più, anche perché sappiamo benissimo che è un progetto di cui si è parlato e che è in fase di studio e di progettazione, non c'è ancora nulla di certo su questa iniziativa. Non mi fa così piacere sentire che ha offeso Julen, dicendo che ha avuto un sussulto di pazzia... non mi sembra molto corretto parlare così di persone che non sono presenti, offendere chi ha avuto un'idea che è diversa dalla sua, caro Venturella! Anche qui forse bisogna moderarsi, perché non mi sembra corretto parlare di chi ha avuto un'idea che secondo lei può essere giusta o sbagliata, ma che è comunque un'idea di qualcun altro che rappresenta e vive in quel territorio... quindi, prima di andare a giudicare le opinioni degli altri o parlare di "pazzia", credo sia meglio moderarsi: questo è un invito che le faccio io!

Approfitto dell'occasione per dire ancora qualche parola e chiedo al collega Venturella se considera gli Svizzeri così incapaci nel turismo, mi chiedo come mai la Svizzera è così avanti nel turismo e sta sempre crescendo, mentre noi fatichiamo; come mai i progetti importanti in Svizzera vanno avanti, creano volano di sviluppo, comunque conservando un territorio di un certo tipo, e noi fatichiamo a spostare un muro, perché si fatica addirittura a spostare un muro! Come mai in Svizzera si fanno i trenini, vedi l'Eiger, che fanno centinaia di migliaia di passaggi e qui diventa difficile addirittura parlare di questi progetti, perché abbiamo paura della concorrenza. Forse è il caso di iniziare a pensare che nei prossimi anni sarà necessario, per abbattere la concorrenza, che anche noi troviamo delle nuove regole per fare dei progetti importanti.

Sono d'accordo che ognuno può vedere i grandi progetti in un modo o nell'altro, per cui non voglio condizionare il Consigliere Venturella o criticarlo per le idee che ha, ma gli dico che forse deve anche pensare che non tutti sono della sua stessa opinione, anche perché noi, più passa il tempo, più capiamo qual è la politica del gruppo "Arcobaleno": una politica legata a "no, in casa mia", legata al non sviluppo di questa Regione, una politica in forza della quale abbiamo sentito dire più volte "no" alle strade in montagna, una politica contraria addirittura all'agricoltura di montagna, in certi casi, una politica che dice "no" ai ponti, "no" alle funivie perché impattanti, "no" allo sviluppo dei golf per il turismo!

È giunto il momento allora di fare chiarezza ed è forse opportuno capire da che parte si sta in politica. Personalmente mi fate più paura voi, degli amici di "Forza Italia" tante volte, perché almeno "Forza Italia" è più moderata adesso, mentre voi siete sempre più a Sinistra! Scusatemi la battuta: un po' come le angurie, verdi fuori e rossi dentro, ma sempre più rossi dentro però! Il Consigliere Bortot addirittura ha anche forse la falce e il martello qui, stiamo attenti perché potesse a volte mettere in discussione la proprietà privata, se andasse in Giunta ci sarebbe da ridere... è vero? Mi dà conferma! Se andasse in Giunta la metterebbe in discussione oppure no? La prossima volta, quando il galletto vincerà, il Consigliere Bortot sarà Assessore e saremo contenti... finalmente potremo vedere quale sarà il futuro per questa Regione e sapremo quali saranno i progetti di sviluppo di questa Regione!

Per concludere, voglio dire che ovviamente ognuno ha le sue posizioni ed è corretto che sia così, ma è necessario iniziare ad aprirsi un po', aprire la visione delle cose, perché non è possibile spaventarsi così per un progetto! Stiamo attenti, ognuno mantiene la sua posizione, ma un progetto di questo tipo, con la situazione del clima del quale voi parlate sempre, dicendo che il clima è la cosa più importante in questo momento... la stessa cosa la diciamo anche noi, perché anche noi teniamo all'ambiente e al territorio, sembra che sia solo una questione legata ai "Verdi", parlare del clima, e gli altri non ne possano parlare... allora vi dico che forse nei prossimi anni sembra che gli investimenti debbano essere portati in alta quota, le località turistiche saranno più sopra i 2.000 metri, per cui è normale che alcune persone vedano uno sviluppo in alta quota; fra l'altro il piccolo Cervino ha già una funivia che entra dentro, anche quella è un'opera che voi avreste boicottato sicuramente! Anche su questo ognuno ha la propria opinione, giustamente; vogliamo solo rimarcare il fatto che con questa politica del dire sempre "no", non credo che si faccia tanta strada in questa Regione! Grazie a Dio non siete in maggioranza, per il momento, per cui potremo ancora decidere qualcosa e fare delle politiche di sviluppo per i prossimi anni, anche perché si rischia che nel 2008 le cose cambino e che siate voi, là, dove sono oggi il nostro Presidente e i nostri Assessori! Credo però che questo sia difficile, perché la gente sta capendo quali estremismi negli ultimi anni state portando avanti a livello generale! Abbiamo visto sui costi della politica, abbiamo visto su tantissime cose... lavorate molto sulla demagogia, la politica della demagogia!

Vorrei sentire una politica dei programmi in questa Valle, è da tempo che si fa demagogia, vedremo quali saranno i programmi per le elezioni, questo deve essere chiaro come discorso, non si può continuare nella direzione di fare una politica demagogica su ogni cosa, sulle strade dire "no, non siamo d'accordo assolutamente, rovinano il paesaggio"! Ma vogliamo tenere la gente in montagna o no? In questi anni il territorio non è stato conservato bene con gli investimenti fatti? Diciamocelo una volta per tutte! Voi criticate anche gli investimenti fatti in questi anni, non riconoscete niente a chi ha governato fino adesso, poco riconoscete, riuscite ad avere sempre qualcosa legato alla critica, a non apprezzare quello che è stato fatto comunque! Poi non c'è solo la politica dell'ambiente, perché va bene preservare l'ambiente, siamo d'accordo, però vogliamo tenere l'uomo in montagna, vogliamo creare sviluppo e vogliamo, se possibile, vincere la concorrenza nei prossimi anni, perché non vogliamo essere il "fanalino di coda" dell'Europa delle località turistiche e sciistiche.

Vogliamo che la Valle d'Aosta non sia indietro, ma che faccia un passo avanti, allora siamo d'accordo di preservare l'ambiente, ma siamo anche - almeno io, personalmente, intervengo a nome personale, oggi - per avere il coraggio di guardare più avanti nei grandi progetti, magari guardare più nella nostra Valle per poter studiare progetti importanti anche da noi. Dicevo prima, i trenini in Svizzera vengono costruiti, i trenini non sono neanche impattanti in certi casi, sono sotto terra... ma qui, quando si parla di trenini per salire in montagna sembra di parlare di chissà cosa! In Svizzera sono decine di anni che fanno questo! Soprattutto voglio dire anche questo, mi dovete poi rispondere: come mai in Svizzera stanno crescendo le presenze, come mai tantissimi turisti cercano di andare in quota con investimenti di un certo tipo? Dovete rispondermi, perché non è possibile pensare di sviluppare la Valle senza avere il coraggio di fare delle scelte. Anche sull'aeroporto dite "no"; non possiamo neanche far entrare gli aerei per portare i turisti, anche l'allungamento dell'aeroporto a voi non va bene, diciamolo ai Valdostani che modello di Val d'Aosta volete, perché noi siamo dall'altra parte! Ognuno porta avanti il suo modello di Valle d'Aosta, i suoi progetti di sviluppo sulle grandi opere anche, è necessario chiarirsi prima o dopo, perché per me è importante che la gente capisca quali posizioni si hanno su questi progetti importanti.

Tornando alla mozione, ho voluto andare a parlare di altre questioni legate alla mozione comunque, non è competenza nostra secondo me andare a dire cosa devono fare gli Svizzeri, perché non vogliamo che gli Svizzeri vengano a dire a noi cosa dobbiamo fare. Possiamo dialogare con gli Svizzeri su un progetto e, con questo, ho terminato.

Président - La parole au Conseiller Ottoz.

Ottoz (GM) - Il collega Maquignaz ha parlato del futuro... parliamo un po' del passato...

Vorrei fare una domanda al Consigliere Venturella, ma prima vorrei ricordare che noi viviamo la nostra cultura e il nostro gusto estetico... che in parte significa vivere della grandezza del passato, di tanti passati.

Vorrei sapere dal collega Venturella, qualora ci fossero stati i "Verdi" e i funzionari comunali all'epoca, quali di questi monumenti sarebbero stati costruibili. Ugo, tu fermami e dimmi: "stop, questo oggi si farebbe ancora"! Parto dal grandissimo complesso dei Templi di Angkor Vat in Cambogia, nella giungla, un evidente obbrobrio; poi il disastro fatto a Petra, dove hanno addirittura massacrato la roccia per farvi una città; diciamo anche il Tempio di Karnak a Luxor, in Egitto; queste muraglie... quindi la Grande muraglia cinese... si potrebbe fare oggi? Lo scempio dell'Acropoli... cosa fecero gli antichi Greci sull'Acropoli? Una roba orrenda... hanno anche spianato un pezzo di collina oltre ad averci fatto sopra il Partenone! A Tel El-Amarna è sorta una città che non c'era, non so... l'altare di Giove a Pergamo, che ha rovinato tutta una collina sul mare, in Turchia; il Faro di Alessandria... per fortuna non c'è più, perché era una bruttura "orenda" come dicono a Roma; il Colosso di Rodi, che fu poi abbattuto, quindi lì siamo fortunati; il Tempo di Giove ad Olimpia; la Piana del Tempio a Gerusalemme, con il Grande Tempio che oggi non c'è più, ma ci sono le moschee; la Valle dei Templi in Sicilia; i disastri urbanistici fatti dai Maya nella giungla e dagli Aztechi in Messico. Anche gli Zapotechi a Monte Alban hanno fatto dei disastri... L'Alhambra a Granada, il Taj Mahal in India, fatto con il marmo di Carrara... cosa c'entra? Tu pensa quanto hanno speso di energia per portare il marmo lì, che non c'entra neanche nel contesto... Hanno rovinato l'ambiente con il marmo italiano in India! I Giardini pensili di Semiramide, che qualcuno, in quest'aula, potrebbe chiamare "prensili"; il Serapeion di Efeso, le più grandi colonne del mondo, siamo di nuovo in Turchia... non so... dimmi tu... il Mausoleo di Alicarnasso non c'è più; le Ziggurat... ne è rimasto qualche rudere, ma si vede che... Il grande complesso dei Templi del Dalai Lama, a Lhassa, che ha massacrato la montagna. Dimmi quale di queste cose sarebbe costruibile oggi, nel felice connubio che si realizza fra i nostri urbanisti, i funzionari comunali e l'opposizione politica dei "Verdi", perché assistiamo a questo fenomeno: che tutte le cose del passato sono belle, ma quando le hanno fatte non erano del passato, erano del presente... dimmene una!

Presidente - La parola al Consigliere Segretario Venturella.

Venturella (Arc-VA) - ... ma non è un intervento... a questo elenco potresti aggiungere la fontana di Piazza Narbonne?

Presidente - La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (CdL) - Qualche considerazione molto breve, proprio perché stamani abbiamo parlato di costi della politica e mi rendo conto che le discussioni fatte su certi argomenti sono un costo e basta, un costo forse anche emotivo, dal punto di vista di chi ha presentato questo documento. Devo dire che è un documento che mette quanto meno in discussione una famosa legge della materia, ossia la trasparenza del vetro. Non abbiamo capito come sia possibile che ci sia questo impatto visibile di una struttura in vetro; di conseguenza sarebbe opportuno che, al di là del fatto che la carta si fa scrivere, di queste problematiche, se si vogliono affrontare in maniera seria, ci fosse modo di approfondirne in Commissione quanto meno gli aspetti tecnici, perché di politico, qui, non ci dovrebbe essere nulla! Invece la sensazione che è emersa è che ci sia un approccio esclusivamente ideologico ed è quell'approccio ideologico che vuole un mondo più "verde", ma solo verde, cioè l'antropizzazione, la presenza dell'uomo è un fastidio rispetto alla rigogliosa natura verde.

Abbiamo una visione diversa delle cose e riteniamo che questo tipo di mozione sia presentata in maniera difficilmente condivisibile da parte di chi, come noi, di questa cosa qui non ne sa nulla; di conseguenza, volendovi prendere sul serio, vi invitiamo a ritirare questa mozione, che ha dato luogo a una serie di interventi che sono fra l'esilarante e il faceto, proprio perché è un argomento che, se deve essere affrontato seriamente, non può essere affrontato in quest'aula, salvo che dal computer che avete lì ci sia la possibilità di andare a proiettare in video le evidenze di questo scempio che voi andate a sintetizzare nelle righe della mozione.

Ha ricordato, chi mi ha preceduto, che sul piccolo Cervino c'è già una funivia che entra dentro, poi c'è un ascensore che sale, poi c'è una scalinata e si arriva su una terrazzina in struttura metallica. In montagna le funivie vengono fatte da sempre per arroccare gli uomini, questi barbari uomini sulle vette più alte in maniera comoda; anche qui, sono punti di vista su come gestire il territorio, su come appropriarsi del territorio.

L'invito che faccio ai colleghi del gruppo "Arcobaleno" è quello di ritirare il documento e consentire una valutazione di tale questione che implica anche posizioni su amministrazioni e territorio e che esulano dalla competenza di questo Consiglio.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - Poiché escludo una maggioranza con i "Rosso-Verdi" del cocomero... pardon, del gruppo "Arcobaleno", e non voglio perdere pezzi di maggioranza, soprattutto perché l'unico che ha nel DNA il Cervino è il collega Maquignaz, quindi oggettivamente lui è l'unico che ha... anche il Consigliere Frassy, ma Frassy è di Valgrisenche... vorrei proporre una soluzione ragionevole che possa essere accolta dal Consiglio, con soddisfazione di tutti.

Intanto brevemente il progetto: il progetto è stato voluto dalla "Zermatt Mountain Cableways", la società che gestisce gli impianti svizzeri, che nel 2004 ha bandito un concorso per la realizzazione del "Matterhorn Glacier Paradise"; dei 5 progetti presentati all'inizio del 2007 è stato scelto quello di Heinz Julen e Ueli Lehmann. Il progetto prevede che sulla vetta già raggiunta come si ricorda dall'impianto a fune, venga costruita una grande piattaforma con sopra una torre molto alta, somigliante ad una piramide, realizzata in vetro e acciaio, visibile nelle intenzioni dei progettisti da tutte le Alpi, dotata di ristorante, albergo con camere pressurizzate, centro commerciale e servizi di ogni tipo raggiungibile con una nuova funivia. Per ammirare il paesaggio dal "Matterhorn Glacier Paradise" gli ospiti, vista la rarefazione dell'ossigeno, potranno entrare in questa sorta di universo chiuso previo passaggio in camera di compensazione. Seguirà l'accesso agli ascensori panoramici che la percorreranno sulle pareti esterne, fino a raggiungere la piattaforma finale circondata da vetrate. La leggera inclinazione della costruzione darà l'impressione che la piattaforma sia quasi sospesa. La veduta della torre permetterebbe di spaziare sui ghiacciai sottostanti e sulla panoramica alpina di ben 38-4000.

L'opera non ha ancora passato alcuna autorizzazione della Confederazione elvetica e ci vuole l'approvazione di ben 3 Consigli cantonali, dunque bisogna avere cautela perché siamo ai primi passi. L'impressione è che si tratti di un progetto teorico, nato con evidenti fini promozionali, tanto che tutti hanno parlato del piccolo Cervino e di questa costruzione su tutti i giornali del mondo, che difficilmente vedrà la luce così come presentato. È probabile che verrà ridimensionato e si limiterà alla ristrutturazione della funivia del piccolo Cervino e alla costruzione di una piattaforma panoramica come punto di osservazione.

Cosa possiamo fare evitando incidenti diplomatici? Il Conseil Valais-Vallée d'Aoste, a cui si deve aggiungere, per essere esatti, in ossequio all'Assessore Marguerettaz, du Grand Saint-Bernard, creato nel 1990 nell'ambito della "Convention entre le Canton du Valais et la Région autonome Vallée d'Aoste, sur la coopération et la concertation transfrontalière, ha, fra i propri fini statutari (articolo 3 della Convenzione): "favoriser la coopération dans ladite Région frontalière entre les parties contractantes dans les aspects infrastructurels, économiques, écologiques, sociaux, culturels et autres, et encore d'assurer la concertation, la consultation et l'échange d'informations dans les domaines définis à l'alinéa précédent. Les parties contractantes s'engagent à se consulter préalablement à l'adoption de décisions ou mesures intéressant les domaines susmentionnés". Tutto ciò premesso, ritengo che le preoccupazioni espresse dai colleghi di minoranza possano avere un loro peso; era già mia intenzione confrontarmi nel pieno rispetto dell'autonomia del Canton Valais su questo tema nelle prossime occasioni d'incontro.

Propongo pertanto di ritirare, per una questione di garbo istituzionale con i Vallesani, la vostra mozione e mi impegno ad esporre alla prossima riunione ufficiale de "Il Conseil Valais-Vallée d'Aoste du Grand Saint-Bernard", che è fissata per il 29 settembre 2007 a Martigny, l'esigenza informativa che abbiamo. Successivamente potrò, nella prima riunione utile della Commissione competente, riferire in maniera più approfondita quali sono le impressioni dell'autorità del Canton du Valais.

Presidente - La parola al Consigliere Segretario Venturella.

Venturella (Arc-VA) - Nel complimentarmi per le parole garbate e di equilibrio del Presidente della Regione, dichiaro di ritirare la mozione... naturalmente si vedrà.

Permettetemi un breve annuncio di regalo: regalerò ai colleghi Ottoz e Maquignaz una copia della Convenzione delle Alpi.

Presidente - La parola al Consigliere Ottoz, per dichiarazione di voto.

Ottoz (GM) - Ringrazio il Presidente, non voterò perché è stata ritirata la mozione.

Ringrazio il Presidente, pregandolo che si faccia parte diligente presso gli amici Svizzeri di proporre - spero che su questo i colleghi siano d'accordo - l'abbattimento delle Piramidi e della Sfinge, che prima avevo dimenticato.

Il Consiglio prende atto del ritiro della mozione.