Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2933 du 26 juillet 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2933/XII - Disegno di legge: "Incentivi regionali per il rinnovo tecnologico del parco auto e moto circolante in Valle d'Aosta" (Discussione generale e inizio della votazione).

CAPO I

DISPOSIZIONI GENERALI

Articolo 1

(Oggetto e finalità)

1. La presente legge, nel quadro della politica comunitaria, statale e regionale tesa allo sviluppo di una mobilità sostenibile e al miglioramento della qualità dell'aria e dell'ambiente attraverso la riduzione delle emissioni inquinanti, in conformità alle previsioni del Piano regionale per il risanamento, il miglioramento ed il mantenimento della qualità dell'aria per gli anni 2007/2015, approvato ai sensi dell'articolo 3, comma 6, della legge regionale 30 gennaio 2007, n. 2 (Disposizioni in materia di tutela dall'inquinamento atmosferico ed approvazione del Piano regionale per il risanamento, il miglioramento ed il mantenimento della qualità dell'aria per gli anni 2007/2015), promuove, per l'anno 2007, il rinnovo tecnologico del parco auto e moto circolante in Valle d'Aosta mediante la concessione di incentivi per l'acquisto di veicoli a basso impatto ambientale.

Articolo 2

(Definizioni)

1. Ai fini della presente legge, si intende per:

a) autovettura, un veicolo destinato al trasporto di persone, avente al massimo nove posti, compreso quello del conducente;

b) autocarro, un veicolo destinato al trasporto di cose e delle persone addette all'uso o al trasporto delle cose stesse;

c) motocarro, un veicolo a tre ruote destinato al trasporto di cose;

d) motoveicolo per trasporti specifici, un veicolo a tre ruote destinato al trasporto di determinate cose o di persone in particolari condizioni e caratterizzato dall'essere munito permanentemente di speciali attrezzature relative a tale scopo;

e) ciclomotore, un veicolo a motore a due o tre ruote avente le seguenti caratteristiche:

1) motore di cilindrata non superiore a 50 cm³, se termico;

2) capacità di sviluppare su strada orizzontale una velocità fino a 45 km/h;

f) motociclo, un veicolo a due ruote destinato al trasporto di persone, in numero non superiore a due, compreso il conducente.

CAPO II

INIZIATIVE AMMESSE A CONTRIBUTO

Articolo 3

(Rottamazione e acquisto di nuove autovetture)

1. La Regione concede un contributo di euro 1.300 per l'acquisto di autovetture nuove immatricolate come Euro 4 o Euro 5, che emettono non oltre 140 grammi di CO2/km, a fronte della sostituzione, mediante demolizione, di altra autovettura immatricolata come Euro 0, Euro 1 o Euro 2.

2. Se le autovetture di nuova immatricolazione sono dotate di filtro antiparticolato (FAP o DPF), il contributo è di euro 1.500.

Articolo 4

(Rottamazione ed acquisto di nuove autovetture bifuel, elettriche e ad idrogeno)

1. La Regione concede un contributo di euro 1.500 per l'acquisto di autovetture nuove ed omologate dal costruttore per la circolazione con alimentazione del motore, esclusiva o doppia, con gas metano o GPL o con alimentazione del motore elettrica o ad idrogeno, a fronte della sostituzione, mediante demolizione, di altra autovettura immatricolata come Euro 0, Euro 1 o Euro 2.

2. Il contributo di cui al presente articolo non è cumulabile con quello di cui all'articolo 3.

Articolo 5

(Rottamazione ed acquisto di nuovi autocarri)

1. La Regione concede un contributo di euro 1.300 per l'acquisto di autocarri nuovi di peso complessivo non superiore a 3,5 tonnellate immatricolati come Euro 4 o Euro 5, a fronte della sostituzione con altro autocarro avente sin dalla prima immatricolazione la medesima categoria e peso complessivo non superiore a 3,5 tonnellate ed immatricolato come Euro 0, Euro 1 o Euro 2.

2. Se gli autocarri di nuova immatricolazione sono dotati di filtro antiparticolato (FAP o DPF), il contributo è di euro 1.500.

Articolo 6

(Rottamazione ed acquisto di nuovi autocarri bifuel, elettrici e ad idrogeno)

1. La Regione concede un contributo di euro 1.500 per l'acquisto di autocarri nuovi ed omologati dal costruttore per la circolazione con alimentazione del motore, esclusiva o doppia, con gas metano o GPL o con alimentazione del motore elettrica o ad idrogeno, a fronte della sostituzione, mediante demolizione, di altro autocarro immatricolato come Euro 0, Euro 1 o Euro 2.

2. Il contributo di cui al presente articolo non è cumulabile con quello di cui all'articolo 5.

Articolo 7

(Riconversione)

1. La Regione concede un contributo di euro 500 per la riconversione dell'alimentazione di autovetture o autocarri immatricolati come Euro 0, Euro 1 o Euro 2 da benzina a gas metano o GPL.

2. Ai fini dell'ammissibilità a contributo, la riconversione deve essere certificata da un'officina autorizzata e deve risultare dalla carta di circolazione.

3. La Regione stipula apposita convenzione con le officine autorizzate per l'installazione degli impianti a metano o GPL.

Articolo 8

(Rottamazione ed acquisto di nuovi motocarri o nuovi motoveicoli per trasporti specifici)

1. La Regione concede un contributo di euro 500 per l'acquisto di motocarri nuovi immatricolati come Euro 2, a fronte della sostituzione, mediante demolizione, di altro motocarro immatricolato come Euro 0 o Euro 1.

2. La Regione concede un contributo di euro 500 per l'acquisto di motoveicoli per trasporti specifici nuovi immatricolati come Euro 2, a fronte della sostituzione, mediante demolizione, di altro motoveicolo per trasporti specifici immatricolato come Euro 0 o Euro 1.

Articolo 9

(Rottamazione ed acquisto di nuovi ciclomotori o nuovi motocicli)

1. La Regione concede un contributo di euro 300 per l'acquisto di ciclomotori nuovi immatricolati come Euro 3, a fronte della sostituzione, mediante demolizione, di altro ciclomotore immatricolato come Euro 0.

2. La Regione concede un contributo di euro 300 per l'acquisto di motocicli nuovi immatricolati come Euro 3, a fronte della sostituzione, mediante demolizione, di altro motociclo immatricolato come Euro 0.

Articolo 10

(Attività di informazione e comunicazione)

1. La Giunta regionale promuove adeguate iniziative di informazione, comunicazione e divulgazione delle finalità e dei contenuti della presente legge, al fine di sensibilizzare la collettività alle tematiche della salvaguardia ambientale e di promuovere e incentivare una mobilità sostenibile, attraverso la sostituzione di veicoli altamente inquinanti con altri a basso impatto ambientale.

CAPO III

REQUISITI PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI

Articolo 11

(Iniziative ammissibili a contributo)

1. I contributi di cui alla presente legge sono concessi, nel rispetto della regola degli aiuti de minimis in conformità alla normativa comunitaria vigente in materia, per le iniziative di demolizione/acquisto o riconversione effettuate a far data dal 1° luglio 2007 e fino al 31 dicembre 2007.

Articolo 12

(Soggetti beneficiari)

1. Possono beneficiare dei contributi di cui alla presente legge:

a) i soggetti residenti in un Comune della regione;

b) gli enti religiosi e le parrocchie aventi sede in Valle d'Aosta;

c) le cooperative e le associazioni iscritte all'albo regionale delle cooperative di servizi sociali o all'albo regionale degli enti ausiliari, che gestiscono, senza fini di lucro, in convenzione con la Regione, un ente locale o l'Azienda USL, strutture o servizi sociali per l'assistenza, la riabilitazione o il reinserimento sociale di soggetti in situazione di disagio;

d) le imprese individuali o le società, aventi sede legale e fiscale in Valle d'Aosta e risultanti in attività presso il registro delle imprese, e le imprese agricole aventi sede in Valle d'Aosta, attive ma non iscritte presso il registro delle imprese ai sensi dell'articolo 2, comma 3, della legge 25 marzo 1997, n. 77 (Disposizioni in materia di commercio e di camere di commercio);

e) i consorzi di miglioramento fondiario costituiti ai sensi del regio decreto 13 febbraio 1933, n. 215 (Nuove norme per la bonifica integrale);

f) le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS) di cui all'articolo 10 del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460 (Riordino della disciplina tributaria degli enti non commerciali e delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale);

g) le società e le associazioni sportive dilettantistiche costituite in Valle d'Aosta ed ivi operanti, affiliate ad una federazione sportiva nazionale;

h) le associazioni, aventi sede in Valle d'Aosta, iscritte nel registro regionale delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale di cui all'articolo 6 della legge regionale 22 luglio 2005, n. 16 (Disciplina del volontariato e dell'associazionismo di promozione sociale. Modificazioni alla legge regionale 21 aprile 1994, n. 12 (Contributi a favore di associazioni ed enti di tutela dei cittadini invalidi, mutilati e handicappati operanti in Valle d'Aosta), e abrogazione delle leggi regionali 6 dicembre 1993, n. 83, e 9 febbraio 1996, n. 5).

2. I contributi di cui alla presente legge possono essere concessi anche nel caso in cui l'acquisto sia effettuato dal coniuge o da un parente entro il secondo grado del proprietario del veicolo demolito, a condizione che anche questi sia residente in Valle d'Aosta.

3. I contributi di cui alla presente legge possono essere concessi a condizione che, alla data di presentazione della domanda di cui all'articolo 13, i beneficiari ovvero, nel caso di cui al comma 2, i loro coniugi o parenti entro il secondo grado risultino proprietari da almeno un anno del veicolo da demolire; la proprietà del veicolo deve risultare dal certificato di proprietà rilasciato dal pubblico registro automobilistico.

Articolo 13

(Domanda per la rottamazione e acquisto di nuovo veicolo)

1. I soggetti che intendono beneficiare dei contributi di cui alla presente legge devono presentare alla struttura regionale competente in materia di contingentamento apposita domanda, corredata della seguente documentazione:

a) nel caso di demolizione e acquisto di un nuovo veicolo, copia del contratto di acquisto o di locazione finanziaria o del certificato di proprietà rilasciato dal pubblico registro automobilistico, oltre alla domanda di cancellazione per demolizione o copia del certificato di rottamazione rilasciato dal pubblico registro automobilistico, relativi al veicolo demolito e alla documentazione rilasciata dal venditore attestante le caratteristiche tecniche del veicolo acquistato;

b) nel caso di riconversione dell'alimentazione dei veicoli, copia della carta di circolazione attestante l'avvenuta riconversione e copia della certificazione rilasciata dall'officina autorizzata.

2. La documentazione di cui al comma 1, lettera a), se non disponibile all'atto della presentazione della domanda, deve essere prodotta alla struttura compente entro sei mesi dalla presentazione della domanda, pena la mancata erogazione del contributo.

3. Per il ricevimento delle domande di contributo e per lo svolgimento delle attività di comunicazione inerenti allo stato dei relativi procedimenti amministrativi, la struttura competente può avvalersi, in conformità alla normativa vigente, di soggetti esterni all'Amministrazione regionale.

Articolo 14

(Rinvio)

1. La disciplina di ogni altro adempimento inerente al procedimento preordinato alla concessione dei contributi di cui alla presente legge è demandata alla Giunta regionale che vi provvede con propria deliberazione, da adottare entro un mese dalla data di entrata in vigore della presente legge.

Articolo 15

(Cumulabilità)

1. I contributi di cui alla presente legge sono cumulabili con le agevolazioni previste per le medesime finalità dall'articolo 1, commi 224 e seguenti, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge finanziaria 2007).

CAPO IV

DISPOSIZIONI FINANZIARIE E FINALI

Articolo 16

(Disposizioni finanziarie)

1. L'onere derivante dall'applicazione della presente legge è determinato complessivamente in euro 1.000.000 per l'anno 2007.

2. L'onere di cui al comma 1 trova copertura nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione per l'anno finanziario 2007 e di quello pluriennale per il triennio 2007/2009 negli obiettivi programmatici 2.2.1.09 (Ambiente e sviluppo sostenibile) e 2.1.6.01. (Consulenze e incarichi).

3. Al finanziamento dell'onere di cui al comma 1 si provvede negli stessi bilanci, mediante l'utilizzo per pari importo delle risorse iscritte nell'obiettivo programmatico 3.1. (Fondi globali), al capitolo 69000 (Fondo globale per il finanziamento di spese correnti) a valere sull'apposito accantonamento previsto al punto D.2.4. dell'allegato n. 1 ai bilanci stessi.

4. Per l'applicazione della presente legge, la Giunta regionale è autorizzata ad apportare, con propria deliberazione, su proposta dell'Assessore regionale competente in materia di bilancio e finanze, le occorrenti variazioni di bilancio.

Articolo 17

(Dichiarazione d'urgenza)

1. La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 31, comma terzo, dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

Président - La parole au rapporteur, le Conseiller Lavoyer.

Lavoyer (FA) - Il presente disegno di legge nasce e si articola nell'ottica di un radicale rinnovo del parco veicolare circolante nella nostra Regione accanto alla volontà di sensibilizzare l'intera comunità a contribuire al miglioramento ed al risanamento della qualità dell'aria. Si tratta di un'iniziativa che si muove nella direzione già intrapresa dalla nostra Regione con l'approvazione della legge regionale 30 gennaio 2007, n. 2 recante "Disposizioni in materia di tutela dall'inquinamento atmosferico ed approvazione del Piano regionale per il risanamento, il miglioramento ed il mantenimento della qualità dell'aria per gli anni 2007/2015".

Con il disegno di legge oggi in discussione questo Consiglio vuole dare il segnale che in prima linea nella lotta all'inquinamento debbano esserci soprattutto le istituzioni e gli enti pubblici. In questo senso sarà compito della Regione individuare ulteriori interventi che possano, in un prossimo futuro, contribuire al completo raggiungimento degli obiettivi che si propone tale disegno di legge. La nuova disciplina prevede l'individuazione di forme di contributi ed agevolazioni che tendono al contenimento dell'inquinamento atmosferico e dei gas clima alteranti. Infatti, la criticità della situazione della qualità dell'aria in relazione alla presenza di elevate concentrazioni di inquinanti e l'impatto che questi hanno sulla salute umana impongono l'adozione di politiche che assicurino il rispetto dei limiti delle emissioni inquinanti anche in Valle d'Aosta.

In particolare, con questo disegno di legge tendiamo a far sì che la produzione di inquinanti possa essere ridotta attraverso due strade: tramite lo sviluppo tecnologico, agendo sui combustibili ed adottando opportuni accorgimenti tecnici nelle fasi di alimentazione e combustione del motore (adozione di marmitte catalitiche e filtri antiparticolato ad esempio); tramite la definizione di norme anti-inquinamento con l'incentivazione all'utilizzo di veicoli a basso impatto ambientale. In quest'ottica, il disegno di legge intende dunque perseguire principalmente le seguenti finalità: incentivare il rinnovo tecnologico del parco auto e moto circolante mediante la rottamazione dei veicoli a maggior impatto ambientale, cosiddetti veicoli classificati come "Euro 0", "Euro 1" o "Euro 2", ed il contestuale acquisto di veicoli meno inquinanti; promuovere l'installazione negli autoveicoli di nuova immatricolazione di filtri antiparticolato, FAP o DPF, appositamente studiati per abbattere le emissioni inquinanti da polveri sottili dei motori diesel; infine, sostenere la riconversione a metano o GPL dell'alimentazione degli autoveicoli a maggior impatto ambientale, qualora non fosse possibile per il beneficiario del contributo procedere alla rottamazione del mezzo e all'acquisto di un nuovo veicolo.

Infine, con una logica di coerenza rispetto all'obiettivo del disegno di legge, si è ritenuto opportuno e quanto mai utile avviare indagini e studi per l'insediamento nella Regione di nuove aree di distribuzione di fonti alternative, quale ad esempio il metano. L'intero quadro normativo che oggi si sottopone all'approvazione del Consiglio, è stato pensato nel rispetto della vigente normativa, statale e comunitaria, attualmente in vigore. Per queste motivazioni invito il Consiglio ad approvare il provvedimento.

Président - Nous ouvrons la discussion générale.

La parole au Conseiller Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - È con piacere che vediamo questa proposta di legge; l'avevamo richiesta con una mozione nel settembre dell'anno scorso insieme ai colleghi della "Stella Alpina", avevamo chiesto con più interpellanze e interrogazioni di sollecitare i tempi per la presentazione... finalmente ci siamo arrivati e credo che sia un dato positivo che condividiamo.

Abbiamo presentato una serie di emendamenti che lei avrà potuto vedere, perché ci sono alcuni dati che nella fretta sono stati forse sottovalutati, due, i principali: quello di porre una certa attenzione al discorso delle auto nuove e delle auto usate, nel senso che l'importante è che siano auto "Euro 4" e che emettano meno di 140 gr. di CO2 per km.; dopodiché, se anche sono usate, riteniamo che possono andare bene per migliorare la qualità dell'aria e la sicurezza dei nostri concittadini. Da questo punto di vista si consentirebbe alle persone con minori disponibilità economiche di avere percentualmente un effetto molto maggiore del nostro incentivo, perché significa andare ad intervenire su autovetture "Euro 4" fino a 140 gr. di CO2 per km. del costo di 6-7.000 euro, quindi 1.500 euro su una percentuale nettamente superiore.

Il secondo dato è quello di sfoltire tutte le tipologie, anche perché di alcune abbiamo qualche difficoltà a capire se esistano, cioè gli autocarri ibridi o ad idrogeno non so se sono una realtà dell'oggi o una speranza per il domani, ma ho qualche difficoltà di pensare che siano talmente rilevanti dal punto di vista della realtà, che abbiano un effetto pratico. Allora qui si rischia di fare una legge molto complessa con tante tipologie, quando forse era meglio indirizzare i soldi in poche tipologie: quelle più usate e quelle più inquinanti.

Ultimo dato essenziale che presento solo per la riflessione è quello di consentire di aggiungere questo contributo a tutti coloro che hanno acquistato una vettura con queste caratteristiche dal 1° gennaio 2007. Non è un grande impegno per l'Amministrazione regionale, credo però che sarebbe un'ingiustizia dividere coloro che sono i sommersi, cioè quelli del 1° semestre, dai salvati, che sono quelli del 2° semestre.

Président - La parole au Conseiller Secrétaire Venturella.

Venturella (Arc-VA) - Crediamo che il disegno di legge n. 178 contenga degli indirizzi corretti, ne conveniamo, ma che vi siano alcune criticità, che avevamo già espresso durante alcune sedute del Consiglio regionale sul cosiddetto "affaire buoni benzina".

Avevamo espresso le nostre perplessità, ora trasformatesi in emendamenti che abbiamo presentato al disegno di legge n. 178, in riferimento agli obiettivi che si vogliono raggiungere. Concordo con il relatore, quando nella sua presentazione parla di "sviluppo di una mobilità sostenibile", di "miglioramento della qualità dell'aria", quando parla di "incentivi a far sì che il parco autoveicoli, motoveicoli e autocarri venga rinnovato". Su questo siamo d'accordo, e... chi, dotato di buon senso non lo sarebbe di fronte a queste finalità? Crediamo che nella nostra Regione, dotata di risorse finanziarie notevoli e comunque maggiori rispetto ad altre realtà regionali, forse un po' più di coraggio politico, amministrativo e legislativo questa Amministrazione poteva dimostrarlo!

Riconosciamo all'Assessore La Torre la volontà, la tenacia nel presentare e discutere questo disegno di legge, ma ci permetta di dire che dal punto di vista dello sviluppo della mobilità sostenibile forse questa legge inciderà poco... perché? Abbiamo tutta una serie di articoli, mi riferisco a quelli relativi al Capo II, che sono le iniziative ammesse a contributo. Il fatto che la Regione conceda un contributo di 1.300 euro, aumentati di 200 euro fino a 1.500, se il cittadino dotato di un auto "Euro 0", "Euro 1", "Euro 2", compra un'auto nuova "Euro 4" e "Euro 5", ma con una emissione di CO2 non superiore a 140, è sì una buona cosa, ma - come avevamo spiegato nelle passate sedute - questo fa sì che il bilancio energetico, l'impatto sull'ambiente del fatto che si vada a rottamare un'auto che forse, ancorché "Euro 0", "Euro 1", "Euro 2", potrebbe funzionare benissimo, il bilancio è negativo. E qui non vorrei fare un caso personale, ma faccio il caso del collega Bortot, un'utilitaria "Euro 0" trattata abbastanza bene, ma vi sono altri casi di utilitarie "Euro 0" che potrebbero benissimo essere riconvertite a metano o GPL, con un impatto quasi zero, sia per consumo di energia, sia per consumo di acqua per la produzione dell'autovettura nuova, sia per produzione di rifiuto perché il rottamato è comunque un rifiuto, quindi se calcoliamo il fatto che per comprare un'auto nuova bisogna investire soldi, risorse, e se andiamo a rottamare la vecchia auto, il bilancio sull'ambiente è negativo. Produciamo rifiuto, consumiamo energia per produrre un'auto nuova, quando l'auto "Euro 0", "Euro 1" e "Euro 2" con una semplice riconversione potrebbe circolare comunque!

Ecco perché noi, in alcuni emendamenti che qualcuno troverà provocatori, chiediamo che questa legge sia più che indirizzata verso la rottamazione, il cambio dell'auto e l'acquisto di auto nuova, lo sia verso la riconversione delle auto all'alimentazione a gas metano o GPL. È questo che chiediamo, perché anche se le auto che vengono acquistate nuove "Euro 4" e "Euro 5" qualcuno diceva che costano intorno ai 10mila euro, ci sono alcune situazioni familiari per le quali anche il contributo di 1.500 euro, sto parlando di persone che hanno utilitarie "Euro 0", forse quel contributo non è sufficiente per comprare un'auto nuova.

Ecco perché chiediamo, nell'ottica di un bilanciamento, perché non potremmo dire solo sopprimiamo gli articoli 3 e 5, che riguardano solo la rottamazione con l'acquisto di un'auto nuova, ma sopprimiamo gli articoli 3 e 5 e, nel contempo, aumentiamo il contributo di 500 euro per quelle auto che veramente sono alimentate con combustibile alternativo - sto parlando delle ibride, delle elettriche e delle future ad idrogeno quando verranno - quindi diamo una vera spinta all'uso di carburanti che hanno bassissime emissioni di CO2; soprattutto diamo alla riconversione - parlo dell'articolo 7 - da benzina e gasolio, a metano, un contributo che non sia più un contributo, ma il sostegno dell'onere dell'impianto al netto del contributo statale. Facciamo sì che per le famiglie che posseggono auto "Euro 0" e "Euro 1", e in alcuni casi "Euro 2" per le quali il contributo non c'è, che non hanno possibilità finanziarie, che sono quelle a cui questo Consiglio dovrebbe porre più attenzione, la riconversione sia a totale carico dell'Amministrazione. Mi pare che siano 8.000 le auto rispetto a un parco circolante di 10 volte tanto; quindi crediamo che se ci concentriamo sulla riconversione e sull'acquisto, aumentando il contributo, di auto veramente ecologiche - sto banalizzando -, forse riusciamo sul serio a raggiungere quegli obiettivi che il relatore testè affermava.

Volevo poi introdurre un altro elemento di riflessione: il fatto che il FAP (filtro antiparticolato), quello che qualcuno indica come un dispositivo che ferma le polveri sottili, sta da circa 2 anni nel panorama scientifico subendo alcune critiche... perché? In questo momento non trovo il riferimento, e me ne scuso; forse nel prosieguo del dibattito potrò citare esattamente la fonte, ma alcuni studiosi di questi filtri antiparticolato che ora sono sostituiti da altri filtri più efficienti, mettono in dubbio che il FAP sia così efficiente, nel senso che dicono: "le polveri totali sospese, quelle che noi chiamiamo impropriamente "PM10" e "PM5", le fermano, ma dubitano che questo filtro sia in grado di fermare le cosiddette "nanopolveri", le polveri ultrasottili, anzi in alcuni casi con tale filtro, quello che fa aumentare di 200 euro il contributo da 1.300 a 1.500 per le auto dotate di tale filtro, forse potrebbe essere ancora più critica la fase di generazione delle polveri ultrasottili. Nell'adottare il principio di precauzione e di prudenza, forse - noi indichiamo questa strada e naturalmente siamo aperti a tutte le suggestioni - potremmo sul serio deviare il corso di questo disegno di legge da una legge che ha dei contenuti positivi, ma che contiene delle criticità, per cui in alcuni casi - non è un'accusa che rivolgiamo all'Assessore, ma una suggestione - potrebbe essere anche vista come un ulteriore aiuto indiretto economico alle case automobilistiche e alle concessionarie. È chiaro che far deviare questa impostazione verso altre norme che sono molto più forti dal punto di vista della tutela della qualità dell'aria, potrebbe essere questa una strada che l'Amministrazione regionale potrebbe percorrere.

Termino con un piccolo riferimento al valore di 140 g/km percorso di emissione di CO2. Vi è in Francia una discussione sull'opportunità o meno di introdurre per tutte le auto un'etichetta, una "maquette" che faccio vedere ai colleghi, così come per gli elettrodomestici, classe "A", classe "B", classe "C"; il limite dei 140 g/km si pone nella classificazione francese sulla "émission faible, mais moyenne"... insomma, è come se acquistassimo un frigo da un rivenditore di elettrodomestici non di classe "A" o "B", ma di classe "C". Credo che tutti noi di fronte a un elettrodomestico in casa, quando abbiamo imparato che l'elettrodomestico è meglio comprarlo di classe "A" perché molto più efficiente, già acquistarlo in classe "C", vicino alla classe "D", una delle meno efficienti, saremmo già un po' titubanti! Anche solo un riferimento alle etichette francesi potrebbe essere utile, naturalmente aggiungendo il fatto che la CE pone per il 2012 l'obiettivo di emissioni nel parco circolante - naturalmente è un obiettivo e sa benissimo, Assessore, cosa significa porsi un obiettivo, può essere un obiettivo per alcuni alto, per altri basso - da parte di autovetture che siano almeno di classe "B", quindi da 101 a 120 g/km percorso.

È chiaro che noi, Valle d'Aosta all'avanguardia... vedi il piano tutela dell'aria, delle acque... insomma, sappiamo ciò che i lanci di agenzia e i giornali spesso riportano, potremmo dimostrare più coraggio e anche noi puntare in alto. Ecco spiegato il perché di questi emendamenti, che sono in alcuni casi soppressivi, in altri aggiuntivi; in altri casi, invece, trasformano il contributo in sostegno dell'intero onere per andare incontro alle persone che non hanno disponibilità finanziaria per l'acquisto di una nuova autovettura.

Si dà atto che, dalle ore 11,45, presiede il Vicepresidente Lanièce.

Presidente - La parola al Consigliere Ottoz.

Ottoz (GM) - Credo che l'obiezione o la proposta - se così è - del collega Venturella non sia sostanziata da un paragone calzante, ossia quello degli elettrodomestici, in quanto gli elettrodomestici sono classificati energeticamente non tanto in base a un valore assoluto, quanto a un valore relativo, mentre la quantità di emissioni non è un valore relativo, ma è un valore assoluto.

Mi spiego: esistono enormi frigoriferi che possono essere di classe "A++", cioè la più economica, in quanto consumano pochissima energia e disperdono poco freddo all'esterno, ma in funzione della quantità di volume di merce che sono in grado di raffreddare, non perché in assoluto consumino meno corrente elettrica, e così è per altri elettrodomestici... potrei parlare delle lavatrici, dove il problema è ancora diverso; mentre quanto si parla di 140 grammi o nanogrammi o 101, 120, le classi a cui ha fatto riferimento il collega Venturella, in realtà si esprime un'emissione in peso assoluto massimo possibile, quindi si va a definire anche la dimensione del veicolo e il suo motore, ossia si fa una discriminante fra i tipi di veicoli che si vogliono far circolare e quelli che non si vogliono far circolare, una tesi cara al collega Bortot, il quale è un po' contrario alla libertà di mercato. In questo caso i 140 nanogrammi sono una soglia che sicuramente è opinabile, sulla quale si può discutere, ma che probabilmente è stata identificata in funzione di una forchetta che vuole, sì, dissuadere dall'acquistare e dal far circolare veicoli troppo grandi e che in assoluto disperdono grandi quantità di elementi inquinanti, ma che si colloca in un punto in cui è identificata la potenziale automobile della famiglia media, quindi della fascia di popolazione che ha realmente bisogno dell'auto, non dimenticando che qui il territorio ha caratteristiche per le quali certi veicoli possono essere più utili e più necessari che altrove. Il fatto di "mescolare" quindi le mele con le pere o con le banane, cioè una scala assoluta con una scala relativa, non aiuta a comprendere e ad approfondire il problema.

Si dà atto che, dalle ore 11,51, riassume la presidenza il Presidente Perron.

Presidente - La parola al Consigliere Segretario Venturella.

Venturella (Arc-VA) - Collega Ottoz, apprezzo sempre la sua capacità di argomentare, però mi permetta che non è una corrispondenza biunivoca fra peso dell'auto e cilindrata, c'entra anche il tipo di alimentazione. Lei sa benissimo che alimentazione a benzina e a gasolio con le nuove motorizzazioni fanno sì che l'alimentazione a gasolio dal punto di vista della CO2 sia molto più rispettosa del limite delle "étiquettes", quindi non è troppo vero, mi permetta di correggerla! Fra l'altro non ho presentato un emendamento sul valore dei 120 g/km. perché ho anche stampato l'elenco dei modelli di autovetture nuove raggruppati per marca, che mi pare sia un dato aggiornato di "Quattroruote", con tutte le caratteristiche tecniche, ma soprattutto le emissioni di CO2 ed ho riconosciuto all'Assessore La Torre il fatto che la maggioranza delle auto presenti in questo elenco non rientra nel valore 140, questo è chiaro! Infatti non ho presentato alcun emendamento chiedendo che da 140 si riducesse il limite a 120, che è il famoso obiettivo CE per il 2012!

È vero che la classe di efficienza energetica degli elettrodomestici è diversa... era un confronto non sicuramente per omogeneizzare il tutto, ma per analogia, per omologazione, era una suggestione, assolutamente non volevo "mischiare pere con mele"!

Presidente - Se nessun altro chiede di intervenire in discussione generale, dichiaro chiusa la discussione generale.

La parola all'Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro, La Torre.

La Torre (FA) - Come prima cosa, credo che sia doveroso ringraziare il lavoro delle commissioni che, in tempi veramente brevi, hanno visionato e dato il parere positivo a questa legge.

Credo comunque che un merito che sta emergendo è quello - già detto forse negli interventi che mi hanno preceduto - che il confronto ha prodotto un risultato nei tempi e nei modi su cui ci eravamo impegnati. Non a caso sul discorso della rottamazione si era intervenuti già lo scorso anno e ci si era presi, tutti insieme, all'interno del Consiglio, senza cercare dei ruoli particolari, l'impegno di portare una legge sulla rottamazione e riconversione delle auto entro giugno 2007. Siamo alla fine di luglio e questo mi dà molta soddisfazione, perché credo che aver chiuso nei tempi che ci eravamo dati e di presentare questa legge all'approvazione del Consiglio sia un motivo di orgoglio per tutto il Consiglio, per dimostrare anche ai cittadini che questo Consiglio non solo dibatte e litiga, ma è capace - quando ci sono argomenti importanti come questo - di trovare delle soluzioni e di portare a compimento delle leggi che sono utili alla nostra collettività... quindi un grazie a tutto il Consiglio! Devo dire che la legge voi la conoscete bene, perché ne abbiamo discusso nelle commissioni; in realtà è una legge di contributi, senz'altro, ma è una legge che dimostra la volontà precisa della nostra Valle, di questo Consiglio e di questa Giunta di procedere, con decisione, verso una tutela dell'ambiente e dell'aria che stiamo esprimendo in varie fasi e attraverso varie azioni che portiamo avanti in modo congiunto nei diversi Assessorati.

Questa proposta di legge può quindi essere identificata come un tassello di un quadro più generale, che vede impegnato sia l'Assessore Cerise con il piano dell'ambiente e della difesa dell'aria, sia l'Assessore Pastoret con le azioni che sta portando avanti intervenendo sul trasporto pubblico. Ecco che questa legge, come un tassello, si va a incastonare in un percorso che dobbiamo portare avanti tutti insieme, percorso che inizia da questo momento e vedrà successivamente, attraverso delle fasi che andremo a concordare e su cui ci confronteremo, portare avanti delle successive iniziative.

Una legge come questa ha bisogno anche di finanziamenti e come è stato detto in commissione i finanziamenti sono arrivati, certamente non molto corposi, io stesso sono il primo a riconoscerlo perché i 500mila euro più i 500mila euro che vengono assegnati, quindi il milione di euro nel suo complesso non è sufficiente. D'altronde ci siamo posti anche una domanda di tipo operativo, su cui nessuno, qui, ha fatto una riflessione: noi abbiamo un parco auto di circa 8.000 automezzi che devono essere rinnovati, dobbiamo fare in modo che questo avvenga con una certa gradualità, perché non possiamo pensare di creare una rincorsa alla rottamazione delle auto... ci troveremmo compressi dal numero delle auto che dovremmo rottamare, non siamo attrezzati in tal senso, e allo stesso tempo non siamo neppure attrezzati per le riconversioni, non tanto per le riconversioni legate alle autofficine che si stanno preparando - ne discuteremo poi all'interno della legge - e che saranno incentivate a fare, ma anche per le opportunità di carburanti, cioè quando parliamo di GPL e di metano, dobbiamo pensare che indirizziamo gli utenti verso un utilizzo di questi prodotti, ma in realtà dobbiamo metterli in condizione di trovare delle fonti di rifornimento a cui poter accedere con le loro auto. Tutto questo rientra allora in un disegno che parte da oggi e che vedrà con il 2008 - in questo rispondo a uno degli emendamenti fatti dal collega Sandri - un ulteriore finanziamento, quindi questa legge dovrà ancora continuare nel 2008, per mettere in condizioni anche attraverso quegli aggiustamenti che potrebbero essere necessari eventualmente, per ancora indirizzare i nostri cittadini verso una riconversione, una rottamazione di un parco auto vecchio e di cui in qualche modo, in Valle d'Aosta, si sente maggiormente il peso. È un discorso che era già emerso quando si era parlato dei buoni benzina e di quella che è una situazione particolare legata alla Val d'Aosta, dove esiste un parco auto procapite più alto rispetto al resto d'Italia, dove esiste un consumo procapite di quintali di benzina più alto rispetto al resto d'Italia, quindi è evidente che questo deve vedere da parte nostra un impegno particolare, per procedere con chiarezza in una situazione del genere.

Questa legge che volutamente vuol essere molto semplice propone dei contributi per una rottamazione guidata, ma soprattutto una rottamazione intelligente, anche perché abbiamo voluto prevedere all'interno di questa legge non solo gli "Euro 0" e gli "Euro 1", ma anche gli "Euro 2", mettendo le mani avanti rispetto a quello che hanno fatto le altre Regioni, quindi anche lì abbiamo dato un primo segnale di novità. Ci siamo spinti anche in termini economici più avanti rispetto a quello che è stato fatto in altre Regioni, perché parliamo di 1.300-1.500 euro; è evidente che la cifra può sempre essere discutibile, 2.000 sarebbero stati meglio, ma abbiamo anche detto che la rottamazione deve essere pilotata, quindi il contributo deve essere equilibrato e che, rispetto agli importi stanziati in altre Regioni, è ragguardevole e, in molti casi, superiore a quello di altre Regioni.

A questo punto credo che questa legge rappresenti un solido pilastro, su cui costruire anche attraverso altre azioni come quella dell'individuazione che stiamo facendo insieme all'ENI di distributori adibiti alla distribuzione di metano e di GPL, così come il discorso che stiamo portando avanti con i trasporti di indirizzare le flotte del trasporto pubblico verso il metano, così come il discorso che stiamo facendo con l'Assessorato all'ambiente di fare dei censimenti delle emissioni delle caldaie e collegarli alle emissioni delle polveri sottili e cose del genere, così come gli interventi che stiamo facendo all'interno delle più importanti aziende valdostane per ridurre l'impatto ambientale e l'inquinamento; credo che questo tassello si vada perfettamente a incastrare e getta quelle basi solide per una politica di tutela ambientale e di qualità dell'aria. Le cifre che indichiamo sono cifre - ripeto - anche proporzionate agli importi economici che la legge ha a disposizione, quindi nessuno vieta per gli anni successivi di andare a portare importi superiori che potrebbero incentivare la forza di questa legge.

Abbiamo voluto prevedere anche una distinzione fra le macchine "Euro 4" e "Euro 5" e i dispositivi FAP. È vero che c'è qualche discussione in merito all'utilizzo del FAP, ma noi dobbiamo anche uniformarci alle direttive europee e italiane, dove il FAP viene riconosciuto come un filtro antiparticolato importante, quindi noi, recependo le normative europee e statali, abbiamo voluto inserirlo dando quella possibilità in più con quei 200 euro di riconoscere il merito a chi compra una macchina in tal senso.

Un'altra cosa importante che abbiamo voluto portare avanti è stata quella di non limitarci solo alle autovetture, ma andare a prevedere gli stessi incentivi per gli autocarri e i motocarri. Per gli autocarri il ragionamento è parallelo, non abbiamo voluto privilegiare la macchina rispetto all'autocarro, abbiamo voluto prevedere i 1.300 e i 1.500 euro equiparandoli, mentre per i motocarri - e per motocarri intendiamo le Api - abbiamo voluto dare un riconoscimento alla storia della mobilità della Val d'Aosta, dove l'Ape da sempre è un veicolo tradizionale delle nostre vallate, quindi ci sembrava doveroso riconoscere anche per quegli autoveicoli un contributo di 500 euro che permettesse a chi voleva cambiare questi motocarri di dotarsi di autocarri nuovi meno inquinanti.

Il ragionamento che abbiamo svolto anche sulle moto è molto semplice. I 300 euro che abbiamo previsto per le moto sono in funzione di due obiettivi che ci siamo dati, sulla moto c'è qualcosa di più che il discorso dell'inquinamento. Abbiamo pensato che oggi molte persone hanno dei motoveicoli che sono datati e che non solo inquinano, ma sono più pericolosi per l'uso stesso delle persone che li adoperano; quindi riteniamo importante aver introdotto anche questo contributo di 300 euro per incentivare il rinnovo del parco dei motoveicoli anche per motivi di sicurezza, in quanto riteniamo che la sicurezza sia uno degli elementi fondamentali che c'è nel momento in cui andiamo a introdurre il concetto di cambiare le auto e moto. E questo perché le auto più moderne sono anche quelle dotate di dispositivi tecnologici più adeguati e più sicure; per noi diventa fondamentale avere un parco auto meno inquinante e più sicuro, a tutela degli stessi proprietari.

È stata fatta qualche osservazione in merito alle emissioni. Credo che il collega Ottoz, lo ringrazio, abbia espresso la mia opinione; abbiamo dovuto tener conto non solo dei parametri statali che sono il 140 di emissione di CO2, ma anche di un concetto di equità sociale, perché è evidente che non è che dobbiamo finanziare chi vuole cambiare le auto da 80mila euro, mi sarebbe sembrato immorale! Mi sembrava invece corretto andare a prevedere per quella che può essere definita la "macchina media della famiglia italiana" il contributo e concentrarlo in quella direzione; visto che il contributo non è molto, lo abbiamo concentrato nella direzione della famiglia media italiana e abbiamo individuato, in quello che è il limite imposto dallo Stato dei 140, la fascia su cui vogliamo intervenire. D'altronde, aver riconosciuto il limite dello Stato permette anche la cumulabilità dei due contributi, quindi i 1.500 euro possono essere cumulati con gli 800 euro dello Stato; pertanto il contributo 1.500 più 800 diventa 2.300 euro e diventa più significativo. In questo andiamo a calmierare una circolazione di veicoli pesanti, perché le auto più piccole alleggeriscono il traffico e la circolazione.

Un'altra cosa che mi è stata detta - forse dal collega Ottoz - è una suggestione, è interessante il ragionamento degli elettrodomestici di classe "A++"; è sicuramente un ragionamento che, parlando in riunioni che abbiamo svolto con altre Regioni che si occupano della tutela ambientale, sta emergendo anche in merito alla rottamazione degli elettrodomestici. Nelle famiglie italiane molti degli elettrodomestici presenti sono elettrodomestici che... altro che classificazione... non so qual è l'ultimo... il "D"? Lì saremo alla "Z", perché assolutamente il concetto del risparmio di energia sull'elettrodomestico sta emergendo adesso. Anche su questo il Consiglio dovrebbe ragionare, se può valere la pena pensare una campagna di rottamazione di certi tipi di elettrodomestici, ma anche qui dovremmo ragionare su come rottamarli, perché non dobbiamo creare un impatto ambientale della rottamazione che è una delle preoccupazioni che ho avuto nelle macchine. Se infatti mi trovo poi con 5.000 auto tutte insieme da rottamare, ho pensato che non posso poi creare un problema ambientale per la rottamazione. Da qui una gradualità - come dicevo - negli interventi e un impegno a crescere negli interventi, ma traguardando il 2008 e il 2009, perché dobbiamo sempre pensare con i piedi per terra a come gestire le cose, e non solo all'impatto emotivo... emotivamente, certo, uno vorrebbe che tutte le 8.000 macchine fossero cambiate domani! Un ragionamento che potrebbe essere innescato, anche sulle vostre suggestioni, ad una rottamazione degli elettrodomestici: per questo ritengo utile il contributo che avete dato al dibattito.

I benefici della legge evidentemente li abbiamo individuati dal 1° luglio, anche perché la legge comporta una serie di vincoli e di obblighi per chi rottama le auto; non dimentichiamo che tendenzialmente quando si parla di "contributi" si parla di soldi, c'è sempre un meccanismo alle spalle di queste cose quando vanno sul mercato che può indurre delle persone a cercare di speculare. Questo non possiamo permettercelo, perché questi sono soldi della collettività che devono rientrare alla collettività in termini di benefici, non sono soldi destinati alla speculazione, quindi i benefici della legge partono dal 1° luglio con norme e vincoli precisi, con la necessità di dimostrare che l'auto da rottamare è posseduta da certi termini, quindi non esclude né privilegia nessuno, ma rispetta delle tempistiche e dei comportamenti che devono essere a tutela dei soldi della collettività che vengono investiti.

Un'altra cosa che credo possa essere importante e che mi era stata posta - non ricordo se dal Consigliere Venturella o dal Consigliere Sandri - era il discorso dell'incentivazione dei mezzi particolari. Io questo lo ritengo giusto; certo, l'idrogeno è un discorso tutto da venire, viene messo in modo più coreografico che reale, ma quando si parla di "mezzi bifuel" e di "mezzi elettrici" penso che si parli di qualcosa di concreto, che è già nei listini di vendita di tutte le più grandi case automobilistiche. Non c'è alcuna difficoltà a trovare i mezzi, qualcuno dice che non ci sono, ma non è vero: la "FIAT" ne ha nei suoi listini di vendita, altre case giapponesi sono già su quella linea, basta richiedere il prodotto e questo è disponibile sul mercato. Forse il contributo che diamo in questa direzione è poco, ma con la stessa logica che prospettavo prima, non escluso che nel 2008, rifinanziando la legge, si possa intervenire in questo senso, perché è una politica che deve essere portata avanti, quella del bifuel e dell'elettrico, non quella dell'idrogeno. Con questo ragionamento abbiamo tolto dalla legge in commissione - dove credo di aver recepito alcuni dei suggerimenti che mi sono stati dati - la possibilità di dare i contributi agli enti pubblici, credo dietro un suggerimento intelligente delle commissioni, perché è vero che siamo partiti dal presupposto di metterlo nella legge per dare l'esempio, ma è anche vero che parlando fra di noi non abbiamo bisogno, come enti pubblici, del contributo per dare l'esempio. Noi l'esempio lo dobbiamo dare senza il contributo; pertanto voglio recepire il suggerimento della commissione - mi consulterò poi con il Presidente al riguardo - nel senso di emanare una normativa all'interno dell'apparato regionale, per indurre al cambiamento dei mezzi "Euro 0", "Euro 1", "Euro 2" con mezzi più moderni, e questo come ordine di servizio e impegno operativo dell'Amministrazione senza bisogno di contributo, quindi abbiamo tolto dalle incentivazioni la disponibilità per gli enti pubblici, perché non aveva senso, potendolo, noi, fare anche senza incentivi.

Un'altra cosa che in commissione è emersa, la troverete in un mio emendamento, è la possibilità di fare delle convenzioni con gli installatori: questo è giusto, perché finalizzato a calmierare la possibilità di far lievitare i prezzi in funzione di un mercato che si apre e, al tempo stesso, facilita le procedure per i cittadini che privilegiano il discorso della riconversione, che è un ragionamento molto democratico. Non tutti vogliono o hanno la possibilità di cambiare l'auto, qualcuno potrebbe cambiarla, ma solo decidere di non farlo, quindi credo che democraticamente dobbiamo rispettare queste scelte e la riconversione diventa un elemento importante. La riconversione parte un po' in sordina, perché nella riflessione che ho fatto dopo aver presentato la legge, i 500 euro per la riconversione mi sono sembrati pochi; però, tenendo conto del ragionamento che ho fatto ad alta voce, che in questo momento non abbiamo ancora una rete di distributori, diventa di nuovo un obiettivo nel 2008, dotandoci della rete di distributori su cui stiamo lavorando, di andare a spingere di nuovo in quella direzione. I due elementi che individuiamo di rilancio sono il discorso elettrico e il bifuel e il discorso del potenziare la riconversione. Resta da dire che in questo settore presento questo emendamento perché potrà dare l'opportunità alla Regione di stabilire delle convenzioni con gli installatori, nell'ottica che è stata evidenziata da parte delle commissioni: per facilitare al cittadino la possibilità di accedere alla riconversione.

Per gli altri numerosi emendamenti... capisco che rientrino nel gioco delle varie posizioni. Devo dire che c'è un emendamento... non so adesso se riteniamo di sospendere, ma forse potremmo non sospendere e con una brevissima discussione ad alta voce risolvere, qui, la questione degli emendamenti, perché l'obiettivo di tutto il Consiglio credo sia quello di approvare la legge. Non ho dubbi in merito, perché ho visto l'atteggiamento molto positivo nelle commissioni. Gli emendamenti li ho visti, c'è una visione anche diversa di fondo, ma io devo fare la mia parte di Assessore, quindi devo impostare la mia visione e confrontarla con voi; devo però anche tener fede a quanto vi presento e ho una mia linearità che mi induce a respingere la maggior parte dei vostri emendamenti, ma uno di questi mi ha colpito ed è l'emendamento n. 4 del Consigliere Sandri che recita: "All'articolo 9, comma 1, è aggiunta la seguente frase: tale contributo è aumentato a € 500 nel caso di ciclomotori nuovi a propulsione elettrica". Questo lo trovo attinente, perché avendo previsto 1.300 e 1.500 per le auto a seconda del FAP o del bifuel, o altro, avendo previsto le due opportunità, nei ciclomotori dove il ciclomotore elettrico è una realtà attualissima, il fatto di aver previsto i 300 euro per il ciclomotore normale e non aver previsto il premio per chi va verso l'elettrico, forse mi sembra una cosa corretta introdurla, quindi mi sento di dire che l'emendamento n. 4, a titolo personale, è un emendamento molto ragionevole e mi sento di proporre di accoglierlo.

Per gli altri emendamenti, con l'onestà intellettuale che mi riconoscete, pur nella logica politica che vi ho spiegato e anche con l'accoglimento dei suggerimenti che mi fate, mi sento di dire che non li accolgo.

Vi ringrazio.

Presidente - Passiamo all'esame dell'articolato, ricordo che votiamo sul nuovo testo predisposto dalla IV Commissione.

La parola al Consigliere Frassy, sull'articolo 1.

Frassy (CdL) - Come dichiarazione di voto sull'articolato.

Il nostro gruppo voterà a favore del disegno di legge, come peraltro abbiamo espresso voto positivo in commissione. Alcune riflessioni più compiute, però, in sede di votazione, vorremmo farle: la coscienza ambientale, che l'Assessore La Torre per certi versi ha scoperto o forse riscoperto, è stata stimolata da quella coincidenza della pronuncia della Commissione europea sul sistema dei buoni benzina. Ricordiamo tutti come, nel momento in cui la Commissione europea sollevò quel problema, la prima reazione che l'Assessore La Torre ebbe dal punto di vista politico fu quella di dire: cerchiamo di dimostrare che i buoni benzina non sono un'incentivazione all'inquinamento. Difatti nel luglio della scorsa estate inibì il cosiddetto "supplemento di erogazione" sui motori "Euro 0" e noi, in quella circostanza, avevamo detto: "Assessore, va bene tutto, ma non va bene fare una politica di tipo punitivo"...

Caveri (fuori microfono) - ... però il TAR ti ha dato torto...

Frassy (CdL) - ... a me il TAR non ha dato torto, perché non ho fatto alcun ricorso al TAR, né come professionista, né come cittadino...

Caveri (fuori microfono) - ... no, ti ha dato torto, nel senso che la Giunta non poteva regolare questa materia...

Frassy (CdL) - ... sì, ma sappiamo anche che il TAR della Valle d'Aosta ha una lunga tradizione e dal punto di vista statistico sappiamo che è filogovernativo, è il TAR più atipico fra i TAR italiani come giurisprudenza; poi sarà merito delle amministrazioni pubbliche che qui sono più brave che ad altre latitudini, ma forse altri dati ci dicono che non è così quanto a capacità amministrativa.

A parte questa parentesi, avevamo espresso la preoccupazione politica che si riuscisse ad andare al di là dell'aspetto punitivo, avevamo invitato l'Assessore ad individuare delle strade che tenessero conto anche dell'incentivazione a superare il mezzo inquinante, anche perché non tutti hanno auto storiche, molte di quelle 8.000 auto erano auto semplicemente vetuste con il problema di chi aveva difficoltà economica di sostenere l'onere di un cambio di autovettura più moderna e dunque meno inquinante. Questo disegno di legge ha il merito di aver recepito quella riflessione politica, ma è un disegno di legge che può far fare un primo passo, ma non penso che sia esaustivo rispetto alla problematica, anzi su questo aspetto sarebbe bene capire la Giunta e la maggioranza che idee hanno rispetto alla scadenza del 31 dicembre in relazione alla pronuncia della Commissione europea sui buoni benzina. Penso che questo provvedimento sia un primo passo, ma poi il ragionamento deve essere più ampio ed è auspicabile che venga fatto non all'ultimo momento sotto la minaccia o la procedura di infrazione della Commissione europea.

Sull'entità dei contributi qualche perplessità l'abbiamo... perché? E poi vedremo se queste perplessità saranno confermate dai dati a fine anno. I contributi sono poca cosa, ma sono poca cosa rispetto a quel mercato ormai parallelo che esiste nel Terzo Mondo e negli ex Paesi dell'area socialista, dove le auto che qui inquinano, di là sono ancora considerate signore macchine. Allora questi contributi che noi andiamo ad erogare in alcuni casi rischiano di essere inferiori al contributo che il concessionario dà a chi compra l'auto nuova...

(interruzione dell'Assessore La Torre, fuori microfono)

... non è sommabile, e le spiego il perché: perché se devo dare il certificato di rottamazione, non posso dare l'autovettura al concessionario, cioè se il concessionario mi fa l'offerta di ritirarmi l'autovettura a 2.000 euro, e oggi 1.500-2.000 euro con tutte le campagne che vengono fatte dalle case automobilistiche e dai concessionari sono la cifra media standard sulla quale si attesta il cambio autovettura nuova, ritiro dell'usato che vale 0 contro 1.500-2.000 euro - questi sono i valori delle varie campagne che vengono fatte -, in questo caso è ovvio che è più interessante per il cittadino aderire a quell'offerta piuttosto che fare la rottamazione della vettura e incassare il contributo regionale. Forse avremmo dovuto valutare meglio l'entità del contributo, la seconda perplessità... la prima è un primo passo, va bene, però non basta; la seconda perplessità è che i contributi rischiano di essere poco incentivanti rispetto ad altri contributi che stanno sul mercato, perché ormai queste auto il concessionario non le rottama più, ma le vende su altri mercati con dei valori per lui interessanti.

Ritenevamo fosse opportuno fare queste riflessioni e, pur con queste riflessioni, ribadiamo il nostro voto positivo.

Presidente - La parola al Consigliere Rini.

Rini (FA) - L'importante provvedimento che stiamo per approvare è già stato illustrato in modo puntuale dal relatore, dall'Assessore e da alcuni interventi di vari Consiglieri, per cui non avrò molto da aggiungere a quanto già detto e mi limiterò ad alcune brevi considerazioni.

Il problema dell'inquinamento atmosferico è un problema reale e condiviso da tutti noi, tanto che alcuni gruppi - come anche il sottoscritto - avevano manifestato la preoccupazione con delle iniziative consiliari, accolte dall'intero Consiglio, per le quali l'Assessore aveva preso precisi impegni. Credo che in quel momento fra l'altro non c'entrasse molto il problema dei buoni benzina. All'epoca avevo manifestato la volontà di tornare sull'argomento nel caso in cui l'Assessore non avesse mantenuto le promesse.

Devo ammettere che l'Assessore le promesse le ha mantenute, pure in un momento di relativa difficoltà economica ha trovato il finanziamento utile per poter partire con l'iniziativa. Sappiamo che purtroppo il rilevamento della qualità dell'aria anche nella nostra Regione presenta ancora situazioni critiche per quanto riguarda alcuni inquinanti, che frequentemente superano i limiti imposti dalla normativa comunitaria e che una concausa è dovuta ai mezzi non provvisti di sistemi di depurazione adeguati. Era già stato ricordato che migliaia di veicoli circolano ancora con classi ambientali non più accettabili e che i provvedimenti quali circolazione a targhe alterne, blocco della circolazione, bollini blu, erano stati dei semplici palliativi che hanno sempre prodotto soprattutto disagi, senza risolvere in modo significativo il problema.

Con questo provvedimento andremo a risolvere in parte questo problema, ma con altre iniziative già adottate un bel passo avanti in questo settore sarà fatto; come ha detto anche l'Assessore è stato messo un primo importante tassello, altri ne seguiranno. In questo settore non bisogna mai accontentarsi e ulteriori sforzi andranno fatti, come bisognerà prendere sul serio l'inquinamento da riscaldamento degli edifici, continuare nell'ammodernamento delle flotte per il trasporto pubblico, continuando con l'inserimento di mezzi adatti alle strade e soprattutto all'effettivo utilizzo... sovente vediamo mezzi di 50 posti che viaggiano semivuoti e tante volte vuoti! Bisognerà cercare di ridurre le tasse automobilistiche per i mezzi non inquinanti, incentivando ulteriormente la sostituzione di quelli obsoleti. Qui bisognerà vedere se la cosa è fattibile, adesso non vedo l'Assessore Marguerettaz, ma credo che sarà un suo compito. Bisognerà incentivare, come so che è intenzione dell'Assessore, lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili.

Per finire vorrei far notare che l'acquisto di mezzi nuovi porterà nelle casse della Regione anche i 9/10 dell'IVA; non sarebbe male che una parte di queste entrate venissero versate su un capitolo apposito a sostegno di provvedimenti già adottati e per nuove iniziative che potremo e, forse, saremo obbligati a mettere in atto. Non dimentichiamoci mai che anche il nostro Paese ha ratificato il "Protocollo di Kyoto" per la riduzione delle emissioni in atmosfera di gas inquinanti e che si potrebbe fra l'altro incorrere nelle pesanti sanzioni previste, ma questo ultimo aspetto pur essendo da considerare secondo me è ininfluente rispetto alla buona qualità dell'aria, che significa maggiore salute per tutti i cittadini, un ambiente migliore e un forte risparmio anche a livello di cure per malattie da inquinamento.

Termino, convinto della bontà del provvedimento, pur consapevole che in questo settore tantissimo rimane da fare. Ringrazio la Giunta, in modo particolare l'Assessore per aver mantenuto le promesse e dichiaro il voto convinto della "Federazione Autonomista" su tutti gli articoli e sulla legge nel suo complesso.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - Qui, al primo articolo, c'è un emendamento del nostro gruppo che toglie la dizione per l'anno 2007.

L'Assessore ha fatto una bellissima illustrazione degli intendimenti e delle riflessioni che hanno portato ad un determinato testo, ma dopo si è contraddetto, nel senso che lei dice, giustamente: qui non possiamo pensare ad un provvedimento di legge che dura 4 mesi, dobbiamo fare un ragionamento negli anni per evitare la corsa alla rottamazione, ma... se lei limita al 2007 questo provvedimento di legge, siamo capo a prima! Togliere le parole "per l'anno 2007" diventa quindi fondamentale, perché tanto sappiamo già che questa cosa deve rimanere per evitare che il 29 dicembre - non so se è un giorno feriale... è un lunedì - tutti i Valdostani vadano, tutti, dal concessionario dopo questa legge!

Credo che sia un dato di cui tenere conto, che consentirebbe fra l'altro tutte quelle manovre di modularità da lei illustrate e che sono vere. Lei ha detto: "questo, sì, è per abbellimento, abbiamo messo l'idrogeno...", eccetera... casualmente mentre lei parlava l'ascoltavo, ma sfogliavo anche il giornale: "È Piaggio il primo scooter ibrido". Io non lo sapevo, sennò avrei messo elettrico o ibrido, e in effetti poi spiega che siamo ancora in fase di sperimentazione pre-industriale, ma sicuramente nei prossimi anni tutta una serie di passi in avanti verranno fatti. Questa legge, quindi, pian piano si adatterà all'evoluzione tecnologica e commerciale, perché ci saranno offerte. Le auto ibride fino a 3-4 anni fa erano una cosa molto rara; oggi stanno diventando una realtà anche nella nostra città, dove ce ne sono alcune che girano di marca "Toyota". Di macchine a metano non ce ne sono, perché non esiste il distributore, ma di auto a GPL ce ne sono: qui bisogna riprendere anche le riflessioni che ha fatto il collega Frassy, ci sono alcuni incentivi di alcune marche che superano questi, quindi è da tarare, ma sta di fatto che fare una legge solo per un anno credo sia riduttivo del grande impegno che tutto il Consiglio ha messo.

Quello che chiedevo è pertanto di togliere le parole "per l'anno 2007"; naturalmente nella finanziaria che andremo ad approvare assieme al bilancio a fine anno, metterete le modificazioni per adattare per l'anno prossimo il provvedimento di legge alle esigenze dell'anno prossimo, e così per tutti gli anni a venire.

Presidente - La parola all'Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro, La Torre.

La Torre (FA) - Per maggior scrupolo, anche il Presidente in questo momento è andato a parlare con gli uffici finanziari, perché è un problema di copertura finanziaria, come dicevo prima, cioè c'è la volontà di rifinanziarla per il 2008 e di fare un aggiornamento. Adesso sto verificando con lo scrupolo che lei mi conosce, però il problema era questo. La volontà della legge di proseguire c'è, però è anche un problema di finanziamento.

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - Questo è un problema di compatibilità finanziaria, nel senso che - come sapete - una parte di questi fondi li abbiamo trovati a fronte di uno sforzo di finanziamento di questa legge. Attualmente, per rispetto agli obblighi di finanza pubblica, noi, avendo una copertura finanziaria che si limita al 2007, dobbiamo scrivere anche per il 2007. L'impegno è quello di estendere sul prossimo triennale l'impegno economico, e quindi fin da ora, nel chiedere al collega Sandri di ritirare l'emendamento, che non potremmo accettare perché non avrebbe copertura finanziaria, quindi anche sulla legittimità eventuale di togliere "2007" ho qualche dubbio, in quanto secondo me ha una copertura finanziaria, quindi come tale avrebbe dovuto avere la copertura da parte delle finanze... lo invito a ritirarlo, non perché non ci sia l'intenzione di rendere più stabile questa iniziativa, ma perché essendo un'iniziativa che è maturata negli ultimi mesi, per oggi possiamo solo assicurare la copertura per l'esercizio 2007.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - Mi permetto di insistere, perché vado a leggere la disposizione finanziaria. Giustamente, al Capo IV, Disposizioni finanziarie e finali, si dice: "L'onere derivante dall'applicazione della presente legge è determinato complessivamente in euro 1.000.000"... è questa la garanzia per il 2007, dopodiché se non accettiamo l'emendamento, succede che nel bilancio 2008 dovete fare una legge che va a inserire questo emendamento nella finanziaria, per cui non ha alcun senso. È evitare un ulteriore lavoro dal punto di vista tecnico, perché la copertura finanziaria è dell'articolo 16, commi 1, 2, 3 e 4, per il 2007 e fra l'altro trova copertura - lo dice con precisione al comma 2 - l'onere di cui al comma 1 è previsto anche nel pluriennale per il triennio 2007-2009. Mi permetto di chiedere un'ulteriore verifica perché la copertura finanziaria con l'articolo 16 è ampiamente documentata e questo permetterebbe di evitare di tornarci sopra nella prossima finanziaria con un'altra "Omnibus".

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.

Caveri (UV) - Non si tratta di alcuna "Omnibus", perché questa è una norma da mettere nel cuore della finanziaria, cioè nella parte di articolato della finanziaria. Questo non è un capriccio della Giunta, la Giunta, quando viene scritta una legge di questo genere, la fa sulla base di una copertura finanziaria che viene garantita dall'Assessorato alle finanze.

Visto che questa legge ha una copertura finanziaria assicurata a valere sul 2007, visto che dobbiamo legiferare avendo la copertura finanziaria e, come lei sa perfettamente, lo stesso suo emendamento avrebbe dovuto avere, comportando una spesa, perché fra l'altro, lei, togliendo il riferimento al 2007, potrebbe anche dare l'impressione che un intervento di questo genere che per antonomasia è un intervento limitato nel tempo, possa durare "sine die", mentre credo che anche lei sia d'accordo che un tale intervento non possa durare "sine die"... Allora oggi c'è scritto "2007"; le ho detto che l'impegno assunto dal Governo regionale è, visto che dovrà essere messo sul triennale, nel mettere la copertura sul triennale avremo la garanzia di mettere nella parte ordinamentale della legge finanziaria una norma che precisi la durata di questa legge, perché la durata della legge non potrebbe essere a tempo indeterminato o trovarsi di fronte a una legge che non ha copertura finanziaria e quindi diventa una legge fasulla.

La invito a riflettere sulla necessità di ritirare l'emendamento, avendo assunto l'impegno che almeno sul prossimo triennale questo provvedimento verrà coperto, ritenendo però che il semplice togliere "2007" rischierebbe di farci votare una legge che finirebbe per non avere nessuno spazio nel tempo o profondità, ma diventerebbe una profondità a tempo indeterminato.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - Mi ha convinto la questione del tempo indeterminato, nel senso che effettivamente è vero che questa legge deve durare un certo numero di anni per consentire un ampio intervento sul parco macchine, 2, 3 o 4 anni... però non può essere a tempo indeterminato.

Per questo motivo e per l'impegno che lei ha preso, insieme con l'Assessore, ma bastava già quello dell'Assessore "ad abundantiam", ritiro l'emendamento.

Presidente - L'emendamento n. 1 del collega Sandri è ritirato, ne do lettura per il verbale:

Emendamento

All'articolo 1 le parole ", per l'anno 2007," sono abrogate.

Pongo in votazione l'articolo 1:

Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 33

Il Consiglio approva all'unanimità.

Presidente - Pongo in votazione l'articolo 2:

Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 33

Il Consiglio approva all'unanimità.

Presidente - All'articolo 3 vi sono gli emendamenti n. 1 del gruppo "Arcobaleno" e n. 2 e n. 2bis del collega Sandri.

La parola al Consigliere Segretario Venturella.

Venturella (Arc-VA) - Per spiegare brevemente, in linea con l'intervento in discussione generale e per plaudere alle parole dell'Assessore, che vanno nella direzione da noi indicata, nel senso che lei dice: è vero, questo disegno di legge contiene delle cose positive e anche noi lo riconosciamo, ma un conto è la teoria, un altro è la pratica, perché se io ho l'intenzione di dare spazio all'interno del parco automobilistico alla riconversione, come lei ha detto, e all'acquisto delle vetture a doppia alimentazione, è chiaro che da un lato non è appetibile neppure per gli automobilisti che possiedono auto da "Euro 0" a "Euro 2" entrare nell'avventura di riconvertire il proprio impianto di alimentazione pensando che esiste in Val d'Aosta un solo impianto a GPL, che è quello dell'area in Regione Amérique. Ad esempio, nella media Valle o nell'alta Valle devono comunque scendere ad Aosta, quindi sappiamo che se le persone non sanno dove far rifornimento, è difficile pensare che di queste 8.000 auto anche solo una percentuale minima di persone si possa avventurare a riconvertire la propria auto, perché dice: "sì, però c'è solo un impianto"... e lei, in commissione, ha detto che è in progetto la costruzione di impianti a metano e GPL, autostrada... ma quando?

(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

... non dicevo questo. Ad esempio, il fatto dell'impianto a metano e a GPL, quello che servirà la SVAP e forse altri mezzi pubblici, non solo quelli della SVAP, fra l'altro abbiamo già approvato con l'"Omnibus" e con la finanziaria perché vi era la rinuncia da parte della SVAP ad acquistare nuovi mezzi a benzina, dicendo però, che era un'ipotesi quella della costruzione dell'impianto. Il fatto che questo impianto, il secondo a gas, GPL o metano che sia, non possa essere aperto ad autovetture private, anche questo è un impedimento a far sì che l'articolo 7 sia effettivamente applicato. Qui notiamo una preponderanza per l'acquisto autovetture e autocarri nuovi con 1.300-1.500 euro di contributo. È chiaro che è unidirezionale, ecco perché abbiamo chiesto che le risorse finanziarie siano spostate sull'acquisto di vere auto ecologiche, quelle ibride o ad idrogeno ancora a venire o elettriche, e sulla riconversione, pensando anche ai motocicli, agli autocarri e alla categoria degli artigiani.

È un emendamento provocatorio, perché credo che poi il problema di copertura finanziaria non vi sia, perché togliendo o aggiungendo... è questa la nostra provocazione: siamo sicuri che le finalità contenute in questa legge siano alla fine dei conti, facendo un bilancio di energia, un bilancio idrico, un bilancio dei consumi, un bilancio della produzione di rifiuti per rottamazione, sia veramente perseguito con questa legge, che è insita nella stessa contingenza, nella realtà dei fatti, sarà solo indirizzata dagli stessi consumatori verso l'articolo 3 o verso l'articolo 5, perché non vedranno nessun'altra possibilità? Oppure ci vuole un po' di coraggio, come ha avuto il collega Bortot, e pensare di trasformare il proprio impianto di alimentazione a benzina o a gasolio in un impianto a gas, pensando che c'è un solo distributore? Ecco perché l'emendamento n. 1 e tutti gli altri li manteniamo, anche se sappiamo che il destino degli emendamenti è quello della chiusura totale da parte del Governo.

Presidente - La parola all'Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro, La Torre.

La Torre (FA) - Tenendo conto che è l'una meno un quarto, volevo chiedere l'opposto ai proponenti degli emendamenti, sia il Consigliere Venturella che il Consigliere Sandri, quello di ritirarli... perché? Proprio perché questa legge sta passando all'unanimità con il vostro voto, e vi ringrazio, mi sembra opportuno che su una base di questo passo che abbiamo definito importante, ma forse primo, ci siano delle posizioni dove votiamo contro i vostri emendamenti, anche perché le cose che lei ha detto sono solo parzialmente vere quando parla dei distributori. Io sono molto più avanti concretamente di quello che sembra, perché abbiamo già contattato l'ENI, abbiamo già fatto una verifica sul territorio della Regione, abbiamo già un elenco preciso dei distributori, sono state contattate le case proprietarie di distributori per verificare i tempi, sono stati individuati 3 distributori, 2 autostradali, quello della "Tamoil", ne stanno individuando altri, uno sta per essere aperto a distribuzione della rete pubblica e sapete lo sforzo che abbiamo fatto in "Omnibus" per permettere di arrivare a questo, allora credo che questa sia una volontà palese, anche se con quelle che sono le problematiche del quotidiano.

In questo senso vi chiedo di ritirare gli emendamenti, vista anche l'ora, perché non ha senso che su una legge in cui abbiamo trovato l'unanimità, ferme restando le proprie posizioni, si vada ad esprimersi, di volta in volta, con un voto contro su un emendamento e un voto favorevole sulla legge... mi sembrerebbe ridurre la portata del risultato che abbiamo raggiunto, che è un buon risultato rispettoso delle posizioni di questo Consiglio.

Chiedo il ritiro degli emendamenti.

Presidente - L'articolo 1 è ritirato? Chiedo che i gruppi proponenti gli emendamenti diano una risposta alla proposta del collega La Torre.

La parola al Consigliere Venturella.

Venturella (Arc-VA) - Proprio per venire incontro alla richiesta, chiediamo come gruppo, con il gruppo "DS", 5 minuti di sospensione per decidere in merito.

Presidente - Sospendiamo i lavori e riprendiamo puntuali alle 15,30.

La seduta è tolta.

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La seduta termina alle ore 12,52.