Compte rendu complet du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 1770 du 10 janvier 2001 - Resoconto

OGGETTO N. 1770/XI Problematiche relative all'iniziativa denominata "Rencontre Internationale des Jeunesses Minoritaires". (Interpellanza)

Interpellanza Avendo appreso che il Forum dei Giovani del Comune di Aosta ha dichiarato di volersi dimettere dalla Consulta regionale giovanile;

Avendo visto che tali dimissioni sono state motivate dal modo con cui è stata realizzata l’iniziativa intitolata "Rencontre Internationale des Jeunesses Minoritaires", svoltasi alla Grand-Place di Pollein, dal 27 al 30 luglio 2000;

Avendo visto le contestazioni addotte, ed in particolare il fatto che il programma realizzato è risultato diverso, sia per quanto riguarda i relatori, sia per quanto concerne gli obiettivi, da quello presentato dalla Jeunesse Valdôtaine alla Consulta giovanile, programma che la Consulta aveva approvato, acquisito come proprio e proposto alla Regione perché fosse finanziato;

Dato che l’iniziativa è finanziata con fondi assegnati alla legge regionale n. 8/97 ("Promozione di iniziative sociali, formative e culturali a favore dei giovani") ed è stata approvata dalla Giunta regionale con delibera n. 1816/2000;

Ritenendo che ci debba essere da parte dell’erogatore dei fondi anche un controllo sulla corrispondenza tra iniziative approvate e quelle realizzate;

Ritenendo opportuno che sia fatta chiarezza su di una vicenda che ha fatto sorgere dubbi circa la correttezza e la trasparenza dell’utilizzo di fondi pubblici;

la sottoscritta Consigliera regionale

Interpella

la Giunta per sapere:

1) se, in seguito alla verifica effettuata dagli uffici, risultano discrepanze tra il programma approvato e quello realizzato e se sono stati erogati i fondi impegnati con D.G n. 1816/2000;

2) come valuta le dimissioni del Forum dei Giovani dalla Consulta regionale giovanile e quali saranno le conseguenze;

3) se, e come, intende operare perché non si verifichino più situazioni come quelle descritte in premessa.

F.to: Squarzino Secondina

PrésidentLa parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (PVA-cU)Propongo all’attenzione del Consiglio una manifestazione che è avvenuta l’estate scorsa, quindi sembra molto lontana nel tempo. In realtà c’è stato un evento che ha dato attualità a questa manifestazione e l’evento a cui mi riferisco è una cosa molto semplice, cioè il fatto che un'associazione facente parte della Consulta regionale giovanile, il Forum dei Giovani del Comune di Aosta, ha deciso di dimettersi dalla consulta. Nell’addurre le sue motivazioni il Forum dei Giovani parla di dissociazione dalla consulta per quanto riguarda l’iniziativa che è oggetto di questa interpellanza, cioè l’iniziativa sull'organizzazione dell’iniziativa intitolata "Rencontre Internationale des Jeunesses Minoritaires", svoltasi alla Grand-Place di Pollein, dal 27 al 30 luglio 2000.

Ricordo soltanto che la Consulta giovanile, prevista dalla legge regionale n. 8/1997, in cui sono rappresentati membri delle varie associazioni giovanili, ha il compito in base alla legge di fare delle proposte, elaborare rapporti, promuovere dibattiti e convegni, predisporre programmi e progetti che poi vengono avanzati alla struttura competente della Regione per il relativo finanziamento.

Nel mese di aprile alla Consulta regionale viene presentato da parte della Jeunesse Valdôtaine un progetto di incontro internazionale des Jeunesses Minoritaires, la Consulta regionale nel mese di aprile esamina la proposta e dopo averlo discusso, lo approva e dichiara di acquisirlo come propria iniziativa, cioè lo fa proprio, e come tale lo presenta per il relativo finanziamento.

Nel mese di giugno con delibera n. 1816 la Giunta approva questa iniziativa, ed è suo compito approvare una proposta che è stata fatta in base ad una legge regionale, ne stabilisce il finanziamento che concorre al 90 percento per una cifra pari a 61,650 milioni.

Questa iniziativa si svolge, viene realizzata il mese di luglio, e a detta del Forum dei Giovani ci sono delle discrepanze fra il programma presentato alla consulta, approvato e fatto proprio dalla consulta, finanziato con delibera della Regione e il programma realizzato. C’è un'impostazione diversa, tant’è vero che il Forum dei Giovani si dissocia non riconoscendosi più in quella iniziativa. Credo che questo non sia un tema che riguarda il Forum dei Giovani, il problema è più vasto ed è il problema che pongo nelle domande con cui si conclude l’iniziativa consiliare, e cioè se anche gli uffici hanno verificato una discrepanza tra il programma approvato dalla consulta e quindi presentato al finanziamento, e quello realizzato, e se i 61,650 milioni che erano stati previsti sono stati erogati, o solo in parte, e in base a quali motivazioni.

Sarei interessata altresì a conoscere la valutazione politica che l’Assessore dà delle dimissioni del Forum dei Giovani dalla consulta e quali saranno le conseguenze, perché sono 9 i membri rappresentanti dei giovani nella Consulta regionale giovanile, per cui c’è da chiedersi come si opererà adesso per sostituirli.

E poi, se sono tutte vere le informazioni che ho dato e che il Forum dei Giovani ha sottolineato, queste informazioni descriverebbero una situazione un po' incresciosa, nel senso che non è tanto opportuno che con i soldi pubblici vengano realizzate iniziative che non corrispondono alle finalità e alle motivazioni per cui questi soldi pubblici sono stati erogati.

PrésidentLa parole à l’Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Vicquéry.

Vicquéry (UV)Rispetto alla prima domanda posta dalla collega Squarzino, la legge regionale n. 8/97, "Promozione di iniziative sociali, formative e culturali a favore dei giovani", ha introdotto, fra le altre, un'innovazione sostanziale rispetto all'omologa legge regionale n. 3/1990, consistente nella possibilità da parte della Consulta giovanile di predisporre programmi e progetti con pari dignità rispetto agli enti locali, con le stesse modalità di gestione e secondo le stesse procedure.

Alla luce di quanto sopra, la Consulta regionale con nota in data 21 aprile 2000, a firma del Presidente in carica, sig. Guido Battistini, ha presentato all’Assessorato il progetto della Consulta giovanile per il 2000 consistente in una sola manifestazione promossa dalla Jeunesse Valdôtaine, che è stata discussa, approvata e acquisita come propria dalla consulta stessa in data 13 aprile 2000, come si evince dal verbale della riunione.

Il progetto denominato "Rencontre Internationale des Jeunesses Minoritaires", datato 2 marzo 2000, prevedeva 4 giornate di incontri presso la Grand-Place di Pollein, secondo un programma dettagliato, con degli obiettivi esplicitati e un preventivo di spesa di 68,5 milioni. Gli uffici preposti hanno provveduto a verificare che le finalità della manifestazione fossero in armonia con i dettati della legge e che la documentazione prodotta fosse completa e rispondente a quanto disposto in particolare dall’articolo 8, che tratta delle procedure.

In data 3 giugno 2000 con provvedimento della Giunta regionale 1816 è stato approvato il progetto presentato; in data 7 novembre 2000 il Presidente della Consulta ha inviato all’Assessorato regolare richiesta di liquidazione del contributo, attestando l’avvenuto controllo delle spese effettuate e delle relative pezze giustificative. Dalla documentazione agli atti non risultano discordanze fra le finalità proposte a marzo 2000 e gli obiettivi dichiarati come raggiunti a novembre 2000.

Risulta che i temi degli incontri sono stati regolarmente affrontati, anche se da conferenzieri in parte diversi.

Alcuni dei professori universitari individuati a marzo infatti per motivi personali non hanno potuto partecipare alla manifestazione e sono stati sostituiti da alcuni colleghi disponibili.

L’esperienza di questi dieci anni di applicazione della legge ci dice che tutti i progetti giovani finanziati non contengono, in fase di predisposizione, descrizioni dettagliate delle attività previste, perché di volta in volta hanno dovuto adattarsi alle esigenze dei soggetti fruitori e/o alla disponibilità degli esperti contattati, mantenendo comunque sempre le finalità dichiarate e sforzandosi di raggiungere gli obiettivi sperati.

Per quanto ci riguarda, anche i progetti presentati nel Comune di Aosta adottano questa stessa tecnica. Rispetto al punto 2, per ciò che riguarda le dimissioni del Forum Giovani dalla Consulta giovanile, preciso che l’Assessorato ha appreso la notizia dagli organi di stampa, poiché la comunicazione ufficiale è pervenuta solo in data 27 dicembre 2000.

Dal punto di vista formale le dimissioni del Forum, se accolte dalla consulta, dovranno essere seguite dalla nomina del primo dei gruppi esclusi alle elezioni di tre anni fa, in attesa di procedere a nuove elezioni previste per la primavera di quest’anno.

Rispetto al punto 3, ritengo che la legge n. 8/1997 abbia proposto una serie di strumenti idonei al raggiungimento delle finalità individuate dalla legge stessa. La Consulta regionale giovanile è democratica espressione dell’associazionismo valdostano e si è dotata autonomamente di un regolamento per il suo funzionamento, che dovrebbe - uso il condizionale - consentire a tutti i partecipanti di esprimere e sostenere le proprie opinioni.

L’approvazione del progetto di cui parliamo è stata fatta all'unanimità e se un appunto personale deve essere fatto alla Jeunesse Valdôtaine, è quello di aver predisposto un progetto troppo dettagliato, direi per eccesso di zelo, rispetto ai progetti predisposti negli anni precedenti da analoghi gruppi di giovani e rispetto ad analoghi progetti presentati dal Comune di Aosta, che erano e sono predisposti in modo molto generico, senza indicazione di conferenzieri e di partecipanti, che siano rappresentanti o meno di partiti politici. Questa è la verità delle cose.

La Jeunesse Valdôtaine ha, ripeto, per eccesso di zelo, nel mese di marzo predisposto un progetto con nome, cognome, indirizzo dei conferenzieri, alcuni dei quali non si sono presentati. Questa è la verità della situazione.

Il progetto ha avuto comunque un successo straordinario a differenza di quanto è avvenuto l’anno prima, quando è stato presentato il progetto "Europa in blue jeans", di cui ci sono ancora strascichi polemici all’interno della consulta. Riguardo alle osservazioni personali, che la Consigliera mi sollecita, ribadisco che l’Assessorato non entra nel merito delle scelte della consulta, perché ciò sarebbe in contrasto con le finalità della legge istitutiva, che ha volutamente delegato alla consulta stessa l’autogestione delle politiche giovanili.

Dagli atti consiliari dell'approvazione della legge si evince chiaramente che tutti i gruppi politici all’epoca temevano, giustamente, l’ingerenza sia politica sia tecnica dell’Assessorato. Pare oggi quanto mai singolare che si rimproveri bonariamente l’Assessorato del contrario.

Concludo auspicando che la Consulta giovanile si estranei il più possibile da logiche partitiche, perché se così è, dovremo constatare amaramente che le finalità della legge n. 8/1997 non sono state raggiunte.

Confido che l’assemblea regionale del mondo giovanile sappia nella primavera prossima dibattere serenamente e proficuamente su tali tematiche.

PrésidentLa parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (PVA-cU)Rimango sempre interdetta quando presento questa tipologia di problemi. È la stessa tipologia di problemi che avevo posto all’Assessore Vallet per quanto riguarda l’eventuale utilizzo di fondi per l’alluvione per un'opera che non ha niente a che fare con l’alluvione. Avevo posto un altro caso del genere all’Assessore Ferraris, circa l’utilizzo di fondi per una manifestazione fieristica pensata solo per le scuole di apprendisti, scultori, eccetera, che vengono poi erogati per una manifestazione che non risponde a questi requisiti. E dirigenti regionali attestano queste cose!

Mi trovo sempre spiazzata di fronte a questa situazione: c’è una scelta politica che viene fatta, che ha una sua logica, infatti quella legge l’abbiamo fatta anche noi, eravamo concordi su questa legge, forse volevamo farla in modo diverso, comunque l’autonomia dei giovani l’abbiamo sempre chiaramente affermata. Non è su questo punto.

Il fatto qui è particolarmente grave, è diverso, perché quello che si è realizzato non è la stessa cosa che è stata programmata, decisa, fatta propria dalla consulta e le dimissioni del Forum sono una testimonianza per dirlo. Come per il problema di cui parlavo prima della fiera, le dimissioni dei componenti il comitato erano un modo per dire che non concordavano su quelle scelte.

Perché continuo ad affermare che è una cosa diversa quello che è avvenuto? Era un incontro che doveva essere di tipo culturale, per i giovani, ed era un'iniziativa estremamente lodevole, interessante. È diventata questa una iniziativa di un incontro di un movimento politico ben preciso, quello della Jeunesse, tant’è vero che tutti i documenti con cui si sono conclusi quei lavori, e anche tutta la documentazione che appare sul giornale della Jeunesse, fanno una strana analogia fra due termini: uno che è "Rencontre Internationale des Jeunesses Minoritaires", che è il titolo del convegno pensato e organizzato da altri, ma approvato e acquisito dalla consulta, e un altro nome con cui chiamano quella manifestazione, e cioè la "Septième rencontre de l'Université d’été de la Jeunesse Valdôtaine". Allora questa manifestazione era la "Rencontre Internationale des Jeunesses Minoritaires", o la "Septième rencontre de l’Université d’été de la Jeunesse Valdôtaine"? questo è il problema, Assessore, perché se fosse così, come così è stato di fatto, noi contribuenti valdostani avremmo utilizzato 61 milioni, che fanno parte del patrimonio dei contribuenti valdostani, per finanziare una iniziativa lodevole e bellissima della Jeunesse Valdôtaine, cioè l’iniziativa di un movimento politico. Questo è molto grave?

(interruzione dell’Assessore Vicquéry, fuori microfono)

? ha ragione, movimento giovanile partitico, però qui non è che la Jeunesse Valdôtaine abbia detto, presentando il progetto alla consulta, che voleva organizzare la settima sessione dell’Université d’été de notre mouvement e avesse chiesto di finanziarlo. No, ha detto un’altra cosa! Ha detto: "Noi facciamo una Rencontre Internationale des Jeunesses Minoritaires", che è altra cosa. Ed è talmente altra cosa, che i relatori erano diversi! Qui l’Assessore è stato molto gentile, ha glissato.

Nel programma erano previsti dei conferenzieri universitari, dice l’Assessore, poi questi non sono potuti venire, sono stati sostituiti da colleghi disponibili. A questo punto vorrei sapere cosa significa disponibile; disponibile è colui che, richiesto della sua disponibilità, dice che è disposto. Vorrei sapere a quanti colleghi disponibili, colleghi dell’Assessore Vicquéry, è stato chiesto di partecipare?

(interruzione dell’Assessore Vicquéry, fuori microfono)

? colleghi universitari disponibili, molto bene! Allora vorrei sapere Augusto Rollandin a quale università appartiene, Robert Louvin, Luciano Caveri, Dino Viérin, Etienne Androne. Su 8 relatori, su 8 persone che hanno?

(interruzione dell’Assessore Vicquéry, fuori microfono)

? Assessore, mi ruba il tempo; se questo è il suo obiettivo chiedo al Presidente di allungarmi il tempo. Io non l’ho interrotta! Dicevo, su 8 persone che sono intervenute in quelle giornate 3 sono universitari, 5 sono rappresentanti di un movimento partitico ben preciso, l’Union Valdôtaine, li elencavo prima. Nel programma dei conferenzieri, presentato per organizzare la "Rencontre Internationale des Jeunesses Minoritaires", erano elencati 4 professori universitari, Alberto Calvau, Peter Covax, Nicolas Masio, Stephan Piercaps. Di questi 4 solo 2 hanno partecipato.

Ma la "Rencontre Internationale des Jeunesses Minoritaires" prevedeva solo questi 4 universitari, poi una serie di concerti, poteva esserci il saluto delle autorità, questo lo posso capire, ma non credo che il saluto delle autorità debba essere sostituito dalla processione dei rappresentanti più autorevoli del movimento unionista! Perché questi rappresentanti avevano diritto di andare, se si fosse trattato della "Septième rencontre de l’Université d’été de la Jeunesse Valdôtaine".

Qui ho il documento finale, leggo il titolo: "Document final de l’Université d’été de la Jeunesse Valdôtaine, "Rencontre Internationale des Jeunesses Minoritaires"."

Quindi c’è una discrepanza abbastanza grave, cioè c’è stato uno scivolone; mica niente di grave, dice l’Assessore. Qui si è "solo" scivolati dal piano scientifico al piano politico, da un incontro internazionale all’incontro della Jeunesse Valdôtaine.

Non ci sarebbe nulla di grave, se non fosse che per finanziare questo incontro sono stati deliberati, e saranno erogati 61 milioni, che non sono noccioline!

Rispetto alle finalità, leggere il documento finale può essere interessante, perché presenta alcune novità caratteristiche. Per esempio, in questo documento si dice chiaramente che gli ultimi due secoli di storia sono tutti quanti da cancellare, perché bisogna ridisegnare l’Europa in base a come erano le nazioni storiche europee prima del XIX° e XX° secolo.

L’Assessore aveva parlato di verbali della riunione, sarebbe interessante averli. Grazie.

Si dà atto che dalle ore 11,13 presiede il Vicepresidente La Torre.