Objet du Conseil n. 1742 du 20 décembre 2000 - Resoconto
OGGETTO N. 1742/XI Coinvolgimento delle categorie interessate nell’iniziativa denominata "Free day" promossa dall’ADAVA. (Interpellanza)
Interpellanza Considerata l’iniziativa promossa dall’ADAVA e condivisa dall’Assessorato al turismo che nella giornata del 15 dicembre prossimo offre a tutti i turisti che verranno in Valle d’Aosta la possibilità di sciare e soggiornare gratuitamente;
Ritenuta apprezzabile tale iniziativa in un momento difficile della nostra Regione, duramente colpita dall’alluvione del 15 ottobre scorso, che necessita di un rilancio concreto delle attività economiche e di sostegno al turismo;
Constatato che numerosi operatori alberghieri non sono informati delle modalità di tale iniziativa o, ancor peggio, non risultano coinvolti;
Atteso che tale disinformazione rischia di inficiare la bontà dell’iniziativa stessa e di conseguenza penalizzare l’immagine turistica della Valle d’Aosta e dei suoi operatori;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l’Assessore competente al fine di conoscere:
1) i motivi per cui non sono state coinvolte tempestivamente le categorie interessate; alberghi, ristoranti, pensioni, impianti di risalita ecc. ecc.;
2) come si è sviluppato il processo organizzativo per il turista al fine di usufruire di tali agevolazioni;
3) essendo discussa tale interpellanza dopo lo svolgimento dell’iniziativa denominata Free day, qual’ è il consuntivo di tale iniziativa.
F.to: Lattanti - Tibaldi - Frassy
PrésidentLa parole au Conseiller Lattanzi.
Lattanzi (FI)Chiudiamo in bellezza non perché presento io l’interpellanza sennò poi Cottino dice che faccio il protagonista, ma perché affrontiamo il tema che forse dopo l’alluvione è stato quello più importante: il "free day".
Possiamo definirlo l’evento di questo mese, evento non solo per i risvolti in termini turistici che ha avuto, ma anche politici ed economici, un "free day" che è stato un evento nato molto velocemente subito dopo l’alluvione che ha avuto tutte le premesse di un'operazione importante.
Ci tengo subito a dire, visto che parliamo di un evento già accaduto e l’interpellanza è stata presentata ad evento da accadere, che ci è chiaro come gruppo consiliare che un obiettivo senz’altro è stato raggiunto.
Sicuramente abbiamo appreso con piacere del lancio dell'iniziativa e lo abbiamo scritto anche nella premessa dell'interpellanza precisando che l’iniziativa è stata promossa dall’ADAVA perché sui giornali era uscita notizia in tal senso; l’Assessore vuole rivendicare la paternità dell'iniziativa e noi ne prendiamo atto non ci interessa chi sia il padre perché pare che le cose che vanno bene abbiano sempre un padre, mentre quelle che vanno male sono sempre orfane. Siccome ce n’è uno che vuole rivendicare la paternità noi non facciamo che prendere atto dell’Assessore che riconduce l’iniziativa all’Assessorato.
Al di là di questo noi come gruppo abbiamo condiviso questa operazione perché dopo l’alluvione è stata il fatto importante politico ed economico oltre che turistico della nostra Regione; un'iniziativa che ha senza dubbio raggiunto un obiettivo di cui va dato il merito a chi ha promosso l’iniziativa, in questo caso all’Assessore Lavoyer e cioè la Valle d’Aosta che usciva da una situazione difficilissima come quella dell’alluvione aveva assolutamente necessità che giungesse un messaggio forte a tutto il mercato del turismo internazionale e il messaggio era che la Valle d’Aosta era operativa, era aperta, era accessibile ed era disponibile a continuare nella sua tradizione di offerta di turismo a dare quel segnale di forza dei Valdostani.
In questo senso mi sento di dire, a nome del gruppo, anche analizzando la rassegna stampa che ci è stata fornita, che il messaggio che è arrivato al mercato del turismo è stato un messaggio positivo: la Valle d’Aosta ha reagito all'alluvione, la Valle d’Aosta è aperta, la Valle d’Aosta ha acceso gli impianti, la Valle d’Aosta vi aspetta.
Sotto l’aspetto del "free day" avevamo nutrito una serie di perplessità nella costruzione di questa interpellanza perché l’iniziativa che era nata in maniera molto veloce ci aveva fatto percepire nelle settimane precedenti una certa "improvvisazione", nel senso che noi venivamo contattati da albergatori piuttosto che da commercianti, da persone coinvolte nel settore del turismo con la preoccupazione di chi, dovendo esserne il protagonista, non era al corrente di come si sarebbe sviluppata l’iniziativa, quindi è nata l’interpellanza sotto questa preoccupazione.
Lasciamo all’Assessore la parola perché vorremmo conoscere perlomeno qual è stata la sua visione; mi risulta che dati ufficiali ce ne siano ancora pochi, c’è una serie di valutazioni politiche, intanto cominciamo a sentire quelle dell’Assessore Lavoyer a cui va dato il merito di aver pensato e lanciato l'iniziativa e di aver creato perlomeno un messaggio positivo nel mercato del turismo come prima dicevo. Per quanto riguarda le valutazioni politiche sulla riuscita dell'iniziativa ci riserviamo nella replica di esprimere il nostro giudizio dopo aver sentito l’analisi dell’Assessore.
PrésidentLa parole à l’Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Lavoyer.
Lavoyer (FA)Come è stato giustamente sottolineato poco importa o è irrilevante chi può aver avuto per primo l’idea di lanciare questa iniziativa, però per correttezza e onestà intellettuale mi preme sottolineare che l’iniziativa è nata all’interno del gruppo di lavoro, quella specie di "task force" che immediatamente dopo i noti eventi alluvionali era stata costituita a livello regionale, gruppo di lavoro che peraltro ha lavorato in modo compatto e unitario e che vedeva al suo interno oltre ai rappresentanti degli albergatori i rappresentanti dei commercianti, degli impianti a fune, del Casinò, dell’APT, dei consorzi, dei tour operators e dell’agenzia che cura l’immagine promozionale per l’Assessorato.
Quindi questa iniziativa in particolare, insieme a tutta una serie di altre iniziative, è stata discussa, promossa, ideata e poi concretizzata, anche se con qualche difficoltà, da questo gruppo di lavoro.
Nel momento in cui si è lanciata l’idea che prevedeva l’eventuale pernottamento gratuito negli alberghi della Valle d’Aosta per il 15, negli alberghi che tenevano esposta la locandina, l’accesso gratuito agli impianti di risalita per tutta la Valle d’Aosta, le lezioni gratuite organizzate dalle scuole di sci, visite guidate gratuite ai castelli di Sarre, Fénis, Verrès, Issogne, alla Cattedrale di Aosta e nelle sedi espositive, punti di ristoro e distribuzione bevande calde nelle località turistiche di La Thuile, Pila, Courmayeur, Cervinia, Champoluc eccetera, gite a cavallo o in carrozza nel capoluogo, ingresso e consumazione gratuita al Casinò di Saint-Vincent, escursioni con racchette sulla neve nella località di Ayas, eccetera.
È chiaro che alcune di queste iniziative dal momento dell'ideazione al momento della concretizzazione, essendo un unico soggetto anche se può essere articolato come quello delle associazioni impianti a fune, si decide ed è facile veicolare il messaggio a seguito della decisione presa.
Chiaramente la veicolazione dell'informazione è diventata più difficile nel settore della ricettività e degli alberghi anche perché non tutti gli alberghi erano già aperti nel momento dell'iniziativa però, come dobbiamo dare ai singoli componenti del gruppo l’elogio di aver portato avanti questa iniziativa mettendoci anche delle risorse private dobbiamo anche dire che all’interno del gruppo, nei singoli rappresentanti, nelle singole categorie va la responsabilità di veicolare l’organizzazione dell'immagine e il progetto dell'iniziativa. Questo per mettere le cose al posto giusto.
Ma al di là di questi aspetti, tenuto conto della velocità con cui si è dovuto impostare questo evento, possiamo dire che tutto è funzionato nel migliore dei modi con qualche piccolo problema dal punto di vista di informazione all’interno di alcune categorie in particolare.
Questa iniziativa è stata corredata da una serie di interventi di informazione che sono stati portati avanti dall’Assessorato sempre in collaborazione con gli operatori del settore proprio per veicolare l’immagine di una Valle d’Aosta che aveva saputo reagire grazie alla popolazione valdostana, ma anche all’aiuto di tutti coloro che le erano stati vicini in quei momenti difficili e per dire a pieno titolo dire che almeno dal punto di vista turistico la Valle d’Aosta era quella di sempre.
Quindi abbiamo fatto quest’iniziativa di informazione nel corso della quale abbiamo lanciato l’idea e se vogliamo trarre un consuntivo di questa giornata, possiamo senz’altro dire che è più che positivo.
Il fatto sta anche a sottolineare che tutti gli operatori del settore con l’Assessorato hanno deciso di rendere questo appuntamento un appuntamento fisso tutti gli anni senza legarlo solo a questo evento particolare.
Il giudizio politico dell’Assessorato è un giudizio estremamente positivo per due motivi: perché questo ha creato il lancio della stagione ed anche perché molti di coloro che hanno prenotato hanno scelto di venire a trascorrere una giornata di vacanza il 15 e poi per trascinamento si sono fermati soprattutto perché il tempo era bello e l’innevamento buono anche per il sabato e la domenica.
Ripeto è positiva perché ha lanciato la stagione, ha avuto un ritorno di tipo economico ed è positiva anche perché in questa iniziativa c’è una prima grande inversione di tendenza e qui tocco un argomento che piace molto a Forza Italia: c’è stata cioè la partecipazione del privato. Anche se in misura diversificata i privati hanno però investito qualcosa di loro per contribuire al rilancio dell'immagine della Valle.
I dati definitivi non sono ancora completi, però posso dare alcuni dati che sono molto interessanti; qui ho anche l’elenco di tutti gli alberghi che hanno aderito all'iniziativa e che sono 205 su circa 300 aperti perché alcuni alberghi in quella data non avevano ancora aperto. Alcuni non hanno potuto aderire, avrebbero aderito, ma non avevano più disponibilità dal punto di vista delle prenotazioni.
Quanto alle presenze visivamente ci siamo resi conto che la Valle d’Aosta era piena di turisti, però i dati sono 6.500 sciatori ad Ayas, 3.500 a Pila, 3.120 a La Thuile, 4.850 a Cervinia, circa 2.000 a Courmayeur dove peraltro c’è stato il condizionamento del tempo non particolarmente favorevole.
Sugli alberghi ho già detto, sul ritorno stampa lo ha già sottolineato l’interpellante, quindi chiudo con un giudizio positivo, ma come tutte le cose è un progetto che, se ripetuto, può essere migliorato.
PrésidentLa parole au Conseiller Lattanzi.
Lattanzi (FI)Le dico sinceramente, Assessore, che mi aspettavo di avere qualche dato in più. Pensavo che lei fosse in grado con il suo Assessorato di fare un'analisi completa di un evento che ho definito senz’altro un evento molto importante che il suo Assessorato ha promosso.
Un evento che ha sicuramente avuto il pregio di creare un'inversione di tendenza a noi molto cara: quella di coinvolgere la comunità economica valdostana in un processo che deve vedere la Valle rilanciata e non può essere un peso che si assume esclusivamente l’Amministrazione visto fra l’altro i tempi che corrono e che ha avuto un benefico risultato in termini di immagine di una Valle che solo qualche settimana prima sui giornali era descritta come era purtroppo in una situazione quasi apocalittica e che dopo solo qualche settimana per la forza dei Valdostani e per la loro voglia di rilanciarsi veniva descritta, ed è qui il fatto positivo, come una Valle in piena efficienza ed è questo quello che hanno letto molte persone che ho avuto modo di contattare anche fuori della Valle proprio in queste settimane che per lavoro ho frequentato sia la Lombardia che l’Emilia Romagna.
Un messaggio molto positivo, ripeto, di cui le va dato atto con l’onestà intellettuale con la quale affrontiamo sempre questi discorsi.
Questo ci permette di fare una valutazione non sui dati perché la delusione è di non avere ad oggi i dati, ma forse è troppo presto e contiamo che questo gruppo di lavoro abbia la possibilità di fare una serena analisi di questo evento, un evento che, tanto per essere chiari, non è che ci siamo inventati in Valle d’Aosta, e l’Assessore lo sa, anche qui arriviamo buon ultimi perché il Trentino, la Lombardia, le zone limitrofe a noi in Francia, l’avvio della stagione sciistica con il "free day" lo fanno ormai da 4-5 anni?
(interruzione dell’Assessore Lavoyer, fuori microfono)
? non così completo e parliamo poi della completezza, però intanto cominciamo a stare con umiltà con i piedi per terra per dirci che siamo riusciti in un momento particolarmente difficile a venire anche noi, buon ultimi, all'idea che una stagione turistica anche invernale va lanciata con una serie di iniziative.
Qui ci sono le iniziative del Trentino Alto Adige, skipass gratuiti sulle piste delle Dolomiti, super ski nella zona di San Martino di Castrozza, Passo Rolle e Primiera fino al 23 dicembre, un soggiorno di 4 giorni al prezzo di 3, lunedì 11 dicembre nel comprensorio delle Dolomiti si paga solo 15.000 lire, fra l’altro devolute a Telethon, quindi con un'immagine di attrazione sociale. Lo stesso giorno identica iniziativa in Val Gardena, dove i maestri di sci offrono lezioni gratuite, ski pass gratuiti alle signore il 15 e il 16 dicembre nel comprensorio del Brenta e dell’Adamello, quindi non è che ci siamo inventati questa iniziativa.
Ci arriviamo anche noi come territorio turistico buon ultimi e in questo senso ci aspettavamo qualcosa di più perché visto che non c’era nulla da inventare, ma semplicemente da copiare, speravamo che si potesse fare meglio. In che senso?
Intanto nel coinvolgimento degli operatori economici; è brutto dover dire che si è dovuto partorire questa iniziativa di lancio della stagione invernale perché abbiamo vissuto una situazione difficile per l’alluvione in quanto questa iniziativa avrebbe dovuto nascere indipendentemente dal discorso dell’alluvione.
Semmai la disgrazia dell’alluvione avrebbe dovuto metterci nelle condizioni di organizzare meglio questo evento, un evento che lei dice in termini politici essere positivo e posso anche condividere questo giudizio che per altre motivazioni politiche ho già espresso, ma che per quanto riguarda il gruppo di Forza Italia ci aspettavamo che venisse gestito in maniera migliore.
Porto qui due dati veri: lei dice 205 sono gli alberghi che hanno esposto i cartelli di adesione all'iniziativa, io le dico che ci sono 300 che non hanno esposto nessun cartello perché o non coinvolti o non informati o perché lei dice chiusi e io dico no, chiusi il 15 e il 16, ma non l’8, cioè la settimana precedente quando erano aperti ed operativi, quindi chiusi e rimasti chiusi perché, non essendo stati coinvolti nell'operazione, alle telefonate dei loro clienti fedeli che chiedevano se era vero che il 15 sera la notte era gratuita, non sapevano rispondere se era vero perché pagava Regione o perché pagavano loro oppure solo se il cliente si fosse trattenuto anche la notte del 16.
Queste sono le cose che abbiamo sentito dagli operatori economici che conosciamo e quindi lei dice 200 hanno aderito, noi diciamo 300 non hanno aderito.
Lei potrà anche obiettare che questo è un problema non dell’Assessorato, ma dell'Associazione albergatori, che all’Assessorato è demandato il compito di coinvolgere gli operatori economici. Al che io le dico che qui siamo al gioco in cui l’iniziativa se positiva siamo noi i padri, se nasce qualche problema, allora l’iniziativa è degli altri.
Io credo invece che se il tavolo è fatto da un coordinatore, ma anche dai partecipanti, le responsabilità vadano discusse in Consiglio regionale con chi è responsabile politico e si è assunta la responsabilità dell'iniziativa imprenditoriale.
Presenze visive e qui lei cita una serie di numeri che ci fanno dire circa 12-15.000 presenze; bello sarebbe cominciare a fare un raffronto fra le presenze dell’anno precedente e quelle dell’anno prima.
Credo che la giornata libera di sci in Valle d’Aosta, quale iniziativa di lancio della stagione turistica abbia avuto un risvolto, ripeto, straordinario per il fatto che è avvenuta qualche settimana dopo la tragica alluvione che ci ha colpito.
Tuttavia, analizzando l’iniziativa dopo averla estrapolata da quel contesto, al di là di questo beneficio che è stato politicamente raggiunto di cui il merito va all’Assessore, credo che questa iniziativa meriti non solo l’impegno a riproporla per i prossimi anni, ma un progetto attento di analisi che possa far presupporre che non solo sia un'opzione giocabile per quanto riguarda la stagione invernale, ma magari anche per quella estiva e che la prossima apertura della stagione invernale in Valle d’Aosta possa vedere tutti gli albergatori coinvolti, tutti aperti perché un albergatore che ha il giorno 16 pieno è disposto ad offrire anche il 15 purché capisca quali sono le regole del gioco e possa essere messo in condizioni di dare ai propri clienti delle indicazioni precise, mentre in questo caso a due giorni dall’evento non aveva ancora ricevuto nulla.
Qualcuno parla di lettere che sono state inviate, le posso garantire che le persone che ci hanno contattato di lettere non ne hanno ricevute, quindi la comunicazione in questo senso, al di là delle conferenze stampa, non ha funzionato, conferenze stampa che evidentemente hanno prodotto esattamente quello che si voleva che producessero, cioè una comunicazione che parlava di Valle d’Aosta gratuita sugli sci e sulle piste, ma anche negli alberghi. Questo ha creato non poche difficoltà nel rapporto con la clientela perché c’è gente che è entrata nei ristoranti e voleva mangiare gratis e andava via borbottando perché il pasto gratis non era offerto.
C’è gente che si è presentata in albergo, quando ha trovato aperto, il 15 sera dopo aver sciato e ha chiesto di avere il letto gratis e, quando gli è stato detto che doveva fermarsi anche la sera dopo, ha sbottato perché evidentemente la comunicazione che è stata mandata non dalla stampa che amplifica certi messaggi, ma da chi ha passato la comunicazione, era che il 15 notte veniva offerto se, qui un asterisco rimandava ad una nota scritta piccolo piccolo, se dorme anche il 16, ma questo non lo diciamo, così la gente si è creata delle aspettative e, quando si creano delle aspettative alla potenziale clientela e si tradiscono, è il peggio che possa succedere.
Credo che possiamo senz’altro trarre un'esperienza positiva da questa iniziativa nella misura in cui abbiamo l’umiltà di dire che arriviamo buon ultimi in questa serie di iniziative, ci arriviamo in un momento particolarmente difficile della Valle, sembra quasi che se non ci fosse stato quel momento non avremmo mai potuto avere, come tutti gli altri, nelle Dolomiti, in Francia, il Lombardia, il "free day" per aprire la stagione invernale.
Prendiamo atto che buon ultimo anche l’Assessorato regionale della Valle d’Aosta ci arriva, diamo merito all’Assessore di aver comunicato a tutto il mercato del turismo che la Valle d’Aosta è libera ed operativa ed efficiente e sicuramente in grado di accogliere i turisti; prendiamo anche atto però che c’è stata molta improvvisazione, tanto entusiasmo, ma pochissima capacità operativa e manageriale per gestire un evento che avrebbe sicuramente portato vantaggi ancor più importanti di quelli che ha portato non chiamando chissà quali guru del marketing o della gestione dirigenziale, ma solo andando a copiare quello che gli altri fanno ormai da cinque anni.