Compte rendu complet du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 2477 du 2 avril 1997 - Resoconto

SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 2 APRILE 1997

OGGETTO N. 2477/X Iniziative per il completamento dell'esame delle pratiche di condono edilizio giacenti presso gli uffici regionali. (Interpellanza)

Interpellanza Premesso che la Pubblica Amministrazione regionale (Assessorato al Turismo e Sovrintendenza per i beni culturali ed ambientali della Regione) non ha ancora terminato l'esame di tutte le pratiche di condono edilizio giacenti presso i propri uffici sia con riferimento al condono edilizio previsto dalla legge 28 febbraio 1985 n. 47, sia con riferimento al più recente condono;

Rilevato che risulta intollerabile per il cittadino attendere oltre un decennio per sentir pronunciato un provvedimento di nulla-osta o di diniego di una pratica edilizia oggetto di condono;

Considerato, altresì, che, l'inerzia della Pubblica Amministrazione non consente al cittadino di regolarizzare, laddove ammissibile, la propria posizione edilizio-urbanistica, né consente alla stessa Pubblica Amministrazione di eliminare quei manufatti che risultino palesemente in contrasto con l'ambiente;

Tenuto conto che l'apparato burocratico interessato da tali procedure respinge con prepotenza ed indifferenza ogni sollecito attivato dal cittadino che si trova alla mercé di sé stesso da tempo immemorabile e ciò anche nell'ipotesi in cui quest'ultimo attivi e richiami l'obbligo di risposta motivata della Pubblica Amministrazione in punto normativa sulla trasparenza amministrativa;

Preso atto che tale situazione non ha nulla da invidiare all'inefficienza dello Stato e non può più essere ulteriormente tollerata;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

l'Assessore competente per sapere:

- quali iniziative urgenti intende promuovere o sta promuovendo per risolvere le problematiche suesposte;

- se intenda adottare provvedimenti sanzionatori e/o disciplinari nei confronti dell'apparato burocratico che non risponde efficientemente ai bisogni della comunità valdostana.

F.to: Dujany

Président La parole au Conseiller Dujany.

Dujany (PVA) Sull'argomento già tempo addietro ero intervenuto con un'interpellanza, in cui tendevo ad evidenziare questa lungaggine da parte dell'Assessorato al turismo e della Soprintendenza nel dare risposta alle pratiche di condono edilizio sia a quelle dell'anno 1985, sia a quelle di riferimento al più recente condono. Mi riferisco alle pratiche attualmente giacenti presso l'Amministrazione regionale. Mi era stato detto, anche in relazione ad alcune di queste pratiche, che una commissione apposita doveva essere integrata da un membro.

La sostituzione di un membro nell'ambito della commissione ha richiesto circa 12 mesi di tempo; una volta sostituito questo membro, la commissione funzionante ha espresso i suoi pareri, adesso, nonostante questa commissione abbia espresso i suoi pareri, i cittadini sono ancora in attesa da mesi di risposte da parte dell'Ente pubblico.

Le conseguenze di tutto ciò sono che questi cittadini si troveranno a subire non solo dei procedimenti penali, ma anche delle condanne in relazione a questi procedimenti penali, per il fatto che l'Amministrazione regionale non ha loro comunicato l'esito della pratica di condono relativamente a queste pratiche che riguardano le cosiddette pratiche vincolate.

Mentre abbiamo visto che i comuni stanno lavorando e hanno ormai completato tutte le pratiche di condono laddove queste non abbiano riguardato vincoli tali da dover mettere in gioco la Pubblica Amministrazione regionale, vediamo dall'altra parte l'Amministrazione regionale che via via che passano gli anni non riesce a dare risposte.

Ora tutto questo mi pare che sia molto più similare ad un atteggiamento tipico da ministero e, poiché crea nell'opinione pubblica e nella nostra gente una sfiducia sempre più grossa, ritengo utile denunciarlo.

Questi aspetti li ho già sollevati più volte all'Assessore competente, ricevendo ogni volta delle assicurazioni; dall'altra parte mi pare che ci sia una struttura burocratica che non è in grado di rispondere, ma non solo. Perché nel momento in cui i cittadini chiedono l'applicazione della legge sulla trasparenza amministrativa, diffidano il Soprintendente, invitano l'Assessore a pronunciarsi in merito al perché di tutta una serie di lungaggini, ne emerge l'assoluta indifferenza.

Alcuni cittadini addirittura vengono mortificati, non da parte certamente dell'Assessore, ma da parte di alcuni operatori burocratici, per cui si vive in questa situazione di totale inefficienza. E pensare che per un certo periodo di queste problematiche se ne era occupato, nell'ambito dell'Assessorato, con grande solerzia e preparazione l'Arch. Salussoglia, che aveva avuto un incarico specifico per occuparsi di queste problematiche. Attualmente lo stesso si trova oberato nel controllo delle varianti ai PRG, nel controllo di quella che è l'applicazione delle aree boscate, e risulta nell'impossibilità di far fronte a quest'incombenza.

Abbiamo d'altro lato immobili su cui pende un ordine di demolizione dagli anni settanta, quali per esempio il President, sul quale non abbiamo ancora nessun riscontro da parte dell'Amministrazione regionale. Mi piacerebbe qui che l'Assessore all'ambiente così sensibile in materia ambientale, laddove non si vanno a toccare interessi rilevanti, mostrasse la stessa sensibilità anche in merito all'eliminazione di queste brutture urbanistiche presenti in Valle perché è comodo fare discorsi di tipo ambientale quando non si intaccano interessi rilevanti e forse è più complicato quando su questi temi si dovrebbe tendere a dare un messaggio di serietà.

Chiedo pertanto in quest'interpellanza quali iniziative intende promuovere l'Assessore per uscire da quest'impasse di totale inefficienza dell'Assessorato, e visto che siamo in un momento in cui la burocrazia deve anche rispondere in modo responsabile della propria attività, mi pare che sarebbe opportuno che l'Assessore esercitasse anche un controllo sull'incapacità della burocrazia di dare delle risposte al cittadino nei tempi che la legge sulla trasparenza amministrativa fissa, ovvero in 60 giorni, senza che debbano decorrere gli anni in attesa di risposta.

Président La parole à l'Assesseur du tourisme, sport et biens culturels, Agnesod.

Agnesod (UV) L'interpellanza del Consigliere Dujany è provocatoria nel suo contenuto e ancor di più nell'illustrazione che ne è stata fatta. Adesso sto cercando di dare la risposta rispetto ad alcuni argomenti che ha trattato nell'illustrazione. L'Arch. Salussoglia non era il Responsabile di questo gruppo, lo sta facendo, è il Responsabile del gruppo che sta lavorando sui condoni e sta lavorando in modo egregio; sono state evase tutte le pratiche presentate dai comuni, quindi non è che i comuni abbiano presentato tutto.

Capisco che i comuni possano avere dei problemi per quanto riguarda il dedicare le loro strutture tecniche soltanto a quest'argomento e questo è comprensibile, però i comuni in questo momento non ci hanno ancora inviato 3500 pratiche. Abbiamo fatto due solleciti nel corso del 1996 perché ci inviassero questa documentazione e lo stanno facendo molto lentamente; per questo motivo il gruppo di lavoro che era stato costituito l'anno scorso è stato di nuovo riproposto per un periodo nel 1997, per poter evadere a mano a mano che le domande di condono ci arrivano dai comuni anche queste domande.

Quest'argomento - tant'è vero che è la legge del 1985 il primo condono, l'altro successivo è del 1995 - è stato affrontato da questa Giunta, quindi è la Giunta che si è presa l'impegno di affrontare questa tematica complessa e di non facile soluzione e lo sta facendo in modo egregio, quindi mi pare molto strano che ci sia su quest'argomento un'interpellanza in questi termini. In effetti abbiamo evaso 2300 pratiche, siamo in attesa di queste altre 3000 che dovrebbero arrivarci e che stanno arrivando molto lentamente.

Se non tutte le risposte sono ancora pervenute ci sono due motivi. Il primo è perché, come dicevo prima, la domanda non è ancora stata trasmessa dai comuni; il secondo è perché la domanda pervenuta dai comuni è già stata esaminata ma non ha potuto ancora essere spedita, infatti pur avendo già istruito le richieste rimane la strozzatura di redigere, vistare e spedire le relative lettere e ciò può essere fatto solo per quantità settimanali di un massimo di un centinaio perché per un numero più alto non possiamo forzare il resto della struttura, spedizioni e archiviatura. Non ci dobbiamo dimenticare che il resto della struttura deve far fronte annualmente ad oltre 6000 autorizzazioni.

La fase istruttoria di queste autorizzazioni prevede un lungo iter: c'è l'istruttoria a cura dell'ufficio, quindi i dati generali del richiedente, lo stato dell'immobile, i riferimenti catastali, i riferimenti urbanistici; c'è la qualificazione del documento e quindi nuova domanda di condono, domanda di rinnovo di condono, adempimento di verifica, informazioni in merito al piano regolatore comunale, all'area in cui ricade e quindi alla zona, e norme di tutela riguardanti l'immobile in oggetto di abuso, quindi rispetto alla 1089/39, alla 1497 oppure alla 431, quindi territori contermini ai laghi, ai corsi d'acqua, alle montagne per la parte eccedente ai 1600 metri, eccetera.

Ripeto, è una fase istruttoria complessa, tipologia di intervento, poi c'è la manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia.

Sono queste motivazioni che comportano sicuramente una complessità nell'esaminare queste pratiche, di conseguenza una difficoltà di arrivare ad evadere tutto. Ma come dicevo prima, le 2300 pratiche che sono arrivate sono state già tutte istruite. Mi pare che questa sia una risposta concreta che va nella direzione di dare finalmente al cittadino che lo richiede una risposta precisa in questo settore.

A fronte di questi numeri invito il Consigliere Dujany a svolgere un'indagine sugli uffici regionali, per dirmi in quali altri uffici abbiano svolto un simile carico di lavoro, e per suggerirmi quali possono essere quei provvedimenti sanzionatori e disciplinari che lui mi indica e che vorrebbe che adottassi nei confronti di queste persone che operano in questo settore.

Mi stupisce l'accusa che ha fatto di prepotenza ed indifferenza con cui gli uffici tratterebbero i cittadini; per la verità ho potuto sempre rilevare apprezzamento per la disponibilità e la cortesia che questi impiegati hanno dimostrato nei confronti di tutti coloro che si sono rivolti presso questi uffici. Pregherei il Consigliere Dujany di citarmi fatti e persone in modo che si possa eventualmente contestarli ai dipendenti e prendere i provvedimenti relativi.

Quanto alla pratica abituale del sollecito, ricordo che le richieste sono state esaminate secondo la data di presentazione e che la Giunta ha disposto che vengano anticipate solo quando esistano scadenze rilevanti quali l'udienza in pretura per non intralciare il lavoro anche degli altri enti e servizi coinvolti, quindi abbiamo dato la precedenza soltanto in questi casi.

Quanto all'inefficienza delle strutture, posso dire che nessuna struttura può essere dimensionata per le emergenze o per i provvedimenti straordinari. Il condono edilizio è stata un'emergenza mai affrontata prima, ma affrontata soltanto l'anno scorso, fine 1995 inizio 1996, e l'augurio che possiamo fare è che sia l'ultimo condono edilizio che lo Stato mette in atto perché il condono già di per sé è anomalo e molto penalizzante nei confronti dei diritti di tutti gli altri cittadini. Non è sicuramente un'azione che porta del beneficio al cittadino, anzi incoraggia l'abuso da un certo punto di vista.

Augurandoci che questo sia l'ultimo condono, non possiamo pensare di potenziare le strutture in funzione di un'emergenza. Se poi il Consigliere Dujany ha in mente qualcos'altro o qualche altra accusa precisa, lo pregherei di volermene fare un appunto circostanziato, ma lo pregherei nel contempo di evitare di gettare genericamente discredito su un lavoro che ritengo si stia facendo attualmente al meglio.

Président La parole au Conseiller Dujany.

Dujany (PVA) Devo ribadire con quest'osservazione: il fatto che l'Assessorato abbia istruito 2300 pratiche perché così dice l'Assessore, ma che non sia in grado di spedire più di 100 lettere alla settimana, al cittadino interessa poco, al cittadino interessa avere la risposta. Che poi al suo interno l'Assessorato abbia già istruito la cosa a distanza di 10 anni, interessa pochissimo anche perché i procedimenti penali che sono a carico di questi cittadini vanno comunque avanti indipendentemente dal fatto che l'Assessore dica che queste pratiche sono istruite.

Quello che conta per il cittadino è ricevere la lettera o di assenso al condono o di diniego.

Quindi pregherei l'Assessore di completare l'iter e, se la capacità di evasione dei suoi uffici fosse stata effettivamente di 100 lettere alla settimana, da oltre un anno avrebbero potuto tranquillamente essere spedite tutte. Temo che la capacità di evasione sia molto più limitata.

Sta di fatto che, al di là dell'istruttoria esperita, questi cittadini non hanno la comunicazione del provvedimento e interessa veramente poco a loro quest'aspetto. Fra l'altro sono situazioni che hanno procedimenti penali in corso e faccio anche esempi concreti, se l'Assessore me li richiede. Ne prendo uno a caso: Belenda Pelissier, ai sensi della legge sulla trasparenza amministrativa, ha invitato formalmente l'Assessore e il Soprintendente a dare risposte concrete...

Presidente ... scusi, collega, i casi personali lei sa che non possono essere trattati...

Dujany (PVA) ... siccome mi chiede l'Assessore di fare esempi concreti, ritengo di doverglieli fare, con tanto di nomi e cognomi.

Non è stata data nessuna risposta nei termini, nonostante si fossero chiariti anche i termini del procedimento penale che riguardano questi cittadini e ciò dimostra la totale insensibilità. Questi sono fatti concreti, poi gliene potrei portare almeno un'altra decina che sono a mia conoscenza, ma questo lo farò personalmente.

Quello che mi interessa evidenziare è che le risposte mancano ancora, al di là del fatto che l'istruttoria sia stata esperita.

Avevo chiesto all'Assessore quali iniziative urgenti intende promuovere o sta promuovendo per risolvere tali problematiche; sotto questo profilo non ho avuto nessuna risposta se non il fatto di dire che c'è una difficoltà di battitura delle lettere da parte dei suoi uffici. Mi pare che la problematica non sia così semplicistica, perché mi risulta che manchi anche colui che redige materialmente l'atto; dopo che l'istruttoria ha dato un certo risultato ci vuole il dirigente che rediga l'atto amministrativo e l'ultima fase è quella della battitura. Mi pare che l'Assessore non abbia valutato questi aspetti concreti.

Tornerò fra qualche mese sull'argomento, se continuerà ad esserci un'omissione da parte sua.