Compte rendu complet du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 2399 du 5 février 1997 - Resoconto

SEDUTA POMERIDIANA DEL 5 FEBBRAIO 1997

OGGETTO N. 2399/X Approvazione di una regolamentazione delle assunzioni del personale presso il Casinò de la Vallée di Saint-Vincent.

Deliberazione Il Consiglio

Rammentata l'esigenza, da tempo sentita, circa la necessità di disciplinare le modalità di assunzione del personale presso il Casino de la Vallée di Saint-Vincent, anche al fine di porre soluzione ad una situazione di incertezza che, di fatto, ha costituito e costituisce un serio ostacolo alla realizzazione del processo di ristrutturazione dei livelli occupazionali e di razionalizzazione della distribuzione dei dipendenti, definito dalla Gestione Straordinaria nell'ambito del piano di sviluppo della Casa da gioco approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 295, in data 20 gennaio 1995;

Ritenuta la necessità di fissare, in specifica regolamentazione, i criteri standard ai quali attenersi nella gestione dei processi di reclutamento e di assunzione presso il Casino de la Vallée di Saint-Vincent;

Ritenuta altresì la necessità che, affinché sia garantita piena trasparenza relativamente alle modalità di assunzione, tale regolamentazione sia recepita dal gestore della Casa da Gioco;

Esaminato il documento intitolato "Regolamentazione delle assunzioni di personale presso il Casino de la Vallée di Saint-Vincent", presentato dal Presidente della Giunta regionale;

Preso atto che il documento è stato predisposto d'intesa con la gestione della Casa da Gioco, e ha fatto oggetto di ampia consultazione delle organizzazioni sindacali;

Preso altresì atto che, il documento suddetto è stato redatto tenendo conto del lavoro svolto in passato dalle Commissioni all'uopo costituite e conformandosi alle nuove esigenze recepite dal piano di sviluppo della Casa da gioco approvato con deliberazione di Giunta regionale n. 295, in data 20 gennaio 1995;

Richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 295, in data 20 gennaio 1995;

Visto il parere favorevole di legittimità rilasciato dal Capo di Gabinetto della Presidenza della Giunta, ai sensi dell'articolo 72 della legge regionale n. 3/1956 e successive modificazioni, e del combinato disposto degli articoli 13 - comma 1 - lett. e) e 59 - comma 2 - della legge regionale n. 45/1995, sulla presente deliberazione;

Delibera

1) di approvare il documento intitolato "Regolamentazione delle assunzioni di personale presso il Casino de la Vallée di Saint-Vincent", presentato dal Presidente della Giunta regionale ed allegato al presente atto, di cui fa parte integrante;

2) di stabilire che il medesimo documento dovrà essere recepito dal gestore del Casino de la Vallée di Saint-Vincent;

3) di dare atto che la presente deliberazione non è soggetta al controllo della Commissione di Coordinamento per la Valle d'Aosta in quanto non compresa nelle categorie indicate nell'articolo 8 del decreto legislativo 22 aprile 1994, n. 320 e di darne esecuzione.

Regolamentazione assunzioni di personale

Casino de la Vallée - Saint Vincent

Titolo I Principi generali

Articolo 1 Finalità

1.1 La presente regolamentazione ha la finalità di garantire al Casino de la Vallée l'effettuazione delle assunzioni nell'ambito della pianificazione delle risorse umane, in conformità anche con quanto previsto nel piano di sviluppo approvato con deliberazione della Giunta regionale n° 295/1995.

1.2 Tale regolamentazione è strumento per assicurare all'azienda personale sufficiente al suo sviluppo, sia in senso quantitativo che in senso qualitativo, in funzione dei requisiti di ammissione e dei requisiti di abilitazione richiesti dalle diverse tipologie professionali.

1.3 L'azienda tende ad una sempre maggiore valorizzazione delle risorse interne con l'obiettivo di coniugare le esigenze di sviluppo organizzativo al riconoscimento, nei singoli, dei requisiti oggettivi e soggettivi di cui siano in possesso.

Articolo 2 Obiettivi

2.1 Per la realizzazione delle finalità di cui all'articolo 1, la regolamentazione delle assunzioni del personale persegue i seguenti obiettivi:

- fissare criteri standard ai quali l'azienda si obbliga ad attenersi, nella gestione dei processi di reclutamento ed assunzione;

- definire iter e contenuti operativi dei suddetti processi, a seconda delle caratteristiche richieste dalla posizione organizzativa che si intende coprire e dalle peculiarità della popolazione di riferimento;

- osservare, nel processo di selezione, i seguenti criteri:

a. assunzione esterna di operai ed impiegati amministrativi, sia per i giochi francesi che per quelli americani;

b. copertura per passaggio interno delle posizioni di lavoro relative ai croupiers dei giochi americani dai ruoli di operai ed impiegati amministrativi dei giochi francesi e di quelli americani.

Soltanto nel caso in cui all'interno non vi siano candidati in possesso dei requisiti di ammissione e di abilitazione richiesti, viene attivata una selezione esterna.

c. copertura per passaggio interno delle posizioni di lavoro relative ai croupiers dei giochi francesi, dai ruoli di croupiers dei giochi americani.

Soltanto nel caso in cui, in detto segmento, non vi siano candidati in possesso dei requisiti di ammissione e di abilitazione richiesti, viene attivata una selezione rivolta agli operai ed agli impiegati amministrativi dei giochi francesi e di quelli americani.

Soltanto nel caso in cui, anche in detto segmento, non vi siano candidati in possesso dei requisiti di ammissione e di abilitazione richiesti, viene attivata una selezione esterna.

Articolo 3 Ambito di operatività

3.1 La presente regolamentazione determina i criteri per le assunzioni con qualifiche di operaio e di impiegato.

3.2 Sono escluse dal campo di operatività della regolamentazione le posizioni professionali per le quali si richiede la qualifica di dirigente, quadro, funzionario e quelle posizioni organizzative di operaio o impiegato nelle quali venga richiesta particolare professionalità acquisita di cui all'allegato A della presente regolamentazione.

3.3 L'azienda si riserva inoltre di procedere, per motivate e non pianificabili esigenze, all'effettuazione di una selezione esterna per assunzioni con contratto a termine, individuando e utilizzando criteri comunque orientati al conseguimento della massima qualità. Nel caso di assunzione a termine effettuate per sostituire lavoratori assenti con diritto alla conservazione del posto, l'azienda, in presenza di presupposti organizzativi che lo consentano, assegnerà il lavoratore assunto a termine alle mansioni del lavoratore presente che a sua volta sostituisce quello assente con mansioni superiori.

Titolo II Gli strumenti

Articolo 4 Le fonti del reclutamento

4.1 Percorso interno

Tramite avviso affisso nell'albo aziendale, l'azienda rende noti, almeno trenta giorni prima dell'inizio dell'attività di selezione, i requisiti di ammissione e di abilitazione richiesti ai candidati, nonché le fasi ed i tempi della procedura.

4.2 Assunzioni esterne

Tramite i locali organi di stampa, l'azienda rende noti, almeno trenta giorni prima dell'inizio dell'attività di selezione, i requisiti di ammissione e di abilitazione richiesti ai candidati, nonché le fasi ed i tempi della procedura.

L'azienda convoca i candidati da sottoporre a selezione utilizzando anche l'archivio dei curriculum allegati alle domande di assunzione presentate nei precedenti 18 mesi.

Qualora non vi siano candidati rispondenti ai requisiti richiesti, l'Azienda utilizza gli elenchi dell'Ufficio di Collocamento. L'azienda, prima di ricorrere ad assunzioni esterne, ivi comprese quelle a tempo determinato, effettuerà la verifica sull'esistenza di candidature interne inserite in graduatorie di idoneità relative a precedenti selezioni.

Articolo 5 Lo standard di selezione

5.1 In relazione alla specifica posizione organizzativa, alle mansioni, alle capacità richieste e alle relative responsabilità connesse, l'azienda seleziona i candidati valutandone nell'ordine:

A - I requisiti oggettivi di ammissione, così determinati:

- età

- scolarità - conoscenze linguistiche

- requisiti fisici

- esperienze professionali

- anzianità aziendale

- residenza

B - I requisiti soggettivi di abilitazione, così determinati:

- requisiti di capacità

- requisiti di competenza

Articolo 6 Requisiti generali di ammissione e di abilitazione

6.1 Quando non diversamente specificato da espresse disposizioni regolamentari, l'accesso alle posizioni professionali appartenenti alla qualifica operai e alla qualifica impiegati, sia dei giochi francesi che dei giochi americani, è vincolato comunque al possesso dei seguenti requisiti minimi di ammissione e di abilitazione:

Scolarità: è richiesto il diploma di licenza di scuola media.

Conoscenze linguistiche: è richiesta la padronanza della lingua francese; la Società valuta il grado di conoscenza con criteri e modalità definite con un apposito Regolamento Aziendale.

Residenza: è richiesta la residenza nella Regione Valle d'Aosta da almeno 3 anni continuativi.

Posizione militare: è richiesto l'assolvimento degli obblighi di leva.

6.2 La Società sottopone inoltre il candidato a prove psicoattitudinali che consentano di valutare il grado di consapevolezza del ruolo che il candidato stesso dovrebbe ricoprire.

6.3 La Società sottopone il candidato ad approfondito esame medico per valutare l'idoneità fisica alla professione fatte salve le disposizioni previste dalle specifiche leggi in materia.

6.4 Eventuali requisiti specifici ulteriori devono ritenersi cumulativi e non sostitutivi rispetto a quelli contenuti nel presente articolo.

6.5 I criteri e le modalità delle prove di selezione devono attenersi, a pena di nullità, alle disposizioni contenute nella presente regolamentazione.

Articolo 7 Requisiti di ammissione e di abilitazione per la professione di portiere

7.1 L'accesso alla posizione professionale di portiere è subordinato al possesso dei seguenti requisiti specifici:

Età: l'età minima richiesta è di 22 anni alla data di pubblicazione dell'avviso di selezione; l'età massima consentita per accedere alla selezione è di 30 anni.

Scolarità: è richiesto il diploma di licenza di scuola media; costituiscono titoli preferenziali la qualifica di operatore dell'impresa turistica, il diploma di maturità professionale di tecnico dei servizi turistici, l'attestato di scuola alberghiera, e la conoscenza (oltre alla lingua francese obbligatoria) di una o più lingue straniere valutata mediante apposita prova.

Esperienze professionali: costituisce titolo preferenziale aver ricoperto per almeno due anni il ruolo di portiere o addetto alla reception di hôtels di I o II cat. o di equivalente struttura ricettiva turistico alberghiera.

Articolo 8 Requisiti di ammissione e di abilitazione per la professione di fisionomista

8.1 L'accesso alla posizione professionale di fisionomista è subordinato al possesso dei seguenti requisiti specifici:

Età: l'età minima richiesta è di 25 anni compiuti alla data di pubblicazione dell'avviso di selezione.

Scolarità: è richiesto il diploma di licenza di scuola media.

Esperienze professionali: costituisce requisito preferenziale l'esperienza professionale acquisita nell'Arma dei Carabinieri, nella Guardia di Finanza, nella Polizia di Stato e nel Corpo Forestale Valdostano, nonché l'attestato, con esito finale positivo, di frequenza di corsi specifici e riconosciuti sulla teoria, metodologia e sistemi di sicurezza. La Società si riserva tuttavia la facoltà di avvalersi motivatamente di personale di particolare fiducia aziendale.

Articolo 9 Requisiti di ammissione e di abilitazione per la professione di valletto

9.1 L'accesso alla posizione professionale di valletto è subordinato al possesso dei seguenti requisiti specifici:

Età: è richiesto il compimento del venticinquesimo anno di età alla data di pubblicazione dell'avviso di selezione; l'età massima consentita per accedere alla selezione è di 40 anni.

Scolarità: è richiesta la qualifica di operatore dell'impresa turistica o l'attestato di scuola alberghiera e la conoscenza (oltre alla lingua francese obbligatoria) di una o più lingue straniere valutata mediante apposita prova; costituisce titolo preferenziale il diploma di maturità professionale di tecnico dei servizi turistici.

Esperienze professionali: costituisce requisito prevalente rispetto alla scolarità una precedente esperienza lavorativa di almeno 5 anni in strutture turistico-alberghiere di I o II categoria, con qualifica professionale di barman o chef de range e superiori.

Articolo 10 Requisiti di ammissione e di abilitazione per la professione di controllo di amministrazione

10.1 L'accesso alla posizione professionale di controllo di amministrazione è subordinato al possesso dei seguenti requisiti specifici:

Età: è richiesto il compimento del ventesimo anno di età alla data di pubblicazione dell'avviso di selezione; l'età massima consentita per accedere alla selezione è di 35 anni.

Scolarità: è richiesto il diploma di maturità tecnica o professionale ad indirizzo commerciale/aziendale.

Conoscenze linguistiche: è d'obbligo possedere una buona padronanza del francese, una sufficiente conoscenza dell'inglese e costituisce titolo preferenziale la conoscenza di altre lingue straniere, che dovranno essere valutate mediante apposita prova.

Anzianità: costituisce titolo preferenziale un'esperienza lavorativa aziendale almeno triennale nelle società che hanno gestito i giochi francesi ed i giochi americani nel Grand Hôtel Billia.

Requisiti di abilitazione: Il candidato è sottoposto a prove di capacità e a prove di competenza di cui all'articolo 15 punto B della presente regolamentazione. Si può accedere alle prove di competenza solo a condizione di aver conseguito un risultato positivo nelle prove di capacità; la prova di competenza consiste in un corso teorico-pratico al termine del quale il candidato sostiene un esame finale.

Articolo 11 Requisiti di ammissione e di abilitazione per la professione di addetto ai servizi di cassa amministrativa

11.1 L'accesso alla posizione di cassiere amministrativo è subordinato al possesso dei seguenti requisiti specifici:

Età: è richiesto il compimento del venticinquesimo anno di età alla data di pubblicazione dell'avviso di selezione; l'età massima consentita per accedere alla selezione è di 40 anni.

Scolarità: è richiesto il diploma di maturità; costituisce titolo preferenziale il possesso del diploma di maturità conseguito presso un ITC o IPR a indirizzo commerciale o aziendale.

Esperienze professionali: costituisce titolo preferenziale un'esperienza professionale almeno triennale in azienda bancaria.

Requisiti di abilitazione: Il candidato è sottoposto a prove di capacità e a prove di competenza come stabilito dall'articolo 15 punto B della presente regolamentazione; si può accedere alle prove di competenza solo a condizione di aver conseguito un risultato positivo nelle prove di capacità; la prova di competenza consiste in un corso teorico-pratico, al termine del quale il candidato sostiene un esame finale.

11.2 Alla posizione di addetto ai servizi di cassa amministrativa sono riconducibili le seguenti figure professionali già operative: cassa assegni, cassa POS, cassa amministrativa e cassa slot, ed ogni altra figura di servizio cassa alla clientela che l'Azienda si riservi di attivare.

Articolo 12 Requisiti di ammissione e di abilitazione per la professione di croupier dei giochi americani e dei giochi francesi

12.1 L'accesso alla posizione professionale di croupier G.A. e G.F. è subordinato al possesso dei seguenti requisiti specifici:

Età:

G.A.: è richiesto il compimento del venticinquesimo anno di età alla data di pubblicazione dell'avviso di selezione; l'età massima per accedere alla selezione è di 32 anni.

G.F.: l'età massima consentita per accedere alla selezione è:

- roulette e 30/40: 35 anni alla data di pubblicazione dell'avviso di selezione

- chemin: 35 anni per la posizione di changeur; 40 anni per la posizione di croupier.

Scolarità: è richiesto il diploma di maturità; costituisce titolo preferenziale il possesso del diploma di maturità professionale a indirizzo turistico/alberghiero.

Conoscenze linguistiche: è d'obbligo possedere una buona padronanza del francese, una sufficiente conoscenza dell'inglese e costituisce titolo preferenziale la conoscenza di altre lingue straniere, che dovranno essere valutate mediante apposita prova.

Esperienze professionali

Giochi americani: costituisce titolo equivalente alla scolarità un'esperienza professionale maturata per almeno cinque anni nell'azienda, in posizioni tali da assicurare il possesso di un'adeguata competenza.

Giochi francesi: costituisce titolo equivalente alla scolarità un'esperienza professionale maturata per almeno cinque anni nei ruoli di croupiers dei giochi americani.

Requisiti di abilitazione: Il candidato che abbia conseguito un risultato positivo alle prove di capacità, è ammesso a frequentare il corso di formazione teorico-pratico; a metà corso i candidati dovranno sostenere un esame finalizzato a valutare l'acquisizione, fino a quella data, di competenze operative specifiche; il superamento del predetto esame è condizione determinante per il proseguimento del corso stesso; al termine del corso la commissione di selezione valuta, con esame finale, le competenze acquisite negli aspetti operativi richiesti e redige la graduatoria.

Titolo III I compiti

Articolo 13 La Commissione di selezione

13.1 La Commissione di selezione è preposta alla gestione della procedura di reclutamento del personale.

13.2 Essa risulta così costituita:

- il direttore del personale o un suo delegato, appartenente all'ufficio di direzione;

- il direttore giochi o un suo delegato, appartenente all'ufficio di direzione;

- un dipendente esperto in tematiche professionali specifiche dell'area di lavoro alla quale appartiene la posizione organizzativa che si intende coprire, indicato dalla direzione generale.

- Possono essere chiamati a far parte della Commissione consulenti esterni esperti in discipline particolari.

13.3 Le aree professionali sono così individuate:

- area marketing - relazioni esterne e manifestazioni

- area tecnici e complementari

- CED

- area personale - organizzazione - sicurezza - servizi generali

- area amministrazione - acquisti

- area tecnici di manutenzione

13.4 Assistono ai lavori della Commissione, ai fini della regolarità del procedimento di selezione, un rappresentante dell'Amministrazione regionale designato dalla Giunta regionale e un rappresentante designato dalle OO.SS..

Articolo 14 Competenze della Commissione

14.1 Sono attribuite alla Commissione le seguenti funzioni:

- definizione e approvazione del profilo professionale oggetto della selezione;

- verifica dei requisiti dei candidati sulla base delle domande acquisite secondo le disposizioni dell'articolo 4;

- scelta degli strumenti e del tipo di prova da utilizzare per la valutazione delle capacità e delle competenze e loro somministrazione, anche attraverso l'apporto di esperti esterni;

- compilazione delle graduatorie intermedie e finali.

Articolo 15 Fasi della selezione

15.1 La procedura di selezione, sia interna che esterna è ordinata secondo tre fasi successive:

A - Valutazione dei requisiti oggettivi di ammissione predeterminati per via regolamentare in funzione delle diverse posizioni professionali; attribuzione di punteggio; formazione della prima graduatoria intermedia.

B - Valutazione dei requisiti soggettivi di abilitazione: nel rispetto di quanto previsto dagli articoli precedenti in ordine alle diverse posizioni professionali:

B1 - valutazione delle capacità, ossia delle caratteristiche attitudinali e potenziali richieste; attribuzione di punteggio; formazione della seconda graduatoria intermedia;

B2 - valutazione delle competenze tecniche necessarie; attribuzione di punteggio, formazione della graduatoria finale.

Articolo 16 Strumenti per la valutazione delle capacità

16.1 Per valutare le capacità del candidato si utilizzano, contestualmente o alternativamente, in relazione alle specifiche responsabilità implicate nel profilo professionale oggetto della selezione:

- il colloquio individuale

- il colloquio di gruppo

- gli strumenti psicodiagnostici

- l'assessment center

Articolo 17 Strumenti per la valutazione delle competenze

17.1 Per valutare le competenze del candidato si utilizzano, contestualmente o alternativamente:

- la prova scritta

- la prova orale

- la prova d'arte (o prove pratiche da sostenere nell'ambito di un corso-concorso di Formazione tecnico-professionale)

Articolo 18 La graduatoria

18.1 La graduatoria di idoneità è costruita sulla base dell'integrazione dei risultati di calcolo del punteggio attribuito ai requisiti di ammissione e dei risultati delle diverse prove di valutazione delle capacità e delle competenze.

18.2 La graduatoria è espressa in un'unica scala numerica elaborata sulla base dei risultati parziali di ogni prova e dei pesi proporzionali di incidenza assegnati.

18.3 I criteri di attribuzione dei punteggi risultano così determinati:

Requisiti di ammissione

Scolarità: diploma di licenza di scuola media 5 punti; diploma di maturità richiesto per l'ammissione 10 punti; altro diploma di maturità o di laurea 5 punti.

Conoscenze linguistiche: sufficiente conoscenza provata della lingua inglese 5 punti; padronanza provata della lingua inglese 10 punti; padronanza provata di ogni altra lingua straniera 5 punti.

Anzianità aziendale: quando specificamente previsto da espresse disposizioni regolamentari, 2 punti per ogni anno.

Requisiti di abilitazione: determinazione massima 100 punti, così ripartiti:

prove di capacità 30 punti; di cui fino a 15 per il colloquio individuale, fino a 5 per il colloquio di gruppo, fino a 5 per gli strumenti psicodiagnostici e fino a 5 per l'assessment center;

prove di competenza 70 punti, di cui fino a 30 per la prima parte del corso con esame e fino a 40 per la prova finale (oppure fino a 70 complessivi per corso senza esame intermedio).

18.4 Il mancato superamento delle prove di capacità o delle prove di competenza comporta per il candidato l'inibizione dal partecipare a successive prove di selezione per la stessa posizione professionale per la durata di anni tre.

18.5 Ai fini della formazione della graduatoria, e a titolo aggiuntivo:

- sono attribuiti 4 punti al candidato che sia coniuge o figlio di dipendente dell'azienda dimessosi per malattia o che abbia acceduto al pensionamento anticipato di almeno 5 anni proposto dall'azienda;

- sono attribuiti 10 punti al candidato che sia figlio di dipendente deceduto in costanza di rapporto, da non più di due anni dal giorno della pubblicazione della presente regolamentazione.

18.6 La graduatoria per le selezioni interne deve essere comunicata tramite affissione negli albi aziendali, al termine delle fasi di selezione; con le stesse modalità è resa pubblica la graduatoria per le selezioni esterne.

18.7 Sono utilizzati nelle nuove posizioni di lavoro e nel numero previsto dalle esigenze organizzative, i primi 3 candidati classificati, subordinatamente alla rinuncia formalmente espressa del candidato che occupa in graduatoria la precedente posizione.

18.8 Il diritto dei candidati ad occupare le posizioni per le quali hanno concorso, decade trascorsi 18 mesi dal giorno della pubblicazione della graduatoria.

Articolo 19 Periodo di prova

19.1 Il candidato interno risultato idoneo è sottoposto ad un periodo di prova della durata di mesi 3 nella nuova posizione di lavoro.

Articolo 20 Norme transitorie

20.1 Il possesso dei titoli di studio non è richiesto al personale già in servizio alla data dell'entrata in vigore della presente regolamentazione, limitatamente ad un periodo di tre anni dall'entrata in vigore della regolamentazione stessa.

20.2 Per la copertura dei posti attualmente vacanti a completamento degli organici ottimali si utilizzano ad esaurimento le graduatorie interne ancora da evadere.

Presidente Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta, Viérin Dino.

Viérin D. (UV) Avant de présenter les principes qui sont à la base de cette réglementation, permettez-moi d'en souligner d'abord l'importance et la signification politique. C'est un engagement que ce Conseil avait pris et aujourd'hui nous avons le plaisir, grâce à la collaboration de la IVème Commission, de pouvoir présenter un texte qui représente le point d'arrivée des débats, des confrontations et surtout des volontés d'arriver à une réglementation qui puisse fournir un cadre de caractère général au recrutement du personnel de la maison de jeu.

Je voulais également en souligner la signification politique parce que c'est depuis 1978 que l'on essaie de mettre à exécution une réglementation à cet égard, je ne dis pas approuver parce qu'en 1982 cette Assemblée avait déjà voté une réglementation.

Cette réglementation, compte tenu du fait qu'elle avait été considérée comme un acte unilatéral de l'Assemblée et donc ne représentait pas la rencontre de deux volontés, n'a jamais eu application. Par la suite différentes commissions, toujours nommées par cette Assemblée et présidées tour à tour par Messieurs Stévenin et Bich, se sont penchées sur ce problème, mais jamais un texte n'avait été concerté pour être soumis à l'attention du Conseil.

Aujourd'hui il s'agit donc d'approuver cette réglementation, en bénéficiant de conditions extrêmement favorables, tout en gardant cette nature contractuelle d'un accord entre deux parties qui doit maintenir, tout en voulant réglementer les procédures de recrutement, une logique d'entreprise dans le secteur de la gestion du personnel - une des parties plus spécifiques de l'autonomie d'une ou de chaque entreprise - compte tenu du fait qu'il s'agit d'un accord signé entre ce Conseil et la gestion extraordinaire et donc la maison de jeu. Et la gestion extraordinaire est une émanation de cette même Assemblée et donc les exigences de deux parties ont pu être reconduites à des conditions favorables.

Il y a quelques principes inspirateurs, qui caractérisent cette proposition, que je voudrais mettre en évidence. Tout d'abord la fixation de critères de nature objective et subjective de façon à définir préalablement les conditions à remplir pour que l'on puisse accéder aux différentes professions de la maison de jeu. Evidemment le tout sur la base des principes de la publicité afin que tout le monde puisse être informé des exigences de la maison de jeu et de la transparence des différentes procédures. Ensuite, pour ce qui est des professions les plus typiques de la maison de jeu, à savoir les croupiers, le principe de la valorisation des ressources internes, fondé sur les capacités, sur les compétences et sur le professionnalisme des employés de façon à valoriser davantage ces éléments et pour créer aussi en quelque sorte un circuit que nous pouvons définir vertueux.

On peut atteindre ces objectifs de fidélisation à l'entreprise et également d'attachement à la société parce que nous pouvons primer, avec cette logique, les ressources internes, qui ont la possibilité d'atteindre les niveaux supérieurs de la pyramide des salaires du casino. Le tout ayant comme point de mire l'amélioration de la qualité des services, des prestations professionnelles et donc des conditions de travail.

Si nous sommes arrivés à ce point, nous le devons à la collaboration de tout le Conseil, qui s'est manifestée au sein de la IVème Commission. Je remercie cette Commission ainsi que son Président pour le travail qu'ils ont accompli parce que les différents problèmes, liés aux procédures de recrutement prévues par cette réglementation, ont été approfondis par une analyse attentive et une confrontation non seulement avec le Gouvernement, mais également avec les organisations syndicales et parce que le texte soumis a été amélioré grâce à la présentation d'amendements formulés directement par la Commission. Tant il est vrai que, par rapport au texte approuvé par le Gouvernement, au sein de la Commission le Gouvernement et les commissaires ont présenté des amendements que vous trouverez en annexe à la proposition qui vous est soumise.

En tenant compte de ces remarques, je présente trois amendements ultérieurs qui prennent en considération les sollicitations exprimées lors de la dernière séance de la Commission. Pour ce qui est de la situation spécifique qui s'est créée à Saint-Vincent avec la constitution de la Société S.T.V. (Servizi turistici valdostani s.r.l.), on doit tenir compte du fait que des travailleurs, qui avaient appartenu aux sociétés du groupe Sitav, travaillent aujourd'hui au sein de la S.T.V; il y a aussi des corrections formelles à effectuer quant aux classifications hôtelières. Nous avons tenu compte de la remarque qui nous a été formulée par Monsieur Parisi et des sollicitations de Monsieur Collé pour considérer aussi la situation des croupiers valdôtains (résidants au Val d'Aoste) qui travaillent dans des maisons de jeu à l'extérieur du Val d'Aoste, dans les pays de la Communauté européenne. En tout cas je présente à la Présidence ces amendements pour qu'elle puisse vous les distribuer. Nous aurons, au cours de la discussion sur les différents articles du règlement, la possibilité d'y revenir pour mieux préciser quelles en sont les finalités.

Le Conseil est donc appelé à voter un acte important qui permettra finalement de disposer de critères de caractère général pour les procédures de recrutement du personnel de la maison de jeu.

Ils nous seront certainement utiles, compte tenu de la nécessité de donner cours au plan de développement de la maison de jeu afin d'en assurer la compétitivité sur le marché du jeu et afin de pouvoir disposer d'un instrument qui puisse permettre de tenir compte des sollicitations répétées des organisations syndicales et des responsables de la gestion extraordinaire, à l'égard du besoin de disposer du personnel nécessaire pour faire face aux exigences de la maison de jeu.

Si dà atto che, dalle ore 17,35, presiede il Vicepresidente Aloisi.

Presidente È aperta la discussione generale. Ha chiesto la parola il Consigliere Chiarello.

Chiarello (RC) Il Presidente ha addolcito abbastanza la pillola dicendo che gli organismi sindacali sono stati sentiti, mi sembra invece che ci sia diverso fermento negli organismi sindacali e che addirittura nell'ultima seduta di Commissione non si sia voluto neanche prendere atto della lettera dei sindacati arrivata.

Un regolamento di questo tipo avrebbe dovuto essere stabilito dall'Amministrazione del Casinò e dalle organizzazioni sindacali, le due parti competenti nella gestione dei dipendenti di quest'azienda che spero diventerà privata al più presto possibile (lo è anche adesso anche se è gestita da un Commissario), in tutte le aziende private ci sono delle trattative sindacali, dei contratti a cui ci si deve attenere.

Mi sembra, leggendo fra le righe, che per entrare nel Casinò (tranne l'ultimo emendamento), ai livelli intermedi al di fuori del quadro, bisogna fare il spazzino o il giardiniere, non si può entrare diversamente; è prevista anche qui una prova di francese, non se ne capisce bene il motivo e come tale prova sia impostata. C'è una dizione che lascia il tempo che trova.

Mi risulta che i sindacati abbiano chiesto, per quanto concerne le assunzioni, ai diversi livelli il rispetto di una percentuale di esterni pur garantendo quelli che sono all'interno, mentre qui mi sembra che il figlio di un padre croupier che si licenzia abbia dei diritti. Per carità, non lo metto in discussione, ma proprio per questo ho detto che il regolamento in questione avrebbe dovuto essere stabilito da chi ha in mano la situazione,

Riporto quello che mi è stato detto da parte dei sindacati, che non sono tutti d'accordo come ha detto il Presidente, che nel suo intervento ha riferito che i sindacati sono stati sentiti e ha sottolineato che è stato fatto un buon lavoro. Mi sembra invece che l'ultima Commissione non sia stata tutta rose e fiori.

Intendo astenersi al riguardo di questo regolamento; tale documento avrebbe dovuto essere stabilito dai sindacati e dall'Amministrazione di quest'azienda che è privata, sono d'accordo che serve la conoscenza del francese, ma a livello paritario serve anche la conoscenza dell'inglese e di altre lingue.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Perron.

Perron (UV) Vorrei fare alcune considerazioni di carattere generale.

Il giudizio che il nostro gruppo dà su questo atto è senza dubbio positivo. Crediamo che l'atto che oggi ci accingiamo a votare rappresenti una risposta concreta ad un'attesa da tempo sentita all'interno della Casa da gioco, senza dubbio possiamo dire che essa era anche necessaria. Mi pare che sia un atto importante che contenga in sé - come è stato sottolineato - un preciso indirizzo di carattere politico: fissare prima di tutto delle regole chiare e trasparenti per l'assunzione di personale presso la Casa da gioco di Saint-Vincent.

La Casa da gioco avverte da tempo l'esigenza di personale, al fine di migliorare i suoi servizi, di ampliare la sua offerta e io credo che questo sia un elemento positivo che non possiamo non sottolineare quando discutiamo della Casa da gioco di Saint-Vincent.

Credo che un'azienda, qualunque essa sia, se si trova nella condizione di assumere del personale, abbia un buon stato di salute. Questa è la risposta anche a certe polemiche di carattere pretestuoso, che tante volte sono state sollevate sulla gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent. Reputo che l'assunzione di personale all'interno della Casa da gioco sia una risposta importante per il buon funzionamento della stessa e anche e soprattutto per la Regione Valle d'Aosta nel suo complesso.

Con questo atto prevediamo l'assunzione di personale qualificato; credo che questo sia un elemento sul quale porre la nostra attenzione. L'offerta di un casinò oggi non deve essere solo di carattere quantitativo, ma anche di carattere qualitativo. Ogni giorno abbiamo notizia della possibile apertura di nuove case da gioco, credo che saremo in grado di vincere queste sfide solo se saremo preparati: la qualità dell'offerta deve essere buona e il modo di trattare il cliente, che gioca presso la Casa da gioco, deve essere di un certo tipo, solo avendo personale qualificato e preparato possiamo dare delle risposte concrete a queste esigenze.

Questo atto contiene un altro elemento, se così possiamo dire, di carattere politico forte: in qualche modo si privilegia il passaggio interno ossia la qualificazione del personale che già opera all'interno della Casa da gioco di Saint-Vincent, che possiede a mio avviso delle grandi potenzialità come Casa da gioco e come personale ivi operante. Con questo regolamento andiamo a fissare delle norme chiare e trasparenti, che però consentono di privilegiare anche la qualificazione del personale che già opera all'interno della Casa da gioco.

Credo che l'atto di oggi sia un ulteriore passo per il miglioramento delle condizioni generali della Casa da gioco e rappresenti una risposta concreta ad un'esigenza da tempo sentita. Ritengo che esso ci permetta di guardare con ottimismo al futuro di questa struttura e anche a quell'indispensabile e necessario piano di sviluppo della Casa da gioco, approvato dalla Giunta regionale con una precedente delibera. Solo in questo modo la Casa da gioco di Saint-Vincent potrà essere pronta a rispondere in modo adeguato a quella sfida, a quella spada di Damocle che è sempre presente sulla nostra testa: la possibile (speriamo lontana) apertura di nuove case da gioco.

Mi permetto, a nome del Gruppo dell'Union Valdôtaine, di esprimere un giudizio positivo anche sul metodo seguito per giungere a questo atto, basato sulla ricerca dell'incontro fra due volontà, del dialogo e del confronto, e di dissentire da quanto affermato dal collega Chiarello a proposito di incontro di volontà. Credo che l'opinione dei sindacati sia stata ampiamente sentita e rispettata, ma che ognuno debba svolgere il proprio ruolo; il Consiglio regionale deve decidere se approvare quest'atto. Pur rispettando pienamente l'opinione dei sindacati, credo che il Consiglio regionale debba avere la sua autonomia nel fissare le regole e i paletti che ritiene opportuno fissare.

Mi pare di poter capire che sia la Giunta regionale sia la Commissione - ho avuto modo di seguire lo sviluppo di alcuni lavori - abbiano sentito in modo ampio e approfondito le osservazioni che i sindacati avevano da fare.

A seguito di questi brevi ragionamenti di carattere generale confermo, a nome del Gruppo dell'Union Valdôtaine, il giudizio positivo sull'atto in questione.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Chiarello, per il secondo intervento.

Chiarello (RC) Mi sono dimenticato di dire una cosa. Sono ancora convinto di quello che ho detto, questo è un contratto di lavoro a cui competono anche le assunzioni, però i sindacati hanno fatto rilevare un possibile problema di illegittimità. Addirittura dopo questo rilievo è stato presentato un emendamento volto a elevare gli anni di residenza in Valle richiesti (cinque anni invece dei tre inizialmente fissati).

Con la liberalizzazione delle frontiere, con il blocco del francese, che dà la possibilità ai valdostani di entrare al Casinò più facilmente rispetto ad altri, mi sembra che sorga una questione di illegittimità se si dice a dei lavoratori europei che non si può entrare in una struttura privata della Valle d'Aosta se non si risiede da cinque anni nella Regione; lo verificheremo fra un po'.

Presidente Se nessuno chiede la parola, dichiaro chiusa la discussione generale.

Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta, Viérin Dino.

Viérin D. (UV) Monsieur Chiarello a soulevé différentes questions. La première me paraît la plus importante. Il est vrai, cet accord aurait pu être conclu directement entre la maison de jeu et les organisations syndicales. Je me demande quelle aurait été la réaction de cette Assemblée en ce cas parce que depuis toujours la requête spécifique de cette Assemblée a été celle de pouvoir approuver cette réglementation. Je veux simplement préciser que cela n'a pas été un choix du Gouvernement, mais que ce choix est inscrit dans l'histoire des rapports entre Conseil, Gouvernement et maison de jeu. En effet cette clause avait déjà été inscrite dans la convention Région-Sitav de 1989 parce que le Conseil, déjà à l'époque, avait voulu insérer une disposition spécifique, qui prévoyait une réglementation de recrutement du personnel à la maison de jeu approuvée par l'Assemblée.

Par ailleurs, nous n'avons jamais affirmé que les organisations syndicales étaient d'accord; nous avons dit qu'il y avait eu une confrontation avec ces mêmes organisations syndicales et que d'abord le Gouvernement avait ouvert une négociation avec elles. Ensuite la Commission a effectué des auditions et nous avons constaté que les propositions des organisations syndicales n'étaient pas unitaires. Il y a des positions différentes et divergentes à l'intérieur des organisations syndicales, je pense que nous devons en tenir compte, mais il faut prendre une décision.

Quant'à l'accès aux professions de la maison de jeu: s'il est vrai qu'il y a une indication qui favorise le parcours interne, ce n'est pas vrai que de l'extérieur on peut accéder à la maison de jeu par les échelons les plus bas parce que le règlement prévoit pour les professions spécifiques de "portiere, fisionomista, valletto, controllo di amministrazione, addetto ai servizi di cassa amministrativa" un accès de l'extérieur.

(interruzione del Consigliere Chiarello, fuori microfono)

C'est pour accéder à la profession de croupier qu'il y a un parcours exclusivement interne, sans toutefois exclure le recours à l'extérieur dans le cas où, à l'intérieur de la maison de jeu, il n'y a pas les conditions requises; ce choix a été fait pour valoriser les capacités, les compétences et le professionnalisme de ceux qui travaillent déjà à l'intérieur du casino.

Pour ce qui est de la vérification de la connaissance de la langue française, à part que cela caractérise l'activité de la maison de jeu, nous avons renvoyé, pour reprendre une de vos sollicitations en ce qui concerne les modalités qui doivent être établies au préalable pour cette vérification, à un accord spécifique entre la maison de jeu et les organisations syndicales.

Ce n'est pas nous qui avons voulu fixer ces modalités, mais nous avons laissé la fixation de ces modalités à la négociation entre les organisations syndicales, les représentants internes du personnel et ceux de la maison de jeu. Par ailleurs dans l'attribution des points relatifs aux titres, vous verrez que la connaissance d'autres langues, et dans des cas spécifiques celle de la langue anglaise, donne des avantages. Nous avons considéré ce pluralisme linguistique, qui aujourd'hui est nécessaire, sans oublier les langues qui caractérisent cette communauté.

Enfin, pour ce qui est des années de résidence, les conditions actuelles, établies sur la base des accords entre les organisations syndicales et la maison de jeu, sont beaucoup plus rigides: si je ne me trompe pas, maintenant la limite est fixée à 10-11 ans de résidence. Le Gouvernement a proposé 3 ans de résidence pour tenir compte de la limite qui a été établie par la loi électorale, mais sur ce thème spécifique nous nous sommes remis à la volonté de la Commission.

Il s'agit d'une réglementation entre deux parties: la maison de jeu et l'Administration régionale, donc c'est un accord de droit privé, réglementant les conditions d'accès que n'importe quelle entreprise peut fixer pour son personnel. Nous avons été attentifs à ces problèmes et je pense que dans ce sens nous avons fourni des réponses qui ne correspondent pas aux positions de Monsieur Chiarello, mais qui ont tenu compte de ces remarques et des problèmes qu'il a soulevés.

C'est donc une réglementation qui, étant le résultat d'un accord entre deux volontés sur la base de l'expérience et de l'application que nous aurons la possibilité de vérifier, pourra ensuite être modifié. La chose importante est finalement d'arriver à l'approbation d'une réglementation, qui fixe des principes et des critères d'ordre général sur la base des finalités que j'ai soulignées tout à l'heure.

Dans la présentation des amendements il y a eu une faute de frappe en ce qui concerne l'amendement à l'article 7: il faut éliminer les paroles "3 stelle" parce que cette définition n'existe plus. La même définition est inscrite aussi à l'article 9, donc nous demanderons par analogie de prévoir la même formulation à l'article 9.

Presidente Si passa all'esame dell'articolato. Sull'articolo 1 ha chiesto la parola il Consigliere Collé.

Collé (PpVA) Chiedo scusa se poco fa ero assente nell'ultima parte della discussione generale, se mi consentite farò alcune dichiarazioni.

Innanzitutto, una piccola premessa. Per quanto concerne la S.I.T.R.A.S.B. il problema, così come lo abbiamo visto noi, doveva essere posizionato al di fuori degli schieramenti di maggioranza e minoranza. Vogliamo portare il nostro contributo per questo regolamento. Subito dopo la discussione relativa alla S.I.T.R.A.S.B. mi è venuta la voglia di fare come fanno un po' tutti, come gli stessi giornalisti evidenziano, perché o c'è il muro contro muro, oppure se uno cerca di fare un certo tipo di ragionamento, che va al di là delle logiche, viene sovente penalizzato. Tuttavia, credo sia giusto far rilevare oggi quanto ho già affermato in Commissione a proposito di questo regolamento.

È vero Sig. Presidente che l'esigenza in questione è nata all'interno di quest'aula nel 1978, ma essa era palpabile un po' su tutto il territorio valdostano. Questo perché obiettivamente il posto al Casinò, così come è stato detto più volte, è ambito, di conseguenza certi tipi di assunzione ponevano se non altro dei punti interrogativi che si sono succeduti in tutti questi anni, dall'apertura del Casinò ad oggi. Credo che non possiate negare che, quando si è discusso di Casinò, più volte ho posto l'accento su questo problema, ho chiesto di affrontarlo e di prevedere una regolamentazione che è necessaria per un'esigenza generale perché oggi abbiamo degli organici che sono al di sotto delle esigenze naturali.

Questo aspetto è stato sollevato più volte negli incontri avvenuti in modo particolare in IV Commissione, pertanto credo che non si possa aspettare altro tempo per procedere e per andare finalmente a riequilibrare in modo particolare i reparti di gioco. Da qui deriva tutta una serie di conseguenze, che in ultima analisi sono quelle di un incasso finale, di un ritorno economico per la Regione Valle d'Aosta. Siamo soddisfatti che questa regolamentazione, anche per il "pungolo" che abbiamo dato in questi anni, sia arrivata in Consiglio regionale.

Cosa si può dire su questa regolamentazione? Le scelte che si potevano operare sostanzialmente sono due: potevamo seguire l'idea portata avanti dai sindacati, quella di reperire all'esterno il 50 per cento del personale dai più alti livelli (croupiers francesi e americani) scendendo... oppure potevamo adottare, come ci è stato presentato, una filosofia piramidale che premia il percorso interno.

Ho avuto un'esperienza all'interno della Casa da gioco e devo dire con tutta onestà che credo che questa sia la filosofia vincente e giusta perché tutti ambiscono al posto più alto; reputo che sia giusto che chi accede a mansioni di operaio, cassiere, eccetera all'interno della Casa da gioco, possa aspirare in futuro ad un posto migliore. Il regolamento in questione dà questa possibilità, pertanto da questo punto di vista il suo impianto, a nostro avviso, è corretto.

Tuttavia esistono ancora delle perplessità, che sono state espresse in seno anche alla IV Commissione; prima ho ricordato quella dei sindacati. In IV Commissione abbiamo avuto delle querelles su convocazioni fatte, non fatte, fatte non in sede consiliare ma di partito, cose di questo tipo, tuttavia credo che chi doveva essere sentito ( i sindacati che operano all'interno della Casa da gioco) sia stato sentito e che siano state recepite alcune delle loro motivazioni e delle loro perplessità. Fondamentalmente il grosso problema è quello di cambiare completamente la filosofia di questa regolamentazione, ma obiettivamente credo che buona parte della Commissione e del Consiglio, come me, non sia d'accordo.

A proposito dei cinque anni di residenza, la prima firma di questo emendamento è del sottoscritto. Ho presentato questo emendamento per diverse ragioni. Prima il Presidente Viérin ha parlato degli accordi che ci sono stati fino ad oggi e della situazione precedente (si prevedevano addirittura 10 anni).

Non voglio parlare di responsabilità e di coraggio perché sono parole troppo forti, ma credo che sia normalissimo ammettere che la Casa da gioco di Saint-Vincent è il posto di lavoro più ambito dei Valdostani, dobbiamo avere la voglia di dirci che prima di tutto devono essere premiati i Valdostani. Questo non è razzismo o secessione, ma è riconoscere un dato di fatto, diamo la priorità a chi vive nella nostra Regione da più tempo.

Alcune cose, come dicevo, non sono troppo chiare, mi riferisco in particolare alle assunzioni esterne per quanto riguarda l'area degli operai e l'area degli impiegati amministrativi. L'iter di selezione non è ancora chiaro, nel senso che si parla di colloqui e di selezioni, ma non si sa ancora esattamente di cosa si tratterà.

Viceversa questa discrezionalità è comprensibile per le cariche più alte, mi riferisco ai quadri dirigenti, perché credo che un'azienda debba avere la possibilità e il diritto di scegliere chi ritiene opportuno; ritengo meno giustificabile una tale discrezionalità per le aree più basse. Sarebbe stato utile avere già oggi il regolamento aziendale per avere un quadro più ampio.

Tuttavia, credo che si sia fatto un passo avanti importante che segna un periodo nuovo che, se non vogliamo parlare di trasparenza perché è un termine troppo forte, imporrà delle regole, dei paletti. Oggi con questo regolamento andiamo a mettere alcuni paletti e credo che questo sia importante.

È un problema urgente e necessario che più volte abbiamo sottolineato e avanzato in quest'aula. Il Gruppo dei Popolari per la Valle d'Aosta oggi vuole fare un'apertura di credito nei confronti di questa maggioranza ma, come ho detto all'inizio, non è un'apertura di credito verso dei blocchi di maggioranza-minoranza, c'è stata l'attenta analisi, l'attenta riflessione e c'è stato anche il contributo che ha portato alle modifiche effettuate in Commissione nei confronti di un regolamento e di una materia specifica, che riguarda i lavoratori che operano all'interno della Casa da gioco. L'alternativa, signori colleghi, è che si continui a fare come oggi, mi sono lamentato più volte, sia in IV Commissione sia in quest'aula, del fatto che, dalla nascita della gestione straordinaria ad oggi, circa 30 assunzioni sono state fatte senza alcuna regolamentazione; credo che almeno su questo punto non ci torneremo più perché ci sarà comunque un regolamento.

Faremo sicuramente un'opera di controllo per verificare che questo regolamento venga attuato in modo corretto.

Un altro aspetto che ho tralasciato di dire è che con questo regolamento si vanno a definire quelle posizioni che erano in bilico da 4-5 anni ossia le graduatorie dei concorsi fatti con un esame sostenuto regolarmente da parte di persone che per tutta una serie di ragioni (la gestione straordinaria, il passaggio...), eccetera, si trovano ancora oggi nella posizione precedente a questo concorso. Con questa regolamentazione andiamo a definire anche questi aspetti.

Per tutte queste ragioni voteremo a favore e, come ho detto poc'anzi, sicuramente ci sarà da parte nostra un'azione di controllo.

Presidente Ricordo che alla fine metteremo in votazione l'atto amministrativo e che il presente regolamento, come l'allegato A, fa parte integrante dell'atto amministrativo.

Ha chiesto la parola il Consigliere Squarzino Secondina.

Squarzino (VA) Annuncio che anche il Gruppo dei Verdi Alternativi voterà a favore di questo regolamento perché ritiene positivo il fatto che ci sia un regolamento perché finalmente si indicano delle modalità da seguire per l'assunzione del personale della Casa da gioco.

Il regolamento definisce anche alcune procedure, indica alcuni requisiti minimi di accesso, elenca anche tipologie di prove, modalità di accertamento delle competenze e anche delle attitudini, definisce la composizione della Commissione, individua i requisiti e i titoli preferenziali anche per le varie tipologie di figure professionali e sottolinea la necessità che vengano pubblicizzate le prove di selezione in modo da dare a tutti gli aventi i requisiti la possibilità di presentare la propria candidatura e di partecipare alle prove di selezione.

Ho elencato tutta una serie di cose positive, ma devo dire che ci sono ancora alcuni elementi dubbi per esempio, ci chiediamo se è proprio necessario che rappresentanti politici e sindacali assistano ai lavori della Commissione, considerato che i rappresentanti di queste due categorie si sono ritirati da tutti i concorsi pubblici ci sembra quindi, un po' anacronistico inserire qui un elemento che è stato eliminato da tutti i concorsi pubblici, anche in Regione abbiamo tolto da ogni tipo di selezione i rappresentanti politici e sindacali.

L'elemento che più ci disturba è che non sono state accolte le richieste di chi sottolineava l'importanza di non prefigurare il canale della selezione interna come l'unico privilegiato per le funzioni "più interessanti" se non altro dal punto di vista economico: i croupiers dei giochi americani e dei giochi francesi. Si è detto che è stata una scelta politica ben precisa su cui esprimiamo una serie di dubbi. Non capiamo perché per il croupier non si sia previsto un canale di accesso dall'esterno se non dopo aver esaurito tutte le possibili domande e risorse presenti all'interno, cioè perché i croupiers debbano necessariamente provenire da un'esperienza interna, non importa se svolta come operaio o come impiegato. Ho sentito parlare di valorizzazione delle professionalità acquisite, mi chiedo se queste professionalità siano così importanti per poter svolgere il lavoro di croupier.

Allora quest'impostazione del regolamento potrebbe apparire come un non sufficiente atteggiamento di trasparenza nei confronti del mercato del lavoro, come un atteggiamento protezionistico nei confronti di chi è entrato a far parte della popolazione degli assunti al Casinò, di chi è riuscito a superare una selezione non importa per quale tipo di funzione, la cosa importante è che tale funzione si sia svolta all'interno del Casinò. Questo è il limite grosso del regolamento. Si è avuto il coraggio di dare una serie di norme interessanti e valide per quanto riguarda l'accesso alla Casa da gioco, ma non si è avuto il coraggio di andare fino in fondo e di prevedere l'accesso agli interni solo per una percentuale dei posti in modo da consentire l'accesso alla selezione a chi possiede i requisiti necessari anche se non ha fatto la gavetta come portiere, come operaio o come impiegato all'interno del Casinò. Riteniamo che questo sia un limite di cui non si è tenuto conto, ciononostante voteremo a favore del regolamento perché è importante dare alcune regole certe. Non condividiamo tutte le regole, però il fatto che ci siano delle regole certe è un elemento positivo.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (Ind) Per dichiarare l'astensione dal votare questo provvedimento, motivata nel modo seguente.

È vero che il Casinò, dal 1978 ad oggi, non ha mai avuto l'occasione di avere una regolamentazione, un documento cartaceo che stabilisse le regole per l'ingresso nei ruoli e nelle diverse mansioni previste all'interno della Casa da gioco ed è altrettanto vero che questa è un'iniziativa che da quel punto di vista colma una lacuna che era già prevista a livello convenzionale fra la Sitav e la Regione.

C'è da dire però che, come è già stato riconosciuto da qualcuno che mi ha preceduto, la scelta dei criteri e delle norme di accesso alla Casa da gioco è stata impostata con la filosofia del passaggio interno, filosofia che se ha dei vantaggi da una parte, dall'altra presenta delle grosse penalità per chi avrebbe il diritto di accedere ai ruoli ambiti del Casinò.

Chi viene penalizzato? Se leggiamo questo regolamento, le selezioni esterne vengono solo previste per gli operai e gli impiegati amministrativi, i cosiddetti livelli più bassi da un punto di vista retributivo e di mansioni; la scalata ai posti più ambiti di croupier e di impiegati tecnici avviene interamente in forma interna. Secondo me è una forte penalizzazione per altre risorse umane presenti sul territorio, che hanno raggiunto livelli di scolarizzazione particolari o che hanno avuto esperienze professionali anche in altre case da gioco, a tali risorse umane viene impedito l'accesso alla Casa da gioco di Saint-Vincent.

Ritengo che questa regolamentazione sia protezionistica da questo punto di vista e che non vada nella direzione di promuovere la cosiddetta meritocrazia perché spesso si rischia di promuovere ai livelli superiori persone solo per anzianità di servizio. Non si tiene conto anche della critica, effettuata dagli stessi Dirigenti in IV Commissione, che l'anzianità di servizio certe volte è un ostacolo all'espletamento di mansioni tecniche che sono particolarmente faticose perché devono essere esercitate sempre in piedi.

La promozione del passaggio interno contraddice la richiesta di risorse di lavoro più giovani e più propense ad esercitare mansioni che sono pù pesanti o più faticose da questo punto di vista.

Il discorso di fondo però è quello che non si può limitare o perlomeno quasi escludere l'accesso mediante la selezione esterna. Secondo me si dovrebbe prevedere l'accesso anche dall'esterno, pur mantenendo quelle che sono le promozioni di carriera, tenendo conto dei meriti che sono stati assunti e dei vantaggi che hanno portato nel corso degli anni le professionalità presenti nella Casa da gioco. Questa è una prima osservazione di carattere sostanziale.

Un'altra cosa strana, sulla quale avevo già sollevato qualche dubbio in IV Commissione, riguarda il recepimento di questo documento da parte del gestore del Casinò. Si tratta di un documento che fissa delle regole in questa fase transitoria in cui non c'è una chiarezza di configurazione pubblico-privata, in cui sappiamo che comunque la gestione commissariale ha una forte dipendenza politica. Penso che l'imposizione al futuro gestore privato delle norme, che vengono previste e che possono essere anche vincolistiche per una gestione che è pubblica o pseudo-pubblica, sia un vincolo estremamente limitativo.

Mi fa piacere aver sentito che il Consigliere Chiarello propende, nonostante la sua appartenenza politica, per una sana privatizzazione della Casa da gioco. In fondo è il privato che si assume gli oneri, gli onori e la responsabilità della gestione e che dovrà decidere gli spostamenti di carriera e di mansioni dei suoi dipendenti, fermo restando i rapporti intercorrenti con l'ente concedente, in questo caso la Regione. Questo è un altro dei limiti che ravviso in questo documento.

Per quanto concerne il metodo di lavoro, mi permetto di non riconoscermi in quelle dichiarazioni che sono state effettuate relativamente all'ottimo lavoro svolto in IV Commissione. È stato un lavoro un po' particolare che talora ha raggiunto livelli di farsa, specie per quanto riguarda i rapporti con i sindacati. Non sono assolutamente un difensore dei sindacati, anzi mi sembra giusto dire che i colloqui con i sindacati avrebbero dovuto essere fatti in sede preventiva e non eventualmente in sede successiva, come ci è stato proposto nella riunione del 3 gennaio.

È vero che il compito politico spetta alla Giunta di conseguenza, al Consiglio spetta solo stabilire le regole di questo atto. I sindacati però, nel rispetto delle funzioni delle parti sociali, avrebbero dovuto essere uditi, e qui mi riferisco ai confederali nella fattispecie, se si intendevano udire in sede preventiva. La Commissione ha deciso di non sentirli in sede preventiva, non il 3 febbraio bensì il 29 gennaio, in seguito ad una proposta che è stata formulata dal Consigliere Collé e dal sottoscritto. Abbiamo preso atto della decisione in questione però, non sono ammissibili le lettere successive che sono state scritte, dove si dice che la IV Commissione nella riunione del 3 febbraio 1997 ha deliberato di non procedere all'audizione delle organizzazioni sindacali confederali, perché questa è una lettera che non risponde a verità, prego chi rappresenta la IV Commissione, o chi la presiede, di rispettare la prossima volta la reale volontà della Commissione.

Queste sono ragioni di sostanza e di forma che mi inducono ad astenermi su questo provvedimento.

Presidente Ha chiesto la parola il Presidente della IV Commissione, il Consigliere Piccolo.

Piccolo (ADP-PRI-Ind) In merito alla lettera a cui faceva riferimento il Consigliere Tibaldi, credo che vadano letti i verbali che saranno oggetto anche di approvazione nella futura seduta.

In merito all'oggetto in discussione, che è stato ampiamente discusso in IV Commissione nel corso di più sedute, ricordo che sono stati uditi il Presidente della Giunta, il Commissario straordinario, la Direzione della Casa da gioco, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria e il Consiglio dei delegati del Casinò.

A nome del gruppo che rappresento desidero innanzitutto fare alcune premesse.

Si tratta di dare esecuzione con questo atto ad un preciso impegno assunto dal Governo regionale in Consiglio. Inoltre, intendo puntualizzare che l'atto è scaturito dalla volontà dell'Amministrazione regionale e della gestione straordinaria in una fase che permette all'Amministrazione regionale di avere, oltre al dominus sul Casinò, anche la verifica delle modalità delle assunzioni del personale.

È indubbio che questo atto amministrativo è scaturito da una serie di indicazioni e di proposte da parte della Direzione della Casa da gioco, della Giunta regionale, delle componenti sindacali e dal contributo della IV Commissione mediante la formulazione di alcuni emendamenti ed osservazioni. È un regolamento frutto di valutazioni, di indicazioni e di mediazioni fra le parti interessate.

Prima di entrare nel merito dell'atto, desidero inoltre precisare che secondo noi il presente regolamento, perfettibile, potrà essere suscettibile di modificazioni nel tempo, permettendo una più precisa rispondenza alle esigenze di funzionalità della Casa da gioco.

Il mio Gruppo voterà a favore del presente documento perchè contiene alcuni aspetti positivi che migliorano le attuali modalità di assunzione del personale. Intendiamo evidenziare in particolare la volontà di raggiungere alcuni obiettivi, anche se non in modo esaustivo: prima di tutto, il possesso dei requisiti obiettivi e soggettivi per la selezione del personale della Casa da gioco; la valorizzazione e l'incentivazione delle risorse interne venendo incontro alle aspettative dei lavoratori quindi, utilizzando al massimo l'esperienza professionale acquisita negli anni all'interno del Casinò; la pubblicizzazione al massimo delle prove di selezione interne ed esterne, garantendo così la trasparenza delle procedure e delle modalità seguite e l'offerta di nuove prospettive di lavoro ai giovani che sono in cerca di un primo impiego.

Prima di concludere, desidero ancora sottolineare che l'approvazione della regolamentazione da parte del Consiglio potrà risolvere in tempi brevi le attuali carenze di organico. Di conseguenza con il regolamento in questione si andrà incontro alle esigenze di sviluppo, di ristrutturazione e di ampliamento della Casa da gioco, garantendo alla stessa prospettive sempre più rispondenti e adeguate alle nuove esigenze degli avventori di gioco, e di garantire le risorse finanziarie che la Casa da gioco produce. Tutto questo nella prospettiva che la Casa da gioco possa essere consegnata al privato in tempi brevi, con tutti i requisiti necessari affinché continui nella sua attività mantenendo sempre alto il privilegio di Casinò più famoso d'Europa.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Parisi.

Parisi (RV) Sarò brevissimo, anche perché non vorrei ripetere le cose che sono state già dette.

Siamo soddisfatti della presentazione di questo atto anche perché il collega Bich, che oggi è assente, ha più volte sollecitato un provvedimento che andasse nel senso di modificare il sistema delle assunzioni al Casinò. Accogliamo questo provvedimento con soddisfazione, anche se probabilmente, come qualunque documento che è frutto di un confronto, non soddisfa tutte le parti.

Riteniamo comunque che il documento in questione sia già un passo avanti rispetto ad una situazione precedente per cui il nostro giudizio è positivo. In futuro il regolamento forse dovrà essere rivisto sulla base di quella che sarà la sua applicazione concreta.

Nel corso degli incontri avvenuti le posizioni dei rappresentanti sindacali non sono mai state convergenti e concordi relativamente a questo problema. Questo sta a significare l'enorme difficoltà di un provvedimento che va a modificare una situazione di fatto e che va ad incidere su situazioni particolari all'interno del Casinò.

Nel ribadire il nostro voto favorevole, mi auguro che in futuro questo strumento, secondo anche quanto diceva il Presidente, possa essere modificato e possa dare una maggiore trasparenza al sistema di assunzioni all'interno della Casa da gioco.

Presidente Pongo in votazione l'articolo 1:

Presenti: 25

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 2 (Chiarello e Tibaldi)

Presidente All'articolo 2 c'è l'emendamento presentato dal Presidente della Giunta:

Emendamento Articolo 2, da aggiungere alla fine del punto c.

"... per la quale costituisce titolo preferenziale l'attività esercitata da almeno 5 anni con la qualifica di croupier presso case da gioco ubicate sul territorio dell'Unione Europea unitamente alla residenza nella Regione Valle d'Aosta da almeno 5 anni."

Pongo in votazione l'articolo 2 nel testo così emendato:

Articolo 2 Obiettivi

2.1 Per la realizzazione delle finalità di cui all'articolo 1, la regolamentazione delle assunzioni del personale persegue i seguenti obiettivi:

- fissare criteri standard ai quali l'azienda si obbliga ad attenersi, nella gestione dei processi di reclutamento ed assunzione;

-·definire iter e contenuti operativi dei suddetti processi, a seconda delle caratteristiche richieste dalla posizione organizzativa che si intende coprire e dalle peculiarità della popolazione di riferimento;

- osservare, nel processo di selezione, i seguenti criteri:

a. assunzione esterna di operai ed impiegati amministrativi, sia per i giochi francesi che per quelli americani;

b. copertura per passaggio interno delle posizioni di lavoro relative ai croupiers dei giochi americani dai ruoli di operai ed impiegati amministrativi dei giochi francesi e di quelli americani.

Soltanto nel caso in cui all'interno non vi siano candidati in possesso dei requisiti di ammissione e di abilitazione richiesti, viene attivata una selezione esterna.

c. copertura per passaggio interno delle posizioni di lavoro relative ai croupiers dei giochi francesi, dai ruoli di croupiers dei giochi americani.

Soltanto nel caso in cui, in detto segmento, non vi siano candidati in possesso dei requisiti di ammissione e di abilitazione richiesti, viene attivata una selezione rivolta agli operai ed agli impiegati amministrativi dei giochi francesi e di quelli americani.

Soltanto nel caso in cui, anche in detto segmento, non vi siano candidati in possesso dei requisiti di ammissione e di abilitazione richiesti, viene attivata una selezione esterna per la quale costituisce titolo preferenziale l'attività esercitata da almeno 5 anni con la qualifica di croupier presso case da gioco ubicate sul territorio dell'Unione Europea unitamente alla residenza nella Regione Valle d'Aosta da almeno 5 anni.

Presenti: 25

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 2 (Chiarello e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Presidente All'articolo 3 vi è l'emendamento presentato in IV Commissione, di cui do lettura:

Emendamento Il punto 3.2 dell'articolo 3 è sostituito dal seguente:

"3.2 Sono escluse dal campo di operatività della regolamentazione le posizioni professionali per le quali si richiede la qualifica di dirigente, quadro, funzionario e quelle posizioni organizzative di operaio o impiegato nelle quali venga richiesta particolare professionalità acquisita di cui all'allegato A della presente regolamentazione.

Nella fase di ricerca e selezione dei candidati alle suddette posizioni, l'Azienda, dopo aver individuato un profilo standard riferito ai contenuti richiesti dal ruolo, utilizzerà fonti (archivio interno, inserzioni a mezzo stampa, società di consulenza specializzata) e metodologie (colloqui individuali, colloqui di gruppo, strumenti psicodiagnostici, assessment center) ritenute coerenti con le caratteristiche delle figure professionali."

Pongo in votazione l'articolo 3 nel testo così emendato:

Articolo 3 Ambito di operatività

3.1 La presente regolamentazione determina i criteri per le assunzioni con qualifiche di operaio e di impiegato.

3.2 Sono escluse dal campo di operatività della regolamentazione le posizioni professionali per le quali si richiede la qualifica di dirigente, quadro, funzionario e quelle posizioni organizzative di operaio o impiegato nelle quali venga richiesta particolare professionalità acquisita di cui all'allegato A della presente regolamentazione.

Nella fase di ricerca e selezione dei candidati alle suddette posizioni, l'Azienda, dopo aver individuato un profilo standard riferito ai contenuti richiesti dal ruolo, utilizzerà fonti (archivio interno, inserzioni a mezzo stampa, società di consulenza specializzata) e metodologie (colloqui individuali, colloqui di gruppo, strumenti psicodiagnostici, assessment center) ritenute coerenti con le caratteristiche delle figure professionali.

3.3 L'azienda si riserva inoltre di procedere, per motivate e non pianificabili esigenze, all'effettuazione di una selezione esterna per assunzioni con contratto a termine, individuando e utilizzando criteri comunque orientati al conseguimento della massima qualità. Nel caso di assunzione a termine effettuate per sostituire lavoratori assenti con diritto alla conservazione del posto, l'azienda, in presenza di presupposti organizzativi che lo consentano, assegnerà il lavoratore assunto a termine alle mansioni del lavoratore presente che a sua volta sostituisce quello assente con mansioni superiori.

Presenti: 25

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 2 (Chiarello e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Presidente Pongo in votazione l'articolo 4:

Presenti: 25

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 2 (Chiarello e Tibaldi)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 5:

Presenti: 25

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 2 (Chiarello e Tibaldi)

Presidente All'articolo 6 c'è l'emendamento della IV Commissione, di cui do lettura:

Emendamento Al punto 6.1 dell'articolo 6, alla voce Residenza, le parole "... da almeno 3 anni consecutivi" sono sostituite con le parole "... da almeno 5 anni consecutivi".

Pongo in votazione l'articolo 6 nel testo così emendato:

Articolo 6 Requisiti generali di ammissione e di abilitazione

6.1 Quando non diversamente specificato da espresse disposizioni regolamentari, l'accesso alle posizioni professionali appartenenti alla qualifica operai e alla qualifica impiegati, sia dei giochi francesi che dei giochi americani, è vincolato comunque al possesso dei seguenti requisiti minimi di ammissione e di abilitazione:

Scolarità: è richiesto il diploma di licenza di scuola media.

Conoscenze linguistiche: è richiesta la padronanza della lingua francese; la Società valuta il grado di conoscenza con criteri e modalità definite con un apposito Regolamento Aziendale.

Residenza: è richiesta la residenza nella Regione Valle d'Aosta da almeno 5 anni continuativi.

Posizione militare: è richiesto l'assolvimento degli obblighi di leva.

6.2 La Società sottopone inoltre il candidato a prove psicoattitudinali che consentano di valutare il grado di consapevolezza del ruolo che il candidato stesso dovrebbe ricoprire.

6.3 La Società sottopone il candidato ad approfondito esame medico per valutare l'idoneità fisica alla professione fatte salve le disposizioni previste dalle specifiche leggi in materia.

6.4 Eventuali requisiti specifici ulteriori devono ritenersi cumulativi e non sostitutivi rispetto a quelli contenuti nel presente articolo.

6.5 I criteri e le modalità delle prove di selezione devono attenersi, a pena di nullità, alle disposizioni contenute nella presente regolamentazione.

Presenti: 25

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 2 (Chiarello e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Presidente All'articolo 7 c'è l'emendamento presentato dal Presidente della Giunta, che recita:

Emendamento Articolo 7, alla voce Esperienze professionali dopo "hôtels..." aggiungere:

... di cinque (5), quattro (4) o tre (3) stelle...

Pongo in votazione l'articolo 7 nel testo così emendato:

Articolo 7 Requisiti di ammissione e di abilitazione per la professione di portiere

7.1 L'accesso alla posizione professionale di portiere è subordinato al possesso dei seguenti requisiti specifici:

Età: l'età minima richiesta è di 22 anni alla data di pubblicazione dell'avviso di selezione; l'età massima consentita per accedere alla selezione è di 30 anni.

Scolarità: è richiesto il diploma di licenza di scuola media; costituiscono titoli preferenziali la qualifica di operatore dell'impresa turistica, il diploma di maturità professionale di tecnico dei servizi turistici, l'attestato di scuola alberghiera, e la conoscenza (oltre alla lingua francese obbligatoria) di una o più lingue straniere valutata mediante apposita prova.

Esperienze professionali: costituisce titolo preferenziale aver ricoperto per almeno due anni il ruolo di portiere o addetto alla reception di hôtels di cinque (5), quattro (4) o tre (3) stelle o di equivalente struttura ricettiva turistico alberghiera.

Presenti: 25

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 2 (Chiarello e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Presidente Pongo in votazione l'articolo 8:

Presenti: 25

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 2 (Chiarello e Tibaldi)

Presidente All'articolo 9 c'è l'emendamento presentato dal Presidente della Giunta:

Emendamento Articolo 9, alla voce Esperienze professionali dopo "5 anni in..." aggiungere

... hôtels di cinque (5), quattro (4) o tre (3) stelle o in equivalenti...

Pongo in votazione l'articolo 9 nel testo così emendato:

Articolo 9 Requisiti di ammissione e di abilitazione per la professione di valletto

9.1 L'accesso alla posizione professionale di valletto è subordinato al possesso dei seguenti requisiti specifici:

Età: è richiesto il compimento del venticinquesimo anno di età alla data di pubblicazione dell'avviso di selezione; l'età massima consentita per accedere alla selezione è di 40 anni.

Scolarità: è richiesta la qualifica di operatore dell'impresa turistica o l'attestato di scuola alberghiera e la conoscenza (oltre alla lingua francese obbligatoria) di una o più lingue straniere valutata mediante apposita prova; costituisce titolo preferenziale il diploma di maturità professionale di tecnico dei servizi turistici.

Esperienze professionali: costituisce requisito prevalente rispetto alla scolarità una precedente esperienza lavorativa di almeno 5 anni in hôtels di cinque (5), quattro (4) o tre (3) stelle o in equivalenti strutture turistico-alberghiere, con qualifica professionale di barman o chef de range e superiori.

Presenti: 25

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 2 (Chiarello e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Presidente All'articolo 10 c'è l'emendamento presentato dal Presidente della Giunta:

Emendamento Articolo 10, alla voce Anzianità sostituire il testo con:

"costituisce titolo preferenziale un'esperienza lavorativa aziendale almeno triennale - anche complessivamente - nelle società che hanno gestito i Giochi francesi ed i giochi americani, nel Grand Hotel Billia e nella S.T.V. (Servizi Turistici Valdostani s.r.l.)".

Pongo in votazione l'articolo 10 nel testo così emendato:

Articolo 10 Requisiti di ammissione e di abilitazione per la professione di controllo di amministrazione

10.1 L'accesso alla posizione professionale di controllo di amministrazione è subordinato al possesso dei seguenti requisiti specifici:

Età: è richiesto il compimento del ventesimo anno di età alla data di pubblicazione dell'avviso di selezione; l'età massima consentita per accedere alla selezione è di 35 anni.

Scolarità: è richiesto il diploma di maturità tecnica o professionale ad indirizzo commerciale/aziendale.

Conoscenze linguistiche: è d'obbligo possedere una buona padronanza del francese, una sufficiente conoscenza dell'inglese e costituisce titolo preferenziale la conoscenza di altre lingue straniere, che dovranno essere valutate mediante apposita prova.

Anzianità': costituisce titolo preferenziale un'esperienza lavorativa aziendale almeno triennale - anche complessivamente - nelle società che hanno gestito i Giochi francesi ed i giochi americani, nel Grand Hotel Billia e nella S.T.V. (Servizi Turistici Valdostani s.r.l.).

Requisiti di abilitazione: Il candidato è sottoposto a prove di capacità e a prove di competenza di cui all'articolo 15 punto B della presente regolamentazione. Si può accedere alle prove di competenza solo a condizione di aver conseguito un risultato positivo nelle prove di capacità; la prova di competenza consiste in un corso teorico-pratico al termine del quale il candidato sostiene un esame finale.

Presenti: 25

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 2 (Chiarello e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Presidente All'articolo 11 c'è l'emendamento presentato dalla IV Commissione, di cui do lettura:

Emendamento Il punto 11.2 dell'articolo 11 è sostituito dal seguente:

"11.2 Alla posizione di addetto ai servizi di cassa amministrativa sono riconducibili le seguenti figure professionali già operative: cassa assegni, cassa POS, cassa amministrativa, cassa segretariato e cassa slot, ed ogni altra figura di servizio cassa alla clientela che l'Azienda si riservi di attivare."

Pongo in votazione l'articolo 11 nel testo così emendato:

Articolo 11 Requisiti di ammissione e di abilitazione per la professione di addetto ai servizi di cassa amministrativa

11.1 L'accesso alla posizione di cassiere amministrativo è subordinato al possesso dei seguenti requisiti specifici:

Età: è richiesto il compimento del venticinquesimo anno di età alla data di pubblicazione dell'avviso di selezione; l'età massima consentita per accedere alla selezione è di 40 anni.

Scolarità: è richiesto il diploma di maturità; costituisce titolo preferenziale il possesso del diploma di maturità conseguito presso un ITC o IPR a indirizzo commerciale o aziendale.

Esperienze professionali: costituisce titolo preferenziale un'esperienza professionale almeno triennale in azienda bancaria.

Requisiti di abilitazione: Il candidato è sottoposto a prove di capacità e a prove di competenza come stabilito dall'articolo 15 punto B della presente regolamentazione; si può accedere alle prove di competenza solo a condizione di aver conseguito un risultato positivo nelle prove di capacità; la prova di competenza consiste in un corso teorico-pratico, al termine del quale il candidato sostiene un esame finale.

11.2 Alla posizione di addetto ai servizi di cassa amministrativa sono riconducibili le seguenti figure professionali già operative: cassa assegni, cassa POS, cassa amministrativa, cassa segretariato e cassa slot, ed ogni altra figura di servizio cassa alla clientela che l'Azienda si riservi di attivare.

Presenti: 25

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 2 (Chiarello e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Presidente All'articolo 12 vi è l'emendamento presentato in IV Commissione, di cui do lettura:

Emendamento Articolo 12, alla voce Età, paragrafo G.F., 2a riga, dopo "changeur;..." sostituire il testo con:

"i croupier di Chemin debbono provenire al 50 percento dal reparto Changeur con più di 5 anni di anzianità nel ramo tecnico e possedere l'abilitazione alla sostituzione in caso di assenza di croupier di Chemin. Il restante 50 percento dei croupier di Chemin dovrà provenire dal reparto Roulette francese ed avere almeno il 5° livello".

Pongo in votazione l'articolo 12 nel testo così emendato:

Articolo 12 Requisiti di ammissione e di abilitazione per la professione di croupier dei giochi americani e dei giochi francesi

12.1 L'accesso alla posizione professionale di croupier G.A. e G.F. è subordinato al possesso dei seguenti requisiti specifici:

Età:

G.A.: è richiesto il compimento del venticinquesimo anno di età alla data di pubblicazione dell'avviso di selezione; l'età massima per accedere alla selezione è di 32 anni.

G.F.: l'età massima consentita per accedere alla selezione è:

- roulette e 30/40: 35 anni alla data di pubblicazione dell'avviso di selezione

- chemin: 35 anni per la posizione di changeur; i croupier di Chemin debbono provenire al 50 percento dal reparto Changeur con più di 5 anni di anzianità nel ramo tecnico e possedere l'abilitazione alla sostituzione in caso di assenza di croupier di Chemin. Il restante 50 percento dei croupier di Chemin dovrà provenire dal reparto Roulette francese ed avere almeno il 5° livello.

Scolarità: è richiesto il diploma di maturità; costituisce titolo preferenziale il possesso del diploma di maturità professionale a indirizzo turistico/alberghiero.

Conoscenze linguistiche: è d'obbligo possedere una buona padronanza del francese, una sufficiente conoscenza dell'inglese e costituisce titolo preferenziale la conoscenza di altre lingue straniere, che dovranno essere valutate mediante apposita prova.

Esperienze professionali

Giochi americani: costituisce titolo equivalente alla scolarità un'esperienza professionale maturata per almeno cinque anni nell'azienda, in posizioni tali da assicurare il possesso di un'adeguata competenza.

Giochi francesi: costituisce titolo equivalente alla scolarità un'esperienza professionale maturata per almeno cinque anni nei ruoli di croupiers dei giochi americani.

Requisiti di abilitazione: Il candidato che abbia conseguito un risultato positivo alle prove di capacità, è ammesso a frequentare il corso di formazione teorico-pratico; a metà corso i candidati dovranno sostenere un esame finalizzato a valutare l'acquisizione, fino a quella data, di competenze operative specifiche; il superamento del predetto esame è condizione determinante per il proseguimento del corso stesso; al termine del corso la commissione di selezione valuta, con esame finale, le competenze acquisite negli aspetti operativi richiesti e redige la graduatoria.

Presenti: 25

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 2 (Chiarello e Tibaldi)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 13:

Presenti: 25

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 2 (Chiarello e Tibaldi)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 14:

Presenti: 25

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 2 (Chiarello e Tibaldi)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 15:

Presenti: 25

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 2 (Chiarello e Tibaldi)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 16:

Presenti: 25

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 2 (Chiarello e Tibaldi)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 17:

Presenti: 25

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 2 (Chiarello e Tibaldi)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 18:

Presenti: 25

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 2 (Chiarello e Tibaldi)

Presidente Pongo in votazione l'articolo 19:

Presenti: 25

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 2 (Chiarello e Tibaldi)

Presidente All'articolo 20 c'è l'emendamento presentato in IV Commissione, che recita:

Emendamento All'articolo 20 è aggiunto il seguente punto:

"20.3 Le differenze di limiti minimi e massimi di età per l'accesso ai concorsi interni tra quelli previsti dalla Regolamentazione e quelli di normativa collettiva scaduta e in fase di proroga varranno sino all'applicazione della normativa collettiva esistente e, al termine della medesima, si conformeranno alla presente regolamentazione."

Pongo in votazione l'articolo 20 nel testo così emendato:

Articolo 20 Norme transitorie

20.1 Il possesso dei titoli di studio non è richiesto al personale già in servizio alla data dell'entrata in vigore della presente regolamentazione, limitatamente ad un periodo di tre anni dall'entrata in vigore della regolamentazione stessa.

20.2 Per la copertura dei posti attualmente vacanti a completamento degli organici ottimali si utilizzano ad esaurimento le graduatorie interne ancora da evadere.

20.3 Le differenze di limiti minimi e massimi di età per l'accesso ai concorsi interni tra quelli previsti dalla Regolamentazione e quelli di normativa collettiva scaduta e in fase di proroga varranno sino all'applicazione della normativa collettiva esistente e, al termine della medesima, si conformeranno alla presente regolamentazione.

Presenti: 25

Votanti e favorevoli: 23

Astenuti: 2 (Chiarello e Tibaldi)

Il Consiglio approva

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Linty, per dichiarazione di voto.

Linty (LNPIAP) Per giustificare il voto favorevole a questo regolamento e per porre due riflessioni a quest'aula, che sono emerse soprattutto dagli interventi di due colleghi che mi hanno preceduto.

La prima è relativa ad una frase che dissi a questo Consiglio qualche mese fa e che deve far riflettere, almeno di fronte al futuro della nostra Regione: il Casinò è il posto di lavoro più ambito per i valdostani. Credo che sfatare un po' questi miti dei posti ambiti sia compito di tutti i rappresentanti istituzionali del popolo valdostano.

C'è poi una nota positiva da rimarcare, quella dei cinque anni di residenza, anche perché va nell'ottica di costruire una società valdostana che sia in grado di guidare il futuro della nostra Regione. Questo è un principio che a mio avviso dovrebbe rientrare nella legge per le assunzioni presso la Regione Autonoma Valle d'Aosta, U.S.L. ed enti locali vari.

Mi risulta alquanto strano sentire in quest'aula, ed è l'altra riflessione che volevo fare, delle osservazioni a questo regolamento da persone che fino a pochi mesi fa volevano chiudere la Casa da gioco. Credo che un briciolo di coerenza non guasterebbe in questi casi perché non si può sparare addosso al Casinò dicendo che è immorale e via dicendo, e poi preoccuparsi così tanto circa le modalità di assunzioni ed altro. Bisognerebbe mantenere su questi grandi temi, un comportamento quanto meno coerente nei principi generali.

Presidente Pongo in votazione l'atto amministrativo di cui all'oggetto, comprensivo del documento contenente l'articolato e dell'allegato A:

Presenti: 26

Votanti e favorevoli: 24

Astenuti: 2 (Chiarello e Tibaldi)

Il Consiglio approva