Compte rendu complet du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 2395 du 5 février 1997 - Resoconto

SEDUTA POMERIDIANA DEL 5 FEBBRAIO 1997

OGGETTO N. 2395/X Nomina dei rappresentanti della Regione in seno al Consiglio di amministrazione della Società Italiana Traforo Gran San Bernardo S.p.A. - S.I.T.R.A.S.B..

Président On reprend les travaux en examinant le point n° 15 à l'ordre du jour.

Avant de donner la parole au Conseiller Perron, je dois vous informer que dans ces jours derniers est parvenue une lettre, signée par les trois Syndics des Communes de Saint-Rhémy en Bosses, Saint-Oyen, Etroubles et par le Président de la Communauté de montagne du Grand Combin, ayant comme objet la nomination du Conseil d'Administration dans la S.I.T.R.A.S.B. Je donne lecture de la lettre:

"I sottoscritti Sindaci dei Comuni di Saint-Rhémy en Bosses, Saint-Oyen, Etroubles e il Presidente della Comunità montana del Grand Combin, in rappresentanza delle proprie amministrazioni, segnalano con la presente l'importanza che riveste il Traforo del Gran San Bernardo per le Comunità della vallata. Il Traforo sta svolgendo sempre più un ruolo trainante nell'economia della vallata, nei programmi e nelle aspettative delle comunità locali. Questo ruolo nei prossimi anni assumerà un'importanza ancora più rilevante. Per questa ragione, tenuto conto del fatto che alla scadenza dell'ultimo mandato per un deprecabile errore non sono state presentate candidature di rappresentanti della zona, i sottoscritti chiedono che le Signorie Vostre verifichino l'opportunità di permettere a dei rappresentanti della Comunità la partecipazione nel Consiglio di Amministrazione della S.I.T.R.A.S.B. Fiduciosi che a questa richiesta venga data la giusta importanza, anticipatamente ringraziano e con l'occasione porgono cordiali saluti."

Saint-Rhémy en Bosses, 27 gennaio 1997.

Président La parole au Conseiller Perron.

Perron (UV) Je propose à l'attention de cette Assemblée, pour ce qui est du Conseil d'administration de la S.I.T.R.A.S.B., les messieurs Accornero Alessandro, Charbonnier Paolo, D'Argenio Giovanni, Vietti Paolo. Au-delà d'éviter d'incompréhensions avec Monsieur Marguerettaz, je rappelle qu'un membre est de droit de la minorité.

Président La parole au Conseiller Collé.

Collé (PpVA) Come avevo annunciato stamattina, ritengo giusto e doveroso fare alcune considerazioni su quello che è stato un tema dibattuto più volte non solo all'interno della Conferenza dei Capigruppo. In quest'occasione mi preme ricordare alcuni passaggi che reputo fondamentali per la storia del Traforo del Gran San Bernardo, così come della vita stessa dell'alta valle del Gran San Bernardo.

Dobbiamo ricordare che la maggioranza azionaria del Traforo, dalla data di apertura fino al 1986, è appartenuta alla FIAT e all'interno di quest'aula per tantissimo tempo si è discusso dell'opportunità o meno di acquistare le azioni necessarie per avere la maggioranza all'interno di questa società.

Tutto questo era dovuto ad una necessità impellente per quelle che erano le esigenze di quella Comunità che il Consiglio regionale di allora ha recepito. Nel 1986 la Regione Valle d'Aosta ha deciso di acquistare le azioni di proprietà della FIAT.

Tutto questo andava in un'ottica ben precisa: quella di ridare ad una comunità una parte di territorio. Quindi, questo è stato un aspetto importante che al Consiglio dell'epoca va riconosciuto.

Va ricordato che il Traforo del Gran San Bernardo non è solo un'arteria di comunicazione internazionale, bensì ricopre un ruolo importante per quanto concerne l'economia della Valle. Credo che questo, in questi ultimi anni (dal 1986 ad oggi), si possa affermare con tranquillità perché sono stati fatti dei passi avanti nei confronti di quella che è la popolazione residente, sono stati portati avanti degli scambi culturali e questo va un po' all'insegna di quanto viene detto ripetutamente in questo Consiglio sui molteplici aspetti di vicinanza e di comunanza che ci dovrebbero legare con gli amici del Vallese, così come con gli amici dell'Alta Savoia.

Già allora, di conseguenza a questo acquisto effettuato dalla Regione, le persone designate dal Consiglio a fare parte del Consiglio di amministrazione, facevano parte di quel territorio, ne conoscevano la realtà e avevano ben presente quella che era la situazione.

Ricordo che quando c'è stato il Consiglio di amministrazione della FIAT (fino al 1986), i problemi non sono stati pochi. A livello politico venivano nominate a Torino 7-8 persone, forse anche di più perché il Consiglio era composto da 15 membri, che venivano a Saint-Rhémy en Bosses per fare una passeggiata mensile o bimensile. Oltre a questo si aveva ben poco perché le decisioni venivano prese a Torino quindi, è stato fatto un grosso passo avanti.

Oggi ci troviamo di fronte ad una spiacevole situazione. Riconoscendo che da parte di qualcuno c'è stato un errore deprecabile, così come risulta dalla lettera scritta dai tre Sindaci e dal Presidente della Comunità montana, il Consiglio regionale oggi si trova di fronte a due possibilità: procedere alla nomina del nuovo Consiglio di amministrazione tenendo conto del bando scaduto nell'estate scorsa (la possibilità che la maggioranza sembra indicare) o riaprire i termini.

Stamani il Consigliere Aloisi ha detto che si devono rispettare le norme e il Consigliere Parisi ha sostenuto che non ci sono altre possibilità. Credo che dobbiamo sgombrare il campo da qualsiasi equivoco perché, se è giusto che qui dentro ognuno si prenda le proprie responsabilità, è anche giusto che ci diciamo le cose come stanno fino in fondo e che ci diciamo che da un punto di vista tecnico è possibile riaprire i termini.

È bene che tutti sappiamo questo poi, se le scelte politiche, così come ha detto oggi l'Assessore Riccarand, sono diverse, noi ne prendiamo atto, ma si tratta di scelte politiche e di null'altro. Non mi pare giusto attaccarci, così come è stato fatto nelle riunioni che si sono succedute in questi mesi, a cavilli burocratici o a cose di questo genere perché non sarebbe corretto. Credo che in quest'aula ciascuna forza politica debba avere il coraggio di esprimere la propria idea, il proprio indirizzo rispetto a questa situazione.

È stato detto che nei confronti di quest'ipotesi ci poteva essere il ricorso, che il Consiglio regionale avrebbe fatto una magra figura, che i mesi necessari per arrivare ad un nuovo Consiglio di amministrazione sono troppi (da ora fino al mese di giugno-luglio) e che in quarant'anni di autonomia tutto questo non è mai successo. Mi permetto di rispondere o perlomeno di dare le risposte che ritengo essere plausibili.

Per quanto riguarda la figura, per tanto tempo tutte le forze politiche, per quanto concerne i vari aspetti, hanno più volte parlato di territorio sostenendo che il medesimo deve essere attore, partecipe. Ci troviamo di fronte a questa situazione per un errore, lo riconosco io e lo riconoscono coloro che avrebbero dovuto fare domanda; noi ci nascondiamo dietro un qualcosa per non voler fare questa brutta figura.

Credo che non si tratti di brutta figura, ma che chi è investito di una carica politica, debba avere anche la capacità di prendersi delle responsabilità. Non sto dicendo queste cose - come qualcuno pensa - per fare campagna elettorale o cose di questo tipo, si tratta di un discorso in cui credo profondamente. Per quanto riguarda le società che vedono la partecipazione azionaria della Regione, credo sia giusto che coloro che vivono quella realtà, ne facciano parte.

Per quanto riguarda i ricorsi, tutto è possibile; è vero che ce lo siamo detti in questo periodo, ma vorrei ricordare oggi l'esempio più classico che tutti abbiamo a mente, quello della Casa da gioco di Saint-Vincent. Ritengo che questa maggioranza non abbia avuto paura dei ricorsi, ce ne sono stati e ce ne saranno ancora. Si va avanti perché c'è la volontà politica di fare così quindi, anche sull'argomento in questione evitiamo di dire che c'è la preoccupazione di avere il ricorso.

Si è detto che non è mai successo. È vero, in questo caso non è mai accaduto. Dobbiamo anche ricordare che questa legge non è troppo vecchia, ha quattro-cinque anni di vita, ma è "nata" male, come tutti abbiamo riconosciuto, e ha bisogno di correttivi tant'è vero che il prossimo Consiglio regionale andrà ad azzerarla e a "riportarne" una nuova. Questo è un motivo in più perchè questa è l'ultima volta in cui il Consiglio regionale tratta queste nomine pertanto, anche su questo mi pare che le motivazioni siano abbastanza deboli.

Intendo presentare una risoluzione e chiedere al Consiglio regionale di votarla perché, nonostante quanto ci siamo detti fino ad oggi, mi auguro che ci sia un'ulteriore riflessione di fronte a questa situazione spiacevole.

Ribadisco ancora una volta che siamo di fronte ad una scelta politica. Credo che, qualora venga perseguito l'indirizzo che la maggioranza si è data questa mattina, ancora una volta questa Comunità, che da un po' di tempo con notevoli sacrifici cerca di risorgere, sebbene per un aspetto diverso da altri, sarà penalizzata.

Do lettura della risoluzione che poi presenterò al Presidente del Consiglio:

Risoluzione

Il Consiglio regionale

Vista la proposta di designazione dei Rappresentanti della Regione in seno al Consiglio di Amministrazione della Società Italiana Traforo Gran San Bernardo;

Vista la determinazione della Commissione per le nomine che, a seguito della pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione n. 34 del 30 luglio 1996 dell'elenco delle nomine in scadenza nel 2° semestre dell'anno 1996, nella riunione del 28 novembre 1996, si è espressa sulle candidature;

Preso atto della lettera inviata al Presidente del Consiglio e al Presidente della Giunta regionale da parte dei Sindaci dei Comuni dell'alta Valle del Gran San Bernardo in data 27 gennaio 1997 con la quale si reclamava la motivata necessità di avere all'interno del Consiglio di Amministrazione della S.I.T.R.A.S.B. almeno un rappresentante delle Comunità della Valle del Gran San Bernardo;

Ritenuto di dover procedere alla nomina di persone eventualmente diverse da quelle la cui candidatura è stata sottoposta al parere della Commissione;

Decide

di rinviare la designazione di cui all'oggetto onde consentire, ai sensi dell'articolo 7, comma 5 della legge regionale 21 marzo 1991, n. 12, la riapertura della procedura prevista dagli articoli 5 e 6 della legge stessa.

F.to: Collé - Viérin M. - Marguerettaz

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Mostacchi.

Mostacchi (UV) Non entro nel merito della risoluzione. Ho sentito l'intervento che l'Assessore Riccarand ha effettuato stamattina e quello di poco fa del Consigliere Collé, molto enfatizzato. Ho la chiara dimostrazione che ha ragione l'avvocato che mi ha detto: " Di fronte alla legge ci sono due modi di comportarsi: per i nemici si applica, per gli amici si interpreta".

Presidente Ha chiesto la parola il Vicepresidente Aloisi.

Aloisi (RV) Richiamando il concetto testé espresso dal Consigliere Mostacchi, resto sempre fedele al principio sacrosanto che la legge si applica.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (Ind) Anch'io sono stato colpito dal discorso commovente del Consigliere Ivo Collé che ha ripercorso l'importanza della rappresentanza locale o delle rappresentanze locali in seno a quest'organismo. Voglio solo dire alcune cose. È vero che, se vogliamo ragionare in termini di federalismo e di rispetto delle collettività locali, bisogna tenere in alta considerazione quelle che sono le rappresentanze indicate nelle singole persone di questi enti locali però, è altrettanto vero che - siccome in questa risoluzione (penso che siano dati ottenuti ufficialmente dagli organi competenti) c'è scritto che le nomine sono state pubblicate sul Bollettino ufficiale del 30 luglio e che il 28 novembre si è espressa la Commissione preposta alla valutazione delle nomine (le candidature quindi, sono state esaminate e vagliate) - la principale ammenda non deve farla questo Consiglio, ma gli amministratori degli enti locali che in tempo utile non hanno dimostrato interesse sufficiente di fronte ad un organismo che li riguarda da vicino.

Mi pare di capire che ci sia una sorta di carenza di interesse da parte degli amministratori degli enti locali di fronte al problema. Se questo interesse non è stato manifestato nei termini utili, non riesco a capire la difesa d'ufficio che viene portata oggi dal Consigliere Collé, secondo me è più un discorso di vetrina che in questo momento conviene portare avanti.

Ritengo poi che sia mortificante concedere la riapertura dei termini per le candidature che già sono state vagliate. È vero che la legge lo permette, ma è altrettanto vero che, secondo il dettato di questa risoluzione, riaprire i termini vuol dire esplicitamente scartarne 36 in blocco ed accettare le altre che verranno, e si sa che verranno, e che saranno rappresentative di quelle collettività.

Fermo restando che la presenza di una rappresentanza delle collettività in seno a quest'organismo sarebbe stata giusta, dobbiamo prendere atto in quest'aula che non sono state presentate delle candidature da parte degli amministratori locali quindi, questi amministratori dovrebbero fare ammenda per lo scarso interesse dimostrato di fronte ad un organismo e ad una problematica che è di interesse per la loro collettività. Mi astengo.

Presidente Colleghi consiglieri c'è un piccolo problema tecnico: è stata presentata una risoluzione dal collega Collé, l'articolo 64 prevede che, durante la discussione generale o prima del suo inizio, possano essere presentati da ciascun Consigliere ordini del giorno concernenti il contenuto e le disposizioni del disegno di legge o del provvedimento amministrativo in esame che ne determinino o ne specifichino il concetto.

È difficile interpretare il punto in questione come ordine del giorno perché dovrebbe concernere il contenuto della disposizione. Abbiamo accettato la risoluzione anche quando non si trattava di temi pertinenti perché la Commissione per il regolamento del Consiglio non ha ancora definito quest'aspetto.

Pongo in votazione la risoluzione presentata dal Consigliere Collé:

Presenti: 28

Votanti: 6

Favorevoli: 5

Contrari: 1

Astenuti: 22 (Agnesod, Aloisi, Bavastro, Bionaz, Chenuil, Chiarello, Ferraris, Lavoyer, Louvin, Mafrica, Parisi, Perrin G. C., Perron, Piccolo, Riccarand, Rini, Squarzino Secondina, Stévenin, Tibaldi, Vicquéry, Viérin D. e Voyat)

Il Consiglio non approva

Presidente Si passa adesso alla votazione dei rappresentanti nel Consiglio di Amministrazione della S.I.T.R.A.S.B.

Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (PpVA) Come minoranza proponiamo l'Ing. Giuseppe Bethaz.

Presidente Si procede alla votazione.

- Consiglieri presenti: 31

- Consiglieri votanti: 29

- Astenuti: 2 (Chiarello e Tibaldi)

- Schede nulle: 1

- Schede valide: 28

- Schede bianche: 4

Hanno riportato voti:

- D'Argenio Giovanni: 19

- Vietti Paolo: 19

- Charbonnier Paolo: 18

- Bethaz Giuseppe: 17

- Accornero Alessandro: 16

- Busso Bernardo: 1

- Coda Gianni: 1

- Demarie Ernesto: 1

Presidente In base all'esito della votazione risultano nominati, ai sensi dell'articolo 2458 del Codice civile, quali rappresentanti della Regione in seno al Consiglio di amministrazione della Società Italiana Traforo Gran San Bernardo S.p.A., per il triennio 1997/1999 che scadrà il 31 dicembre 1999, i signori Accornero Alessandro (residente in Aosta, Via Parigi, 42), Bethaz Giuseppe (residente in Aosta, Via Monte Grivola, 20), Charbonnier Paolo (residente in Aosta, Fraz. Excenex, 51), D'Argenio Giovanni (residente in Aosta, Via Chevrères, 6) e Vietti Paolo (residente in Aosta, Viale Partigiani, 8).

Deliberazione Il Consiglio

Premesso che:

- la legge regionale 27 marzo 1991, n. 12, disciplina le nomine e le designazioni di competenza regionale e in particolare all'articolo 2 - primo comma - stabilisce che le nomine dei componenti degli organi collegiali di amministrazione, dei sindaci o revisori dei conti di enti od istituti di diritto pubblico e privato, aziende, società, fondazioni, comunque spettanti alla Regione, sono attribuite alla competenza del Consiglio regionale;

- con legge regionale 22 maggio 1985, n. 38 è stato autorizzato l'acquisto di partecipazione azionaria della Società S.I.T.R.A.S.B. S.p.A.;

- l'articolo 18 dello Statuto della Società S.I.T.R.A.S.B. S.p.A. riserva alla Regione la nomina, ai sensi dell'articolo 2458 del Codice Civile, di cinque membri nel Consiglio di amministrazione;

- il succitato Consiglio di amministrazione scade il 31 dicembre 1996 per compiuto triennio di carica;

Vista la determinazione della Commissione per le nomine che, a seguito della pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione n. 34 del 30 luglio 1996 dell'elenco delle nomine in scadenza nel secondo semestre dell'anno 1996, nella riunione del 28 novembre 1996 si è espressa sulle seguenti candidature:

1) Accornero Alessandro

2) Albertinelli Claudio

3) Bal Piero

4) Bethaz Giuseppe

5) Busso Bernardo

6) Campane Edgardo

7) Careri Anna Maria

8) Cascio Ignazio

9) Charbonnier Paolo

10) Chatrian Roberto

11) Chiabrera Elio

12) Coda Gianni

13) Colombati Ludovico

14) Coslovich Roberto

15) D'argenio Giovanni

16) Dalle Giorgio

17) Demarie Ernesto

18) Distilli Stefano

19) Fisanotti Gian Franco

20) Franco Antonio Carlo

21) Frassy Luciana

22) Galbiati Piero Luciano

23) Grisenti Sandro

24) Leonardi Andrea

25) Magro Giuseppe

26) Merlo Paolo

27) Ratto Luciano

28) Ricci Emilio

29) Safina Angelo

30) Trasino Corrado

31) Varallo Alberto

32) Ventura Giulia

33) Vicari Pierre Joseph

34) Vietti Paolo

35) Vitagliani Sergio Ignazio

36) Zani Loretta

Ritenuto necessario provvedere alla nomina, ai sensi dell'articolo 2458 del Codice civile, di cinque rappresentanti della Regione in seno al Consiglio di amministrazione della summenzionata Società per il triennio 1997/1999 che scadrà il 31 dicembre 1999;

Visto il parere favorevole di legittimità rilasciato dal Dirigente del Servizio affari generali della Presidenza del Consiglio, ai sensi dell'articolo 72 della legge regionale n. 3/1956 e successive modificazioni, e del combinato disposto degli articoli 13 - comma 1 - lett. e) e 59 - comma 2 - della legge regionale n. 45/1995, sulla presente deliberazione;

Richiamate le leggi regionali 22 maggio 1985, n. 38 e 27 marzo 1991, n. 12;

Delibera

1) di nominare, ai sensi dell'articolo 2458 del Codice civile, quali rappresentanti della Regione in seno al Consiglio di amministrazione della Società Italiana Traforo Gran San Bernardo S.p.A., per il triennio 1997/1999 che scadrà il 31 dicembre 1999, i signori Accornero Alessandro (residente in Aosta, Via Parigi, 42), Bethaz Giuseppe (residente in Aosta, Via Monte Grivola, 20), Charbonnier Paolo (residente in Aosta, Fraz. Excenex, 51), D'Argenio Giovanni (residente in Aosta, Via Chevrères, 6) e Vietti Paolo (residente in Aosta, Viale Partigiani, 8).

2) di dare atto che la presente deliberazione non è soggetta al controllo della Commissione di Coordinamento per la Valle d'Aosta in quanto non compresa nelle categorie indicate nell'articolo 8 del decreto legislativo 22 aprile 1994, n. 320, e di darne esecuzione.