Objet du Conseil n. 2389 du 5 février 1997 - Resoconto
SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 5 FEBBRAIO 1997
OGGETTO N. 2389/X Designazione dei rappresentanti della Regione per la nomina in seno al Consiglio direttivo dell'I.R.R.S.A.E..
Presidente Per questa designazione abbiamo solo tre candidati quanti sono i posti da ricoprire.
Ha chiesto la parola il Consigliere Ferraris.
Ferraris (GV-PDS-SV) Nel caso dell'IRRSAE credo che si dovesse scegliere fra una rosa più ampia di nomi, proprio per il tipo di importanza che ha questo istituto. So che altre volte abbiamo scelto su rose di nomi ridotti, ma credo che a nessuno sfugga la differenza fra l'IRRSAE e altri organismi. Per questo motivo dichiaro che ci asterremo dal voto.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Collé.
Collé (PpVA) Chiedo al Presidente del Consiglio se è possibile sospendere i lavori per dieci minuti, per fare una riunione dei Capigruppo e per poter parlare del punto 16 e altri.
Presidente Consigliere Collé, lei mi sta chiedendo una sospensione sul punto 9 o sul punto 16? Se mi chiede la sospensione sul punto 16, facciamo i punti che precedono il punto 16, dopo di che in quell'occasione avrà la sospensione.
Collé (PpVA) Sulle nomine in generale...
Presidente ... quindi dal punto 9 in poi. Dieci minuti di sospensione non si negano mai, pertanto il Consiglio è aggiornato fra dieci minuti.
Si dà atto che la seduta è sospesa dalle 11,27 alle 12,05 e che, alla ripresa dei lavori, presiede il Presidente Stévenin.
Presidente Riprendono i lavori del Consiglio dopo la sospensione.
Ha chiesto la parola il Consigliere Perron.
Perron (UV) Je propose les trois candidatures qui ont été présentées: M. Brunet Piero, Ricci Emilio e Ventura Giulio.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Squarzino Secondina.
Squarzino (VA) Vorrei solo ricordare che comunque delle tre nomine una è designata dalla minoranza, per cui mi stupisce un po' che questa non faccia sentire la propria voce, comunque ho preso la parola non per quest'osservazione, che è solo accidentale. Volevo anch'io spiegare perché il gruppo dei Verdi Alternativi non partecipa a questa votazione.
Abbiamo chiesto a più riprese che fosse rinviata la votazione di quest'organismo; abbiamo chiesto a più riprese che si riaprissero i termini proprio per consentire ad una rosa maggiore di candidati di partecipare a questa votazione.
Riteniamo infatti che l'IRRSAE sia un istituto importante per la scuola, come dice il nome stesso: istituto regionale di ricerca, sperimentazione, aggiornamento educativi. E' un istituto che ha delle finalità ben precise, che riguardano il promuovere, aiutare l'attuazione di progetti di sperimentazione a cui collaborano più istituzioni scolastiche; che ha fra i suoi compiti quello di organizzare e attuare iniziative di aggiornamento per il personale direttivo e docente della scuola, di fornire consulenza tecnica sui progetti di sperimentazione e sui programmi, sui metodi e sui servizi di aggiornamento culturale e professionale dei docenti, di collaborare perché vengano attivate iniziative, promosse anche a livello locale. E' una legge che prevede non un consiglio di amministrazione, ma un consiglio direttivo ed è chiaro dall'impostazione che si tratta di un consiglio di tecnici; la stessa legge precisa che debbano essere degli esperti e anche la composizione del consiglio direttivo, in cui è prevista per più di 1/3 la composizione di universitari, ci dice come questo consiglio abbia una funzione tecnico-scientifica molto alta.
Poiché il tipo di qualifica richiesta da questo tipo di istituto deve essere molto alto, non ci pare che all'interno di questa rosa di nomi sia possibile trovare questo tipo di professionalità molto alta e di esperienza qualificata.
Uno dei limiti di questa legge è anche quello di non individuare con molta chiarezza quali sono i requisiti, ed era per questo motivo che avevamo a suo tempo presentato tutta una serie di chiarificazione dei requisiti, che dovevano essere richiesti ai vari candidati. Se questo fosse stato accettato, avremmo avuto una definizione più chiara delle competenze da chiedere ai candidati e probabilmente non saremmo arrivati a questa situazione.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Parisi.
Parisi (RV) Non capisco questo strano atteggiamento dei Verdi, proprio per questo tipo di discorso che è venuto fuori dal Consigliere Squarzino.
Abbiamo presentato come gruppo di Alleanza del Progresso sin dal '94 una proposta di legge che è arrivata finalmente in porto adesso dopo tre anni, e se c'è stato un gruppo politico che ha ostacolato l'approvazione di quella legge, è stato il gruppo dei Verdi. Fra l'altro hanno dichiarato anche adesso nel loro comunicato che sono contro quella proposta di legge che è stata presentata dalla Giunta regionale. Questo come premessa.
In secondo luogo vorrei ricordare che questo Consiglio regionale in 50 anni di autonomia non ha fatto mai la "prova finestra" per nessun candidato che ha presentato domanda, adesso per l'IRRSAE viene fuori che si devono riaprire i termini. Per quanto mi riguarda queste tre persone, che la commissione ha accettato dopo aver stabilito che hanno i requisiti, dovrebbero essere a rigor di logica nominate in quell'organismo. Altra cosa sarà se queste tre persone saranno in grado o meno di svolgere i compiti, per i quali sono stati nominati da questo Consiglio.
Non capisco perché di questo caso sono già tre Consigli che ne parliamo e si debba andare a procedere in maniera diversa da come si è proceduto fino adesso. Non sono disponibile a fare la prova finestra per nessuno. Per me tutti i canditati e tutti i soggetti che fanno domanda sono tutti idonei e validi ad andare ad occupare i posti per i quali presentano domanda.
Altro discorso. Signori miei, in occasione di altre elezioni in altri organismi ben più importanti dell'IRRSAE, là dove vi era un solo candidato, noi abbiamo nominato quel candidato senza andare a sindacare se quel candidato avesse o meno i numeri per svolgere quei compiti lì.
Ripeto, in organismi economici dove il voto dell'eletto andava a coinvolgere altri organismi come la Giunta o il Consiglio, abbiamo avuto prova che la Giunta e il Consiglio sono stati chiamati per errori e per atteggiamenti tenuti da quei candidati che erano stati eletti. Quindi non cerchiamo di arrampicarci sui vetri per queste cose.
Premetto che non ho obiezioni da fare per nessuno, però ritengo che effettivamente esistano due condizioni diverse fra l'IRRSAE e la SITRASB, perché effettivamente lì potrebbe essere fatto un discorso di carattere politico di diverso tipo, in quanto lì vi era la presenza di rappresentanti dei comuni. Però non vi è alcuna possibilità di andare a recuperare quelle figure che rappresentavano gli enti locali, perché anche loro in base a questa legge erano soggetti a presentare la domanda. Quindi non si può né riaprire i termini, perché sarebbe ridicolo, né tanto meno andare a recuperare quelle figure perché la legge non ci dà questa possibilità.
L'unica possibilità che si potrà avere in futuro è quella di approvare la nuova legge sulle nomine, per cui tutto questo balletto che è stato fatto fino adesso probabilmente in futuro non sarà fatto, perché le condizioni saranno molto diverse.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Squarzino Secondina.
Squarzino (VA) Per una brevissima replica. Per prima cosa non parlo di "prova finestra" tant'è vero che qui molte volte non è tanto la "prova finestra" quanto piuttosto "la prova tessera" che viene fatta.
Non accetto che si dica che ci sono altri organismi ben più importanti dell'IRRSAE, perché quando si parla di educazione e di formazione, di investimento in quello che è il futuro di questa regione, credo che sia difficile fare una valutazione di priorità di importanza.
Quando parlavo di requisiti, certo che la legge che i Verdi avevano indicato era diversa da quella presentata dal Consigliere Parisi, proprio perché andava ad individuare per ogni tipologia di nomina e di istituto, di organismo, i requisiti che erano a nostro avviso i più idonei.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Chiarello.
Chiarello (RC) Sulle nomine mi sono sempre astenuto perché non credevo ad una certa legge, mentre i Verdi che adesso sono qui a difendere la loro posizione hanno votato, mi sembra, per l'Air Vallée, per tante altre; vorrei sapere quali erano i candidati.
Ho sempre criticato avendo a supporto le relazioni che dovevano dare gli eletti della Regione nei vari enti. Il Presidente del Consiglio ci ha fatto avere un elenco con le relazioni fatte, mi sembra che più del 50 percento degli eletti non abbia neanche fatto la relazione finale. Allora non ci si può svegliare adesso, è proprio un pastrocchio questo!
Come dicevo, la legge dei Verdi - mi dispiace attaccarli, ma mi piace dire quello che penso - in un capitolo che avevo criticato diceva che la laurea contava più di tutto; andiamo allora a vedere l'IRRSAE. Leggo fra i titoli di studio: laurea in giurisprudenza, laurea in economia e commercio; allora come le valutiamo queste capacità? La laurea in questo caso non serve più? Stiamo giocando ad un gioco che non mi piace veramente.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Voyat.
Voyat (UV) Mi dispiace dirlo, non sono d'accordo con certi comportamenti komeinisti, per cui si crede e si deve avere un comportamento, che poi per forza tutti gli altri consiglieri dovrebbero seguire.
Mi sarei aspettato che almeno la Consigliera Squarzino avesse detto: la legge che abbiamo presentato nel '91 non ci va più bene e la modifichiamo. Allora sarebbe stato più logico proporre di sospendere tutte le nomine finché non c'è una nuova legge.
Non mi va invece il comportamento, ripeto, komeinista per cui si venga qui ad accusare gli altri parlando di prova tessera. Ma chi la fa la prova tessera? Forse la fate voi, perché non avete vostri rappresentanti ed è per questo che non volete nominarli?
(interruzione del Consigliere Florio, fuori microfono)
... per voi è strana la cosa, invece per me è una cosa regolare che fate voi tutte le volte, e poi questo comportamento lo volete addossare ad altri! Se andiamo a vedere, con tutto quello che è stato detto, quali sono i titoli di studio e le esperienze, qui non è che ci siano persone con esperienza inferiore ad altre che sono state nominate altre volte, in quanto almeno due su tre hanno esperienza di insegnamento. Pertanto non vedo perché si debba continuare ad avere questo comportamento.
Noi possiamo reggere la coda una volta dicendo che ne discuteremo; ma poi, cari signori, anche se fate parte della maggioranza noi continueremo a contrastare certi vostri comportamenti.
Di queste metamorfosi, di questi vostri comportamenti per cui oggi va bene, domani non va bene, oggi facciamo, domani non facciamo, siamo stufi, almeno io personalmente sono stufo, perché presentate e votate una legge sulle nomine e quando voi non avete rappresentanti questa legge non va bene, e anche quello che dice la commissione non va bene. Questo va ad aggiungersi a tutta la questione del Casinò, per cui si doveva chiudere il Casinò - e questo lo ripeterò tutte le volte che interverrò -, mentre oggi perché siete in maggioranza ma soprattutto perché siete in Giunta, il Casinò quasi quasi dovremmo raddoppiarlo.
La stessa cosa sull'autostrada. Però le dichiarazioni che fate sono una cosa, il comportamento che tenete invece è tutt'altra, perché sotto sotto esposti da una parte, esposti dall'altra, collaborazionisti da una parte, collaborazionisti dall'altra. Il vostro è un comportamento che io personalmente in questa maggioranza non accetto più!
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Piccolo.
Piccolo (ADP-PRI-Ind) Per dire che il mio gruppo procederà a tutte le nomine che sono oggi all'ordine del giorno, ribadendo quello che è lo spirito della legge delle nomine: se mea culpa dobbiamo fare, dobbiamo rivolgerlo a noi stessi perché, in quanto non abbiamo provveduto in tempo utile a modificarla.
Pertanto il mio gruppo procederà alle nomine.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Borre.
Borre (UV) In parte sono già state dette alcune cose che volevo dire anch'io. Mi sembra che il sentimento che è in ognuno di noi è quello dell'amarezza per non essere stati capaci di modificare una legge, che oggi ci pone di fronte al problema non solo dell'IRRSAE, ma anche a quello della SITRASB.
Parisi, non condivido quello che hai detto, perché qui non si vuole andare a mettere uno piuttosto che l'altro, mi riferisco alla SITRASB, ma si vorrebbe dare una risposta a quella che è un'esigenza di una collettività, il Gran S. Bernardo, che non avrebbe alcun rappresentante all'interno di questa società.
Chiaramente ci troviamo nella situazione che non possiamo modificare niente e andremo a votare i nomi che sono stati presentati, però questo deve farci riflettere e spingerci ad affrettare l'iter della nuova legge.
Anziché criticare per paura che certi poteri vengano portati ad altri organismi, è bene invece agire in tempi veloci per superare questo momento e per far sì che chi è veramente responsabile degli organismi, abbia all'interno gente che risponda agli organismi stessi.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Collé.
Collé (PpVA) Intervengo brevemente sull'IRRSAE per dire che non parteciperemo alla votazione. Facciamo questo ragionamento, perché sin dall'inizio di questa discussione, che ormai va avanti da più di un mese, abbiamo trattato il problema IRRSAE unitamente al problema SITRASB.
Mi riservo di intervenire nel momento in cui verranno fatte le candidature per la SITRASB, spiegando le motivazioni che fin qui mi hanno portato a fare un certo tipo di discorso, che oggi in aula mi sento responsabilmente di riproporre ai colleghi, non avendo paura di un'opinione pubblica e del mass media che sono stati un po' l'ombra di tutta questa discussione.
Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore all'ambiente, territorio e trasporti, Riccarand.
Riccarand (VA) Credo che si faccia un po' di confusione quanto si dice che ci sono delle difficoltà nelle nomine che dobbiamo fare oggi sull'IRRSAE e sulla SITRASB, perché questo è legato alla normativa di legge. Non è così perché la legge che abbiamo consente, quando il Consiglio lo ritiene, di riaprire i termini e di avere la possibilità di nuove candidature. Questo la legge lo consente, quindi non è un problema della legge, è un problema di scelta politica. Credo che sia sbagliato cercare di addossare allo strumento legislativo quelle che sono delle scelte da fare a livello politico.
Ho ben presente come venivano fatte le nomine prima della legge del '91: non c'era nessuna regola e nessuna trasparenza. La legge del '91 ha rappresentato, ed io sono stato il proponente di quella legge, un grosso passo avanti nella legislazione della nostra regione, quanto meno a livello di trasparenza di procedure, anche se è una legge che ha dei difetti e che può essere migliorata.
Penso che oggi, a causa di una serie di attacchi che in questi anni sono stati fatti a questa normativa, si stia cercando di fare un passo non avanti, ma indietro; lo dimostra il dibattito di oggi, in cui si fanno delle accuse pretestuose alla legge, quando invece la legge in questi casi permette, se si vuole, di riaprire i termini e di trovare una soluzione diversa. Se non lo si vuole fare, non è perché la legge non lo consenta, ma perché si fa una scelta politica diversa.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Parisi.
Parisi (RV) Volevo solo fare una breve precisazione. Per quanto diceva Borre, mi dispiace che si sia creata la situazione che riguarda la SITRASB e che va a coinvolgere gli amministratori locali, purtroppo la legge non ci dà la possibilità di cui parlava ora Riccarand, perché politicamente non so come si possa giustificare che di fronte a 36 candidati riapriamo i termini. Capisco tutto, però se la legge avesse voluto riservare uno o due posti nel Consiglio di amministrazione in maniera specifica agli amministratori locali, lo avrebbe previsto.
Allora io capisco tutto e per quanto mi riguarda se ci fossero le possibilità sarei disponibile...
(interruzione di un consigliere, fuori microfono)
... lasciami finire, poi dirai quello che pensi... volevo soltanto dire al Consigliere Borre che, pur prendendo atto di questo, però in questo momento riteniamo che non vi siano le condizioni né politiche né oggettive per poter fare questo.
Quello che diceva Riccarand non è vero, perché in questo Consiglio abbiamo avuto una serie infinita di occasioni e di organismi più importanti dell'IRRSAE, non perché l'IRRSAE non sia importante, ma perché lo abbiamo già fatto in passato e nessuno ha mai proposto di riaprire i termini o di non prendere atto delle candidature presentate perché considerate non idonee. Per me questo vuol dire fare una "prova finestra"; noi non abbiamo mai fatto la "prova finestra".
Mi auguro che la legge vada in porto, perché l'avevamo presentata, e che finalmente tolga di mezzo tutto questo balletto che spesso viene fatto. E non vi è quella trasparenza che decantava prima l'Assessore Riccarand; io non ho visto molto spesso quella trasparenza che lui forse intravede oggi.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz per mozione d'ordine.
Marguerettaz (PpVA) ... dibattere il punto 9 all'ordine del giorno, perché dall'intervento del Consigliere Parisi siamo passati, credo, al punto 16, o giù per di là.
Presidente Il punto in discussione è il punto 9 all'ordine del giorno, e come tutti i punti in discussione in questo Consiglio hanno diritto di prendere la parola tutti i colleghi consiglieri per esprimere il proprio punto di vista. Non vedo come si possa limitare questo discorso, che è collegato all'altro, sono due cose interdipendenti.
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Aloisi.
Aloisi (RV) L'età degli innamoramenti spesso porta ad avere delle dimenticanze: una è stata fatta prima dal Consigliere Squarzino, un'altra l'abbiamo sentita adesso dal Consigliere Marguerettaz, quando nel richiedere la sospensione il collega Collé aveva motivato la medesima in quanto doveva andare a discutere i punti dal 9 al 16.
(interruzione del Consigliere Marguerettaz, fuori microfono)
... potremmo anche intervenire tutti insieme, ma non credo che abbiamo ancora questa capacità di ragionare con tale intensità di pensiero.
Credo che negli innamoramenti spesso ci si dimentica, poiché si perde a volte la testa, del rispetto delle norme, che sono la caratteristica essenziale di ogni consesso elettivo; quello che rivendico per certi aspetti è una coerenza perché spesso ci si dimentica, - e qui ritorniamo al concetto degli innamoramenti - che una cosa ci può piacere, e allora la trattiamo in un certo modo, un'altra non ci può piacere, e la trattiamo in un modo completamente diverso.
Non più tardi dell'ultimo Consiglio regionale del 1996, in vista di un imminente licenziamento di un disegno di legge che modificava la procedura per le nomine, chiesi il rinvio di tutte le nomine che dovevano essere fatte. Così il Consiglio condivise questa richiesta arrampicandosi sui vetri e si comportò di conseguenza.
La coerenza che rivendico, nel respingere oggi le richieste di rinvio, è che al primo Consiglio successivo vennero fatte altre nomine, mentre in questo Consiglio, su alcuni aspetti importanti di una certa rilevanza, si torna alla motivazione della sospensione. Questo significa che c'è una parte di questo Consiglio regionale che si sforza di essere coerente e c'è un'altra parte che sta attenta alle sirene che vengono da destra o da sinistra, da questa o da quella parte, e che si sente per certi aspetti o lesa, o comunque non compresa, rispetto a quelle che potevano essere legittime aspettative. Io a questo non ci sto! Cara Consigliere Squarzino, il bando è stato pubblicato secondo le attuali norme, ha risposto un determinato numero di persone, la relativa commissione ha dato il suo parere, ed oggi il Consiglio non può che essere conseguente.
Lo stesso discorso vale per quello che dovrà venire. Il Consiglio regionale ha una sua sovranità e non può essere ostaggio di questo o di quel localismo, anche se con giustificate motivazioni, anche se alla base esistono delle considerazioni che per certi aspetti potrebbero essere condivisibili.
Ma io pongo questo quesito a ognuno di noi: nel momento in cui presentiamo l'accettazione di una candidatura per le elezioni e ci dimentichiamo di un documento, la commissione elettorale accerta che la documentazione non è in regola, non è conforme alle norme, vi chiedo se possiamo andare a porre un qualsiasi parapiglio per essere ripescati questo significa andare contro legge e questo non può essere né giustificato né ammesso. Se siamo i primi a non avere il rispetto delle norme e delle leggi che ci siamo dati, allora significa che andremmo verso situazioni che poi difficilmente riusciremmo a gestire e che mettono in dubbio le capacità politiche e di trasparenza.
Capisco, e ritorno di nuovo sul concetto di coscienza, perché qualcuno spesso assume delle posizioni per tacitare la propria coscienza e poi va avanti come se non fosse successo nulla, e questo è successo quando abbiamo approvato la legge sull'indennità di consiglieri regionali, quando abbiamo approvato il disegno di legge di rifinanziamento dei gruppi, è successo anche in altre circostanze e occasioni...
(interruzione del Consigliere Florio, fuori microfono)
... caro Florio, ci si dimentica che l'attuale legge sulle nomine è una legge che è stata partorita nel '91, proprio su pressione e su spinta del gruppo Verde. Dico questo senza ombra di polemica, ma per dare storicamente e politicamente un giudizio obiettivo e per fare un minimo di chiarezza, senza nessuna polemica verbosa o astiosa.
Sono queste delle considerazioni minime per essere un po' coerenti. Se non fossi coerente con il rispetto della legge, commetterei e commetteremmo tutti delle scelte che poi potrebbero avere conseguenze di altra natura, quindi bisogna evitare di cadere in atteggiamento contro legge perché presuppongo di non avere le dovute protezioni che altri hanno.
Presidente Sarebbe importante intanto sapere qual è la proposta della maggioranza e quale quella dell'opposizione. Il Consigliere Perron dovrebbe chiarire qual è la proposta della maggioranza.
Ha chiesto la parola il Consigliere Perron.
Perron (UV) Mi rendo conto di aver qualche dubbio a chiarire quella che è la posizione della maggioranza. Io ho fatto una proposta che è quella di votare i nomi. Presidente, ho delle grandi difficoltà a parlare a nome di tutta la maggioranza, mi rendo conto...
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz per mozione d'ordine.
Marguerettaz (PpVA) Qui c'è un fatto tecnico e un fatto politico. Il primo è che ci sono tre posti e ci sono tre candidature.
Il fatto politico è evidente. Il Consigliere Perron ha detto che per conto della maggioranza si proponevano le candidature di quelle tre persone; ma non c'è da scandalizzarsi perché può succedere altre volte che ci siano delle candidature che siano casualmente tutte rappresentanti della maggioranza e non ci siano candidature degne di rappresentare la minoranza. Quindi prendiamo atto di questo.
Presidente Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta, Viérin Dino.
Viérin D. (UV) M. Marguerettaz n'a pas perdu les habitudes de la commune d'Aoste, où l'on est habitué à faire du sophisme la règle générale de l'action administrative.
M. Marguerettaz, c'est inutile que vous vouliez maintenant faire dire des choses qu'on a déjà essayé d'éclaircir. Ce n'est d'ailleurs pas la première fois que, face à des candidatures qui correspondent exactement au nombre de gens qui doivent être nommés, on a fait des propositions en disant: vu, compte tenu de toutes les considérations qui ont été faites et que je ne vais pas reprendre, qui sont fixées par la loi, que le nombre des candidatures correspondant exactement il y a... au-delà de la majorité ou de l'opposition, parce qu'on peut par la suite dire si l'opposition veut le dire, mais si elle ne veut pas le dire, c'est un choix de l'opposition et non pas une imposition que M. Marguerettaz voudrait attribuer à M. Perron.
On avait tout simplement dit: votons-les tous les trois, majorité et opposition, en disant que deux représenteront la majorité et le troisième la minorité.
Cela, pour respecter ce qui est établi par la loi, parce que je ne voudrais pas, et M. Marguerettaz connaît très bien M. Andreotti, auquel je pense maintenant, que derrière ces sophismes il y ait d'autres visées qui ont une importance et une implication beaucoup plus concrètes sur le plan de la légalité des travaux de cette Assemblée.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz per mozione d'ordine.
Marguerettaz (PpVA) Anche qui un po' di confusione, Presidente, perché se di sofismi si tratta, non è il Consigliere Marguerettaz che lo ha sollevato, non è nessun rappresentante dell'opposizione.
L'opposizione, o perlomeno il sottoscritto ha parlato di fronte ad un presunto, credo, sofisma portato all'attenzione del Consiglio dal Presidente di quest'Assemblea, il quale ha chiesto all'opposizione di esprimere il proprio candidato.
Per quanto riguarda le sue osservazioni, signor Presidente della Giunta, lei ha detto che uno di questi tre è rappresentante dell'opposizione. Allora vorrei chiedere a lei o al Consigliere Perron quale di questi tre è il rappresentante dell'opposizione.
(interruzione del Consigliere Perron, fuori microfono)
.... scusate, se avete detto quali sono i tre nomi, allora diteci voi chi è il rappresentante dell'opposizione. Uno farà il rappresentante dell'opposizione: ditecelo, così siamo a posto!
Presidente E' proprio per evitare che si dica: noi dell'opposizione non abbiamo designato nessuno, e quindi tentare in qualche modo di invalidare una votazione, che ho voluto chiedere all'opposizione di esprimere un nominativo. E per questo lo chiedo alla maggioranza per evitare confusione.
Ha chiesto la parola il Consigliere Perron.
Perron (UV) Pour éviter toute discussion, je propose MM. Brunet Piero et Ricci Emilio.
Presidente Si passa alla votazione dei nominativi proposti.
- Consiglieri presenti: 30
- Consiglieri votanti: 18
- Astenuti: 12 (Chiarello, Collé, Ferraris, Florio, Lanièce, Linty, Mafrica, Marguerettaz, Riccarand, Secondina Squarzino, Tibaldi e Marco Viérin)
- Schede valide: 18
- Schede bianche: 1
Hanno riportato voti:
- Brunet Piero: 17
- Ricci Emilio: 16
- Ventura Giulia: 16
Presidente In base all'esito della votazione risultano designati quali rappresentanti della Regione per la nomina in seno al Consiglio direttivo dell'I.R.R.S.A.E., per il quinquennio 1997/2001 che scadrà il 31 dicembre 2001, i Signori Brunet Piero (residente in Introd, Ville-Dessus, 25) e Ricci Emilio (residente in Sarre, Via Condemine, 43) per la maggioranza e la Signora Ventura Giulia (residente in Aosta, Reg. Saraillon, 14).
Deliberazione Il Consiglio
Premesso che:
- la legge regionale 27 marzo 1991, n. 12, disciplina le nomine e le designazioni di competenza regionale e in particolare all'articolo 2 - primo comma - stabilisce che le nomine dei componenti degli organi collegiali di amministrazione, dei sindaci o revisori dei conti di enti od istituti di diritto pubblico e privato, aziende, società, fondazioni, comunque spettanti alla Regione, sono attribuite alla competenza del Consiglio regionale;
- con legge regionale 25 agosto 1980, n. 43 è stato istituito l'Istituto regionale di ricerca, sperimentazione ed aggiornamento educativi per la Valle d'Aosta (I.R.R.S.A.E);
- l'articolo 2 della legge regionale n. 43/1980 stabilisce che il Consiglio direttivo dell'I.R.R.S.A.E. è composto anche da tre rappresentanti della Regione, scelti dal Consiglio regionale, di cui uno designato dalla minoranza;
- il succitato Consiglio direttivo scade il 31 dicembre 1996 per compiuto triennio di carica;
Vista la determinazione della Commissione per le nomine che, a seguito della pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione n. 34 del 30 luglio 1996 dell'elenco delle nomine in scadenza nel secondo semestre dell'anno 1996, nella riunione del 28 novembre 1996, si è espressa sulle seguenti candidature:
1) Brunet Piero
2) Ricci Emilio
3) Ventura Giulia
Ritenuto necessario provvedere alla designazione di tre rappresentanti della Regione, di cui uno riservato alla minoranza, per la nomina in seno al Consiglio direttivo dell'I.R.R.S.A.E. per il quinquennio 1997/2001 che scadrà il 31 dicembre 2001;
Visto il parere favorevole di legittimità rilasciato dal Dirigente del Servizio Affari Generali della Presidenza del Consiglio, ai sensi dell'articolo 72 della legge regionale n. 3/1956 e successive modificazioni, e del combinato disposto degli articoli 13 - comma 1 - lett. e) e 59 - comma 2 - della legge regionale n. 45/1995, sulla presente deliberazione;
Richiamate le leggi regionali 25 agosto 1980, n. 43 e 27 marzo 1991, n. 12;
Delibera
1) di designare quali rappresentanti della Regione per la nomina in seno al Consiglio direttivo dell'I.R.R.S.A.E., per il quinquennio 1997/2001 che scadrà il 31 dicembre 2001, i Signori Brunet Piero (residente in Introd, Ville-Dessus, 25) e Ricci Emilio (residente in Sarre, Via Condemine, 43) per la maggioranza e la Signora Ventura Giulia (residente in Aosta, Reg. Saraillon, 14);
2) di dare atto che la presente deliberazione non è soggetta al controllo della Commissione di Coordinamento per la Valle d'Aosta in quanto non compresa nelle categorie indicate nell'articolo 8 del decreto legislativo 22 aprile 1994, n. 320, e di darne esecuzione.