Objet du Conseil n. 2379 du 22 janvier 1997 - Verbale

OGGETTO N. 2379/X - PRESA DI POSIZIONE CONTRO LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI RIGUARDO ALLE INIZIATIVE REFERENDARIE DELLE REGIONI. (Approvazione di risoluzione)

Il Presidente STEVENIN propone di procedere all'esame della risoluzione, presentata dai Consiglieri TIBALDI, LANIECE, LINTY, COLLE' e MARGUERETTAZ, iscritta in via d'urgenza all'ordine del giorno dell'adunanza in corso (oggetto n. 2378/X).

Illustra il Consigliere TIBALDI.

Intervengono i Consiglieri FERRARIS, Giuseppe Cesare PERRIN (che propone modifiche al testo della risoluzione) e CHIARELLO.

Replica il Consigliere TIBALDI.

IL CONSIGLIO

- con le modificazioni concordate dal Consigliere Giuseppe Cesare PERRIN e dai presentatori;

- con voti favorevoli: diciannove (presenti: ventiquattro; votanti: diciannove; astenuti: cinque, i Consiglieri CHENUIL, CHIARELLO, FERRARIS, FLORIO e RICCARAND);

APPROVA

la sottoriportata:

RISOLUZIONE

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta

PREMESSO

che ha approvato, di recente, le richieste di indizione di dodici referenda abrogativi a norma dell'art. 75 della Costituzione e della legge 25 maggio 1970, n. 352 e successive modificazioni;

che questa iniziativa referendaria, concertata con altre sei regioni italiane, mira a una rapida e concreta riforma dello Stato in senso federale;

RIBADITA l'importanza di tale iniziativa, quale strumento democratico di sollecitazione da parte delle Regioni, fra le quali la Valle d'Aosta, di una riforma federalista dello Stato;

CONSIDERATO che la Corte Costituzionale sta esaminando in questi giorni l'ammissibilitą dei quesiti referendari;

PRESO ATTO delle dichiarazioni del Presidente della Regione Lombardia, Formigoni, e delle affermazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri, Romano Prodi, secondo le quali tali iniziative "non sono la via giusta per dare pił autonomia alle Regioni", essendo - a suo dire - lo strumento referendario "fatto per rompere, per abolire, mentre qui si tratta di costruire il nuovo";

NON CONDIVIDENDO le affermazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri;

RILEVATO che le medesime dichiarazioni possono interferire con l'operato della Corte Costituzionale;

ESPRIME

il proprio dissenso nei confronti delle dichiarazioni rilasciate dal Presidente del Consiglio dei Ministri;

AUSPICA

che la Corte Costituzionale possa decidere sulla materia con la necessaria indipendenza.

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