Compte rendu complet du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 3499 du 29 juin 1992 - Resoconto

OGGETTO N. 3499/IX Attività di formazione professionale di cui alla legge regionale 5 maggio 1983, n. 28: Approvazione del programma di attività e di spesa per l'anno 1992.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Riccarand.

Riccarand (VA)Questo provvedimento direi che è un provvedimento importante, perché si tratta di un provvedimento di pianificazione delle attività di formazione professionale per tutto il 1992.

Tuttavia è chiaro che è formato da una serie di tabelle che non è facilmente comprensibile e interpretabile non solo sotto l'aspetto tecnico, ma anche sotto l'aspetto della volontà politica da parte di chi non ha partecipato alla redazione di questo documento e non fa parte della Commissione che lo ha esaminato.

Io chiederei, se possibile, di avere una breve presentazione da parte della Giunta regionale sugli indirizzi di questo documento, l'impostazione generale, e anche conoscere un pochino quelle che sono le valutazioni rispetto alle osservazioni fatte sul documento da parte della Commissione regionale per l'impiego, che ha fatto una serie di valutazioni critiche sul fatto che, ad esempio, c'è una scarsa quota di corsi per il personale femminile, e anche rispetto al personale per le attività finalizzate dal punto di vista turistico.

Ecco, mi sembra che ci sono una serie di valutazioni un pochino critiche, da parte della Commissione regionale per l'impiego, che richiederebbero una risposta.

Vorrei sapere quali sono le valutazioni della Giunta e come si intende affrontare, per i prossimi anni, questo problema.

Presidente Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta Lanivi, ne ha facoltà.

Lanivi (GM) Sempre per ubbidire e rispondere alla richiesta di essere chiari e non raccontare cose non vere.

Questa riunione di Consiglio, e credo che con questa termini o potrà avere una coda nella prossima riunione, rappresenti un po' il passaggio tra gli atti compiuti dalla Giunta precedente e prima di una definizione o di portare in Consiglio provvedimenti della nuo-va Giunta. Quindi è un Consiglio regionale di passaggio tra l'as-setto precedente e quello che si è determinato dopo il 10 giugno.

Qui abbiamo raccolto un lavoro che è stato fatto e che riproponiamo, e ci è sembrato corretto, anche per dare continuità all'attività amministrativa, portare logiche e contenuti che la Giunta precedente aveva passato.

Sappiamo, almeno a quanto mi è dato di conoscere dalla precedente esperienza mia in Giunta regionale che, seguendo alcuni criteri e esaminate da più Commissioni, le varie proposte, pervenute dai vari assessorati, venivano esaminate e, seguendo una certa logica, ripartite per assessorato. Per dire di più andrei oltre la mia competenza. Quindi sottoponiamo alla valutazione del Consiglio un lavoro compiuto.

Sappiamo che esiste anche la necessità di un'approvazione rapida, e modificazioni o rinvii comporterebbero ritardi sulla messa in cantiere di attività formative che attendono invece di essere avviate avendo alle spalle questa cornice.

E' con queste valutazioni che si sottopone all'approvazione del Consiglio questo provvedimento.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.

Riccarand (VA) Per una dichiarazione di voto su questo provvedimento.

Il gruppo Verde Alternativo si astiene su questo programma, non perché formuliamo delle critiche su alcuni aspetti puntuali, perché ripeto è un esame abbastanza difficile questo di questo programma, ma perché ci sarebbe piaciuto avere un'illustrazione un pochino più dettagliata sulla sua impostazione.

Ci rendiamo conto che siamo in una fase di passaggio e quindi chiaramente non si può neanche chiedere di avere un quadro completo.

C'è però il fatto che questi programmi annuali di formazione professionale che continuiamo a mandare avanti, risultano fortemente carenti proprio rispetto ad una visione complessiva del mondo del lavoro, delle esigenze del mondo del lavoro, e quindi di un intervento mirato sulla formazione professionale.

C'è il rischio, e dico rischio, ma forse è qualcosa di più, che molti di questi interventi siano più delle forme di sovvenzione, di contributi a determinate aziende che ne hanno bisogno o che comunque ritengono di adottare questo strumento della formazione professionale, piuttosto che interventi formativi veramente finalizzati e ben mirati.

Un elemento di carenza molto forte e molto evidente è rappresentato dal fatto che nella legge dell'83, se ben ricordo, quando è stato messo in moto questo meccanismo della formazione professionale, si prevedeva l'esistenza di uno strumento fondamentale per organizzare corsi di formazione professionale, e questo strumento fondamentale era l'osservatorio sul mondo del lavoro.

Questo strumento, come altri del resto previsti dalla legge, non è mai stato attivato, e quindi c'è il rischio, forse qualcosa di più del rischio, che molti di questi interventi siano onerosi per la Pubblica Amministrazione e scarsamente utili agli effetti pratici.

Quindi io, nel dichiarare un'astensione su questo programma del 1992, vorrei fare una raccomandazione alla Giunta soprattutto per quanto riguarda la realizzazione di questo osservatorio del lavoro, in modo che sia attivato al più presto e che ci dia gli strumenti per poter intervenire in modo più finalizzato, più mirato anche rispetto ai corsi di formazione professionale.

Presidente Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta Lanivi, ne ha facoltà.

Lanivi (GM) Solo per aggiungere alcune osservazioni alle annotazioni che ha fatto il Consigliere Riccarand, il quale ha sottolineato un aspetto importante, quello della costituzione di un osservatorio del mercato del lavoro.

Vorrei aggiungere un'altra esigenza, quella dell'orientamento pro-fessionale, che potrebbe essere agganciato alla presenza che ab-biamo in Valle d'Aosta di una forma direi atipica o particolare rispetto alle altre realtà regionali, cioè l'Agenzia del lavoro. Quin-di, Agenzia del lavoro, orientamento professionale, osservatorio del mercato del lavoro, sono dei punti di riferimento per una politica dell'occupazione e della formazione nella nostra regione.

Non dobbiamo però dimenticare alcuni aspetti critici che hanno reso più faticoso trovare una soluzione.

Uno è il rapporto con il mondo della scuola, e il secondo è l'esistenza in Valle di una rappresentanza del Ministero del Lavoro, l'Ufficio regionale del Lavoro e della massima occupazione, che ha una sua autonomia.

Quindi c'è un problema che è di tipo organizzativo da superare, e c'è poi un problema di creare organismi che lavorino in modo coordinato, altrimenti rischiamo di avere dei doppioni e di non raggiungere nessun risultato.

Mi pare che questo programma sia ancora riferito alla n. 28 del 1983, cioè a 10 anni di distanza; l'impegno è di riconsiderare l'insieme della materia.

Cercheremo di vedere se abbiamo la possibilità di affrontare tutto questo, con molta semplicità.

Devo ancora dire che è stato costituito un osservatorio a livello nazionale sul mercato del lavoro, con degli uffici decentrati, però ad ora, risultati positivi di questa attività non ce ne sono molti. Almeno per quanto mi è dato di ricordare, presi anche contatti con le realtà più vicine tipo quella piemontese, non è che ci siano state delle grosse novità.

(...omissis...)

Presidente Pongo in votazione il punto 43 all'ordine del giorno.

Esito della votazione:

Presenti: 29

Votanti: 28

Favorevoli: 28

Astenuti: 1 (Riccarand).

Il Consiglio approva il punto 43.