Objet du Conseil n. 3491 du 29 juin 1992 - Resoconto
OGGETTO N. 3491/IX Carenze di funzionalità e problemi di sicurezza della linea ferroviaria Chivasso-Aosta e Aosta-Pré-Saint-Didier. (Interrogazione e interpellanza)
Presidente Svolgeremo congiuntamente l'interrogazione presentata dal Consigliere Pascale e l'interpellanza presentata dal Consigliere Riccarand.
Do lettura dell'interrogazione presentata dal Consigliere Pascale:
Interrogazione La sciagura ferroviaria del 10 giugno sulla linea Aosta-Chivasso ha riproposto il problema della qualità del servizio e della sicurezza sulle linee ferroviarie ad un solo binario, tra le quali si colloca quella della Aosta-Chivasso.
Appresa la notizia di contatti già avviati dalla Giunta con la regione Piemonte per concordare iniziative comuni nei confronti delle ferrovie dello Stato e del governo, il sottoscritto Consigliere regionale,
interroga
la Giunta regionale per conoscere:
a) quali sono state le cause dell'incidente ferroviario;
b) quali iniziative comuni sono state concordate con la regione Piemonte e con quali tempi di attuazione;
c) se nel contesto di tali iniziative è stato posto sia il problema del raddoppio della linea Aosta-Chivasso, sia quello della smilitarizzazione di tale tratta.
Do lettura dell'interpellanza presentata dal Consigliere Riccarand:
Interpellanza Il disastro ferroviario di Caluso ha evidenziato in modo drammatico non solo le carenze di funzionalità della linea ferroviaria Chivasso-Aosta, ma anche la presenza di gravi problemi di sicurezza.
Ormai sono diversi anni che le organizzazioni sindacali ed il Comitato Utenti della Ferrovia sollecitano interventi concreti per migliorare il servizio e ridurre i pericoli.
Dopo quanto è successo occorre giungere urgentemente a decisioni concrete che permettano alla ferrovia Chivasso-Aosta di modificare la sua fisionomia;
Tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale
interroga
la Giunta regionale per sapere:
1) quali sono state le cause del disastro ferroviario di Caluso e quali provvedimenti sono stati assunti dall'ente ferrovie per rendere più sicura la linea;
2) quali iniziative sono state assunte o si intendono assumere per giungere finalmente alla smilitarizzazione nella gestione della ferrovia Chivasso-Aosta.
PresidenteHa chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.
Riccarand (VA)Questa interpellanza affronta in modo più specifico il problema del disastro ferroviario di Caluso e poi c'è all'ordine del giorno di questo Consiglio una mozione, più di carattere generale rispetto al problema più in generale della condizione della ferrovia Chivasso-Aosta, in sintonia con orientamenti e decisioni presentate e discusse all'interno del Consiglio regionale del Piemonte da parte del Gruppo Verde e da parte di altri gruppi consigliari. Per quanto riguarda l'interpellanza, il suo scopo è soprattutto di avere chiarimenti ed informazioni da parte della Giunta regionale, soprattutto in merito alla dinamica dell'incidente che ha determinato il disastro ferroviario di Caluso, che è stato uno dei più gravi incidenti ferroviari verificatisi in Italia, il più grave che si è mai verificato sulla linea che interessa direttamente la Chivasso-Aosta.
Ci sono stati molti morti e feriti, compresi due cittadini della Valle d'Aosta che sono stati coinvolti in modo mortale in questo incidente e credo che l'argomento ci debba preoccupare e che sia opportuno capire bene quali sono state le cause di questo disastro e come si può intervenire per evitare che simili fenomeni si possano ripetere.
E' chiaro che quando si affronta il problema della sicurezza sulla linea Chivasso-Aosta, in modo collegato, si affronta il problema, abbiamo voluto farlo anche nell'interpellanza, della gestione di questa linea. Il problema della gestione da parte del genio ferroviario, una gestione quindi militarizzata di questa linea, che già più volte è stata indicata come fonte di disservizio in questo Consiglio, quindi c'è da anni richiesta di arrivare ad una smilitarizzazione nella gestione della linea Chivasso-Aosta.
Credo che dopo quello che è successo a Caluso questa richiesta di smilitarizzazione si ponga con ancora maggiore energia, e si debba fare tutto il possibile per sfruttare la scadenza della convenzione che avverrà nel 1994, se dispongo di dati precisi, per arrivare a cambiare la situazione.
Sicuramente attraverso la gestione diversa si può migliorare sia la sicurezza, sia soprattutto la funzionalità della linea. Uno dei problemi più gravi che avevamo più volte affrontato in questo Consiglio era quello del Programma 2, cioè del fatto che, con la gestione dei militari spesso la linea viene disattivata e vengono trasferiti i militari per fare i "tappabuchi" in situazione di emergenza, in situazioni di scioperi eccetera, con servizi sostitutivi su pullman per la ferrovia Aosta-Chivasso che poi non rispettano gli stessi orari, non permettono di rispettare le coincidenze, creando un grave disservizio.
In più ad esso si aggiunge questo grave problema della sicurezza. Si erano già avuti in passato alcuni avvertimenti, alcune avvisaglie di qualcosa che non funzionava, certo che adesso il fatto che si è verificato è molto grave, e quindi bisogna vedere con quali accorgimenti tecnici, con quali modifiche gestionali è possibile modificare la situazione.
Questi sono i motivi dell'interpellanza che abbiamo presentato alla Giunta regionale.
PresidenteHa chiesto di parlare l'Assessore all'Ambiente, Territorio e Trasporti Nicco, ne ha facoltà.
Nicco (Ass. Tec.) Sulle cause dell'incidente non credo di poter fornire allo stato attuale significativi elementi. Come è noto ci sono delle commissioni di inchiesta che stanno lavorando, una della magistratura ed una interna delle Ferrovie, spetterà a loro fornire delle risposte precise in merito. Abbiamo conoscenza, tuttavia, di alcuni elementi.
Voglio ricordarli rapidamente: 10 giugno, quel giorno, una violenta perturbazione atmosferica nel primo pomeriggio ha messo fuori uso il sistema di blocco elettrico di controllo della linea fra Ivrea e Chivasso. E', allora, stato attivato il sistema di controllo telefonico, cioè quello che esisteva già prima, tra le diverse stazioni. Nello stesso tempo si è proceduto alla riparazione del guasto. Il diretto 2449 Torino-Aosta delle 14,20 ed il locale 10370 Aosta-Chivasso delle 13,05 quel giorno avrebbero dovuto incontrarsi nella stazione di Caluso, in realtà quando il diretto 2449 è giunto alla stazione di Caluso ha trovato il semaforo verde ed ha proseguito immettendosi sul binario unico verso Candia. Nel frattempo, nella direzione opposta il locale 10370 è partito da Candia ed è stato fermato al semaforo rosso all'uscita della galleria, poco prima della stazione di Caluso. Inevitabile lo scontro frontale.
E' proprio sulla dinamica di questo particolare passaggio che le due commissioni di inchiesta lavoreranno per capire se si è trattato effettivamente e solo di un errore umano o invece di qualcos'altro.
Il bilancio è quello che già è stato ricordato, sei morti, tra cui Dino Glarey di Cogne e Mary Fratti residente da qualche tempo ad Hône, trentasei feriti, tra i quali ci sono alcuni valdostani.
Cosa abbiamo fatto? Sin dalla mattinata di giovedì 11 la Giunta e la Presidenza del Consiglio hanno ribadito con un comunicato la necessità di interventi rapidi e precisi da parte dello Stato per garantire la sicurezza e l'efficienza della linea. Nel contempo è stato chiesto all'Assessore dei trasporti della regione Piemonte di concordare una iniziativa congiunta delle due Regioni nei confronti della direzione compartimentale delle Ferrovie.
Questo incontro c'è stato il 17 giugno tra i due assessori ed il direttore compartimentale, dottor Barbera. Siamo andati a questo incontro con due riunioni preparatorie, una con le organizzazioni sindacali e l'altra con il comitato utenti. Il 17 giugno, in quella sede abbiamo posto diverse questioni che riguardano questa linea e in primo luogo evidentemente quella della sicurezza della linea stessa.
Come è noto su questa linea sono stati compiuti già negli anni scorsi diversi interventi, anche significativi, con l'installazione del già citato blocco elettrico; si tratta ora di vedere se è possibile passare a sistemi di controllo più avanzati, quali il blocco automatico. Proprio in questi giorni abbiamo letto sulla stampa la possibilità di monitorare i tratti a binario unico mediante sensori disposti lungo i binari che inviano segnali di via libera o di stop agli impianti di segnalamento. La proposta è stata avanzata dalla Securvia.
In merito a questi problemi si è deciso, nella riunione del 17 giugno, di convocare un apposito incontro di carattere tecnico fra i rappresentanti delle due regioni, del compartimento e del genio ferrovieri. Questo incontro dovrebbe aver luogo il prossimo 6 luglio a Torino.
Per quanto riguarda poi le questioni più di carattere generale della smilitarizzazione della linea e del raddoppio, mi sembra che la situazione sia assai complessa. Per quanto riguarda la smilitarizzazione, come è già stato detto la linea è gestita dal genio ferrovieri; questa gestione è regolata da una convenzione tra Ministero delle Difesa e Ministero dei Trasporti e scade effettivamente nel 1994. Giovedì 11, in occasione della visita a Caluso e a Chivasso del Ministro Bernini ho avuto modo di affrontare, anche se molto brevemente, la questione con il Capo Divisione Esercizi delle Ferrovie, Ing. Rizzotti. Devo dire che da parte sua non c'è stata nessuna apertura su questo tema. L'intenzione della Direzione delle Ferrovie è di procedere al rinnovo della convenzione.
Il Consigliere Riccarand ha parlato anche del programma 2, che è strettamente connesso con la gestione militare della Ferrovia. Programma i cui disagi sono noti a tutti, anche a chi ha fatto il pendolare per molto tempo, come il sottoscritto; un'ora di sciopero in qualche lontano compartimento significa tre giorni di disfunzione sulla nostra linea. Anche su questa questione devo dire che la chiusura è stata totale. Ora, se vogliamo ottenere qualche risultato su questo terreno è importante costruire un insieme di forze sufficientemente ampio ed articolato, che costituisca una credibile controparte per quanto riguarda la direzione delle ferrovie ed il Ministero.
Ed è una occasione in cui ognuno può compiere una sua importante parte, la Giunta regionale per quanto la riguarda proseguirà sicuramente nell'azione congiunta con la regione Piemonte e chiederà subito un incontro al nuovo Ministro per discutere tra l'altro anche di questa questione. Ma c'è spazio per l'iniziativa dei parlamentari valdostani e direi anche delle singole forze politiche presenti in questo Consiglio, rispetto ai propri referenti nazionali. Credo che qui ci sia tutta un'azione di convinzione che deve essere portata avanti. Così pure per altri soggetti, a partire dalle organizzazioni sindacali.
In merito al raddoppio della linea: su questo tema sono stati presentati diversi ordini del giorno in tutta una serie di enti locali, i nostri Parlamentari già hanno presentato una interrogazione, sentiremo la risposta e gli impegni che il ministro prenderà. E' certo una direzione sulla quale dobbiamo insistere, e tuttavia io credo che dobbiamo anche essere molto franchi tra di noi e soprattutto rispetto agli utenti. Oggi, nel quadro della situazione attuale delle Ferrovie, non credo vi siano grandi spazi per una prospettiva credibile ed in tempi brevi di raddoppio della linea.
Sappiamo che le Ferrovie hanno dato l'avvio alla procedura della trasformazione dell'Ente in società per azioni, che hanno un programma fatto recentemente in cui si prevede che il mantenimento in esercizio della rete non commerciale debba avvenire con contributo regionale, sappiamo che anche la questione degli investimenti rientrerà nella stessa impostazione.
Ora, se la situazione è questa, penso che noi dobbiamo avviare una trattativa globale con il governo centrale in cui discutere di tutti questi problemi e nello stesso tempo discutere anche di altre questioni sulle quali questo Consiglio ha già avviato delle iniziative importanti per mutare sostanzialmente quello che è il quadro di riferimento di base in cui si colloca la Ferrovia in Valle d'Aosta: l'Aosta-Martigny ed altre iniziative. Penso sia questa la direzione da seguire con forza e con coerenza da parte di tutti, per ottenere poi dei risultati anche sulla linea attualmente esistente.
Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Pascale, ne ha facoltà.
Pascale (PSI) Ringrazio l'Assessore Nicco per le risposte che ha potuto dare soprattutto in merito alle cause, che sono ancora da accertare. Mi pare che trattandosi di problemi annosi le soluzioni indicate siano quelle giuste, al di là degli incontri tecnici da avere con il Compartimento di Torino per migliorare la sicurezza della linea il problema, come ha detto alla fine, è quello di aprire una trattativa globale con il governo. Sotto questo aspetto occorre un'iniziativa forte del Governo regionale, d'intesa con i Parlamentari Valdostani che mi pare che abbiano un peso specifico importante in sede di formazione di questo governo e quindi forse possono aiutarci più che in passato a risolvere questi problemi.
Si tratta di assumere al più presto queste iniziative, concordando degli incontri con i Ministri responsabili perché il problema del raddoppio della linea si pone in connessione con quello della Aosta-Martigny. Mentre quello della smilitarizzazione è collegato, perché nel momento in cui si dovesse procedere lungo questa direttrice di Aosta-Martigny è chiaro che cade anche quello della smilitarizzazione, che potrebbe essere però un risultato in subordine. Quantomeno cerchiamo di ottenere, se non è possibile il raddoppio in questa fase, che non venga rinnovata la convenzione che scade nel 1994. Grazie.
Si dà atto che, dalle 12,48, presiede il Presidente Bich.
Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.
Riccarand (VA)Anch'io mi dichiaro sostanzialmente soddisfatto della risposta dell'Assessore, rispetto ai punti dell'interpellanza. Vorrei solo evidenziare questi aspetti: anch'io sono convinto che sia opportuna una trattativa globale che coinvolga il ministero dei Trasporti, che coinvolga le Ferrovie dello Stato, tanto per vedere di trovare una collocazione complessiva del problema del trasporto ferroviario nella nostra regione, però all'interno di una prospettiva di carattere generale di una riqualificazione del trasporto ferroviario ci sono sicuramente degli intervento che possono essere realisticamente fatti in tempi relativamente brevi.
Sicuramente gli interventi sulla sicurezza, gli strumenti anche tecnici e tecnologici in uso sulla Chivasso-Aosta non sono dei più perfetti, dei migliori, come abbiamo visto, quindi ci sono degli accorgimenti tecnici che già sono stati parzialmente indicati e che possono essere adottati. E' un problema di costo anche questo, ma non sono dei costi talmente elevati, che le Ferrovie dello Stato eventualmente anche con la partecipazione della regione non possano affrontare, in modo da migliorare la sicurezza sulla linea Chivasso-Aosta.
Il problema della smilitarizzazione: non credo che sia strettamente collegabile ad un discorso di proiezione internazionale o meno della nostra Ferrovia. Anche così come è adesso la Ferrovia Chivasso-Aosta è una delle linee con maggior utenza, e soprattutto nel tratto fra Chivasso e Ivrea è fortemente trafficata. Quindi la domanda che questa linea venga smilitarizzata va posta indipendentemente dal fatto che si riesca a trovare uno sbocco internazionale o meno.
Su questo è opportuna un'insistenza fatta da tutte le parti, sono d'accordo sul fatto che ci sia un'azione della Giunta, dei gruppi politici, dei parlamentari, delle forze sociali eccetera, ma credo che dovremmo porci fin da adesso l'obiettivo di dire dopo il 1994 non ci sarà più una gestione di tipo militare, moviamoci adesso per cercare di costruire questo risultato.
Credo che questo sia realisticamente possibile, è chiaro che ci siano dei problemi, di utilizzo del genio militare, bisogna dare un'altra linea scuola, però non possiamo più accettare che questa linea con un traffico così intenso questa linea sia gestita da personale, che la usa come scuola. Lo stesso incidente ci dimostra il fatto che dei militari messi lì sono molto giovani, questi che hanno ricevuto un avviso di garanzia credo sia giovani di 22/23 anni, che sono stati messi lì a dirigere delle stazioni, ad avere delle responsabilità con un livello di preparazione che è enormemente inferiore al livello di preparazione che ha il personale civile, che prima di avere la responsabilità di una stazione deve fare tutto un curriculum mentre questi giovani militari non lo hanno. Quindi ci sono anche questi problemi.
Il problema del programma 2: evidentemente è un problema che si può risolvere anche subito, se c'è la volontà di risolverlo, e anche questo dobbiamo porlo con molta forza. Lo stesso discorso del raddoppio a mio avviso in parte lo si può affrontare in tempi relativamente brevi; è chiaro che se noi pensiamo ad un discorso di raddoppio di tutta la linea Chivasso-Aosta è molto complesso, ci sono problemi da valutare, di tracciato, di spazio, ma quantomeno sul tratto Chivasso-Ivrea non ci sono delle difficoltà particolari, e neanche dei costi particolari per il raddoppio di quel tratto e tenete presente che raddoppiare quel tratto di linea vuol dire averne un beneficio complessivo come per tutta la linea, perché uno dei più grossi problemi è proprio in quel tratto lì, dove c'è maggior congestionamento.
Quindi raddoppio su quella linea, un migliore collegamento fra Chivasso e la direttrice Torino-Milano, perché poi c'è anche quel problema dell'inserimento dei treni per arrivare fino a Torino, già questo che si può fare in un arco di anni relativamente breve sicuramente porterebbe un grosso vantaggio sulla linea.
Quindi noi siamo d'accordo sulla linea indicata, cioè cercare di affrontare il problema complessivamente e vedere le cose in pro-spettiva anche sulla lunga durata con un progetto globale, cer-cando però di portare a casa nel più breve tempo possibile alcuni risultati concreti che si possono, anche se parzialmente, ottenere.