Compte rendu complet du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 2938 du 18 décembre 1991 - Resoconto

OGGETTO N. 2938/IX Approvazione dello schema di convenzione per l'insedia-mento di attività industriali e di servizi in Valle d'Aosta da parte della società di servizi SDS S.p.a.

Presidente Do lettura del testo della delibera:

Deliberazione Il Consiglio

- richiamata la legge regionale 28 giugno 1982, n. 16;

- visto il parere della IV Commissione consiliare permanente;

delibera

1°) di approvare nel testo allegato lo schema di convenzione con la Società di Servizi SDS S.p.A.;

2°) di approvare il conferimento a Finaosta S.p.A. dell'incarico di effettuare gli interventi di finanziamento previsti dai punti 7.1 e 7.2 dello schema di convenzione allegato, da erogarsi a decorrere dall'anno 1992, dando atto che i relativi oneri graveranno sul fondo di dotazione di cui all'articolo 9 della legge regionale 28 giugno 1982, n. 16 e successive modificazioni ed integrazioni.

Convenzione

per l'insediamento di attività industriali e di servizi inValle d'Aosta la Regione Valle d'Aosta, di seguito denominata Regione,C.F. 80002270074, in persona del Presidente della Giunta regionale...in esecuzione della deliberazione del Consiglio regionale n...in data..., controllata dalla Commissione di Coordinamento il..., con il n... da una parte

e

la Società di Servizi SDS S.p.A., di seguito denominata SDS,C. F. 04943300014, iscritta presso il Tribunale di Aosta al numero 6681/38, con sede in Aosta, Via delle Betulle n. 74, capitale sociale di lire 1.500 milioni, rappresentata dal Sig. Tocci Agostino in qualità di Amministratore Unico, a questo atto autorizzato da... dall'altra

Premesso che

a) la SDS svolge, a decorrere dal luglio 1991, attività di organizzazione dell'importazione di beni e/o merci, dello sdoganamento degli stessi nella Regione Valle d'Aosta e, anche insieme ad altre società, di trasporto presso la clientela italiana di tali merci;

b) Detta attività comporterà inizialmente il reperimento e l'allestimento di aree attrezzate, eventualmente anche ubicate al di fuori del territorio regionale, purché strettamente funzionali all'avvio delle attività che dovranno consentire, in attesa dell'approntamento del centro articolato di cui al successivo punto 3.3), lo svolgimento dell'attività descritta alla lettera a) e di quelle ad essa connesse;

c) la Regione è interessata a tale iniziativa al fine di sostenere i livelli occupazionali, favorire l'incremento ed il rinnovamento delle attività economiche sul proprio territorio;

Tutto ciò premesso

si conviene e stipula quanto segue:

1) le premesse costituiscono elementi essenziali degli accordi che seguono;

2) la SDS si impegna per sé e per le proprie società controllate a insediare e mantenere in Valle d'Aosta, per almeno 10 anni, la sede operativa e quella statutaria (sociale, legale e fiscale) di tutte le società da essa controllate, ai sensi del numero 1) del primo comma dell'articolo 2359 del codice civile, interessate nelle attività oggetto della presente convenzione;

3) per lo svolgimento delle proprie attività, SDS potrà:

3.1) per la fase iniziale, reperire ed allestire, in accordo con la Giunta regionale, aree attrezzate anche in parte ubicate fuori dal territorio regionale, purché strettamente funzionali allo svolgimento delle attività indicate in premessa, onde consentire l'avvio e lo svolgimento delle attività oggetto della presente convenzione;

3.2) reperire, in territorio regionale, aree della superficie complessiva di circa 150.000 metri quadri, di cui almeno 75.000 metri quadri entro il 31 gennaio 1993, sulle quali dovrà essere insediato il centro articolato di cui al successivo punto 3.3);

3.3) realizzare, in territorio regionale, sulle aree all'uopo reperite, un centro articolato comprendente le seguenti strutture:

- un piazzale adeguatamente attrezzato;

- costruzioni per stoccaggio al coperto delle merci importate;

- stabilimenti per la trasformazione, l'assemblaggio, l'allestimento e il condizionamento dei beni e/o merci importati;

3.4) dotare il Centro articolato di tutte quelle strutture operative, nonché aziende complementari, atte a consentire lo svolgimento più funzionale delle attività di cui alla lettera a) delle premesse;

4) gli investimenti per gli interventi di cui ai punti 3.1), 3.2), 3.3) e 3.4), ivi compresi, per un importo non superiore al 10 per cento degli investimenti, l'ammontare complessivo dei relativi beni immateriali, le spese di impianto ed i costi pluriennali per l'insediamento ed il mantenimento delle attività di cui alla lettera a) delle premesse, ammonteranno a circa 150 miliardi. Detti beni ed attività potranno essere acquisiti anche, per un importo non superiore al 25 per cento degli investimenti, attraverso l'assunzione di partecipazioni totalitarie o maggioritarie in società che svolgano attività complementari rispetto a quella di cui alla lettera a) delle premesse e/o dispongano esclusivamente, o in maniera prevalente, di beni finalizzati alla attuazione più funzionale dell'attività oggetto della presente convenzione. Gli insediamenti, le infrastrutture e le attività, di cui al presente punto, verranno realizzati nel periodo di 5 anni dalla stipula della presente convenzione;

5) In relazione alle attività di cui ai punti precedenti, SDS:

5.1) garantisce l'occupazione progressiva di lavoratori per raggiungere complessivamente le 250 unità (di cui circa 200 operai e circa 50 impiegati e dirigenti). Di questi almeno 30/40 saranno assunti entro sei mesi dalla sottoscrizione della presente convenzione. Nelle assunzioni sarà data priorità a persone residenti in Valle d'Aosta, purché in possesso delle caratteristiche, qualifiche e professionalità necessarie;

5.2) assicura un incremento degli attuali flussi di importazione e nazionalizzazione, attraverso la Valle d'Aosta, rispetto all'anno l990, dell'ordine di circa 1300 miliardi annui, con un tetto minimo per il primo anno di lire 800 miliardi. Nella determinazione dell'incremento non si dovrà tenere conto delle variazioni negative degli attuali flussi delle importazioni dovute a fattori non imputabili alla volontà della SDS che possano limitare, ridurre o impedire l'importazione di prodotti ricompresi negli attuali flussi;

6) Sempre in relazione a quanto sopra SDS si impegna a:

6.1) non distogliere da altre aziende operanti in Valle d'Aosta personale specializzato, fatti salvi eventuali accordi interaziendali;

6.2) curare la formazione del personale mediante corsi teorici ed esercitazioni pratiche, da concordare preventivamente con la Regione, anche eventualmente con affiancamento sui posti di lavoro o tirocinio parzialmente improduttivo;

6.3) comunicare al Presidente della Giunta regionale, entro 10 giorni dall'assunzione o licenziamento di lavoratori, il nominativo degli stessi e, alla fine di ogni esercizio, inviare una relazione contenente lo stato dell'occupazione;

6.4) adempiere agli obblighi previsti dalla normativa vigente riguardo alla difesa della salute dei lavoratori, allo smaltimento dei rifiuti, alla qualità degli scarichi industriali e delle emissioni atmosferiche ed, in generale, evitare qualsiasi attività inquinante;

6.5) trasmettere tempestivamente alla Presidenza della Giunta regionale i programmi e i progetti per la costruzione di stabilimenti industriali, infrastrutture e relativi impianti;

6.6) tenere in conto per tutte le necessità di produzione di beni o prestazioni di servizi e preferire, a parità di prezzo e condizioni, le aziende operanti in Valle d'Aosta;

6.7) mettere a disposizione della Regione, su richiesta del Presidente della Giunta regionale, il libro dei soci e comunicare allo stesso tempestivamente le variazioni, sia nella proprietà del capitale sociale, sia nella composizione degli organi societari;

7) la Regione, in presenza dei presupposti di cui ai precedenti punti da l) a 6), erogherà a favore di SDS, ai sensi dell'articolo 5 della legge regionale 28 giugno 1982, n. 16 e successive modificazioni

7.1) un contributo, in conto capitale a fondo perduto, pari al 90 per cento di quanto globalmente previsto al punto 7.2) un contributo a copertura di perdite di esercizio dei primi due bilanci, fino all'ammontare massimo complessivo di lire 4 miliardi. La perdita di esercizio da coprire con il suddetto contributo dovrà essere assunta al netto di eventuali ammortamenti anticipati e di quelli relativi a beni, diritti e oneri acquisiti con il contributo di cui al punto 7.1);

7.3) il contributo in conto capitale verrà erogato da Finaosta S.p.A., su presentazione alla stessa di adeguata documentazione delle spese sostenute e ritenute congrue, relativamente a quanto previsto al punto 4) e comunque per un importo annuo non superiore a lire 40 miliardi;

7.4) in caso di modificazioni delle entrate finanziarie regionali, previste dalla legge 26 novembre 1981, n. 690, che comportassero una riduzione superiore al 20 per cento delle entrate regionali, le parti si impegnano a rideterminare in modo equo gli impegni previsti dalla presente convenzione ed i correlati contributi regionali. In caso di mancato accordo per la modifica, nessuna delle due parti potrà, per tale motivo, pretendere indennizzi o altro dalla controparte;

8) qualora la SDS intendesse alienare, entro i 5 anni successivi al periodo di validità della presente Convenzione, i beni immobili acquistati o realizzati e le partecipazioni acquistate con il contributo regionale, dovrà preventivamente offrirli alla Regione che potrà acquistarli pagando un corrispettivo pari al valore che sarà determinato da apposita perizia, da redigersi da una terna di periti, di cui due nominati dalle parti ed il terzo dai primi due o, in mancanza di accordo, dal Presidente del Tribunale di Aosta, al netto dei contributi in conto capitale erogati dalla Regione, rivalutati secondo gli indici ISTAT del costo della vita.

9) qualunque controversia tra le parti, che ai sensi di legge possa formare oggetto di clausola compromissoria, viene deferita ad un collegio arbitrale di natura rituale, composto da tre arbitri, due dei quali nominati dalle parti contendenti ed il terzo con funzione di Presidente, dai due così eletti, o, in difetto di accordi, dal Presidente del Tribunale di Aosta. Il ricorso alla procedura arbitrale avverrà secondo le norme del Codice di Procedura Civile.

10) a garanzia delle obbligazioni previste dalla presente Convenzione e del pagamento degli eventuali danni determinati dal lodo arbitrale di cui al precedente punto 9), SDS fornirà idonea fideiussione bancaria di lire 3.000.000.000 per l'anno 1992, da elevare a lire 5.000.000.000 a partire dal 1993, fino alla realizzazione degli investimenti di cui al punto 4);

11) qualsiasi carenza della presente convenzione verrà, a richiesta di una delle parti, colmata con convenzioni integrative;

12) la presente convenzione avrà efficacia quando si saranno verificati tutti i presupposti di legge;

13) le spese contrattuali e di registrazione sono a carico della Società contraente.

Presidente Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

Bondaz (DC) Non credo di dover spendere molte parole dopo la relazione che è stata fatta in sede di commissione per illustrare questo provvedimento, che a mio giudizio rappresenta un punto basilare dell'attività e della credibilità di questa maggioranza.

E' da circa un anno che l'Amministrazione regionale e il sottoscritto stanno trattando con la Mercedes per addivenire ad una convenzione che attualizzi e che significhi qualcosa di più che non una semplice entrata economica per la nostra Regione.

Il dato di partenza per quanto ci riguarda è stato quello di avviare un discorso con una grande società, per arrivare ad avere insediata nella nostra Regione una industria che non solo ci apporti un nome, che ci comporti altresì la presenza e l'attuazione di notevoli posti di lavoro.

A seguito delle note vicende (di cui non starò a parlare ulteriormente - vedasi Usellini), detto anche che le convenzioni con Mercedes, o SDS, sono state varie e variegate nel corso di questo anno di trattative, alla fine mi posso compiacere di dire che l'ipotesi di lavoro che era stata avanzata fin dall'inizio dall'Amministrazione regionale ha avuto susseguentemente parere favorevole anche della SDS in primis e della società Mercedes successivamente.

Credo che tutti i consiglieri abbiamo a loro mani la delibera nonché la convenzione che è stata predisposta e studiata nei minimi particolari, almeno per quanto ci riguarda; posso solo dare alcuni ragguagli. Dal mese di luglio ad oggi i transiti che si sono effettuati nella nostra Regione, quindi con entrate fiscali a nostro favore, ammontano ad una cifra sicuramente superiore ai 30 miliardi. Abbiamo avuto sicuramente delle difficoltà per quanto riguarda la Mercedes per i rapporti con la CEE; rapporti che dobbiamo tenere in debita attenzione proprio per le possibilità che una convenzione di questo genere, possibilità che sono state superate da come è stata individuata la convenzione, potesse andare a toccare l'articolo 92 del trattato di Roma, cosa che è stata ampiamente superata per cui oggi non abbiamo delle difficoltà.

Questa prima convenzione con la SDS, che possiamo chiamare la società quale braccio operativo della Mercedes, che ha sede in Valle d'Aosta con oggi un capitale versato di un miliardo e mezzo, dovrà fare a seguito della firma di questa convenzione anzitutto alcune cose che sono state previste nella convenzione, di cui non vi do lettura perché sono a vostra conoscenza, ma dovrà provvedere ad assumere nel corso dei primi cinque anni (crediamo sicuramente prima) un quantitativo di persone pari a 250 posti di lavoro. Di questi almeno 40 dovranno essere assunti entro 6 mesi dalla data della stipula della convenzione.

Questa convenzione con la SDS è sicuramente il primo passo per addivenire alla convenzione con la Mercedes, e dopo domani saranno ad Aosta i responsabili della Mercedes Benz Italia e della Mercedes Stoccarda per definire alcune cose e definire soprattutto la convenzione con Mercedes, che mi auguro di portare all'approvazione del Consiglio nel corso del prossimo gennaio, al massimo nel mese di febbraio.

Cosa intende fare la Mercedes? Intanto intende localizzare nel territorio della Regione un centro di formazione di vario tipo; questo corso e questo centro è aperto alla frequenza dei residenti in Valle d'Aosta. La Mercedes intende inoltre creare un certo design per sviluppare l'attività di studio ricerca stilistica e dotarsi di una struttura di rappresentanza con foresteria per corsi di management. Posso anticipare che questo centro è il centro della Mercedes che verrà trasferito ipso facto da Stoccarda in Valle d'Aosta; la localizzazione non è ancora stata individuata, ma da pourparlers con la Mercedes dovrebbe essere individuato o il comune di Saint-Vincent, o il comune di Aosta o il comune di Courmayeur. Questo anche per dare una immagine nel territorio della nostra Regione e quindi una presenza nel territorio di questa grande casa automobilistica.

Per quanto riguarda viceversa la SDS, lei dovrà provvedere a fare quanto è previsto nell'articolo 3 della convenzione, che prevede inserimenti e acquisto di terreni, costruzione di un centro articolato, cose di questo genere che serviranno successivamente per impiegare la mano d'opera locale.

A fronte di queste necessità o volontà della Regione di addivenire a questa convenzione, ci troviamo (ed abbiamo concordato con loro) a dare un contributo a fondo perso pari al 90 per cento di 150 miliardi, che comporta una somma di circa 135 miliardi, oltre ad un contributo probabile di 4 miliardi, che dovrebbero andare solo a copertura delle perdite di esercizio dei primi due anni di bilancio.

Tutta l'operazione verrà attuata attraverso la Finaosta, alla quale è stato dato, con la modifica della legge sulla Finaosta, la possibilità di intervenire al riguardo.

Devo aggiungere che il contributo in conto capitale che andiamo a dare alla SDS sarà limitato a 40 miliardi all'anno e non oltre; questo anche per una garanzia dell'Amministrazione regionale perché dovremo vedere come procederanno nei loro lavori.

Abbiamo previsto delle norme per tutelare la Regione nel caso di modifica delle leggi finanziarie che ci regolano in questo momento. Abbiamo altresì previsto che qualora la SDS dovesse alienare, tenuto conto che la convenzione ha un valore di dieci anni, entro i cinque anni successivi al termine della convenzione, l'Amministra-zione regionale potrà rientrare in possesso di questi beni al valore di mercato, ma deducendo tutte le somme che l'Amministrazione regionale ha dovuto pagare nel corso degli anni.

Altre piccole cose, che non hanno grossa rilevanza, sono previste dalla convenzione; abbiamo altresì previsto a garanzia degli obblighi della presente convenzione e per il pagamento di eventuali danni una idonea fideiussione bancaria di 3 miliardi per il 1992, da elevarsi a 5 miliardi a partire dal 1993 e fino alla realizzazione degli investimenti che sono previsti nell'articolo 4 della convenzione, che sono quelli di cui ho parlato precedentemente.

Mi auguro sinceramente che questa convenzione venga approvata dal Consiglio regionale; in commissione ci sono state alcune piccole divergenze da parte di qualche Consigliere ma credo che la sostanza di questa convenzione sia qualcosa di altamente legittimo per la nostra Regione, di altamente producente e che comunque, sia pure fosse da considerarsi soltanto il breve termine entro il quale potesse essere definita l'IVA da importazione, noi siamo garantiti solo dal primo anno di rientrare di tutte le somme che daremo, perché loro per convenzione devono garantire nel primo anno di attività un fatturato lordo di 800 miliardi. Fatturato che dovrà andare negli anni successivi a circa 1300 miliardi.

Queste somme sono state messe in senso cautelativo da parte della Mercedes, in quanto dai bilanci che abbiamo esaminato e da tutta la documentazione che ci è pervenuta, a parte quest'anno, perché all'inizio dell'anno ci dicevano che nel 1991 avrebbero avuto un incremento del 10 per cento delle importazioni in Italia, percentuale che è stata abbondantemente superata, come è stato scritto fra l'altro da "Il Sole - 24 ore", in quanto l'incremento si aggira intorno al 12 per cento.

Quindi il fatturato totale della Mercedes (parlo del 1989 o meglio del 1990) si aggira sui 2500 miliardi, per cui preoccupazioni da parte di Mercedes di arrivare ai minimi che sono stati garantiti da questa convenzione non ne esistono.

Al di là del vantaggio economico che almeno in questo periodo abbiamo avuto, teniamo conto che forse è la prima volta che una società di questa rilevanza viene ad operare con l'Amministrazione regionale, abbiamo dovuto superare una certa concorrenza con il Trentino-Alto Adige, che ha maldigerito questa nostra (scusatemi l'immodestia) capacità di attirare una società come la Mercedes, a parte - dicevo - il lato squisitamente economico, credo che con questa convenzione e successivamente con quella che andremo a fare nei prossimi mesi avremo sì un vantaggio economico, ma avremo un vantaggio anche di immagine ma soprattutto da un punto di vista sociale avremo la possibilità di individuare 250 posti di lavoro con questa convenzione ed probabilmente altri 250 con la convenzione che andremo a sottoscrivere direttamente con Mercedes Benz Italia.

Non sto a dilungarmi sulla successiva convenzione, perché sarà oggetto di una ciacchierata o meglio di una discussione in sede di Consiglio, ma voglio, terminando questa breve relazione, forse un po' caotica, ringraziare i funzionari dell'Amministrazione regionale, in particolare il Capo di Gabinetto Pasquino, il dott. Moussanet, il rag. Vitali finquando è stato nostro dipendente e successivamente il rag. Lugon, e il dott. Cilea che abbiamo cooptato da parte della Finaosta per darci un colpo di mano, oltre ai consulenti soliti che ha la Regione e ad un commercialista di Torino, il dott. Pia, che ci ha seguito in questa difficile trattativa. Le riunione notturne sono state moltissime, le riunioni diurne sono state altrettante, le difficoltà da superare con il Governo e con la CEE sono state innumerevoli, ma con molta determinazione siamo riusciti a definire (e lo dico con tutta semplicità e umiltà) un'operazione con la quale avremo dato un qualcosa alla Valle d'Aosta sia in termini economici sia in termini di posti di lavori, perché ad esempio il centro design che verrà fatto in Valle d'Aosta significa la individuazione di posti di lavoro ieri inimmaginabili; oggi e successivamente quando saranno presenti in Valle, i nostri giovani che hanno volontà stilistiche avranno la possibilità di trovare posti di lavoro congeniali per loro.

Credo che questo sia un sistema di operare sinceramente e serenamente nell'interesse della nostra Regione.

Presidente E' aperta la discussione generale.

Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.

Riccarand (VA) Dopo quasi un anno di battage pubblicitario, finalmente arriva in Consiglio un minimo di informazione e un po' di documentazione relativamente a questa operazione che è stata da mesi sbandierata dall'esecutivo regionale.

Intanto, ancora una volta ci troviamo di fronte ad un livello di informazione del tutto insufficiente e inadeguato, perché è fatto sulla scorta di una relazione orale anche abbastanza incompleta e senza avere una relazione scritta che inquadri tutti gli aspetti di questa, che viene definita una operazione molto importante e che quindi dovrebbe essere anche presentata con tutta la sua leggibilità, in tutte le sue dimensioni.

Inoltre viene detto che questa convenzione, che viene proposta oggi all'esame e al voto del Consiglio, è solo la prima parte di una operazione più vasta di cui però non si conoscono i contorni, non si capisce che cosa sarà la seconda convenzione, perché si fa prima un pezzo e poi se ne fa un altro, e quali sono i motivi di questo procedere non è assolutamente chiaro.

Mi limito alle cose che sappiamo non potendo far diversamente, e le cose che sappiamo sono intanto queste: fra il protocollo di intesa - perché era proprio un protocollo di intesa firmato dal Presidente della Giunta il 28 marzo 91 con l'amministratore della Mercedes Italia, Jochen Prange - e la bozza di convenzione che ci viene oggi proposta per prima volta per la discussione in Consiglio ci sono delle differenze molto grosse, che riassumo sinteticamente.

Il protocollo di intesa intanto era un protocollo di intesa fra Regione e Mercedes, che prevedeva l'individuazione e la creazione di un'area utilizzata dalla Mercedes sul territorio regionale di 300mila metri quadri, che avrebbe prodotto 500 posti di lavoro e che avrebbe prodotto un vantaggio finanziario e introiti per la Regione di circa 1000 miliardi all'anno. Questo è quello che venne scritto nel protocollo di intesa, venne detto in una serie di dichiarazioni ufficiali, scritto sui giornali eccetera.

Oggi ci troviamo di fronte un panorama notevolmente diverso. Intanto è una convenzione con una società che si chiama società di servizi, in cui la Mercedes non compare, che prevede una utilizzazione di un'area di 150mila metri quadri, di cui 75mila reperiti in una prima fase e forse in una seconda fase 150mila metri quadri, che prevede 250 posti di lavoro di cui 50 impiegati e 200 operai, e che prevede un fatturato che va dagli 800 ai 1000 miliardi all'anno, cosa che significa come introiti regionali (facendo il calcolo sull'IVA da importazione) circa 160-200 miliardi all'anno. Cifre, direi, più che dimezzate rispetto a quelle indicate nel mese di marzo, quindi già qui c'è un punto interrogativo che mi pongo: come mai annunciare nel mese di marzo una operazione di così vaste dimensioni, e poi trovarci quasi un anno dopo ad avere una proposta notevolmente ridimensionata. Questa è una cosa che spero venga poi chiarita.

Cos'è questa società di servizi? Qual è la sua affidabilità? Per che cosa è sorta? Anche qui ci sarebbe stato bisogno di una maggiore informazione. Da quello che ho potuto appurare io, si tratta di una società commerciale di Torino, che si chiamava Autoriviera, una s.r.l., che è stata trasferita nel corso del 1991 ad Aosta trasformandola in una s.p.a. che ha per presidente un certo Tocci Agostino e che ha come soci i figli di questo Tocci: Tocci Agostino, Tocci Stefano e Tocci Luca, che ha numero di addetti zero, che ha numero di dipendenti zero, che quindi sostanzialmente è una società fantasma in questa fase quanto meno e che evidentemente è un paravento dietro il quale si muoverà Mercedes, non so, comunque è una società che ha una presenza inconsistente.

E' chiaro che l'operazione dal punto di vista di questa società, sia essa autonoma, sia essa un braccio operativo e una copertura della Mercedes, è vantaggiosa, perché in sostanza questa società può ottenere di installare in Valle d'Aosta su un'area molto consistente una struttura per la importazione di automobili o di altri veicoli senza pagare una lira. La previsione è di un investimento di 150 miliardi in 5 anni, cifra che è pagata praticamente tutta dalla Regione; non solo, in questi 150 miliardi è prevista anche l'acquisizione - si dice nella convenzione - totalitaria o maggioritaria di altre società, dove da quel che ho capito si intende l'acquisizione da parte di questa società della società Autoporto. Evidentemente è una operazione in cui non hanno nulla da rimettere, recuperano un'area, se la fanno pagare dalla Regione, si fanno pagare tutti gli investimenti per il centro articolato della Regione attraverso i proventi che la Regione ricava da questa struttura, e si trovano con una struttura commerciale in cui non devono sborsare una lira. Probabilmente poi, nella fase della utilizzazione del personale ci sarà il solito discorso della formazione del personale e qui di nuovo subentra la Regione nei costi di formazione del personale eccetera.

Quindi dal punto di vista della società non c'è nessun dubbio che la cosa sia conveniente, tant'è vero che come ci ha detto in commissione il Presidente della Giunta si faranno transitare attraverso la Valle d'Aosta questi veicoli Mercedes importati sul mercato italiano, facendo fare a loro un percorso direi innaturale, comunque un percorso che ha un costo notevolmente accresciuto per costi di trasporto rispetto ai percorsi che si facevano in passato. Cioè costa, se ricordo bene a memoria, circa 150mila lire in più per ogni automobile che viene importata il solo itinerario diverso che viene fatto per passare attraverso la Valle d'Aosta, che non è il percorso sicuramente più breve. Comunque questo aggravio dei costi è ampiamente compensato dalla operazione nel suo insieme che si vuole fare.

Quindi dal punto di vista della Mercedes o della SDS sicuramente una cosa vantaggiosa, si crea alle porte del mercato italiano una base operativa importante, tutta gratis sostanzialmente e poi magari con investimenti sul personale eccetera. Bisogna vedere se dal punto di vista della Regione questa operazione è altrettanto intelligente, è altrettanto vantaggiosa, e qui devo dire che di dubbi ne ho diversi.

Intanto non c'è dubbio che probabilmente, anzi sicuramente in una prima fase c'è un vantaggio economico finanziario per la Regione Valle d'Aosta, perché il calcolo è subito fatto. Facendo transitare attraverso la Valle d'Aosta 10-15mila "Mercedes", realizzando un fatturato di importazione sugli 800-1000 miliardi, si ha un introito Iva che è di circa 160-200 miliardi. Questa sicuramente da un punto di vista finanziario è una entrata rilevante; il problema è però che questa entrata rilevante sappiamo che è una entrata a termine, destinata a finire; quando non lo sappiamo, sappiamo che comunque dal 1987 sicuramente questa entrata non ci potrà più essere perché ogni tassazione verrà fatta nel paese di origine dei beni.

Non è detto che questa decisione sia anticipata, i dati che si sanno finora parlano di un regime transitorio fra l'1 gennaio 1993 e la fine del 1996, per cui è ancora possibile una sorta di pagamento dell'IVA a destinazione; non sappiamo però, e lo confermava ancora stamani l'Assessore rispondendo alla interpellanza che ho fatto sull'Autoporto, quali saranno i meccanismi che saranno messi in atto a partire dall'1 gennaio 1993, il Ministro delle finanze non ha ancora preso nessuna decisione, quindi non sappiamo. L'unica cosa che sappiamo con relativa certezza è che probabilmente per il 1992 non dovrebbero esserci modificazioni significative; dopo di che non sappiamo cosa succede. Quindi questa operazione di puntare fortemente su questo introito è una operazione che sì può funzionare uno, due, tre, quattro anni ma poi è destinata a finire.

Allora si pone il problema: visto che non avremo più questa entrata nell'arco di pochissimi anni, questa struttura che sarà stata creata in Valle d'Aosta è una struttura valida dal punto di vista commerciale e industriale? E' qualitativamente di alto livello, produce un alto valore aggiunto, si collega bene con l'attività locale, dà un contributo ad un miglioramento qualitativo complessivo della nostra Regione, oppure no? Credo che non sia di per sé una presenza valida il fatto di prefigurare come si fa qui un grande centro articolato, che poi vuol dire un grande magazzino, dei grandi garages, in cui vengono stipate queste macchine, vengono parcheggiate provvisoriamente con un po' di mezzi di ricambio distribuiti in alcuni capannoni, e poi da qui verranno redistribuite sul mercato italiano, si dice anche sul mercato francese e non so bene perché dovrebbero venire in Valle d'Aosta per poi andare sul mercato francese o spagnolo eccetera.

Non mi pare che sia una operazione qualitativamente di grosso valore, è una operazione commerciale che dal punto di vista del valore aggiunto non aggiunge niente, che dal punto di vista occupazionale richiede mano d'opera sostanzialmente dequalificata (tant'è vero che qui sono previsti 250 posti di lavoro, di cui 200 sono per operai, perché sono posti di lavoro dequalificata) e che occupa un'area vastissima: siano essi 150mila metri quadri o 300mila metri quadri, è comunque un'area enorme in una Regione in cui abbiamo problemi di spazi per attività industriali e commerciali che sono consistenti. Mi rifaccio anche qui allo studio Censis e anche ad altre indagini, i due problemi maggiori segnalati dagli imprenditori valdostani come ostacoli all'attività economica sono stati la carenza in materia dei trasporti e la difficoltà di reperimento di aree; e noi di fronte a queste difficoltà di reperimento di aree per attività industriali, che già adesso potrebbero essere collocate all'interno della nostra Regione, andiamo ad utilizzare un'area così vasta per dei grandi magazzini, per dei grandi parcheggi.

E' una attività questa che non crea nessuna forma di indotto, perché non capisco che tipo di indotto questo tipo di attività commerciale possa creare; non costituisce una economia di rete perché non si collega a nessuna attività produttiva o di altro genere che abbiamo nella nostra Regione, non c'è nessuna filiera che può nascere da questa operazione commerciale; quindi è una operazione che va in senso esattamente contrario di quello che ci indicava lo studio del Censis. Si diceva in quello studio di non puntare su economie da corridoio, e questa è una classica economia da corridoio: merci che arrivano, che vanno e che si muovono; si diceva di puntare su produzioni di alta qualità e qui si punta solo sulla quantità di mezzi che arrivano e su cui l'intervento a livello regionale è minimo.

Oltre alla vastità dell'area che viene occupata, conta anche l'incidenza che questa operazione avrà sui trasporti: ogni bisarca trasporta 6-7 "Mercedes", se se ne vogliono importare 35mila all'anno è un flusso di Tir avanti e indietro per la nostra Regione assolutamente non indifferente, che si sentirà e pesantemente. E come conciliamo questo con le deliberazioni che abbiamo assunto in Consiglio tutti quanti d'accordo, che vanno nella direzione di diminuire il traffico di Tir attraverso la nostra Regione, quando poi dopo puntiamo su delle operazioni che sono caratterizzate fino in fondo dal fatto di incrementare flussi di traffico pesante?

Quindi è chiaro che se facciamo il calcolo a brevissimo termine, su uno, due, tre anni, e facciamo solo un calcolo finanziario, certamente può esserci un vantaggio: introitiamo 160-200 miliardi all'anno per 4-5 anni, ne dobbiamo restituire 150 alla SDS, il resto rimangono a noi. Però mi pare che fatto in questi termini è un ragionamento di poco conto, che non guarda sicuramente molto lontano e che non guarda in una prospettiva futura.

Quindi esprimo forti perplessità rispetto alla concezione che sta alla base di questa idea, mi sembra una idea sbagliata rispetto agli interessi futuri della nostra Regione, mi sembra proprio una cosa che mira soltanto al presente, che mira soltanto ad occupare aree, a consumare territori per qualcosa che non avrà un futuro valido.

Queste sono le considerazioni che facciamo su questa operazione e che ci portano a dare una valutazione fortemente negativa.

Ho chiesto in commissione oltretutto di avere una risposta su un punto che mi sembrava centrale di tutta questa operazione, anche se vogliamo fare solo un discorso finanziario, cosa che comunque è discutibile. Bisognerebbe cioè avere alcune certezze rispetto a quello che sta succedendo su queste questioni dell'IVA da importazione, delle dogane eccetera, c'è molta incertezza su questo. Sappiamo che siamo in una fase di cambiamenti profondi, accelerati, in cui nell'arco di pochissimi anni tutto sarà diverso e come facciamo a fare questa operazione senza avere delle certezze in questa direzione? Ho chiesto se la Giunta si era preoccupata di avere un parere, due righe scritte di una persona qualificata, di qualche esperto, che dicesse per quanto riguarda materie doganali, Iva da importazione, introiti di questo tipo, che per un tot numero di anni le cose andranno in un certo modo, così da essere garantiti su questo. Non esiste nessun parere, perché l'argomento non è stato approfondito, forse perché non ci sono dati certi, ma qui c'è uno stato di grande incertezza. E' chiaro che andiamo a fare una operazione di questo tipo senza neanche avere un quadro preciso a livello di riscontri finanziari.

Per tutti questi motivi esprimo una valutazione negativa da parte del nostro Gruppo su questa operazione e preannuncio un voto contrario alla convenzione.

Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Andrione, ne ha facoltà.

Andrione (UV) Bien que notre jugement soit beaucoup moins négatif que celui qui vient d'être annoncé par M. Riccarand, il nous semble qu'il y ait un certain déséquilibre dans cette convention entre ceux qui sont les avantages que la Région garantit à la SDS et celle qui est la ristourne pour la Région.

Première chose qui a déjà été remarquée, cette convention aurait dû se passer avec la Mercedes, ici nous traitons avec un importateur probablement exclusif pour l'Italie et nous ne traitons qu'avec cet importateur, c'est-à-dire avec une société commerçante qui ne fait que garantir que pendant dix ans aura son siège à Aoste, en ayant son siège à Aoste également pour les sociétés contrôlées.

Ce qui veut dire qu'il y a par derrière l'écran l'intention d'avoir d'autres sociétés et d'avoir des diversifications commerciales qui soient entièrement à l'avantage de la SDS. Cela est tellement vrai qu'il y a un article spécifique qui prévoit que cette société d'importation pourra avoir des installations même au dehors de la Région, à condition qu'elles soient reliées strictement sur le plan opérationnel avec cette société d'importation.

D'autre part l'engagement de repérer 75mille mètres carrés, et ici évidemment on prend du temps pour passer à un accord avec la société de l'Autoport, est repoussé au 31 janvier 1993, c'est-à-dire à partir d'aujourd'hui il y a 13 mois pour arriver oui ou non à cette solution, il y a 13 mois qui finissent par coïncider avec le commencement de la phase finale du marché commun, autrement dit avec l'abattage des droits de douane et par conséquent avec la diminution presque immédiate et brutale des entrées qu'on prévoit pour la Région.

En même temps les engagements que la société prend pour les embauchages sont limités à 30/40 personnes dans les 6 mois, de façon que jusqu'à ce que la SDS n'aura pas de garantie formelle que toute l'opération sera conclue, elle en embauchant quelques personnes aura fait tout son devoir. Autrement dit, quelques employés pour garantir ce flux de voitures, comme il a été déjà expliqué par M. Riccarand.

Il nous semble que ces déséquilibres sont un peu trop forts parce que de l'autre côté à n'importe quel signe de cette société la Région doit prendre des initiatives correspondantes, autrement dit: cours de formation, prédisposition des facilitations nécessaires afin que la société d'importation puisse faire ces affaires dans les meilleurs conditions possibles.

Nous comprenons que nous avons intérêt même à avoir des sociétés qui sont purement commerciales dans un moment où l'industrie est en crise, ou il n'y a pas d'autres ressources immédiates pour la Région; mais nous trouvons quand même que, bien qu'on ait fait allusion de la part du Président de la Junte à des réunions nocturnes, nous ne voyons pas pour quelle raison la Région devrait se donner de cette façon excessive à notre sens, c'est-à-dire sans contrepartie réelle, parce que toutes les conditions sont déséquilibrées du côté de cette société d'importation.

Nous attendons des explications et nous attendons surtout quelques éclaircissements pour le futur, c'est-à-dire est-ce que réellement on est en train de traiter avec la Mercedes? Est-ce qu'il y a la possibilité d'arriver à un accord et qui fera celui-ci? Sera-t-il un accord direct avec la maison de Stuttgart ou nous ne sommes qu'en train de faire un accord d'importation, qui pourra avoir certains avantages pour la Région mais qui est nettement en deçà non seulement de ce qu'on a fanfaronnait il y a quelques temps, mais en deçà des espoirs légitimes qu'il faudrait avoir devant à une opération de ce genre? Est-ce que la Mercedes est en train de se retirer et de laisser faire son importateur? Nous avons des doutes en la matière et nous aimerions que les éclaircissements donnés soient assez clairs pour les dissiper.

Presidente Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

Bondaz (DC) Probabilmente non sono stato capito, oppure mi sono espresso male.

Caro Riccarand, dal mese di marzo di quest'anno tante cose sono cambiate: sono cambiate le stagioni, sono cambiati i mesi, sono cambiate le valutazioni politiche, sono cambiate le posizioni della Mercedes, della Regione e della SDS.

Quando vi ho detto che varie proposte erano state fatte, queste prevedevano una convenzione direttamente con Mercedes. E rispondo subito all'amico Andrione che questa soluzione SDS è una soluzione che è venuta fuori solo ed esclusivamente per la vicenda Usellini, di cui credo il Consiglio regionale dovrà poi rioccuparsi per quanto ha detto Usellini e per le vicissitudini che hanno obbligato la Regione a modificare in questa prima fase il contratto con Mercedes.

Allora, dietro alla SDS - questo l'ho detto in Commissione e il Consigliere Riccarand non ne ha fatto più menzione perché evidentemente aveva saputo della cosa - ho detto e credevo che fosse stato sufficiente dire che la SDS era il braccio economico, il braccio funzionale della Mercedes, ma si vede che le mie parole cadono nel vuoto, oppure qualcuno non le vuol capire. Abbiamo usato questo sistema perché dovevamo a tutti i costi, se volevamo definire una cosa di questo genere, ovviare a delle problematiche (ho parlato anche di questo nella mia relazione) che riguardavano l'articolo 92 del trattato di Roma. E allora abbiamo, in accordo con Mercedes, individuato e immaginato con i consulenti Mercedes - dello staff Mercedes fra l'altro faceva parte, oltre ad emeriti professori della università Bocconi e avvocati di Milano e di Torino anche un nostro consulente tecnico commercialista di Aosta, che ha dato anche lui il suo contributo, pur essendo in posizione leggermente differenziata dalla nostra - che SDS sarà di proprietà maggioritaria della Mercedes. Non ho qui la lettera, comunque ve la potrò leggere in commissione, quindi il Consigliere Riccarand me ne può far fede, e oltre al resto vi è una lettera (che ho letto anche in commissione), firmata dalla Mercedes, che dice: "La nostra società è anzitutto interessata a localizzare nel territorio della Regione un centro di formazione di portata europea; il centro sarà aperto nelle forme che saranno concordate alla frequenza di residenti in Regione. Al centro in questione, Mercedes Benz s.p.a. è pure interessata ad associare una foresteria che consenta la residenzialità di circa 120 persone. In secondo luogo è nostro interesse localizzare nel territorio regionale un centro design, di dimensioni atte ad accogliere circa 10 disegnatori più tutto lo staff relativo, onde insediare e sviluppare l'attività di studio e ricerca stilistica. Ciò nel rispetto delle leggi regionali, nazionali e comunitarie".

Quindi è stato un primo passaggio per arrivare successivamente alla convenzione Mercedes, che sarà rispetto all'attuale una convenzione più di immagine.

Circa i disequilibri di cui si è parlato, intanto voglio accettare il discorso che non esista più l'IVA di importazione al 31 dicembre 1996, perché almeno su questo punto dobbiamo essere coerenti e sapere che le cose stanno in questi termini; quindi non c'è bisogno di consulenti particolari che ci dicano cose del genere, la norma transitoria è prevista almeno fino a quella data. Se facciamo il conto limitativo che ha fatto il Consigliere Riccarand, cioè di 800 miliardi di fatturato, su una base media di circa il 25 per cento - e non credevo di dover ripetere queste cose in Consiglio - abbiamo una cifra che si aggira sui 200 miliardi. Ma questo è il minimo previsto, perché se ciò non accadesse la Regione non ha nessun obbligo di tirare fuori una lira. E sostengo che nel primo anno di esercizio la Regione, se dobbiamo guardare dal punto di vista economico e finanziario, ha già incassato tutte le somme che eventualmente dovrebbe dare successivamente, cioè 135 miliardi.

Ma siccome il conto non è questo, e l'ho già fatto in commissione (parlo dal punto di vista finanziario), dobbiamo fare una valutazione che transiterà mediamente in questi cinque anni una media di un fatturato di 2000 miliardi. Teniamo conto che il fatturato della Mercedes oggi è di 3000 miliardi, ma diciamo 2000 miliardi; 2000 miliardi al 25 per cento dà 450 miliardi; quindi 450 miliardi per cinque anni. Dal punto di vista finanziario è sicuro che la Regione ha un vantaggio.

Si è sempre detto la Regione deve attivarsi per cercare vari introiti, non dimentichiamo che a questi soldi mancano tutte le tasse che queste società andranno a pagare per tutti coloro che lavoreranno presso queste società, che dovranno essere circa 4-500 persone, così come era stato previsto a cui tu hai fatto cenno precedentemente.

Ma, signori miei, credo di parlare con delle persone, sono sicuro di parlare con delle persone veramente attente a quello che succede nella nostra Regione, a quella che è la situazione occupazionale della nostra Regione, per cui dico che sarebbe come buttare al vento adesso 250 posti di lavoro, nel prosieguo altri 200 o 250, il che significa nella prospettiva la possibilità di impiego di una manodopera che tu dici di essere di scarto, e allora se questa manodopera è di scarto non capisco perché tu mi venga a dire che dovremo dare dei soldi per dei costi di formazione, perché per il personale di scarto di formazione credo che non ce ne sia bisogno.

Certo, è vero, Consigliere Andrione, che è prevista nella convenzione la possibilità di avere dei terreni fuori della nostra Regione; è stato uno dei punti più dibattuti della convenzione, ma siamo stati obbligati per certo verso ad accettare queste posizioni non perché lo volesse la Mercedes, ma perché non eravamo nella possibilità di dare i terreni necessari per inserire questi loro insediamenti. E comunque, seguendo il tuo discorso, se avevamo detto 300mila metri quadri oggi siamo scesi a 150mila metri quadri, proprio per quelle esigenze e per quelle preoccupazioni che tu hai avanzato e che sono anche nostre. Che poi questo servirà solo per la fase iniziale è normale, perché non avendo noi in loco la possibilità di dare questi terreni, è chiaro che se volevamo firmare una convenzione di questa portata, dovevamo permettere a questa società di utilizzare dei terreni fuori della nostra Regione, con i lati positivi e con i lati negativi di questo fatto.

Ho anche detto in commissione che i 70mila metri quadri circa che reperirà... ma non vorrei dirlo in Consiglio, chiedo scusa, perché ho detto una volta in una commissione dove sarebbero stati comprati i terreni e improvvisamente questi terreni sono triplicati di prezzo. Perché arriva la Mercedes, quindi qui tutti sono disponibili ad alzare i prezzi per cui terreni che valgono 50mila lire, arrivano a 250mila lire.

Ho detto in commissione dov'è la localizzazione, verranno rispettate nella costruzione tutte le norme del piano regolatore previsto da quel comune e soprattutto i progetti dovranno avere comunque l'assenso da parte dell'Amministrazione regionale, che ci sia Gianni Bondaz Presidente o qualcun altro, non ha nessuna importanza; questa è una garanzia per la Regione, proprio per le ragioni che hai detto tu, perché dobbiamo avere la possibilità di riutilizzare queste opere nella ipotesi in cui non ci fosse più una proposta di questo genere.

Quanto all'Autoporto ho già detto in commissione che la SDS ha fatto una proposta specifica e precisa all'Autoporto e i privati hanno ritenuto di vendere; è nel loro pieno diritto di vendere a chi ritengono. La Regione non ha ritenuto di utilizzare il diritto di opzione che aveva perché è già presente nella società dell'Autoporto con la Finaosta.

Non dimentichiamo peraltro che per quanto riguarda il personale, cosa che non ho detto prima e che dico adesso, nel piano economico che è stato presentato dovrà essere assunto il 20 per cento nel 1992, il 60 per cento nel 1993 e il 100 per cento nel 1994. E non abbiamo motivo di pensare che queste cifre non siano veritiere, anche perché - come ho detto poc'anzi - non si è mai visto una società, in questo caso Mercedes o SDS (chiamatela come volete, per me sono la stessa identica cosa), che sia venuta in Valle d'Aosta, abbia dato 10 o 20 miliardi senza chiedere niente in cambio fino adesso. Alcune volte società arrivavano in Valle d'Aosta, prendevano, mangiavano e se ne andavano, e non facciamo nomi e cognomi. Almeno sotto questo profilo possiamo immaginare che una società di questo genere è una società talmente forte finanziariamente, talmente ben quadrata dal punto di vista germanico perché hanno una mentalità tutta loro per cui uno più uno fa sempre due, e non magari due virgola cinque o uno e novantacinque.

E' stato difficile trattare, molto difficile, però abbiamo la garanzia una volta che hanno sottoscritto una firma, infatti a seguito della firma che hanno messo nella convenzione (o protocollo di intesa, come vuoi chiamarla tu) di marzo, loro hanno dato fede alla loro parola e nel mese di luglio hanno cominciato a far transitare le loro bisarche ad Aosta. Anche per due motivi: 1) perché volevano dar fede alla loro firma, e questa è già una garanzia; 2) perché volevano anche loro avere un periodo di prova, per vedere cosa significava il transito attraverso Aosta e quindi attraverso il traforo del Gran San Bernardo. In questo caso pagano il contributo per il transito attraverso il traforo del Gran San Bernardo, che guarda caso è di proprietà della Regione. Saranno piccole cose, ma sono sempre cose che servono.

Oltre il resto mi permetto di dire che questi acquisti di almeno 75mila metri quadri è previsto in convenzione che devono avvenire entro il 31 gennaio 1993. Quindi il disequilibrio credo che ad un certo punto deve essere visto in termini molto più cauti.

Il transito quanto può incidere sul traffico? E' una preoccupazione, ne do atto al Consigliere Riccarand, ma è una preoccupazione di tutti perché tutti siamo preoccupati di cosa può rappresentare un transito di questo tipo. Da calcoli fatti questo significherà più o meno circa 10 bisarche al giorno; in un transito di 2500 Tir al giorno credo che 10 Tir in più non cambino di molto la situazione, con questa differenza: che dei 2500 non più del 12-13-14 per cento sdoganano ad Aosta, questi invece sdoganeranno tutti; almeno sappiamo che una redditività la Regione ce l'avrà sempre dal punto di vista finanziario. Inoltre faccio questa riflessione: se la Regione introita nell'arco di questi 5 anni 2000, 2400, 3000 miliardi, quello che sarà, credo che la Regione potrà utilizzare questi denari, evitando le strettoie sempre più rigide del nostro bilancio regionale, per fare quelle iniziative di cui molti parlano qui dentro, iniziative che forse non abbiamo la possibilità di fare, tu dirai per incapacità nostra, noi diciamo perché mancano i fondi, per cui questi fondi potremmo utilizzarli per costruire qualcosa di positivo in più e in meglio per la nostra Regione.

Ripeto qui quello che ti ho già detto in commissione: tu hai dei rappresentanti come consiglieri nella provincia di Bolzano, chiedi a loro se sono contenti di questo fatto, se non ritengono che questa operazione fatta dalla Regione autonoma Valle d'Aosta non sia qualcosa che a loro brucia molto non aver potuto fare, o non aver potuto mantenere.

(...Interruzione del Consigliere Riccarand...)

Forse tu, la Sudtirolervolkspartei è su posizioni completamente diverse, di questo sono sicuro.

Questi posti di lavoro che verranno è stata, lo ripeto, una delle premesse di questa operazione, perché le prime trattative che erano intercorse erano state di questo tipo: noi transitiamo ad Aosta, sdoganiamo ad Aosta, il nostro fatturato è di tanto e ci date "X" di percentuale. Questa è stata la prima proposta di Mercedes, proposta che mi aveva onestamente preoccupato da un punto di vista amministrativo e da un punto di vista penale. E allora in quel caso lì sì che siamo andati a chiedere i pareri a chi di dovere, se era possibile fare una operazione di questo genere, perché siamo stati estremamente cauti nei confronti di una proposta di questo tipo. Ebbene, ti dico che i pareri di eminenti giuristi penali, amministrativi e tributaristi hanno detto che l'operazione era fattibile, ma noi non l'abbiamo accettata perché qualche volta, guarda caso, siamo disposti a dire di non a qualche consulente, perché magari non riteniamo opportuno seguire quel parere. E la nostra proposta fin dall'origine è stata la proposta che oggi viene portata in Consiglio, perché la più legale, la più amministrativamente valida e la più certa per quanto riguarda la nostra Regione.

Per concludere, di fronte a quella prima proposta di transitare e pagare una percentuale ci siamo chiesto: ma siamo diventati un corridoio, un qualcosa tanto per lucrare sulle voglie degli italiani che vogliono comprarsi le "Mercedes", visto che c'è un boom dell'acquisto di "Mercedes" in Italia? Abbiamo detto no, abbiamo ritenuto di modificare questa prima proposta dicendo: siamo disponibili se a questa proposta si allega una proposta di carattere sociale, costerà forse qualcosa di più ma avremo qualcosa di meglio da ottenere. La situazione occupazionale della Valle non è delle più brillanti, checché ne dicano i mass media; abbiamo delle difficoltà e l'Assessore all'Industria, che sta seguendo con estrema cautela e capacità questo settore, vi potrà essere molto più preciso al riguardo.

Allora io dico che buttare alle ortiche così, per il gusto di dire che non ci sono delle prospettive, che invece ci sono, buttare alle ortiche 4-500 posti di lavoro credo sia la cosa più sciocca a mio giudizio (e chiedo scusa a coloro che si sentono offesi da questo termine) che una amministrazione regionale possa fare. Riteniamo che questa operazione sia estremamente valida sia da un punto di vista finanziario, sia da un punto di vista sociale, sia da un punto di vista prospettico, perché prospetticamente avremo la possibilità di trattare con una società che ha solidissime basi e che ha individuato, non per meriti nostri ma per meriti loro o per meriti geografici, che la Valle d'Aosta è - come noi abbiamo sempre detto - il centro della futura costruenda Europa.

Quindi da questa prima fase è probabile che di convenzioni con Mercedes ne faremo una a gennaio, ma anche delle altre successivamente, perché è tutta una logica industriale che hanno messo in atto. Non credo sia stato così semplice per coloro che hanno avuto questa idea far cambiare idea alla Benz, che è poi la proprietaria della Mercedes, nel senso di non andare più a Roma ma ad Aosta. Ma dov'è Aosta, ci hanno chiesto? Allora abbiamo preso la carta geografica, abbiamo fatto i tragitti, abbiamo visto che c'era un piccolo aeroporto che poteva servire, abbiamo visto tante altre piccole cose e pian pianino - purtroppo ognuno di noi ha la propria mentalità, i tedeschi sono quadrati e valutano le cose fino nel midollo - esaminata la situazione, pian pianino sono arrivati nella decisione che la Valle d'Aosta per loro esigenze (e per nostra convenienza, aggiungo io) era diventata un punto importantissimo per il loro successivo sviluppo.

Ma il loro successivo sviluppo sul territorio della Valle non può che comportare, caro Riccarand, dei vantaggi per la nostra Regione, è assiomatica la cosa, perché non possono inserirsi qui con delle situazioni come il centro design, e qui sì che forse ci sarà bisogno di corsi di formazione per permettere ai nostri giovani di lavorare in quelle strutture che oggi non esistono in Valle d'Aosta. Ci sono dei valdostani che sono andati a lavorare fuori Valle facendo questo mestiere, forse ne conosci anche tu.

Se riteniamo giuste queste cose, allora vi prego, signori consiglieri, con tutta serietà e serenità di votare questa convenzione, che è la prima; questa è stata fatta perché bisognava utilizzare questo sistema tecnico diciamo di tecnica societaria per evitare delle conseguenze successive.

Oggi abbiamo pareri favorevoli di fattibilità di questa convenzione per cui senza nessuna preoccupazione, quindi mi auguro che questa convenzione venga approvata dal Consiglio, che sicuramente farà una cosa ottimale per la nostra Regione.

Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Andrione, ne ha facoltà.

Andrione (UV) Molto brevemente, cominciando con il lamento che ha già fatto prima il Consigliere Riccarand sulla informazione. Questa convenzione è stata tenuta a lungo segreta ed è soltanto, io non faccio parte di quella commissione, dopo aver posto certe domande che il Presidente della Giunta ha cortesemente voluto rispondermi, e lo ringrazio. Per cui prendiamo atto del fatto che questo accordo in realtà è un accordo fatto con la Mercedes, e che è stato per motivi tecnici che si è trattato invece soltanto con la SDS. In tutta franchezza diciamo al Presidente della Giunta che siamo contenti di discutere in Consiglio dell'On. Usellini, perché quanto ha spiegato il Presidente della Giunta dopo tanto tempo dimostra che l'On. Usellini era bene informato, perché ha parlato esattamente di quella che era la proposta, spiegata adesso dal Presidente della Giunta, fatta dalla Mercedes, e cioè tanta importazione, tanti contributi.

Non so se è Stoccarda che ha informato Usellini, non penso; il Presidente ha detto che molti tributaristi dicevano che andava tutto bene, ma evidentemente era un tipo di accordo che poteva far ricadere ancora alcuni cappelli all'On. Formica.

Abbiamo preso atto di questo. Abbiamo preso atto che il personale dovrà essere assunto con delle scadenze precise: 92, 93, 94; non capiamo il perché non sia stato messo nella convenzione. Che debba essere annunciato in Consiglio a latere ci sembra un sistema non perfettamente coerente.

Riconosciamo volentieri che dal punto di vista finanziario questa convenzione ha dei meriti per la Regione ed è sotto questo profilo, riservandosi di discutere e di vedere, e pregando il Presidente della Giunta di voler mandare i dossier un po' più nutriti ai consiglieri in maniera da evitare delle domande che poi egli, che sa delle cose che noi non sappiamo, giudica dal suo punto di vista giustamente inutili, ma noi che non le sappiamo, se non poniamo le domande non possiamo venire a saperle, per questa serie di ragioni voteremo a favore della convenzione in questione, con la preghiera di tenere il consiglio regionale informato delle varie tappe e delle future convenzioni che sono state annunciate.

Presidente Siamo arrivati naturalmente alle dichiarazioni di voto. Ha chiesto di parlare il Vicepresidente Stévenin, ne ha facoltà.

Stévenin (UV) Chiedo scusa al Presidente della Giunta, avrei voluto intervenire prima per chiedere alcuni chiarimenti, in quanto neppure io faccio parte della commissione.

Se ho bene inteso, poiché di operazioni di questo tipo in Europa se ne sono fatte alcune, la Volvo per esempio a Gand in Belgio, un'altra sta per essere realizzata in Germania attraverso una grande società di importazione americana, in genere hanno più o meno tutte la stessa configurazione. Si tratta di creazione di parking per lo stoccaggio delle macchine di importazione, che poi dovrebbero raggiungere altri lidi, quindi un fatto fondamentale è costituito dalla operazione parking e strutture necessarie per farle andare avanti.

In secondo luogo vengono creati normalmente anche dei magazzini per pezzi di ricambio, cioè questi centri normalmente hanno dei magazzini che dovrebbero poi fare punto di riferimento, poiché l'operazione consiste nel far fronte alle esigenze del sud dell'Europa (così almeno mi era parso di aver capito), per cui si crea la necessità di costruire questi magazzini che normalmente sono fatti in un certo modo, quindici metri di altezza, e che hanno bisogno di tutta una struttura, di esigenze specifiche.

In terzo luogo queste operazioni fanno sì che ci sia l'esigenza di centri di ricerca e qui oggi ne abbiamo parlato, ma da quanto avevo potuto capire il centro di ricerca poi dovrebbe raggiungere dimensioni molto più grandi. Volevo sapere se esiste l'ipotesi anche di una eventuale creazione di una pista per prove, perché là dove hanno fatto operazioni di questo tipo in un tempo successivo sono nate delle piste, sappiamo ad esempio la stessa Mirafiori cosa era e cosa rappresentava proprio pensando ad ipotesi di ricerca.

Per ultimo aspetto il problema della formazione che diventa di per se stesso importante, finalizzato a far fronte alle esigenze di operazioni di questo tipo.

Ora tutto questo, a parte se è vero o no il centro di ricerca o il discorso della pista, presuppone la venuta di personale proveniente dalla Mercedes, dalla Germania; su questo non so se ne è stato parlato in occasione della riunione della commissione, ma vorrei chiedere quanta gente è previsto che venga dalla Germania sia per quanto riguarda la formazione, sia per quanto riguarda la ricerca, sia per quanto riguarda la gestione dei magazzini dei pezzi di ricambio. Si sa le esigenze che per il futuro queste cose comportano, vale a dire per quanto riguarda le case, gli alberghi, che sono naturalmente esigenze legate a questo tipo di scelta.

Evidentemente poi la valutazione sul piano della validità finanziaria dipende molto dalla redditività del territorio necessario all'insieme della operazione, redditività per metri quadrati. Solo con dei dati precisi si può poi dare una valutazione corretta circa l'utilizzo del territorio, se questo diventa di per sé remunerativo.

E' probabile che avrei dovuto dirle prima queste cose per avere delle risposte, prego il Presidente se può darmi queste risposte alle domande che ho posto.

Presidente Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

Bondaz (DC) Non ricordo le domande, ma sicuramente non si è mai parlato di una pista. Per quanto riguarda la formazione, non si è parlato del quantitativo di persone, ma qualche persona dalla Germania arriverà per forza di cose, perché il loro indirizzo verrà studiato secondo i loro criteri; però non credo che si tratti di tante persone. Ci sarà un piccolo staff iniziale che dovrà seguire queste società, perché anche la Mercedes Benz dovrà fare le società che avranno sede ad Aosta. Tengo a dire en passant che la Mercedes ha pagato di tasse nel 1989 50 miliardi, quindi non è solo un fatto di Iva di importazione, ci sono tutti i collegamenti che questa operazione comporta. Se fosse vero quello, come è vero perché l'abbiamo visto dai bilanci, significano altri 45 miliardi che entrerebbero nelle tasche della Regione. Però sarà da vedere nelle prossime convenzioni come verrà studiato tutto il pacchetto, perché quelli portano molto ed è chiaro che chiedono, mi sembra una cosa normale.

Verrà fatto un magazzino per i pezzi di ricambi perché questo servirà veramente a tutta l'area sudeuropea. E' la logica loro che li porta a fare queste scelte.

Presidente Pongo in votazione la delibera in oggetto.

Esito della votazione:

Presenti: 32

Votanti: 32

Favorevoli: 31

Contrari: 1

Il Consiglio approva.