Compte rendu complet du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 2923 du 18 décembre 1991 - Resoconto

OGGETTO N. 2923/IX Ratifica di deliberazioni adottate dalla Giunta regionale in via d'urgenza.

Oggetto n. 9416 in data 11 ottobre l991: Modificazione della deliberazione del Consiglio regionale n. 2398/IX in data 12 luglio 1991, concernente "Individuazione degli ambiti territoriali delle Aziende di promozione turistica (A.P.T.) di cui alla legge regionale 29 gennaio 1987, n. 9".

Presidente Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

Bondaz (DC) Chiedo il rinvio di questa deliberazione perché nell'ultimo Consiglio avevo chiesto di rinviarla per convocare la commissione competente a questo riguardo. Non ho avuto la disponibilità di tempo per farlo e chiedo di rinviarla al prossimo Consiglio, augurandomi prima di quella data di poter convocare la commissione.

Presidente Il Consiglio concorda?

Il Consiglio prende atto, concordando.

Oggetto n. 9870 in data 18 ottobre l991: Variazione del programma lavori per l'anno l99l per la realizzazione in economia diretta di opere di sistemazioni idrauliche e di difesa da valanghe in diverse località del territorio regionale Approvazione ed impegno di un ulteriore finanziamento di spesa.

Presidente Pongo in votazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

Esito della votazione

Presenti: 30

Votanti: 29

Favorevoli: 29

Astenuti: 1 (Riccarand)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 10870 in data 15 novembre 1991: Affido alla ditta Rossi Franca, di Châtillon, dell'esecuzione in economia diretta di lavori occorrenti per il completamento dell'impianto elettrico dello stabilimento di falegnameria Co.Far.Co., in Comune di Cogne - Approvazione ed impegno di spesa.

Presidente La deliberazione è ritirata dalla Giunta perché non è soggetta a ratifica, in quanto i lavori, come da deliberazione di Giunta in data 16 dicembre 1991, sono inferiori a quelli relativi alla competenza consiliare.

Oggetto n. 10995 in data 22 novembre l991: Approvazione ed impegno della spesa di lire 130.000.000 per la concessione di contributi, ai sensi della L.R. 10.1.1961, n. 2, nelle spese per l'incremento del patrimonio alpinistico.

Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.

Riccarand (VA) Questa deliberazione affronta un argomento che avevamo già altre volte discusso in Consiglio e che vedo che la Giunta intende riproporre con notevole ostinazione.

Vorrei chiedere, prima di intervenire sull'argomento, all'Assessore al turismo se può illustrare le motivazioni di questa deliberazione e in particolare dire in che data sono state presentate le domande per questi tre contributi e se a queste domande sono state allegate delle relazioni o dei progetti nuovi. Inoltre, qui si parla di un parere favorevole espresso dall'Unione guide di alta montagna: vorrei avere gli estremi di questo parere, cioè la data in cui è stato espresso e il contenuto dello stesso.

Presidente Ha chiesto di parlare l'Assessore al Turismo, Sport e Beni Culturali Pascale, ne ha facoltà.

Pascale (PSI) La delibera è molto semplice; si tratta dei tre rifugi che avevamo estrapolato dalla vecchia delibera di concessione, perché era stata presentata una domanda ai sensi della legge n. 16 e l'ufficio aveva autorizzato i finanziamenti ai sensi della legge n. 2.

Le avevamo ritirate, anche se l'ufficio insisteva nel dire che era del tutto legittima, ed abbiamo fatto riformulare una nuova domanda a tutti e tre, domanda che è stata presentata da parte di tutti e tre gli interessati. In particolare, quella del rifugio Peradza è in data 8 ottobre 1991, le altre due so che sono state presentate, ma non ne conosco la data.

Per quanto riguarda il parere dell'Unione valdostana guide di alta montagna, avevo richiesto un nuovo parere in data 11 novembre sul rifugio Peradza di Cogne; la risposta del 14 novembre dice quanto segue (posso poi darne copia al Consigliere Riccarand) - "Facendo seguito alla vostra richiesta con lettera dell'11 novembre 1991, vi comunichiamo che la zona si presta ad ampie possibilità di gite escursionistiche, scialpinistiche, unitamente a quelle alpinistiche. La localizzazione del nuovo rifugio è posta sull'itinerario classico dell'alta via n. 2".

Questo fa seguito a quel parere complessivo che avevo chiesto alla Unione valdostana guide nel febbraio 1991, dove erano stati elencati quelli che a giudizio delle guide dovevano essere i nuovi rifugi da costruire sulle "alte vie"; ma di quello aveva già dato copia al Consigliere Riccarand.

Ho voluto, per eccesso di zelo, rifare la richiesta specifica per quanto riguarda il rifugio Peradza di Cogne, in quanto su questo c'era stata una protesta da parte del WWF, quindi prima di adottare la nuova delibera ho chiesto nuovamente il parere alla Unione valdostana guide.

Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.

Riccarand (VA) Credo che qui ci troviamo di fronte ad un ennesimo capitolo di una vicenda che non è sicuramente un esempio di correttezza di comportamento da parte degli amministratori pubblici. Essendo questo un provvedimento in particolare riferito al rifugio di Peradza, che coinvolge direttamente il Presidente della Giunta regionale, perché riguarda una domanda di contributo presentata da una società di cui è titolare la moglie dello stesso Presidente della Giunta, avrebbe richiesto, a mio avviso, un modo di essere affrontato sicuramente di tipo ben diverso da quello che ha avuto.

Qui ci troviamo di fronte ad una ostinazione nel dare ad ogni costo questo contributo in barba a qualsiasi considerazione di merito e in barba a qualsiasi considerazione di opportunità. Abbiamo una normativa regionale per quanto riguarda i rifugi di tappa e i rifugi alpini, che è ormai palesemente inadeguata, da rifare, da rivedere, e lo stiamo dicendo da anni (il nostro Gruppo ha presentato una proposta di legge in tale direzione); l'Assessore al turismo, sia il precedente, sia l'attuale, hanno più volte dichiarato che è in procinto di essere presentata una nuova proposta di legge che riunifica tutta la materia e che le dà una collocazione diversa. Ebbene la Giunta, invece di preoccuparsi di portare in porto questa operazione di revisione della normativa, si prodiga in tutti i modi per portare in porto un contributo, in particolare in questo caso un contributo che riguarda poi un parente stretto del Presidente della Giunta regionale. Questo lo voglio rimarcare con nettezza, perché mi sembra un comportamento inammissibile.

Qui ci troviamo di fronte ad una richiesta di contributo, presentata nel 1989 ai sensi di una legge che riguardava la normativa sui rifugi di tappa e sui sentieri, un contributo che non poteva essere dato perché quella legge non è applicabile; poi nel luglio 1990, guarda caso appena un mese dopo la nomina del nuovo Presidente della Giunta, questa domanda di contributo trova un suo sbocco al di fuori della domanda che era stata presentata, al di fuori della legge che era stata attivata, al di fuori di qualsiasi normativa che era stata prevista.

Faccio presente che non c'era solo questa richiesta di contributo avanzata dalla "Carolimpresa" per il rifugio di tappa in località Peradza; c'erano almeno una dozzina di richieste di contributi ai sensi della legge 16 sui rifugi di tappa e nel luglio 1990 di tutto quell'elenco che era in attesa e che non poteva essere mandato avanti perché mancava la normativa di applicazione; l'unico contributo che è stato dato in base ad una legge diversa da quella per la quale era stato richiesto, è stato il contributo richiesto dalla moglie del Presidente della Giunta regionale.

Questi sono dati che non possiamo nascondere all'interno del Consiglio dopo di che, quando la questione è stata sollevata, è stato fatto notare che le cose non funzionavano, la Giunta ha revocato i precedenti provvedimenti, ha detto "cancelliamo tutto", e adesso ci viene a riproporre tranquillamente lo stesso provvedimento, semplicemente avendo fatto rifare una domanda.

Qui ci troviamo di fronte a due leggi regionali distinte: una che riguarda l'attività alpinistica, una che riguarda l'attività escursionistica; come è possibile che una richiesta di un contributo per un rifugio di tappa, quindi una richiesta di un contributo per una costruzione che era giustificata e motivata con tutta una serie di relazioni che dimostravano il significato dal punto di vista escursionistico di quella struttura, sia comunque valida per una struttura di tipo alpinistico che è cosa ben diversa? Tant'è vero che gli stessi pareri dell'Unione guide, quello del febbraio 1991, lo stesso nuovo parere che è stato richiesto dall'Assessore, parlano di interesse dal punto di vista delle gite, delle escursioni eccetera, perché sicuramente quella è una zona che si presta ad escursioni, ma che non è una zona di interesse dal punto di vista alpinistico.

Quindi o noi accettiamo il principio che qualsiasi persona che ha una baita, una stalla abbandonata in montagna, ha il diritto di chiedere il contributo per trasformarla in un rifugio, allora questo è un principio che vale per tutti, e credo che non sia un principio di buona amministrazione, oppure ci devono essere criteri ben precisi. Questi criteri ben precisi è vero che la legge non li pone, tant'è vero che non chiede neanche il parere della Unione guide, però siccome questo problema è stato posto da tempo sul tappeto, credo che invece di mandare avanti questo tipo di contributo, era bene arrivare a fare una nuova normativa, chiara, rigorosa per tutti, e poi dopo si sarebbero prese in esame tutte le domande che sono giacenti, e non solo alcune domande. Perché ce ne sono tante e non si capisce perché alcune vanno avanti ed altre no.

Ripeto, ci troviamo di fronte ad un comportamento molto deprimente e sicuramente non depone a favore di un corretto modo di funzionare da parte di questo Consiglio comunale. L'interesse alpinistico di questa struttura non esiste, poteva esistere un interesse dal punto di vista del turismo escursionistico, ma allora bisognava rimuovere gli ostacoli che impediscono di dare i finanziamenti ai sensi della legge 16, cioè bisognava approvare in Giunta la deliberazione per lo schema-tipo del rifugio, e poi procedere ai sensi di quella legge, ma non andare ad invocare una legge che non c'entra niente.

C'è poi un altro dato che vorrei far rilevare. La prima richiesta presentata nel 1989 per questo rifugio, che allora era una richiesta di rifugio di tappa, in base ad un progetto che non mi risulta che sia stato modificato (al riguardo ho chiesto, ma l'Assessore non mi ha detto niente) prevedeva una spesa di 1 miliardo 500 milioni. Quando la Giunta regionale fece la prima deliberazione di approvazione del finanziamento del contributo, la spesa prevista per questo rifugio era salita a 1 miliardo 902 milioni. Adesso con questa proposta l'importo complessivo dell'opera è stato preventivato in 2 miliardi 985 milioni. Trattandosi di opere su cui c'è un contributo a fondo perduto della Regione, del 70 per cento, è fondamentale conoscere la congruità della spesa prevista e non è accettabile che questa spesa cambi con il passare del tempo; ci deve essere una spesa che rimane fissa, altrimenti la Regione si impegna a dare un contributo di "tot" milioni che poi si rivela essere quattro volte più alto.

Dall'inizio della domanda ad oggi qui l'importo è raddoppiato: da 1 miliardo e mezzo siamo arrivati a 3 miliardi e non riesco a capire sulla base di quali elementi di spesa si calcoli oggi che questa struttura deve costare 3 miliardi. Fra l'altro, sulla congruità di queste cifre bisognerebbe capire come mai ci sono proposte così differenziate.

L'altro rifugio che qui vedo al punto 2, in località Valcornière in comune di Valtournenche: nuovo rifugio, altezza 2900 metri sul livello del mare, capacità ricettiva di circa 40 posti letto, cioè come quelli del rifugio in località Peradza, ad una quota inferiore, spesa prevista 850 milioni, Iva e spese tecniche comprese. Quindi, a fronte di stesse dimensioni dei due rifugi, uno costa 850 milioni e l'altro costa 3 miliardi.

Credo che bisognerebbe capire come mai ci sono queste differenze; cioè qui c'è la totale incongruità delle cifre, che vengono gonfiate senza nessuna relazione tecnica che giustifica determinate cifre, e poi su quelle l'Amministrazione dà il 70 per cento di contributo a fondo perduto. Niente impedisce al proprietario di dire che spende 4 miliardi, anche se in realtà la spesa è magari di 1 miliardo e mezzo; quindi non solo paga tutto la Regione ma paga anche qualcosa in più. Qui ci troviamo dei preventivi che sono del tutto privi di giustificazione.

Un'ultima osservazione vorrei fare, che è più di carattere formale, ma anche questa va fatta. La legge n. 2/1961 prevede che questi provvedimenti, se sono di importo inferiore a 1 milione e mezzo, sono di competenza della Giunta, se sono di spesa superiore devono essere assunti con deliberazione del Consiglio regionale. Cioè il provvedimento non deve essere assunto con deliberazione della Giunta che poi va in ratifica; il provvedimento è tipicamente di competenza del Consiglio, tant'è vero che nell'occasione precedente la Giunta era venuta con un atto amministrativo proposto al Consiglio. Per quale motivo allora si sceglie questa strada di una deliberazione di Giunta, che secondo me anche dal punto di vista formale è scorretto?

Al di là degli aspetti formali, credo che qui ci sia un abuso della normativa regionale che non si verifica solo in questo caso, che è presente in altri casi; del resto non è la prima volta che solleviamo problemi su questi contributi. Avevamo segnalato in passato il caso, anche quello del tutto anomalo, del rifugio Prarayer in comune di Bionaz: anche lì spese enormi da parte dell'Amministrazione regionale per un rifugio di tappa che avrebbe dovuto costare una cifra notevolmente inferiore e che non poteva neanche essere finanziato dalla Regione. Qui la situazione non è molto diversa: non esiste l'interesse alpinistico di questa opera, è una domanda che era stata presentata ai sensi della legge sui rifugi di tappa, che è stata "riciclata"e che ha avuto una corsia preferenziale evidentemente in presenza di certe pressioni a livello politico, altrimenti non si spiega in modo diverso questa cosa.

La nostra valutazione su questa vicenda è estremamente critica e il voto è ovviamente un voto negativo.

Presidente Ha chiesto di parlare l'Assessore al Turismo, Sport e Beni Culturali Pascale, ne ha facoltà.

Pascale (PSI) Non credo che si possa parlare di scorrettezza solo perché chi fa la richiesta è parente di questo o di quell'amministratore pubblico. Qui si tratta di una legge generale, alla quale tutti possono accedere; la stessa cosa si verifica per la legge sugli alberghi o per altre leggi generali che prevedono contributi. Vorrei ben vedere se, fatta una legge generale, poi chi è parente o del presidente o del consigliere "X" non possa accedere a questa legge solo perché è parente; allora stabiliamo nella legge questi limiti.

Su questo non condivido assolutamente il parere del Consigliere Riccarand, che parla di scorrettezza perché il titolare è parente del Presidente della Giunta: cosa vuol dire questo? C'è una legge generale e il titolare ha diritto a fare la richiesta, e questa pratica ha avuto tutto il suo iter anche lungo. Come avevo detto l'altra volta, non c'è stato alcun eccesso di zelo, questa pratica ha seguito tutto il suo iter in tutti i suoi aspetti, poi è arrivata alla sua conclusione; anzi, proprio per un errore tecnico fatto dagli uffici, che però loro non considerano un errore, siamo anche in uno stato avanzato dei lavori, e questo giustifica anche la delibera.

I lavori sono iniziati, c'è uno stato di avanzamento piuttosto consistente per cui abbiamo ritenuto di utilizzare i fondi residui sul bilancio 1991 per dare un primo acconto. Dirò di più: la normativa che più volte è stata richiesta, la normativa sui rifugi, l'accorpamento, l'unificazione delle leggi 16 e 2 è in dirittura di arrivo; mi ero impegnato a presentarla ai primi di gennaio e la presenterò in Giunta ai primi di gennaio. Posso già anticipare che la nuova normativa non farà più alcuna distinzione tecnica fra rifugio di tappa e rifugio alpino, anche se ci saranno altre distinzioni, ma sul piano della struttura non ci sarà più alcuna distinzione. E' su questa base che l'ufficio aveva detto a suo tempo che questa costruzione poteva benissimo accedere ai contributi della legge 2.

Per quanto riguarda l'altro rilievo che fa il Consigliere Riccarand in merito alla diversità dei preventivi nel tempo, ho detto l'altra volta che questo succede per tutti i rifugi, perché quando presentano la prima domanda all'Assessorato al turismo per sapere se possono avere i finanziamenti, è una domanda con una relazione molto generica, con preventivi molto di massima, perché solo se hanno la sicurezza del finanziamento regionale poi vanno alla progettazione più completa.

Questo succede anche per i rifugi di quell'ente morale, il Cai, sul quale il Consigliere Riccarand non fa mai osservazione. Ho già detto che la ristrutturazione della Capanna Aosta, dal primo progetto presentato all'Assessorato al turismo per un preventivo di 900 milioni è passata a 1 miliardo 700 milioni nella fase in cui ultimamente abbiamo dato il contributo.

E' una cosa generale e sarà così anche per quello di Valtournenche, perché qui abbiamo ancora una relazione generica; sono convinto che, quando andranno alla progettazione esecutiva, questi 850 milioni andranno a raddoppiare, perché nella fase esecutiva, quando si tratta di mettere in opera queste strutture, emergono tutte le difficoltà di lavorare in certe situazioni, eccetera.

Se andiamo ad esaminare tutte le pratiche presentate nel passato, vediamo che sono state quasi sempre, alla fine, raddoppiate; a volte ci sono anche perizie suppletive piuttosto consistenti che riguardano alcuni rifugi per cui i costi sono andati anche al di là dei 3 miliardi.

Quindi su questo non c'è mai stato un preventivo accertato, definitivo, sul quale possiamo contare. Posso capire che la procedura è anomala, però mi pare che sia un fenomeno generale, che non possa essere addebitato solo a questo o a quel rifugio. Per il resto, ripeto, non vedo alcun eccesso di zelo nel portare avanti queste domande sulle quali c'era già stata una approvazione della Giunta molti mesi fa; si è solo modificata la domanda ai sensi della legge 2, però almeno, per quanto riguarda il rifugio Peradza, ci troviamo in uno stato molto avanzato dei lavori, sui quali riteniamo giusto dare un acconto in base a quelle che sono oggi le disponibilità, salvo dare acconti molto più consistenti in futuro.

Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Faval, ne ha facoltà.

Faval (UV) Je suis un peu étonné par l'affirmation que l'Assesseur vient de faire, c'est-à-dire que les travaux seraient bien avancés.

Si je ne me trompe pas, les travaux ont débutés en 1990, auraient dû reprendre cet été, et on ne donne que 50 millions de contribution. Il y a là une contradiction assez importante parce que si les travaux sont avancés, la contribution devrait être bien plus élevée. J'aimerais savoir les raisons pour lesquelles on donne seulement 50 millions de lires de contribution.

Presidente Ha chiesto di parlare l'Assessore al Turismo, Sport e Beni Culturali Pascale, ne ha facoltà.

Pascale (PSI) Noi avevamo dato già due acconti, che sono stati uno revocato, l'altro stralciato; nel frattempo i finanziamenti sono stati utilizzati per altri rifugi. Quindi se l'ufficio ha deliberato questo acconto è perché sono gli ultimi che abbiamo sul bilancio 1991; è chiaro che 50 milioni fanno ridere perché lo stato di avanzamento è ben più consistente, ma siamo a fine anno e il Consigliere Faval sa benissimo che a fine anno si va a raschiare il fondo del barile su quello che c'è.

Si dà atto che il Presidente della Giunta regionale Bondaz non partecipa alla discussione e alla votazione dell'oggetto.

Presidente Pongo in votazione la ratifica della deliberazione in oggetto.

Esito della votazione

Presenti: 31

Votanti: 31

Favorevoli: 19

Contrari: 12

Il Consiglio approva

Oggetto n. 10996 in data 22 novembre l991: Concessione di un contributo di lire 27.000.000 all'U.S. Rubino di Aosta nelle spese previste per l'organizzazione dei campionati italiani assoluti di sci per silenziosi - Approvazione ed impegno di spesa.

Presidente Pongo in votazione la ratifica della deliberazione in oggetto. Esito della votazione

Presenti, votanti e favorevoli: 30

Il Consiglio approva all'unanimità

Oggetto n. 11108 in data 22 novembre 1991: Appalto a licitazione privata dei lavori di ultimazione della pista forestale denominata "Al Pessey", in Comune di Challand-Saint-Victor - Approvazione ed impegno di spesa.

Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.

Riccarand (VA) Volevo sapere dove parte e dove arriva questa pista, perché questa descrizione è piuttosto generica e vorrei conoscere esattamente i punti di partenza e di arrivo di questa pista.

Presidente Ha chiesto di parlare l'Assessore all'Agricoltura, Forestazione e Risorse Naturali Lanièce, ne ha facoltà.

Lanièce (DC) Non so precisamente il nome, comunque è l'ultimo tronco per ultimare quella pista; dove arriva precisamente non lo so.

Presidente Pongo in votazione la ratifica della deliberazione in oggetto. Esito della votazione

Presenti: 29

Votanti: 28

Favorevoli: 28

Astenuti: 1 (Riccarand)

Il Consiglio approva

Oggetto n. 11181 in data 30 novembre l991: Liquidazione di competenze dovute alla società In.Va. S.p.A. e Ipla S.p.A. per le prestazioni di consulenza specialistica fornita nell'ambito della predisposizione dell'indagine preliminare ad uno studio di fattibilità per la salvaguardia del comprensorio del Monte Bianco.

Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.

Riccarand (VA) Volevo chiedere se questa spesa comprende anche i gettoni di presenza per i componenti del comitato scientifico, oppure quelli, come mi pare di capire, sono una cosa a parte.

Vorrei capire se questi importi riguardano solo l'attività dell'Inva e dell'Ipla, o anche l'attività degli altri consulenti per cui era stato previsto un gettone di presenza per l'attività nella commissione.

Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Rollandin, ne ha facoltà.

Rollandin (UV) Seulement pour un renseignement; ici on dit: "delle sottoindicate fatture presentate dalle società Inva e Ipla"; à ce que je vois la plus grande partie c'est Ipla, 55 millions, mais je voudrais savoir quel est le dossier qui a été suivi de l'Ipla, compte tenu du rapport qu'on a examiné. Moi je ne vois pas de quelle façon l'Ipla ait pu s'engager pour un travail de ce genre et avoir comme résultat 55 millions.

Presidente Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

Bondaz (DC) Chiedo di poter dare la risposta nel pomeriggio, se il Consigliere che ha posto le domande è d'accordo.

Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Rollandin, ne ha facoltà.

Rollandin (UV) J'avais posé la question des factures dont on parle ici à propos de l'Ipla, compte tenu qu'il s'agit des rapports dont on est en train de discuter au Conseil.

Vu que l'Ipla a présenté une note de 55 millions, je voudrais savoir quel est dans ce dossier l'apport de l'Ipla, compte tenu du fait que pour la plus grande partie sont des données déjà présentes; je ne vois pas le travail de l'Ipla, alors je voudrais savoir dans quel sens s'est déroulé ce travail qui m'étonne un petit peu, compte tenu des compétences de l'Ipla.

Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.

Riccarand (VA) Ripeto le richieste che avevo fatto io, in modo che la risposta possa essere completa.

Siccome oltre all'Inva e all'Ipla hanno lavorato a questo documento sette-otto persone che facevano parte di un comitato scientifico, per le quali era stato previsto semplicemente un modesto gettone di presenza, volevo sapere se all'interno di queste spese sono compresi anche i gettoni di presenza per quelle persone oppure no.

Presidente Si rinvia l'esame e la votazione dell'oggetto alla prossima adunanza.