Compte rendu complet du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 2748 du 20 novembre 1991 - Resoconto

OGGETTO N. 2748/IX Smaltimento dei rifiuti ingombranti, inerti e speciali (Interpellanza).

Presidente Do lettura dell'interpellanza presentata dal Consigliere Ricca-rand:

Interpellanza Premesso che i cittadini, gli artigiani e gli imprenditori incontrano difficoltà insormontabili per smaltire rifiuti ingombranti, inerti e rifiuti speciali;

Rilevato che i cittadini devono sottoporsi a vere e proprie peregrinazioni in vari uffici e comuni alla ricerca di una modalità corretta per lo smaltimento di tali rifiuti;

Rilevato altresì che al termine di tale ricerca molti, non avendo ricevuto risposta, finiscono per lo scaricare abusivamente i rifiuti in qualche località con grave pericolo e danno ambientale;

il sottoscritto Consigliere regionale del Gruppo Verde Alternativo

interpella

l'Assessore regionale alla Sanità ed Assistenza Sociale per sapere che cosa è stato fatto e che cosa si intende fare per permettere un regolare smaltimento da parte di cittadini, artigiani e imprenditori dei seguenti rifiuti:

a) rifiuti ingombranti;

b) inerti;

c) rifiuti speciali derivanti da attività artigianali.

Presidente Ha chiesto di illustrare l'interpellanza il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.

Riccarand (VA) Questa interpellanza è stata presentata constatando la persistente grave difficoltà che incontrano i cittadini, ma anche gli artigiani e i piccoli imprenditori, per smaltire una serie di rifiuti; mi riferisco in particolare ai cosidetti rifiuti ingombranti, agli inerti e in genere ai rifiuti speciali derivanti da attività produttive. Un cittadino che deve smaltire una quantità molto limitata di inerti, per esempio derivanti da un minimo di intervento di ristrutturazione interna di un alloggio, non sa dove andare a depositare questi materiali; si rivolge ai comuni e non viene data una risposta, si rivolge alla Regione, a chi gestisce l'impianto di smaltimento, nel caso di Aosta e dei comuni vicini, e non viene data nessuna risposta, per cui alla fine molti cittadini si arrangiano, quindi vanno a scaricare dove nessuno li vede, perché non sanno come fare. Questa è una situazione grave che tocca tutta la cittadinanza, che in determinati momenti si trova di fronte a questo problema.

C'è poi un problema più specifico che riguarda gli artigiani, le piccole imprese, per quanto riguarda tutta una serie di attività, come ad esempio le tipografie, per le vernici che usano nel lavoro produttivo, e tutta un'altra serie di attività artigianali che producono i cosidetti "rifiuti speciali" che non si sa come smaltire. Esiste un problema, ad esempio quello dello smaltimento dei pneumatici, abbastanza grave; io ne ho visti gettati alla rinfusa dentro i cassonetti, cosa che evidentemente non può essere accettata. Pertanto questo è un problema che bisogna che sia affrontato e risolto.

Sul piano legislativo tutto questo era già previsto all'interno della legge 37/82, che aveva predisposto una normativa, un certo tipo di smaltimento di questi rifiuti; bisogna dire che, a quasi dieci anni di distanza da quella legge, non siamo ancora in grado di fornire delle indicazioni e delle strutture che possano consentire questo smaltimento. Da qui questa interpellanza per sapere cosa intende fare la Giunta e in particolare l'Assessorato regionale alla sanità, che è competente in questo settore, per fare in modo che non si ripetano queste situazioni. Situazioni che vanno poi a determinare un ulteriore degrado ambientale, perché c'è una disseminazione di discariche, ci sono discariche abusive da tutte le parti e non c'è un controllo su quello che avviene.

Quindi vorrei chiedere se ci sono delle iniziative in atto, entro quali tempi, per risolvere i problemi che riguardano in particolare i rifiuti ingombranti, gli inerti e i rifiuti speciali.

Presidente Ha chiesto di parlare l'Assessore alla Sanità e Assistenza Sociale Beneforti, ne ha facoltà.

Beneforti (DC) In merito alla problematica dello smaltimento dei rifiuti urbani inerti, ingombranti, tossici e nocivi, nonché speciali, derivanti da attività produttive, l'Assessorato ha predisposto le linee e i piani che intende realizzare per questo smaltimento.

Nella lettera di risposta da me inviata anche alla Associazione artigiani della Valle d'Aosta e rimessa per conoscenza anche ai gruppi consiliari presenti in questo Consiglio, sono contenuti alcuni aspetti delle linee del piano che si intende realizzare a breve e medio termine.

Comunque, in risposta alle domande dell'interpellante, faccio presente quanto segue. Per quanto riguarda i rifiuti ingombranti, è noto che è competenza dei comuni istituire gli appositi servizi di raccolta, trattandosi di un tipo di rifiuti classificato ai sensi dell'articolo 2 del DPR 10 settembre 1982, n. 915: rifiuto solido urbano. Per ciò che concerne lo smaltimento finale, i comuni possono conferire tali rifiuti presso il centro di compattazione di Brissogne, che è incaricato di procedere alla triturazione ed immissione in discarica degli stessi; per cui sono i comuni che devono provvedere alla raccolta dei rifiuti ingombranti, portarli a Brissogne per lo smaltimento degli stessi.

In merito allo smaltimento dei rifiuti inerti, si precisa che attualmente vi sono in esercizio sei discariche regolarmente autorizzate: Introd, Avise, Saint-Pierre, Sarre, Brusson, Ayas, Fénis e Saint-Rhémy, ed altre le cui autorizzazioni sono in fase di definizione, come Valtournenche, La Salle, Hône. Inoltre diversi sopralluoghi sono stati effettuati, da parte dell'apposito gruppo tecnico di lavoro dell'Assessorato, per valutare la idoneità di aree individuate dai comuni, da destinare allo scopo della raccolta degli inerti. Questi progetti sono in fase di elaborazione.

I comuni interessati, i cui progetti sono stati fatti oggetto di sopralluogo e sono in via di autorizzazione, sono: Saint-Christophe, Courmayeur, Aymavilles, Nus, Chambave, Pontey.

Comunque, al fine di affrontare in modo organico la problematica, questo Assessorato ha ritenuto di interessare in via diretta i comuni nonché l'Anci, che si resa disponibile a collaborare per una sollecita definizione della stessa.

Infatti abbiamo avuto in questi giorni incontri diretti con i comuni e anche con l'Anci, per affrontare definitivamente questo problema degli inerti. Se questa dichiarata collaborazione dei comuni per la individuazione delle aree necessarie a realizzare le discariche non si dovesse concretizzare in breve tempo, provvederemo come Regione alla elaborazione e realizzazione di un piano regionale per lo smaltimento degli inerti, così come è avvenuto a suo tempo per il piano cave.

Per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti speciali derivanti da attività artigianali, questo Assessorato, in attesa di realizzare gli impianti previsti dalla legge 16 giugno 1988, n. 44, in particolare il centro di stoccaggio provvisorio, la cui progettazione esecutiva è già in fase di elaborazione, sta definendo la costituzione di un centro provvisorio da ubicare presso l'impianto di compattazione di Brissogne, la cui messa in funzione è prevista già per i primi mesi del prossimo anno, in attesa di realizzare, a Brissogne, il progetto globale dello stoccaggio.

Queste sono le risposte per quanto riguarda i rifiuti ingombranti, gli inerti, e per quanto riguarda i rifiuti speciali derivanti da attività artigianali. Con gli artigiani ho avuto degli incontri e sono a conoscenza delle linee che si stanno portando avanti.

Si dà atto che dalle ore 10,09 presiede il Vicepresidente Bich.

Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.

Riccarand (VA) Prendo atto della risposta puntuale dell'Assessore, rilevo però che siamo ancora lontani dal trovare una soluzione soddisfacente, perché ho sentito elencare alcune discariche per inerti già predisposte dai comuni.

Sono poche però, perché sono eminentemente strutture a livello comunale e solo in un caso a livello intercomunale; fra l'altro si nota l'assenza totale del comune di Aosta, che è un bacino che esprime delle necessità molto grosse, per cui abbiamo 35mila abitanti che non sanno dove andare a scaricare gli inerti. Quindi mi sembra che, soprattutto nei confronti del comune di Aosta, bisognerebbe avviare, come Amministrazione regionale, una trattativa bilaterale, in modo da arrivare a sbloccare questa situazione ed individuare un'area in cui è possibile smaltire questi inerti, e, in carenza di una volontà e di una decisione concreta da parte del comune di Aosta, credo sarebbe opportuno un intervento diretto dell'Amministrazione regionale perché chiaramente è il problema più grosso che abbiamo.

E' un problema che viene segnalato settimanalmente; gli uffici delle ditte che smaltiscono i rifiuti, gli uffici dei comuni, vengono tempestati di telefonate a cui non si riesce a dare risposte, per cui il cittadino deve fare un iter di decine di telefonate per, alla fine, non riuscire ad avere una risposta risolutiva.

Prendo atto di questa volontà di arrivare nei primi mesi del 1992 alla istituzione di un centro provvisorio per lo stoccaggio dei rifiuti speciali, che è invece un problema che riguarda soprattutto le attività produttive.

Mi auguro che questa scadenza sia rispettata, in modo da evitare che i rifiuti speciali finiscano abusivamente - come succede adesso - nei cassonetti, con problemi di inquinamento della discarica e tutto quello che ne consegue.

Chiederei anche all'Assessore se mi può dare copia della risposta, in modo che sia possibile, da parte nostra, seguire l'evoluzione di questa vicenda e l'attuazione concreta di questi orientamenti che sono stati delineati.