Objet du Conseil n. 160 du 30 septembre 1993 - Resoconto
OGGETTO N. 160/X - Iscrizione e ritiro di una risoluzione sul diritto di informazione dei consiglieri regionali.
Risoluzione
Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta impegna il Presidente della Giunta a fornire la documentazione di cui alla lettera inviatagli dal Presidente del Consiglio in data 14 settembre 1993 con prot. n. 2825.
F.to: Marguerettaz-Viérin Marco-Lanièce-Rini-Collé-Tibaldi-Linty-Chiarello-Bavastro.
Presidente - Per poter discutere su questo è necessaria l'iscrizione, per la quale è necessario avere i voti dei due terzi.
Ha chiesto la parola il Vicepresidente Viérin Marco.
Viérin M. (DC) - Si presume che il Consiglio perlomeno accetti l'iscrizione all'ordine del giorno; poi chiaramente ogni forza politica, o meglio ogni consigliere, si esprimerà.
Quasi sempre si è accettato da parte del Consiglio regionale l'inserimento di risoluzioni o altro, quindi chiedo, per un discorso di trasparenza, che venga votato l'inserimento all'ordine del giorno della risoluzione.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore alla pubblica istruzione, Louvin.
Louvin (UV) - Je tiens à rassurer M. Viérin qu'aucun inconvénient se pose à ce qu'on discute immédiatement de la résolution en question.
Presidente - Pongo in votazione l'iscrizione della risoluzione all'ordine del giorno:
Esito della votazione
Presenti, votanti e favorevoli: 31
Il Consiglio approva all'unanimità
Presidente - É aperta la discussione sulla risoluzione.
Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.
Marguerettaz (DC) - Ringrazio i consiglieri presenti per aver voluto accettare l'inserimento di tale risoluzione in questo ordine del giorno.
Credo non ci sia molto da dire, tranne per quei consiglieri che sfortunatamente ieri non erano presenti in aula quando, in seguito ad una situazione creatasi, insieme ad altri colleghi ho deciso di presentare questa risoluzione.
Il discorso è molto semplice: c'è una richiesta di accedere ad una documentazione amministrativa degli atti dell'Amministrazione regionale, una richiesta inoltrata 50 giorni fa circa, della quale il Consigliere richiedente, nella fattispecie il Vicepresidente Viérin, non è ancora giunto in possesso.
Ieri abbiamo avuto delle spiegazioni da parte del Presidente della Giunta, il quale ha convenuto, così come era stato del resto scritto nella interpellanza presentata dal Consigliere Viérin, sulla delicatezza dell'argomento in questione, e non si è pronunciato successivamente di fronte ad una mia richiesta esplicita di rispondere con un sì o con un no sulla consegna della documentazione richiesta. Il Presidente della Giunta ha invece addotto delle giustificazioni, usando alcuni termini che non trovano riscontro in quelle che sono le normative vigenti. Vi è una legge regionale, legge regionale del 6 settembre 1992, n. 59, che all'articolo 21, comma 1, illustra il diritto di accesso: "al fine di assicurare la trasparenza dell'attività amministrativa e di favorirne lo svolgimento imparziale, è riconosciuto a chiunque vi abbia interesse per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti il diritto di accesso ai documenti amministrativi secondo le modalità stabilite dalla presente legge". Lo stesso articolo dà inoltre una definizione di cosa si intenda per documento e qui credo che addirittura possa rientrare un qualcosa steso a mano, perché dice che è considerato documento amministrativo ogni rappresentazione grafica, per cui credo che possa intendersi anche un disegno, in questo senso.
La stessa legge regolamenta l'esclusione di accesso a questi documenti e dice in maniera chiara che il diritto di accesso è escluso per i documenti coperti dal segreto di Stato.
Pur comprendendo la delicatezza dell'argomento in questione, non credo si possa parlare su questo tema di segreto di Stato.
Il Presidente della Giunta ieri enunciava la necessità di giungere ad una revisione di detto regolamento. Credo invece che, in tale senso, si debba passare al discorso politico; vi è una maggioranza, la quale, se ritiene necessario di rivedere questo regolamento, ha la possibilità di farlo. Quello che mi auguro non accada è che questi cambiamenti che si vorrebbero porre al Regolamento vigente non cadano nel discorso fatto - mi è sembrato - dal Presidente della Giunta ieri, vale a dire non cadano nella categoria della discrezionalità.
L'accesso agli atti amministrativi della Regione autonoma Valle d'Aosta non può essere di discrezione di colui o di coloro che siedono oggi o domani al governo di questa Regione; l'accesso agli atti amministrativi della Regione autonoma Valle d'Aosta deve essere sancito, così come è sancito, dalle leggi vigenti.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore alla pubblica istruzione, Louvin.
Louvin (UV) - Je tiens d'abord à préciser que la transparence et l'accès à la documentation, dans le cadre des dispositions qui les réglementent, sont pour le Gouvernement un droit intangible des conseillers.
Cela dit, j'estime opportun, après la concertation que j'ai eue hier soir avec le Président du Gouvernement, au nom duquel je parle en ce moment, fournir quelques précisions sur cette question, qui a attiré l'attention un peu plus que nécessaire, étant donné qu'elle a été un peu trop amplifiée et qu'elle a pris des couleurs un peu trop foncées.
Il y a à la base de cette question une requête légitime d'un conseiller, qui demande à obtenir en vision un document, et là il n'est pas question de remettre en discussion la nature d'une lettre, qui est citée aussi par une délibération du Gouvernement régional.
Si le directeur du service, auquel la requête a été adressée, a estimé de ne pas pouvoir fournir cette documentation, c'était essentiellement sur la base de la considération qu'il s'agissait d'un acte réservé, étant lié à une procédure de saisie judiciaire, qui devait être amorcée et, donc, un acte qui, d'après le directeur du service, aurait pu endommager la Région s'il l'avait rendu public avant le temps.
Il est à souligner que la lettre en question faisait état d'une nécessité d'ouvrir une procédure judiciaire et que là aussi certains éléments faisaient considérer comme indispensable le maintien du secret.
S'il est correct de votre part de poser la question, il est également utile de rappeler que certains autres éléments de droit composent la matière du droit à l'accès à la documentation administrative. Je me réfère, en premier lieu, à l'article 116 du Règlement; je fais également allusion à deux ordres de service qui n'ont jamais été révoqués et, donc, qui sont encore à appliquer en ce qui concerne les fonctionnaires de cette Administration régionale: les ordres de service nn. 14 et 17 du Président du Gouvernement régional, le premier du 3 septembre 1990, le deuxième du 19 septembre 1990. Je tiens à rappeler que le premier de ces deux ordres de service indique aux fonctionnaires qui sont responsables de la divulgation de ce document: "Questa presidenza ritiene che le informazioni e notizie da porre a disposizione dei consiglieri non possano concernere che pratiche ed atti definiti. Per gli atti e le pratiche in corso di definizione il rilascio di eventuali informazioni o notizie dovrà essere previamente autorizzato dall'amministratore competente".
Il est encore à ajouter que nous avons, nous en tant que Région valdôtaine, une loi sur la procédure administrative, qui ne fait pas seulement état du secret d'Etat pour ce qui est de l'octroi des documents, mais qui ajoute, à l'article 23, que le droit d'accès est refusé ainsi que dans les cas de secret ou de divulgation interdite prévus par la loi.
Suite à l'examen approfondi de la question que nous avons pu mener hier soir, le Président du Gouvernement m'a prié de vous informer qu'il a l'intention de communiquer formellement demain, dans un esprit de collaboration nécessaire avec les organes institutionnels, que les raisons des réserves étant désormais dépassées, la lettre sera transmise avec les documents en question.
Le Président du Gouvernement manifestera également l'exigence d'une révision de l'article 116 du Règlement interne du Conseil régional, ou bien, en alternative, - parce qu'il n'y a aucune intention d'introduire une notion de "riservatezza" ou de "discrezionalità sulla riservatezza" de la part du Gouvernement - d'harmoniser cet article 116 avec les ordres de service en vigueur, ce qui s'impose maintenant, parce que les ordres de service 14 et 17 doivent être revus sur la base de ces considérations. Cela dans le but d'éviter des discussions qui ne sont pas considérées ni opportunes ni nécessaires de la part du Gouvernement régional.
J'estime sur la base de cette déclaration que cette résolution me paraît être dépassée par les faits par l'adhésion à la même requête qui est contenue dans le document.
Presidente - Ha chiesto la parola il Vicepresidente Viérin Marco.
Viérin M (DC) - L'argomento trattato e dal quale è nata questa vicenda si dimostra sempre più ingarbugliato. Non voglio toccarlo ora, perché questa risoluzione non riguarda tale argomento, però non si può non rilevare la difficoltà di avere i dati, la nomina della Commissione di Giunta, anziché a norma dell'articolo 21 del Regolamento del Consiglio, nomina che competeva al Consiglio.
Comunque, non tocchiamo questo argomento, presenteremo una risoluzione o una mozione nelle prossime adunanze per chiedere la nomina di questa Commissione di inchiesta.
Specificatamente all'accesso agli atti, mi pare che anche oggi si è cercato di arrampicarsi sui vetri. Dice bene Louvin che possono essere ritenuti toni amplificati, quelli di ieri, però quelli di ieri sono stati toni ove non si sentiva volare una mosca, perché sicuramente i consiglieri hanno capito la gravità del fatto. Forse qualcuno non ha riflettuto sull'argomento, perché fare certe affermazioni come quelle fatte ieri, voleva dire porre la Valle d'Aosta e questo Consiglio in posizione retrograda rispetto a quella delle altre regioni, neanche a statuto speciale, perché le altre regioni applicano la legge 241 che prevede l'accesso agli atti da parte di tutti i cittadini, non solo dei consiglieri regionali o di altre persone elette nei rispettivi consigli.
Oltretutto si dice che sono atti riservati e si fa riferimento ad una norma - e concordo - che prevede che i dirigenti debbano dare solo atti definiti. Però, proprio il caso in questione è atto definito, perché se prendo la delibera di Giunta del 29 giugno al 2° comma trovo le stesse in quelle che sono le premesse per cui è stata fatta questa delibera. Quindi tale lettera, che è poi la stessa lettera per la quale è stata fatta richiesta di avere una fotocopia, è riportata nella delibera, ed è parte integrante della delibera del 29 giugno. E come parte integrante, se M. X di Chamois veniva a chiedere questi atti, poteva benissimo averli per applicazione della legge 241. Infatti nella delibera del 29 giugno si recita: "Vista la lettera del Servizio affari generali e legali dell'Amministrazione regionale in data 25 giugno 1993, prot. n. 7524/B". Quindi questa lettera era parte integrante della delibera, e come tale era già atto definito perché è già atto in esame, per il quale è stato emanato un provvedimento.
Detto questo, l'altra cosa che mi stupisce è il fatto che già si è lanciato il segnale che si andrà a rivedere l'articolo 116. Allora, e mi riallaccio al discorso di prima, decantiamo l'autonomia di una Regione autonoma trasparente;, si è decantata la trasparenza all'atto dell'insediamento di questa Giunta e dopo neanche tre mesi, sul discorso di un eventuale Regolamento da modificare, le linee sono già state indicate.
É per questo che mi auguro, rivolgendomi a tutti i consiglieri, e non è un discorso di appartenere all'una o all'altra forza politica in questo Consiglio, che la valutazione di tutti i consiglieri, nel prossimo futuro, quando si dovranno esaminare queste cose, sia frutto di un esame personale. Aspetteremo con ansia tali modifiche.
Ringraziamo l'Assessore Louvin, il quale ci ha detto che finalmente questa lettera verrà consegnata al sottoscritto e, a questo punto, non serve porre in votazione la risoluzione.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz.
Marguerettaz (DC) - Abbiamo concordato la necessità di non giungere alla votazione di questa risoluzione, proprio perché la risoluzione concerneva un argomento specifico, al quale l'Assessore Louvin ha dato risposta oggi in aula.
Mi sento di fare un ringraziamento da un punto di vista dell'educazione ma non da un punto di vista della sostanza. Non credo che ci sia da ringraziare in questo caso, proprio per i ragionamenti che sono stati fatti.
Vorrei fare un ultimo appello al Consiglio regionale. Se andremo a rivedere la normativa, là dove si va ad intaccare o a modificare o a emendare l'articolo 116 del Regolamento del Consiglio regionale, pregherei fin d'ora, chi contribuirà alla modifica di questo Regolamento, di tenere in considerazione due questioni.
La prima è che se c'è necessità di riservatezza di alcuni atti, questa necessità va rivolta nei confronti dei cittadini, non può essere rivolta nei confronti degli amministratori regionali, siano essi di maggioranza, siano essi di minoranza, perché questi 35 consiglieri regionali, all'atto del loro insediamento, hanno prestato un giuramento su determinate questioni, riguardanti soprattutto la responsabilità che assumono in quanto consiglieri regionali.
Credo inoltre che vada tenuto in considerazione il fatto che quando di consiglieri regionali si parla, si parla di una pari dignità, sia per il consigliere di maggioranza, sia per il consigliere di minoranza.
Il Consiglio prende atto.
Presidente - Con questo intervento si concludono i lavori della giornata odierna. É certo che questo argomento sarà riportato all'attenzione della Commissione del regolamento, proprio per ovviare a quelle problematiche di cui tutti oggi abbiamo parlato.
La seduta è tolta.
L'adunanza termina alle ore 12,56.