Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 3526 del 24 febbraio 1988 - Resoconto

OGGETTO N. 3526/VIII - ASSUNZIONE DI UN MUTUO DI L. 700.000.000 CON LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI PER IL FINANZIAMENTO DEI LAVORI DI SISTEMAZIONE DELL'EDIFICIO SEDE DELL'ISTITUTO MAGISTRALE DI AOSTA, DA DESTINARE A SEDE DELL'ISTITUTO MAGISTRALE E NUOVA SEDE DEL LICEO GINNASIO IN COMUNE DI AOSTA.

PRESIDENTE: Do lettura della delibera in oggetto:

IL CONSIGLIO

RICORDATO:

- che con deliberazione della Giunta regionale n. 2557 in data 20 marzo 1987 è stata approvata la destinazione dei fondi assegnati alla Regione Autonoma Valle d'Aosta per il conseguimento delle finalità previste dal comma 2 - lettera b) dell'art. 11 del D.L. 1.7.1986, n. 318 nel testo coordinato con la legge 9.8.1986, n. 488, per il finanziamento dei lavori di sistemazione dell'edificio sede dell'Istituto Magistrale di Aosta da destinare a sede dell'Istituto Magistrale e nuova sede del Liceo Ginnasio in Comune di Aosta;

- che con lo stesso provvedimento è stato dato mandato agli Assessori dei Lavori Pubblici e delle Finanze, per le rispettive competenze, di espletare le procedure necessarie per l'accensione del relativo mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti;

- che la Cassa Depositi e Prestiti, con provvedimento datato 9 novembre 1987, ha aderito alla concessione del mutuo e che pertanto, al fine di completare l'istruttoria della pratica e in adempimento a quanto richiesto dall'Istituto mutuante, si rende necessario approvare l'assunzione del prestito.

DELIBERA

1) di assumere con la Cassa Depositi e Prestiti un mutuo di £. 700.000.000, al saggio vigente al momento della concessione, da destinare al finanziamento dei lavori di sistemazione dell'edificio sede dell'Istituto Magistrale e nuova sede del Liceo Ginnasio in Comune di Aosta. Il mutuo sarà ammortizzato in venti annualità comprensive del capitale e dell'interesse; l'onere per l'ammortamento sarà assunto dallo Stato ai sensi della legge 9.8.1986, n. 488;

2) di impegnarsi, se la pubblicità delle gare relative ai lavori viene effettuata attraverso la pubblicazione dell'estratto del bando sui quotidiani, ad inserire la dicitura "l'opera verrà finanziata dalla Cassa Depositi e Prestiti con i fondi del risparmio postale";

3) di impegnarsi a porre sul luogo dei lavori finanziati un cartello con la dicitura "opera finanziata dalla Cassa Depositi e Prestiti con i fondi del risparmio postale".

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore alle Finanze, Martin; ne ha facoltà.

MARTIN (A.D.P.): Con la precedente deliberazione del 20 marzo 1987, la Giunta regionale aveva approvato di destinare il mutuo di 700 milioni, assegnatoci dalla Cassa Depositi e Prestiti, per la sistemazione dell'edificio sede dell'Istituto Magistrale di Aosta.

La presente deliberazione tende a perfezionare tutta la pratica per poter disporre effettivamente dei fondi previsti da quel mutuo.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Cout; ne ha facoltà.

COUT (P.C.I.): In occasione della precedente discussione in Consiglio, sul problema al quale sembra riferirsi l'Assessore Martin, noi abbiamo voluto verificare alcune cose e ci siamo recati sul posto, dove abbiamo potuto constatare che, contrariamente a quanto scritto in questa deliberazione, l'intervento che dovrebbe essere attuato nell'edificio "da destinare a sede dell'Istituto Magistrale e nuova sede del Liceo Ginnasio" di Aosta, interessa anche dei locali occupati dalla sede di una scuola materna.

Abbiamo potuto riscontrare che anche le persone interessate all'uso dell'edificio esprimono pareri non sempre concordi. Alcuni ritengono che una soluzione definitiva esigerebbe che l'edificio in questione venisse utilizzato da non più di due tipi di scuola. Il fatto di volerlo adibire a sede dell'Istituto Magistrale e del Liceo Ginnasio, nonché a sede di una sezione di Scuola Materna, presuppone delle scelte non indifferenti anche in relazione ai lavori da eseguire. Quando ci sono scuole diverse, infatti, è necessario effettuare lavori diversi che, ad esempio, possono interessare l'impianto di riscaldamento o l'impianto elettrico.

Una caldaia che deve servire due scuole, avrà bisogno di due accensioni e di due circuiti dell'impianto di riscaldamento, proprio per rispondere alle esigenze diverse. Lo stesso potrebbe dirsi per l'impianto elettrico.

Poiché la spesa per questo genere di lavori non è certo indifferente, è evidente che la scelta dell'una o dell'altra soluzione avrà, come conseguenza, una maggiore o minore spesa di alcune centinaia di milioni, che addirittura dovrebbe essere ripetuta nel caso che un domani quest'edificio dovesse essere destinato a due scuole e non più a tre.

In seguito a ciò, noi abbiamo voluto verificare un pò il tutto, parlandone con l'Assessore ai Lavori Pubblici competente per l'attuazione delle scelte che verranno effettuate, ed abbiamo visionato i relativi progetti.

Abbiamo così accertato che un'eventuale decisione di far ospitare in quel l'edificio ben tre scuole, esige delle soluzioni molto articolate, rispetto a quelle, più facilmente attuabili con una semplice divisione verticale od orizzontale dell'edificio, per ospitarvi solo due tipi di scuola. Si tratta, quindi, di scelte che comportano costi e lavori completamente diversi.

Allora, avevamo suggerito all'Assessore ai Lavori Pubblici di tornare a riflettere sulla questione, prima di appaltare i lavori, ma non sappiamo che cosa sia successo in questi ultimi mesi. Noi riteniamo che si debba ancora riflettere, anche perché nella deliberazione si parla di due scuole, ma vorremmo capire in maniera definitiva se le scuole sono due o tre. Una risposta in un senso o nell'altro, a questo quesito, farebbe assumere una posizione diversa in sede di votazione al nostro Gruppo che, in questo momento ed in mancanza di indicazioni più precise, è piuttosto perplesso su questo intervento.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore alla Pubblica Istruzione, Faval; ne ha facoltà.

FAVAL (U.V.): Je veux avant toute faire remarquer au Conseiller Cout qu'il s'agit ici d'une question d'ordre absolument technique, en ce sens que dès l'instant où l'on a examiné en Junte la possibilité d'utiliser cet argent venant de l'Etat, nous n'avions de disponible que ce projet, ce qui signifie que nous avons cherché à utiliser de l'argent provenant de l'Etat pour bâtir des établissement scolaires. Rien n'est compromis par rapport à cet établissement; je suis le premier à partager la nécessité de faire en sorte qu'il n'y ait pas trois écoles dans un établissement scolaire et trois écoles si différentes. Nous avons l'école normale, le lycée classique et une école maternelle, donc des écoles dont la compatibilité est réduite.

Néanmoins les responsables de l'Ecole Normale et du Lycée classique avaient formulé l'exigence de diviser l'établissement d'une manière verticale et c'est ce que l'on a essayé de faire par le projet qui, du reste, est encore en discussion; donc il n'y a rien de définitif.

Nous souhaitons en tout cas trouver au plus tôt une destination. Au plus tôt ne veut pas forcément dire demain ou après-demain, car vous connaissez la situation à l'intérieur de la ville d'Aoste par rapport à la disponibilité de locaux; locaux très spéciaux lorsqu'il s'agit de l'école.

Nous souhaitons donc trouver au plus tôt des locaux pour l'école maternelle car elle n'est pas compatible avec les deux autres. Cela demande une recherche que nous faisons avec la Ville d'Aoste, en prévision aussi de la régionalisation de l'école maternelle d'Aoste.

Nous pouvons tranquilliser les conseillers car rien n'est définitif. Le projet est d'utiliser l'argent de l'Etat. Normalement l'argent nécessaire aux bâtiments scolaires est pris sur le budget régional et c'est donc dans ce sens que nous avons présenté ce projet plutôt qu'un autre.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la deliberazione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 27

Il Consiglio approva all'unanimità