Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 3516 del 24 febbraio 1988 - Resoconto

OGGETTO N. 3516/VIII - RISOLUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO DEI MEDICI EX CONDOTTI. (Interrogazione).

PRESIDENTE: Do lettura dell'interrogazione in oggetto, presentata dal Consigliere Torrione.

INTERROGAZIONE

Con deliberazione dell'U.S.L. in data 28.12.1987 si è stabilita, a seguito dell'opzione effettuata dai Medici ex Condotti, in ottemperanza al D.P.R. n. 503 del 18.11.1987, la risoluzione del rapporto di lavoro di tali Medici con decorrenza 1.1.1988.

In pratica però l'U.S.L. non ha provveduto a notificare agli interessati, nei termini di legge previsti, la decisione in questione per cui i Medici ex Condotti si trovano in pratica a dover svolgere le stesse mansioni di prima senza però avere più la veste giuridica per ricoprire una simile funzione.

Questo comporta non solo una situazione di disagio ma anche l'assunzione di precise responsabilità senza peraltro avere come contropartita una regolare retribuzione.

Tutto ciò premesso il sottoscritto Consigliere regionale

INTERROGA

l'Assessore competente per conoscere quali sono i motivi della mancata notifica agli ex Medici condotti dell'avvenuta decisione contenuta nella deliberazione del Comitato di Gestione dell'U.S.L. del 28.12.1987, concernente la risoluzione del rapporto di impiego dei predetti sanitari.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale, Voyat; ne ha facoltà.

VOYAT (U.V.): La risoluzione del rapporto di lavoro degli ex medici condotti è avvenuta in seguito alle dimissioni presentate dagli stessi medici dopo il 20 dicembre 1987. L'U.S.L., in data 28 dicembre 1987, ha inizialmente preso atto del massimale di assistiti (1800) da assegnare ai medici che avevano presentato le dimissioni ed il 31 ha approvato una seconda deliberazione, con la quale ha preso atto delle dimissioni che erano state presentate ed ha accordato agli stessi medici la facoltà di beneficiare del massimale di 1800 assistiti, contrariamente ai precedenti 1400 assistiti, in aggiunta alle funzioni di ex medici condotti.

L'U.S.L. non ha provveduto a notificare tale provvedimento perché la deliberazione non è ancora stata approvata dalla CO.RE.CO., in quanto 4 medici, che avevano presentato le loro dimissioni hanno inoltrato ricorso. La deliberazione, pertanto, è ancora all'esame della CO.RE.CO.; appena la stessa sarà approvata, verrà data comunicazione ufficiale ai medici della scelta da loro effettuata.

Non è vero che, nel frattempo, tali medici ci vengono a rimettere dal punto di vista economico, in quanto abbiamo già svolto un incontro con l'Ordine dei Medici ed abbiamo già chiesto personalmente ai singoli medici dimissionari se erano intenzionati, o meno, a continuare a collaborare con i medici condotti, che ancora ci sono, nello svolgimento delle funzioni inerenti alla condotta, essendo pagati un dodicesimo degli 8.600.000, corrispondenti alla quota spettante ai medici condotti.

Al momento ci sono ancora sette medici che hanno accettato di continuare il rapporto in qualità di ex medici condotti; altri due medici sono nuovi assunti, estratti da una graduatoria ancora valida; quattro medici hanno accettato di continuare questo rapporto fino a quando non ci saranno nuove assunzioni; quattro nuove assunzioni verranno effettuate dopo l'11 marzo, quando verrà esposto l'avviso pubblico per l'assunzione di 4 assistenti medici presso il Servizio n. 1. È in fase di espletamento anche un secondo concorso per 4 aiuti, ma non essendoci pervenute delle domande di partecipazione, ci troviamo nelle condizioni di dover ripubblicare il bando di concorso. A questo servizio collaborano anche altri 4 medici che sono già in pianta stabile nei Servizio n. 1.

Complessivamente, quindi, questo lavoro viene svolto da 7 ex medici condotti, che hanno accettato di continuare a mantenere un rapporto di lavoro dipendente con l'U.S.L., da 2 medici nuovi assunti e da 4 medici che hanno accettato di continuare questo rapporto. Ci sono anche dei medici, per i quali, pur non avendo accettato di continuare a fare questo lavoro, in quanto avevano inoltrato ricorso contro la deliberalizione dell'U.S.L., verrà predisposta una apposita deliberazione nella quale sarà specificato che il lavoro in più, che essi faranno per svolgere il lavoro di ex medici condotti, verrà pagato in dodicesimi sugli 8.600.000 spettanti, come quota annua, ai medici condotti. Dal punto di vista economico, quindi, questi medici non ci rimetteranno nulla.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Prendo atto di quanto ha detto l'Assessore Voyat, ma trovo molto strano il comportamento dell'U.S. L. che assume una deliberazione il 28 dicembre 1987, ma non la notifica....

(...INTERRUZIONE dell'Assessore VOYAT...)

TORRIONE (P.S.I.): Sì, d'accordo che c'è stato un ricorso, ma i quattro medici, ai quali ha fatto cenno l'Assessore e che non avevano accettato di continuare a lavorare come medici condotti, si sono venuti a trovare, in pratica, nella condizione di svolgere certe mansioni senza averne più la veste giuridica. In questo momento, quindi, i quattro medici svolgono una mansione per la quale non hanno la veste giuridica, senza che sia, ovviamente, tutelato il relativo aspetto economico, se si fa eccezione per quella specie di accordo a carattere privato.

Io credo che l'Assessore debba fare un po' di chiarezza su questo argomento, perché non è pensabile che questi medici continuino ad operare in questo modo, perché non possono continuare a svolgere le funzioni di ex medici condotti quando non lo sono. I casi sono due: o lo sono o non lo sono.

A mio avviso, l'Unità Sanitaria Locale avrebbe dovuto, comunque, notificare ai medici la sua decisione. Questi ultimi, infatti, avendo optato per la libera professione, hanno ricevuto una quota di assistiti ed ora non possono più continuare a fare i medici condotti...

(...INTERRUZIONE dell'Assessore VOYAT...)

TORRIONE (P.S.I.): Quei quattro medici, infatti, svolgono ora delle funzioni per le quali non hanno né la veste giuridica, né il trattamento economico. Devono continuare a fare gli ex medici condotti, mentre non lo sono più perché non hanno più quella veste.

Ammettiamo, per assurdo, che succeda un disguido o che uno di essi compia uno sbaglio. Cosa potrebbe accadere, a quel punto? Io non lo so. Questi, però, continuano a svolgere le stesse mansioni di prima, per cui io mi chiedo come possa, uno che non è più dipendente pubblico, continuare a svolgere le stesse mansioni di prima. Sarebbe come se un ex dipendente regionale dovesse venire qui, tutte le mattine, per timbrare il cartellino e si mettesse lì, vicino all'Assessore. Questa è la verità!...

(...INTERRUZIONE dell'Assessore VOYAT...)

TORRIONE (P.S.I.): Loro hanno optato per la libera professione e, pertanto, se non sono più ex medici condotti, perché vogliamo continuare a farglieli fare? L'U.S.L., a questo punto, comunichi loro la deliberazione con la quale ha preso atto che essi non sono più ex medici condotti e li informi che la deliberazione è in attesa del visto del Coordinamento, così, con questo atto formale, l'Assessore si mette con le spalle al muro. Invece si continua a trattare per vie private e dice a questi medici: "Vai a fare il medico condotto ancora per sei mesi!". Siamo, forse, nel paese di Franceschiello?

Io credo che l'Assessore si assuma una grossa responsabilità, anche perché quei quattro medici sostengono, giustamente, che, avendo essi optato per la libera professione, devono essere trattati come medici comuni e, quindi, non devono essere obbligati a svolgere le funzioni di ex medici condotti. E l'U.S.L., però, glielo deve dire chiaramente, perché nei loro confronti è inadempiente, tant'è che, a mio avviso, ha cercato di tamponare la situazione, proponendo loro una sorta di accordo a carattere privato con il quale li si autorizza a continuare, sino al 30 aprile 1988 - sempreché siano d'accordo, ovviamente -, a svolgere le mansioni di medici condotti.

Assessore Voyat, in questo momento, però, questi medici non sono né carne, né pesce. Questa è la verità! Sono comprensivo al riguardo, perché si tratta di un problema che interessa solo quattro persone. Le loro funzioni, però, esigono una maggiore attenzione da parte dell'U.S.L.

Sollecito, pertanto, l'Assessore ad assumere delle decisioni in proposito e ad evitare che la situazione rimanga così ambigua e contraddittoria da poter nuocere agli interessati, ma anche agli stessi utenti, con gravi danni, al limite, anche per la stessa U.S.L., proprio perché ci sono dei medici che continuano a svolgere le funzioni dei medici condotti, quando non lo sono più. Questo è il dato di fatto...

(...INTERRUZIONE dell'Assessore VOYAT...)

TORRIONE (P.S.I.): Sì, fanno quello che facevano prima, ma non possono più continuare ad operare in quel modo da quando hanno optato per la libera professione, perché non vogliono più continuare a svolgere quelle mansioni.

(...INTERRUZIONE dell'Assessore VOYAT...)

TORRIONE (P.S.I.): E va bene, allora ho concluso e ringrazio. Assessore, ma prima erano medici condotti, mentre adesso non lo sono più!

(...INTERRUZIONE dell'Assessore VOYAT...)

TORRIONE (P.S.I.): Ma se li avete fatti optare!