Oggetto del Consiglio n. 2259 del 6 ottobre 1986 - Resoconto
OGGETTO N. 2259/VIII - ACQUISTO DEL COMPLESSO IMMOBILIARE DENOMINATO "SINGSING" SITO IN LOCALITÀ PRATI NUOVI DEL COMUNE DI PONT-SAINT-MARTIN DA DESTINARE A SEDE DI MANIFESTAZIONI CULTURALI E RICREATIVE. - IMPEGNO DI SPESA. - DELEGA ALLA GIUNTA.
PRESIDENTE: Do lettura della delibera in oggetto:
IL CONSIGLIO
DELIBERA
1°) di dichiarare che gli immobili oggetto di acquisizione da parte dell'Amministrazione regionale saranno destinati alla realizzazione di opere di pubblica utilità.
2°) di approvare:
- l'acquisto per il prezzo di Lire 454.309.600 (quattrocentocinquanta-quattromilionitrecentonovemilaseicento) delle seguenti unità immobiliari facenti parte del complesso denominato "Sing-sing" sito in Comune di Pont-Saint-Martin, di proprietà dei Signori Clerin Ornella, Clerin Pierino, Clerin Antonio, Clerin Mario, Bovolenta Rosella e Clerin Aldo ciascuno per 1/6 e Bovolenta Renzo per l'usufrutto uxorio e censiti catastalmente come segue:
CATASTO TERRENI DEL COMUNE DI
PONT-SAINT-MARTIN
PARTITA 3057
F. 25 n. 118 (ex 118/a) di are 8,04
F. 25 n. 119 (ex 119/a) di are 8,10
PARTITA 3220
F. 25 n. 274 (ex 274/a) di are 0,99
PARTITA 3219
F. 25 n. 329 (ex 120/b) di are 0,15
F. 25 n. 330 (ex 276/b) di are 0,18
NUOVO CATASTO EDILIZIO URBANO DEL COMUNE DI PONT-SAINT-MARTIN
PARTITA 1066
F. 25 n. 118/1 Via S. Erasmo P.T.
F. 25 n. 118/2 Via S. Erasmo SOT.
- la permuta tra:
a) gli immobili facenti parte del complesso denominato "Sing-sing", sito in Comune di Pont-Saint-Martin di proprietà dei Signori Clerin Aldo e Vitullo Maria, censiti catastalmente come segue:
CATASTO TERRENI DEL COMUNE DI
PONT-SAINT-MARTIN
PARTITA 3608
F. 23 n. 238 di are 12,89
F. 23 n. 284 di are 4,92
PARTITA 3612
F. 23 n. 288 (ex 288/a) di are 6,26
F. 23 n. 446 (ex 224/b) di are 0,36
F. 23 n. 286 di are 1,60
PARTITA 2516
F. 23 n. 285 di are 6,27
F. 23 n. 287 di are 5,24
PARTITA 3596
F. 23 n. 429 di are 4,75
NUOVO CATASTO EDILIZIO URBANO DEL
COMUNE DI PONT-SAINT-MARTIN
PARTITA 1065
F. 23 n. 238/1, Via S. Erasmo P.T.
F. 23 n. 238/2, Via S. Erasmo SOT. in corso di costruzione
F. 23 n. 238/3, Via S. Erasmo P. 1.
b) e gli immobili facenti parte del complesso immobiliare di proprietà regionale sito in Pont-Saint-Martin, località Prati Nuovi, Via S. Erasmo n. 41/43, destinato ad acciaieria ed "ex Officine Metallurgiche", distinti al Catasto Terreni del Comune di Pont-Saint-Martin come segue:
PARTITA 2312
F. 23 n. 73 di mg. 858
PARTITA 1200
F. 23 n. 36 mg. 24
n. 202 mg. 1312
n. 208 mg. 25
n. 209 mg. 31
n. 316 mq. 361
n. 296 mg. 26
n. 206 mq. 314
L'Amministrazione regionale per il maggior valore immobiliare permutato corrisponderà ai venditori a titolo di conguaglio la somma di Lire 435.190.000.
3°) di stabilire che i venditori prima o contestualmente alla stipula dell'atto notarile di compravendita estinguano il debito residuo relativo ai sottoelencati finanziamenti e si impegnino in atto a provvedere nel più breve tempo possibile ed a proprie spese alla cancellazione delle seguenti ipoteche gravanti sui beni oggetto di acquisizione:
- ipoteca di I° grado di Lire 200.000.000, iscritta a favore della Banca Sella S.p.A. con sede in Biella (in data 24.11.1982 c. 6777/a. 475, presso la Conservatoria dei Registri immobiliari di Aosta) sui seguenti mappali: F. 23 nn. 429, 284, 238, 224, 286, 285, 287, a garanzia di un contratto di apertura di credito in conto corrente - originariamente di Lire 100.000.000 (rogito Notaio Presbitero di Ivrea del 19.11.1982)
- ipoteca di II° grado di Lire 79.380.000 iscritta a favore della "FINAOSTA S.p.A." (presso la Conservatoria dei registri immobiliari di
Aosta in data 18.1.1985 ai nn. 449/a. 24) sui seguenti mappali: F. 23 nn. 224, 288, 286, 238, 284, 285, 287, 429 a garanzia di un contratto di mutuo di Lire 44.100.000 (stipulato in data 10.1.1985 dal Notaio Favre di Donnas).
4°) di stabilire che i venditori all'atto notarile di trasferimento si impegnino a sollevare l'Amministrazione regionale da ogni eventuale obbligazione conseguente alla domanda di sanatoria edilizia di cui in premessa, presentata dai venditori al Comune di Pont-Saint-Martin in data 1.4.1986, prot. n. 2443.
5°) di stabilire che ogni spesa ed obbligazione conseguente all'accatastamento al N.C.E.U. di Aosta dei fabbricati ultimati sia a carico dei venditori.
6°) di approvare la costituzione di una servitù di passaggio pedonale e con veicoli in genere sui fondi di proprietà dei venditori distinti al Catasto Terreni del Comune di Pont-Saint-Martin al F. 23 nn. 229, 228, 220, 227, 226, 325, 225, ed a favore dei fondi oggetto di acquisizione da parte della Regione.
7°) di impegnare la spesa di Lire 1.100.000.000 (unmiliardocentomilioni) finanziandola con imputazione al capitolo 23250 del bilancio preventivo della Regione per l'anno 1986 ("Spese per l'acquisto di beni patrimoniali L.R. 19.4.1985 n. 12") che presenta la necessaria disponibilità.
8°) di delegare alla Giunta regionale l'adozione di ogni provvedimento di esecuzione per addivenire alla stipulazione dell'atto notarile di compravendita degli immobili di cui si tratta e, in particolare, per la designazione del Notaio rogante, per la liquidazione delle relative spese, per gli eventuali accertamenti circa la consistenza e l'intestazione catastale.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta Rollandin; ne ha facoltà.
ROLLANDIN (U.V.): En examinant cette proposition d'achat, au-delà de la dénomination d'origine qui est à la base de cet immeuble et qui, pour une fois, n'a pas été suggérée par la Junte régionale, il convient de reprendre les raisons qui sont à la base de ce choix. Cet immeuble appartient à plusieurs propriétaires et une série de pourparlers a été engagée pour envisager la possibilité de vente. Pour une partie, comme le dit le rapport, il s'agit d'un échange: l'achat avait été fait dans la perspective de répondre aux exigences de la zone, mais le problème de l'ILSSA VIOLA avait surgi, bloquant ainsi la destination définitive de cet achat. En conséquence nous avions jugé bon d'accepter cet échange d'autant que le propriétaire a accepté le prix payé par l'Administration régionale aux enchères.
Il y a toute une série d'annexes sur l'expertise et à propos de la destination de l'immeuble nous justifierons le fait que ce soit l'Administration régionale qui achète, et non pas la commune, suite à la loi n° 27 et ce choix est dû à plusieurs raisons. Les pourparlers avaient déjà été entamés par l'Administration régionale sur une requête de l'Administration communale de Pont-St-Martin et, parallèlement, il y a plusieurs propositions quant aux réalisations en matière de sports, intéressantes pour Pont-St-Martin et la zone environnante; réalisations qui sont en cours de discussion à l'échelle communale. Je sais que le rapport porte une série d'observations sur les modifications de la piscine (p. II du rapport): il pourrait s'agit d'hypothèses seulement. Les réalisations les plus importantes sont le terrain de boules et la surface avec les parkings ainsi que le déplacement de certaines maisons populaires. Il y a donc une série de problèmes que l'Administration communale étudiera à la suite de cet achat. Voilà pourquoi nous avons pensé réaliser cet achat en tant qu'Administration régionale, en suivant les exigences de la commune d'une part et les exigences de l'Administration régionale de l'autre.
Nous avons la possibilité de discuter au Conseil de la possibilité de réaménager le terrain de boules pour permettre les compétitions à l'échelon national et international.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Tonino; ne ha facoltà.
TONINO (P.C.I.): Questa operazione di compra-vendita arriva in Consiglio un pò in ritardo, perché il tutto fu definito prima delle elezioni amministrative dell'anno scorso. Il fatto, allora, fu di dominio pubblico a Pont-Saint-Martin e pesò anche su quella competizione elettorale. Fu la classica promessa elettorale e, forse, anche qualcosa in più, perché quella proposta è riuscita a condizionare vari interessi con il peso di una famiglia che conta. Ne conseguì, fin da allora, anche un interessamento fuori della norma da parte dei responsabili di questa Giunta, per risolvere al più presto possibile l'acquisto e (perché non dirlo?) anche per risolvere i problemi e la precaria situazione di quella famiglia o di quell'azienda.
Sullo sfondo dell'acquisto ci sono appunto queste motivazioni e, da questo punto di vista, si tratta di una manovra di tipo clientelare. Oltre a ciò, io credo che si possa dimostrare con ordine che non esistono motivazioni convincenti per l'acquisto di quella struttura.
Prima questione: che cosa comperiamo? Io mi auguro che i Consiglieri abbiano letto le relazioni che accompagnano questa proposta di deliberazione, che abbiano avuto modo di vedere anche la documentazione fotografica che è agli atti, e che qualcuno abbia anche avuto modo di vedere dal vivo di che cosa si tratta. Noi comperiamo un'area di 6.000 metri quadrati sui quali insistono sostanzialmente 2 capannoni ed altri pezzi di fabbricati che costituiscono un complesso nato in modo scoordinato ed approssimato. Basti pensare che l'attuale bocciodromo non era altro che un deposito di camion, successivamente adattato. Metà di questi capannoni è vecchia di 20 anni, l'altra metà è da completare, perché alcuni sono finiti ed altri no, con una serie innumerevole di inconvenienti, riportati anche nelle relazioni di stima, e che io voglio ricordare.
Abusi edilizi. Esiste in pretura una denuncia nei confronti del proprietario e del direttore dei lavori per la costruzione di circa 350 metri cubi in sovrappiù. Esiste, ed è citata nella reazione di stima, una tettoia originale, che poi è stata ampliata, ma che non è mai stata autorizzata dal Comune. Ci sono poi altre cosette tipo: box abusivi ed altre tettoie anch'esse abusive.
Per quanto concerne la qualità dei fabbricati, si salva, più o meno, la struttura portante; per il resto, ed io ripeto cose che sono scritte nella relazione, ci sono finiture modeste e mancano gli intonaci esterni. L'impianto di riscaldamento è alimentato da due bruciatori che attingono il gasolio da fusti "volanti", il che, ma non solo questo, ha fatto sì che il complesso, nel suo insieme, non abbia ottenuto a tutt'oggi l'autorizzazione dei Vigili del Fuoco. Leggo testualmente dall'autorizzazione di stima che: "I proprietari non sono stati invece in grado di fornire le autorizzazioni dei VV.FF. concernenti le sicurezze antincendio".
Per quanto riguarda i fusti volanti, il tecnico che ha fatto la stima scrive che: "Agli effetti della sicurezza antincendio, si segnala la necessità urgente di allacciare le due centrali termiche con la cisterna esistente (sempre che quest'ultima risulti ancora in buono stato)". Il complesso ha una via di accesso inadeguata e prevede la necessità di una servitù su terreni di proprietà degli attuali proprietari e quindi è un complesso penalizzato dal punto di vista dell'accesso.
Noi comperiamo un complesso che, nella sostanza, non è utilizzato. Vale la pena ricordare che il "Sing-Sing" è stato chiuso per mesi e che, come scrive il tecnico nella relazione: "Solo recentemente e su pressioni è stato aperto il bar ed il bocciodromo". La discoteca è andata in crisi, quindi, probabilmente era l'azienda nel suo complesso che aveva una gestione antieconomica. I proprietari debbono essersi posti il problema: "Che farne? Semplice: lo vendiamo alla Regione".
Secondo ordine di problemi: a che prezzo comperiamo questo complesso? Io leggo l'introduzione della stima fatta dal tecnico: "La determinazione di tale valore appare tuttavia problematica in quanto non esiste in pratica un vero e proprio mercato per questo tipo di immobili. Questa situazione è poi aggravata dal fatto che per una parte considerevole gli edifici stessi sono ancora in costruzione". Detto ciò, la stima viene fatta valutando il valore oggettivo di quello che oggi è costruito, anzi, per essere più precisi, la prima stima fa una valutazione di quello che è stato costruito sulla base dei valori di oggi, mentre la seconda stima parte dal possibile valore di mercato dell'immobile finito (1 milione a metro quadro) togliendo le opere che si dovrebbero realizzare (mezzo miliardo circa) per poterlo rendere agibile ed arriva alle stesse considerazioni della prima stima.
Quali sono i valori? 650.000 per saloni realizzati sotto i capannoni; 550.000 per cucine, depositi ed altri locali; 500.000 per la sala giochi; 600.000 per il disimpegno, l'atrio e la biglietteria. Questi valori sono effettivamente pari all'odierno costo di costruzione delle opere di questa natura.
Bisogna tener conto del fatto che siamo in una zona periferica di Pont-Saint-Martin e che la metà di questi capannoni ha 20 anni, eppure noi intendiamo acquistarli allo stesso prezzo (attenzione!) con il quale si acquistano capannoni nuovi alla periferia di Aosta! Io sfido chiunque a verificare se si possono comperare o meno capannoni nuovi, quindi appena costruiti, alla periferia di Aosta per 600.000. In questo modo e facendo questo tipo di ragionamento i tecnici arrivano alla determinazione di un valore complessivo di 1 miliardo e 100 milioni.
A questo punto introduco una questione che è la seconda volta che pongo in Consiglio regionale. Chi altri comprerebbe a 600.000 lire a metro quadro e per questo importo totale quell'immobile in Pont-Saint-Martin? Ecco la ragione per la quale il tecnico mette le mani avanti e dice che non c'è un valore di mercato: perché la richiesta a blocco ed a quelle condizioni non è un valore di mercato. Non si è aperto, sul valore stesso di mercato un rapporto effettivo tra domanda e offerta, norma principale che regola tutti gli scambi sottoposti alla legge del mercato.
Noi non ci sentiamo di approvare a cuor leggero una valutazione di questo tipo. Solo qualora (e qui anticipo una questione che affronterò successivamente) si sia davvero obbligati, per scelte importanti che coinvolgono la necessità immediata di far fronte ad alcune necessità, si può ricorrere a stime di questo tipo, ma non certo per l'acquisto di una struttura di questa natura sul cui utilizzo, per di più pubblico, esistono forti dubbi.
Terzo ordine di problemi: per farne che cosa? La ridda di voci, delle quali anche oggi abbiamo avuto notizia, e di proposte diverse sul cosa fare di questo "Sing-Sing" a mio avviso sfiora il ridicolo e dimostra che in questo caso, prima si è fatta la scelta dell'acquisto e poi si deciderà sull'utilizzo.
Il Consiglio comunale di Pont-Saint-Martin non è mai stato investito del problema. Ma il Comune, con lettera del Sindaco, ha proposto di fare una piscina didattica al posto della biblioteca ed ha proposto di fare una palestrina o magari una pista per i pattini a rotelle al piano interrato. Il bocciodromo ed il bar restano; il salone da ballo potrebbe diventare un locale per manifestazioni ricreative (quante ne facciamo durante l'anno?). Nei locali al primo piano, che sono da finire, facciamo un alloggio e le sedi per le associazioni sportive e culturali di Pont-Saint-Martin che, ricordo, è uno dei pochi Comuni ad aver destinato un piano intero del palazzo "Europa" a sede di uffici per tutte le associazioni culturali e ricreative. È uno dei pochi Comuni che ha sedi per tutte le associazioni. Credo che al palazzo "Europa" ci siano almeno 7 od 8 uffici destinati alle singole associazioni. Queste sono le proposte avanzate dal Sindaco a mezzo lettera.
Il tecnico stesso ritiene di esprimere alcune perplessità a proposito della piscina didattica la cui realizzazione avrebbe dei costi e dei risultati non soddisfacenti. In generale per tutte le altre destinazioni occorrerà preventivamente verificare la possibilità di ricavare, all'interno delle strutture a disposizione, dei campi da gioco regolamentari. Non bisogna dimenticare, ricorda sempre il tecnico, che i piani hanno delle altezze limitate che impediscono la pratica delle attività sportive ed in specie di quelle che si praticano in palestra.
Il Presidente della Giunta dice oggi, e riconfermo quanto è scritto, che la destinazione sarà: "a sede di manifestazioni culturali e ricreative". Questo andremo a definirlo.
Non è soddisfacente questo modo di procedere. Cosa ci si propone? Sarà l'ente pubblico a gestire la biblioteca, il bar ed il salone per le manifestazioni? E comunque, quanto dovremo spendere per rendere quel complesso adatto ad un centro ricreativo culturale degno di questo nome? Io ricordo che la perizia prevede quasi mezzo miliardo solo per sistemare la parte non finita relativa al primo piano. È prevedibile che una destinazione dignitosa del complesso abbia un costo aggiuntivo superiore al miliardo e credo di non dire uno sproposito, anzi, se malauguratamente andrà avanti l'idea di questo acquisto, temo di essere indicato come un facile profeta. Lo vedremo.
Oltre a queste considerazioni, ci vogliamo anche chiedere se si tratta davvero di una priorità? Tutti dicono che noi abbiamo un sacco di soldi da spendere, ma se li spendiamo in questo modo, diventa più che mai giustificato il luogo comune sullo sperpero dei fondi pubblici, ma soltanto in alcune direzioni. Se si tratta di una priorità, la Giunta risponderà in modo analogo a tutti gli altri 74 Comuni che vorranno acquistare capannoni e discoteche per fare centri ricreativi e culturali? È una domanda che a me non pare assolutamente campata in aria.
Ultimo ordine di problemi: la cessione delle Officine Metallurgiche. Primo: vengono cedute allo stesso prezzo di acquisto di un anno fa, quando la Regione acquisì quel pezzo di stabilimento in un'asta a seguito di un fallimento. Senza entrare nel merito e senza fare valutazioni tecniche sulla struttura, le due perizie dicono che i 212 milioni e rotti sono un prezzo equo. È corretto? A me pare di no, anzi, credo che sia abbastanza discutibile la correttezza di una simile valutazione.
Inoltre c'è da chiedersi: "Ma perché cediamo le Officine Metallurgiche a questi proprietari? Per farne che cosa?" Quella è una struttura che, malgrado alcuni limiti, è adatta ad alcune attività produttivo-artigianali o piccolo-industriali.
Potrebbe essere utilizzata, analogamente ad altri interventi di politica industriale ed artigianale, con convenzioni precise che prevedano investimenti da parte degli imprenditori, per attività che vadano bene e che abbiano necessità di alcuni dipendenti. Invece in questo caso ed in questo modo viene alienata una proprietà senza che il Consiglio abbia, oggi, la garanzia di un futuro utilizzo della struttura a fini produttivi.
Io mi fermo qui e aspetto che vengano fornite delle spiegazioni ad alcune delle questioni che ho sollevato, però io credo che il giudizio che noi dobbiamo dare su questo atto è pesante e grave. Torno a ripetere che solo l'abbondanza delle risorse può consentire una spesa allegra e non finalizzata sino a questo livello. In ogni caso, e ripeto la denuncia in tal senso, a nostro avviso questa è una operazione di tipo clientelare e di potere, nella quale viene utilizzata possibilità di usare delle risorse regionali. Da questo punto di vista il nostro giudizio non può che essere negativo.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta Rollandin; ne ha facoltà.
ROLLANDIN (U.V.): La tentative de démagogie du Conseiller Tonino, qui est très sensible aux problèmes de la basse Vallée - attitude très appréciable vis-à-vis de cet achat - ne peut guère être appréciée. Il a tout d'abord dit que la proposition arrivait à retardement au Conseil, confondant peut-être un programme qui, d'une part a été présenté au niveau électoral et de l'autre au niveau de la Commune de Pont-Saint-Martin.
A ce moment, en se présentant à la population, parmi les propositions des forces qui avaient prévu de faire certains choix, il y avait aussi l'achat de cet immeuble. Je crois donc qu'en présentant un programme, il est tout à fait normal d'avoir des engagements; les résultats ont donné raison à ces forces et je regrette que la tentative du Conseiller Tonino soit de dire que le résultat a été déterminé en conséquence d'un choix pour cet achat qui avait été fait préalablement. Je voudrais en revanche démontrer au Conseiller Tonino qu'une série d'expertises a été effectuée par l'Administration régionale et tant que nous n'avions pas tous les éléments pour présenter la proposition au Conseil, nous n'avons pas accepté d'acheter cet immeuble. Je ne veux pas de polémiques: s'il y a eu un choix de la population à l'égard d'une proposition plutôt qu'une autre, je ne veux pas faire de commentaires: c'est le choix d'une commune. Je crois plutôt que la maturité de la population de Pont-Saint-Martin a été différente et sensible à d'autres arguments qu'à l'hypothétique achat d'immeuble; si non, comment croire à l'intelligence des gens qui ont voté? N'importe lesquels!
Je crois que même le Conseiller Tonino ne peut accepter cette confusion de rôles vis-à-vis d'une proposition comme celle de Pont-Saint-Martin. Il a cité les difficultés des propriétaires de cet immeuble; il a dit une chose vraie: ceux qui veulent vendre ont des difficultés économiques. Le fait qu'il y ait une proposition de vente n'a rien à voir avec le choix de l'Administration régionale d'acheter.
Dès qu'il y a eu proposition d'achat de la part de la commune nous avons jugé qu'étant donné la surface non seulement de l'immeuble mais aussi du parking de cette zone, le terrain de boues pouvait être aménagé et la commune utiliser également d'une manière positive cet espace en y déplaçant par exemple certains logements. La commune étudie actuellement le plan d'urbanisme du fait que cette zone était commerciale. Le Conseiller Tonino se demande qui d'autre pouvait acheter cet immeuble: des représentants du commerce étaient intéressés, mais cela aurait été au détriment des petits commerçants et des coopératives qui sont déjà implantées dans cette zone. Je n'ai pas de données précises à fournir au Conseiller Tonino, mais c'est ce que l'on m'avait dit.
J'admets qu'au niveau des associations il y a déjà une bonne disposition dans la commune de Pont-Saint-Martin mais je sais aussi qu'il y a une requête pour utiliser l'immeuble de Viale Europa et les écoles: il serait intéressant de pouvoir utiliser le 2ème ou le 3ème étage affecté à présent aux activités des associations.
A propos du problème de la gestion soulevé par le Conseiller Tonino, je dois dire que pour cette activité, comme pour d'autres qui seront faites dans les Communes, il conviendra de prévoir une convention, si l'immeuble reste propriété régionale, ou bien s'il est à la commune, celle-ci fera un appel d'offre pour certaines structures.
Le choix de faire cet échange d'une partie de la propriété avec les "Officine Metallurgiche" est dû au fait que la Famille Clérin - d'après le Bureau légal - voudrait maintenir l'activité de transports et donc garderait les garages. Je crois que l'on peut être d'accord sur la possibilité d'utiliser cet immeuble dans son ensemble - du fait aussi de l'intérêt que présente la surface.
Quant aux observations sur les expertises, nous avons essayé de présenter correctement l'information aux Conseillers, d'autant plus que toutes les difficultés ont été examinées - même les irrégularités de construction.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola per dichiarazione di voto il Consigliere Baldassarre; ne ha facoltà.
BALDASSARRE (P.S.D.I.): Non voglio entrare nel merito delle affermazioni fatte dal Consigliere Tonino sulle promesse elettorali e sulle famiglie che contano a Pont-Saint-Martin. Però, torno a ripetere che, siccome siamo ormai abituati a queste cose, le stesse cominciano a non spaventarci più, pur riconoscendo che si tratta di cose di cattivo gusto.
Dicevo, comunque, che non voglio entrare nel merito di queste affermazioni che, probabilmente, hanno delle basi. Del resto questa maggioranza passa speditamente dall'Alta alla Bassa Valle, come se niente fosse, per la coerenza con la quale amministra. Passiamo infatti dal capannone di Courmayeur al "Sing-Sing" di Pont-Saint-Martin. Ma quest'ultimo acquisto desta molte preoccupazioni per diversi motivi.
Primo: nella stessa perizia del tecnico si parla di stato di conservazione e si dice: "Nel complesso lo stato di manutenzione può essere (usa quindi un termine alquanto delicato) definito buono per quanto riguarda la parte nuova, per quanto riguarda invece la parte più vecchia può essere discreto". Lo stato degli immobili, quindi, è particolare al punto che lo stesso tecnico non riesce a definirlo. Andiamo ora a vedere la situazione attuale dei lavori: il piano interrato ed il primo piano sono ancora da completare e il resto è composto da strutture vecchie di vent'anni, come diceva il Consigliere Tonino, ormai fatiscenti, e che quindi necessitano di una notevole ristrutturazione.
Andiamo anche a vedere il problema della valutazione, che interessa di più al Consiglio regionale. Si parla di 1 miliardo e 100 milioni. È una valutazione "futuristica!" Qui si fanno delle valutazioni sul futuro, cioè su quello che potrà valere questo immobile dopo la ristrutturazione che, magari, avverrà fra 1, 2, 5 o 6 anni. Siccome fra un certo numero di anni questo immobile potrà valere 10, 5 o 6 miliardi, il tecnico facendo le dovute proporzioni e questa è la cosa più assurda, fa delle valutazioni su ipotesi di valore futuro. Invece la valutazione deve essere fatta sul valore venale dell'immobile che, in questo caso, non è di 1 miliardo e 100 milioni, cosa che viene messa in dubbio dallo stesso tecnico!
Andiamo a vedere anche l'altra relazione, quella dell'ing. Maione. Signori Consiglieri, notate la finezza con la quale l'ing. Maione esce da questa situazione sostenendo: "Si conferma, pertanto, il valore di L. 1.100.000.000 determinato dai Tecnici Regionali, quale più probabile valore di mercato del complesso immobiliare...". Il tecnico regionale, quindi, non ci da il valore venale dell'immobile ma un valore che potrebbe essere vicino al valore venale dello stesso. Quindi lo stesso ing. Maione ci presenta una interpretazione per uscire da una situazione di imbarazzo.
Il Consigliere Tonino, però, ha sottolineato chiaramente che ci troviamo anche di fronte ad abusi edilizi: mancate autorizzazioni, valutazioni eccessive, strutture decrepite (almeno da quanto si è potuto leggere nella perizia fatta dal tecnico)... E la Regione insiste su questo argomento e continua a dire: "Sì, noi compriamo questo immobile, poi lo ristrutturiamo e, aggiungendo i valori della ristrutturazione, diamo all'immobile un valore attuale".
Se questo è il modo di accedere ad una proprietà (Ed io non voglio entrare nel merito di come possa essere utilizzata), dobbiamo necessariamente sottolineare il fatto che ci troviamo di fronte ad un mercato assolutamente irreale!
Ritengo pertanto che sarebbe più giusto, e ne faccio una richiesta ufficiale, il ritiro di questa...
PRESIDENTE: Consigliere Baldassarre, mi scusi se la interrompo, ma siamo in dichiarazione di voto e quindi lei deve parlare per fare una dichiarazione di voto e non per avanzare proposte che dovevano essere fatte in sede di discussione generale.
BALDASSARRE (P.S.D.I.): Va bene, ma prima ero assente e non ho potuto presentare la mia richiesta. Comunque continuo dicendo che io voterò contro questo provvedimento, sottolineando naturalmente tutte le anomalie che una sana Amministrazione, che pensa ad amministrare in modo corretto e trasparente, non può tollerare.
Ma queste anomalie sono la dimostrazione di come questa maggioranza porta avanti dei provvedimenti: essa gioca sui numeri e qui valgono i numeri. Però ricordatevi che questo provvedimento suscita enormi perplessità.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola per dichiarazione di voto il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.
TORRIONE (P.S.I.): In sede di dichiarazione di voto non mi dilungherò, anche perché il Consigliere Tonino ha già fatto una "fotografia" abbastanza chiara e, soprattutto, nitida dell'operazione "Sing-Sing".
Mi auguro solo che il discorso che stiamo facendo sia stato sufficientemente valutato dalla Giunta regionale, non per altro, ma perché credo che per il Governo regionale sia venuto il momento di affrontare il problema del patrimonio regionale che aumenta a dismisura.
Io credo che la politica dell'acquisto possa anche essere intelligente; la politica dei vecchi, del resto, era proprio quella di dire: "Beh me atzate et apré no veillen!" Credo però che la stessa logica non possa essere adottata da un ente pubblico, anche perché non basta solo comprare.
Se infatti alla "politica delle vacche grasse" si sostituisce la "politica delle vacche magre", come manterremo l'intero patrimonio regionale? Pongo questa domanda anche perché stamattina, su sollecitazione di alcuni Colleghi (e non sono stato io, altrimenti sarei stato accusato di avere certe idee fisse e di riproporre sempre gli stessi argomenti) abbiamo potuto constatare che un immobile di proprietà della Regione, nonostante tutto, è lì che, come dicono le Associazioni culturali della Regione, cade a pezzi. Ripeto che questo non l'ho detto io, caro Assessore Borbey, ma lo hanno detto le associazioni culturali della Regione, nelle quali non ci sono solo amici miei!
Ora io mi domando se tutto ciò è necessario e indispensabile. Il Consigliere Tonino parlava giustamente di priorità ed io aggiungo che sarebbe il caso di selezionare anche gli acquisti. Io ricordo di aver avuto l'assenso del Presidente della Giunta quando feci alcune considerazioni sull'inizio, e sottolineo la parola "inizio", della politica dell'acquisto di capannoni in località Amérique. Se si continua così fra un paio d'anni quei capannoni saranno tutti nostri, però non abbiamo ancora definito che cosa ne faremo. Una volta, infatti, ci mettiamo dentro degli uffici ed un'altra volta ci mettiamo dentro gli handicappati, però resta il fatto che non abbiamo ancora deciso a quale scopo destinarli e questa è un'altra carenza di notevoli proporzioni.
Richiamo l'attenzione dei Consiglieri sul fatto che nello stesso Consiglio parliamo per un'ora di una deliberazione nella quale un Comune, nella pienezza della sua autonomia, rinuncia ad una piscina e dopo un quarto d'ora scopriamo che noi acquistiamo un altro immobile per costruirvi una piscina! Ma insomma, io credo che sia necessario avere almeno un minimo di decenza!
In un pourparlers, durante un'interruzione dei lavori del Consiglio, l'Assessore Borbey mi diceva giustamente: "A Verrès costruiremo solo una piscina". Qui scopriamo, invece, che è in previsione la costruzione di una piscina didattica. Ma non sarebbe stato più opportuno costruirla "ex novo", con un progetto "ad hoc", senza cambiare destinazione ad un immobile che, dal punto di vista statico, presenta già tutte le difficoltà evidenziate dal Consigliere Tonino? Io credo che non si possa sempre giocare sulle parole e giustificare, all'insegna dell'abbondanza di denaro, tutte le operazioni. A differenza di altre Forze che hanno dato una valutazione difforme, noi abbiamo votato a favore di determinati acquisti effettuati dalla Regione, ma solo quando era ben giustificata la destinazione d'uso dell'acquisto che pertanto acquisiva un suo particolare significato.
Mi scusi, signor Presidente, ma in questo caso, al di là della biblioteca, che dovrebbe continuare a funzionare, e del bocciodromo, io mi auguro che non si costruisca la piscina didattica, altrimenti, non costruendola in un complesso nuovo per costruirla in un complesso vecchio, faremo un doppio danno alla pubblica amministrazione.
Ho concluso la mia dichiarazione di voto e, per coerenza con la nostra impostazione, dichiaro che voteremo contro questa deliberazione.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola per dichiarazione di voto il Consigliere Viberti; ne ha facoltà.
VIBERTI (N.S.): Grazie signor Presidente. Nonostante che mi sfugga un sorriso, io trovo mortificante che il Consiglio regionale venga messo di fronte a provvedimenti di questo genere che mi ricordano un provvedimento analogo, che però non è più ritornato in Consiglio, ma sul quale faremo le nostre valutazioni quando verrà ripresentato, augurandoci che siano state modificate le condizioni che hanno determinato il nostro primo giudizio. Mi pare che il Consigliere Tonino abbia saputo descrivere con parole adeguate una situazione che considero mortificante essere proposta al Consiglio regionale per un acquisto.
Dalle relazioni dei tecnici dipendenti dall'Amministrazione regionale, quanto da quella dell'ingegnere consulente dell'Amministrazione regionale, si evince che vi sono forti perplessità sulla necessità di addivenire a questo acquisto. È chiaro che il compito dei tecnici è quello di fare la perizia e non quello di esprimersi nel merito dell'acquisto. Però, trattandosi di persone dotate di cervello, essi non riescono a non dire qualche cosa tra le righe e questo qualche cosa è stato ben compreso dal Consigliere Tonino che, oltre ad essere un architetto e ad avere, quindi, una competenza specifica, nutre anche un particolare interesse nei confronti di ciò che avviene nella Bassa Valle, (come riconosceva anche il Presidente della Giunta) conoscendo bene i retroscena ed il mondo della comunità di Pont-Saint-Martin, egli riesce a dare una chiave di lettura, di quello che sembra un normale acquisto da parte dell'Amministrazione regionale, preoccupante ed inaccettabile da chi ritiene che la pubblica amministrazione debba sempre cercare di fare l'interesse della collettività.
In questo caso, invece, sembra che si vada incontro alle esigenze di alcuni privati, dei quali noi non conosciamo assolutamente niente, ma che, come ha detto lo stesso Presidente della Giunta, hanno dei problemi. Mentre è certo che ci sono queste difficoltà, non si vede però quale possa essere il tornaconto della pubblica amministrazione in questa operazione. Noi non ci spaventiamo di fronte a spese di centinaia di milioni quando però esse hanno una loro utilità.
In merito, ad esempio, al possibile dell'acquisto del complesso di Cavi di Lavagna abbiamo espresso tutta una serie di osservazioni, ma non ci è sembrato sbagliato muoverci in una certa direzione, a patto, però, che fossero rispettate certe condizioni: gli interessi legittimi e particolari dell'Amministrazione e di tutta la collettività valdostana.
Qual è invece l'interesse, che emerge dalla relazione, per l'acquisto di questo complesso immobiliare denominato"Sing-Sing"? Questo interesse non emerge dalle perizie di stima, ma non emerge neanche dalla relazione che accompagna presenta il provvedimento. Noi non riusciamo a capire in base a quale ragionamento la Giunta regionale decida di sottoporre al Consiglio l'acquisto di questo immobile. Tra l'altro, poi, abbiamo già sentito denunciare dai Colleghi che mi hanno preceduto il fatto della piscina che, ripeto, suscita un'impressione di mortificazione. Ma insomma, è possibile che da una parte si rinunci alla costruzione di una piscina a favore di un auditorium, quando dall'altro la stessa Amministrazione, che può aver legittimamente cambiato gli intendimenti della Amministrazione precedente che era di altro segno politico, chiede una piscina didattica? Perché allora non fare "una piscina didattica con auditorium per bambini"...
(...Interruzione del Presidente della Giunta....)
Presidente, lei può dire quello che vuole, ma queste cose sono scritte e noi, lo ripeto, troviamo svilente che si venga in Consiglio a chiedere di votare un provvedimento di questo genere che, a nostro avviso, non ha alcuna motivazione. Inoltre bisogna aggiungere tutta la serie di cose ben descritta dal Consigliere Tonino: paghiamo dei prezzi superiori a quelli pagati per l'acquisto di capannoni in regione Tzambarlet! Paghiamo dei prezzi di mercato per un immobile che, come è stato spiegato, non ha mercato! Quale privato andrebbe ad acquistare quei capannoni?
Non c'è qui il Consigliere Pedrini che ha un complesso immobiliare, per certi versi analogo a questo, ma sappiamo benissimo quali difficoltà egli incontra a disfarsene, avendo intenzione di potenziare la sua televisione. Infatti non è riuscito a concludere un accordo: evidentemente il Comune di Lillianes non presenta le stesse caratteristiche etniche e di composizione sociale e politica del Comune di Pont-Saint-Martin. Non trovando "vere" ragioni per l'acquisto del complesso di Pont-Saint-Martin, siamo costretti a dare retta alla dietrologia che tutti quelli che hanno prestato attenzione possono aver intuito tra le righe dell'intervento del Consigliere Tonino. Ripeto che noi non abbiamo una conoscenza così precisa della realtà di Pont-Saint-Martin, però ci sembra che la spesa non sia intelligente e che, come si dice, "il gioco non valga la candela".
Come non tornare, allora, a quel provvedimento che la Giunta intendeva sottoporci questa primavera e che poi è stato ritirato? La Giunta lo ritirò perché non era stata fatta tutta una serie di cose. Oggi abbiamo la scheda, con una relazione precisa che accompagna la proposta di acquisto, predisposta anche in seguito alla discussione che c'è stata, però manca ancora un'attenta valutazione dell'utilizzo di questo immobile. Non è che io voglia girare intorno al problema, ma che cosa ce ne facciamo di una cosa che costa 1 miliardo e 100 milioni "da destinare a sede di manifestazioni culturali e ricreative", quando sappiamo che le Associazioni culturali hanno già, in quel di Pont-Saint-Martin, dei locali adeguati? Che cosa ce ne facciamo di quei locali, quando sappiamo che è in costruzione (proprio oggi abbiamo votato una delibera di ratifica) un complesso nel quale una piscina è stata sostituita con un auditorium?
Ci sembra quindi che ci siano delle incongruenze che non solo sono determinate, Consigliere Torrione, dalla gran massa di denaro, ma anche da un'evidente mancanza di coordinamento tra gli Assessorati, per non parlare della mancanza di coordinamento tra l'Amministrazione regionale e le amministrazioni comunali. Se si crede di poter amministrare nel migliore dei modi, non ci si può presentare in Consiglio regionale con provvedimenti di questo genere, che fanno acqua da tutte le parti, per venirmi a dire che l'edificio proposto per l'acquisto sarà sede di manifestazioni culturali e ricreative. Ma quali saranno queste manifestazioni, visto che il Comune di Pont-Saint-Martin, da questo punto di vista, è già dotato?
Pertanto ci sembra che l'unica giustificazione plausibile per questo tipo di provvedimento sia quella, e lo ripeto, di concedere una specie di premio a qualcuno che, avendo saputo ben operare in un determinato momento, riceve oggi (non so se giustamente o ingiustamente, anche perché si tratta di un'ipotesi) il premio pattuito.
Che dire, poi, ancora di questa permuta sulla quale le stesse perizie non si esprimono? Esse ritengono semplicemente congruo il prezzo a suo tempo determinato dal Tribunale. Ma è possibile? Evidentemente i periti non se la sono sentita di andare oltre. Noi, quindi,...
PRESIDENTE: Consigliere Viberti, io l'ho lasciata andare al di là dei dieci minuti consentiti e quindi la pregherei di chiudere il suo intervento.
VIBERTI (N.S.): Chiedo scusa, signor Presidente, ma non era mia intenzione andare oltre il tempo regolamentare. Dichiaro solo che voterò contro questa delibera.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola per dichiarazione di voto il Consigliere Tonino; ne ha facoltà.
TONINO (P.C.I.): Vorrei fare solo una breve dichiarazione di voto per dire in tutta coscienza, che non mi sento di ritirare nemmeno una delle affermazioni che ho fatto in precedenza, perché le ritengo argomentate e vere. Pertanto, se il Presidente della Giunta ha voluto vedere nel mio intervento atteggiamenti di tipo demagogico, me ne dispiace, perché così non è. D'altronde io credo che, onestamente, lo stesso Presidente della Giunta ed altri esponenti di questa maggioranza sappiano che sulle cose che io ho detto si discute e che le stesse dividono la collettività locale. Non sono pettegolezzi, ma dati di fatto oggettivi, a nostro avviso, pericolosi. Il rischio è per tutti, non solo per le Forze della maggioranza; e noi, con una opposizione di questo tipo sul presente provvedimento, non contiamo assolutamente di ricavare chissà quali benefici. Operazioni di questo tipo screditano le istituzioni nel loro complesso, e quindi ritengo che il danno conseguente si riversi su tutti.
Il Presidente della Giunta, nella sua replica in tono pacato, non ha fatto che confermare tutte le preoccupazioni che io avevo espresso. Non voglio, ovviamente, riprenderle tutte, ma ribadisco che è vero che si tratta di un salvataggio.
È vero!
(.....INTERRUZIONE.....)
È vero, è così! Che almeno si sappia che è così, perché questo aspetto non è ininfluente sulla scelta che ha fatto la Giunta! Ripeto: non è ininfluente! E mi assumo la responsabilità di quello che dico.
In secondo luogo ripeto che l'affidarsi, sul piano della valutazione, alla perizia dei tecnici, può andar bene nei momenti in cui si tratta di acquisire per assoluta necessità, per interessi generali effettivi, parti di patrimoni immobiliari regionali. Penso ai centri storici, ai beni culturali, ad attività relative ai servizi di base, all'istruzione... Non ci convince, invece, quando non esiste questa necessità impellente. Io potrei capire una valutazione oggettiva del valore dell'immobile, così com'è fatta nelle perizie, se fosse stata poi oggetto di trattativa e se la Regione dovesse acquistare il complesso ad un prezzo conveniente. Ma così non è, perché nel nostro caso si paga fino all'ultima lira, per un valore che, io ripeto, in questo momento nessun privato darebbe a quell'insediamento.
A nostro avviso, quindi, deve essere fatto questo tipo di valutazione. Non si può fare solo una valutazione tecnica, o meglio, la valutazione non deve essere solo di carattere tecnico.
Non è il caso di aggiungere altro sul fatto che si tratta, prima di tutto, di una scelta guidata dalla necessità di comprare per poi vedere cosa farne. Ciò è stato ampiamente dimostrato dagli interventi che mi hanno preceduto e dallo stesso intervento del Presidente della Giunta. È altrettanto vero, quindi, che non si tratta di una priorità, assolutamente, né per il Comune di Pont-Saint-Martin, né per la collettività che ruota intorno a Pont-Saint-Martin.
La cessione dell'ex Metallurgica è anch'essa un fatto discutibile: non abbiamo alcuna garanzia che lì si svolgano attività produttive, perché noi alieniamo un bene e basta, probabilmente in un momento in cui alcune attività produttive richiedono spazio per insediarsi. Pertanto io credo che vi siano sufficienti motivi per chiedere al Consiglio di non approvare questo provvedimento e di non accettare questa scelta che, oltre ad essere inutile ai fini collettivi, è anche sbagliata nell'utilizzo prioritario delle priorità nell'uso delle risorse. La questione è oggettivamente importante perché, se si apre questa strada, dovremo davvero usare lo stesso metro sciagurato per tutte le richieste simili che verranno avanzate da altri Comuni della nostra Regione! Io credo che siano queste le ragioni sostanziali della nostra opposizione al provvedimento e tutto sommato, ritengo che, trattandosi di un provvedimento che è stato studiato e adottato in termini ancora superficiali, sia opportuno procedere con votazione segreta.
Per queste ragioni, a nome del Gruppo Comunista, ribadisco la richiesta del voto segreto.
Si dà atto che alle ore 19.53 assume la Presidenza il Vice Presidente DE GRANDIS.
PRESIDENTE: Il Consiglio è chiamato ora a pronunciarsi per votazione segreta sulla delibera in oggetto:
VOTAZIONE A SCRUTINIO SEGRETO
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 28
Votanti: 28
Favorevoli: 18
Contrari: 10
Il Consiglio approva.
IL CONSIGLIO
DELIBERA
1°) di dichiarare che gli immobili oggetto di acquisizione da parte dell'Amministrazione regionale saranno destinati alla realizzazione di opere di pubblica utilità.