Oggetto del Consiglio n. 2216 del 24 settembre 1986 - Resoconto
OGGETTO N. 2216/VIII - ACQUISIZIONE DELL'AREA INDUSTRIALE ILSSA-VIOLA DI PONT-SAINT-MARTIN E RICERCA DI NUOVE ATTIVITÀ LAVORATIVE DA INSEDIARE NELLA ZONA. (Interpellanza).
PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Tonino e Cout:
INTERPELLANZA
Rispondendo ad alcune richieste contenute in una lettera sottoscritta dal Gruppo consiliare del P.C.I. il Presidente della Giunta, con un comunicato stampa, ha fatto sapere che i periti incaricati di stimare il valore delle aree, dei fabbricati, degli impianti e delle attrezzature dello stabilimento ILSSA-VIOLA di Pont-Saint-Martin hanno consegnato la propria relazione il 5 agosto scorso.
Si afferma inoltre che, sulla base delle perizie, sarà possibile definire le modalità e le condizioni per il passaggio di proprietà senza tuttavia fornire elementi ai contenuti delle perizie, né sui tempi del possibile trasferimento di proprietà.
Per quanto riguarda invece i possibili insediamenti industriali alternativi il comunicato del Presidente della Giunta accenna a contatti con IRI e Governo nel corso dei quali è stata esaminata l'eventualità di un coinvolgimento del Gruppo IRI nel quadro di nuove attività industriali in Pont-Saint-Martin, senza fornire, anche in questo caso, elementi più concreti sull'esito di tali confronti.
La Giunta regionale ha inoltre recentemente promosso un incontro, sul tema della ripresa produttiva in Pont-Saint-Martin, con i Sindaci della zona nel corso del quale sembra si siano prospettate possibili intese con nuovi gruppi industriali interessati a localizzarsi in Valle d'Aosta.
Ritenendo indispensabile una completa informazione del Consiglio regionale e dell'opinione pubblica i sottoscritti Consiglieri regionali del P.C.I.
INTERPELLANO
la Giunta regionale per conoscere:
1) entro quali tempi e a quali condizioni sarà possibile per la Regione acquisire l'area industriale ILSSA-VIOLA di Pont-Saint-Martin;
2) quale sviluppo hanno avuto i confronti tra Regione, IRI e Governo in merito al possibile coinvolgimento delle aziende a partecipazione statale nelle nuove attività industriali da insediare in tale area;
3) in che modo la Giunta regionale sta lavorando per interessare nuovi gruppi industriali verso l'area di Pont-Saint-Martin e quali risultati si prospettano nell'immediato futuro.
PRESIDENTE: Ha chiesto di illustrare l'interpellanza il Consigliere Tonino, ne ha facoltà.
TONINO - (P.C.I.): L'interpellanza parte dalle riunioni, dagli sviluppi che si sono avuti in questi ultimi mesi, rispetto alle prospettive dell'area industriale di Pont-Saint-Martin, occupata dalla ex ILLSA-VIOLA.
In particolare si fa riferimento nell'interpellanza a due questioni: la prima è l'iter relativo all'acquisizione dell'area, nel senso che un comunicato emesso dalla Presidenza della Giunta, in risposta ad una lettera sottoscritta anche dal nostro Gruppo, affermava che il contenuto del lavoro dei periti era stato consegnato alla Giunta regionale già il 5 agosto e che quindi gli elementi per poi perfezionare il trasferimento di proprietà c'erano, pertanto si doveva procedere.
Siamo quindi interessati a conoscere quali sono i contenuti del lavoro svolto dai periti, quali problemi ancora ci sono - visto che dal 5 agosto ormai sono passati due mesi - prima di giungere ad una completa definizione del trasferimento di proprietà.
Per quanto riguarda invece il problema delle alternative occupazionali, l'interpellanza fa riferimento ad alcune voci e ad alcune notizie che la stessa 3^ rete televisiva ha dato, dopo un incontro fra il Presidente della Giunta e i Sindaci della zona. Si è fatto riferimento ad alcune attività industriali che possono insediarsi, e vorremmo se possibile conoscere quali sono e che prospettive ci sono. Si è parlato ancora della possibilità di contatti esistenti con l'IRI e con il Governo per attuare quella che è stata una indicazione data dal Parlamento ed in parte contenuta in quell'articolo della legge che aveva finanziato lo smantellamento dei vecchi impianti, relativa ad un possibile intervento delle partecipazioni statali in attività alternative.
Si fa riferimento in particolare nel comunicato che prima citavo della Presidenza della Giunta, a contatti con IRI e Governo. La domanda che vogliamo porre è se questi contatti ci sono stati, a quali risultati hanno portato, se esistono o meno condizioni per un coinvolgimento delle partecipazioni statali nell'attività di quell'area.
Terza domanda: rispetto agli insediamenti è noto l'incarico che la Regione ha affidato a questo studio di Torino per la predisposizione di un progetto di utilizzo dell'area. Voglio chiedere, anche se la cosa è un po' al di fuori delle domande così come sono state formulate nell'interpellanza, se sulla base dei contatti avuti dalla Giunta regionale con questo studio professionale l'incarico va un po' oltre la predisposizione di un bando di concorso o di un bando di idee, e se già l'incarico contiene la richiesta di alcune indicazioni anche operative, perchè i tempi di un concorso di idee sono tempi che spaventano.
Una possibilità da valutare è se, pur mantenendo l'idea di lanciare questo concorso (direi un concorso a livello nazionale e non molto ampio, perchè altrimenti i problemi anche organizzativi diventano piuttosto complicati) dicevo, se oltre a questo aspetto, si possono già individuare fin d'ora alcune possibilità di insediamento che potrebbero consentire di rispondere ad eventuali richieste di insediamento che mi risulta ci siano.
Questo è il complesso delle informazioni che chiediamo con l'interpellanza e che chiediamo in modo compiuto perchè tutto sommato il dibattito che si è svolto durante i mesi estivi su questa vicenda è stato fatto fra interlocutori diversi, in modo un po' disorganico, per cui ritengo sia opportuno fare il punto della situazione.
Si dà atto che alle ore 16,58 riassume la Presidenza il Presidente Giovanni Bondaz.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Lanivi, ne ha facoltà.
LANIVI - (A.D.P.): Rispetto all'interpellanza dirò alcune cose, lasciando poi al Presidente di integrare per alcune parti.
Inizio con il rispondere ad alcune considerazioni che aveva fatto il Consigliere Tonino in chiusura del suo intervento, quando si è riferito al modo, che è apparso disorganico, con cui si è svolto il dibattito fra gli interlocutori nella fase estiva circa il passaggio della proprietà ex ILSSA-VIOLA alla Regione. Faccio riferimento, fra parentesi, ad un momento in cui era presente lo stesso Consigliere Tonino, cioè a Roma quando fu firmato quel protocollo d'intesa che prevedeva certi tempi e soprattutto la parte prioritaria era quella di definire valori di aree, immobili, impianti, centrale, sottostazione in quel di Pont-Saint-Martin.
In quel protocollo vi era un termine, di tre mesi, che quindi fissava la scadenza il 12 maggio. In effetti, per problemi non imputabili alla Regione ma per nomina dei periti, soprattutto quello del tribunale, per cui vi era una prassi interna da seguire, questi tempi sono slittati, nel senso che la nomina ufficiale del perito nominato dal Presidente del tribunale è arrivata con alcuni mesi di ritardo, per cui la scadenza non è più stata quella di maggio. Di conseguenza la perizia, anzi le perizie perchè in questa situazione il perito del tribunale ha svolto le funzioni di ago della bilancia fra i valori del perito nominato dall'Amministrazione regionale e i valori del perito nominato dall'azienda, ha definito i valori suddivisi per area, fabbricati, immobili, centrali, sottostazione e alcuni altri impianti.
Il 5 agosto è una data critica, nel senso che inizia la fase di apertura delle vacanze e quindi c'è anche la difficoltà di trovare gli interlocutori. Immediatamente al termine del periodo delle vacanze che impedisce alla gente di ritrovarsi, l'Amministrazione regionale ha preso contatti con l'azienda, per definire l'accordo che deve regolare il passaggio di questi beni.
Praticamente il quadro è definito, quindi credo di non essere ottimista se dico che o nel prossimo Consiglio regionale del 6 ottobre, o al più tardi entro la fine di ottobre, l'accordo fra Regione e azienda per il passaggio di questi beni sarà presentato in Consiglio regionale.
Farei inoltre alcune considerazioni di questo tipo: non è tanto importante per noi la data del trapasso di proprietà, credo che questo potrà avvenire nel momento stesso della stipula dell'atto, quanto quello, molto più importante, di avere capannoni ed aree disponibili, sapendo che in questo momento questi sono occupati da macchinari.
Quello che preoccupa la Regione, ed è forse il motivo più grosso del confronto fra azienda e Regione, è di stabilire i tempi entro i quali l'azienda si impegna a liberare porzioni sempre più consistenti dell'area, fino a lasciare una porzione modesta come parte utile. Questa è l'unica possibilità che ci viene offerta di poter disporre in tempi relativamente brevi dell'utilizzazione dell'area.
Quindi riassumendo, in risposta alla prima domanda, il quadro definito dei tempi e delle condizioni sarà sottoposto all'esame di questo Consiglio o alla prima o alla seconda riunione di ottobre, tenendo solo conto dei tempi tecnici formali per arrivare a questo.
Per quanto riguarda invece gli accenni che ha fatto il Consigliere Tonino sul ruolo giocato dallo studio incaricato di Torino di bandire questo concorso, c'è da dire che lo studio sta lavorando e ci ha richiesto le informazioni socio-economiche relative all'area interessata e sta predisponendo questo bando.
Questo concorso per l'Amministrazione ha un duplice obiettivo: il primo è di avere stimoli e contributi circa la migliore utilizzazione di quell'area, com'è nella volontà non solo del Governo regionale ma anche del comitato di Coordinamento unitario per i problemi dell'ILSSA-VIOLA, e cioè di mantenere una utilizzazione industriale di quell'area, di tipo diverso, con tecnologie più avanzate.
Il secondo obiettivo è che bandire quel concorso è di per sè stesso un richiamo per imprenditori a livello nazionale e internazionale che proprio da una bando di concorso di questo genere possono essere attratti per attuare investimenti in quel di Pont-Saint-Martin.
Allo studio incaricato abbiamo anche dato ulteriori indicazioni preventive e mi pare che anche questo fosse negli indirizzi emersi dal Comitato unitario, e cioè quello di non attendere gli esiti del concorso per eventuali inserimenti, nel caso avessimo ricevuto delle offerte di sicuro valore. Abbiamo richiesto a questo studio di prospettarci una specie di organizzazione che può essere attuata gradualmente nel tempo.
Se una azienda di sicuro valore volesse inserirsi in quel di Pont-Saint-Martin, nell'area ILSSA-VIOLA, non possiamo (e le richieste attuali che ci provengono sono anche molto legate ai tempi) sostenere di rinviare questi insediamenti e queste operazioni a dopo che il concorso si è bandito, per cui si sono fatte delle scelte. Ci dovrebbe essere una fase intermedia con una prima ipotesi di utilizzazione dell'area, su cui eventualmente operare degli scorpori.
L'altra domanda era se ci sono richieste di insediamenti industriali. Ce ne sono: una di queste - che è conosciuta - è l'ipotesi di trasferire nell'area di Pont-Saint-Martin l'insediamento Black Stone, prima preventivato nell'area di Châtillon. Tale ipotesi deriva dal fatto che questo insediamento industriale, che richiede un discreto volume di consumi di energia elettrica, troverebbe migliore e più opportuna collocazione a Pont-Saint-Martin che a Châtillon, dove invece potrebbero sorgere dei problemi.
Per quanto riguarda i rapporti con l'IRI (ne parlo qui in termini molto generali), negli incontri che abbiamo tenuto con il Presidente Prodi, abbiamo avanzato più volte l'ipotesi di una collaborazione Regione-IRI per eventuali insediamenti in Valle d'Aosta, però a quanto mi risulta, al di là di dichiarazioni generiche di disponibilità, progetti o indicazioni precise non ce ne sono state.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.
ROLLANDIN - (U.V.): Je crois qu'il n'y a pas grand-choses à ajouter à ce qu'a dit l'Assesseur, si non le fait, comme a dit M. Tonino, qu'on avait prévu ces rencontres avec les Syndics des Communes concernées et les forces syndicales, pour les renseigner, dans l'attente que le Conseil puisse reprendre ses travaux, sur la situation dans son ensemble.
Vu qu'il y avait cette interpellation, on n'a pas prévu de fournir des renseignements particuliers. Donc on profite de cette occasion pour dire, au-delà de ce qu'a déjà rappelé l'Assesseur, que pendant la période des vacances il a fallu quand même prendre en considération la crise du Gouvernement.
De ce fait, avec l'ancien Ministre à l'Industrie on avait eu des rencontres pour prévoir les temps qui sont conséquents à la vente de l'ensemble soit des terrains que des propriétés ILSSA à l'Administration régionale, et donc la possibilité d'avoir la contribution qui, comme on connaît, est prévue par ce décret.
Voilà, les rencontres visaient surtout à prévoir des termes selon lesquels on pouvait travailler pour arriver à présenter au Conseil certains projets de délibération qui pouvaient être préalablement examinés pour maintenir les temps qui avait été prévus lorsque ce projet avait été signé à la présence de l'ancien Ministre de l'Industrie.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Tonino, ne ha facoltà.
TONINO - (P.C.I.): Si può riassumere il tutto dicendo che non c'è niente di nuovo. Speriamo anche che il collegamento con lo studio Bastianini sia comunque un collegamento con il nuovo Ministro, visto che lo studio A.I. è diretto dall'On. Bastianini.
Dicevo questo perchè una serie di informazioni che si pensava potessero scaturire dalla riunione di oggi, in realtà non ci sono. Chiedevamo quali sono le condizioni del trasferimento della proprietà, ma la Giunta non ritiene di parlarne. C'è il problema dei macchinari che mi sembra non di poco conto; mi ricordo che il loro acquisto da parte della Regione fu oggetto allora di discussione. La cosa ha un certo significato relativamente ai tempi, che sono una preoccupazione di tutti.
Ci auguriamo che si definisca presto questa trattativa e si conosca qual è la tempistica per l'utilizzazione.
Non ho sentito quali sono i tempi dello studio A.I. di Torino nella predisposizione di una proposta; mi auguro che si siano stabilite anche lì alcune scadenze per stabilire un minimo di utilizzo dell'area.
Rispetto al concorso di idee, condividiamo questa duplice valenza che può avere il concorso. Qualche perplessità c'è nel fare un concorso di idee di carattere internazionale con inviti finalizzati, quindi con dei tempi anche accessibili. Si pone un problema molto delicato nella scelta degli inviti, anche su questo penso si possa preventivamente discutere, come si erano discusse unitariamente altre questioni riguardanti l'ILSSA-VIOLA.
Della Black Stone si parla da molto tempo: sarebbe interessante conoscere quali tempi ci sono per un suo possibile insediamento in Pont-Saint-Martin. Oppure ci devono ancora essere delle verifiche di tipo generale? A che punto siamo nella trattativa fra la Regione e la società? Sembrava fatto a Châtillon, non si capisce perchè la cosa non potrebbe essere immediatamente trasferita a Pont-Saint-Martin.
Per quanto riguarda il rapporto Regione-IRI-Governo, da quanto ho capito finora negli incontri che si sono succeduti a quelli di cui conoscevamo l'esito, non si sono avute sostanziali novità. Chiedo se per quanto riguarda il progetto di attività industriali da insediare, su cui coinvolgere le partecipazioni statali, non ci possa essere anche una iniziativa nostra, e non solo aspettare l'iniziativa dell'IRI. Se manifestiamo soltanto una disponibilità ad operare con l'IRI per l'insediamento di una attività, probabilmente una risposta non ci verrà mai, a meno che sul piano politico non si abbia tale e tanta forza da convincere ad insediarsi qui piuttosto che da un'altra parte.
Allora si tratta di capire, e mi auguro che il concorso di idee sia una questione non solo urbanistica ma un pochino più ampia, se si possono anche prospettare, utilizzando le risorse umane e ambientali di quell'area, attività insediative in campi che oggi sono contrassegnati da uno sviluppo favorevole. Questo è il senso della questione che pongo, che altre volte è stata posta, e che una risposta la può avere soltanto quando avremo chiaro come si esplica l'attività industriale di questa Regione.
Mi pare che una risposta a questo interrogativo non sia ancora venuta.
Queste sono le questioni che pongo nella replica che per molta parte sono ancora degli interrogativi; del resto mi sembra di poter concludere che novità in questo senso non ce ne sono.