Oggetto del Consiglio n. 2200 del 24 settembre 1986 - Resoconto
OGGETTO N. 2200/VIII - MISURE DI PREVENZIONE CONTRO LA DIFFUSIONE DI MALATTIE NEL BESTIAME. (Interrogazione).
PRESIDENTE: Do lettura dell'interrogazione presentata dal Consigliere Aloisi:
INTERROGAZIONE
CONSIDERATA la allarmante situazione verificatasi per il bestiame in 26 province delle nostre regioni, con le conseguenti misure draconiane di abbattimento di oltre 5 mila capi, e l'annullamento di qualsivoglia fiera od esposizione già programmate;
VISTA l'opera di parziale risanamento avviata seppure con esiti non soddisfacenti dalla Regione Valle d'Aosta per la tutela igienico-sanitaria in Valle;
il sottoscritto Consigliere regionale del M.S.I.-D.N.
INTERROGA
l'Assessore regionale competente per conoscere:
1) quali misure di prevenzione sono state attuate onde evitare il contagio dall'afta epizootica in Valle d'Aosta;
2) se sono stati assunti dei provvedimenti di tutela nei centri di raccolta, di transito e di esposizione del bestiame;
3) se l'intervento regionale riguarda solo capi di bestiame ovvero anche l'analisi compiuta di talune emergenze igieniche riscontrabili nell'ambiente in cui vivono gli animali e cioè nelle stalle;
4) se si è considerato che talune malattie, come la tubercolosi, possano estendersi anche all'elemento umano laddove manchino misure severe di igiene o non si lavino le mucche dopo il prelievo del latte.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale Voyat, ne ha facoltà.
VOYAT - (U.V.): Le misure profilattiche preventive che abbiamo adottato in Valle d'Aosta contro l'afta, sono prescritte da quattro ordinanze emesse dal Presidente della Giunta al momento che c'è stata la diffusione dell'afta nelle altre Regioni d'Italia. Le ordinanze sono: la prima, del 21.7.86, la seconda, la n. 823 del 30.7.86, la terza, n. 856 del 26.8.86, e l'ultima attualmente in vigore è la 881 del 4.9.86.
Il territorio della Valle d'Aosta per il momento è indenne dall'afta epizootica, nello stesso tempo devo sottolineare che c'è il divieto assoluto di introdurre animali sia per allevamento che per macellazione in Valle d'Aosta.
Al 2° punto si chiede se sono stati assunti provvedimenti di tutela nei centri di raccolta, di transito e di esposizione del bestiame; bisogna dire che in occasione sia di fiere che di mercati, come anche in occasione di esposizione di bestiame o anche della battaglia delle "reines", gli animali che vengono introdotti in queste manifestazioni sono visitati preventivamente dai veterinari del territorio, oppure da veterinari incaricati che sono sul posto. Sono quindi tutti animali, quelli che ci sono adesso in Valle d'Aosta già vaccinati contro l'afta.
Bisogna anche dire che gli animali che vanno ai macelli sono continuamente controllati in quanto in Valle d'Aosta si fa la visita pre-macellazione.
In risposta al 3° punto, l'azione si accentra soprattutto sui capi di bestiame, sia al momento che vengono fatte queste vaccinazioni, sia al momento che viene fatta la campagna contro il risanamento o contro la brucellosi. Nello stesso tempo però bisogna sottolineare che in Valle d'Aosta viene fatta in primavera la disinfezione di tutti gli alpeggi e in estate delle stalle in fondo valle.
All'ultimo punto si chiede se si è considerato che talune malattie come la tubercolosi possono estendersi anche all'elemento umano, là dove manchino misure di igiene ed altro; si sa benissimo che purtroppo ci sono delle malattie che sono comuni sia all'uomo che all'animale. Oltre alla tubercolosi si può avere la brucellosi, il carbonchio ematico, la toxoplasmosi, la salmonellosi e così di seguito. In Valle d'Aosta non c'è la richiesta di lavare gli animali dopo averli munti.
Contro la brucellosi, la tubercolosi, la mastite, è in atto una azione continua di bonifica sanitaria, mentre per le altre malattie, tipo la rabbia o l'influenza bovina, vengono fatte delle semplici vaccinazioni in primavera o in autunno, a seconda di quando vengono emesse le ordinanze o le richieste da parte del Ministero.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Aloisi, ne ha facoltà.
ALOISI - (M.S.I.): Prendo atto con soddisfazione che per il momento la nostra Regione sembra che sia rimasta esente da questa "peste" definita afta epizootica.
Invito comunque l'Assessore e la Giunta a fare sempre opera di prevenzione, perchè è molto importante anche in considerazione del fatto che, da quando le competenze in materia sanitaria sono passate dal 1980 alle Regioni e di conseguenza all'U.S.L., la situazione è molto peggiorata rispetto a quella che prima era a livello nazionale. Non mi riferisco tanto alla Valle d'Aosta, quanto a ciò che è successo nelle altre Regioni. Quindi il problema della prevenzione è importante.
Nell'interrogazione ho citato il discorso tubercolosi e non l'ho citato a caso, perchè a me risulta che nel passato ci siano stati alcuni casi di tubercolosi che non sono stati divulgati, ma sono stati circoscritti e limitati in ambienti ristretti.
Questo non è un discorso per fare polemica, ma per rimarcare quanto sia importante fare molta pulizia nelle stalle e soprattutto degli animali quando avviene il prelievo del latte, perché la tubercolosi è una malattia molto seria e richiede una attenta opera di prevenzione.