Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2088 del 10 giugno 1986 - Resoconto

OGGETTO N. 2088/VIII - COPERTURA DEL POSTO DI PRIMO SEGRETARIO CAPO DEL SERVIZIO VALUTAZIONE E CONTROLLO INVESTIMENTI DELL'ASSESSORATO INDUSTRIA, COMMERCIO, ARTIGIANATO E TRASPORTI. - (Approvazione di mozione).

PRESIDENTE: Do lettura dalla mozione in oggetto presentata dai Consiglieri Pascale e Tamone:

MOZIONE

Gli interventi che devono essere effettuati dall'Amministrazione regionale nel settore industriale richiedono la presenza nell'ambito dell'Assessorato all'Industria e Commercio di personale in grado di valutare in modo approfondito la validità degli insediamenti industriali proposti e di controllare gli investimenti che la Regione effettua in tale ambito.

A tale scopo è previsto nell'organico dell'Assessorato all'Industria e Commercio un posto di Capo del Servizio valutazione e controllo investimenti. Ma il concorso bandito per tale posto è andato deserto poiché è improbabile che un laureato in economia e commercio - questo il titolo richiesto per l'ammissione - possa soddisfare le proprie aspirazioni nell'ambito dell'amministrazione pubblica, tenuto conto della remunerazione offerta, è presumibile che anche un nuovo bando segua la stessa sorte.

D'altra parte il personale già dipendente dell'Amministrazione, diplomato ma ammissibile ai sensi del 2° comma dell'art. 23 della legge regionale 30 aprile 1980, n. 18, per quanto sia in possesso di attitudini specifiche non ha allo stato attuale la preparazione e quindi la capacità tecnica di superare tale concorso e svolgere poi questo delicato servizio.

La soluzione al problema potrebbe essere ricercata attraverso l'organizzazione di un corso di formazione propedeutico al concorso, svolto da docenti universitari o da tecnici del settore, cui far partecipare dipendenti regionali interessati a svolgere tale servizio e che per l'occasione potrebbe essere esteso a dipendenti della FINAOSTA, atteso che anche in tale struttura è carente il personale qualificato in questa materia.

Ciò premesso,

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta

IMPEGNA

la Giunta regionale ad organizzare sollecitamente un corso di formazione propedeutico al concorso di Primo Segretario Capo del Servizio valutazione e controllo investimenti, previo sondaggio diretto ad accertare l'interesse specifico di un congruo numero di dipendenti regionali, ancorché diplomati, purché ammissibili ai sensi del 2° comma dell'art. 23 della legge regionale 30 aprile 1980, n. 18.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Tamone; ne ha facoltà.

TAMONE (U.V.): Je tiens à illustrer brièvement le contenu de cette motion, au nom également du Conseiller Pascale, qui est absent et parce qu'il s'agit d'un problème que nous avons connu lors d'une commission d'examen pour la nomination du secrétaire du service "Evaluation et contrôle des investissements" de l'Assessorat de l'Industrie et Commerce de l'Administration régionale. Très souvent, dans cette salle, nous avons parlé du problème de l'industrie et surtout de la possibilité que l'Administration contrôle et évalue clairement les investissements que nous avons effectués dans le secteur industriel. Hélas, le concours n'a vu la participation d'aucun candidat. En discutant avec l'expert, lors de la réunion de la commission, celui-ci nous a fait remarquer qu'un tel concours proposé à nos jeunes licenciés valdôtains aurait difficilement pu trouver des réponses positives. Des gens préparés en la matière sont paraît-il habitués à recevoir un traitement mensuel de 4 à 5 fois supérieur à celui de notre personnel de direction donc il aurait été très difficile de voir des candidats se présenter pour travailler à l'Administration regionale. Il s'agit d'un problème d'ordre général que Rome n'est pas disposée à entendre volontiers.

Le Conseiller Pascale et moi nous avions pensé pouvoir résoudre ce problème en organisant un cours de préparation pour le personnel de l'Administration régionale susceptbile d'accéder à ce type de concours. Nous pensions à un cours de haut niveau, tenu par des professeurs universitaires ou par des experts tel le bureau dont provenait ce professeur de la commission... La place mise au concours a, du reste, toujours été reconnue importante et donc il serait bien de mettre sur pied ce type de cours pour que quelqu'un l'occupe.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Viberti; ne ha facoltà.

VIBERTI (N.S.): Io non voglio passare per uno che ha l'abitudine di dire: "Io l'avevo detto". Ricordo però che, quando abbiamo discusso questo bando di concorso, il sottoscritto aveva fatto presente che forse sarebbe stato il caso di ampliare i termini di accesso perché in alcune facoltà, diverse da Economia e Commercio, vengono fatti degli studi e vengono approfonditi certi temi, in modo forse più rigoroso di quanto facciano certi laureati in Economia e Commercio che non si interessano assolutamente della parte relativa all'industria.

Con il massimo rispetto per chi ha 5 anni di anzianità al servizio dell'Amministrazione regionale, con il massimo rispetto per il lavoro che tutte queste persone possono svolgere e considerando comunque valida l'istituzione di un corso di formazione propedeutico, sono preoccupato che qualche casalinga possa poi andare ad occupare un posto che diventerà "strategico" per le scelte future dell'Amministrazione. Io nutro, quindi, delle forti perplessità sul fatto che si possa dare una soluzione adeguata a quelle necessità. E' meglio avere dei giovani laureati, magari inesperti, ma che hanno delle basi di studio tali da permetter loro di poter dare in seguito dei risultati più validi. Certo un corso di formazione per il restante personale che dovrà affiancare il lavoro di questo primo segretario e capo servizio non può che essere ritenuto valido. Ma l'arrivare, come Amministrazione, a preparare noi i candidati per i concorsi, significa proprio che qualche cosa non funziona.

I Consiglieri Pascale e Tamone hanno cercato in qualche modo di porre rimedio ad una situazione grave. Secondo me, però, non è questa la strada giusta da percorrere e vorrei fare delle considerazioni in merito. Un dirigente della nostra Amministrazione, ad esempio, per un certo periodo ha lavorato all'esterno dell'Amministrazione, usufruendo della possibilità di essere distaccato e guadagnando decisamente di più di quello che poteva guadagnare al servizio dell'Amministrazione. Però, l'attaccamento alla Regione, a certe abitudini ed al fatto di poter vivere a casa propria, l'ha poi portato a modificare quella posizione e a rinunciare ad un vantaggio economico che in realtà si trasformava in una maggiore spesa, per la distanza da casa, dagli affetti, dalla famiglia e dall'ambiente in cui si è abituati a vivere.

Sono convinto che noi, facendo più attenzione, possiamo trovare, a livello di giovani laureati, delle persone che facciano al caso nostro. A volte si tratta di capire quello che uno dice e questo non per dire: "Io l'avevo detto". Quel concorso non sarebbe certamente andato deserto se si fosse prevista, come del resto io avevo chiesto, la possibilità di ampliare il bando di concorso. A quel momento non insistei, perché l'ultima cosa che io cerco è proprio che qualcuno possa dire: "Ah, quello lì....!" Per combinazione, però, ero a conoscenza di un caso che, tra l'altro, credo fosse stato segnalato alla Presidenza direttamente dall'Università.

Credo quindi che la modifica della legge ed un eventuale nuovo bando di concorso possano ampliare i termini di scadenza già previsti. Nulla vieta, anzi ben venga, che si possa migliorare il livello di formazione dei dipendenti regionali; però torno a ripetere che io nutro serie preoccupazioni circa la possibilità di riconvertire a questi livelli chi ha già una certa forma mentale legata al "tran tran" dell'Amministrazione e non alle nozioni indispensabili per arrivare a fare delle valutazioni di questo genere.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta Rollandin; ne ha facoltà.

ROLLANDIN (U.V.): J'avoue que je partage pleinement les dires du Conseiller Viberti tant pour ce qui est de la participation de licenciés en sciences politiques, à ce concours - une lettre nous était d'ailleurs parvenue d'un candidat qui ne possédait pas les qualités requises pour se présenter - que pour le fait qu'on ne peut résoudre le problème de l'Administration, à certains niveaux, en faisant des cours. Cela a déjà été constaté et je l'avais dit au Conseiller Tamone. On peut, toutefois essayer de tenter cette expérimentation même si à mon avis ce n'est pas la solution idéale. En revanche, il serait bien de sensibiliser les jeunes en vue de leur entrée à l'Administration régionale, sinon l'on risque de perdre de sérieuses ressources de notre région. En tout état de cause, nous voterons cette motion.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Segretario Tamone; ne facoltà

TAMONE (U.V.): Je voudrais simplement dire au Président de la Junte et au Conseiller Viberti que "Il meglio è nemico del bene". Je pense que si vous continuez à insister, vous avez peut-être raison; néanmoins, si vous ne parvenez pas à rémunérer comme il faut, des gens de ce niveau, il sera difficile de faire accepter à des licenciés d'entrer à la Région. Sans vouloir offenser qui que ce soit, nous pouvons avouer que les licenciés qui se présentent pour percevoir un salaire de 1 million par mois, sont au niveau qu'ils se trouvent, il ne faut pas espérer que le licencié en sciences politiques soit mieux que le licencié en sciences économique, le problème est d'autre nature; si vous voulez vraiment résoudre le problème, il vous faut trouver d'autres solutions. L'idée du cours représente à mes yeux un geste à l'égard de ceux que nous avons....

Ni le Conseiller Pascale ni moi ne tenons à vous faire approuver par force cette motion; nous pouvons même la retirer....

Je déplore à ce sujet l'absence de l'Assesseur Lanivi qui avait entendu le professeur dire à ce sujet: "Ve lo dico francamente, difficilmente si risolverà il problema". Si le Conseil veut voter pour nous faire plaisir, il peut s'en dispenser. Certainement, ici, la vérité n'est ni dans mes poches ni dans les vôtres.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola per dichiarazioni di voto il Consigliere Viberti; ne ha facoltà.

VIBERTI (N.S.): Io mi asterrò dal votare questa mozione, anche se ritengo che dei corsi di aggiornamento, professionalizzanti, siano importanti e non se ne facciano mai a sufficienza. Ritengo, però, che compiti specifici come questo non possano essere svolti che da persone in grado di rendere questo tipo di servizio all'Amministrazione a meno che non ce ne siano già alle dipendenze, ma non credo, altrimenti le avremmo già viste al concorso. Non si può immaginare di avere un dirigente che è arrivato ad occupare un posto per carriera e perché ha ricevuto tutta una serie di nozioni. Qui, secondo me, bisogna avere un pò di coraggio perché si tratta di un caso particolare.

Condivido parzialmente anche le considerazioni relative agli emolumenti che vengono pagati. Purtroppo la concorrenza che c'è nell'attività privata dà certi risultati, però torno a ripetere che non è detto che i soldi siano sempre e comunque tutto. In ogni caso, poi, mi sembra che per questo caso specifico sia molto pericoloso arrivare ad una soluzione di questo genere.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola metto in votazione la mozione in oggetto:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 26

Votanti: 25

Favorevoli: 25

Astenuti: 1 (Viberti)

Il Consiglio approva.

PRESIDENTE: Signori Consiglieri, dichiaro chiusa l'adunanza. Il Consiglio verrà convocato a domicilio.

La seduta è tolta.

L'adunanza termina alle ore 19,04.