Oggetto del Consiglio n. 1532 del 2 ottobre 1985 - Resoconto
OGGETTO N. 1532/VIII - RATIFICA DI DELIBERAZIONI ADOTTATE DALLA GIUNTA REGIONALE IN VIA D'URGENZA.
Oggetto n. 5576 in data 23 agosto 1985: Lavori di restauro del castello di Ussel in Comune di Châtillon. - Approvazione ed impegno di spesa. Affidamento lavori.
PFESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Viberti; ne ha facoltà.
VIBERTI (N.S.): Nutriamo qualche perplessità sulla procedura seguita per affidare questi lavori e vorremmo conoscere le particolari caratteristiche che impongono l'uso del cottimo fiducia rio e le garanzie che l'impresa scelta offre rispetto ad altre imprese dello stesso livello. Vorremmo ancora sapere perchè l'assistenza al cantiere è stata affidata ad un geometra professionista, quando sappiamo che tale compito viene solitamente affidato a dipendenti regionali. Cogliamo l'occasione per chiedere anche qualche informazione relativa all'utilizzo della struttura e agli intendimenti dell'Amministrazione regionale rispetto a questi interventi.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.
TORRIONE (P.S.I.): Siamo favorevoli al restauro del Castello di Ussel, ma vorremmo che questo discorso venisse inquadrato in un piano di interventi programmati. Ora ci troviamo di fronte "ad un'emergenza", in quanto c'è una donazione di 500 milioni, ed è giusto quindi intervenire per soddisfare le legittime aspettative di chi ha compiuto un gesto munifico nei confronti della Regione, vorremo però che l'Assessorato predisponesse un suo piano organico. E' una richiesta che facemmo quando l'Assessore competente presentò un piano di investimenti di circa 10 miliardi che riguardava molti edifici, ma che non dava a nessuno edificio una sistemazione definitiva. L'impostazione è ora diversa: sembra che dopo l'effettuazione di questi lavori il Castello di Ussel avrà una destinazione precisa.
Le nostre perplessità sono analoghe a quelle del Consigliere Viberti: visto che si tratta di un lavoro specifico nel quale è richiesta una competenza particolare, vorremmo sapere perchè la scelta è caduta sull'Impresa CEVAL di Luchini che, stando alle informazioni in nostro possesso, non ha effettuato in precedenza analoghi lavori di restauro e non ha quindi acquisito una particolare professionalità: 700 milioni non sono bruscolotti! Anche altre imprese della Regione possono effettuare questi lavori che sono essenzialmente di consolidamento dell'edificio e non richiedono particolari e specifiche competenze in materia, o perlomeno non esigono che l'impresa abbia acquisito una specifica e consolidata esperienza in Precedenti lavori di restauro. Grazie.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.
MAFRICA (P.C.I.): Innanzitutto vorrei chiedere alla Giunta perchè per questa delibera non era stata prevista la ratifica del Consiglio, che è stata poi richiesta dalla Commissione di Coordinamento, nonostante si tratti di un impegno di spesa che rientra nelle competenze del Consiglio. Mi associo inoltre alle richieste dei colleghi Consiglieri, perchè, per quanto io ricordi, la CEVAL ha finora lavorato nell'ambito ospedaliero. Vorrei quindi sapere perchè si ricorre alla trattativa privata con questa impresa e non con altre già impiegate precedentemente dall'Amministrazione regionale per lavori di restauro.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Borbey; ne ha facoltà.
BORBEY (D.C.): La delibera è stata presa perchè la Ciunta ha ritenuto questo lavoro di sua competenza, perchè era inserito nel programma di spesa di 8 miliardi e mezzo per l'esecuzione del quale essa era stata appunto delegata dal Consiglio. Probabilmente la Commissione di Coordinamento avrà fatto un rilievo inerente al discorso della trattativa privata. E' sempre difficile dire perchè è stata scelta questa ditta piuttosto che un'altra; anzi, qualora se ne fosse scelta un'altra, sarebbe stata avanzata la stessa richiesta. Noi abbiamo operato la scelta d'accordo con l'ing. Vallacqua, che è il progettista, l'arch. Farinet, la dott.ssa Montanari e l'arch. Prola. In questo momento noi siamo in lite con un impresa che sta eseguendo lavori di una certa natura su un bene culturale e quindi grande è stata la preoccupazione dei tecnici, del progettista e dei funzionari dell'Amministrazione regionale nella ricerca di imprese che avessero del personale adatto e dei tecnici idonei a confrontarsi con le richieste specifiche del progettista e del sovraintendente ai beni culturali. Quindi l'indirizzo seguito dal progettista e dai funzionari è stato specificatamente di natura tecnica, anche perchè le imprese che normalmente operano con l'Amministrazione regionale, dall'impresa Biagione all'impresa Comé Aldo, sono già oberate di lavoro. L'impresa Comé Aldo opera con l'Amministrazione regionale a Runaz e fra poco con essa verrà sottoscritto un contratto di cottimo fiduciario per l'ultimazione del fabbricato di Runaz; l'impresa Biagione opera con l'Amministrazione regionale nella Chiesa vicina al cimitero di Villeneuve e anche le altre due imprese sono attualmente oberate di lavoro.
Per mantenere l'impegno che l'Amministrazione regionale aveva assunto anche con il barone Bich, che ha dato a fondo perso all'ente pubblico 500 milioni, era doveroso da parte nostra iniziare i lavori entro quest'anno. Poiché quelle quattro imprese non ci potevano garantire in tal senso, i nostri tecnici e funzionari, dopo aver interpellato, oltre all'impresa Luchini, anche altre due imprese, proprio perché la ditta era disponibile immediatamente e perché disponeva di operai molto validi nei lavori in pietra, dopo aver effettuato alcuni sopralluoghi per verificare altri interventi che gli stessi operai avevano eseguito in precedenza, per conto di privati, su immobili di particolare pregio storico, hanno indicato l'impresa Luchini e successivamente hanno concordato i prezzi.
Il sottoscritto, come politico e amministratore, non è mai entrato nel merito, è stato solo messo al corrente delle motivazioni che avevano spinto i nostri funzionari ad interpellare altre tre imprese, e poi ha ritenuto di proporre alla Giunta di affidare l'esecuzione dei lavori alla ditta Luchini. Speriamo che la scelta risulti felice, perchè i lavori sono di notevole difficoltà, specie nella prima fase che interessa la spesa dei 70C milioni iniziali e che richiede l'esecuzione di ponteggi esterni anche verso Valle, e chi conosce bene il castello di Ussel sa che si tratta di lavori di una certa pericolosità, mentre dopo si eseguiranno solo lavori interni. La scelta, proprio per la sicura competenza degli operai specializzati e dei tecnici a disposizione dell'impresa, è caduta sulla ditta Luchini e la Giunta ha deliberato in questo senso.
Le argomentazioni dell'amico del P.S.I., Consigliere Torrione, rientrano nel vecchio discorso di un "programma" che, purtroppo, per i Beni culturali è molto diverso rispetto alla previsione e alla programmazione di scuole o di ospedali. Il programma c'è, perché ce lo siamo dato noi, e non prevede certamente la spesa di miliardi da utilizzare in poco tempo perché, ad esempio, solo il castello di Ussel, per il quale c'è già un'indicazione precisa per l'utilizzo dei fondi, richiederà come minimo tre anni di lavoro per arrivare alla fine dell'intervento. Potremmo anche fare un programma di durata ventennale, ma non ci sentiamo di farlo perché la durata degli interventi è del tutto particolare.
Ho ancora da dare una risposta in merito al geometra incaricato dell'assistenza: posso avvertire i colleghi Consiglieri che non vi sono assistenti a disposizione dell'Amministrazione pubblica...
(.....INTERRUZIONE del Consigliere VIBERTI.....)
BORBEY: No, non ce ne sono! Scusami Consigliere Viberti, ma è inutile che la meniamo! Ho chiesto all'Assessore ai Lavori Pubblici degli assistenti e mi ha risposto che non ne ha perché sono tutti impegnati nei loro cantieri. Noi abbiamo assistenti che hanno già 5 o 6 cantieri ciascuno, quindi siamo bloccati per cui ci assumiamo la responsabilità di dare assistenze esterne perché altrimenti avremmo cantieri che non sarebbero seguiti bene ed eseguirebbero le opere con grandi ritardi rispetto ai tempi indicati. Ci assumiamo quindi la responsabilità della decisione presa nel rispetto dell'indicazione del tecnico progettista che ci ha segnalato quel nominativo: si tratta di un ragazzo che ha lavorato nel suo studio professionale e che è particolarmente attento e sensibile agli interventi di carattere tipicamente culturale. La realtà è proprio questa.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Viberti; ne ha facoltà.
VIBERTI (N.S.): Per dichiarazione di voto. Mi ero ben guardato dal fare il nome dell'impresa e del progettista, perchè la polemica non era diretta né nei confronti dell'impresa, né nei confronti del professionista scelto per svolgere l'incarico di assistente in cantiere. Però sono state poste diverse questioni alle quali non è stata data una risposta sufficientemente chiara, in particolare per quello che riguarda la scelta dell'impresa. Ci è stato detto che la scelta è stata fatta dai tecnici, ma non si è fatto riferimento ai lavori che devono essere fatti. A questo punto mi chiedo perchè nella delibera non è stata precisata la procedura per la scelta dell'impresa. Per criticare quindi la mancanza di chiarezza nella deliberazione, mi astengo dal votarla.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.
TORRIONE (P.S.I.): Le opinioni sui beni culturali sono piuttosto divergenti. Io ritengo che proprio perché si tratta di lavori di estrema delicatezza sarebbe opportuno programmarli nel tempo. Se si facesse questa programmazione, nel bilancio regionale ci sarebbero stanziamenti sufficienti a favore dei beni culturali per un certo numero di anni e si eviterebbe così di giustificare eventuali avanzi di amministrazione.
La Valle d'Aosta paga ritardi ormai quarantennali, ma non per colpa della Giunta e non sempre per colpa dei politici, ma perché ci sono responsabilità che ricadono su un certo tipo di apparato. Ci sono dei sovrintendenti alle Antichità e Belle Arti che hanno trasformato il volto delle proprie città. Sono cose che vanno dette, perchè dobbiamo mettere una volta per tutte il dito su questa piaga. Noi riteniamo che, nel settore dei beni culturali, che è intimamente legato al problema del turismo, si pagano dei ritardi non certo per colpa dell'Assessore Borbey, ma per colpa di una certa inerzia e insensibilità della Regione nei confronti del consistente patrimonio che altre regioni ci invidiano.
Ben vengano quindi i lavori di consolidamento e di restauro del Castello di Ussel: l'Assessore ha motivato la scelta dell'impresa, ma io, che non sono un tecnico e non mi addentro in discorsi che non so fare, ritengo che, per quanto riguarda questi lavori, ci sarebbero altre imprese che potrebbero, con analoga se non maggiore competenza, eseguire questo intervento, in quanto non si tratta di uno specifico lavoro di restauro, ma di un semplice lavoro di consolidamento. La scelta è caduta sull'impresa CEVAL: l'Assessore ha detto che è stata una scelta felice, ma io credo che il più felice di tutti sia il Signor Luchini.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.
MAFRICA (P.C.I.): L'Assessore ci ha spiegato le procedure seguite e questo lo apprezziamo; però non ci ha dato elementi sufficienti per giustificare la trattativa privata che richiede motivi di urgenza e una particolare specializzazione dell'impresa. In questo caso non sono stati citati esempi sufficienti per confermare la scelta fatta dalla Giunta per cui noi ci asteniamo su questa deliberazione.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Borbey; ne ha facoltà.
BORBEY (D.C.): Vorrei soltanto informare il Consigliere Torrione che sono state interpellate altre due imprese che, dopo aver analizzato i prezzi, sono state ben felici di rinunciare.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 5576 per votazione segreta:
VOTAZIONE A SCRUTINIO SEGRETO
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 27
Votanti: 18
Favorevoli: 16
Contrari: 2
Astenuti: 9 (Aloisi, Bajocco, Breuvé, Cout, Dolchi, Mafrica, Millet, Torrione e Viberti)
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 5581 in data 30 agosto 1985: Lavori di costruzione di un edificio da adibire a cantina sociale per la Cooperativa "Blanc de Morgex et de La Salle" nel Comune di Morgex - Opere edilizie. - Appalto dei lavori a licitazione privata. Approvazione del bando di gara. - Approvazione di spesa.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Millet; ne ha facoltà.
MILLET: Vorrei che l'Assessore mi spiegasse i motivi dell'urgenza e la consistenza di questa struttura, nonché se sono in previsione nuove costruzioni di cantine sociali in Valle d'Aosta. Gradirei quindi un giudizio sul ruolo delle cantine sociali già esistenti.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore all'Agricoltura, Foreste ed Ambiente Naturale Perrin; ne ha facoltà.
PERRIN (U.V.): La procédure d'urgence avait été demandée pour pouvoir accélérer les temps et arriver déjà à l'appel d'offre, c'est-à-dire donc commencer les travaux le plus tôt possible. Le projet comprend évidemment la partie de la cave, donc toute la partie pour la vinification et la conservation du produit, une partie pour les bureaux et la partie pour le restaurant, sur l'exemple d'autres caves coopératives à côté desquelles a été crée le restaurant qui est une façon d'aider la coopération et en même temps une propagande du produit local lui-même.
Nous avons reçu la semaine dernière une lettre du Ministre qui autorise, déjà à partir de la vendange 1985, l'utilisation de l'appellation d'origine contrôlée pour le vin LOC Vallée d'Aoste avec ses différentes sous dénominations. Donc, dès cette année, nous mettrons en acte le nécessaire pour arriver à vinifier le vin DOC, là où cela est possible.
Ainsi, il y a une grosse valorisation des vins de la Vallée à travers l'appellation d'origine contrôlée: je crois que nous devrons nous servir de ce facteur positif en groupant pour chaque vin, du moins là où la quantité est suffisante, une cave coopérative. Donc, l'intention est d'arriver à peu près à ce que tous les vins DOC de la Vallée d'Aoste puissent être vinifiés et être commercialisés à travers une cave coopérative. Nous avons déjà nommé le technicien pour la cave coopérative des onze communes (zone d'Aoste, l'envers jusqu'à Villeneuve et Introd). Reste le problème du vin DOC Arvier, l'Enfer: dans ce cas où il faudra voir si la quantité est suffisante pour justifier la construction d'une cave coopérative et donc dans le futur, selon la progression que les vignobles auront dans cette zone, on verra si construire ou non là aussi la cave coopérative.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 5581:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti, votanti e favorevoli: 27.
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 5607 in data 30 agosto 1985: Esecuzione di tutti i lavori occorrenti per la costruzione dell'adduttrice principale dell'impianto di irrigazione nel tratto dei comizi Moin-Oley, nel Comune di Nus. Appalto dei lavori a licitazione privata. - Approvazione di spesa. - Approvazione del bando di gara.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 5607:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti, votanti e favorevoli: 27.
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 5628 in data 30 agosto 1985: Lavori di costruzione di un tronco di fognatura in località Cognein "zona Cofruits" in Comune di Saint-Pierre. - Esecuzione dei lavori in economia diretta. - Approvazione ed impegno di spesa.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.
TORRIONE (P.S.I.): Non capisco perchè la costruzione di un tronco di fognatura sia a carico della Regione. E' vero che l'importo non è rilevante, ma generalmente le fognature vengono costruite dai Comuni.
Non so se la Regione intervenga perchè deve collegare il nuovo stabilimento della Cofruits, ma io mi chiedo: i Comuni prendono soldi dalla Regione e non si pagano più neanche le fognature?
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore ai Lavori Pubblici Fosson; ne ha facoltà.
FOSSON (D.C.): La risposta l'ha già data il Consigliere Torrione: la Regione interviene perchè si tratta di un'opera di interesse regionale. Non ho capito la battuta sui contributi dati ai Comuni. Comunque in questo caso c'è un'urgenza particolare perchè l'Assessorato all'Agricoltura sta ampliando il magazzino della Cofruits e si rende necessaria la costruzione della fognatura in quanto sono stati posizionati un trasformatore e degli impianti che richiedono con urgenza la protezione delle acque e la loro raccolta.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 5628:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti, votanti e favorevoli: 27.
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 5638 in data 30 agosto 1985: Lavori di costruzione della strada di Outrelève in Comune di Champorcher (3° lotto). - Appalto dei lavori a licitazione privata. Approvazione ed impegno di spesa.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 5638:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti, votanti e favorevoli: 27.
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 5651 in data 30 agosto 1985: Lavori di costruzione delle opere murarie di una nuova palestra, in Comune di Cogne. Perizia suppletiva e di variante. Concessione proroga. - Approvazione di nuovi prezzi. - Approvazione ed impegno di spesa.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Mafrica; ne ha facoltà.
MAFRICA (P.C.I.): Questa è la seconda perizia suppletiva per la nuova palestra di Cogne. La prima perizia era giustificata perché era stato deciso solo in un secondo tempo di costruire un piano seminterrato. Adesso viene fatta la perizia suppletiva per opere atte a evitare lo slittamento di neve e ghiaccio dalle falde del tetto e per l'insonorizzazione dell'interno. Dall'elenco dei maggiori costi risultano 10 milioni in più per la tinteggiatura interna: chiediamo all'Assessore se le opere di tinteggiatura e le opere per impedire lo slittamento della neve in un Comune come Cogne non potevano essere previste per tempo.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Viberti; ne ha facoltà.
VIBERTI (N.S.): Sono fuori allenamento e i colleghi mi battono e pongono le richieste prima di me. Mi associo quindi alle richieste del collega Consigliere Mafrica e chiedo in modo particolare come mai non sono state previste in fase di progetto le opere necessarie per completare le falde del tetto, pur sapendo che nel Comune di Cogne nevica, e anche abbondantemente, in ogni stagione invernale.
Vorrei chiedere alla Presidenza del Consiglio se è possibile installare dei pulsanti come nei giochi a quiz, perché sembra che il Consigliere Mafrica abbia un filo diretto con la Presidenza del Consiglio e riesca sempre a fregarmi.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore ai Lavori Pubblici Fosson; ne ha facoltà.
FOSSON (D.C.): Capisco le battute sulla neve prevedibile nel Comune di Cogne. Probabilmente il progettista riteneva che la forma e la pendenza del tetto fossero sufficienti a trattenerla, invece abbiamo dovuto ovviare con i fermaneve in rame e con le pensiline di copertura per gli ingressi.
Per quanto riguarda l'insonorizzazione, difficile da prevedere in progetto, ho potuto constatare che la struttura, così come era stata progettata, presentava un riverbero particolare, per cui si è dovuto quindi provvedere all'insonorizzazione.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 5651:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 28
Votanti: 28
Favorevoli: 20
Astenuti: 8 (Bajocco, Breuvé, Cout, Dolchi, Mafrica, Millet, Torrione e Viberti)
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 5685 in data 30 agosto 1985: Concessione al Comune di Brusson del contributo straordinario a saldo delle spese sostenute, durante l'anno scolastico 1984/85, per il funzionamento della scuola materna. - Approvazione e liquidazione di spesa.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 5685:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti, votanti e favorevoli: 28.
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 5687 in data 30 agosto 1985: Concessione di un finanziamento straordinario al convitto "F. Chabod" per la sostituzione di apparecchiatura di cucina.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Viberti; ne ha facoltà.
VIBERTI (N.S.): Evidentemente la mia lentezza, che non è studiata, fa perdere tempo. Mi scuso con il Presidente e cercherò di migliorare l'allenamento. Vorrei avere qualche chiarimento in merito a questa sostituzione. Qualche anno fa, in occasione del passaggio del Convitto "F. Chabod" all'Amministrazione regionale, avevo effettuato una visita nei locali del Convitto e avevo constatato che la cucina era sottoutilizzata. Vorrei sapere come mai oggi si pone il problema della sostituzione e se ciò sia dovuta all'uso oppure ad esigenze diverse.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta Rollandin; ne ha facoltà.
ROLLANDIN (U.V.): Je crois que, suite aux suggestions faites à la Junte par les responsables du Convitto, on a eu la possibilité de voir qu'en effet, même si la cuisine était encore fonctionnelle, c'était mieux de la substituer en profitant justement de la période des vacances d'été. Voilà les justifications qui sont à la base de cette délibération.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 5687:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti, votanti e favorevoli: 28.
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 5689 in data 30 agosto 1985: Borsa di studio intitolata alla memoria della Prof.essa E. Vitale - anno scolastico 1985/86.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 5689:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti, votanti e favorevoli: 28.
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 5690 in data 30 agosto 1985: norme di attribuzione della borsa di studio intitolata alla memoria del Prof. G. Brocherel per l'anno scolastico 1985/86.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 5690:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti, votanti e favorevoli: 28.
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggettc n. 5691 in data 30 agosto 1985: Norme di attribuzione della borsa di studio istituita alla memoria del Prof. G. Boson per l'anno scolastico 1985/86.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 5691:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti, votanti e favorevoli: 28.
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 5709 in data 30 agosto 1985: Concessione di un contributo di lire 2.800.000 al Comune di Arvier. - Approvazione ed impegno di spesa.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 5709:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti, votanti e favorevoli: 28.
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 5793 in data 30 agosto 1985: fabbricato industriale di proprietà regionale sito in Verrès e concesso in comodato alla Ditta metallurgica Balzano S.p.A. - Esecuzione dei lavori di rifacimento impianto elettrico. - Esecuzione dei lavori in economia diretta. - Imputazione di spesa. - Approvazione verbale di somma urgenza. - Approvazione elenco prezzi.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Millet; ne ha facoltà.
MILLET (P.C.I.): Volevo chiedere a che punto erano i lavori del fabbricato legato alla convenzione con la ditta Balzano e come mai si è scelta l'esecuzione dei lavori in economia diretta per l'impianto elettrico.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore ai Lavori Pubblici Fosson; ne ha facoltà.
FOSSON (D.C.): I lavori di pavimentazione sono quasi ultimati. I 272 milioni sono stati divisi in due parti: una prima parte per le linee principali, per le quali è stata effettuata poco tempo fa la gara, mentre per la parte restante verrà fatta un'altra gara. E' stata scelta l'assegnazione dei lavori in economia diretta perché abbiamo fatto un verbale di somma urgenza per ridurre al minimo i tempi di esecuzione, facilitando così la ripresa dell'attività della ditta Balzano.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 5793:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti, votanti e favorevoli: 25.
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 5805 in data 30 agosto 1985: Concessione di un contributo al C.E.V.A. s.r.l. per l'organizzazione della "Foire des vins de la Vallée d'Aoste". - Approvazione e liquidazione di spesa.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Millet; ne ha facoltà.
MILLET (P.C.I.): Vorrei conoscere dall'Assessore i motivi della diversa organizzazione, i costi rispetto allo scorso anno e i programmi per il futuro.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Lanivi; ne ha facoltà.
LANIVI (A.D.P.): La mostra è stata organizzata dall'Assessorato all'Agricoltura, Foreste ed Ambiente Naturale e dall'Assessorato all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti, con l'obiettivo di dare ai produttori dei vini valdostani la possibilità di aumentare la commercializzazione dei prodotti della Valle d'Aosta. A seguito di numerosi incontri i viticultori hanno sottolineato il fatto che la fiera, l'anno scorso alla sua diciassettesima edizione, non rispondeva più alle loro esigenze per vari motivi, ma soprattutto perché si erano moltiplicate le manifestazioni rivolte a singoli vini. Per la fiera dei vini regionali di quest'anno era stato previsto uno stanziamento superiore rispetto allo scorso anno (L'anno scorso si era spesa una cifra ritenuta non superabile dalla Regione); tuttavia l'Amministrazione regionale ha concordato con i viticultori nuove e diverse forme che però verranno realizzate il prossimo anno, mentre per quest'anno ci si è limitati ad un modesto contributo di 15 milioni a favore della società organizzatrice della Fiera, non esclusivamente diretta alla commercializzazione dei vini, ma anche all'esposizione di altri prodotti.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore all'Agricoltura, Foreste ed Ambiente Naturale Perrin; ne ha facoltà.
PERRIN (U.V.): Simplement pour ajouter qu'une équation directe entre dépense et revenu n'est pas toujours nécessaire, mais il faut quand même essayer de s'y approcher le plus possible. Les dépenses que nous avions dû soutenir pour l'exposition des vins par rapports aux revenus étaient beaucoup trop élevées. Très peu de visiteurs, presque absolument pas de ventes directes ni de commande de vin, ce qui nous a obligé à réfléchir. Nous avons fait cette réflexion évidemment avec le comité de coordination des associations des viticulteurs et les présidents des associations mêmes qui ont convenu de la nécessité de changer de méthode.
Donc nous essayerons, à l'avenir, de pousser surtout vers l'aspect de la commercialisation, qui est la plus nécessaire. Pour arriver à cela nous avons proposé en échange de l'argent dépensé pour l'exposition des vins, d'autres types d'interventions, par exemple, comme a déjà dit le collègue Lanivi, une condition différente des fêtes du vin, ou fêtes des raisins, que les associations des viticulteurs font. J'ai proposé aux viticulteurs de grouper la fête du vin pour chaque zone DOC, de sorte qu'il y ait une seule fête par zone DOC pour améliorer la qualité de cette fête, pour la rendre plus significative en augmentant la commercialisation possible.
C'est ce que plusieurs associations ont déjà fait cette année, en ajoutant à l'intérieur du programme de la fête l'aspect formatif des agriculteurs et donc conférences sur la viticulture, sur la vinification etc.. Puis, pour l'année prochaine, nous organiserons une rencontre à laquelle on invitera tout le monde intéressé par la viticulture: les journalistes spécialisés, les oenologues, les commerçants dans le secteur des vins, les importateurs exportateurs de vins de façon à débattre le problème de la viticulture valdôtaine et de créer autour de cette viticulture une attention particulière au niveau de la presse, de la télévision etc., ce qui évidemment aidera la commercialisation des vins eux-mêmes. Pour cet automne sera prévue une série de rencontres des sommeliers avec les associations des viticulteurs pour présenter les différents vins, surtout les vins DOC, de façon à aider justement la commercialisation.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 5805:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti, votanti e favorevoli: 26.
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 5857 in data 6 settembre 1985: Lavori di costruzione di un locale magazzino dello stabilimento COFARCO in Comune di Cogne. Perizia suppletiva. Concessione proroga. Approvazione nuovi prezzi. Approvazione di spesa.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.
TORRIONE (P.S.I.): Oggi è il giorno della CEVAL.
(.... INTERRUZIONE ....)
Quest'impresa è giusta, perché è specializzata in tutto: fa restauri e anche centrali elettriche. Mi dispiace che non ci sia il collega Borbey perché ne sarebbe felice. Io credo che l'Assessore debba meditare su alcuni aspetti di queste continue perizie suppletive. Nel precedente oggetto sembrava ridicolo dover mettere 110 ferretti in rame, come ha fatto notare qualche collega, per trattenere la neve a Cogne dove d'inverno c'è il gelo e il terreno necessita di micropali trivellati per una migliore sicurezza e ripartizione dei carichi strutturali. Anche se non sono un tecnico, mi sembra che un intervento del genere possa essere previsto per evitare che, una volta costruito, il capannone finisca nel torrente, anche se non sarebbe un problema perchè dal torrente noi ricaviamo energia elettrica. La dizione della delibera è significativa: "Per iniziativa dell'Amministrazione comunale e della Cooperativa è stata ideata la costruzione...". Forse una persona si è alzata una mattina e ha detto: "Ma sì, perchè non facciamo anche la centralina". La CEVAL era già pronta a fare i micropali trivellati e la centralina. L'importo a base d'asta era di 236 milioni mentre nella perizia suppletiva è di 445 milioni. Non dico di più e lascio trarre le conclusioni all'Assessore, persona competente in quanto è ingegnere. E' chiaro che su questa deliberazione ci asterremo.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Millet; ne ha facoltà.
MILLET (P.C.I.): Non voglio ripetere le affermazioni fatte dal Consigliere Torrione. Vorrei sapere a quanto ammonta la spesa a carico della Regione per la Cooperativa COFARCO. L'Assessore Perrin nel suo precedente intervento diceva che bisogna tenere conto dei costi e dei risultati, e credo che anche in questo caso sarebbe opportuno verificare il costo per la Regione e i risultati ottenuti. Vorrei sapere quanti dipendenti ha la COFARCO, il costo complessivo dell'opera per l'Amministrazione e l'andamento generale dell'azienda.
In quasi tutti i Consigli vengono approvate deliberazioni di questo tipo: l'Assessore ai Lavori Pubblici, che è un tecnico, dovrebbe fare in modo che, quando lascerà la carica di Assessore (io glielo auguro il più tardi possibile, anche se, da un punto di vista politico spero che ciò avvenga il più presto possibile, perchè questo potrebbe significare un cambiamento della maggioranza), almeno un progetto sia appaltato senza perizie suppletive. Non so se tutte queste perizie suppletive facciano onore alla categoria, perchè dimenticarsi che a Cogne d'inverno nevica oppure che in una cappella c'è anche l'altare....
Voce fuori microfono: "Lo sa anche lui che ci vuole l'altare nella cappella!"
TORRIONE (P.S.I.): ...Vorrei sapere se è possibile avere un resoconto delle spese sostenute fino ad oggi dalla Regione e se sono in previsione altre spese.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore ai Lavori Pubblici Fosson; ne ha facoltà.
FOSSON (D.C.): Voglio precisare che, già quando avevamo approvato la deliberazione di aggiudicazione dei lavori per la costruzione del capannone, avevamo seguito la logica dettata dal fatto che la COFARCO funzionava bene e l'assoluta urgenza di avere un magazzino per stoccare i suoi prodotti era un dato, a mio giudizio, positivo. Abbiamo proceduto con una gara ufficiosa all'aggiudicazione a trattativa privata all'impresa CEVAL, come scritto nella deliberazione, rinviando a successivi provvedimenti deliberativi ogni determinazione in merito all'appalto, all'esecuzione e alla liquidazione degli impianti tecnologici.
Accetto la battuta, giustamente fatta e che faccio anch'io come tecnico, sulla non completezza dei progetti, molte volte originata dall'urgenza che spinge ad iniziare subito una parte dei lavori, rimandando il resto a provvedimenti successivi. Questa deliberazione è appunto un provvedimento successivo che fa seguito a quello della costruzione del capannone nudo e crudo. Lascio passare le battute del Consigliere Torrione sui micropali o sul gelo: se noi avessimo fatto un altro appalto per le opere della centrale idroelettrica e per gli altri lavori ad essa connessi, avremmo dovuto sospendere i lavori del capannone con grave pregiudizio per tutta la produzione della COFARCC. E' vero che bisognerebbe essere in grado di prevedere tutte le opere necessarie per non ricorrere alla perizia suppletiva, ma non credo che la perfezione sia una qualità degli esseri umani. Lasciamo perdere anche la battuta sulla validità dell'Impresa CEVAL: forse in Valle d'Aosta abbiamo delle imprese capaci di coprire tutto l'arco delle potenzialità edificatorie, rispondendo adeguatamente alle esigenze.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 5857:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 27
Votanti: 19
Favorevoli: 19
Astenuti: 8 (Bajocco, Breuvé, Cout, Dolchi, Mafrica, Millet, Torrione e Viberti)
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 5861 in data 6 settembre 1985: Lavori di costruzione di un primo lotto dell'acquedotto intercomunale di Ayas-Brusson. - Appalto dei lavori a licitazione privata. - Approvazione ed impegno di spesa.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 5861:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti, votanti e favorevoli: 27.
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 5921 in data 6 settembre 1985: Concessione e liquidazione di un contributo di lire 4.000.000 alla Pro Loco di Issime. - Approvazione e finanziamento di spesa.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 5921:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti, votanti e favorevoli: 27.
Il Consiglio approva all'unanimità.
PRESIDENTE: Signori Consiglieri, prima di procedere alla votazione della prossima deliberazione, si passa alla ratifica della deliberazione della Giunta regionale n. 4132 in data 21/6/1985, rinviata dallo scorso Consiglio regionale.
Oggetto n. 4132 in data 21 giugno 1985: Dolciaria Mont Blanc s.r.l. Concessione in comodato ed in locazione di fabbricato industriale in Comune di Arnad e finanziamento di attività produttiva - Approvazione dello schema di convenzione.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Lanivi; ne ha facoltà.
LANIVI (A.D.P.): Non so se le premesse possano contenere tutte le risposte alle legittime richieste di chiarimento dei Consiglieri regionali. La Dolciaria Mont Blanc ha rilevato la precedente attività della Dolciaria Valdostana e l'Amministrazione regionale ha ritenuto opportuno dare continuità a questo tipo di attività anche per i problemi occupazionali.
La Dolciaria Mont Blanc per la sua produzione si colloca nello stesso settore della precedente Dolciaria Valdostana. La scelta della Regione è dovuta anche ad un giudizio complessivamente positivo sul piano della professionalità, della consistenza patrimoniale, delle garanzie e dei programmi di sostegno che la BISCONOVA, grossa azienda per la commercializzazione di questi prodotti, poteva fornire alla Dolciaria Mont Blanc. L'intervento regionale è stato rapido perchè si prevedeva che i lavori di ristrutturazione dei locali si attuassero in un breve periodo di tempo, mentre invece all'atto pratico non è stato possibile. Questo ha comportato la modifica della deliberazione, soprattutto in funzione del program ma occupazionale, legato alla possibilità di attuare la campagna dei prodotti per il Natale 1985. I lavori di sistemazione dei locali richiedono invece, anche a causa delle procedure burocratiche degli enti pubblici, più tempo di quanto prevedevamo ed è per questo che oggi sottoponiamo all'attenzione del Consiglio la delibera n. 5936 per la modificazione della parte riguardante il programma occupazionale.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Millet; ne ha facoltà.
MILLET (P.C.I.): Noi ci asterremo dal votare questa delibera. Ripercorrendo il cammino del settore alimentare, SIRCA DAVID, DOLFRA, DOLCIARIA VALDOSTANA e BISCUIT, quest'ultima venutasi a trovare anche in una situazione equivoca, notiamo che il settore ha avuto esperienze passate poco felici e, nonostante tutto, si persiste.
Io credo che non si siano fatte le necessarie valutazioni, chiedendosi, per esempio, quali garanzie esistono oggi affinché questo settore non chiuda fra due o tre anni. E' vero che bisogna fare ogni tentativo necessario, ma non credo sia giusto persistere su una strada che in passato ha dato scarsi risultati. La Regione ha investito e continua ad investire fondi per ristrutturare questo fabbricato che ormai ha subito parecchie modifiche. Non ci sembra giusto insistere in un settore che ha dato risultati negativi, con la sola eccezione della Feletti di Pont-SaintMartin.
Mi chiedo se la Giunta abbia valutato attentamente la situazione del mercato dolciario e se convenga ancora investire altri fondi, o se non convenga invece dedicare più tempo alla ricerca di altri mercati che diano maggiori garanzie. Vengono fatti investimenti, viene impiegato del personale con il rischio che fra pochi anni la crisi del settore, che ha avuto alti e bassi più frequenti che in altri, porti alla chiusura. Queste sono le nostre preoccupazioni, pertanto noi ci asterremo dal votare la delibera.
PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Lanivi; ne ha facoltà.
LANIVI (A.D.P.): Volevo solo fare due precisazioni. Anche nelle proiezioni a livello nazionale il settore alimentare è uno dei settori per il quale è prevista una continua espansione ed è uno dei settori che non dovrebbe attraversare periodi di crisi. E' vero che la Dolciaria SIRCA DAVID ha avuto un destino non felice, forse anche a causa di scelte aziendali più grandi di un gruppo che non ha più interesse ad operare in quel settore. Ma è altrettanto vero che la ditta Feletti che opera nello stesso settore ha potuto prosperare con buone prospettive anche per il futuro. Credo che un grosso problema sia quello della commercializzazione. Un dato che ci ha permesso di accogliere positivamente questa proposta, sostenuta dalla relazione della FINAOSTA, è che questa azienda si appoggia ad una rete commerciale di un'altra azienda che ha notevoli agganci nelle grandi reti di distribuzione.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 4132:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 26
Votanti: 18
Favorevoli: 18
Astenuti: 8 (Bajocco, Breuvé, Cout, Dolchi, Mafrica, Millet, Tonino e Viberti)
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 5936 in data 6 settembre 1985: Mont Blanc - Industria Dolciaria - Valle d'Aosta s.r.l. - Modificazione della deliberazione della Giunta regionale n. 4132, in data 21.6. 1985.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 5936:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti: 26
Votanti: 18
Favorevoli: 18
Astenuti: 8 (Bajocco, Breuvé, Cout, Dolchi, Mafrica, Millet, Tonino e Viberti)
Il Consiglio approva.
Oggetto n. 5976 in data 6 settembre 1985: Lavori di costruzione di un ulteriore lotto del campo sportivo, in Comune di Sarre. Appalto dei lavori a licitazione privata. - Approvazione ed impegno di spesa.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 5976:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti, votanti e favorevoli: 27.
Il Consiglio approva all'unanimità.
Oggetto n. 5977 in data 6 settembre 1985: Lavori di sistemazione idraulica del torrente Urtier in località Champlong in corrispondenza della strada pedonale per Lillaz in Comune di Cogne. - Appalto dei lavori a licitazione privata. - Approvazione ed impegno di spesa.
PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola metto in approvazione la ratifica della deliberazione n. 5977:
ESITO DELLA VOTAZIONE
Presenti, votanti e favorevoli: 27.
Il Consiglio approva all'unanimità.