Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1523 del 26 settembre 1985 - Resoconto

OGGETTO N. 1523/VIII - RELAZIONE DELLA ASSEMBLEA GENERALE SPORTIVA AI SENSI DELL'ART. 7 DELLA L.R. 26.8.1974, N. 35, E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI, CONCERNENTE: "INTERVENTI A FAVORE DELLO SPORT" RELATIVA ALL'ANNO 1984.

PRESIDENTE: Si tratta di una semplice presa d'atto. Ha chiesto di parlare il Consigliere Pascale, ne ha facoltà.

PASCALE (P.S.I.): Credo che alcune considerazioni su questa relazione vadano fatte, anche perchè è la prima volta dopo molti anni, che l'Assemblea generale sportiva non si limita ad approvare la solita relazione, ma entra un po' nel vivo dei problemi dello sport, fa delle critiche, e suggerisce anche delle proposte. Senza ripetermi, è chiaro che tutto quello che viene esposto in questa relazione è condivisibile. Vorrei solo richiamare l'attenzione del Consiglio su due punti: primo, la necessità di rivedere la legge 26.8.1974, n. 35, per quanto riguarda la ripartizione dei fondi regionali, sia nella quantità che nei metodi di ripartizione. Nella quantità perchè i fondi attuali sono insufficienti a soddisfare le accresciute esigenze del mondo sportivo, sono aumentate le discipline sportive, è aumentato il numero degli addetti - qui si parla di 16 mila praticanti - sono aumentati i costi e non tutte le società hanno la fortuna di trovare uno sponsor che rimedi a questi costi accresciuti.

Occorre rivederla anche nel metodo della ripartizione, perchè ci sono dei costi diversi a seconda delle società e delle discipline sportive; ci sono anche delle società che sono costrette ad effettuare, per svolgere il loro campionato, trasferte al di là della Valle d'Aosta, e questo crea delle disparità ed anche quella necessità di richiedere contributi straordinari, che abbiamo avuto in occasione di esaminare in passato in questo Consiglio, a volte con delle perplessità sul tipo di erogazione di questi contributi straordinari.

Evidentemente bisogna arrivare all'obbiettivo di una nuova ripartizione che eviti l'erogazione di contributi straordinari soggetti a molta discrezionalità.

L'altro punto importante - questo non per dire che tutti gli altri punti non lo siano, perchè mi pare che anche quello del settore tecnico sia da rivedere per quanto riguarda anche l'istituzione dell'albo regionale dei tecnici - sul quale anche l'Assemblea si sofferma, è quello delle strutture sportive. C'era un piano triennale di infrastrutture turistico-sportive e la stessa assemblea riconosce che la parte più importante di questo programma non è stata ancora realizzata. Su questo vorremmo dei chiarimenti anche da parte dell'Assessorato perchè non credo che il problema sia, come viene accennato in questa relazione, di carattere finanziario. Se c'è una cosa di cui la Regione Valle d'Aosta in questo momento non difetta sono proprio i mezzi finanziari.

Quindi vorremmo sapere dall'Assessore a che punto è la realizzazione di questo programma, quali sono le difficoltà incontrate e quali saranno i tempi di attuazione del programma stesso.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Tonino, ne ha facoltà.

TONINO (P.C.I.): Sono stato in parte anticipato da alcune richieste fatte dal Consigliere Pascale che ritengo di dover ribadire. In merito alla relazione c'è una questione che viene riproposta ormai da parecchi anni ed è quella della revisione della legislazione. Qui si fa anche la proposta di nominare una Commissione - non è ben definito di che tipo - e credo che sarebbe opportuno istituirne una mista fra il Consiglio e alcuni rappresentanti del mondo sportivo, per rivedere la legge del 1974. Infatti è importante che si mantenga lo spirito originario di quella legge, che è stata in sostanza una sperimentazione importante per tutto il paese, di autogoverno del mondo dello sport e dei principali problemi che interessano questo settore, soprattutto quello dilettantistico che è così diffuso nella Regione. Quindi, mantenendo fermo quel principio, si tratta di apportare alcune modifiche probabilmente anche nel funzionamento dell'Assemblea sportiva e soprattutto del rapporto che ci deve essere fra l'Assemblea, la Regione e se possibile anche i Comuni, un problema che è già stato sollevato in alcune occasioni.

La questione delle opere e degli impianti: mi ero annotato anche io questa osservazione che viene fatta dalla relazione rispetto alle opere previste nel piano triennale e non ancora realizzate, rispetto alle quali chiederei anche io all'Assessore di conoscere quali sono i programmi, quali sono le difficoltà ed i progetti, al fine di completare la realizzazione del piano triennale.

Un altro problema che lì è evidenziato e che in altre occasioni è stato discusso in questo Consiglio regionale, è quello del rapporto con il credito sportivo. Non le ho con me, ma no avuto modo di leggere alcune convenzioni che altre Regioni italiane hanno stipulato con il credito sportivo soprattutto per realizzare alcune infrastrutture di un certo rilievo e prestigio. Chiedo se è intenzione di questa maggioranza seguire quella strada e che tipo di rapporti ci sono con il credito sportivo.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Vicepresidente Dolchi, ne ha facoltà.

DOLCHI (P.C.I.): Nella relazione credo che si evidenzi una realtà: lo sviluppo soprattutto dello sport a livello dilettantistico in valle d'Aosta è particolarmente positivo per l'esistenza della legge del 1974, ma di un interesse che la regione, il Consiglio regionale e la Giunta, hanno portato, non solo all'incentivo della costruzione di impianti ed attrezzature sportive, ma anche alla possibilità di aiutare le società e le federazioni.

Vorrei sottolineare - come affermazione di principio, un pio voto - il fatto, che è sottolineato anche dalla relazione e cioè che la generazione dei volontari dirigenti che sacrificavano notevole parte del loro tempo per dedicarsi alla direzione di società sportive, che aiutavano con la loro esperienza i giovani ad avvicinarsi alla pratica dello sport, è un tipo di categoria che tende a diminuire sempre più. Ovviamente non ho rimedi, come non ne ha l'Assemblea sportiva, che però sottolinea questa triste eventualità e dice che il settore dirigenziale, che si basa esclusivamente sul più completo volontariato, sta per entrare in crisi e quindi se verranno a mancare gli entusiasti che mantengono in piedi queste società ed anche le federazioni, il problema dello sport avrà certamente una diminuzione in quello che è il potenziale raggiunto in Valle d'Aosta.

Per quanto riguarda l'altra considerazione, mi ha già anticipato il Consigliere Tonino però vorrei essere più preciso e direi che la Giunta in ogni occasione, per quanto riguarda la costruzione di impianti sportivi, dovrebbe, prima di intervenire direttamente o proporre al Consiglio di intervenire direttamente in conto capitale per le costruzioni, vedere le possibilità esistenti presso il credito sportivo per un intervento che, dilazionato nel tempo, graverebbe meno sul bilancio regionale o sui piani annuali o triennali di intervento. Grazie.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Viberti, ne ha facoltà.

VIBERTI (N.S.): Solo per dire due parole di rimpianto per le lunghe, interessanti ed appassionate relazioni che faceva ai suoi tempi l'Assessore Pollicini, che davano occasione a tutto il Consiglio di esprimere la propria posizione rispetto a questo importante organismo che governa lo sport nella nostra Regione. E poi un modesto consiglio che mi permetto di dare a questa Commissione che ci si propone di istituire; il consiglio è questo: rivedere una parte dei contributi, in particolare quello che riguarda gli sports equestri. Per quale motivo? Perchè l'andamento delle trattative per la formazione della Giunta al Comune di Aosta ha dimostrato che ci sono persone che hanno bisogno di un contributo per dedicarsi allo sport nel quale hanno dimostrato di essere particolarmente abili e cioè l'ippica!

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Borbey, ne ha facoltà.

BORBEY (D.C.): Ritengo che i Consiglieri che hanno preso la parola condividono in larghissima parte quanto è stato scritto nella presente relazione, quindi l'Assemblea si è impegnata - avremo al più presto, entro novembre, la riunione dell'Assemblea - di proporre al Consiglio regionale la formazione di una Commissione. Senz'altro si tratterà di una Commissione mista fra esperti e politici, come lo è l'Assemblea sportiva.

L'Assemblea inoltre ritiene di rivedere il discorso della ripartizione.

Il sottoscritto condivide quanto è stato detto dai Consiglieri Pascale e Tonino, perchè in Assemblea abbiamo concordato questo documento. E' vero che le infrastrutture turistico-sportive ed il piano triennale 1981-1984 allora fatto, non hanno avuto la possibilità di completarsi, ma determinate strutture, anche di un certo rilievo, sono state fatte - ne fa cenno anche la relazione - fra cui la piscina e palestra di Verrès, lo stadio del ghiaccio di Cogne e di Aosta, mentre altre mancano. La difficoltà maggiore consiste nel reperire i terreni e nel prendere gli accordi con i comuni competenti; ad Aosta ad esempio si tratta di localizzare il Palazzetto dello Sport, i campi da tennis coperti, l'ampliamento del terreno per l'ippica, questioni ancora non definite con il Comune di Aosta. Abbiamo avuto degli incontri, ma non abbiamo ancora concordato in pieno perchè c'erano delle perplessità. Sul Palazzetto dello Sport più o meno le vedute sono univoche, invece per i campi da tennis la maggior parte li vede localizzati verso Saumont, dove dal piano regolatore è previsto un parco e dove però bisogna ancora acquisire i vari terreni. Si dovrà partire al più presto con progetti esecutivi, ma a monte dovremo definire fra Regione e Comune la localizzazione, così come per il discorso di una pista per motocross, abbiamo fatto dei sopralluoghi in quel di Brissogne, in quel di Roisan, ma non è facile nelle nostre piccole località trovare piste idonee senza andare in futuro a portare danno sia a livello ecologico, sia ai residenti o turisti in Valle.

In ogni caso c'è un impegno da parte della Giunta regionale a presentare in Consiglio ed entro la fine dell'anno un aggiornamento del programma delle infrastrutture turistico-sportive e forse un cambiamento di impostazione anche a livello di finanziamenti, perché le Comunità Montane sono troppo carenti per proporsi come ente interlocutore per farci avere i progetti. Sono i Comuni stessi che verso le Comunità Montane sono scettici e sono in pieno contrasto. Ho fatto la riunione con tutte le Comunità Montane e ci siamo accorti che alcuni Comuni avevano inviato i progetti alle Comunità Montane già da tempo e queste ultime li avevano tenuti nel cassetto. Queste sono dichiarazioni ufficiali che faccio perchè sono delle realtà che ho riscontrato.

Quindi da parte delle Comunità Montane non c'è una attività per promuovere l'acquisizione di terreni o di progetti, dove la legge prevede che si può dare esclusivamente alla Comunità Montana il contributo del 60%.

Non possiamo dare contributi al Comune ed in effetti per il capitolo dei contributi abbiamo difficoltà di spesa. Quest'anno i soldi che avevamo previsto - 500 milioni, oltre ad una somma sui fondi globali - li lasceremo a residuo, perchè non abbiamo richieste da parte degli enti. Senz'altro ci sarà da parte della Giunta regionale e da parte mia in modo particolare, un'attenzione specifica per riuscire, entro questi tre anni, a mettere in esecuzione il discorso almeno di queste grosse strutture a livello regionale.

Per quanto riguarda il rapporto Regione - C.O.N.I. - credito sportivo, circa 2 mesi e mezzo fa avevo già dato notizia in Giunta. Sono stato a Roma con l'Assessore Lanivi in qualità di Presidente del C.O.N.I. della Regione Valle d'Aosta ed abbiamo concordato - abbiamo già in mano una convenzione - per la grossa struttura che è il Palazzetto dello Sport. Noi abbiamo insistito per un contributo a fondo perso e non per un finanziamento con il credito sportivo, perchè tali mutui hanno un tasso di interesse del 15%. La convenzione per una struttura grossa come il Palazzetto dello Sport, che potrà costare 10 miliardi, potrà essere indirizzata ed impostata su due direttive: una, un contributo a fondo perso da parte del C.O.N.I.; l'altro, in un abbattimento degli interessi da parte del credito sportivo del 15%. In altre parole il C.O.N.I. interverrebbe per l'abbattimento di 3-4 punti dell'interesse che il credito sportivo attua. Quindi esiste un impegno ben preciso ed è vero quel discorso che faceva il Vicepresidente Dolchi e che preoccupa anche il sotto scritto e la Giunta regionale: mancano sempre più in Valle gli istruttori e i dirigenti.

Nella futura legge dello sport ritengo che ci sarà da parte del Consiglio regionale, e spero anche da parte degli altri componenti l'Assemblea, un indirizzo che mi auguro sarà quello di creare a livello regionale, per le discipline sportive più importanti - come lo è già a livello di A.S.I.V.A. dove hanno istruttori regionali - un indirizzo professionale. Faccio il riferimento preciso del calcio, dove i dirigenti si dissanguano nel dedicare il loro tempo ed il loro denaro, quando si potrebbero creare degli istruttori regionali che nel vivaio regionale giovanile tirano fuori il meglio, per rimpinguare una squadra che dovrebbe rappresentare tutta la Valle d'Aosta, perchè non può il calcio valdostano pagare giocatori che vengono da fuori valle.

PRESIDENTE: Nessuno prende più la parola?

Il consiglio prende atto,