Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1321 del 2 maggio 1985 - Resoconto

OGGETTO N. 1321/VIII - PROBLEMI CONCERNENTI IL PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO. (Approvazione di ordine del giorno - Reiezione di altro ordine del giorno)

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Se il Presidente del Consiglio me lo consente io leggo il mio ordine del giorno che recita testualmente:

IL CONSIGLIO REGIONALE

Preso atto di quanto dichiarato dal Presidente della Giunta regionale in merito ad un attentato dinamitardo avvenuto ai limiti dell'abitato del Comune di Valsavarenche contro un traliccio dell'ENEL;

Considerato che tale atto può essere collegato alla presa di posizione dell'Ente parco di abbassare la palinatura comprendendo quindi nel suo ambito anche l'introflessione della Valsavarenche;

Preso atto che tale decisione può indubbiamente aver contribuito ad esasperare la situazione già esistente fra le Comunità interessate e l'Ente parco in un momento per di più particolarmente delicato per effetto della decisione assunta dai capi famiglia di Valsavarenche di non presentare proprie liste alle prossime elezioni comunali per protesta contro gli atteggiamenti del Parco stesso;

Accertato che in una situazione come l'attuale non è opportuno inserire ulteriori elementi capaci di aggravare lo stato di tensione esistente

CONDANNA

senza riserve l'atto terroristico posto in essere da elementi inqualificabili il cui unico obiettivo è quello di opporsi con ogni mezzo ad una qualsiasi soluzione dell'annosa vicenda del Parco del Gran Paradiso che contemperi la legittima e prioritaria tutela degli interessi delle popolazioni interessate con le altrettanto doverose esigenze protezionisti che

INVITA

la II Commissione conciliare ad accelerare i suoi lavori al fine di prospettare al Consiglio regionale un'univoca linea di tendenza per superare gli ormai trentennali ritardi nell'elaborazione di una specifica politica da adottare nei riguardi del Parco del Gran Paradiso e delle popolazioni interessate sulla base delle proposte contenute nello schema di Piano del Parco elaborato dalla Commissione interenti

INVITA

l'Ente Parco a sospendere temporaneamente le operazioni di palinatura in attesa delle risultanze di un incontro da richiedere immediatamente con i Ministri dell'Agricoltura e dell'Interno

RIBADISCE

la propria volontà di chiudere nel più breve tempo possibile, la vertenza Parco Gran Paradiso nel quadro di una valorizzazione dell'Ente parco stesso in funzione di uno sfruttamento di tale inestimabile patrimonio anche in chiave turistica al fine di migliorare le condizioni di vita della Comunità del Gran Paradiso da troppo tempo condizionate da un regime vincolistico vessatorio e irriguardoso a volte delle autonomie degli Enti locali interessati

RIAFFERMA

la propria volontà di assumere il metodo del confronto con tutte le parti come l'unica possibilità di giungere ad un accordo complessivo, stemperando il problema dei confini in un ambito più ampio e complessivo che tenga conto del le giuste rivendicazioni di tutti quei Comuni valdostani i cui territori sono inclusi o contigui al Parco e della con testuale opportunità di considerare il Parco come una risorsa di inestimabile valore da esaltare in ogni sua potenzialità nel quadro di una politica di tute la ambientale che ponga la nostra Regio ne all'avanguardia in questo specifico settore.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Stévenin; ne ha facoltà.

STEVENIN (U.V.): En tant que majorité nous avons un ordre du jour que je vais vous lire tout de suite:

IL CONSIGLIO REGIONALE

DELLA VALLE D'AOSTA

- Considerato il problema posto dal decreto Marcora per la ripalinazione del Parco Nazionale Gran Paradiso spostando a valle le tabelle attuali ed includendo nel Parco la cosiddetta introflessione di Valsavarenche;

- Visto lo studio predisposto, su richiesta della Giunta regionale, dagli esperti Caretti e De Siervo per la presentazione di una proposta di legge statale di iniziativa regionale per giungere ad una legge quadro sui parchi nazionali;

- Considerato che sul problema dei confini e della gestione del Parco sono stati richiesti incontri fra tutte le parti interessate;

- Appreso l'attentato compiuto contro la linea elettrica;

ESPRIME

viva preoccupazione per l'attentato stesso, poichè la soluzione dell'annoso problema non si può risolvere con i metodi antidemocratici, ma solo attraverso la predisposizione dei mezzi legislativi che assicurino contemporaneamente i giusti diritti della popolazione e la corretta gestione del Parco.

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta, nel riconfermare la propria solidarietà per le popolazioni locali, grazie alle quali l'ambiente naturale, la flora e la fauna hanno potuto sopravvivere nel passato e vivono nel presente,

CHIEDE

interventi urgenti tra le parti interessate al fine di esaminare le idonee pro poste di soluzione legislative;

RIBADISCE

la necessità di sospendere qualsiasi iniziativa legata allo spostamento dei confini, mantenendo quindi l'attuale palinazione, nell'attesa di un accordo globale tra Ministero, Comunità locali, Regioni ed Ente Parco.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta Rollandin; ne ha facoltà.

ROLLANDIN (U.V.): Je dirais qu'après une discussion que je crois on pourrait faire, il faudrait suspendre la séance pour trouver la façon de faire au moins un ordre du jour unitaire, évidemment après que le Conseil aura décidé de discuter les ordres du jour. Si on arrivera à cette discussion je demanderai qu'il y ait la possibilité de se réunir pour examiner les différentes propositions d'ordres du jour, afin d'arriver à un ordre du jour unitaire vu l'importance du sujet.

PRESIDENTE: Do lettura dell'ordine del giorno presentato dal Consigliere Riccarand:

ORDINE DEL GIORNO

- Appresa la notizia dell'attentato ad un traliccio della linea ad alta tenione, effettuato la scorsa notte nel la Valsavarenche;

- Rilevato che tale atto si inserisce in un inaccettabile clima di tensione e di contrapposizione sul ruolo e le caratteristiche del Parco Nazionale del Gran Paradiso;

- Ribadito che il Parco Nazionale del Gran Paradiso costituisce un imponente patrimonio per la nostra Regione e per gli abitanti della Comunità Montana Gran Paradiso;

- Rilevato che la Regione non può rimanere in disparte ma deve anzi svolgere un ruolo decisivo per la salvaguardia del Parco Nazionale del Gran Paradiso e la tutela dei legittimi interessi delle popolazioni interessate;

- Esaminato il primo Schema di Piano del Parco Nazionale del Gran Paradiso;

IL CONSIGLIO REGIONALE

DELLA VALLE D'AOSTA

CONDANNA

atti di sabotaggio che alimentano un clima di inaccettabile tensione e non contribuiscono certo ad assicurare la soluzione dei problemi;

ESPRIME

un giudizio favorevole sul primo Schema di Piano del Parco Nazionale del Gran Paradiso che costituisce una buona base di discussione;

IMPEGNA

la Giunta regionale ad operare sulla base del primo Schema per arrivare ad una intesa fra le diverse forze e i diversi Enti interessati al Parco Nazionale del Gran Paradiso.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Vice Presidente Dolchi; ne ha facoltà.

DOLCHI (P.C.I.): Io farei la proposta, che mi sembra la più aderente allo spirito del regolamento, di iscrivere all'ordine del giorno un oggetto che riguardi: "Situazione Parco del Gran Paradiso". Questo oggetto prevede la presentazione di ordini del giorno, la discussione e l'adozione di un ordine del giorno e non l'iscrizione dei singoli ordini del giorno.

PRESIDENTE: Ringrazio il Vice Presidente Dolchi per il suggerimento che la Presidenza fa proprio, per cui, anziché iscrivere i tre ordini del giorno, iscriviamo un oggetto riguardante il problema del Parco dimodochè, se nella riunione dei Capi Gruppo si raggiunge l'intesa di un unico provvedimento di tutto il Consiglio, non occorre più eliminare gli ordini del giorno iscritti e superati.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, metto in approvazione l'iscrizione d'urgenza dell'argomento relativo al Parco nazionale del Gran Paradiso:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 26.

Il Consiglio approva all'unanimità.

IL CONSIGLIO

Ai sensi del 2° comma dell'articolo 50 del Regolamento interno del Consiglio;

DELIBERA

di procedere, nell'adunanza in corso, alla discussione e alla decisione sull'oggetto: "Problemi concernenti il Par co Nazionale del Gran Paradiso".

Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 18.19 alle ore 18.57.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Pre sidente della Giunta Rollandin; ne ha facoltà.

ROLLANDIN (U.V.): L'ordre du jour a été proposé avec l'accord de la majorité des forces présentes, sauf le Conseiller Riccarand, et il est le suivant:

ORDINE DEL GIORNO

IL CONSIGLIO REGIONALEDELLA VALLE D'AOSTA

- Appresa la notizia dell'attentato compiuto contro un traliccio della linea elettrica ad alta tensione effettuato nella Valsavarenche;

- Considerato che il problema posto dal decreto Marcora per la ripalinazione del Parco Nazionale Gran Paradiso spostando a valle le tabelle attuali ed includendo nel Parco la cosiddetta introflessione di Valsavarenche può indubbiamente aver contribuito ad esasperare la situazione già esistente fra le Comunità interessate e l'Ente Parco in un momento per di più particolarmente delicato per effetto del la decisione assunta dai capi famiglia di Valsavarenche di non presentare proprie liste alle prossime elezioni comunali per protesta contro gli atteggiamenti del Parco stesso;

- Visto lo studio predisposto, su richiesta della Giunta regionale, dagli esperti Caretti e De Siervo per la presentazione di una proposta di legge statale di iniziativa regionale per giungere ad una legge quadro sui parchi nazionali;

- Considerato che sul problema dei confini e della gestione del Parco sono stati richiesti incontri fra tutte le parti interessate;

ESPRIME

viva preoccupazione e condanna per l'at tentato stesso, poichè la soluzione del l'annoso problema non si può risolvere con i metodi antidemocratici, ma solo attraverso la predisposizione dei mezzi legislativi che assicurino contemporaneamente i giusti diritti della popolazione e la corretta gestione del Parco.

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta, nel riconfermare la propria solidarietà per le popolazioni locali, grazie alle quali l'ambiente naturale, la flora e la fauna hanno potuto sopravvivere nel passato e vivono nel presente;

RIBADISCE

che il Parco Nazionale Gran Paradiso costituisce un importante patrimonio per la nostra Regione e per gli abitanti della Comunità Montana "Grand Paradis";

CHIEDE

interventi urgenti tra le parti interessate al fine di esaminare le idonee pro poste di soluzioni legislative e di pianificazione del territorio del Parco;

RIAFFERMA

la necessità di sospendere qualsiasi iniziativa legata allo spostamento dei confini, mantenendo quindi l'attuale palinazione, nell'attesa di un accordo globale tra Ministero, Comunità locali, Regioni ed Ente Parco.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Riccarand; ne ha facoltà.

RICCARAND (N.S.): Nella riunione appena tenuta in separata sede, io ho detto che non avrei votato a favore dell'ordine del giorno che è stato letto dal Presidente della Giunta e non voterò a favore perché è un documento pasticciato e confuso, che non esprime una chiara volontà politica e non indica una linea di comportamento. C'è di positivo che si condanna l'atto di sabotaggio ma non si indica alcuna strategia di soluzione tranne quella di una indeterminata modificazione dei termini della questione a livello legislativo.

In questi ultimi anni si sono tenta te diverse soluzioni: si è tentata la strada della legge regionale partendo dal presupposto che la Regione, in base allo Statuto, avesse competenza primaria in materia, ma abbiamo visto che questa strada si è rivelata impercorribile perché c'è stata l'impugnazione di fronte alla Corte costituzionale. Questa impugnazione è, a mio avviso, giustificata perché ritengo che non abbiamo competenza primaria in questa materia, eppure l'Union Valdôtaine ce l'ha riproposta di nuovo.

Abbiamo quindi imboccato la strada della proposta di legge statale, anche se sappiamo che questa scelta ha dei tempi indeterminati perché una proposta di legge statale su iniziativa del Consiglio regionale, va a finire nel grande calderone della legge quadro nazionale che non viene mai partorita. Io ritengo che la strada scelta dalla Giunta di elaborare una proposta di legge statale di iniziativa regionale sia sbagliata.

Esiste invece una terza via, indicata molto chiaramente dalla Commissione Interenti nominata nel 1982 e composta dai rappresentanti dell'Ente Parco, del Piemonte e della Valle d'Aosta. Questa Commissione ha elaborato un primo schema di piano, che ci è stato consegnato nel febbraio del 1983, e nel maggio del 1985 noi diciamo di non essere in grado di pronunciarci su quel documento! In realtà non ci vogliamo pronunciare. Chi invece ha approfondito l'analisi di quel documento l'ha trovato di estremo interesse perché indica una strada e può essere sicuramente accettato come base di discussione e d'intesa, anche se potrà essere modificato. Molte sono infatti le parti che potevano e dovevano essere modificate con l'apporto delle Comunità montane interessate, del Consiglio regionale del Piemonte e della Valle d'Aosta.

Noi non abbiamo fatto la nostra par te ed io ritengo che in questo documento, di fronte ad una escalation della tensione, noi dobbiamo indicare una via d'uscita chiara e sicura, e non confusa come quella espressa nell'ordine del giorno. L'insistenza sui confini è sbagliata, perché non è un reato porre le tabelle rispettando le leggi in vigore, anche se possono dare fastidio. Secondo me noi dobbiamo sdrammatizzare la situazione ed indicare una soluzione diversa.

Lo schema di piano prevedeva, fra l'altro, per le zone urbanizzate e antropizzate all'interno del Parco del Gran Paradiso, l'eliminazione della doppia autorizzazione, prima del Comune e poi dell'Ente Parco, con il semplice accordo su alcuni particolari aspetti in sede di elaborazione del piano regolatore. Non è vero quindi che con quello schema i comuni venivano espropriati di alcune loro prerogative, perché anzi veniva valorizzato il loro apporto.

Io ho chiesto che venisse indicato un riferimento positivo verso questo schema; questa mia proposta non è stata accettata e non certo perché, come ha detto il Consigliere Stévenin molti nel Consiglio non conoscono lo schema di piano. Infatti, sono sicuro che molti Consiglieri non conoscono nemmeno lo studio di De Siervo e Caretti, che è citato nell'ordine del giorno che voi proponete per l'approvazione. Ma all'in terno della Commissione nella quale è stato presentato lo schema di piano del Parco, c'erano tutti i gruppi politici e quindi ognuno di questi dovrebbe sape re se è d'accordo o no. Pertanto io man tengo l'ordine del giorno che ho presentato questa mattina e mi asterrò sull'ordine del giorno presentato dalla maggioranza e da altre forze d'opposizione.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola per dichiarazione di voto il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Noi voteremo a favore dell'ordine del giorno che ci ha letto il Presidente della Giunta che è frutto indubbiamente di una mediazione. Quest'ordine del giorno, a mio avviso, dev'essere rafforzativo di una posizione della Regione nei confronti di quanto è successo e dev'essere la massima espressione di unanimità nell'esecrare e nel condannare un atto come quello che si è verificato. E' difficile condensare in venti righe tutta l'ampia problematica del piano e anche noi riteniamo che lo schema di piano sia uno strumento indispensabile, una base di partenza essenziale per dirimere l'attuale stato di conflittualità fra le popolazioni interessate e l'Ente Parco. In questo senso interpretiamo quella frase che è stata inserita nell'ordine del giorno e che considera come valido metodo di lavoro quello del confronto. In questo senso noi riteniamo di poter dare il nostro voto favorevole a questo ordine del giorno.

Io rivolgo l'invito a me stesso, in quanto membro della Commissione, ed al Presidente, di riprendere quanto prima i lavori, perché credo che gli impegni presi nei confronti del Consiglio vadano assolti soprattutto alla luce dei fatti che si sono verificati ultimamente. Con questo spirito di collaborazione noi votiamo l'ordine del giorno, fer me restando le nostre impostazioni sui problemi che hanno formato oggetto di quest'ampia discussione.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Tonino; ne ha facoltà.

TONINO (P.C.I.): Io credo che oggi il Consiglio debba esprimersi facendo attenzione a non dare né copertura né giustificazione ad un atto terroristico: in questo senso ci ritroviamo nel giudizio espresso nell'ordine del giorno. D'altra parte sarebbe stato sbagliato che il Consiglio, in questa occasione, non avesse ricordato che la situazione esistente in quella Comunità è arrivata all'esasperazione per inadempienze del Governo e dello Stato, per vuoti legislativi, per normative e regolamenti anacronistici rispetto alla concezione che, oggi, sta alla base della convivenza all'interno di un Parco.

Io condivido la preoccupazione del Consigliere Torrione di arrivare presto a definire come Consiglio regionale una posizione ancora più chiara e in questo senso deve concludersi l'analisi della proposta di schema di piano territoriale del Parco. Io ribadisco il concetto che quello studio è un'utile base di partenza per definire una proposta di pianificazione per giungere alla determinazione di un "modus vivendi" all'interno del Parco, con un accordo tra la Regione, l'Ente Parco e le comunità locali sulle competenze da esercitare in quel territorio. Noi avremmo preferito inserire nell'ordine del giorno anche questi concetti, che ci sembrano importanti. Questa resta la nostra impostazione e per queste ragioni l'ordine del giorno, così come è stato concordato, trova la nostra approvazione e ribadiamo che su questi temi la responsabilità del Consiglio regionale è grande ed importante. E' fondamentale che si faccia il massimo sforzo affinchè su questi temi si raggiunga una posizione comune in seno al Consiglio ed è in questo senso che diamo il nostro voto favorevole.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Ricco; ne ha facoltà.

RICCO (D.C.): Di buon grado abbiamo apportato alcune integrazioni utili, suggerite dalla minoranza, all'ordine del giorno presentato dalle forze della maggioranza, anche se ci dispiace di non aver potuto convincere il Consigliere Riccarand. Il nostro gruppo voterà a favore dell'ordine del giorno concordato e letto dal Presidente Rollandin.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta Rollandin; ne ha facoltà.

ROLLANDIN (U.V.): Je dois seulement dire, à propos des observations du Conseiller Riccarand, tout en soulignant encore une fois qu'on votera en faveur de cet ordre du jour, que le projet pré vu et achevé il y a deux ans, est sans doute une instrument à évaluer et à examiner avec les communautés locales. Personnellement je suis descendu à Rome avec le Président du Parc pour le présenter il y a 6 mois au Ministère compétent, qui n'en savait pas rien et la première réaction à ce projet a été: "Mais le problème des confins, à quel point est-il?". Voilà, je le répète encore une fois, malgré tout le problème qui a porté à l'exaspération les populations locales est un problème réel et ce projet ne résout pas la question des compétences. A ce propos, je le souligne encore une fois que les compétences statutaires reviennent de l'Administration régionale, car c'est autre chose d'approuver un projet de programmation du territoire fait à partir d'une étude, sans doute remarquable, mais qui s'insère sur une réalité qui a déjà un projet de programmation. Et alors les compétences à qui reviennent-elles? Pour ce qui nous concerne elles reviennent à la Commune avant tout. C'est vrai qu'il y déjà une loi régionale du 1975 qui dit certaines choses à propos de ce territoire, mais une chose c'est de le dire avec une loi régionale, une autre c'est la compétence qui au contraire appartient à l'Etat. C'est une différence substantielle, ce ne sont pas seulement des mots, la différence existe vraiment. Sans doute il y a déjà une loi qui protège la flore et la faune, mais la différence tient dans le fait qu'une loi régionale est une décision prise au niveau autonome de notre région, alors qu'autrement il s'agit d'une prise de position de l'Etat. Ce sont des choses différentes et c'est inutile d'insister et de dire que la solution du problème est dans ce projet: le projet est sans doute un instrument de travail mais ce n'est pas la solution au problème.

Si on n'arrivera pas à faire une loi qui puisse trouver l'appui des différents organismes, je crois qu'on n'ar rivera jamais à la solution du problème du Parc. C'est inutile de dire encore une fois qu'on a toujours soutenu les problèmes des populations locales et celui de la richesse du Parc, mais aujourd'hui il s'agit de dire très claire ment qu'on n'accepte pas les provocations telle qu'a été la prise de position de l'"Ente Parco" dans ces derniers temps, en décidant de déplacer les jalons. On a fait le décret pour suspendre les travaux et à présent les travaux sont suspendus, mais on ne connaît pas encore pour quel motif, par quel décret le Président du Parc a permis de déplacer les jalons, car comme vous les savez, il y a là une délibération qui est suspendue. On n'a pas encore eu la possibilité de savoir quel a été l'avis à ce sujet.

Voilà alors toute une série de raison qui nous ont porté à approuver cet ordre du jour que je préfèrerais sans doute qui puisse être unitaire.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, metto in approvazione l'ordine del

giorno letto dal Presidente della Giunta:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 29

Votanti: 28

Favorevoli: 28

Astenuti: 1 (Riccarand)

Il Consiglio approva.

PRESIDENTE: Se nessuno chiede la parola, metto in approvazione l'ordine del giorno presentato dal Consigliere Riccarand:

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 29

Votanti: 1

Favorevoli: 1

Astenuti: 28 (Bajocco, Baldassarre, Beneforti, Berti, Bondaz, Chabod, Cout, De Grandis, Dolchi, Faval, Fosson, Lanièce, Lanivi, Mafrica, Marcoz, Martin, Millet, Pascale, Perrin, Pollicini, Ricco, Rolando, Rollandin, Stévenin, Tamone, Tonino, Torrione e Voyat)

Il Consiglio non approva.