Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 929 del 28 novembre 1984 - Resoconto

OGGETTO N. 929/VIII - STUDIO PER LA REALIZZAZIONE DI UN OSSERVATORIO ECONOMICO-INDUSTRIALE.- (Interrogazione).

PRESIDENTE: Do lettura dell'interrogazione presentata dal Consigliere Millet:

INTERROGAZIONE

VISTA la deliberazione di Giunta n. 6811 del 2 novembre 1984, concernente il conferimento di un incarico per uno studio preliminare alla realizzazione di un Osservatorio economico-industriale nell'ambito dell'Assessorato regionale all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti;

il sottoscritto Consigliere regionale

INTERROGA

l'Assessore regionale competente per sapere:

1) se altre Regioni si sono già dotate di analoghi strumenti e quali risultati essi hanno dato;

2) se per il conferimento dello studio in questione sono stati interpellati, oltre al professionista incaricato, altri professionisti o istituti o studi specializzati in materia e quali sono state le motivazioni che hanno determinato la scelta.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Lanivi; ne ha facoltà.

LANIVI (A.D.P.): Mi pare che l'obiettivo dell'interrogazione, presentata dal Consigliere Millet, sia quello di avere delle notizie sull'adozione, da parte di altre Regioni, di strumenti "analoghi" a quelli previsti nella deliberazione della Giunta regionale che assegna l'incarico di predisporre uno studio per arrivare, nel prossimo futuro, alla riorganizzazione e ristrutturazione dei servizi regionali, attraverso la creazione di un osservatorio economico-industriale. Già dal 1° agosto di quest'anno è stata fatta una richiesta a tutte le Regioni italiane per avere un quadro degli interventi che esse hanno adottato in questo settore: abbiamo già ricevuto le risposte della Regione Sardegna, del Veneto, del Piemonte, dell'Emilia e della provincia di Trento. Molto probabilmente non si può parlare di "analogia", in quanto la nostra

Regione ha competenze legislative e amministrative, alcune delle quali sono attualmente oggetto di trasferimento, che la pongono in una situazione del tutto particolare. Se ci si vuole riferire a predisposizioni o ad approvazione di strumenti conoscitivi sulla realtà economica, occupazionale e industria le delle altre Regioni, possiamo trovare una certa "analogia" in un senso molto più generale, ed in questo senso tutte le altre Regioni hanno sentito questa esigenza, anche se le altre Regioni, nel campo industriale, hanno minore competenza amministrativa e legislativa della nostra.

L'obiettivo al quale ci siamo orientati, predisponendo questa delibera di Giunta, è soprattutto quello di fornire all'Assessorato competente, in questo caso l'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti, un utile strumento di lavoro. In questo senso la deliberazione di Giunta rappresenta una anticipazione di esigenze e decisioni, politicamente già sostenute non solo dalla Giunta ma dalla totalità del Consiglio, che mirano ad avere un flusso costante di informazioni e di notizie, specie nel settore industriale, in quanto uno degli obiettivi di questa Giunta è il potenziamento dell'azione regionale nel campo industriale. Io credo che la deliberazione illustri in maniera esauriente queste motivazioni, le tappe e anche il tipo di incarico che è stato dato.

Per quanto riguarda la seconda domanda, e cioè l'illustrazione delle motivazioni che hanno determinato questa scelta ed il conferimento dell'incarico, rispondo che la motivazione principale è l'utilizzo delle energie locali. Con una certa sorpresa noto che in questo momento la Valle d'Aosta comincia ad avere a disposizione "in loco" delle energie umane capaci di affrontare questi temi tradizionalmente assegnati ad enti o istituti esterni alla Valle. Noi abbiamo incaricato il Dott. Dalle il quale, tra le altre cose, ha frequentato a suo totale carico, per due anni una scuola specializzata in questa materia negli Stati Uniti, conseguendo il master.

Riteniamo di avere operato una scelta positiva dichiarando che uguale disponibilità l'Amministrazione regionale intende adottare nei confronti di atri giovani laureati, di altre nuove energie delle quali, mi auguro, la Regione potrà disporre in maniera ancora più consistente dell'attuale nei prossimi anni.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Millet; ne ha facoltà.

MILLET (P.C.I.): Noi abbiamo voluto por re questa interrogazione per fare in Consiglio alcune considerazioni. Ci fa piacere che anche in Valle si affronti questo problema, seppure con ritardo. Noi abbiamo voluto chiedere quei dati e, se sarà possibile, chiederemo anche notizie sulle esperienze fatte dalle al tre Regioni per conoscere quanto di buono è stato fatto altrove e per vedere se potrà essere utilizzato dalla nostra Regione che in materia ha addirittura più poteri.

Noi volevamo dire anche un'altra cosa: i lavori del Consiglio regionale non vengono svolti in modo organico e razionale; anche la Commissione speciale, che ha discusso dell'osservatorio economico-industriale, si è trovata in difficoltà per l'assenza di vari Consiglieri, per cui bisognerebbe riordinare il lavoro per renderlo più funzionale. Giustamente l'Assessore ha i suoi poteri, però sta di fatto che il lavoro complessivo della Regione, che si esplica attraverso le funzioni svolte dalla Giunta, dal Consiglio e dalle Commissioni, permanenti e speciali, manifesta delle discrepanze.

L'obiettivo nostro è di verificare in Consiglio questa discrepanza, al di là della delibera in sé, per cercare una soluzione che consenta di lavorare con maggiore speditezza e razionalità. Noi siamo d'accordo nell'utilizzare le energie locali rispetto a quelle esterne, però occorrerebbe sapere quali sono le energie locali. Durante i lavori di una sottocommissione, in una riunione di gruppo è emerso che la Regione non è in possesso del numero dei laureati valdostani. Non credo che siano molti, resta però il fatto che non si riesca a sapere quanti siano i valdostani che studiano in Italia o all'estero, oppure che tipi di laurea abbiano coloro che hanno terminato gli studi per poterli eventualmente utilizzare. Non vorrei che venisse affidato un lavoro delicato a qualcuno per il solo fatto che occasionalmente si è saputo che è valdostano e che ha una certa preparazione professionale.

Vorrei fare ancora un'osservazione: abbiamo visto che sono stati affidati parecchi incarichi. Ci sarà poi un controllo su questi lavori? Ho letto la delibera e trovo che le motivazioni sia no estremamente valide, ma non si parla di un controllo del lavoro fatto. Quando la Regione spende per ogni incarico 30 milioni dovrebbe anche provvedere a controllare il lavoro che viene svolto, questo anche per evitare lavori piuttosto approssimativi o con risultati deludenti. Sarebbe più conveniente selezionare i professionisti secondo le loro abilità professionali per vedere chi è effettivamente in grado di contribuire con la sua esperienza a fare delle proposte operative. Noi abbiamo voluto porre la questione per poter meglio razionalizzare questo tipo di lavoro e di studi. Potrei fare un elenco degli studi che sono stati affidati in questo periodo, dei quali però non mi risulta che siano mai stati controllati o verificati i risultati, cosa che io ritengo estremamente importante.

Attraverso la mia interrogazione invito l'Assessore a dirci a che punto siamo con questi vari studi, e magari a predisporre un quadro generale che consenta di verificare i risultati dei vari studi, pur sapendo fin d'ora che non tutti possono aver dato risultati positivi, così come non tutte le ciambelle riescono col buco.

Si dà atto che alle ore 10.37 assume la Presidenza il Vice Presidente DOLCHI.