Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 504 del 26 aprile 1984 - Resoconto

OGGETTO N. 504/VIII - PREOCCUPAZIONE PER L'INCREMENTO DELLA SELVAGGINA ABBATTUTA NEL CORSO DELLA PASSATA STAGIONE VENATORIA. (Interpellanza)

PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Torrione e Breuvé.

INTERPELLANZA

Una recente statistica fornita dal Comitato Regionale Caccia in merito all'abbattimento di selvatici in Valle d'Aosta negli ultimi dieci anni ha evidenziato due dati piuttosto allarmanti.

Il primo riguarda infatti il numero complessivo dei capi abbattuti nel corso dell'anno 1983 che ammonta a 5781 unità, risultando in effetti il più alto dell'intero decennio ed il secondo afferente al numero di marmotte uccise sempre durante il 1983, il cui totale raggiunge la ragguardevole cifra di 1684, la più elevata, anche in questo caso, degli ultimi dieci anni.

Tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri Gianni Torrione e Lilliana Breuvé

INTERPELLANO

l'Assessore competente per conoscere:

1) i motivi che hanno determinato durante la stagione venatoria 1983 un incremento notevole di capi abbattuti sia in termini assoluti, sia per ciò che si riferisce più specificatamente alle marmotte;

2) se non sia il caso di rivedere il calendario venatorio alla luce dei dati riportati al punto 1.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Per meglio puntualizzare i dati che l'Assessore competente mi vorrà fornire voglio esplicitare due dubbi.

Il primo è il dato complessivo sui capi abbattuti nel corso della decorsa stagione venatoria: vorrei sapere a che cosa corrispondono i 5781 capi abbattuti, visto e considerato che fra i capi che hanno subito una decimazione più massiccia ci sono proprio le marmotte, che pure sono protette in sette oasi in Valle d'Aosta e che nonostante questa politica protezionistica hanno subìto il maggior danno. Questo è un dato che ci preoccupa perchè non vediamo a cosa possa servire uccidere le marmotte!

Non voglio che i cacciatori si sentano offesi, però bisognerà pure affrontare un giorno o l'altro il problema della caccia; so che c'è un grosso progetto in fase di elaborazione e quindi vedremo quale sarà la nuova disciplina sulla caccia. I dati che ci fornisce il Comitato Regionale della caccia fanno pensare che, tutto sommato, sarebbe l'ora di ritoccare un pochino il calendario venatorio per l'anno prossimo, onde evitare che il numero di capi abbattuti aumenti in maniera indiscriminata.

Non so inoltre per quale motivo al secondo posto nella decimazione troviamo le lepri grigie e aspetto delle risposte probanti da parte dell'Assessore competente.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta Rollandin; ne ha facoltà.

ROLLANDIN (U.V.): Malheureusement je sais déjà que la réponse n'est pas si simple et surtout qu'elle ne sera pas satisfaisante pour les Conseillers qui ont posé certaines questions.

Je voulais donner le plaisir de répondre à certains Conseillers qui sont ici et qui connaissent mieux que moi le problème. Maintenant, je chercherai à donner une réponse au moins aux deux points qui ont été soulevés aujourd'hui.

Je dois dire, avant tout, que le projet de loi sur la chasse a été étudié longuement avec les chasseurs et les protectionnistes. Il doit être prédisposé pour la fin du mois et, après, il sera remis aux Conseillers qui exprimeront leurs appréciations sur ce projet. C'est un projet qui se basera sur certaines règles qui seront discutées librement, sans considérer si un Conseiller appartient à un groupe politique ou à un autre, car je sais qu'à l'intérieur de chaque groupe il y a des chasseurs et des protectionnistes. On verra ce qui se passera au cours de la séance du Conseil.

J'expliquerai maintenant les raisons pour lesquelles on a eu une augmentation, dans l'année dernière, des animaux tués. Il n'y a pas de raisons spécifiques; il y a malheureusement (et cela correspond effectivement à ce que les Conseillers disent) une situation due au fait que pendant ces dernières années on a abattu un numéro plus élevé d'animaux; on ne connaît pas d'autres raisons.

Quand le cheptel des marmottes a augmenté, ont augmenté aussi les possibilités pour les chasseurs de les tuer. Pour les faisans, la situation est encore différente. En effet, on parle de faisans "pronta caccia", c'est-à-dire les faisans qui vivent en liberté un moment avant d'être abattus par les chasseurs (et là, on ne parle plus de "care bestiole") leur probabilité de vivre est sans doute très limitée.

C'est en considération de cela que, déjà pour le calendrier de chasse de l'année 1984, on a modifié certaines règles et surtout on a interdit la chasse dans certaines Communes où il y avait eu l'expression des avis contraires de la part de la population, par exemple, dans les Communes de Gressan, Pollein, Fénis où il y a eu des faits que peut-être les Conseillers connaissent et qui ne révèlent pas un comportement correct de la part des chasseurs.

Je ne vais pas au fond de la question, car nous aurons le temps d'en parler au moment où on discutera le projet de loi sur la chasse. Je dois seulement dire que le problème doit être vu dans l'ensemble et surtout il faudra tenir compte du fait que, si les chasseurs ont le droit d'exprimer leur avis et surtout de faire leur métier (car pour eux c'est un métier), aussi les protectionistes ont le droit d'exprimer leur avis et de prétendre que les règles du jeu soient respectées.

PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Torrione; ne ha facoltà.

TORRIONE (P.S.I.): Il tono con cui il Presidente della Giunta ha risposto mi ha fatto capire che l'osservazione prima sulla sua sensibilità ecologica è fondata.

Non condivido la logica del discorso sull'aumento degli animali e di conseguenza anche sul loro abbattimento; dovrebbe essere invece il contrario, perchè ci dovremmo rallegrare del fatto che la fauna in Valle d'Aosta aumenta e quindi dovremmo proteggerla maggiormente. La logica del cacciatore è invece un'altra.

Alcuni esperti dicono che, con fucili estremamente sofisticati e con mezzi tecnici di avanguardia, si può cacciare la marmotta: io non ho mai fatto esercizio venatorio, per cui non ho le idee molto chiare in merito, ma noto che le nostre modeste interpellanze e sollecitazioni su questi argomenti cadono nel vuoto. Ora se è vero che è aumentata la fauna in Valle d'Aosta, bisognerà pure proteggerla.

Sappiano i cacciatori che, se loro hanno il fucile puntato sulla fauna, noi lo abbiamo puntato su quello che loro stanno facendo anche in sede di elaborazione della legge sulla caccia.