Oggetto del Consiglio n. 179 del 25 novembre 1983 - Resoconto
OGGETTO N. 179/VIII - APPLICAZIONE DI AGEVOLAZIONI, A FAVORE DI ALCUNE CATEGORIE, PREVISTE DALLA L.R. DI DISCIPLINA DEI SERVIZI DI TRASPORTO COLLETTIVO DI PERSONE E COSE. (Interpellanza).
PRESIDENTE: Do lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Bajocco e Mafrica:
INTERPELLANZA
La L.R. 23.6.1983, n. 64, ha sostituito il 4° e 5° comma della L.R. 15 luglio 1982, n. 32, concernente la disciplina dei servizi di trasporto collettivo di persone e cose.
Mentre in precedenza il 4° comma dell'art. 46 della legge 32 stabiliva che sui veicoli di linea della nostra Regione: "Viaggiano gratuitamente i grandi invalidi di guerra e del lavoro, regolarmente iscritti alle rispettive associazioni; i non vedenti (di guerra e civili) i loro accompagnatori", la nuova formulazione precisa che:
"Viaggiano gratuitamente i portatori di handicaps con invalidità legalmente riconosciuta almeno pari all'80%, i non vedenti, i sordomuti ed i rispettivi accompagnatori.
Il diritto a viaggiare gratuitamente è attestato dalla Regione.
La Giunta regionale può autorizzare l'applicazione di tariffe agevolate per persone anziane".
Poichè risulta che a molti grandi invalidi sia attualmente impedito di usufruire della gratuità del trasporto, perchè non iscritti a particolari associazioni di categoria, anche essendo in possesso del tesserino di riconoscimento rilasciato dalla Direzione Generale dell'I.N.A.I.L; poichè non si ha notizia del rilascio di particolari attestati da parte della Regione;
i sottoscritti Consiglieri regionali
INTERPELLANO
L'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti per sapere:
1) di quale documento devono essere in possesso gli interessati (portatori di handicaps, non vedenti, ecc.) per poter usufruire della gratuità del trasporto su veicoli di linea della Regione;
2) se non sia arbitraria, ai sensi delta legge 23.6.1983, la richiesta di essere iscritti a particolari associazioni per poter usufruire del servizio gratuito;
3) come e quando la Giunta intende dare applicazione al disposto del 2° comma della legge 64;
4) se la Giunta intende, come la legge 64 del 1983 consente, autorizzare la applicazione di tariffe agevolate per le persone anziane.
PRESIDENTE: Ha chiesto di illustrare la interpellanza il Consigliere Bajocco, ne ha facoltà.
BAJOCCO (P.C.I.): L'interpellanza è abbastanza completa ma è bene anche dare dei chiarimenti.
Un giorno sono salito su un mezzo di servizio urbano della città di Aosta, ed ho udito con stupore il bigliettaio rispondere ad un cittadino che presentava il suo tesserino di grande invalido del lavoro, rilasciato dall'Istituto Nazionale dell'Assicurazione contro gli Infortuni, che non poteva usufruire della gratuità del servizio perchè quel tesserino non era riconosciuto da parte dell'azienda di trasporti.
Mi avvicino a questo signore e gli dico che c'è una legge regionale per la quale i grandi invalidi hanno il diritto di viaggiare gratuitamente sulle linee della nostra Regione; al che questi mi spiega che non vuole essere iscritto a nessuna Associazione e che è passato il tempo in cui era obbligato a prendere una tessera per poter lavorare e oggi non vuole più farlo, dal momento che una tessera ce l'ha già, per la quale si è rovinato la salute sul posto di lavoro.
Mi sono fatto dare i due tesserini; su uno c'è scritto "Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro", sull'altro, leggermente più piccolo "Associazione Nazionale Mutilati Invalidi del Lavoro", che è anche un Ente morale. Sono andato a vedere la famosa legge dei trasporti, che è composta di cento e più articoli, e leggo nel paragrafo 5) "viaggiano gratuitamente i grandi invalidi di guerra e del lavoro, regolarmente iscritti alle rispettive associazione; i non vedenti (di guerra e civili) ed i loro accompagnatori". Quando leggo la parola associazione, penso che la più valida sia l'attestazione rilasciata dall'Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni, perchè il tesserino non viene rilasciato a chi ha una invalidità al di sotto dell'80%.
Mi sono ricordato poi della legge 64 del giugno 1983, dove era stata fatta una modifica a questo riguardo e qui viene sostituito l'art. 36, 4° e 5° comma: "viaggiano gratuitamente i portatori di handicaps ed i rispettivi accompagnatori". Vi è una postilla che dice: "Il diritto a viaggiare gratuitamente è attestato dalla Regione": ecco dove vi è un ritardo da parte della Giunta, dell'Assessore e dell'ufficio competente, che non hanno provveduto immediatamente a dare questo attestato alle persone che ne hanno diritto.
Vorrei anche sapere per quale ragione i cittadini valdostani possono viaggiare gratuitamente avendo solo la tessera dell'Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi e non hanno lo stesso diritto con la tessera dell'I.N.A.I.L. A mio avviso ci deve essere un intervento da parte dell'Assessorato competente attraverso il servizio dell'autolinea perchè questa situazione venga a cessare.
Infine poichè vi è un'altra postilla in questa legge che la prevede, chiedo se la Giunta intende consentire ed autorizzare l'applicazione di tariffe agevolate per le persone anziane; invito lo Assessore a prendere i provvedimenti del caso affinchè queste persone abbiano delle agevolazioni nei servizi in attuazione di una legge che è stata votata da questo Consiglio.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Pollicini, ne ha facoltà.
POLLICINI (Féd. DP-UVP): Questa interpellanza è molto più complessa di quanto non possa apparire a prima vista; risponderò prima alle cose più semplici e dopo arriveremo alle più complesse.
In effetti è stata applicata quella che era una norma legislativa regionale, che recita "viaggiano gratuitamente i grandi invalidi di guerra e del lavoro regolarmente iscritti alle rispettive associazioni": l'I.N.A.I.L. non è un'associazione di categoria, è un Ente. Nel caso citato dal consigliere Bajocco sono state rispettate le norme di legge ed ho qui le fotocopie degli ordini di servizio delle società di autotrasporti che rispecchiano esattamente la legge 32. Quindi, da questo punto di vista, ritengo che o si modifica la legge - ma l'abbiamo modificata - o queste argomentazioni, oggi riferite alla legge 32, non hanno senso.
Dove invece il discorso diventa più complesso è quando si parla dell'applicazione della nuova legge 64; prima di tutto dobbiamo tenere presente che c'è una legge nazionale, la 151, che prevede per la gestione del trasporto pubblico un ripianamento del disavanzo da parte dello Stato in una misura definita ogni anno con apposito decreto. Per il 1983 si prevede ad esempio che lo Stato debba ripianare la parte eccedente il 35% dei costi di gestione delle autolinee pubbliche. Quindi in base a questo è uscita anche una legge statale successiva, la 131, che parla di estendere la possibilità della concessione di viaggio gratuito ai portatori di handicaps indistintamente. Da questa legge è derivata la legge 64, ma va detto che nel momento in cui è stata approvata mancava della disposizione finanziaria di copertura per questi viaggi gratuiti. La Regione Lombardia, per conto anche delle altre Regioni italiane, ha impugnato la legge 131 davanti alla Corte Costituzionale, in quanto le Regioni non dovevano provvedere con il maggior gettito dei tributi propri al ripianamento degli oneri derivanti alla estensione della legge stessa (cioè il viaggio gratuito per gli handicappati). La Corte Costituzionale si è espressa in senso favorevole alle Regioni, quindi la legge 64 non è stata sinora applicata perchè in presenza di un ricorso alla Corte costituzionale dove si impugnava la legge 131 che avrebbe obbligato le Regioni a pagare queste tariffe agevolate o non tariffe, dovevamo attendere questo risultato. Il risultato è giunto con una sentenza del 12.10.1983, pertanto sino ad allora non è stato possibile applicare la norma.
A questo punto si innesta un altro problema; con la legge 64 il numero complessivo degli aventi diritto al viaggio gratuito sulle linee urbane ed extra urbane regionali è pari a 3250 persone. Questo dato va tenuto presente insieme ad un altro, che è quello che il ripianamento dei deficit è solo per le cifre superiori al 35% del costo complessivo di gestione delle varie società, cioè è fatto obbligo comunque di avere ricavi propri sino al 35%. Posso dire che dai dati contabili risulta che nessuna società in Valle d'Aosta raggiunge questo ricavo, cioè quella che ha il massimo risultato lo ha con il 31%. Vi sono alcune piccole che arrivano al 18-20%. Va tenuto presente che fra le tariffe agevolate ci sono quelle di abbonamento degli studenti, degli operai e degli impiegati che viaggiano con abbonamenti con sconto pari al 40%, a prescindere dal reddito dei singoli utenti, perchè ci può essere un invalido con reddito di 100 miliardi al mese che ha diritto al viaggio gratuito, così lo studente e le altre categorie. Occorre tenere presente questo aspetto, perchè come possiamo imporre alle società di far viaggiare gratuitamente questi aventi diritto secondo la legge 64 senza dare nulla?
Riteniamo che debba essere il Fondo Nazionale a dover intervenire in questo settore, ma il Fondo Nazionale Trasporti in conto gestione non intende riconoscere queste spese regionali. Però la Corte Costituzionale ha sentenziato che non deve essere fatto carico alle Regioni di queste ulteriori richieste di tariffe agevolate.
Nel rispondere all'interpellanza dico che la Giunta si impegna a studiare il problema ed a portare una proposta concreta nel più breve tempo possibile al Consiglio, perchè non possiamo dimenticare che c'è un rapporto molto preciso fra il servizio reso dalle società autotrasporti, fra il ripianamento della quota eccedente del 35% da una parte del fondo Nazionale Trasporti e fra la differenza: in questo caso esiste una esigenza che nasce da questa richiesta che interessa ben 3250 persone.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Bajocco, ne ha facoltà.
BAJOCCO (P.C.I.): Sapevamo anche noi che il problema era di vasta portata e delicato, perchè quando si parla di soldi vi sono tante difficoltà. Ma io invito l'Assessore, in attesa di quello studio che verrà portato, mi auguro il più presto possibile in Consiglio, di rivedere con le ditte incaricate del servizio l'ordine di servizio, applicando la legge 64 relativamente alla norma del grande invalido. In base alla legge cui l'Assessore Pollicini ha accennato e che è uscita dopo, con l'ampliamento e la modifica della legge 64, attraverso le ditte regionali di autotrasporti si potrebbe far sì che anche coloro che hanno solo il tesserino dell'I.N.A.I.L. possano beneficiare del servizio gratuito.