Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 157 del 7 novembre 1983 - Resoconto

OGGETTO N. 157/VIII - SALVAGUARDIA DEL-LA FLORA E DELLA FAUNA FACENTI PARTE DELL'OASI PROTETTA DI SAINT-MARCEL.(Approvazione di mozione).

PRESIDENTE: Do lettura della mozione presentata dai Consiglieri Torrione, Pascale e Breuvé.

MOZIONE

Considerato che le Associazioni protezionistiche della LIPU e dell'DAVA hanno posto, da oltre due anni, il problema della creazione della cosiddetta oasi di protezione di Saint-Marcel che dovrebbe sorgere su ca. 100 ettari di territorio approssimativamente compresi fra i due ponti sulla Dora di Quart e Saint-Marcel, l'autostrada e la statale 26.

Accertato che tale zona per le sue specifiche particolarità ambientali è l'unica in Valle d'Aosta ad ospitare non solo uccelli acquatici stanziali e di passo, ma anche un tipo di fauna più tipica di località poste in prossimità del mare che di aree ambientali più propriamente montane e situate, come nel caso specifico, a metri 600 di altitudine.

Valutato che l'Amministrazione regionale ha sinora adottato un solo provvedimento di tutela nei confronti di detto territorio vietandone l'esercizio della caccia al suo interno mentre in effetti di ben altri interventi si sarebbe dovuta far carico in considerazione anche del fatto che le numerose attività umane praticate in tale ambito hanno provocato guasti forse irreparabili ai fini della conservazione e dell'integrità dell'ambiente naturale.

Rilevato che la creazione dell'oasi di protezione non significherebbe assolutamente l'espulsione della zona di attività quali l'agricoltura e la pastorizia, ma molto più semplicemente il solo divieto di interventi che possano alterare o modificare le caratteristiche peculiari dell'ambiente.

Valutato altresì che la creazione dell'oasi non deve ritorcersi nei riguardi delle popolazioni interessate, dovendo l'Amministrazione regionale provvedere ad indennizzare in maniera equa i proprietari che fossero eventualmente costretti alla cessione di terreni.

Rilevato inoltre che la realizzazione di una simile iniziativa potrebbe costituire il primo esempio del genere nell'intero arco alpino italiano, ponendo in tal modo la Valle d'Aosta in una posizione d'avanguardia, con indubbi riflessi positivi per quanto riguarda l'immagine della nostra Regione sia sotto il profilo strettamente scientifico ed ecologico, sia per quanto concerne l'aspetto più propriamente promozionale e quindi turistico.

Constatato infine che una petizione di oltre 1600 cittadini valdostani ha sollecitato la creazione di detta oasi.

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta

DELIBERA

di impegnare la Giunta regionale ed in particolare l'Assessorato competente a:

1) porre in essere tutti gli atti necessari alla sollecita creazione dell'oasi protetta di Saint-Marcel;

2) sottoporre il progetto all'esame preventivo dell'apposita Commissione consiliare per i problemi dell' ambiente.

PRESIDENTE: Ha chiesto di illustrare la mozione il Consigliere Torrione, ne ha facoltà.

TORRIONE - (P.S.I.): Credo che la nostra mozione sia sufficientemente motivata nelle sue premesse per cui non farò questo tipo di argomentazione, anche perché la creazione dell'oasi protetta corrisponde ad una volontà che non è solo dei proponenti della mozione, ma di tutti quei cittadini - ed erano oltre 1600 - che hanno firmato una petizione ad hoc.

Il concetto di tutela dell'ambiente è sovente stato frainteso, anche perché si è scambiato il rigore che si voleva conseguire nella tutela del patrimonio con la vocazione di irrigidirsi su posizioni che, dobbiamo essere sinceri, intersecano i partiti anche al loro interno.

Ci sono all'interno dei movimenti quelli che hanno una vocazione protezionistica e quelli che questa vocazione non ce l'hanno. Io sono di quelli che tale vocazione protezionistica ce l'ha, però mi rendo conto che nonostante questo mio atteggiamento l'argomento non può essere sbrigato dicendo che coloro che non la pensano come me hanno torto.

Questo è un atteggiamento che ha nociuto moltissimo anche alle associazioni protezionistiche perché sull'argomento della caccia, per esempio, si è divisa in due l'opinione pubblica, ma non si è mai cercato, se non in casi particolari di personaggi più illuminati, di trovare una via di mediazione che forse era la più idonea.

Lo scorso anno ricordo che il direttore del settimanale "Gente e Viaggi" in una sua indagine in una carta del "verde" dell'Italia, definì la Valle d'Aosta in termini poco lusinghieri perché non aveva una sua politica ambientale. Tutti i torti non li aveva perché a mio avviso è mancato un atteggiamento univoco nei confronti del problema dell'ambiente.

Le competenze ambientali finora - poi, errò a quanto ha detto l'Assessore Rollandin - erano divise fra tre Assessorati; il Turismo che faceva una giornata ecologica che non so che significato avesse - questa era l'ultima iniziativa -, l'Assessorato alla Sanità ed Assistenza Sociale che si occupava di un'altra branca, l'Agricoltura e Foreste. quando lessi quella definizione poco lusinghiera sulla Valle d'Aosta mi resi conto che era dovuto in parte a questa mancanza di direzione politica nel set-:ore ambientale.

Se poi andiamo a vedere la produzione legislativa per quanto riguarda la tutela dell'ambiente, è una produzione estremamente povera perché ci sono circa dieci progetti di legge che si occupano iella tutela dell'ambiente proposti anche qui non da un Assessorato che avesse una visione globale del problema ma la singoli Assessorati, e si ritrovano nella produzione legislativa le differenziazioni fra le impostazioni dell'Assessorato alla Sanità, Agricoltura e Turismo.

Mi auguro che sia vero quello che ha scritto l'Assessore Rollandin a proposito di una mia precedente lamentazione, che gli ripeto: l'articolo che è comparso sulla pagina locale di un quotidiano )portava notizia di un convegno interessante sul turismo nel parco. Noi, come consiglieri riceviamo decine di inviti; ano visto che fra gli Enti patrocinato-"i della manifestazione c'era anche la regione Autonoma della Valle d'Aosta, ha di questo convegno purtroppo non ne abbiamo avuto notizia, l'abbiamo appreso dal telegiornale e dagli organi di stampa. Mi auguravo prima con il Presidente del Consiglio che un disguido di questo tipo non si verificasse più, e chiudo questa parentesi.

L'Assessore Rollandin afferma che l'Assessorato all'Agricoltura e Foreste si occuperà ben presto anche di tutti i problemi collegati all'ambiente. Di solito l'Assessore Rollandin passa per una persona seria, che quando fa le affermazioni è consapevole di quello che dice e mi auguro che la cosiddetta delega dell'ambiente venga accorpata a questo Assessorato. Sul problema avevo idee diverse ma sono idee mie personali; quello che mi interessa è che a titolo personale, come partito, d'ora in avanti avremo un responsabile diretto dei problemi dell'ambiente.

Vorrei che il primo atto dell'Assessore "in pectore" dell'Assessorato all'Ambiente fosse quello di dar vita a questa oasi protetta; dico questo perché a detta non solo dei protezionisti ma degli stessi studiosi la creazione dell'oasi protetta di Saint-Marcel potrebbe veramente, sia per la tipologia dell'habitat naturale sia per la presenza di fauna e flora del tutto particolare sia per altri elementi che non sto a toccare, salvaguardare questo unicum nella sua interezza, perché già troppi guasti all'interno sono stati fatti da attività umane che sono poco compatibili con la tutela dell'ambiente.

Noi lo diciamo che non siamo contrari nel modo più assoluto a che all'interno della futura oasi permangano attività umane che sono conciliabili con la tutela del paesaggio e dell'ambiente come possono essere l'agricoltura e pastorizia, condotte forse con un certo buon senso per un riguardo nei confronti dell'ambiente naturale, ma non siamo più disponibili ad accettare la convivenza in un'oasi protetta di attività quali quella estrattiva del tutto inconciliabile con una politica di protezione dell'ambiente.

Ritengo che di questo argomento la Giunta, l'Amministrazione regionale, la stessa Regione possa farsene un fiore all'occhiello perché sarebbe la prima creazione di un'oasi così concepita nell'intero arco alpino, per cui non daremmo ragione ai protezionisti in modo eccessivo ma daremmo ragione alla Valle d'Aosta, al suo modo nuovo di essere, anche perché mi era sembrato che, sebbene timidamente, anche nel programma ci fosse un accenno alla politica della tutela ambientale.

Sarei rammaricato sul piano personale se la mozione, per qualche cavillo, dovesse essere respinta perché il problema mi appassiona, ma al di là del dato personale ritengo che la creazione di questa oasi protettiva potrebbe essere un vanto per la Valle d'Aosta, l'inizio di un'inversione di tendenza che potrebbe portare effettivamente, se verrà poi creato l'Assessorato all'Ambiente, ad una politica nei confronti della tutela ambientale.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore all'Agricoltura e Foreste Rollandin, ne ha facoltà.

ROLLANDIN - (U.V.): Avant tout je regrette le fait que M. Torrione n'ait pas eu l'invitation pour le séminaire sur le tourisme dans le parc; ce n'est pas ma faute, ça avait été prédisposé en accord avec le Parc, je pense qu'il a eu quelque malentendu. Quand même c'était en préparation un séminaire d'une journée, que je pense sera fait l'année prochaine, où M. Torrione aura la possibilité de s'exprimer.

Je partage la plupart de ce qu'à dit M. Torrione à ce sujet et, comme avait fait le Président Andrione à l'occasion de la déclaration de vote sur le programme de la Junte, nous sommes convaincus qu'on doit faire une attention très particulière au problème du milieu. C'est à cause de ça que la Junte est de l'avis que pour: une question de compétence on puisse avoir l'Assessorat Agriculture, Forêts et Milieu, parce que certains problèmes ont évolués et d'ici la nécessité d'avoir un programme sérieux.

Quant au discours de l'oasis de Saint-Marcel, je dois dire que déjà à présent le territoire qui est compris entre les deux ponts, l'autoroute et la statale 26, est déclaré oasis, mais il y a cette difficulté - que je pense M. Torrione et plusieurs Conseillers connaissent - que le Comité de la Pêche a permis d'expliquer la pêche à l'intérieur et les pécheurs ont endommagé les couples de canards qui sont actuellement 34, selon ce que m'a dit le garde-chasse. Et sans doute là c'est un problème qu'il faut prendre en considération pour protéger les espèces qui sont encore présentes.

Le 19 octobre j'avais eu un rendez-vous avec les représentants des Associations de protection pour étudier, vu qu'il y aura la nécessité de prévoir une nouvelle législation sur la chasse et sur la pêche et tenant compte du fait que nous avons des compétences primaires, comment c'était possible résoudre le problème à l'avenir. Une possibilité pèserait que la Région prenne en louage ces terrains - 78 hectares jusqu'à présent - et pour faire ça il faut organiser une rencontre avec les propriétaires pour voir quell'est leur disponibilité de nous louer ces terrains, afin que ce territoire soit protégé.

Je veux enfin souligner qu'il est nécessaire de changer le délibéré au grenier point, parce que nous devons tenir Dompte que ce territoire est déjà "oasis"; si on veut trouver une formule qui dise qu'il est interdit aussi de pêcher à l'intérieur de cette oasis, nous l'avons pas de difficulté à voter la motion. La Junte est déjà en train d'étudier ce problème pour sauvegarder les espèces qui ont comme unique point à Leur disposition le lac de Saint-Marcel.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Segretario Tamone, ne ha facoltà.

TAMONE - (U.V.): Pour dire que je partage l'avis de l'Assesseur Rollandin; je lirais quand même de tenir compte aussi, l'on ira à la formation de cette oasis, comme je souhaite, des problèmes concertant la Commune de Saint-Marcel, qui est intéressée à la chose. Merci.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Torrione, ne ha facoltà.

TORRIONE - (P.S.I.): Ringrazio l'Assessore per la disponibilità sua e della Giunta. Siamo d'accordo di apportare una modifica di carattere tecnico, se l'Assessore ha una proposta in merito siamo disponibili senza bisogno di sospendere.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore all'Agricoltura e Foreste Rollandin, ne ha facoltà.

ROLLANDIN - (U.V.): Io direi di mettere: "porre in essere tutti gli atti necessari" anziché "alla sollecita creazione dell'oasi", "alla salvaguardia della flora e della fauna facenti parte dell'oasi".

PRESIDENTE: Il Consigliere Torrione accetta l'emendamento. Metto in votazione la mozione nel testo così emendato.

MOZIONE

Considerato che le associazioni protezionistiche della LIPU e dell'OAVA hanno posto, da oltre due anni, il problema della creazione della cosiddetta oasi di protezione di Saint-Marcel che dovrebbe sorgere su circa 100 ettari di territorio approssimativamente compresi fra i due ponti sulla Dora di Quart e Saint-Marcel, l'autostrada e la statale 26.

Accertato che tale zona per le sue specifiche particolarità ambientali è l'unica in Valle d'Aosta ad ospitare non solo uccelli acquatici stanziali e di passo, ma anche un tipo di fauna più tipica di località poste in prossimità del mare che di aree ambientali più propriamente montane e situate, come nel caso specifico, a metri 600 di altitudine.

Valutato che l'Amministrazione regionale ha sinora adottato un solo provvedimento di tutela nei confronti di detto territorio vietandone l'esercizio della caccia al suo interno mentre in effetti di ben altri interventi si sarebbe dovuta far carico in considerazione anche del fatto che le numerose attività umane praticate in tale ambito hanno provocato guasti forse irreparabili ai fini della conservazione e della integrità dell'ambiente naturale.

Rilevato che la creazione dell'oasi di protezione non significherebbe assolutamente l'espulsione della zona di attività quali l'agricoltura e la pastorizia, ma molto più semplicemente il solo divieto di interventi che possano alterare o modificare le caratteristiche peculiari dell'ambiente.

Valutato altresì che la creazione dell'oasi non deve ritorcersi nei riguardi delle popolazioni interessate, dovendo l'Amministrazione regionale provvedere ad indennizzare in maniera equa i proprietari che fossero eventualmente costretti alla cessione di terreni.

Rilevato inoltre che la realizzazione di una simile iniziativa potrebbe costituire il primo esempio del genere nell'intero arco alpino italiano, ponendo in tal modo la Valle d'Aosta in una posizione d'avanguardia, con indubbi riflessi positivi per quanto riguarda l'immagine della nostra Regione sia sotto il profilo strettamente scientifico ed ecologico, sia per quanto concerne l'aspetto più propriamente promozionale e quindi turistico.

Constatato infine che una petizione di oltre 1600 cittadini valdostani ha sollecitato la creazione di detta oasi.

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta

DELIBERA

di impegnare la Giunta regionale ed in particolare l'Assessorato competente a:

1) porre in essere tutti gli atti necessari alla salvaguardia della flora e della fauna facenti parte dell'oasi protetta di Saint-Marcel;

2) sottoporre il progetto all'esame preventivo dell'apposita Commissione consiliare per i problemi dell'ambiente.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti, votanti e favorevoli: 27

Il Consiglio approva all'unanimità

PRESIDENTE: La seduta è conclusa, il Consiglio sarà convocato a domicilio.

La seduta è tolta.

L'adunanza termina alle ore 12.56.