Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 154 del 7 novembre 1983 - Resoconto

OGGETTO N. 154/VIII - RICERCA CONOSCITIVA SULLA DISTRIBUZIONE DELLE MERCI E DEI CONTINGENTI IN ESENZIONE FISCALE, AL FINE DI UNA EVENTUALE REVISIONE DELL'ATTUALE REGOLAMENTO.- (Approvazione di mozione).

PRESIDENTE: Do lettura della mozione presentata dai Consiglieri Millet, Mafrica, Bajocco, Tonino, Dolchi e Cout.

MOZIONE

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta

IN RIFERIMENTO al dibattito svoltosi in Consiglio regionale sulla proposta della legge statale "Modificazioni dell'art. 1 della legge 7 febbraio 1979, n. 44, concernente la concessione alla Valle d'Aosta dell'esenzione fiscale per determinate merci e contingenti";

AL FINE di conoscere in dettaglio come attualmente vengono distribuiti i quantitativi delle merci e contingenti in esenzione fiscale e di adottare conseguenti provvedimenti migliorativi;

DELIBERA

di incaricare la III^ Commissione consiliare permanente, allargata ai rappresentanti dei Gruppi consiliari non presenti in detta Commissione, dello svolgimento di una indagine conoscitiva su come oggi sono distribuiti i quantitativi delle merci e dei contingenti in esenzione fiscale e della predisposizione di una proposta di revisione dell'attuale regolamento, da presentare all'esame del Consiglio regionale entro sei mesi.

PRESIDENTE: Ha chiesto di illustrare la mozione il Consigliere Millet, ne ha facoltà.

MILLET - (P.C.I.): Il nostro Gruppo ha proposto questa mozione per incaricare la III^ Commissione di svolgere una indagine conoscitiva per stabilire qual'è la situazione. Questa richiesta è avvalorata dal fatto che nell'ultimo Consiglio l'Assessore non ha risposto ad una nostra interrogazione scritta in cui chiedevamo alcuni dati, per cui ci siamo chiesti: come può un Assessore affermare che gli uffici non sono in grado di dare delle risposte a quesiti abbastanza semplici e, di conseguenza, come si è potuto quantificare il deficit annuale del 1982 (cioè i 3 milioni di litri) e quello del 1983 (7 milioni di litri)?

Riteniamo sia necessario fare questa indagine conoscitiva perché i beni in esenzione fiscale non sono certo cosa di poco conto; abbiamo quantificate, salvo errori, che attualmente si aggirano sui 30 miliardi.

Inoltre, dopo questa indagine, sarà forse necessario andare a rivedere questo regolamento, che ormai ha più di dieci anni. Secondo noi ci sono diverse cose che non vanno; ad esempio, l'art. 30 del regolamento dice che quando c'è disponibilità, annualmente, la Giunta regionale, su proposta dell'Assessore, può erogare buoni a persone o associazioni che li richiedano. Allora viene da chiedersi core mai nel 1982 questa disponibilità c'è stata, visto che c'è stato un deficit di 3 milioni di litri, a differenza del gasolio. Quindi nel 1982-1983 non c'è stata questa disponibilità, sennò si entra in contraddizione con quello che si è scritto nella relazione che accompagnava la proposta. Vorremmo sapere quanti litri vengono assegnati in base all'art. 30; non dovrebbe essere difficile rispondere in proposito perché gli uffici dovrebbero essere in condizione di farlo; se non lo sono sarebbe bene andare a vedere come funzionano. Non si può sempre dare la colpa ai dipendenti, anche perché davanti al Consiglio risponde sempre l'Assessore. A mio avviso qui c'è una violazione di regolamento e quindi di un deliberato del Consiglio regionale.

Poi vorremmo approfondire la famosa questione delle auto promiscue; l'art. 26 dice che la Giunta può prendere i provvedimenti con parere consultivo della Commissione e da una ricerca che ho fatto sui pareri in Commissione - il parere è datato 1974, e a me non risulta che ci siano stati altri pareri successivi a questo - si parla di proprietari di ditte, e dal momento che alla Regione c'è l'Ufficio ditte, è facile controllare, ed in più il conferimento è limitato poiché si parla di reddito inferiore alle 500.000 lire (del 1974). Com'è possibile, se una persona può prendere i buoni, oltre alla sua, per, un'auto promiscua che deve essere della ditta in questo caso, che esistano persone che non sono ditte che prendono buoni anche per auto promiscue?

Poi c'è l'art. 23 del regolamento in cui si dice che il beneficiario è comunque il consumatore; il titolo 6° tratta la questione della birra, dell'alcool denaturato, gas liquido, dei libri di testo, dell'attrezzatura per agricoltura e per industria. Non ci risulta che la birra in esenzione costi meno, anche se sappiamo che c'è una esenzione: che controlli ha fatto la Giunta perché sia rispettato l'art. 26 sulla questione dell'alcool, risulta che ci sono persone che per quanto riguarda l'importazione fanno credito e ci sono persone che non versano i litri che giungono loro anticipati all'inizio di ogni anno a me risulta che c'è gente che è indietro su queste cose.

Di fronte a queste osservazioni, riteniamo che sia necessario andare a verificare e la III^ Commissione è quella più adeguata per svolgere questo compito. Le cose che ho detto risultano da atti, infatti nel 1983 sono stati dati dei buoni in base all'art. 30 ed in questo caso la Giunta ha preso delibere e fatto lettere senza il parere della III^ Commissione. Dal momento che risulta che dal 1978 ad oggi non sono stati espressi pareri della III^ Commissione e dal momento che è chiaro dagli atti del Consiglio che il 1982 era in deficit, quindi non c'erano disponibilità annue, occorre verificare ogni anno se ci sono delle disponibilità e poi in base a questa constatazione si devono dare questi quantitativi a chi li richiede, a discrezione della Giunta.

Sulla base degli elementi che ho citato, riteniamo opportuno fare un'indagine conoscitiva con l'obiettivo di modificare il regolamento, se questo risultasse non adeguato ed anche per vedere di portare dei cambiamenti nell'Ufficio della zona franca perché forse, di fronte a questa mole di lavoro, è necessario rafforzarlo.

L'Assessore Pollicini ha chiesto la collaborazione di tutti perché il Parlamento aumenti il contingente; come P.C.I., se ci viene rifiutata questa indagine, non ci fermeremo ma useremo tutti i mezzi per sapere come stanno esattamente le cose, fra cui quello di chiedere in Parlamento che la Valle d'Aosta renda conto di come vengono distribuite queste agevolazioni.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Aloisi, ne ha facoltà.

ALOISI - (M.S.I.): Il sottoscritto ha avuto perlomeno un merito, e penso che dobbiate darmene atto: con la presentazione dell'interpellanza sui famosi 10.000 litri di carburante ha intavolato un certo tipo di discorso.

Avevo chiesto allora di rivedere il meccanismo di distribuzione dei buoni di benzina, di rivedere la regolamentazione che così com'è fatta non va più bene. La mia interpellanza ha aperto questo dibattito, dando la possibilità al P.C.I. di presentare questa mozione, che condivido in pieno e mi auguro che venga nominata una Commissione non dico d'inchiesta, ma almeno di revisione del regolamento, e che si arrivi ad una soluzione del problema regolamentando la materia in modo che sia i Consiglieri che la popolazione siano informati e sappiano con certezza qual è l'effettiva distribuzione di questi buoni, per evitare soprusi e clientelismi. Sono favorevole alla mozione.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Torrione, ne ha facoltà.

TORRIONE - (P.S.I.): Esprimiamo il nostro assenso alla mozione, quindi voteremo a favore, però al di là dell'aspetto sull'indagine conoscitiva, sulla distribuzione dei generi contingentati, riteniamo che questa sia un'occasione opportuna per fare il punto sull'intera materia.

Ricordo che abbiamo votato il disegno di legge sui generi in esenzione fiscale per una questione di opportunità politica, venendo incontro a quelle che erano anche le esigenze dell'Assessore, il quale aveva prospettato al Consiglio che se la posizione era unanime da parte di tutte le forze politiche il disegno di legge poteva avere un altro iter parlamentare. Però già in quell'occasione avevamo formulato una serie di riserve su questa materia.

Non è solo la distribuzione, come ha detto bene il Consigliere Millet, che ci preoccupa; se la III^ Commissione potrà occuparsi di questo argomento credo che farà luce anche su altri aspetti di questi generi contingentati, i quali se avevano una loro validità dieci-quindici anni fa, in certi casi hanno addirittura perso la loro incidenza su quello che è il costo della vita nella nostra Regione.

Per esempio, il consumatore valdostano paga la birra allo stesso prezzo che in tutte le altre località d'Italia e poi si scopre che è uno dei generi in esenzione fiscale. Senza parlare dell'alcool denaturato, dello zucchero, del caffè, che ha sempre dato un'immagine negativa della Valle d'Aosta all'esterno, perché siamo passati sovente per la Regione che godeva di benefici addirittura inconcepibili in altre parti del paese, poi in effetti, nonostante queste prerogative, i vantaggi si sono venuti nel tempo annullando.

Riteniamo che questa sia l'opportunità per fare luce sull'intera materia e per evitare che si proceda per il futuro a tentoni, per evitare che fra cinque anni, quando scadrà il nuovo regime in esenzione fiscale, si riproponga il disegno di legge nella stessa formulazione con cui è stato presentato per ben tre volte.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.

RICCARAND - (N.S.): Ho già espresso, in occasione della discussione in Consiglio regionale del disegno di legge per l'aumento del quantitativo di benzina in esenzione fiscale, il totale dissenso di Nuova Sinistra rispetto al modo con cui è gestito tutto il sistema dei prodotti in esenzione fiscale di cui gode la Valle d'Aosta attualmente. E' un sistema vecchio che aveva forse validità ai tempi in cui non esisteva un certo tipo di rapporto finanziario fra Stato e Regione, che adesso dovrebbe essere rapidamente superato, sennò si rischia di riprodurre una situazione da cui i cittadini ricavano scarsissima utilità ed in cui invece l'Ente pubblico viene oberato di una serie di compiti burocratici del tutto inutili.

Questa critica è rivolta in particolare a tutta la gestione dei buoni di benzina, cioè alla gestione del carburante, in particolare della benzina in esenzione fiscale. Il modo con cui la Valle d'Aosta utilizza questo beneficio è sbagliato perché tende ad incentivare la motorizzazione privata in modo indiscriminato, perché tende ad incentivare il consumo di benzina in Valle d'Aosta che è già il più alto d'Italia. Ne derivano conseguenze negative sul piano dell'ambiente, per cui la politica generale dovrebbe essere improntata a criteri completamente diversi.

Per questo motivo avevo votato contro il disegno di legge che chiedeva un aumento consistente del quantitativo di benzina in esenzione fiscale da assegnare alla Valle d'aosta, disegno di legge che era stato predisposto - vorrei ribadire - senza avere dei dati precisi su quello che era il fabbisogno reale e non artificioso della popolazione valdostana.

Voglio ricordare che sia in sede di Commissione sia in sede di Consiglio, di fronte alle interrogazioni che erano state presentate, non sono venute dall'ufficio della Zona Franca nè dall'Assessore competente delle risposte chiare sul modo con cui attualmente viene utilizzato il quantitativo di buoni di benzina in esenzione fiscale. A questo si sono poi aggiunti i dubbi, anzi i dati di fatto esistenti sui favoritismi, su una serie di discriminazioni e di abusi che vengono attuati nella distribuzione dei buoni carburante e questo rende quanto mai opportuna questa richiesta di una indagine conoscitiva formulata nella mozione del Gruppo Comunista.

Quindi il nostro voto rispetto alla mozione sarà favorevole e speriamo che da questa indagine, se verrà fatta, vengano delle indicazioni tali da permetterci di cambiare completamente l'attuale regolamentazione della distribuzione dei buoni.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Fosson, ne ha facoltà.

FOSSON - (D.C.): Su questo argomento ci sono ampie discussioni con altrettanto ampie motivazioni. A me preme dire che da parte nostra non c'è nessun motivo perché si debbano coprire eventuali situazioni di privilegio o di comodo, quindi in linea di massima, al di là di quelle che potranno essere delle precisazioni sul deliberato della mozione o eventuali proposte in questo senso che verranno da parte della Giunta, ci dichiariamo favorevoli ad una revisione, previa indagine conoscitiva di tutto il settore delle merci in esenzione della Valle d'Aosta.

PRESIDENTE: Ha chiesto. di parlare il Consigliere Baldassarre,' ne ha facoltà.

BALDASSARRE - (P.S.D.I.): Sono favorevole alla mozione presentata dal P.C.I. e condivido pienamente quanto ha espresso il Consigliere Millet.

Vorrei denunciare in questo Consiglio che esistono degli abusi nella distribuzione; bisogna tenere conto che esistono in Valle d'Aosta 100 licenze di autonoleggio, di persone che esplicano altre attività, da quelle di impiegato a quella di lavoratore dipendente della Cogne. Queste licenze di autonoleggio permettono alla fine dell'anno di percepire ca. 3000 litri di benzina. Vorrei soffermarmi su questo dato: ecco perché sono favorevole affinché si arrivi ad un chiarimento e lo si può fare solo se si costituisce una Commissione ad hoc, richiesta dalla mozione, per controllare a fondo la situazione.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Stévenin, ne ha facoltà.

STEVENIN - (U.V.): Au cours de la réunion de la IIIème Commission, tout le monde était de l'avis d'avoir toutes les données nécessaires pour savoir ce qui s'est passé à l'intérieur de l'attribution de bons d'essence. A ce moment-là on avait discuté bien longuement et l'Assesseur Pollicini et en plus les deux dirigeants de l'Assessorat à l'Industrie et Commerce nous avaient fourni les données. S'il s'agit d'avoir d'autres données, là nous sommes d'accord parce que justement tous les Conseillers doivent être a connaissance de ce qui se passe en ce qui concerne la distribution de ces bons. En ce qui concerne, au contraire, le problème de la révision, nous pourrions être d'accord mais avant il faut savoir ce qui se passe. Je ne sais pas si l'Assessorat est déjà en train de prévoir la révision du règlement, en tout cas je suis de l'avis qu'il faudrait l'affronter dans un deuxième temps.

Maintenant il s'agit de savoir exactement si l'Assessorat est en train de prévoir un nouveau règlement ou enfin d'attendre qu'à l'intérieur de la IIIème Commission tout le monde soit à même de savoir, à travers l'Assessorat, de quelle manière se déroule la distribution et l'actuel règlement concernant la distribution de bons d'essence.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare l'Assessore alle Finanze Martin, ne ha facoltà.

MARTIN - (Féd. D.P.-U.V.P.): Per ribadire quanto già anticipato dal Consigliere Stévenin riguardo quanto è stato detto in III^ Commissione: la Giunta non è d'accordo nel formare questa Commissione d'inchiesta (perché poi in realtà l'indagine conoscitiva significa questo); è d'accordo invece di fornire tutti gli elementi che possono mettere in condizione i Consiglieri di fare in proprio quello che reputano più opportuno.

La Giunta propone quindi di cambiare il testo del deliberato in questo modo:

"DELIBERA di fornire alla III^ Commissione tutti gli elementi necessari che consentono di avere una conoscenza precisa del problema".

Su queste basi siamo d'accordo a votare la mozione, in caso contrario non siamo d'accordo a votarla.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Millet, ne ha facoltà.

MILLET - (P.C.I.): Capisco l'imbarazzo della maggioranza su questo fatto perché ci sono delle questioni ben precise. E' vero che la Commissione ha detto, ma si sono dette tante cose in Commissione; nella mozione chiediamo di incaricare la III^ Commissione di verificare in collaborazione con l'Assessore, perché diversamente sarebbe una Commissione d'inchiesta ed avrebbe tutt'altro valore.

Certo, se continuiamo così, chiederemo che si istituisca una Commissione d'inchiesta, perché vuol dire che non si vuole fare niente ed è una ragione in più per pensare che ci siano cose sporche sotto.

Il sottoscritto ha fatto un'interrogazione scritta in cui si chiedeva cose precise e se l'ufficio Zona Franca non è capace a rispondere, non è capace nemmeno ad assolvere i suoi compiti. Questa non è responsabilità degli impiegati o dei dirigenti, è responsabilità dell'Assessore, che non è stato capace ad organizzare, perché il compito di organizzare gli uffici è dell'Assessore. Si sarebbe potuto rispondere alla mia interrogazione, che chiedeva i dati del 1979, dando i dati del 1982 e riservandosi di dare in un secondo tempo quelli del 1980, e sarebbe stato già un segno di buona volontà; ma se l'ufficio non sa quanti litri sono stati dati agli Enti pubblici, ai privati, agli autotrasportatori, come è in grado di funzionare questo ufficio?

Il non voler accettare questa indagine, in collaborazione e nei tempi dovuti, significa che si sa che ci sono delle cose ma non si vuol stare tranquilli. Tutto questo senza naturalmente far perdere tempo agli uffici che dal 15 novembre al 31 gennaio devono distribuire i buoni benzina.

A questo proposito, non so come faranno a sbrigare un lavoro che di solito fanno in quattro mesi, in due mesi con le feste di Natale e Capodanno. I casi sono due: o per gli uffici la distribuzione per quattro mesi era un lavoro leggero, o si chiederà a questi dipendenti di fare un lavoro massacrante. In ogni caso, la Giunta deve dare una risposta.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Berti, ne ha facoltà.

BERTI - (Art. e Comm. Vald.): Il deliberato che ha letto l'Assessore Martin non mi convince affatto perché è come non fare niente. E' vero che si vuole fare una richiesta per sapere come vengono distribuiti i buoni ed avere la soddisfazione di avere dati, certi su quale maniera e in quale sistema siano dati, però il nocciolo della situazione - ho preso spunto dalla mozione presentata dal P.C.I. - è quello di regolamentare la distribuzione in modo diverso.

Tanto per essere chiari, abbiamo visto nell'ultima legislatura (a parte che non è presente l'Assessore Pollicini che è l'Assessore competente, però c'è l'Assessore Chabod che è stato cinque anni all'Industria e Commercio e quindi era l'Assessore competente) che, come Assessore, era legalmente tenuto a distribuire i buoni a chi gli poteva interessare, cioè in termini politici questo creava solo del clientelismo perché alcuni facevano la richiesta di un determinato quantitativo di buoni e, se erano di una certa tendenza, li ottenevano, mentre ad altri venivano rifiutati. Quindi il problema è questo e pertanto mi associo a votare questa mozione, dando incarico, senza creare un doppione di altre Commissioni perché sono contrario a creare altre burocrazie, alla III^ Commissione, che penso sia quella più competente, di esaminare con i funzionari quel famoso articolo dove è prevista una certa discrezionalità dell'Assessore nel dare i buoni di benzina. Tutto lì.

Dobbiamo cercare di essere più corretti dal punto di vista politico e morale nel dare o non dare. Voterò contro il deliberato proposto dall'Assessore Martin.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

MAFRICA - (P.C.I.): Se voi leggete attentamente la mozione, vedete che lo spirito è quello di avere delle conoscenze. Credo che sia una interpretazione diffidente da parte dell'Assessore Martin l'affermare che si chiede una Commissione d'inchiesta. Vogliamo invece un'indagine conoscitiva della III^ Commissione, che è quella competente, per avere a disposizione tutti i dati e per poi eventualmente fare delle proposte per un nuovo regolamento.

Si è parlato di tre mesi per limitare nel tempo, per non avere una Commissione che fa le sue ricerche per un tempo indefinito, però questo periodo può essere mutato ed invece di parlare di una proposta di revisione dell'attuale regolamento si può parlare di una proposta di revisione dell'attuale regolamento si può parlare di una eventuale proposta o cose di questo tipo.

Non crediamo che si possa sfuggire alla discussione perché degli elementi da chiarire ci sono. Il primo è quello che l'Assessore, la volta scorsa, non è stato in grado di dare i dati richiesti da un'interrogazione scritta, dicendo che gli uffici hanno da distribuire i buoni, non possono fare la ricerca sulle schede. Tenendo conto di questo, pensando che gli uffici potrebbero essere potenziati, ma anche con l'attuale organico potrebbe essere la Commissione ad esaminare le schede che interessano, senza appesantire il lavoro degli uffici.

Noi pensiamo che si debba sapere qual è il deficit per quello che riguarda il consumo della benzina, e quanti sono gli utenti che hanno licenze per il noleggio o situazioni di uso promiscuo. Avere questi elementi può dare alla Commissione la possibilità di fare delle proposte successive.

Noi abbiamo fatto una proposta che è ispirata dal desiderio di chiarire una situazione che ha dato origine a malcontento, alla diffusione di elementi di sconcerto fra la popolazione; eventualmente poi, sulla base degli elementi trovatisi, arriverà la proposta di un nuovo regolamento.

Vorremmo che la Giunta facesse delle proposte di modifica del deliberato che non lo svuotassero dei suoi contenuti perché a quel punto non possiamo accettare. Se si tratta di verificare la sostanza, cioè di dare mandato alla III^ Commissione di poter esaminare questi dati, di poter avere degli incontri con il personale, per poi alla luce di tutto fare delle proposte siamo d'accordo, se si tratta invece di sfuggire al problema non possiamo essere d'accordo.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Baldassarre, ne ha facoltà.

BALDASSARRE - (P.S.D.I.): A me sembra che la maggioranza sia divisa su questa mozione, dalle affermazioni fatte dal Consigliere Fosson a quelle dell'Assessore Martin e dal Consigliere Stévenin. Questo mi fa piacere nei confronti della D.C., perché dimostra di non essere più succube dell'Union Valdôtaine. Insisto su questo problema di dare mandato alla III^ Commissione anche perché forse prima non ho chiarito bene il problema; queste cento licenze di autonoleggio che esistono in Valle sono di persone che non fanno gli autonoleggiatori, ma fanno di professione gli operai e gli impiegati. Questi percepiscono alla fine dell'anno 3000 litri di benzina di più. Quindi si parla di milioni a cento persone che alla fine dell'anno usufruiscono di più degli altri cittadini, per cui abbiamo i furbi e i meno furbi.

Si dà atto che alle ore 11.10 assume la Presidenza il Vice Presidente De Grandis.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Aloisi, ne ha facoltà.

ALOISI - (M.S.I.): Dalla risposta dataci dall'Assessore Martin scaturisce un fatto importante e cioè la volontà politica da parte di questa Giunta di non dare una risposta a quelle che sono state le accuse fatte nella precedente interpellanza presentata dal sottoscritto e da quella che è una richiesta che scaturisce dall'intero Consiglio. Siccome siamo qui con l'obiettivo primario di amministrare del denaro che non è nostro ma che è di tutti i cittadini, mi pare ovvio che l'Amministrazione regionale dovrebbe essere un palazzo di vetro cosicché la popolazione sappia con certezza ciò che avviene all'interno.

La richiesta che è scaturita da una mozione presentata dal P.C.I. è quella innanzitutto di delegare alla III^ Commissione una indagine conoscitiva di come viene distribuito questo contingente di carburante, di birra, ecc. e poi una revisione dell'attuale regolamentazione; nessuno vuole mettere sotto accusa l'Assessore.

Si chiede una revisione della regolamentazione perché ci sono state accuse precise, i giornali, la televisione hanno dato ampio risalto a queste accuse. Mi pare sia un dovere morale da parte dell'Amministrazione dare una risposta, dimostrare la volontà politica di arrivare ad una soluzione; altrimenti l'Amministrazione dà adito a quelle voci che circolano sottobanco che l'accusano di favoritismo, di distribuzioni clientelari.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Torrione, ne ha facoltà.

TORRIONE - (P.S.I.): Ripeto che su questo argomento abbiamo assunto un atteggiamento di tipo diverso anche se condividiamo alcune delle preoccupazioni che sono state espresse in quest'aula. Obiettivamente su questa materia c'è un clima di sospetto che andrebbe allontanato con un colpo di spugna per evitare illazioni o prese di posizione di questo genere.

Riteniamo tuttavia riduttivo interpretare il discorso solo nell'ambito di una revisione, di un'indagine che dia una misura per un aspetto specifico che è quello della distribuzione che ha dei risvolti poco simpatici, però non centra il problema nella sua sostanza perché riteniamo che sia venuto il momento di fare il punto sul regime delle esenzioni fiscali in Valle d'Aosta. Il discorso è diverso anche se si possono conciliare i due argomenti.

Ho capito che la Giunta ha delle perplessità nel rivedere la materia specifica del regolamento perché probabilmente ha dei problemi suoi, che non mi sembrava fossero del Consigliere Fosson. Dico che questa è un'occasione che non va persa perché obiettivamente, all'atto della discussione sul disegno di legge, sono emerse delle impostazioni sostanzialmente diverse su questo argomento di vitale importanza sia per le conseguenze di carattere finanziario che ha sul bilancio della Regione sia per un'impostazione di carattere politico.

Proponiamo un emendamento sulla mozione del P.C.I., che fra l'altro mi è sembrato molto disponibile non accentuando l'interesse sugli eventuali dati della distribuzione, ma ampliando appunto questo discorso in termini più generali; diremo di "un'indagine conoscitiva sugli effettivi benefici che derivano alla Comunità valdostana dall'attuale regime delle merci in esenzione fiscale ai fini anche di una eventuale revisione dell'attuale regolamento di distribuzione".

Questa è una proposta che formalizziamo, mi sembra che non dia un significato sostanzialmente diverso e che non susciti sospetti da parte di nessuno. E' un discorso più generale nel quale ci stanno anche le richieste singole avanzate dagli altri colleghi.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

ANDRIONE - (U.V.): Per dire che non abbiamo nessuna difficoltà a fornire tutti i dati che venissero richiesti dalla Commissione. Non mi piace la parola indagine, che ha un significato specifico;. qualsiasi aggettivo non cambia il sostantivo. Di conseguenza se lo ritenete sospendiamo per cinque minuti, la proposta del Consigliere Torrione ci sta bene,posso dire di avere ordinato nove anni or sono un'indagine in materia e concordo pienamente sul fatto che debbano essere approvate delle revisioni all'attuale sistema del contingentamento ed al tipo di merci che vengono presentate, quindi credo che nei fatti ci ritroviamo; indagine ha un significato però che potrebbe metterci in difficoltà anche nei confronti del personale, il quale ha dei diritti e non è così facile dire "Caro Signore, lei ha sbagliato, vada".

PRESIDENTE: Se il Consiglio è d'accordo, la seduta viene sospesa per trovare un accordo sul deliberato della mozione.

Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 11.18 alle ore 11.34 e che alle ore 11.18 riassume la Presidenza il Presidente Bondaz.

PRESIDENTE: Si riapre la seduta. Mi è stato comunicato che si è arrivati ad un accordo sul testo del deliberato della mozione.

Ha chiesto di parlare l'Assessore alle Finanze Martin, ne ha facoltà.

MARTIN - (Féd. D.P.-U.V.P.): Abbiamo trovato un punto d'accordo, dicendo praticamente in dieci righe quello che va detto in quattro righe. Do lettura del testo del deliberato che è stato così modificato:

"di incaricare la III^ Commissione consiliare permanente, allargata ai rappresentanti dei Gruppi consiliari non presenti in detta Commissione, di richiedere alla Giunta regionale tutti gli elementi relativi al problema della distribuzione dei generi contingentati e di svolgere contemporaneamente una ricerca conoscitiva sugli effettivi benefici che derivano alla comunità valdostana dal vigente regime delle merci in esenzione fiscale, ai fini anche di una eventuale revisione dell'attuale regolamento".

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il Consigliere Aloisi per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.

ALOISI - (M.S.I.): Ho già espresso la mia perplessità nella riunione dei Capigruppo: mi meraviglia il fatto che il P.C.I. abbia inserito la retromarcia, perché secondo me c'è una modifica sostanziale dal testo originale presentato dal P.C.I. a quello che è stato l'accordo raggiunto in riunione.

Non sono d'accordo su quell'eventuale revisione del regolamento attuale: siccome è stato richiesto più volte dal sottoscritto la modifica dell'attuale regolamento che permette troppo abusivismo e troppo clientelismo, o viene eliminato quell'eventuale che dice tutto e non dice niente - e quindi c'è la garanzia matematica che verrà rivisto il regolamento - oppure mi astengo da questa votazione.

PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il Consigliere Millet, ne ha facoltà.

MILLET - (P.C.I.): Per dire che noi accettiamo questo accordo perché riteniamo che la cosa importante sia di conoscere come oggi sono distribuiti i contingentati, poi in base a questa conoscenza studieremo le modifiche, quindi per noi la cosa prioritaria è mettere mano a questa materia.

L'eventuale per noi va bene perché solo in base a queste conoscenze potremo modificare il regolamento.

PRESIDENTE: Metto in approvazione la mozione con il testo così modificato.

MOZIONE

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta

IN RIFERIMENTO al dibattito svoltosi in Consiglio regionale sulla proposta di legge statale "Modificazione dell'art. 1 della legge 7.2.1979, n. 44, concernente la concessione alla Valle d'Aosta dell'esenzione fiscale per determinate merci e contingenti";

AL FINE di conoscere in dettaglio come attualmente vengono distribuiti i quantitativi delle merci e contingenti in esenzione fiscale e di adottare conseguenti provvedimenti migliorativi;

DELIBERA

di incaricare la III^ Commissione consiliare permanente, allargata ai rappresentanti dei Gruppi consiliari non presenti in detta Commissione, di richiedere alla Giunta regionale tutti gli elementi relativi al problema della distribuzione dei generi contingentati e di svolgere contemporaneamente una ricerca conoscitiva sugli effettivi benefici che derivano alla Comunità valdostana dal vigente regime delle merci in esenzione fiscale, ai fini anche di una eventuale revisione dell'attuale regolamento.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 29

Votanti: 28

Favorevoli: 28

Astenuti: 1 (Aloisi)

Il Consiglio approva